More stories

  • in

    Champions, Allianz Milano spreca ad Ankara, ma la serie è apertissima

    Un primo set da pelle d’oca, vinto in rimonta quando nessuno ci avrebbe scommesso tranne i sei nel campo di Allianz Milano. Un secondo non giocato, con i turchi straripanti che chiudono sull’onda dell’entusiasmo anche il terzo. Il quarto e decisivo parziale condotto a lungo, ma rimasto ad Ankara per due palloni gestiti meglio dai padroni di casa. Rientra con la certezza di avere sprecato delle occasioni, ma anche con la consapevolezza che si potrà giocare tutto nella gara di ritorno il 25 febbraio alle 20.45 a Busto Arsizio, Allianz Milano, dalla vibrante sfida di play off di Cev Champions League. Perdono 3-1 i milanesi contro i quotati ed esperti avversari dell’Halkbank Ankara.La TVF Ziraat Bankkart Volleyball Hall di Ankara questa volta non porta bene alla squadra di Lucio Fusaro che nel 2021 alzo la Coppa Challenge. Allianz Milano paga purtroppo le imperfette condizioni fisiche del suo faro, il regista Paolo Porro e, nella bolgia turca, non riesce a gestire al meglio quei due palloni che avrebbero potuto portare la sfida al tie-break. E, nel quinto set, tutto sarebbe potuto succedere.Nel pregara, l’omaggio di Ankara a Matey Kaziyski, che ha giocato e vinto per l’Halkbank Ankara nella stagione 2013/14.La partita.
    Come detto, Paolino Porro non è al top a causa di una sindrome influenzale che ha attraversato un po’ tutto lo spogliatoio milanese, ma è regolarmente in campo in diagonale a Ferre Reggers, Matey Kaziyski e Yacine Louati, Schnitzer e Caneschi al centro e Catania libero. Risponde Kolakovic con il suo 6+1 di Coppa, il più internazionale ovvero l’americano Ma’a in diagonale al ceco Sotola, Leal e l’azzurro di Amsterdam, Kooy schiacciatori, i due turchi Matic e Bidak al centro e Done libero.La squadra di casa sente subito la spinta del suo pubblico. Un muro di Kooy su Reggers per il primo break: 5-3, risponde l’eterno Kaziyski con un pallonetto lungo. Leal chiude il primo rally prolungato. Non è brillantissima Allianz Milano e coach Piazza deve spendere il suo primo time out sul 12-9. L’errore di Leal confermato da Challenge riduce il gap tra le due squadre fino al 12-11. Ancora Leal a toccare l’antenna e regalare un punticino agli avversari, ma il break resta. Doppio cambio Allianz sul 15-13, dentro Barotto e Zonta. L’ace di Barotto prova a ricucire, Sotola tira forte sopra il muro, il Challenge conferma il punto a Milano che pareggia 18-18 con time out del tecnico montenegrino Igor Kolakovic. L’Halkbank butta ancora fuori con Kooy così arriva il primo sorpasso del set. La ribalta un doppio ace dello stesso schiacciatore dell’Ankara: 21-19 e minuto per Piazza. Al rientro Kooy fa tris e potrebbe essere il colpo di grazia sul parziale, ma poi Sotola manda out un diagonale e riecco Allianz a -1 (23-22). Incredibile ace di Reggers 23-23. Sul setpoint Ankara la palla di Kaziyski va fuori, il Challenge dice “tocco a muro”, si accende la partita anche sottorete. Catania vola, Reggers chiude, che finale di set. Dentro Otsuka sul 25-25 per la ricezione milanese. Scambio infinito, l’opposto belga di Allianz è una sentenza: 25-27 e 1-0 Milano.Per Reggers 7 punti personali con il 67% in attacco. Dall’altra parte della rete spiccano gli 8 di Kooy (3 ace), sia lui sia Leal non vanno oltre il 44% di positività.La reazione turca è tremenda. Kaziyski ferma a muro Leal, ma la partenza meneghina è ancora lenta e il mancino Sotola firma un perentorio 4-1 con time out Piazza. Otsuka per Kaziyski, ma non si risveglia dall’incubo Allianz Milano, l’attacco out di