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    Pallavolo Padova Summer Night 2025

    In un clima di partecipazione e condivisione, si è tenuta ieri sera, mercoledì 9 luglio, nella splendida cornice della Tenuta Galilei di Mestrino, la Pallavolo Padova Summer Night, primo evento ufficiale che segna l’inizio del percorso verso la stagione di SuperLega 2025_26. Una serata speciale all’insegna della convivialità, che ha riunito rappresentanti del club bianconero, sponsor e partner istituzionali.  
    La Summer Night ha rappresentato un momento importante di ritrovo dopo la conclusione dello scorso campionato, oltre che un’occasione per prepararsi insieme alla nuova stagione ormai alle porte. Un appuntamento che si inserisce pienamente nel concept della stagione 2025_26, che ruota attorno al claim “più di una squadra”: un messaggio che esprime la volontà del club patavino di essere un punto di riferimento per il territorio, unendo atleti, tifosi, aziende e istituzioni in un unico grande progetto.
    Nel corso della serata sono intervenuti: il presidente di Pallavolo Padova Giancarlo Bettio, il past president Fabio Cremonese, l’Assessore allo Sport del Comune di Padova Diego Bonavina e il professor Antonio Paoli, delegato allo Sport dell’Università degli Studi di Padova.  
    In occasione di questo primo evento ufficiale targato stagione 2025_26, Il presidente Giancarlo Bettio, ha espresso entusiasmo e fiducia in vista del nuovo campionato di SuperLega: “Le sensazioni sono sempre positive, perché quando si arriva a questo momento dell’anno si avverte l’emozione e la voglia di ricominciare. La squadra è già definita, conosciamo il nostro potenziale e iniziamo a vedere quello degli altri. C’è entusiasmo, energia e una forte volontà di ripartire”. 
    Un messaggio speciale è stato poi rivolto alla città e alla comunità che sostiene Pallavolo Padova: “Quest’anno voglio rilanciare il nostro slogan: ‘più di una squadra’. Sì, la prima squadra in SuperLega è il nostro fiore all’occhiello, ma vogliamo guardare oltre: il settore giovanile, l’Accademia Kioene Pallavolo Padova, la gestione del palazzetto. Tutto ciò che stiamo costruendo è frutto del lavoro della nostra società, che vuole proporsi alla città come qualcosa di diverso. La nostra rete di sponsor è diventata uno zoccolo duro: un network solido e fondamentale. Per questo il mio invito è: unitevi a noi. Ci sarà da divertirsi e insieme potremo costruire progetti importanti”. 
    Il past president Fabio Cremonese ha poi sottolineato l’importanza del coinvolgimento del pubblico, inteso non solo come supporto alla prima squadra ma come elemento propulsore per l’intero movimento: “Attorno a Pallavolo Padova c’è sempre stato un forte interesse sociale, una vocazione a essere un punto di riferimento educativo, culturale e territoriale, non soltanto sportivo. Non puntiamo semplicemente a riempire il nostro palazzetto. Puntiamo a costruire legami con le famiglie, con i ragazzi, con chi si avvicina alla pallavolo grazie a ciò che rappresentiamo. Voglio ringraziare tutti i nostri tifosi, anche lo scorso anno sono stati straordinari, come sempre. Abbiamo un pubblico che ci segue con il cuore. Poi c’è il settore giovanile, che è diventato un vero polo di riferimento per Padova e provincia. Più aumentano le squadre, i tesserati, le persone coinvolte, più cresce il nostro impatto sociale. Ed è proprio questo che vogliamo: fare rete, dare opportunità, creare comunità”. 
    La stagione 2024_25 ha rappresentato il primo anno di Sonepar Italia come main sponsor bianconero, un cammino condiviso, come ha sottolineato Massimo Vecchio, Responsabile Marketing Business Area Nord di Sonepar Italia: “Il nostro ingresso nel mondo della pallavolo è stato estremamente positivo. Il coinvolgimento del nostro network e di tutta la popolazione aziendale è andato ben oltre le aspettative. Le aspettative sono state ampiamente superate, grazie all’emozione e alla partecipazione che questa partnership ha generato lungo tutta la nostra filiera. Abbiamo vissuto la città di Padova, le sue passioni e la sua cultura, riuscendo a coinvolgere anche le nostre filiali in tutta Italia e partecipando a eventi anche fuori sede. È stato un primo anno intenso, che ci permette di affrontare la prossima stagione con ancora maggiore preparazione ed entusiasmo”.
    L’Assessore allo sport del Comune di Padova, Diego Bonavina, ha sottolineato l’importanza della presenza della società bianconera sul territorio, una presenza che si concretizza anche attraverso la gestione diretta della Kioene Arena: “Pallavolo Padova è una certezza. Sono tantissimi anni che la squadra milita ai vertici della pallavolo italiana e l’ingresso di Sonepar Italia ha aggiunto ancora più stabilità a questo progetto sportivo. Il club bianconero è una risorsa preziosa. Essendo conosciuto a livello internazionale, rappresenta un valore aggiunto per la città. Non solo perché porta tifosi al palazzetto, ma perché permette a chi viene a seguire la squadra di scoprire Padova, di visitarla, di tornarci. Questo è un effetto traino importantissimo”.  
    “Padova è una delle poche squadre della SuperLega a gestire direttamente un impianto come la Kioene Arena – ha poi aggiunto l’Assessore Bonavina-. Pallavolo Padova lo fa in modo eccellente. Proprio per questo abbiamo dato il via a un importante progetto di riqualificazione, che include la costruzione di una nuova palestra e il rinnovo degli spazi interni. Con l’inizio del nuovo campionato avremo un impianto d’eccellenza. Siamo contenti che un patrimonio della città sia nelle mani giuste”.  LEGGI TUTTO

