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    L’Avimecc Modica già a lavoro per la trasferta di Castellana Grotte

    Archiviato il successo casalingo in quattro set con Sabaudia, che ha garantito l’accesso alla griglia play off con tre turni di anticipo, l’Avimecc Modica ha ripreso gli allenamenti in vista della difficile trasferta di domenica prossima che vedrà i “Galletti” di coach Enzo Distefano impegnati al “PalaGrotte” di Castellana ospiti della locale BCC Tecbus.
    Una gara delicata per i biancoazzurri della Città della Contea, che avranno di fronte una squadra che non merita assolutamente l’attuale posizione in classica che la vede relegata al penultimo posto del girone Blu del campionato di serie A3, ma che ha ancora qualche chances di recuperare qualche posizione e di poter agguantare in extremis gli spareggi promozione evitando così i play out.
    I biancoazzurri vogliono continuare la scia di risultati positivi per blindare il quinto posto, ma per farlo devono affrontare Castellana Grotte con la stessa intensità e con lo stesso approccio avuto nelle due gare casalinghe con Campobasso e Sabaudia. Coach Distefano sin dal primo allenamento della settimana cercherà di tenere alta la concentrazione di tutto il gruppo che ha dimostrato di essere un grado di reagire alle difficoltà lottando da squadra e aiutandosi a vicenda.
    Per cercare di migliorare ulteriolmente la classifica, dunque, servirà una prova di spessore anche in Puglia, evitando magari quei passaggi a vuoto, come quello di domenica scorsa contro Sabaudia che ha poi compromesso il secondo set. Tutto il gruppo ha dimostrato di avere ancora margini di miglioramento e le restanti gare che mancano per la fine della regolar season serviranno per compattare ulteriolmente una squadra che nella griglia degli spareggi vuole dire la sua e magari vuole essere la “mina vagante” delle otto big che si giocheranno il salto di categoria. LEGGI TUTTO

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    La leggenda John Surtees, dal motoclismo alla Formula 1

    John Surtees – credits: Ferrari.com
    Nel panorama degli sport motoristici, dove l’audacia si fonde con la velocità e la passione alimenta ogni sorpasso, emerge una figura leggendaria, un’icona il cui nome risuona attraverso le epoche: John Surtees. La sua storia è un racconto di trionfi e sfide, un esempio di come la determinazione e il talento possano condurre un individuo a conquistare vette inimmaginabili.

    La carriera nel motociclismo
    Nato l’11 febbraio 1934 a Tatsfield, nel Surrey, Inghilterra, John Surtees ha iniziato la sua carriera nel motociclismo negli anni ’50, un’era in cui le due ruote erano sinonimo di libertà e avventura. Il suo talento era evidente fin da subito, e la sua abilità nel domare le moto da corsa lo ha portato rapidamente alla ribalta. Nel 1956, Surtees ha conquistato il suo primo titolo mondiale nella classe 500cc con la MV Agusta, un successo che ha ripetuto per altri sei anni consecutivi, un dominio che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del motociclismo. La sua capacità di controllare le moto ad alta velocità, la sua precisione nelle traiettorie e la sua audacia nel superare gli avversari lo hanno reso un pilota temuto e rispettato da tutti.
    Il passaggio alla Formula 1
    Dopo aver raggiunto l’apice del successo nel motociclismo, Surtees ha deciso di intraprendere una nuova sfida: la Formula 1. Nel 1960, ha fatto il suo debutto nel campionato automobilistico con la scuderia Ferrari, un team leggendario che ha rappresentato per lui un’opportunità unica. La transizione dal motociclismo alle auto non è stata semplice, ma Surtees ha dimostrato di possedere il talento necessario per eccellere anche in questa nuova disciplina. La sua passione per la velocità e la sua determinazione nel superare i propri limiti lo hanno portato a migliorare costantemente, fino a raggiungere il culmine della sua carriera nel 1964. In quell’anno magico, Surtees ha conquistato il campionato del mondo di Formula 1, diventando così l’unico pilota nella storia ad aver vinto titoli mondiali sia nel motociclismo che nella Formula 1. Un’impresa straordinaria che ha consacrato la sua leggenda e lo ha reso un’icona immortale dello sport.

