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    Simonetta Avalle, morta ex allenatrice della Roma volley femminile

    “Robbè, damose del tu eh, perché alla pallavolo siamo una grande famiglia”. Ci mise cinque secondi Simonetta a farmi sentire uno, appunto, della grande famiglia della pallavolo italiana. Era una delle mie prime interviste da bordocampista del volley e quando Marco Nosotti, che faceva la telecronaca, mi disse di sentire Simonetta tra un set e l’altro, fu lei a rompere il ghiaccio mettendo me, allora giovane cronista, a mio agio. Oggi, che Simonetta non c’è più, resta un grande vuoto nel cuore della pallavolo italiana e nei cuori di chi l’ha conosciuta. Per lo spessore umano della persona e per aver fatto del volley la sua ragione di vita. Perché Simonetta è stata “la” pallavolo italiana, formando decine di ragazze con la sua esperienza, con i suoi insegnamenti, con le sue parole mai fuori posto. Con dedizione ed altruismo, con fermezza e dolcezza, scoprendo e imparando sempre, prima di insegnare agli altri. Lezioni di vita, prima che di sport. E non è un caso che una delle campionesse da lei forgiate, Manuela Leggeri, avesse alzato al cielo di Berlino, in quell’indimenticabile Mondiale del 2002, la Coppa del Mondo, primo grande trofeo dell’Ital volley femminile, prima dell’oro olimpico di Parigi. Grazie Simonetta, per tutto quanto hai fatto per la pallavolo italiana e grazie per avermi fatto sentire sin dal nostro primo incontro, uno della grande famiglia del volley. Ora regala i tuoi sorrisi ed i tuoi abbracci tra gli angeli della pallavolo, noi qui cercheremo di portare avanti le tue idee, i tuoi progetti, il tuo amore per questo bellissimo sport. LEGGI TUTTO

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    Sinner salta l’Atp Rotterdam: “Il mio corpo ha bisogno di riposo”

    Niente Rotterdam per Jannik Sinner. Poche ore dopo il trionfo a Melbourne, il secondo consecutivo, il n°1 del mondo ha infatti annunciato il forfait per il torneo Atp 500 in programma da lunedì prossimo sul cemento olandese. Sinner aveva trionfato nel 2024 battendo in finale Alex De Minaur. Con l’assenza di Jannik, sale prima testa di serie lo spagnolo Carlos Alcaraz. Niente Rotterdam nemmeno per Grigor Dimitrov: al posto dei due assenti entrano in tabellone Jakub Mensik e Roberto Bautista Agut.  LEGGI TUTTO

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    Sara Piffer, l’appello di Federciclismo dopo l’incidente di Mezzocorona: “Basta tragedie”

    “L’ennesima tragedia della strada che ha coinvolto una ciclista è un problema non solo del nostro sport, ma di civiltà, legato alla cultura del rispetto, all’educazione civica, alla realizzazione di infrastrutture, alla realizzazione di città più a misura d’uomo”. Così il presidente della federciclismo, Cordiano Dagnoni, sulla giovane ciclista Sara Piffer, morta ieri investita da un’auto mentre si stava allenando con il fratello. “Lavoriamo da tempo per migliorare la sicurezza in gara, ambito di nostra competenza – ha aggiunto il n.1 da poco riconfermato alla guida federale -. Abbiamo invece meno strumenti per intervenire quando si parla di sicurezza in allenamento, se non attraverso la continua formazione del personale che accompagna i nostri ragazzi sulle strade. Il problema è soprattutto legato alla realizzazione di infrastrutture in grado di garantire l’uso sicuro della bicicletta. Non esistono segreti, se non quelli di prendere ispirazione da quanto accade nei paesi da questo punto di vista più avanti di noi. Per questo negli scorsi anni la Federazione Ciclistica Italiana, al pari di altre organizzazioni in rappresentanza degli utenti della bicicletta, ha presentato una serie di proposte la maggior parte delle quali sono state disattese. E’ arrivato il momento di dire basta – conclude Dagnoni -. Non avendo avuto riscontro in questi anni, come organismo sportivo non ci resta che appellarci al nostro referente presso il Governo, ovvero il Ministro Abodi, affinché almeno lui riesca dare concretezza alle tante richieste che arrivano dalla società civile per fermare questa continua carneficina”.