Schnitzer fa il 9-3 e costringe il coach ospite al secondo time out discrezionale. Bel primo tempo di Caneschi, ma la distanza tra le squadre resta ampia: 13-6. Doppio cambio Milano, Sotola fa anche il 15-7. Dentro quindi Gardini per Louati e Larizza per Caneschi, ma Bidak trova l’ace aiutato dal nastro. L’opposto ceco si diverte anche dai 9 metri, è un assolo della squadra di casa, ecco l’ace del 20-8. Fuori Leal per Unver. Scambio infinito chiuso da Otsuka, dopo il secondo punto del giapponese Kolakovic spende un time out sul 22-14. Barotto annulla il primo setpoint (24-16) chiude il solito Sotola 25-16.Si parte più in equilibrio nel terzo set. Una magia di Porro in bagher per Louati fa il 5-5. Leal può anche sprecare un break point, tanto c’è Sotola che firma l’8-6 e sul successivo punto turco ecco il primo time out di Piazza. Kaziyski per l’11-10, ma sull’errore di Reggers, Ankara torna +3 (13-10). Non riesce ad arginare l’opposto Ceco il muro di Allianz Milano, il primo block arriva sul 17-15. Dopo un altro muro, ma su Reggers, Piazza spende il suo secondo tempo, siamo sul 19-15. Doppio cambio Allianz sul 21-17. Serve qualcosa di più alla squadra lombarda per avvicinarsi ai turchi, Piazza schiera il suo capitano Matteo Piano al centro, Barotto serve bene, ma Sotola (19 punti per lui in tre set) trova il 24-21. Chiude un muro di Matic 25-21.Parte nel quarto set Zonta per Porro, che ha davvero dato tutto quello che aveva nel match, Caneschi mette l’1-2, poi Reggers allunga dopo un rally appassionante 1-3. Pareggia Ankara 4-4. L’errore in primo tempo di Matic e su palla alta di Leal spingono Allianz 5-8. Tanti errori anche dai nove metri da entrambe le parti. Ancora l’attacco dell’Halkbank Ankara impreciso, time out Kolakovic sul 9-13, ma al rientro Kaziyski mette un ace. Zonta di seconda intenzione fa un mezzo miracolo ed è 11-15. Il set non è affatto chiuso. Kooy suona la carica e Ankara torna a -2: 14-16 con time out Piazza. Reggers firma il punto numero 19, risponde il solito Kooy. Altro punto turco, ma è di Reggers il 18-20. Vuole il tie-break Allianz Milano, dentro Barotto al servizio. L’Halkbank impatta con Leal 21-21. Sale in cattedra Louati, due punti in attacco 21-23 e time out Ankara. Due azioni ed è ancora parità: 23-23 con time out Piazza. Matic rovina la rimonta e regala il primo set point a Louati, si va ai vantaggi 24-24. Si tiene l’alternanza del cambio palla 29-29. L’attacco out di Louati dà però il primo matchpoint ai turchi. L’arbitro fischia ace per Leal, Catania giura di aver toccato il pallone prima del pavimento. Il Challenge conferma l’intervento del libero: 30-29. Dentro il capitano Piano. E’ un set infinito, ma un ace di Ma’a vuol dire 33-31.HALKBANK ANKARA – ALLIANZ MILANO 3-1(25-27, 25-16, 25-21, 33-31)HALKBANK ANKARA: Cicekoglu, Bidak 4, Ivgen (L), Matic 7, Lagumdzija, Done (L), Leal Hidalgo 13, Kooy 23, Ma’a 4, Sotola 23, Unver, Uzunkol ne, Dilmenler ne, Aslan ne. All. Igor Kolakovic. Ass. Burak Emre Dirier.
    ALLIANZ MILANO: Kaziyski 9, Larizza 1, Zonta 1, Catania (L), Reggers 19, Barotto 4, Piano, Schnitzer 3, Gardini 1, Tatsunori 5, Porro, Louati 9, Caneschi 4, Staforini (L2) ne. All. Roberto Piazza. Ass. Nicola Daldello.Arbitri: Tomislav Popovic (Serbia) e Konstantin Yovchev (Bulgaria).NOTE – durata set: 39′, 24′, 25′, 39′ per due ore e 7 minuti.Spettatori: 2.350HALKBANK ANKARA: Battute sbagliate 23, Vincenti 8. Muri punto 10. Attacco vincente 51%. Ricezione positiva 42% (21% perfetta).ALLIANZ MILANO: Battute sbagliate 25, Vincenti 3. Muri punto 3. Attacco vincente 48%. Ricezione positiva 45% (19% perfetta) LEGGI TUTTO