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    Macerata, ecco l’asso nella manica: arriva Denis Karyagin in posto 4!

    Ultimo annuncio, ma non certo per importanza. A chiudere il roster biancorosso arriva un atleta chiamato ad alzare il livello del sestetto e a diventare uno dei punti di riferimento della nuova Banca Macerata Fisiomed. Denis Karyagin è ufficialmente un nuovo schiacciatore biancorosso per la stagione 2025/26.
    Basterebbe elencare gli otto titoli conquistati in carriera per raccontare il valore del classe 2002 nativo di Burgas, in Bulgaria. L’ultimo trofeo è arrivato sul Bosforo con la maglia del Fenerbahçe in Turchia, ma il gioiello più prezioso della sua bacheca è sicuramente la CEV Champions League vinta nel 2023 con lo Zaksa Kędzierzyn-Koźle. Sì, proprio quello Zaksa, uno dei club più vincenti d’Europa.
    Karyagin non è una novità assoluta per il campionato italiano: nella stagione 2021/22 ha vestito la maglia della Vero Volley Monza, contribuendo alla conquista della CEV Cup. Da allora, il suo percorso è stato internazionale e ricco di esperienze: Burgas, Monza, Koźle, Tolosa, Novosibirsk e Istanbul sono state le principali tappe di una carriera in costante crescita, che ben rappresenta la qualità e la determinazione di un atleta giovanissimo, ma già molto maturo.
    A certificare il suo valore anche Chicco Blengini e la convocazione nella nazionale bulgara, con cui sta trascorrendo l’estate partecipando alla VNL, come il connazionale e futuro compagno di squadra Rusi Zhelev. Proprio nella partita di ieri, sono arrivati tre punti per Denis, nella sconfitta in tre set contro gli Stati Uniti dei fenomenali Anderson, Russell e Defalco.
    Una trattativa di grande spessore per la società, che stabilisce un record, accogliendo per la prima volta un atleta con una Champions League in bacheca. Non è certamente un punto d’arrivo, ma una garanzia di qualità e leadership.
    Queste le prime parole da biancorosso del nuovo numero 18, che chiude ufficialmente il roster per la prossima stagione:
    “Ho scelto questa piazza perché ho sentito ottime considerazioni riguardo il club, c’è molta ambizione e questo mi piace molto. I miei desideri? Prima di tutto spero nella salute di tutti, perché allenarsi al completo è sempre molto importante. Credo poi molto nel duro lavoro che potrà portarci a fare grandi cose insieme.”
    Benvenuto Denis! Macerata non vede l’ora di vederti giocare, vincere ed esaltare il pubblico biancorosso del Banca Macerata Forum! LEGGI TUTTO

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    A Cisterna ecco la Nazionale U21. Barotto:”Seguiteci, ci divertiremo”