    Sara Piffer, 19 anni, è morta venerdì 24 gennaio a soli 19 anni dopo essere stata investita da un’auto mentre era in sella alla sua bicicletta in via Cesare Battisti tra Mezzocorona e Mezzolombardo in Trentino. Ferito in maniera lieve il fratello che si trovava su un’altra bici. Stando alla prima ricostruzione dell’incidente, l’autovettura che ha investito Sara, guidata da un 70enne, stava procedendo dalla direzione opposta e, nel superare un altro veicolo, ha impattato con Piffer che è stata sbalzata a terra restando priva di sensi. Sara Piffer era nata a Trento il 7 ottobre del 2005, era originaria di Palu’ di Giovo e gareggiava per la società Mendelspeck. Sara aveva gareggiato sia su strada che su pista laureandosi nel 2021 vicecampionessa italiana nella Madison. LEGGI TUTTO

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    Harley-Davidson presenta la sua gamma 2025

    Nuove Cruiser 2025

    La rinnovata collezione Cruiser 2025 comprende sei motociclette molto distinte, ognuna infusa di nuove tecnologie, prestazioni elevate e uno stile rinnovato. Ogni modello Cruiser è dotato di un nuovo propulsore Milwaukee-Eight® 117 e di sviluppi tecnologici e utilizza il telaio Harley-Davidson® Softail® con sospensione posteriore mono ammortizzata a scomparsa. La linea Cruiser 2025 comprende i seguenti modelli, ognuno dei quali rappresenta una specifica personalità stilistica, dal nostalgico alle alte prestazioni fino al custom audace: Low Rider® S, Low Rider® ST, Breakout®, Heritage Classic, Fat Boy® e Street Bob®.

    Nuovo modello Street Glide® Ultra 2025

    La strada chiama. Il nuovo modello Street Glide® Ultra eleva l’esperienza del touring a lunga distanza. Questo nuovo modello combina il comfort, la tecnologia, le prestazioni e gli elementi di design introdotti sulla Street Glide 2024 con nuove caratteristiche pensate per supportare viaggi in coppia e di lunga durata per motociclisti alla ricerca di libertà e avventura. Si tratta della moto Grand American Touring di serie più performante offerta da Harley-Davidson.

    Nuovo modello Pan America® 1250 ST 2025

    Il nuovo modello Pan America® 1250 ST è una moto sport adventure dinamica, ideale sia per gli spostamenti quotidiani che per le escursioni più avventurose, diventando un’affidabile compagna nei viaggi del fine settimana. Progettata per attirare i motociclisti pronti a scambiare una moto sportiva o una streetfighter con una moto agile più confortevole e adatta alle lunghe percorrenze, il modello Pan America 1250 ST offre una posizione di guida eretta e dominante, l’erogazione di potenza flessibile del motore Revolution® Max 1250 raffreddato a liquido, una ruota anteriore da 17″ e sospensioni e freni di alta qualità.

    NUOVO modello Sportster® S 2025

    Dotato di sospensioni appena riviste, il modello Harley-Davidson® Sportster® S è progettato per offrire un’esperienza di guida straordinaria basata sull’emozione di scatenare la coppia a richiesta per un’esplosione di spinta e adrenalina. Il suo peso leggero, le caratteristiche tecnologiche e il design audace si rivolgono a motociclisti esperti, nuovi e a coloro che sono pronti a distinguersi dalla massa su una moto che si allontana dai canoni stilistici tradizionali. Le sospensioni anteriori e posteriori appena riviste offrono un aumento del 60% dell’escursione della ruota posteriore senza influire sull’altezza della sella, per migliorare il comfort del pilota su alcuni fondi stradali. Entrambe le sospensioni sono completamente regolabili per compressione/estensione del ritorno e del precarico.

    Nuovi modelli Harley-Davidson® Custom Vehicle Operation™ 2025

    Per la sua 26° edizione annuale, i modelli Harley-Davidson® CVO™ offrono a motociclisti esigenti quattro modelli di moto super premium a produzione limitata. Ognuno di essi rappresenta una dichiarazione audace di potenza e prestigio e incarna il massimo dello stile e del design Harley-Davidson con nuove finiture e dettagli di design per il 2025.

    I modelli CVO™ Street Glide® e CVO™ Road Glide® elevano design, tecnologia e prestazioni per soddisfare le aspettative dei motociclisti “bagger” più esigenti e raffinati.

    Il modello CVO™ Road Glide® ST, ispirato alle moto Screamin’ Eagle® Factory Team Road Glide® che competono per il campionato MotoAmerica® Mission Foods King of the Baggers, combina l’esclusivo motore Milwaukee-Eight® 121 H.O. con una serie di componenti ad alte prestazioni.