  • in

    Sergio Vandir Dal Pozzo. Domotek seconda? Merito del collettivo

    Domotek Volley Reggio Calabria: Le dichiarazioni dell’assistant coach Sergio Vandir Dal Pozzo dopo la vittoria contro Castellana Grotte.
    Reggio Calabria – Dopo una prestazione convincente che ha portato alla vittoria per 3-0 al Palacalafiore contro la Bcc Techbus Castellana Grotte, l’assistant coach della Domotek Volley Reggio Calabria, Sergio Vandir Dal Pozzo, ha condiviso le sue impressioni sulla partita e sulla stagione in corso. Nonostante alcuni infortuni importanti, come quelli di De Santis e Zappoli, la squadra ha dimostrato di avere una grande profondità e spirito di squadra insediandosi al secondo posto in classifica.
    “Innanzitutto, un 3-0 nonostante gli infortuni di De Santis e Zappoli è un risultato importante, specialmente “contro una squadra in salute come la compagine pugliese, ha esordito Dal Pozzo. “Speriamo di riaverli presto, ma intanto la squadra ha dimostrato di saper reagire, con la forza del collettivo. Che gara è stata? Una gara veramente di squadra, con un approccio fantastico da parte di tutti i ragazzi.”L’assistant coach ha sottolineato come la vittoria non sia frutto del caso, ma di un lavoro meticoloso durante la settimana: “Non è semplice guardare la partita e capire il lavoro che c’è dietro. Questa settimana ci siamo allenati tantissimo al servizio ed in campo si è visto.
    Dal Pozzo ha elogiato diversi giocatori per il loro contributo: “Domenico Laganà, il nostro capitano, non ha sbagliato una battuta, è stato formidabile. Anzi, ha fatto tanti “ace”, cosa che nelle altre partite non sempre è riuscita. Ma non solo lui, tutti hanno dato il massimo”.Ha poi menzionato il ruolo fondamentale dei cambi: “Chi è partito dalla panchina è stato veramente bravissimo. Marco Soncini in banda ha giocato bene. Lazzaretto si è sacrificato, Lopetrone è stato pronto nonostante sia stato in panchina per un girone e mezzo. Questo è importante per il gruppo”.
    Quando gli è stato chiesto se avesse mai pronosticato un’annata così positiva, Dal Pozzo ha risposto con umiltà: “Io dico sempre che il lavoro paga, alla fine. La fiducia che c’è in questo gruppo è fondamentale. Abbiamo un grande allenatore come Antonio Polimeni, svolgiamo un lavoro fisico eccellente.La stagione è lunga, e magari c’è chi non gioca sempre bene, ma c’è sempre qualcuno pronto a subentrare per dare il massimo. Questo è il segreto per fare squadra”.
    Guardando al futuro, Dal Pozzo ha anticipato una settimana complicata dal punto di vista logistico a causa dei lavori al Palacalafiore. La Domotek, attualmente seconda in classifica, si prepara ad affrontare la terza classificata, Gioia del Colle, in una sfida che promette di essere emozionante: “Gioia è una squadra fatta per vincere questo campionato. Hanno vinto contro di noi in casa nostra. Mi aspetto una grandissima gara, dove si giocherà veramente il secondo posto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Milano cade ad Ankara, la strada verso i quarti di Champions è in salita

    Un primo set da pelle d’oca, vinto in rimonta quando nessuno ci avrebbe scommesso tranne i sei nel campo di Allianz Milano. Un secondo non giocato, con i turchi straripanti che chiudono sull’onda dell’entusiasmo anche il terzo. Il quarto e decisivo parziale condotto a lungo, ma rimasto ad Ankara per due palloni gestiti meglio dai padroni di casa. Milano rientra dalla vibrante sfida di play off di Cev Champions League con la certezza di avere sprecato delle occasioni, ma anche con la consapevolezza che si potrà giocare tutto nella gara di ritorno il 25 febbraio alle 20.45 a Busto Arsizio. Perdono 3-1 i milanesi contro i quotati ed esperti avversari dell’Halkbank Ankara.

    La TVF Ziraat Bankkart Volleyball Hall di Ankara questa volta non porta bene alla squadra di Lucio Fusaro che nel 2021 alzo la Coppa Challenge. Allianz Milano paga purtroppo le imperfette condizioni fisiche del suo faro, il regista Paolo Porro e, nella bolgia turca, non riesce a gestire al meglio quei due palloni che avrebbero potuto portare la sfida al tie-break. E, nel quinto set, tutto sarebbe potuto succedere.

