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    Comparoni lascia Grottazzolina: “Questa stagione è stata un’autentica montagna russa, anche molto divertente”

    E’ arrivato in estate con la voglia di misurarsi sempre più da protagonista in Superlega con i galloni di una giovane promessa pronta ad esplodere ed è assolutamente riuscito in tutto questo. Una stagione in grandissimo crescendo per Francesco Comparoni, centrale di grande fisico che si è messo in evidenza proprio nella Yuasa Battery Grottazzolina, conquistandosi la titolarità in campo a suon di prestazioni convincenti e con un’efficienza importante sia a muro che al servizio, dove spesso ha saputo fare la differenza.

    Una crescita costante per lui, che si era messo in evidenza anche nelle nazionali giovanili e che, proprio di recente, si è guadagnato la convocazione da parte di Fefè De Giorgi per la Nazionale maggiore per la prossima Volley Nations League.

    Proprio il ct azzurro ha avuto modo di vederlo da vicino, a bordo campo al PalaSavelli e di certo non si è fatto sfuggire l’occasione. Un azzurro che corona al meglio una stagione da urlo per Francesco Comparoni che, arrivato la scorsa estate da Monza dove era stato poco utilizzato, proprio a Grottazzolina ha trovato l’ambiente e la società ideale per consacrarsi fino alla nazionale. 

    “Possiamo dire che questa stagione è stata un’autentica montagna russa, alla fine anche molto divertente perché non ci si poteva certamente annoiare. C’è stata quella grande esplosione di gioia e di risultati a cavallo tra dicembre e gennaio decisamente molto importante, soprattutto dopo aver sofferto prima. E’ stata una liberazione autentica da quel cruccio di non riuscire a vincere una gara e poi bellissima proprio la seconda parte di stagione. Per quello che mi riguarda non ho fatto altro che mettermi a disposizione e cercare di dare sempre il massimo. Il calore di questa piazza e dei suoi tifosi l’ho sentito ben chiaro e devo dire che aiuta moltissimo. Personalmente il mio più sincero grazie alla società per l’opportunità che mi ha dato di mettermi in gioco e di questo sono estremamente felice e spero di avere ripagato loro nel miglior modo possibile per la fiducia riposta in me”.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia, 6^ tappa da Potenza a Napoli: percorso e dove vederla

    Il Giro 2025 conferma una delle abitudini più consolidate degli ultimi anni, l’arrivo a Napoli. Dal 2022 il capoluogo campano è sede fissa dell’arrivo di una tappa. Dolci ricordi per la maglia rosa Mads Pedersen e per il velocista della Visma Olav Kooij. Il danese ha vinto la sua prima tappa al Giro d’Italia a Napoli nel 2023, così come l’olandese, trionfatore lo scorso anno in quello che finora è rimasto il suo unico acuto nella corsa rosa. Entrambi proveranno a conquistare la “doppietta partenopea”, ma non manca la concorrenza. Si parte da Potenza e oltre metà percorso si preannuncia movimentata e adatta a possibili fughe da lontano. Due GPM presenti (un 2^ categoria a Valico di Monte Carruozzo e un 3^ a Monteforte Irpino) che si aggiungono ai traguardi volanti di Muro Lucano e Lioni. Gli ultimi 80 dei 227 chilometri previsti (frazione più lunga dell’intero Giro) sono in discesa o pianeggianti, il che lascia pensare a un ipotetico arrivo in volata. Da vedere se e quanto ristretta.

    Dove e quando vedere la corsa 

    Come tutte le tappe della competizione, la sesta frazione sarà in diretta integrale su Eurosport 1, canale 210 di Sky Sport, e in streaming su NOW e Sky Go. Su skysport.it i liveblog di tutte le tappe con la cronaca in tempo reale e gli aggiornamenti al minuto. La partenza dallo Start Village è fissata alle 11.30, arrivo previsto tra le 17 e le 17.30. LEGGI TUTTO

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    Serie A3 femminile dal 2026/2027: cosa cambia per i campionati di B1 e B2

    La recente pubblicazione della nuova Guida Pratica da parte della Federazione Italiana Pallavolo ha reso nota una importante novità, l’istituzione a partire dalla stagione 2026/2027 del campionato di Serie A3 femminile. Cosa cambierà dunque per i campionati di B1 e B2?

