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    Ai quarti, otto anni dopo: la Nazionale femminile di basket sogna nel segno di Zandalasini

    C’è un’Italia che vince anche nel basket. Il merito è della Nazionale femminile, che approda ai quarti di finale degli Europei a otto anni dall’ultima volta. Era dal 2017, infatti, che le nostre ragazze non riuscivano ad apparire tra le migliori otto formazioni del continente. Un risultato che ha trasformato le speranze in certezze, e che stupisce per la modalità con cui è arrivato, ovvero vincendo con autorità le prime due LEGGI TUTTO

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    Civitanova, Kukartsev: “La Superlega sarà una sfida molto attraente e allo stesso tempo dura”

    Accolto dalle belle parole del dg cuciniero Beppe Cormio all’indomani dell’annuncio, Pablo Kukartsev, opposto della Nazionale Argentina, ingaggiato dalla Cucine Lube Civitanova per la stagione agonistica 2025/26, affronta la prima intervista ufficiale ai microfoni della società da tesserato dei vicecampioni d’Italia ed esprime senza mezzi termini la grande soddisfazione per la “fumata biancorossa”.

    Pablo Kukartsev: “La Lube voleva me e io volevo la Lube, tutto liscio! Ho sempre avuto il sogno e l’interesse di giocare in Italia, seguo la SuperLega da anni. A volte il mio programma della domenica pomeriggio era di guardare una partita italiana con mia moglie e mio figlio. Quando il mio allenatore mi ha detto che avevo l’opportunità di giocare a Civitanova, non mi è venuta in mente nessuna ipotesi alternativa. Non vedevo l’ora che tutto si concretizzasse con la firma e l’approdo in questa grande squadra!”.

    La SuperLega è ancora uno dei tornei più difficili al mondo, il punto di incontro dei migliori giocatori: “In Italia si disputa uno dei tornei più complicati. Sarà una sfida molto attraente e allo stesso tempo dura per me, ma sono pronto a dare il massimo in un campionato molto competitivo. Questa è sempre una motivazione in più per i giocatori. Attendo con ansia l’inizio della nuova esperienza per mettermi alla prova e fare tesoro di ogni gara!”.

    Pablo avrà molti compagni di squadra talentuosi, già affiatati tra loro e lui sarà tra i più esperti: “Ci sono giovani incredibili in squadra, con un grande talento e uno spirito forte. Il mio obiettivo è cercare di essere parte integrante del team. Credo sia vitale avere un legame simbiotico perché questo rafforza notevolmente il collettivo e consente di superare insieme i momenti difficili. Sebbene io sia uno dei più ‘anziani’ dal punto di vista delle esperienze, la carta d’identità indica che sono ancora giovane e nel pieno della carriera sportiva. Quindi, darò il massimo, condividerò con tutti ciò che ho appreso e assorbirò quello che mi daranno i compagni. Insieme potremo fare una grande stagione!”.

    Luciano De Cecco ha giocato e vinto a Civitanova, cosa ti ha raccontato? “I successi di Luciano in Italia e a Civitanova sono ammirevoli. Si è congratulato con me per essere diventato un giocatore della Lube e mi ha detto che io e la mia famiglia ci saremmo sentiti a casa, che il Club si prende cura dei propri giocatori. Credo che sia fondamentale e importante per un atleta sentirsi a proprio agio nella vita di tutti i giorni. A livello sportivo potrei imparare molto, dato che approdo in una società impeccabile, con obiettivi ambiziosi e margini di crescita. Sono grato per questa chance!”.

    Che tipo di persona sei fuori dal campo? Quali sono i tuoi interessi principali quando non pensi alla pallavolo? “Adoro viaggiare e imparare il più possibile sulla cultura del paese in cui mi trovo. Insieme alla mia famiglia cerco di prendere la macchina ed esplorare nuovi posti appena ho tempo libero. Spero che potremo vedere tanti posti affascinanti in Italia e gustare la cucina straordinaria del vostro Paese!”.

    Cosa ti è rimasto impresso delle sfide di Champions League con la Lube ai tempi del Roeselare? “Conservo ricordi ben definiti ed emozioni nitide. Non capita spesso di giocare contro una delle migliori squadre d’Italia e del mondo. Ricordo il livello molto alto di quei match, ma anche le mie grandi motivazioni. Chi ama la pallavolo non può non amare il mix di coraggio, forza, potenza e l’incredibile resilienza nel DNA della Lube. Caratteristiche che quest’anno sono state determinanti per la vittoria della Coppa Italia e il percorso strepitoso nei Play Off Scudetto!”.