    Nel pregara, l’omaggio di Ankara a Matey Kaziyski, che ha giocato e vinto per l’Halkbank Ankara nella stagione 2013/14.

    Sestetti – Come detto, Paolino Porro non è al top a causa di una sindrome influenzale che ha attraversato un po’ tutto lo spogliatoio milanese, ma è regolarmente in campo in diagonale a Ferre Reggers, Matey Kaziyski e Yacine Louati, Schnitzer e Caneschi al centro e Catania libero. Risponde Kolakovic con il suo 6+1 di Coppa, il più internazionale ovvero l’americano Ma’a in diagonale al ceco Sotola, Leal e l’azzurro di Amsterdam, Kooy schiacciatori, i due turchi Matic e Bidak al centro e Done libero.

    1° set – La squadra di casa sente subito la spinta del suo pubblico. Un muro di Kooy su Reggers per il primo break: 5-3, risponde l’eterno Kaziyski con un pallonetto lungo. Leal chiude il primo rally prolungato. Non è brillantissima Allianz Milano e coach Piazza deve spendere il suo primo time out sul 12-9. L’errore di Leal confermato da Challenge riduce il gap tra le due squadre fino al 12-11. Ancora Leal a toccare l’antenna e regalare un punticino agli avversari, ma il break resta.

    Doppio cambio Allianz sul 15-13, dentro Barotto e Zonta. L’ace di Barotto prova a ricucire, Sotola tira forte sopra il muro, il Challenge conferma il punto a Milano che pareggia 18-18 con time out del tecnico montenegrino Igor Kolakovic. L’Halkbank butta ancora fuori con Kooy così arriva il primo sorpasso del set. La ribalta un doppio ace dello stesso schiacciatore dell’Ankara: 21-19 e minuto per Piazza. Al rientro Kooy fa tris e potrebbe essere il colpo di grazia sul parziale, ma poi Sotola manda out un diagonale e riecco Allianz a -1 (23-22). Incredibile ace di Reggers 23-23.

    Sul setpoint Ankara la palla di Kaziyski va fuori, il Challenge dice “tocco a muro”, si accende la partita anche sottorete. Catania vola, Reggers chiude, che finale di set. Dentro Otsuka sul 25-25 per la ricezione milanese. Scambio infinito, l’opposto belga di Allianz è una sentenza: 25-27 e 1-0 Milano. Per Reggers 7 punti personali con il 67% in attacco. Dall’altra parte della rete spiccano gli 8 di Kooy (3 ace), sia lui sia Leal non vanno oltre il 44% di positività.

    2° set – La reazione turca è tremenda. Kaziyski ferma a muro Leal, ma la partenza meneghina è ancora lenta e il mancino Sotola firma un perentorio 4-1 con time out Piazza. Otsuka per Kaziyski, ma non si risveglia dall’incubo Allianz Milano, l’attacco out di Schnitzer fa il 9-3 e costringe il coach ospite al secondo time out discrezionale.  Bel primo tempo di Caneschi, ma la distanza tra le squadre resta ampia: 13-6. Doppio cambio Milano, Sotola fa anche il 15-7.

    Dentro quindi Gardini per Louati e Larizza per Caneschi, ma Bidak trova l’ace aiutato dal nastro. L’opposto ceco si diverte anche dai 9 metri, è un assolo della squadra di casa, ecco l’ace del 20-8. Fuori Leal per Unver. Scambio infinito chiuso da Otsuka, dopo il secondo punto del giapponese Kolakovic spende un time out sul 22-14. Barotto annulla il primo setpoint (24-16) chiude il solito Sotola 25-16.

    3° set – Si parte più in equilibrio nel terzo set. Una magia di Porro in bagher per Louati fa il 5-5. Leal può anche sprecare un break point, tanto c’è Sotola che firma l’8-6 e sul successivo punto turco ecco il primo time out di Piazza. Kaziyski per l’11-10, ma sull’errore di Reggers, Ankara torna +3 (13-10). Non riesce ad arginare l’opposto Ceco il muro di Allianz Milano, il primo block arriva sul 17-15.

    Dopo un altro muro, ma su Reggers, Piazza spende il suo secondo tempo, siamo sul 19-15. Doppio cambio Allianz sul 21-17. Serve qualcosa di più alla squadra lombarda per avvicinarsi ai turchi, Piazza schiera il suo capitano Matteo Piano al centro, Barotto serve bene, ma Sotola (19 punti per lui in tre set) trova il 24-21. Chiude un muro di Matic 25-21.