    L’eredità di John Surtees
    La carriera di John Surtees è stata costellata di successi, ma anche di sfide e tragedie. Nel 2009, ha subito la perdita del figlio Henry in un tragico incidente durante una gara, un evento che ha segnato profondamente la sua vita. Nonostante il dolore, Surtees non si è arreso e ha continuato a coltivare la sua passione per le corse, dedicandosi anche a iniziative volte a migliorare la sicurezza nel motorsport. La sua esperienza e la sua competenza sono state preziose per promuovere l’adozione di misure di sicurezza più rigorose, contribuendo a proteggere la vita dei piloti. Oggi, John Surtees è considerato una leggenda dello sport, un esempio di talento, coraggio e determinazione. La sua storia continua a ispirare generazioni di piloti e appassionati di motorsport, ricordando loro che con passione e impegno è possibile superare qualsiasi ostacolo e raggiungere traguardi straordinari.
    John Surtees è un’icona intramontabile dello sport, un pilota che ha saputo lasciare un’impronta indelebile nel mondo delle corse. La sua capacità di eccellere sia sulle due che sulle quattro ruote è un’impresa unica, un record che difficilmente sarà eguagliato. La sua vita è un esempio di come la passione, il talento e la determinazione possano condurre un individuo a realizzare i propri sogni, superando ogni limite e diventando una leggenda. John Surtees rimarrà per sempre un simbolo di eccellenza nel motorsport, un campione che ha saputo conquistare il cuore di milioni di appassionati in tutto il mondo.
    Scritto da: Alessandro De Paola LEGGI TUTTO

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    Wta Doha e Atp Marsiglia e Buenos Aires, il programma di oggi: partite e orari

    È il giorno del debutto al Wta 1000 di Doha per Jasmine Paolini. Quasi un mese dopo la sconfitta al terzo turno degli Australian Open contro Elina Svitolina, la toscana tornerà in campo contro la francese Caroline Garcia, n. 76 della classifica mondiale. Sarà il nono confronto tra le due tenniste, con la transalpina avanti 5-3 nei precedenti, ma Paolini ha vinto tre delle ultime quattro sfide (l’ultima a Madrid 2024). L’altra “sfida azzurra” da seguire oggi in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW sarà quella di Luciano Darderi all’Atp 250 di Buenos Aires. Al primo dello swing sudamericano su terra rossa, l’italoargentino affronterà Francisco Cerundolo, n. 28 Atp. Luli va ancora a caccia della prima vittoria stagionale e deve interrompere una striscia di sei ko consecutivi. 

    Il programma di oggi su Sky Sport e NOW
    SKY SPORT TENNIS (203) + SKY SPORT UNO (201 – fino alle 16)

    ore 12 – Wta Doha: Garcia (Fra) vs PAOLINI (Ita)
    a seguire – Atp Marsiglia: Bublik (Kaz) vs Gasquet (Fra)
    a seguire – Atp Marsiglia: Van Assche (Fra) vs Bonzi (Fra)
    ore 17.30 – Atp Buenos Aires: Baez (Arg) vs Carabelli (Arg)
    a seguire – Atp Buenos Aires: DARDERI (Ita) vs Cerundolo (Arg)
    non prima delle 22.30: Atp Buenos Aires: Etcheverry (Arg) vs Fonseca (Bra)

    Tutti gli incontri con Sky Sport Plus ed Extra Match
    Per i clienti Sky è disponibile Sky Sport Plus, dove seguire lo spettacolo delle grandi sfide maschili e femminili in modo più ricco, coinvolgente e semplice. Basta andare sul canale Sky Sport Tennis al 203 e, con il tasto verde del telecomando di Sky Q via satellite o il tasto interattività di Sky Glass, se connessi alla rete internet, accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco dei tornei acquisiti da Sky, curate e realizzate da ATP e WTA e in più, nella sezione Classifiche, visualizzare in tempo reale il ranking di singolare ATP e WTA. Per i clienti NOW è disponibile Extra Match, il servizio che mette a disposizione canali aggiuntivi per accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco, curate e realizzate da ATP e WTA. LEGGI TUTTO