    Tornando alla passione per i viaggi e la buona tavola… sei mai stato in Italia come turista? Cosa ti piace della nostra cucina? “Non ho avuto l’occasione di visitare l’Italia, ma sono venuto più volte per giocare le coppe. Al primo posto ci sarà sempre la Lube, ma se avrò il tempo e l’opportunità vedrò gli incanti del vostro paese. Per ora ho un buon feeling con la cucina, adoro pasta e pizza per il sapore unico, un piacere per il palato!”.

    (fonte: Cucine Lube Civitanova) LEGGI TUTTO

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    F1, Crisi Ferrari: dai preoccupanti segnali a cosa potrebbe servire per tornare a vincere

    Dopo dieci Gran Premio disputati, la crisi della Ferrari è sempre più evidente. La monoposto non è performante, i piloti sono delusi, il team principal comunica in maniera sempre uguale e ultimamente anche un po’ “scomposta”. La direzione tecnica sembra smarrita, i risultati non arrivano e come uscire dal tunnell sembra sia un qualcosa di ancora non noto! Il problema non è e non può essere solo Fred Vasseur. Analizziamo allora cosa potrebbe servire davvero a Maranello per tornare alla vittoria, prima in pista e poi nei mondiali piloti e costruttori.Leclerc, Vasseur e Hamilton – Credits: Ferrari

    Crisi Ferrari: i 5 segnali preoccupanti che arrivano da Maranello
    Proviamo a pensare e ad elencare almeno cinque segnali della crisi della Scuderia del Cavallino Rampante.
    1. Nessun vero sviluppo in 10 gare sulla SF-25, se non il lavoro sull’ala anteriore per il rispetto della direttiva tecnica sulla flassibilità dei profili alari.
    2. Hamilton che dichiara di non sapere se e quando ci saranno sviluppi e si chiede anche, davanti a microfoni e telecamere, perché non ci siano ancora stati degli aggiornamenti sulla monoposto!
    3. Leclerc continua a giurare amore eterno alla Ferrari ma il suo volto e i suoi occhi non sono certo quelli del giovane innamorato che ha le farfalle nello stomaco e non vede l’ora di abbracciare la sua rossa dolce metà! Al contrario, il monegasco non riesce più a nascondere tutta la sua frustrazione per l’ennesimo anno, il settimo da quando è arrivato in Ferrari, senza alcun titolo.
    4. Il Vasseur pensiero è stato chiaro sin dai test in Bahrain a inizio anno: prima di portare sviluppi alla monoposto, occorreva estrarre tutto il potenziale della SF-25. Ora, le tre giornate di test e ben 10 fine settimana di gara, dovrebbero essere serviti per questo e invece no! La SF-25 continua ad essere una monoposto lenta, critica da mettere a punto, difficile da guidare e ha dimostrato anche di non reggere, né in qualifica, né in gara il ritmo degli avversari, siano essi McLaren, Mercedes o Verstappen.
    5. Altro segnale preoccupante è la via smarrita, alla fine di un ciclo tecnico e in pochissimi mesi. Solamente a dicembre 2024 la Ferrari SF-24 era la seconda forza in pista, con prestazioni molto vicine alla McLaren. A fine mondiale, i 14 punti di ritardo dal team inglese campione del mondo erano un ottimo auspicio per il 2025. I cambiamenti radicali ad un ottimo progetto, unito a un salto in avanti di McLaren – diciamolo – hanno fatto il resto. La nuova sospensione anteriore, unita ad un progetto un po’ troppo conservativo e privo di una programmazione degli sviluppi, hanno fatto in modo che che la Ferrari sia passata da seconda a quarta forza, nel giro di pochi mesi. Hai voglia quindi a voler estrarre potenziale e ricercare weekend perfetti quando poi gli altri top team fanno altrettanto e, a questo, aggiungono anche gli sviluppi, come fatto da McLaren, Mercedes e, in minima parte, anche da Red Bull.