    4° set – Parte nel quarto set Zonta per Porro, che ha davvero dato tutto quello che aveva nel match, Caneschi mette l’1-2, poi Reggers allunga dopo un rally appassionante 1-3. Pareggia Ankara 4-4. L’errore in primo tempo di Matic e su palla alta di Leal spingono Allianz 5-8. Tanti errori anche dai nove metri da entrambe le parti. Ancora l’attacco dell’Halkbank Ankara impreciso, time out Kolakovic sul 9-13, ma al rientro Kaziyski mette un ace. Zonta di seconda intenzione fa un mezzo miracolo ed è 11-15.

    Il set non è affatto chiuso. Kooy suona la carica e Ankara torna a -2: 14-16 con time out Piazza. Reggers firma il punto numero 19, risponde il solito Kooy. Altro punto turco, ma è di Reggers il 18-20. Vuole il tie-break Allianz Milano, dentro Barotto al servizio. L’Halkbank impatta con Leal 21-21. Sale in cattedra Louati, due punti in attacco 21-23 e time out Ankara. Due azioni ed è ancora parità: 23-23 con time out Piazza. Matic rovina la rimonta e regala il primo set point a Louati, si va ai vantaggi 24-24.

    Si tiene l’alternanza del cambio palla 29-29. L’attacco out di Louati dà però il primo matchpoint ai turchi. L’arbitro fischia ace per Leal, Catania giura di aver toccato il pallone prima del pavimento. Il Challenge conferma l’intervento del libero: 30-29. Dentro il capitano Piano. E’ un set infinito, ma un ace di Ma’a vuol dire 33-31.   

    Halkbank Ankara 3Allianz Milano 1(25-27, 25-16, 25-21, 33-31)

    Halkbank Ankara: Cicekoglu, Bidak 4, Ivgen (L), Matic 7, Lagumdzija, Done (L), Leal Hidalgo 13, Kooy 23, Ma’a 4, Sotola 23, Unver. Non entrati: Uzunkol, Dilmenler, Aslan All. Kolakovic. Allianz Milano: Kaziyski 9, Larizza 1, Zonta 1, Catania (L), Reggers 19, Barotto 4, Piano, Schnitzer 3, Gardini 1, Tatsunori 5, Porro, Louati 9, Caneschi 4. Non entrati: Staforini. All. Piazza.

    ARBITRI: Popovic, Yovchev. NOTE – durata set: 39′, 24′, 25′, 39′; tot: 127′. HALKBANK ANKARA: Battute sbagliate 23, Vincenti 8. ALLIANZ MILANO: Battute sbagliate 25, Vincenti 3.

    (fonte: Allianz Milano) LEGGI TUTTO

  • in

    CEV Champions League Volley 2025 | Play Off – TABELLINO

    CEV Champions League Volley 2025 | Play Off
    HALKBANK ANKARA – ALLIANZ MILANO 3-1 (25-27, 25-16, 25-21, 33-31) – HALKBANK ANKARA: Cicekoglu, Bidak 4, Ivgen (L), Matic 7, Lagumdzija, Done (L), Leal Hidalgo 13, Kooy 23, Ma’a 4, Sotola 23, Unver. Non entrati: Uzunkol, Dilmenler, Aslan All. Kolakovic. ALLIANZ MILANO: Kaziyski 9, Larizza 1, Zonta 1, Catania (L), Reggers 19, Barotto 4, Piano, Schnitzer 3, Gardini 1, Tatsunori 5, Porro, Louati 9, Caneschi 4. Non entrati: Staforini. All. Piazza. ARBITRI: Popovic, Yovchev. NOTE – durata set: 39′, 24′, 25′, 39′; tot: 127′. HALKBANK ANKARA: Battute sbagliate 23, Vincenti 8. ALLIANZ MILANO: Battute sbagliate 25, Vincenti 3. LEGGI TUTTO