    Il modello CVO™ Pan America®, la moto adventure touring (ADV) di punta della gamma, è equipaggiata con una serie di robusti accessori originali Harley-Davidson® Genuine Motor progettati per esaltare ogni viaggio. Il CVO™ Pan America® è pronto a cercare l’avventura su qualsiasi percorso, sia asfaltato che sterrato.

    Harley-Davidson rappresenta la ricerca senza tempo dell’avventura e della libertà per lo spirito. Visita H-D.com per scoprire di più sulla gamma completa di motociclette Harley-Davidson® Grand American Touring, Sport, Adventure Touring, Cruiser e Trike, sulle moto usate certificate Harley-Davidson Certified™, sui ricambi e accessori originali Harley-Davidson® Genuine Motor Parts & Accessories, sull’abbigliamento e gli accessori Harley-Davidson® MotorClothes® e sui servizi finanziari Harley-Davidson Financial Services. 
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    Sara Piffer morta la promessa del ciclismo azzurro investita da un’auto: aveva 19 anni

    La promessa del ciclismo italiano Sara Piffer è morta oggi a soli 19 anni dopo essere stata investita da un’auto mentre era in sella alla sua bicicletta in via Cesare Battisti tra Mezzocorona e Mezzolombardo in Trentino. Ferito in maniera lieve il fratello che si trovava su un’altra bici. Stando alla prima ricostruzione dell’incidente, l’autovettura che ha investito Sara, guidata da un 70enne, stava procedendo dalla direzione opposta e, nel superare un altro veicolo, ha impattato con Piffer che è stata sbalzata a terra restando priva di sensi. Sul posto ambulanza, vigili del fuoco di Mezzocorona, polizia locale della Rotaliana e l’elicottero con il medico d’urgenza. Sara Piffer era nata a Trento il 7 ottobre del 2005, era originaria di Palu’ di Giovo e gareggiava per la società Mendelspeck.

    La carriera
    Aveva iniziato a gareggiare per il Velo Sport Mezzocorona, poi era transitata al Team Lady Zuliani, al Team Willer-Chiara Pierobon, e dallo scorso anno indossava la maglia della societa’ altoatesina di Laives, Team Mendelspeck Ge-Man vincendo il 12 maggio il Gran Premio Citta’ di Corridonia e si era classificata seconda il 21 settembre nella cronoscalata ‘Festa dell’Uva’. Sara aveva gareggiato sia su strada che su pista laureandosi nel 2021 vicecampionessa italiana nella Madison. LEGGI TUTTO

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    La Nba entrerà in Europa: c’è la conferma di Silver 

    La conferma, l’ennesima, è più importante perché arriva direttamente in Europa, a Parigi, in occasione dei Paris Games, la prima volta che la lega gioca due gare di stagione regolare. E la conferma arriva dal commissioner Adam Silver, erede e successore del grande David Stern. Dapprima il dirigente lo dice in una intervista al quotidiano Le Figar: «Stiamo parlando, siamo interessati all’Europa, Possi LEGGI TUTTO

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    Julio Velasco protagonista dell’Anteprima di Buffa Talks: alle origini di un mito

    Dal 24 gennaio il primo di tre episodi della nuova puntata con Julio Velasco. Appuntamento con l’Anteprima da oggi alle 19 e alle 22.30 su Sky Sport Uno e NOW: un viaggio nelle origini del percorso da allenatore del Ct campione olimpico di volley, per approfondire il suo vissuto argentino prima dell’arrivo in Italia

    ascolta articolo

    Julio Velasco si racconta al Talk di Federico Buffa, con il direttore di Sky Sport Federico Ferri: dall’Argentina allo storico oro conquistato a Parigi con la Nazionale italiana di volley femminile. Gli esordi, le vittorie, le rivincite e i tormenti; la complessità del ruolo di allenatore-educatore. Un lungo dialogo fitto ed emozionante, verso nuove sfide e nuovi progetti.

    Da stasera l’Anteprima Buffa Talks Velasco: le origini
    Recordman del volley mondiale, campione olimpico con le donne e del mondo con gli uomini, Julio Velasco ha scritto pagine indimenticabili della storia della pallavolo italiana. Per ripercorrere la sua incredibile carriera, si racconta nella decima puntata di Federico Buffa Talks, la produzione originale firmata Sky Sport, con Federico Buffa e il direttore Federico Ferri, disponibile da venerdì 24 gennaio (alle 19 e alle 22.30 su Sky Sport Uno), anche on demand e in streaming su NOW. 