    Continueranno ad esistere perché l’A3 sarà un campionato che si andrà ad aggiungere a quelli già noti, senza sostituirne nessuno. Dunque, a differenza del maschile, B1 e B2 non diventeranno un’unica Serie B.

    Per creare il nuovo campionato, al termine della prossima stagione, quella 2025/2026, le squadre di B1 promosse in A3 saranno ben 12, a cui si andranno ad aggiungere 4 squadre retrocesse dalla Serie A2 L’anno successivo, al termine di quello che sarà il primo campionato di Serie A3, a 16 squadre, saranno poi previste 4 promozioni in A2 e 4 retrocessioni in B1 e così anche nelle stagioni successive.

    Serie B1 femminile 2025/2026Le squadre iscritte verranno suddivise in gironi che si disputeranno all’italiana con partite di andata e ritorno (regular season). Al termine della Regular Season vi saranno i play off promozione.INIZIO REGULAR SEASON: 11-12 Ottobre 2025SOSTA NATALIZIA: dal 23 Dicembre 2025 al 6 Gennaio 2026SOSTA PRIMA FASE COPPA ITALIA: dal 19 Gennaio al 1 Febbraio 2026SOSTA FINAL FOUR COPPA ITALIA: dal 3 al 4 Aprile 2026FINE REGULAR SEASON: 9-10 Maggio 2026PROMOZIONI: 12 Promozioni in Serie A3 Femminile 2026-2027RETROCESSIONI: Retrocederanno la 11a, 12 a, 13 a e 14 a classificata di ciascun girone.PLAY OUT: verranno disputati i Play Out tra la 10a e la 11a classificata qualora tra queste vi siano 2, 1 e 0 punti di differenza.

    Serie B2 femminile 2025/2026Le squadre iscritte verranno suddivise in gironi che si disputano all’italiana con partite di andata e ritorno (regular season). Al termine della Regular Season vi saranno i play off promozione.INIZIO REGULAR SEASON: 11-12 Ottobre 2025SOSTA NATALIZIA: dal 23 Dicembre 2025 al 6 Gennaio 2026SOSTA PRIMA FASE COPPA ITALIA: dal 19 Gennaio al 1 Febbraio 2026SOSTA FINAL FOUR COPPA ITALIA: dal 3 al 4 Aprile 2026FINE REGULAR SEASON: 9-10 Maggio 2026PROMOZIONI: 20 Promozioni in Serie B1 Femminile 2026-2027RETROCESSIONI: Retrocederanno la 11a,12 a, 13 a e 14 a classificata di ciascun girone.PLAY OUT: verranno disputati i Play Out tra la 10a e la 11a classificata qualora tra queste vi siano 2, 1 e 0 punti di differenza. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna (Imola): curiosità e numeri

    Curiosità e numeri del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, settimo appuntamento del Campionato Mondiale 2025 di Formula 1, che si correrà domenica 18 maggio.F1, Imola 2025