    Crisi Ferrari: il problema è Fred Vasseur?
    La risposta potrebbe essere sì, ma può essere solamente il Team Principal in carica da tre anni, l’unico problema di un team che non vince un mondiale piloti di Formula 1 dal 2007 e Costruttori dal 2008. Va rivoluzionato il modo di lavorare, per poter restare al passo con un Circus della Formula 1 che, in questi anni, è cambiato profondamente. Negli ultimi gioni, dopo l’articolo di Corriere e Gazzetta e le repliche di Vasseur, si è tornati a parlare di un polo Ferrari in Inghilterra, dove c’è un “distretto” molto specializzato e concentrato di scuderie che hanno fatto la storia di questo sport. Ma, è la sostituzione dell’attuale team principal oppure la via inglese la strada per la risoluzione dell’attuale crisi Ferrari? Sicuramente no ma può essere un tassello del mosaico della “Nuova era Rossa”.
    Cosa potrebbe servire per tornare a vincere?
    Proviamo allora ad elencare cinque punti che potrebbero servire alla Ferrari per tornare alla vittoria, prima in pista e poi nel mondiale piloti e costruttori.
    1. Occorre una condivisione chiara degli obiettivi, tra la proprietà e il Team (Principal)
    2. Occorre che il Team Principal abbia piena fiducia e un mandato completo ad agire, con poteri chiari e definiti. Non è un caso che questa figura apicale delle squadre, negli ultimi anni, si sia trasformata, andando in un ottica direttiva con poteri più allargati. Sia Toto Wolff che Chris Horner sono sia Team Principal che CEO del loro “Team”. Non è così per Vasseur che, oltre al ruolo di Team Principal, ricopre quello di Direttore Generale, con molte meno deleghe quindi dei suoi diretti “avversari”.
    3. Occorre un piano a medio-lungo termine che definisca obiettivi chiari e con la “libertà” di poter intervenire per rispettare tali target, nel momento in cui qualcosa non dovesse andare come previsto. La lentezza nel arrivare a prendere certe decisioni a Maranello, oggi è chiaramente un limite forte.
    4. Occorre un’organizzazione chiara e un organigramma altrettanto chiaro e semplice con i ruoli chiave impegnati internamente per il rispetto degli obiettivi.
    5. Occorre tornare a lavorare come un “Costruttore di Formula 1”, come una Scuderia Corse e non come un’Azienda dove le sovrastrutture e le troppe procedure possono solo portare allo stallo. Serve “inseguire” un modello di lavoro “agile” dove le decisioni possano essere prese rapidamente in modo che, altrettanto rapidamente, si possano mettere in lavorazione e in macchina dei correttivi. LEGGI TUTTO

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    Wimbledon in esclusiva su Sky anche per il quadriennio 2027-2030

    Il torneo di Wimbledon, il più antico, affascinante e appassionante appuntamento del Grande Slam di tennis, sarà su Sky e in streaming su NOW, oltre che per le edizioni 2025 e 2026, anche per il quadriennio 2027-2030.  Grazie al nuovo accordo con l’All England Lawn Tennis Club (AELTC), Sky ha infatti acquisito i diritti di trasmissione in diretta esclusiva per altri 4 anni del prestigioso torneo su erba londinese. 

    Il meglio del tennis è su Sky
    Il tennis si conferma tra i pilastri della Casa dello Sport di Sky, con una grande offerta: la copertura dei tornei 250, 500 e Masters 1000 del circuito ATP Tour; degli U.S. Open, dei tornei 250, 500 e 1000 del circuito WTA Tour, delle ATP e WTA Tour Finals.

    Perrelli, Sky: “Accordo che testimonia ancora una volta la centralità del tennis nella Casa dello Sport”
    “Wimbledon non è soltanto un torneo di tennis, è un tempio e una leggenda dello sport mondiale”. Il commento di Marzio Perrelli, Executive Vice President Sport di Sky Italia. “Per questo siamo orgogliosi di annunciare un accordo che ci permetterà di raccontare ai nostri abbonati le prossime 6 edizioni di un evento unico, con la qualità del racconto, la passione e la tecnologia di Sky. Un accordo che testimonia ancora una volta la centralità del tennis nella Casa dello Sport”.