    CISTERNA DI LATINA – Alla vigilia della fase di qualificazione agli Europei Under-22, la nazionale italiana si prepara a scendere in campo nella suggestiva cornice del Palasport di Viale delle Province. Tra i protagonisti scelti da coach Vincenzo Fanizza anche Tommaso Barotto, neo opposto del Cisterna Volley, che avrà così modo di calcare in maglia azzurra il taraflex che presto ritroverà nel corso della stagione con la maglia pontina.
    Nella giornata odierna si sono svolte le ultime sessioni di rifinitura per il gruppo azzurro che domani alle ore 20.30 affronterà l’Inghilterra nel match d’esordio per il collettivo nazionale. L’ingresso a tutte le partite sarà gratuito, con il primo incontro tra Ucraina e Danimarca che andrà in scena domani 11 luglio alle ore 17:00.
    LE DICHIARAZIONI
    «La squadra ha voglia di giocare e il gruppo è pronto per questa manifestazione – il commento di coach Vincenzo Fanizza – Dovremo cercare di approcciare al meglio queste partite. Questa sarà la mia prima competizione al Palasport di Viale delle Provincie nel ruolo di allenatore, e non posso che sottolineare come Cisterna ci abbia messi nelle migliori condizioni per affrontare questo importante torneo di qualificazione. Il Cisterna Volley è una realtà solida e ben strutturata, che sta investendo con crescente impegno sul territorio, coinvolgendo un numero sempre maggiore di appassionati. Un approccio così virtuoso, nel tempo, non potrà che generare risultati positivi: sia sul piano sportivo che nella promozione di questa disciplina. Preparare un evento come questo in un contesto così ben organizzato è motivo di grande soddisfazione: qui abbiamo davvero tutto ciò di cui abbiamo bisogno».
    «Sicuramente nei prossimi giorni non mancheranno le emozioni – le parole di Tommaso Barotto – Abbiamo un’occasione importante contro Ucraina, Danimarca e Inghilterra per cercare di ottenere la qualificazione ai prossimi Europei. Nel gruppo siamo felici e pronti a dare il massimo in questa manifestazione importante. L’impatto con il Palasport di Viale delle Provincie è stato molto positivo. Quando in passato mi sono ritrovato a giocare a Cisterna ho sempre avuto ottime sensazioni. Sotto il punto di vista tecnico anche i riferimenti in campo sono ottimi. Ai nostri tifosi faccio un invito a venirci a seguire in questo torneo di qualificazione. Non mancherà il divertimento e sarà il primo momento per conoscerci prima di iniziare la stagione di Superlega insieme. L’estate è appena iniziata ma questo primo torneo sarà importante in vista dei prossimi impegni»
    LA KERMESSE – L’Italia è inserita nella Pool A, insieme a Ucraina, Danimarca e Inghilterra. Il regolamento prevede che soltanto la prima classificata e le due migliori seconde tra i vari gironi possano accedere alla fase finale del Campionato Europeo di categoria, in programma nel 2026. La kermesse sarà un appuntamento di assoluto prestigio,  organizzato con la sinergia di Cisterna Volley, FIPAV Lazio, Comitato Territoriale di Latina e FIPAV Nazionale. LEGGI TUTTO

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    Sinner-Djokovic a Wimbledon, dove vedere in tv e streaming

    Appuntamento venerdì pomeriggio (secondo match dalle 14.30 sul Centrale) per la semifinale di Wimbledon tra Jannik Sinner e Novak Djokovic. Sarà il decimo confronto tra l’azzurro e il serbo, il terzo ai Championships dopo il 2022 e il 2023. L’incontro sarà in diretta esclusiva su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e in streaming su NOW
    RISULTATI LIVE

    Dal Roland Garros a Wimbledon, da una semifinale a un’altra. Jannik Sinner e Novak Djokovic si ritrovano di fronte, stavolta sui prati dei Championships. Ancora una volta c’è in palio un posto in finale. Il match è in programma venerdì 11 luglio, secondo match dalle 14.30 sul Campo Centrale, da seguire in diretta esclusiva su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e in streaming su NOW.

    Sinner-Djokovic, i precedenti
    Sarà il decimo confronto tra Sinner e Djokovic, con Jannik avanti 5-4 e vincitore degli ultimi quattro incontri. A Wimbledon ci sono due precedenti tra il 2022 (quarti di finale) e il 2023 (semifinale), entrambi vinti da Nole che non batte l’azzurro dalla finale delle Atp Finals 2023. Di seguito tutti i confronti.