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    L’evoluzione dei 10 attuali team F1, dalle origini ad oggi

    Un viaggio nella storia, attraverso l’evoluzione degli attuali 10 team di Formula 1, dalle loro origini ai giorni nostri.Infografica: x.com/F1

    La Formula 1 non è solo un campionato automobilistico: è l’apice del motorsport, dove velocità, tecnologia e passione si mescolano per creare uno spettacolo senza pari. Ogni stagione, la griglia di partenza si arricchisce di nuovi protagonisti, ognuno con una propria storia che rispecchia non solo la competizione sportiva, ma anche l’evoluzione tecnologica, l’ingegneria e la strategia gestionale. Questo nostro viaggio nella storia delle Scuderie F1 ci permette di comprendere non solo l’evoluzione dei team, ma anche l’essenza stessa della Formula 1: una battaglia continua tra ingegno umano e velocità pura.
    Evoluzioni Team F1, Ferrari: il mito senza tempo
    La storia della Scuderia Ferrari affonda le sue radici nel lontano 1929, quando Enzo Ferrari fondò la squadra come divisione sportiva della Alfa Romeo. Dopo il debutto in Formula 1 nel 1950, la Ferrari è diventata la scuderia simbolo della competizione, rappresentando l’eccellenza del motorsport italiano. Con 16 titoli mondiali costruttori e 15 titoli piloti, la Ferrari è la squadra con il maggior seguito di tifosi in tutto il mondo. La passione per le corse, l’ingegneria di alta qualità e una continua spinta all’innovazione hanno permesso alla Ferrari di dominare la scena della F1 per decenni. Ogni vittoria è celebrata come una vittoria dell’Italia, e la “Rossa” continua a essere un simbolo di eccellenza, alimentando la competizione con nuovi progetti e talenti.
    Red Bull: l’astro nascente
    La Red Bull è una delle storie più straordinarie nel panorama della Formula 1. Fondata nel 2005, questa scuderia austriaca ha rapidamente conquistato la vetta del motorsport grazie a un approccio audace e innovativo. Dopo l’acquisizione del team Jaguar Racing (ex Stewart Grand Prix), la Red Bull ha investito enormemente in tecnologia e in un vivace programma di scouting, che ha portato alla scoperta di piloti come Sebastian Vettel e Max Verstappen. Con 6 titoli mondiali piloti e 4 costruttori, la Red Bull ha scritto una delle pagine più brillanti della F1 moderna. Il suo dominio nell’era turbo-ibrida, in particolare, è frutto di una continua spinta all’innovazione e un team sempre pronto a sfidare i giganti come Ferrari e Mercedes. La Red Bull è diventata sinonimo di strategia brillante e di successi che sembrano destinati a durare nel tempo.
    Mercedes: la potenza tedesca
    La Mercedes ha una lunga storia nelle corse, risalente agli anni ’50, quando le sue vetture dominarono la scena con piloti leggendari come Juan Manuel Fangio. Tuttavia, è dal 2010 che la casa tedesca ha avviato una nuova era di successi senza precedenti, con il ritorno in F1 via Brawn Gp, ex Honda, BAR e Tyrrell. Da allora, la Mercedes ha dominato l’era ibrida con 7 titoli mondiali costruttori consecutivi dal 2014 al 2020. Il team tedesco ha spinto al limite le tecnologie del motore ibrido, stabilendo nuovi standard di prestazione e affidabilità. Grazie a piloti come Lewis Hamilton, che ha dominato la F1 negli ultimi anni, la Mercedes si è imposta come uno dei riferimenti indiscussi nel motorsport.
    Evoluzioni Team F1, McLaren: la leggenda britannica
    Fondata nel 1963 da Bruce McLaren, questa scuderia britannica è una delle più titolate della storia della F1, con 8 titoli mondiali costruttori e 12 piloti. La McLaren ha sempre rappresentato il cuore dell’innovazione, sia in pista che fuori. La squadra ha lanciato numerose tecnologie pionieristiche, come l’introduzione delle prime monoscocche in fibra di carbonio, una vera rivoluzione per la sicurezza dei piloti. Nel corso degli anni, la McLaren ha avuto piloti leggendari come Ayrton Senna, Alain Prost, Mika Häkkinen e Lewis Hamilton, tutti protagonisti di battaglie memorabili. Nonostante alcuni periodi di difficoltà, la McLaren è sempre riuscita a risalire la china, mantenendo un posto d’onore nella storia della Formula 1.
    Alpine: la rinascita francese
    La storia dell’Alpine è strettamente legata a quella di Renault (ex Benetton e Toleman), che ha debuttato in Formula 1 nel 1977. Dopo la parentesi Lotus e il ritorno in F1 sempre come Renault, il marchio ha subito un processo di rebranding nel 2021, assumendo il nome Alpine per sottolineare la sua connessione con la tradizione automobilistica francese. Con un passato di successi, tra cui i titoli mondiali conquistati da Fernando Alonso nel 2005 e 2006, l’Alpine sta cercando di tornare ai vertici, focalizzandosi su una tecnologia innovativa e sulla valorizzazione di giovani talenti. La scuderia è pronta a rinnovare la sua competitività, mirando a recuperare il terreno perduto nel corso degli ultimi anni.
    Aston Martin: il ritorno di un marchio storico
    L’Aston Martin ha una lunga storia nel mondo delle corse, ma la sua partecipazione alla Formula 1 ha avuto una parentesi lunga e complessa. Dopo un periodo di assenza, nel 2021 la scuderia britannica è tornata in F1 con un nuovo progetto che ha preso il posto del team Racing Point, già ex Force India e in origine Jordan Grand Prix. Il marchio, celebre per la sua eleganza e il design raffinato, ha portato con sé un forte patrimonio di successi nelle corse automobilistiche. Con un forte impegno nell’ingegneria e nel design delle vetture, l’Aston Martin ha come obiettivo quello di tornare a essere una forza dominante, facendo leva su prestazioni elevate e una filosofia che unisce tradizione e modernità.