  • in

    Honda e Red Bull: i veri motivi dietro al loro divorzio

    Il 2026 rappresenterà una data spartiacque per la storia della F1, ma non solo. La rivoluzione telaistica e motoristica dell’anno prossimo, infatti, metterà la parola fine alla collaborazione tra Red Bull e Honda, che tante soddisfazioni ha portato e sta portando a entrambi i protagonisti. In un articolo apparso su Motorsport.com, il giornalista britannico Ronald Vording ha ricostruito ragioni e passaggi di un divorzio che, comunque vada, farà storia.
    Dal Covid ai trionfi di Verstappen
    La pandemia di Covid-19 che nel 2020 è esplosa in tutto il mondo ha avuto conseguenze importanti anche sulle decisioni prese nel mondo del motorsport. Tra queste, una delle più clamorose fu quella annunciata da Honda il 2 ottobre 2020, con il colosso giapponese a smarcarsi completamente dalla F1 e dai propri partner Red Bull e, di conseguenza, Alpha Tauri al termine della stagione 2021. A quel punto, per il team di Milton Keynes una sola strada risultò percorribile, dal momento che intorno a sé si trovò praticamente ad avere terra bruciata, come spiegato da Christian Horner.
    “Non avremmo avuto un motore dalla Mercedes e con la Ferrari non eravamo sicuri di quanti cilindri avremmo avuto! Avevamo già lavorato con la Renault e tornare indietro non ci sembrava giusto. Quindi siamo stati quasi costretti a prendere una strada diversa. La nostra idea era di acquisire la proprietà intellettuale del motore Honda e di costruire, assemblare e curare noi stessi la PU omologata fino alla fine di questo ciclo. Quando abbiamo iniziato a capire qual era lo scenario, abbiamo capito che era sempre più complesso. Il processo non riguardava solo la produzione dei motori, c’era molto di più. Bisogna avere a che fare con una catena di fornitori e cose del genere”.
    Una situazione complicata, dunque, per Red Bull. Per fortuna di Horner e dei suoi uomini, le conseguenze della pandemia su Honda si rivelarono meno pesanti di quanto pronosticato, e i giapponesi si trovarono a tornare sui propri passi. In questo modo, si è riusciti da entrambe le parti a trovare una soluzione, con una collaborazione che arriverà fino al termine del campionato che sta per iniziare. Dal 2026, però, tutto cambierà, e sicuramente ci saranno conseguenze importanti per tutti gli attori.
    Honda voleva Red Bull anche per il 2026, ma a Milton Keynes si erano già mossi
    “Le normative 2026 con metà della potenza fornita dal motore a combustione e l’altra metà dall’ibrido ha molto interessato sia Honda che Honda Racing-. Ci attrae anche la direzione verso i carburanti sostenibili. Per tutte queste cose, abbiamo deciso di tornare ufficialmente in Formula 1. Ma quando abbiamo formalmente interrotto le nostre attività in Formula 1, Red Bull ha fondato la sua società di power unit. Di conseguenza, non c’era più lo spazio per riaprire una collaborazione”.
    Queste parole di Koji Watanabe, presidente di HRC, danno l’idea della situazione che i giapponesi hanno dovuto affrontare nel momento in cui sono dovuti arrivare a prendere una decisione importante. Scadendo il contratto di fornitura con Red Bull nel 2025, occorreva in pratica decidere cosa fare di un rapporto che ha portato gloria, successi e tanto pregio alla Casa del Sol Levante. Si è valutata anche la possibilità di produrre la componente a combustione interna nelle strutture inglesi e quella elettrica in Giappone, ma ben presto si è arrivati alla conclusione che tutto ciò sarebbe stato un handicap piuttosto che un vantaggio.

    A quel punto, è risultato evidente come la prosecuzione del rapporto oltre il 2025 fosse impossibile, e il Red Bull Powertrains, la branca che andrà ad occuparsi della progettazione e della implementazione delle nuove PU, andrà a lavorare con Ford, segnando il ritorno del marchio dell’ovale blu in F1. Honda, invece, andrà ad equipaggiare le vetture Aston Martin, e questo potrebbe avere ripercussioni importanti, soprattutto considerando l’arrivo a Silverstone di Adrian Newey.
    Honda, Aston e… Max?
    Ora, è evidente che questa separazione porterà a conseguenze importanti per entrambe le realtà. In particolare, già ha fatto scalpore il passaggio di Adrian Newey alla corte di Lawrence Stroll, lavorando praticamente già sul prototipo del 2026. È evidente che la squadra british green non abbia nessuna voglia di farsi trovare impreparata in vista di questo “nuovo inizio”, e le sue sirene potrebbero attrarre anche l’altro tassello che ha portato alla costruzione di quel puzzle praticamente invincibile (fino a giugno 2024) chiamato Red Bull.
    Max Verstappen, infatti, sembra ormai essere il prossimo target del magnate canadese e dei suoi uomini. Un suo passaggio in Aston Martin segnerebbe un momento epocale, e pare che l’offerta fatta all’olandese sia di quelle che non si possono rifiutare. Il pilota di Hasselt, inoltre, andrebbe a ricongiungersi proprio con Honda, con cui ha ottenuto tutti i suoi quattro titoli. Sarebbe certamente una bella storia da raccontare; restiamo in attesa, ma la sensazione è che la separazione tra Red Bull e Honda continuerà a portare con sé diversi strascichi, anche oltre il 2025. LEGGI TUTTO