    2021 – Monte-Carlo (R32): Djokovic b. Sinner 6-4, 6-2
    2022 – Wimbledon (QF): Djokovic b. Sinner 5-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-2
    2023 – Wimbledon (SF): Djokovic b. Sinner 6-3, 6-4, 7-64
    2023 – ATP Finals (RR): Sinner b. Djokovic 7-5, 6-75, 7-62
    2023 – ATP Finals (F): Djokovic b. Sinner 6-3, 6-3
    2023 – Davis Cup (SF): Sinner b. Djokovic 6-2, 2-6, 7-5
    2024 – Australian Open (SF): Sinner b. Djokovic 6-1, 6-2, 6-7, 6-3
    2024 – Shanghai (F): Sinner b. Djokovic 7-6, 6-3
    2025 – Roland Garros (SF): Sinner b. Djokovic 6-4, 7-5, 7-6

    Alle 14.30 apre Alcaraz-Fritz
    Ad aprire il venerdì di semifinali maschili a Wimbledon sarà Carlos Alcaraz che alle 14.30 affronterà Taylor Fritz. Il murciano andrà a caccia della terza finale consecutiva all’All England Club. Un traguardo mai raggiunto da Fritz che insegue la seconda finale major in carriera dopo gli US Open 2024.

    Il programma di venerdì a Wimbledon

    ore 14.30 – Alcaraz (Esp) vs Fritz (Usa)
    a seguire – SINNER (Ita) vs Djokovic (Srb)

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    Il programma del Volley Mercato 2025

    Volley Mercato 2025Appuntamento a Bologna dal 15 al 17 luglio. Giovedì alle 14.30 la “Presentazione Stagione e Calendari 2025/26” 
    Meno di una settimana al via del Volley Mercato 2025, l’appuntamento targato Lega Pallavolo Serie A che riunisce a Bologna tutti i club di Serie A per aggiornamenti e confronti per le varie aree lavorative dei club come segreteria, marketing, comunicazione e tanto altro.
    Al Zanhotel & Meeting Centergross a Bentivoglio (Bologna), la tre giorni si aprirà nella giornata di martedì 15 luglio con una tavola rotonda dedicata alle attività di segreteria generale e si proseguirà con un incontro su ticketing ed engagement; al pomeriggio, primo spazio dedicato ai media, in particolare ai nuovi uffici stampa, e infine aggiornamenti e novità in merito alle tecnologie sui campi di SuperLega, Serie A2 e A3.
    Nella giornata di mercoledì 16 luglio, gli occhi saranno puntati sull’evento in programma alle ore 12.00, all’interno del quale sarà presentato il progetto di rebranding della Lega Pallavolo Serie A.
    Nel resto della giornata, invece, sarà dedicato un altro spazio alla comunicazione, mentre un focus particolare verrà riservato all’impatto dell’Intelligenza Artificiale nello sport business. Nel pomeriggio ampio approfondimento sulle prospettive di riforma del lavoro sportivo con la partecipazione del Senatore Claudio Durigon, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Onorevole Paola De Micheli.
    Dalle 14.30 di giovedì 17 luglio l’appuntamento più atteso della tre giorni, con la “Presentazione Stagione e Calendari 2025/26”: interverranno ospiti, si esibiranno artisti e sarà dato ampio spazio alle premiazioni della stagione conclusa, e saranno svelate in anteprima le giornate del calendario, oltre che le date degli eventi, le formule dei campionati e tutte le novità della prossima stagione sportiva.
    Si ricorda inoltre che in occasione del Volley Mercato, inoltre, saranno aperte delle finestre di tesseramento: martedì 15 e mercoledì 16 luglio, infatti, l’Ufficio Tesseramenti FIPAV, per l’occasione, si trasferirà a Bologna. Il termine per il tesseramento degli atleti di SuperLega è fissato per mercoledì 16 luglio alle ore 17.00, quello per i giocatori di Serie A2 e A3, invece, per le 18.30 dello stesso giorno.
    Al termine del secondo giorno (mercoledì 16 luglio) saranno pubblicate le rose complete della stagione 2025/26.
    RICHIESTA ACCREDITOI media interessati alla “Presentazione Stagione e Calendari 2025/26”, in programma giovedì 17 luglio dalle 14.30, potranno confermare la loro presenza all’appuntamento via mail comunicandolo a [email protected], entro e non oltre lunedì 14 luglio.