    Davies, All England Club’s : “Lieti di estendere la nostra partnership fino alla fine del decennio”
    Paul Davies, All England Club’s Associate Director Broadcast, Production & Media Rights, aggiunge: “Il tennis in Italia non ha mai raggiunto livelli così alti e, grazie all’impegno di Sky in questo sport e alla sua copertura completa e innovativa, siamo lieti di estendere la nostra partnership fino alla fine del decennio”. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Magliano confermato a Porto Viro: “So che posso fare meglio dell’ultima stagione”

    Non solo profili esperti: in linea con il progetto tecnico avviato lo scorso anno, l’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro 2025/2026 avrà in organico anche diversi giovani di prospettiva. Tra questi, ci sarà ancora lo schiacciatore della Nazionale Under 21 Lorenzo Magliano, che ha rinnovato il suo contratto e si prepara ad affrontare la seconda stagione consecutiva in nerofucsia, la terza complessiva in Serie A2 Credem Banca.

    Nella sua prima annata a Porto Viro, l’atleta torinese classe 2005, 201 centimetri di altezza, ha realizzato 182 punti complessivi (170 in attacco, 7 a muro, 5 in battuta) tra Regular Season e Coppa Italia. Con questi numeri, il suo bilancio in Serie A sale a 314 punti in 80 partite: un ruolino di tutto rispetto per un ragazzo di appena vent’anni, ma Magliano può e vuole alzare ancora l’asticella per consacrarsi definitivamente.

    “Ho deciso di rinnovare perché mi sono trovato molto bene al Delta, sia con la società che con i compagni. Siamo arrivati al termine della scorsa stagione con un po’ di amaro in bocca, quindi mi piacerebbe provare a chiudere il cerchio con un finale più dolce – dice – Credo che la prossima sarà una stagione importante per me, per capire se sono davvero all’altezza dell’A2 e se questa può essere la mia strada. Porto Viro, da questo punto di vista, è il posto ideale: un ambiente sano, in cui si lavora bene”.

    Magliano ha alle spalle una lunga militanza nelle Nazionali giovanili azzurre con cui ha conquistato diverse medaglie: un oro da capitano agli Europei Under 18 nel 2022, in cui è stato anche premiato come miglior schiacciatore, e tre argenti, nel 2023 all’EYOF Under 19, nel 2024 al trofeo Wevza Under 20 (con un altro titolo di miglior schiacciatore) e agli Europei Under 22. Ha inoltre partecipato ai Mondiali U19 nel 2023 e agli Europei U20 nel 2024.  

    Salvo sorprese, quest’estate il talentino dell’Alva Inox 2 Emme Service avrà l’occasione di arricchire ulteriormente il suo curriculum e forse anche la bacheca: a metà luglio sarà impegnato nelle qualificazioni per gli Europei Under 22 a Cisterna di Latina, mentre a fine agosto volerà in Cina per i Mondiali Under 21.

    A livello di club, Magliano è cresciuto prima nel Volley Parella Torino (fino al 2019) e poi nella Vero Volley Monza, con cui ha vinto due Junior League (una nel 2022/2023, l’altra poche settimane fa) e debuttato in SuperLega. Nel 2023/2024 la sua prima esperienza in Serie A2 con Cantù, quindi il trasferimento a Porto Viro, dove la scorsa stagione ha giocato anche come opposto-ricevitore.

    “Occupare un’altra posizione in campo è stato utile per mettermi alla prova in situazioni diverse e arricchire il mio bagaglio tecnico – commenta Magliano –, ma se devo essere sincero, la mia è stata un’annata con tanti alti e bassi, non sono soddisfatto al 100% delle mie prestazioni e del mio cammino: so che posso fare meglio. Per la prossima stagione l’obiettivo è crescere fisicamente e soprattutto acquisire più continuità e esperienza. In squadra ci saranno tanti volti nuovi, la prima sfida sarà creare sintonia all’interno del gruppo. Cercheremo di divertirci e di toglierci qualche soddisfazione, ma sempre con tutta la calma e l’umiltà del mondo. L’A2 è un campionato difficile, imprevedibile, dobbiamo farci trovare pronti in ogni situazione e mettere in campo le soluzioni giuste al momento giusto”.