    45. I prodotti DOP e IGP dell’Emilia-Romagna, un record nazionale che posiziona la regione davanti a Veneto (38) e Lombardia (35). Un sesto dei prodotti alimentari di qualità italiani viene dunque da questo territorio: tra questi spiccano lo squacquerone, la piadina, la mortadella, il parmigiano e l’aceto balsamico, a cui si aggiungono i vini DOC Colli di Imola, prodotti sulle colline del territorio che si trova a cavallo tra le province di Bologna e Ravenna: spiccano Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Barbera, Trebbiano e Chardonnay. Il settore alimentare Made in Italy è uno dei più importanti al mondo: l’intera filiera agroalimentare genera un fatturato di 523 miliardi di euro, coinvolge 1 milione e 200 mila imprese che danno lavoro a 3 milioni e 600 mila occupati.
    76. I sorpassi nelle gare disputate a Imola da quando la Formula 1 è tornata all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Nel 2020 ce ne furono appena sei, mentre l’anno seguente – complice la pioggia – il numero salì a 28. Nel 2022 si assistette a tredici sorpassi, mentre nella scorsa stagione, dopo l’annullamento dell’edizione 2023 a causa delle alluvioni che colpirono il territorio circostante l’autodromo oltre alla stessa Imola, ci furono 29 sorpassi.
    666. Gli archi del portico di San Luca, il più lungo al mondo con i suoi 3.796 metri. Il portico collega il Santuario di San Luca alla città di Bologna ed è stato costruito tra il XVII e il XVIII secolo. La sua storia si intreccia con quella della Via degli Dei, un percorso ricco di significati storici e culturali che collega la città a Firenze, mentre dal punto di vista architettonico il portico rappresenta un esempio eccellente di ingegneria e arte barocca. Questo luogo è anche oggetto di una gara podistica internazionale che si svolge dal 1977, di notte, e copre un percorso di 9,2 km con una salita di 376 metri di dislivello e una discesa di 385.

    740. I metri sul livello del mare di altitudine del Monte Busca, in provincia di Forlì-Cesena, il cosiddetto “vulcano più piccolo d’Italia”. Chi si avventura sull’Appennino Tosco-Emiliano potrebbe imbattersi in un fenomeno davvero particolare: un focolare perenne che erompe da una spaccatura del terreno dando vita a una fontana ardente. Si tratta, tuttavia, di una fuoriuscita di gas che a contatto con l’aria si incendia spontaneamente e non di un fenomeno vulcanico
    1843. L’anno in cui, l’1 luglio, venne inaugurato a Rimini, sulla Riviera romagnola, lo “Stabilimento privilegiato dei Bagni Marittimi”, su iniziativa dei fratelli Ruggero e Alessandro, conti Baldini, e dall’avvocato Claudio Tintori, da molti considerato il primo stabilimento balneare d’Italia, nato quando ancora l’Italia unita non esisteva (sarebbe stato necessario attendere fino al 1861). Progettista dello Stabilimento fu l’ingegnere Nicola Berzanti. Il “pubblico” era prevalentemente aristocratico e mosso da motivazioni di carattere terapeutico e da una “moda salutista” proveniente dal nord Europa. Oggi l’industria balneare e quella del turismo in genere sono uno dei settori principali del Made in Italy con un valore superiore ai 368 miliardi di euro, pari a circa il 18% del PIL. LEGGI TUTTO

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    F1, Giovinazzi (Ferrari) ci parla delle caratteristiche del circuito di Imola

    Antonio Giovinazzi – RESERVE DRIVER, SCUDERIA FERRARI – credits: FerrariIl tracciato di Imola è un circuito di “antica concezione” e, anche per questo fatto, incontra il consenso quasi unanime dei piloti, che si divertono un mondo a guidare sui saliscendi che contraddistinguono l’inizio della catena degli Appennini.

    IMOLA: il primo settore
    Nella sua attuale configurazione, il primo settore è il più impegnativo: propone infatti il lungo rettilineo dei box, sul quale è possibile aprire il DRS, seguito poi due chicane da alta velocità – le varianti del Tamburello e la curva Villeneuve che porta all’impegnativa frenata della Tosa – con insidiose vie di fuga in ghiaia. Il più piccolo errore, dunque, può costare decimi preziosi in qualifica e addirittura delle posizioni in gara.
    IMOLA: il secondo settore
    Il secondo settore prevede una ripida salita verso la curva Piratella, una delle più belle dell’intero campionato, dopo la quale si scende nuovamente a picco verso le velocissime pieghe a destra delle Acque minerali, dove i piloti dovranno azzeccare alla perfezione il punto di frenata per portare la giusta velocità sul tratto successivo.
    IMOLA: il terzo settore
    Il terzo e ultimo settore porta all’unico detection point per il DRS di tutta la pista. Non sono molti i tratti favorevoli per i sorpassi, ma il rettilineo principale offre buona opportunità. Proprio per questo la qualifica assumerà un ruolo chiave. Anche in gara sarà importante la posizione in pista: per questo è probabile che la gara sarà a un singolo stop per minimizzare la possibilità di prestarsi ad un undercut.