    L’Argentina di Julio
    La decima puntata di Federico Buffa Talks ha come protagonista una delle figure sportive più influenti degli ultimi quarant’anni in Italia e non solo: Julio Velasco.
    La lunga conversazione, a tratti assimilabile a una lezione di pedagogia dello sport, affronterà in due episodi la metodologia e l’approccio vincente che l’Argentino ha portato nella pallavolo azzurra, dal suo arrivo a Jesi ad oggi: la “scuola Velasco”. Prima di entrare nel vivo della carriera e della filosofia del Ct della Nazionale azzurra femminile di volley, vincitrice dell’oro olimpico a Parigi 2024, con Federico Buffa e Federico Ferri, faremo però un viaggio indietro nel tempo, alla scoperta delle origini di Velasco, per conoscere la sua vita prima dell’arrivo in Italia, alle origini del suo percorso da allenatore, quando viveva in Argentina. È questo il proposito di Federico Buffa Talks Velasco-Anteprima, in onda venerdì 24 gennaio alle 19.00 e alle 22.30 su Sky Sport Uno e disponibile on demand: raccontare come un paese contraddittorio e straordinario come l’Argentina del XX secolo, in particolare quella della dittatura militare instauratasi nel 1976, abbiano plasmato lo spirito e il modo di vedere la vita di uno degli allenatori più vincenti della storia dello sport italiano. 

    Buffa: “Buenos Aires è una cosa a parte, come una Repubblica”
    “Penso che varrebbe la pena di entrare nella sua Argentina”.  Le parole di Federico Buffa. “Doveva essere un posto sorprendente. Certo non è Buenos Aires, l’Argentina. Buenos Aires è una cosa a parte, come una Repubblica. L’Argentina è grande, però proprio per questo ha fascino. E in più è la terra più vicina all’Italia che esista. Veramente. Là hai la sensazione che sia l’Italia degli anni ‘60-’70, quando gli Italiani si aiutavano ancora tra di loro”.

    Luis, il fratello di Velasco, è uno dei desaparecidos
    Velasco nasce sul Rio de La Plata nel 1952, il papà è un agronomo peruviano e la mamma, di origini anglosassoni, insegna l’inglese. Con i fratelli, Luis e Raul, cresce in un Paese che cambia volto molto velocemente e in modo radicale, fino al colpo di Stato orchestrato dal generale Jorge Videla. Proprio suo fratello Luis, è uno dei desaparecidos sequestrato e torturato dai militari per un mese e mezzo. Quando finalmente torna a casa non è più lo stesso, come del resto tutta la sua famiglia. “C’è stato di tutto e di più” le parole di Velasco. “Tutta quella repressione ha segnato la mia generazione. Noi non possiamo né dimenticare, né far finta che non ci abbia condizionato in modi diversi”.

    Il Mondiale di calcio del 1978 in Argentina
    “Tutto il Mondiale ’78 mi ha lasciato molti insegnamenti”, spiega Julio Velasco. “L’ho vissuto da tifoso e da allora dico: non confondiamo i governi con i popoli, perché quel Mondiale è stato dato all’Argentina e i militari se ne sono appropriati come si sono appropriati di tutto. Ma io che ero un tifoso, era il sogno di una vita avere un Mondiale in Argentina, di tutti quelli che amavamo il calcio. Perché non dovevamo averlo, poiché avevamo avuto un colpo di stato?”

    Il metodo Velasco, una scuola di pensiero per il volley (e non solo)
    Nelle parole di Velasco non c’è mai solo sport, ma sempre qualcosa di più profondo, come un invito a guardare oltre, a comprendere cosa significa crescere e affrontare nuove sfide. E, dopo aver ripercorso le sue origini, nei prossimi due episodi a lui dedicati, sarà il suo metodo a parlare: una scuola di pensiero per il volley, ma anche una lezione universale, per lo sport e per la vita.
    Tre episodi da non perdere
    La puntata di “Federico Buffa Talks”, dedicata a Julio Velasco sarà disponibile con un’Anteprima dal 24 gennaio alle 19 e alle 22.30 su Sky Sport Uno cui seguiranno Episodio 1 (dal 31 gennaio) e Episodio 2 dal 7 febbraio. Tutto disponibile anche on demand e in streaming su NOW.

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