  • in

    Rinnovata la partnership tecnica tra Fipav ed Erreà Sport: insieme fino al 2028

    La Federazione Italiana Pallavolo ed Erreà Sport annunciano con soddisfazione il rinnovo della partnership tecnica. Un accordo grazie al quale le nazionali azzurre continueranno a indossare le maglie realizzate dal noto marchio italiano per altri quattro anni, fino ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.La fortunata collaborazione tra Fipav ed Erreà Sport, iniziata nel 2017, ha visto entrambe le parti lavorare a stretto contatto in tutti questi anni, ottenendo risultati significativi e ambiziosi. 

    La partnership tecnica, che si fonda nel segno del made in Italy, è stata suggellata da un ultimo quadriennio eccezionale per le nazionali azzurre seniores. Oltre alla storica Medaglia d’Oro olimpica, infatti, sono arrivate la vittoria nel Campionato Mondiale maschile 2022, il doppio Campionato Europeo 2021 e i successi 2024 e 2022 nella VNL femminile. Oltre alle nazionali maggiori, Erreà sarà fornitore ufficiale del materiale tecnico anche per: giovanili azzurre; Club Italia Femminile e le Nazionali di Sitting volley.

    Giuseppe Manfredi, Presidente Fipav: “Siamo estremamente soddisfatti di poter annunciare il rinnovo della nostra collaborazione con Erreà Sport, un partner che ha dimostrato negli anni il suo forte legame con la Pallavolo. La FIPAV condivide con Erreà Sport valori fondamentali come l’innovazione, la qualità e la passione verso il nostro sport. Con questo accordo siamo certi che anche per i prossimi quattro anni continueremo a garantire ai nostri atleti il miglior supporto tecnico possibile.

    Il rinnovo della partnership arriva in un momento straordinario per la pallavolo italiana, la vittoria dell’Oro olimpico è stato solo l’ultimo dei tanti successi ottenuti dalle nostre Nazionali. I titoli mondiali e continentali conquistati sono il frutto di talento, impegno e lavoro di squadra, ma anche del sostegno di partner tecnici di alto livello, qual è Erreà Sport. Inoltre, siamo particolarmente orgogliosi di poter contare su un’azienda che rappresenta al meglio l’eccellenza del Made in Italy nel settore dell’abbigliamento tecnico sportivo. Ci tengo a ringraziare Erreà per la fiducia e l’impegno che continua a dimostrare nei confronti del nostro movimento.”

    Angelo Gandolfi, Presidente di Erreà: “Rinnovare il nostro legame con la Federazione Italiana Pallavolo è per noi motivo di grande orgoglio. Questa partnership, consolidata nel tempo, è un percorso di passione, innovazione e successi condivisi. Guardare al futuro con determinazione significa continuare a investire nel volley italiano, e il rinnovo fino a Los Angeles 2028 ne è la conferma. Vestire la Nazionale è un privilegio che rappresenta l’eccellenza e l’identità dell’Italia nel mondo. Per Erreà, questa collaborazione è un traguardo prestigioso e uno stimolo costante a innovare, con la dedizione e la qualità che ci contraddistinguono. Siamo pronti ad affrontare le sfide future con entusiasmo, al fianco della Federazione e degli atleti che onorano ogni giorno questa maglia.”