    Antonio Giovinazzi, pilota di riserva della Scuderia Ferrari, ci parla così del circuito di Imola: “Innanzitutto, per noi Imola è la gara di casa quindi la prima cosa inconfondibile, prima di scendere in pista, sono i tantissimi tifosi che vengono a supportare la Ferrari. Questo rende ancora più speciale la gara, che a me piace tanto perché si corre su un tracciato “old style” e molto tecnico. A Imola si salta sui cordoli anche in Formula 1, non è facile sorpassare perché la pista è molto stretta e l’asfalto ha tanto grip. Sembra quasi di correre in un circuito cittadino, e ogni errore si paga molto caro! Se dovessi scegliere una curva, direi le Acque Minerali, perché è molto difficile da percorrere. È in discesa, c’è tanto combinato frenata e anche lì è importante usare bene i cordoli”.
    Giovinazzi è presente a Imola

    Ciao @Anto_Giovinazzi 👋 pic.twitter.com/0ZxPE9Iqro
    — Scuderia Ferrari HP (@ScuderiaFerrari) April 5, 2025

    Giovinazzi ha recentemente corso e vinto a Imola la gara del mondiale Endurance (WEC). Cosa si prova a vincere davanti ai tifosi italiani, vestendo i colori Ferrari, ce lo spiega così: “Per me è stata la prima volta in cui ho vinto una gara di casa con la Ferrari. È stato semplicemente fantastico e la sensazione è stata come vincere a Le Mans! È stato un weekend indimenticabile, con tanti tifosi in pista già dal giovedì per spronarci. Tutta la squadra è stata perfetta: la strategia, i pit stop, la macchina! Davvero ancora un grande grazie alla squadra per averci dato la possibilità di ottenere questa bella vittoria. Sotto il podio c’erano tantissime persone che cantavano l’inno insieme a noi, tante bandiere rosse, i fumogeni rossi… una vera festa italiana e una giornata indimenticabile per me. Tutto il weekend lo è stato, veramente. C’erano tante persone già dal giovedì che hanno gioito con noi per la pole e poi per la vittoria. Per noi della macchina #51 è stata la prima vittoria dopo quasi un anno e mezzo, è stata una domenica da ricordare. Sarebbe bello poter replicare subito anche con la Formula 1.
    Anche quest’anno Giovinazzi alterna il ruolo di pilota di riserva in Formula 1 con quello di titolare nel Mondiale Endurance. Le similitudini e le differenze tra i due ambienti ce le spiega così: “La prima similitudine è che si guida con la tuta rossa e il Cavallino sul petto. La pressione è tanta e si fa sentire. È una bella pressione, però, perché rappresentare la Ferrari in qualsiasi campionato da pilota italiano è sempre motivo di orgoglio. Per il resto sono campionati diversi: da un lato le corse di durata, dall’altra corse veloci, quindi è difficile confrontarli. Di uguale c’è sempre la voglia di vincere e di primeggiare con i colori Ferrari”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur ripete sempre la solita manfrina: “Massimizzare il potenziale”