    Racing Bulls: radici italiane
    Il team RB, nato come Minardi F1 Team e più recentemente conosciuto come Toro Rosso e poi AlphaTauri, ha avuto un percorso interessante all’interno della Red Bull. Fondato nel 2006, il team ha avuto la missione di fornire una piattaforma per i giovani piloti, e nel corso degli anni ha avuto il merito di scoprire talenti come Sebastian Vettel, che ha poi vinto il campionato del mondo. Dopo il rebranding a AlphaTauri nel 2020, il team ha continuato a crescere, consolidandosi come un’importante realtà nella griglia di partenza. Pur essendo sempre stata una scuderia di “seconda fascia”, la Racing Bulls ha spesso sorpreso per il suo spirito competitivo e la sua capacità di lottare contro squadre più potenti.
    Evoluzioni Team F1, Williams: la tradizione britannica
    Gp Italia F1 1995, Monza: Hill, Williams, Head, Newey | foto: Andrea Gallazzi – CircusF1Fondata nel 1977 da Frank Williams, la scuderia è stata per decenni una delle forze dominanti della Formula 1. Con 9 titoli mondiali costruttori e 7 piloti, la Williams ha scritto la storia del motorsport con una filosofia che ha sempre puntato sull’ingegneria e sullo spirito di squadra. Nonostante le difficoltà economiche e i periodi di crisi, la Williams è riuscita a mantenere la sua identità come uno dei team più rispettati. La sua resilienza e passione sono la chiave per comprendere il suo status nella storia della F1, un patrimonio che non si dimentica facilmente.
    Evoluzioni Team F1, Haas: la nuova sfida americana
    Fondata nel 2014, la Haas è l’esempio di come un team giovane possa entrare in Formula 1 e competere ad alti livelli. Grazie alla partnership con Ferrari, Haas ha avuto un buon inizio, mostrando fin da subito di essere in grado di inserirsi nella lotta per i posti di centro-griglia. Pur essendo ancora un team giovane, la Haas ha mostrato grandi potenzialità e una determinazione a far crescere il proprio progetto.
    Sauber F1 Team: l’eccellenza svizzera
    Il Sauber F1 Team, fondato da Peter Sauber nel 1993, è una scuderia svizzera che ha avuto un impatto notevole nella Formula 1. Con una reputazione per la qualità e l’affidabilità, Sauber ha saputo sviluppare vetture competitive, portando alla luce talenti come Kimi Räikkönen. Nel 2019, Sauber ha cambiato nome in Alfa Romeo Racing, ma ha mantenuto la sua identità e la sua tradizione nel motorsport. Oggi continua a essere un attore importante nella competizione. Dopo la fine dell’accordo con Alfa Romeo, il 15 dicembre 2023 il team svizzero ha annunciato il nuovo nome per la stagione 2024 di Formula 1: Stake F1 Team Kick Sauber. Questo segna il ritorno del nome Sauber nel campionato per la prima volta dal 2018. Tuttavia, il 1° gennaio 2024 è stata scelta la denominazione definitiva Stake F1 Team, mentreKick Sauber è rimasto il nome del telaio. Nonostante ciò, nell’elenco ufficiale dei partecipanti della FIA, il team è registrato con il nome completo.
    Un futuro di emozioni
    La Formula 1 è uno sport in continua evoluzione, dove ogni stagione porta con sé sfide sempre nuove. I team, con la loro storia, le loro vittorie e i loro fallimenti, sono il cuore pulsante di questo sport. In un panorama sempre più competitivo e tecnologicamente avanzato, la battaglia tra le scuderie si fa ogni anno più affascinante, mentre nuove storie si intrecciano con quelle del passato, creando un ciclo che continua a incantare milioni di tifosi in tutto il mondo. La leggenda della Formula 1 si rinnova, e ogni team è una parte essenzial di questa straordinaria epopea.
    Scritto da: Alessandro De Paola LEGGI TUTTO