    “Presentazione Stagione e Calendari 2025/26”Giovedì 17 luglio 2025, ore 14.30 LEGGI TUTTO

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    Gabbiano, in dieci ai saluti. Artoni: «A loro il nostro grazie»

    MANTOVA – I cicli sportivi, si sa, si aprono e si chiudono, spesso guidati dai risultati o dalla naturale conclusione di rapporti di lavoro.
    E un nuovo ciclo è quello che aprirà la Gabbiano Farmamed Mantova nella stagione 2025-2026: detto della nuova guida tecnica, affidata alle sapienti mani di Andrea Radici, saranno ben dieci i cambi all’interno della rosa, con buona parte dello zoccolo duro Gabbiano che proseguirà altrove la propria carriera.
    Nel reparto schiacciatori salutano Riccardo Scaltriti e Raul Parolari, diretti rispettivamente a Reggio Emilia (in A3) e a Catania (in A2), mentre sono tre i saluti nel reparto centrali: Andrea Miselli, che proseguirà la sua carriera a Spezzano in serie B, Jacopo Ferrari, anch’egli diretto in B a Sassuolo, e Luca Tauletta, promosso invece in prima squadra a Modena Volley.
    Rivoluzione anche nel reparto palleggiatori, con Niccolò Depalma che il prossimo anno giocherà in serie B nel Volley Benacus e Mattia Catellani rientrato invece alla casa madre Reggio Emilia (in A3). Ai saluti anche l’opposto Murilo Massafeli (giocherà in B a Bassano) e i due liberi Andrea Marini (terzo affare sull’asse Mantova-Reggio Emilia) e Marco Montarulo (anno sabbatico per lui).
    «A tutti coloro che ci salutano va il nostro più grande grazie – spiega il ds Nicola Artoni – per l’impegno messo in campo e per quanto fatto con la nostra maglia. In particolare Scaltriti, Miselli e Ferrari, coloro che erano con noi da più tempo, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della nostra società».
    Ufficio stampa Gabbiano Farmamed Mantova – [email protected] LEGGI TUTTO

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    Luigi Abete esclusivo: “Il mio basket è dei giovani che studiano”

    ROMA – Due ore. Due ore in cui Luigi Abete, presidente della Luiss Business School e dell’Associazione sportiva Luiss, ha raccontato con l’entusiasmo del ragazzino – oltre a quanto sia orgoglioso di come lo sport viaggi di pari passo con lo studio alla Luiss – come la squadra di basket, nell’ultima stagione in B1, sia il cardine di tutto il progetto. L’Associazione sportiva Luiss nasce nel 1999 dalla volontà di favorire la pratica sportiva tra gli studenti dell’ateneo e veicolare, tramite lo sport, valori come la socializzazione, il rispetto delle regole e il fairplay. Sono 20 le squadre dell’AS che competono a livello agonistico e 13 gli sport praticati.  Il basket è l’oggetto dell’intervista. Circondato dalle immagini di una carriera straordinaria, sempre in prima fila, Abete ha messo insieme aneddoti, obiettivi, sogni e progetti.  Sorridendo ha ammesso di non portare da sempre la cravatta, ma vent’anni fa in Confindustria fu Scaroni, attuale presidente del Milan, a suggerirlo per «risparmiare energia e aria condizionata». Si è fatto tremendamente serio nell’affrontare il tema che gli sta più a cuore: i giovani, lo sport e lo studio. «So di non essere più giovanissimo, ma il presente e il futuro sono dei ragazzi, sempre, e noi siamo qui a dimostrarlo». 

    In che modo? 

    «Per prima cosa ci tengo a dire che negli anni, in particolare negli ultimi cinque, è cambiata la prospettiva. Prima si parlava di ragazzi che studiavano e poi si allenavano. Ora si parla di ragazzi che si allenano, giocano e studiano. Sport e laurea sono sullo stesso piano». 

    La squadra di basket è un esempio in Italia e in Europa. 