    Dopo le trasferte in Australia, Asia e America, il Circus della Formula 1 torna in Europa e lo fa nel cuore pulsante dell’Italia, a pochi chilometri da Maranello.
    Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna – il quarto da quando l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è tornato nel calendario del Mondiale di Formula 1 – è la prima delle due gare di casa della Scuderia Ferrari che potrà contare sull’incrollabile affetto dei propri tifosi.
    Dopo il weekend di Miami con il format Sprint, a Imola si torna allo schema tradizionale: venerdì ci saranno dunque due sessioni di prove libere (alle 13.30 e 17.00); sabato le prove libere 3 (12.30) precederanno le qualifiche delle 16.00. Il Gran Premio (63 giri pari a 309 km) prenderà il via alle ore 15.00.
    Alla vigilia della “gara di casa”, Fred Vasseur ha parlato del solito obiettivo, ovvero quello di massimizzare il potenziale del pacchetto a disposizione: “Dopo le prime sei gare, disputate in tre continenti diversi, iniziamo la fase europea del campionato a Imola. Dall’ultimo Gran Premio, abbiamo lavorato intensamente a Maranello, curando ogni dettaglio in vista della prossima gara con l’obiettivo di massimizzare il potenziale del nostro pacchetto e mettere Charles e Lewis nelle condizioni di esprimersi al meglio su un tracciato impegnativo”.
    Le dichiarazioni di Vasseur non fanno più notizia e sono sempre più stringate e ripetitive. La manfrina di “massimizzare il potenziale” l’abbiamo sentita e risentita. La domanda vera però, dopo un quarto di stagione, è: C’è davvero del potenziale nella SF-25?
    Il Team Principal della Ferrari non ha parlato di sviluppi che, molto probabilmente, non vedremo sulla SF-25. Ha voluto invece parlare dei fan della Rossa: “Potremo contare sul supporto dei nostri tifosi Italiani e siamo molto lieti di questo”.

    I TIFOSI, attesi in massa in Autodromo

    We can’t wait to see you this weekend, Tifosi ❤️ pic.twitter.com/e78CNJEY8l
    — Scuderia Ferrari HP (@ScuderiaFerrari) May 14, 2025 LEGGI TUTTO

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    Alcaraz in semifinale all’Atp Roma: Draper battuto in due set

    È Carlos Alcaraz il primo semifinalista degli Internazionali d’Italia. Lo spagnolo ha battuto Jack Draper con un doppio 6-4, prendendosi così la rivincita dopo la sconfitta subita due mesi fa a Indian Wells. È stata una partita con due set dall’andamento diverso. Il primo in rimonta, con un deciso cambio di passo da parte di Alcaraz che dopo aver subito il break nel sesto gioco ha vinto quattro parziali consecutivi, strappando due volte il servizio a Draper. Più in ombra il secondo set, in cui lo spagnolo ha commesso diverse diverse sbavature (22 gratuiti nel parziale), ha faticato nei turni di battuta (ben 51 punti giocati al servizio, con 3 palle break su 4 annullate), ma ha trovato la chiave nel nono gioco, quando ha guadagnato il break a zero. 

    Undicesima semifinale Masters 1000 e n. 2 Atp certo

    Per Alcaraz – che a fine match ha firmato la telecamera con un “Mi piace Roma” – è una vittoria dal valore doppio. Intanto è l’undicesima semifinale Masters 1000 in carriera (le stesse giocate dal suo coach, Juan Carlos Ferrero) e ad attenderlo ci sarà Lorenzo Musetti e Sascha Zverev. È una vittoria importante, però, anche per il ranking. Con questo successo Alcaraz è certo di chiudere il torneo di Roma da n. 2 al mondo, posizione che gli consentirà di essere testa di serie n. 2 al Roland Garros e di incrociare potenzialmente Sinner a Parigi solo in finale. LEGGI TUTTO

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    Casper Ruud, chi è l’avversario di Sinner all’Atp Roma

    Numeri alla mano, Casper Ruud è il miglior giocatore del circuito sulla terra rossa per vittorie. Dall’inizio del 2020, infatti, nessuno ha vinto più di lui su questa superficie: 128 vittorie (il secondo è Tsitsipas a quota 96) contro 35 sconfitte. Su tredici titoli vinti, inoltre, dodici sono arrivati sulla terra rossa LEGGI TUTTO