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    Domotek: Polimeni esalta il gruppo e guarda al futuro con ottimismo

    Antonio Polimeni, allenatore della Domotek Volley, ha espresso tutta la sua soddisfazione dopo l’ultima prestazione della squadra, un secco 3-0 contro Castellana Grotte.L’allenatore reggino ha sottolineato non solo il risultato sul campo, ma anche il crescente supporto del pubblico e il lavoro della società per costruire un senso di appartenenza nella comunità reggina.
    Polimeni ha iniziato il suo intervento parlando del pubblico: “Non ci possiamo nemmeno ripetere nelle parole, perché ogni domenica ci sono sviluppi sempre maggiori. Domenica è stato incredibile, un nuovo record stagionale. Vedere 2000 persone qui è qualcosa di straordinario. Bisogna elogiare la nostra comunità e la dirigenza, che sta facendo un grosso lavoro per creare un senso di appartenenza non solo alla nostra maglia, ma anche a questo sport, che purtroppo non è ancora così conosciuto. Stiamo crescendo giorno dopo giorno, conquistando le scuole e pensando in grande a 360°.”
    L’allenatore ha poi parlato della squadra, definendola “straordinaria” e sottolineando i progressi fatti da inizio stagione: “Questo è un gruppo fatto di persone che hanno raggiunto miglioramenti impressionanti. Non parlo solo del sestetto titolare, ma di tutti gli effettivi. Galipò, ad esempio, è entrato oggi e ha fatto la differenza, firmando il sigillo della sfida con carattere. È un ragazzo arrivato dalla Serie C, con caratteristiche diverse, ma sta crescendo tantissimo. Lo stesso vale per Max Lopetrone, che sta migliorando giorno dopo giorno. Il merito è anche del contesto societario, che contribuisce a far crescere ogni atleta.”
    Polimeni ha poi elogiato il capitano Domenico Laganà, protagonista di un’annata straordinaria: “Domenico sta facendo un’andata incredibile. È un ragazzo che gioca per la sua città e ci mette l’anima. Oggi è ulteriormente responsabilizzato dal ruolo di capitano, e questo dimostra la sua crescita non solo tecnica, ma anche caratteriale. Crediamo in lui e sono sicuro che possa migliorare ancora.”Guardando al futuro, Polimeni ha anticipato la prossima impegnativa trasferta contro Gioia del Colle, definendola una partita “tostissima”: “Sappiamo la loro forza e il loro ambiente, ma noi andiamo lì a giocarci la nostra partita. L’ambiente esterno influisce, ma quando sei in campo devi pensare solo alla palla e ai tuoi compagni.”
    L’allenatore ha anche affrontato il tema della settimana complicata che attende la squadra, con allenamenti in strutture diverse a causa dei lavori di miglioramento al PalaCalafiore: “Sarà una settimana difficilissima dal punto di vista logistico, complici i lavori che renderanno ancora più bello il nostro impianto.Quando alleni un gruppo la prima cosa che cerchi di trasmettere è la parola sacrificio. Questi ragazzi sono maestri in questo. I sacrifici di oggi ci permetteranno di giocare in un palcoscenico ancora più bello, un teatro che poche società possono permettersi.”Polimeni ha concluso con un messaggio di ottimismo e visione futura: “Io sono un sognatore, nel bene e nel male. Lavoro ogni giorno per migliorare me stesso e tutto ciò che mi circonda. L’obiettivo è riempire ancora di più il PalaCalafiore e portare Reggio a livelli che probabilmente non ha mai avuto. Ci vuole calma e pazienza, ma siamo sulla strada giusta.”Con un secondo posto in classifica e un gruppo sempre più affiatato, la Domotek Volley guarda al futuro con ambizione, pronta a regalare altre emozioni ai suoi tifosi. LEGGI TUTTO