    «Confermo, ci sono tante richieste da parte di giovani anche europei per venire da noi. Il nostro target è 19-23 anni e vogliamo che sia il più elevato di tutti i campionati. Cosa significa? Più minuti e più partite possibili. Ovviamente nel roster ci sono anche dei senior che aiutano i ragazzi a crescere perché l’esperienza è importante. Siamo al momento la prima squadra di Roma, visto che quest’anno abbiamo fatto le semifinali playoff, e vorremmo continuare ad esserlo. Magari tornando in A2». 

    Avete cambiato allenatore. 

    «Sì. Dopo dieci splendidi anni di crescita con Paccariè, siamo passati a Alex Righetti, argento olimpico con l’Italia ad Atene 2004. Era con noi nello staff, adesso è il coach». 

    I vostri ragazzi giocano e studiano, le due carriere vanno di pari passo, non è scontato.  

    «E se permettete neppure immediato, c’è voluto tempo. Il discorso è semplice: qui giocano, poi dopo la laurea possono salire di livello ma hanno comunque un titolo di studio e un certo tipo di formazione. Faccio un esempio: un nostro giocatore si laurea e prende il master, poi ha magari 10 anni di basket davanti. E dopo? Che succede? Ecco noi pensiamo all’atleta di oggi e al professionista di domani». 

    Avete anche un discreto seguito. 

    «E sapete qual è la cosa bella? Che i più appassionati spesso sono i professori. Non è affatto scontato. E poi noi vorremmo che il tifo crescesse sempre di più, questi ragazzi lo meritano. Un tifo a favore, positivo, mai contro qualcun altro». 

    Obiettivi per il prossimo anno? 

    «Vogliamo essere competitivi e fare un passo in avanti strutturale rispetto alla stagione precedente. Il nostro progetto è in crescita, anche se per realizzare tutto quello che vorremmo avremmo bisogno di una seconda squadra nazionale: un A2 e una B1, solo così potremo essere permanentemente attrattivi. Perché ci sarebbe la possibilità di avere non 10 giocatori giovani a disposizione, ma 25. Faccio un esempio: dei 150 giocatori che disputano le finali U.19, la maggioranza potrebbe essere parte attiva delle nostre rose. Avere quindi un’altra squadra sarebbe fondamentale». 

    Ci sono tanti giovani italiani forti? 

    «Sì, solo che non li fanno giocare. Nei top club si preferiscono americani, europei o giocatori senior. E sapete perché? Perché i coach rischiano di meno. Se perdi con uno esperto in campo puoi sempre dire: “Io l’ho schierato, è lui che ha giocato male”. Se butti dentro un ragazzo, a cui devi anche dare la possibilità di sbagliare, ti assumi più responsabilità in prima persona. E non tutti vogliono farlo. Ecco: noi non dobbiamo avere paura di assumerci responsabilità. Per noi è un passaggio strategico». 

    Abete, lei ha un sogno tutto suo? 

    «Un obiettivo: che un giorno ci siano in campo 10 Under 22 in A per 20’ sempre, ogni partita. Nel nostro caso obiettivo e sogno coincidono: vogliamo un gruppo sempre più forte, giovane, che vuole vincere e restare possibilmente la prima squadra di Roma. In cinque anni vorremmo un secondo roster e in altri cinque successivamente vorremmo dimostrare il resto». 

    Non perde una partita dei suoi ragazzi. 

    «O dal vivo o collegato, ci sono sempre. Quando siamo andati in A2 un dirigente della Lega mi ha detto: “Siete arrivati qui come una favola, uscite che siete una leggenda”. Vogliamo rendere questa leggenda strutturale e poi sarà il campo a dare le risposte. A volte saremo stati più bravi, altre meno». 

    Anche gli sponsor vi seguono. 

    «La Luiss Business School è partner della Luiss perché è necessario che si abbia la stessa mentalità. Ma sì, ogni disciplina ha il suo partner». 

    E poi si possono “adottare” gli atleti.

    «Sì, quelli che dopo la laurea vogliono continuare a giocare sono indirizzati da noi verso aziende che possano consentire loro di lavorare e giocare insieme». 

    Lei da sempre è fautore della combinazione sport e studio. 

    «In Luiss oltre mille persone fanno sport attivo, vorremmo arrivare a 2500».  

    C’è qualcosa che ancora non la soddisfa? 