    (fonte: Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro) LEGGI TUTTO

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    Sinner dopo l’Atp Halle: “Non tutti i giorni vanno come vorresti. Ora Wimbledon”

    Sinner scrive su Instagram il giorno dopo l’eliminazione all’Atp 500 di Halle per mano di Sasha Bublik: “Non tutti i giorni vanno come vorresti, questo fa parte del gioco. Grazie al torneo e a tutti i miei fan per il supporto, complimenti a Bublik. Ora mi prendo qualche giorno di riposo prima di Wimbledon. Una settimana per resettare e prepararmi. Ci vediamo presto”
    LIVE: COBOLLI-ZVEREV – TUTTI I RISULTATI LEGGI TUTTO

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    Assistant coach: Belluno punta sull’esordiente Andrea Masotti

    A Cento, in provincia di Ferrara, il primo maggio del 2000 nasce un ragazzo con il cuore già sintonizzato sul ritmo dei bagher e delle schiacciate. Si chiama Andrea Masotti. E ora che di anni ne ha venticinque, si affaccia a una nuova fase della sua vita pallavolistica. Lo fa con la stessa attitudine con cui affrontava ogni singolo scambio sotto rete: testa alta, spirito umile e desiderio di crescere. Masotti è il nuovo “assistant coach” del Belluno Volley: lavorerà fianco a fianco con Marco Marzola, la guida tecnica, e Andrea Vanini, il secondo allenatore. Un terzetto che promette idee, competenze e coesione.
    VIAGGIO – La transizione da giocatore ad allenatore è freschissima: «Fino a pochi giorni fa ero in campo, nel ruolo di schiacciatore» racconta. Ma quando il richiamo della panchina si fa sentire, bisogna saperlo ascoltare. Allargando i confini, il viaggio nel magico mondo della pallavolo scatta nei palazzetti di Ferrara, poi decolla verso Modena, dove vive cinque stagioni formative: dall’Under 15 fino alla Serie B. Quindi, il ritorno a Ferrara e il battesimo tra i grandi: due annate in Serie A3 con Portomaggiore, dove sfida pure i rinoceronti bellunesi. È la stagione 2021-2022: Masotti va a referto sia all’andata, sia al ritorno. E contribuisce ai due successi dell’allora Sa.Ma. con 5 punti e due servizi vincenti all’ombra delle Dolomiti; 8 punti e un muro nel confronto in Emilia.
    STOP AND GO – Poi arriva il tempo della resilienza: un’operazione all’anca, uno stop, ma anche la voglia di ricominciare. Lo fa da protagonista in Serie B: a Campobasso vince la Coppa Italia e conquista la promozione in A3, mentre a Palermo, nell’ultima annata sotto rete, aggiunge esperienza e maturità: «Conosco Marzola dai tempi di Portomaggiore – sottolinea Andrea – è stato il mio coach e nutro grande stima nei suoi confronti. Credo possa trasmettere una metodologia di lavoro chiara ed efficace. Per un allenatore all’inizio del proprio cammino, questo vale più di qualsiasi manuale».
    SUPPORTO – E proprio da Marzola, Masotti intende assorbire tutto. Ma senza essere spettatore passivo: «Voglio essere di supporto a Marco, ad Andrea Vanini e alla squadra in ogni singolo dettaglio. Dall’allenamento in campo al lavoro dietro le quinte. Ci sarò 24 ore su 24, per dare un contributo in qualsiasi fase e costruire uno staff affiatato, in cui ognuno sia parte di un ingranaggio preciso».
    ENTUSIASTA – Il capitolo bellunese è ormai in procinto di essere aperto: «Questa è una società di cui si parla molto bene – conclude – seria, ambiziosa, organizzata. Non vedo l’ora di cominciare: sono entusiasta e ansioso di imbarcarmi nella nuova avventura». LEGGI TUTTO

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    Bagnaia, ultima chiamata al Mugello: punta il poker per cancellare il “doppio” 93

    Se non è l’ultima spiaggia, poco ci manca. Dopo qualche segnale positivo due settimane fa ad Aragon, il Mugello corre in soccorso di Francesco Bagnaia per provare a dare un senso a una stagione fin qui a dir poco negativa. Pecco conosce alla perfezione ed è a suo agio tra le curve e i saliscendi del circuito toscano, e il tifo della Tribuna Ducati crea l’atmosfera giusta per tentare l’impresa. Che si tratta di ultima chiamata lo ha ammesso lo stesso Bagnaia in LEGGI TUTTO