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    Personal Time, Fusaro: “Con Acqui match spettacolare”

    La Personal Time battendo l’Acqui Terme 3-2 ha mantenuto la vetta della graduatoria. Quella giocata ieri al PalaBarbazza è stata una gara incredibile con le due squadre che hanno dato vita ad un match dal volume altissimo fino all’ultimo pallone del tie break: “E’ stato un match – commenta Francesco Fusaro- molto belo da giocare e spettacolare da vedere per il pubblico. Un match degno di due squadre d’alta classifica quale sono Personal Time e Acqui Terme”.
    Il team di Moretti ha vinto l’ennesima partita al quinto set: “C’è rammarico perché poteva vincerla prima del tie break diventato ormai una costanza del girone di ritorno. Ci è mancata aggressività nei momenti chiavi, il cambio di opposto ha dato una marcia in più ai piemontesi e gli ha permesso di andare al quinto set. Al tie break la differenza l’hanno fatta gli errori”.
    Nel prossimo appuntamento la trasferta di Mantova: “Sarà un’altra gara altrettanto decisiva per mantenere il distacco dal team secondo in graduatoria. Ci aspetta un match intenso, loro vorranno riscattarsi dopo l’eliminazione ai quarti di finale di Coppa Italia. Dovremo prepararci al meglio per questa partita”. (165) LEGGI TUTTO

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    De Angelis e Barone dopo la vittoria contro Acicastello

    La Conad trionfa contro Acicastello, sotto di due set ribalta il risultato e vince al tie-break.
    Una partita difficile quella di ieri sera, dove i reggiani sono stati bravi a mantenere alta la concentrazione ed il livello del match. Acicastello arrivava come quinta della classe e nei primi due set ha dimostrato la sua forza imponendosi sui granata, che sono comunque sempre rimasti attaccati al punteggio. Nel terzo set la Conad ha ingranato perfettamente e da li ha vinto i due parziali successivi. L’ultimo set è stato tirato fino all’ultimo tant’è che i granata sono riusciti a strapparlo dalle mani dei siciliani ai vantaggi. Adesso Volley Tricolore si trova sempre tredicesima a -4 da Macerata, che ieri sera ha vinto 3-2 contro Aversa, Palmi invece rallenta la sua scalata, in quanto ieri sera ha trovato una sconfitta e si trova quindi all’ultimo posto a -4 punti dalla Conad. Mancano ancora cinque partite alla fine del girone di ritorno e quindi ancora cinque chance per i reggiani di salvarsi.
    Rocco Barone, centrale e capitano reggiani: “È stata una partita molto sofferta. Sapevamo di affrontare un grandissimo avversario, perché Catania ha una rosa completa. Noi siamo stati strepitosi, siamo stati una squadra unita perché anche sotto 0-2 non abbiamo mai mollato. Abbiamo sempre creduto in noi stessi, che è così che dobbiamo andare avanti, nonostante tutte le difficoltà che possiamo incontrare, quindi complimenti veramente a tutti, allo staff, ai miei compagni e soprattutto al pubblico che non ci ha mai fatto mancare il supporto. Continuiamo a crederci, a lavorare, a non mollare, stasera lo abbiamo fatto, abbiamo azzerato i primi due set, siamo stati veramente una grandissima squadra”.
    Carlo De Angelis, libero della Conad: “Sicuramente questa è una vittoria importante. Eravamo sotto 0-2 e rimontare contro una squadra così non era facile. Ne siamo venuti fuori bene dopo due set giocati sottotono. Non è uscita forse una bella partita, però l’importante era portare a casa più punti possibile e oggi ci siamo riusciti. Secondo me abbiamo abbiamo ricevuto molto bene, stasera abbiamo fatto una bella prestazione anche in battuta, comunque siamo sempre riusciti a dare fastidio agli avversari e quando contava ci abbiamo messo qualche difesa e contrattacco importanti. I tre set della rimonta sono stati sono stati buoni in tutti i fondamentali”. LEGGI TUTTO