    (fonte: Fipav) LEGGI TUTTO

  • in

    Premier Padel Tour 2025 in tv e streaming su Sky e Now: il calendario e le tappe

    Per la quinta stagione consecutiva i migliori giocatori del mondo giocheranno su Sky. Si parte da Ryadh questo weekend e si arriva a Barcellona per le Finals a metà dicembre. L’esordio fu nel settembre 2020, in occasione della prima storica tappa del World Padel Tour in Italia, a Cagliari. Sono passati più di quattro anni, nel frattempo FIP e Qatar Sports Investments hanno acquisito il WPT e dato vita al Premier Padel Tour ma Sky resta la casa del Padel e, anche quest’anno, seguirà tutti i tornei del massimo circuito mondiale. La copertura sarà come sempre dai quarti di finale, eccezion fatta per i tornei italiani che verranno coperti integralmente e con approfondimenti su Sky Sport24. A completare l’offerta per gli amanti della “pala”, a fine mese ripartirà anche This Is Padel, la rubrica quindicinale condotta da Alessandro Lupi, che ci porta dentro il mondo dello sport più in crescita su scala mondiale (e in odore di 5 cerchi…).

    Le novità per il Premier Padel Tour 2025 si annunciano quanto mai interessanti: lo sbarco negli USA con il Miami Open previsto a marzo, il primo Mondiale per Coppie e una competizione America vs Europa in stile Ryder Cup. Ma il fulcro sarà ancora la corsa al trono di n.1, con Coello-Tapia in campo maschile e Josemaria-Sanchez in campo femminile chiamati a confermare una leadership ambita da molte altre coppie. Se in campo maschile il duo ispanico-argentino sembra comunque partire con un discreto margine di vantaggio su Galan-Chinotto e Stupaczuk-Lebron, tra le ragazze Ari e Paula dovranno stare molto attente, sulla carta, soprattutto alle nuove coppie Triay-Brea e Gonzalez-Fernandez che, mischiandosi, proveranno per una volta a invertire i fattori e il risultato allo stesso tempo. LEGGI TUTTO

  • in

    La risalita di Vallefoglia, il ds Simone: “Possiamo competere anche con chi sembrava inarrivabile”

    La Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia aggiunge un punto alla sua classifica, e supera temporaneamente Busto Arsizio agganciando Bergamo al sesto posto, in attesa delle altre partite della nona giornata di ritorno del Campionato di A1 Tigotà.  

    Guarda al bicchiere mezzo pieno il d.s. biancoverde Alessio Simone, all’indomani della sconfitta interna con Chieri. Il punto (il decimo in 4 gare), comunque non scontato alla vigilia, permette alla squadra di Pistola di nutrire ancora la speranza di non trovarsi davanti a Conegliano nel primo turno dei play-off. “L’idea e la voglia di poter chiudere la stagione regolare in una posizione migliore dell’ottavo posto ce le abbiamo e sono molto chiare” conferma Simone. “La partita con Chieri e, soprattutto, quella precedente con Scandicci, hanno confermato che possiamo competere anche con chi solo qualche settimana fa sembrava inarrivabile”.

    Nono tie-break della stagione, il sesto perso e tre i successi, con Perugia, Cuneo e Talmasson. Simone rifiuta di parlare di sindrome da quinto set: “Piuttosto, quello che ci manca ogni tanto è l’istinto del killer che ci farebbe chiudere set decisivi, come il secondo con Chieri, che sarebbe stato determinante e anche alla nostra portata”. In un match lungo e appassionante, alla Megabox è mancata la continuità: primo e terzo set (vinti) buoni, il secondo (perso) più che discreto, “ma gli alti e bassi sono stati troppi e alla fine hanno minato le nostre sicurezze”.

    Il direttore sportivo non crede che lo stop del campionato per la Final Four di Coppa Italia abbia spezzato abbia influito sul rendimento delle tigri: “Al contrario, finalmente le ragazze sono riuscite ad avere qualche giorno di riposo e a fare una settimana di allenamento completa”.

    Anche Chieri ha avuto problemi di continuità, ma potendo contare su una panchina lunga da lì ha pescato energie fresche. Non a caso, Ilaria Spirito, MVP della gara, ha voluto ringraziare le sue compagne fuori dallo starting six “per essere state determinanti in una serata nella quale tutto non girava al meglio”.

    Domenica si torna in campo: la trasferta a Pinerolo non è per nulla scontata perché la squadra di Marchiaro, almeno sulla carta, si aspettava di essere proprio con la Megabox a lottare per un posto tra il sesto e l’ottavo. “Così non è – conclude Simone –, ma un organico ottimo e il loro tifo molto caldo rendono la partita particolarmente insidiosa, dobbiamo affrontarla con le energie mentali giuste”.

    (fonte: Megabox Vallefoglia) LEGGI TUTTO