    «La nostra mentalità prevede che si possa migliorare sempre. E lo faremo. Ma una cosa vorrei dirla: noi siamo diventati competitivi e professionali, ma gli arbitri ci vedono ancora come amatoriali. Lo eravamo, forse, ma ora siamo professionali, anche se abbiamo giocatori che preferiscono prendere un titolo di laurea invece che essere pagati cash. Ci sottovalutano oppure pensano che ci prendiamo un fischio in più senza fiatare. Noi siamo corretti, ma non meritiamo arbitraggi amatoriali. Dobbiamo farlo comprendere bene questo». 

    Il prossimo campionato partirà nel weekend del 21-22 settembre, già pronti? 

    «Lo saremo. Intanto stiamo costruendo un “settore giovanile allargato” cioè stiamo collaborando con le squadre giovanili top che operano nell’area metropolitana ed anche con un club in Piemonte, e presto in altre regioni. I giovani in base a questo accordo possono avere il doppio tesseramento. Come ho detto prima: tanto abbiamo fatto, ma tanto c’è ancora da fare. Non intendiamo fermarci». LEGGI TUTTO

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    Acque mosse a Busto Arsizio: la Curva ADF contesta le politiche di abbonamento UYBA

    La campagna abbonamenti presentata ieri dalla Uyba Volley Busto Arsizio, con le sue nuove condizioni, non è proprio piaciuta alla storica tifoseria organizzata della società, gli “Amici delle Farfalle”, che hanno risposto, subito, con un comunicato attraverso le loro pagine social annunciando anche il probabile scioglimento del gruppo dei sostenitori.

    Ecco le loro parole: “Ciao a tutti, da oggi la “Curva ADF” probabilmente non esisterà più! Questa difficile decisione è stata presa dopo l’uscita di quella che secondo noi è una insensata ed incomprensibile campagna abbonamenti decisa dalla società… Siamo assolutamente consapevoli delle difficoltà di gestione e capiamo benissimo la necessità di un adeguamento dei prezzi dovuti anche dall’aumento dei costi; ma in primis, non capiamo come si possa pensare di poter paragonare l’abbonamento al settore sponsor/vip (parterre: scontato di oltre 50€) con quello nel settore tifosi (la curva: praticamente raddoppiato); troviamo assolutamente scorretto il modo in cui ci è stata presentata questa proposta: con le cose già di fatto decise e senza la possibilità di trovare una mediazione (nonostante il tentativo fatto durante la riunione pre-stagionale, richiesta da noi, nella quale alle nostre richieste di adeguamento per gli abbattimenti abbiamo ricevuto solamente risposte negative); ci sentiamo traditi da una società che non ci riconosce nemmeno la fedeltà dimostrata dopo oltre 15 anni di dedizione, di trasferte, di sacrifici, di passione sconfinata ed incondizionata, ma che fondamentalmente ci sta trattando come il primo venuto (nonostante le bellissime parole e le promesse fatte la scorsa stagione e ad oggi non rispettate)…”.

    E ancora: “Per questi principali ma anche per altri motivi, e di comune accordo tra tutti noi, salvo qualche fondamentale ripensamento da parte della società (la nostra disponibilità al dialogo rimane comunque invariata), abbiamo quindi deciso che non rinnoveremo l’abbonamento! Una decisione molto, ma molto sofferta che, oltre a noi, penalizza anche coloro che in fin dei conti non hanno colpe, ovvero la squadra… Ci sentiamo comunque in dovere di ringraziare coloro che fino ad ora hanno veramente creduto in noi, permettendoci di essere presenti ovunque (nelle nostre possibilità) e per averci permesso di essere parte di quella che era una bellissima e grande famiglia e soprattutto di fare la cosa che a noi tutti piace fare, ovvero tifare la nostra squadra del cuore; mentre per altri evidentemente ora siamo diventati solamente un peso!“.

    Prima di concludere con una possibile apertura: “Teniamo comunque a precisare che la nostra volontà resta quella di voler continuare a far parte di questo gruppo che è la Uyba e vorremmo continuare ad essere il settimo uomo in campo che a volte riesce anche a fare la differenza… Nella nostra nuova casa, la Curva ADF, ci siamo davvero divertiti un sacco, e vorremmo continuare a farlo perché è stato e speriamo che sarà ancora veramente bellissimo!“. LEGGI TUTTO