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    Chieri, Rolando: “Andare a Pesaro a giocare contro Vallefoglia così competitiva non è semplice”

    A sei giorni dall’impresa compiuta a Istanbul nella semifinale d’andata della CEV Challenge Cup contro il Galatasaray, dopo un weekend senza partite per la disputa delle finali della Coppa Italia Frecciarossa, la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 si prepara a tornare in campo. Giocherà al Pala Megabox di Pesaro contro la Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia per l’anticipo della nona giornata di ritorno della Serie A1 Tigotà. La partita è in programma martedì 11 febbraio con fischio d’inizio alle ore 20.30.

    Le ragazze di Bregoli ripartono in campionato dalla vittoria per 3-0 su Bergamo che ha permesso di consolidare il quinto posto e centrare la matematica qualificazione ai play-off con cinque giornate d’anticipo rispetto al termine della regular season. Le attende un altro scontro diretto contro una formazione distanziata in classifica di 6 punti, anch’essa a caccia della matematica qualificazione al tabellone scudetto e del miglior piazzamento al termine della regular season, reduce nella precedente giornata dal colpo grosso a Scandicci dove ha vinto 0-3.

    Nella gara d’andata al PalaFenera le chieresi si sono imposte 3-1 centrando il loro sesto successo nei sette precedenti con la formazione marchigiana. Rispetto a quella partita Federica Carletti ha cambiato maglia passando da Chieri proprio a Vallefoglia. Domani le biancoblù troveranno dall’altra parte della rete anche altre due ex: Chiara De Bortoli e Camilla Weitzel.

    A fare il punto alla vigilia della trasferta è il Elena Rolando. La sua analisi parte dall’ultimo incontro giocato dalla Reale Mutua Fenera Chieri ’76: “Vincere a Istanbul è stata una grande emozione. Il Galatasaray è una grande squadra. Contro di loro la nostra è stata forse la miglior partite della stagione, sia come atteggiamento sia mentalmente sia tecnicamente l’abbiamo affrontata nel modo giusto. Chiaro che non è stato ancora fatto niente, dobbiamo vincere altri due set a Torino dove dovremo replicare la stessa prestazione perché il loro livello è molto molto alto”.

    Il libero biancoblù passa quindi a presentare la trasferta a Pesaro: “Abbiamo avuto un po’ più di tempo per provare alcune cose in allenamento perché in quest’ultimo periodo avendo avuto tante partite ravvicinate ci si allena un po’ meno. Sicuramente andare a Pesaro a giocare contro una squadra così competitiva non è semplice. Vallefoglia arriva dalla vittoria a Scandicci, dovremo affrontarla con molta attenzione e determinazione, aggredirla da subito e continuare a giocare con l’entusiasmo delle ultime partite perché abbiamo tutte le carte in regola per fare bene e blindare il quinto posto in classifica”.

    (fonte: Reale Mutua Fenera Chieri) LEGGI TUTTO