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    F1, Monaco è papaya ma a Barcellona si taglieranno le ali (a qualcuno)

    MONTE-CARLO, MONACO – MAY 24: Lando Norris of Great Britain driving the (4) McLaren MCL39 Mercedes on track during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Monaco at Circuit de Monaco on May 24, 2025 in Monte-Carlo, Monaco (Photo by Malcolm Griffiths – Formula 1/Formula 1 via Getty Images) – Credits: Pirelli

    Ha alzato la mano è ha detto: “ci sono anche io”. Lando Norris ha vinto il Gran Premio del Principato con una gara splendida, caratterizzata da una gestione chirurgica dei momenti critici. Il tutto in un’edizione che per la prima volta prevedeva le due soste obbligate.
    Certo, non è una novità che a Monaco il Gran Premio si decida al sabato, e che l’avversario numero uno – più che le altre macchine – sia il tempo su giro.Ma è quantomeno curioso che a spuntarla sia stato proprio lui, Lando.Non un iceman come il giovane compagno di scuderia Piastri o un killer come quel fenomeno di Max e neanche il miglior qualificatore come Leclerc.
    Proprio Leclerc, padrone di casa, e di una macchina non ancora alla sua altezza.Il monegasco, tra le sue strade, guida in modo diverso: stringe dove gli altri allargano, si allarga dove gli altri stringono. Solo lui sa come. Commovente. C’ha messo il cuore, ma a Monaco per sorpassare neanche il cuore basta. “L’abbiamo persa il sabato”, pure Charles lo sa.
    E poi c’è Max, lo squalo di questa Formula Uno, che insegue e spaventa le McLaren, poi in conferenza stampa ironizza, consigliando l’utilizzo delle banane di Mario Kart per rendere più divertente il GP di Monaco, simbolo di una Formula Uno, che molto spesso è proprio Max a rendere vivace.
    E a proposito di vivacità, a Barcellona arriva un bivio. Al Montmelò verrà infatti introdotta una nuova direttiva tecnica della FIA, la TD018, che impone controlli più stringenti sulla flessibilità delle ali anteriori e posteriori: un cambiamento potenzialmente decisivo per l’equilibrio del campionato.

    L’intervento nasce da quanto osservato a Baku 2024. Lì, sotto i riflettori finì l’ala posteriore della McLaren, una specie di “mini-DRS” con la capacità capacità di flettersi ad alte velocità. Un caso che ha riacceso l’attenzione sulle componenti aerodinamiche flessibili e spinto la Federazione a intervenire con una tolleranza di flessione consentita che passa da 5 a 3 mm.
    A Barcellona capiremo quindi chi sarà stato penalizzato – e chi meno – da questa direttiva. E se la scuderia papaya, avvisata con largo anticipo, sarà riuscita a correre ai ripari, ricordando quanto la TD 039 fu una delle concause del calo di un Ferrari, la F1-75, che nel 2022 iniziò la stagione all’attacco del mondiale.
    Nonostante la delusione per il secondo posto, a Monaco si è vista una Ferrari finalmente positiva e competitiva, sia in qualifica che in gara – forse per la prima volta in stagione.Barcellona sarà un po’ la tappa spartiacque: lì capiremo se la Rossa potrà davvero tornare a lottare… o se dovrà rintanarsi, ancora una volta, a inseguire i propri demoni. LEGGI TUTTO

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    Gp Monaco F1 2025, le pagelle: Norris cinico, Leclerc infinito, harakiri Mercedes

    16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-25, action during the Formula 1 Tag Heuer Grand Prix de Monaco, 8th round of the 2025 FIA Formula One World Championship from May 23 to 25, 2025 on the Circuit de Monaco, in Monte-Carlo, Monaco – Photo Javier Jimenez / DPPI – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    L’appuntamento più glamour della stagione di Formula 1, sul circuito di Montecarlo, anche per quest’anno va in archivio. E lo fa con il ritorno alla vittoria della McLaren sulle stradine del Principato, successo che mancava dal lontano 2008. L’artefice è Lando Norris, che con una qualifica magistrale e una gara gestita alla perfezione resiste agli attacchi di un commovente Charles Leclerc, a cui non riesce il bis del 2024. Chiude il podio Oscar Piastri, che vince la battaglia con Max Verstappen. 5° posto per l’altra Rossa di Lewis Hamilton, a conferma del buon fine settimana per la Ferrari. Ottimo il weekend per Hadjar e Ocon, a punti insieme alle due Williams. La vera nota negativa è la Mercedes, fuori dalla zona punti e incapace di leggere bene il particolare svolgimento della corsa, condizionato dalla doppia sosta obbligatoria. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Monaco.
    VOTO 9 A NORRIS, PRINCIPESCO NEL PRINCIPATO
    Vincere a Monaco è uno dei sogni di ogni pilota che si affaccia alla Formula 1. E quel sogno, Lando Norris, l’ha realizzato. L’inglese guida magistralmente la sua McLaren sulle stradine del Principato, cogliendo l’attimo giusto in qualifica con un ultimo giro straordinario. Da lì, poi, ha condotto una gara particolarmente movimentata con grande lucidità e senza mai farsi prendere dal panico. Soprattutto nelle ultime tornate, dove ha resistito con freddezza agli attacchi di Charles Leclerc e, non appena Verstappen ha lasciato strada libera, ha stampato un giro veloce impressionante proprio all’ultimo giro. Esecuzione del piano perfetta, e mondiale riaperto.
    VOTO 8 A LECLERC, COMMOVENTE MA SENZA GLORIA
    Le premesse della vigilia erano tutto fuorché rosee. Eppure, Charles Leclerc se ne va da casa sua con una discreta dose di amaro in bocca. Dominante nelle prove libere, in qualifica deve arrendersi soltanto a un fenomenale Lando Norris, che gli toglie la pole con un grande ultimo tentativo. In gara, poi, cerca in ogni modo di infastidire il suo avversario, pensando ad attacchi semplicemente impossibili. Alla fine deve accontentarsi di un secondo posto che, tuttavia, è frutto di un weekend tutto all’attacco. Commovente, ma per quest’anno senza gloria.
    VOTO 7 A RACING BULLS E OCON, SORPRESE A MONACO
    In un fine settimana piuttosto atipico, con diverse assenze importanti in top-10, emergono come “migliori degli altri” le Racing Bulls e Esteban Ocon. Per il team di Faenza, Hadjar e Lawson confezionano già in qualifica metà del capolavoro, artigliando con pieno merito il Q3. E poi, in gara, eseguono alla perfezione la strategia del muretto, conquistando un grandioso doppio piazzamento in zona punti (6° e 8°). Stesso identico copione seguito (ed eseguito) dal francese della Haas, abilissimo ad artigliare in zona Cesarini la top-10 in qualifica, portando a termine il lavoro in gara. Punti pesanti, punti importanti.
    VOTO 6 A PIASTRI, CHI SI ACCONTENTA GODE
    Weekend senza lode e senza infamia per il leader del mondiale, che a Monaco pensa più a non prenderle che a darle. Sin dal venerdì Oscar Piastri dimostra una forma non al livello delle ultime uscite, come testimonia l’incidente in curva 1. La superiorità della McLaren, comunque, gli permette di rimanere abbondantemente in zona podio, seppur a debita distanza dai primi due per gran parte della corsa. Alla fine, in ogni caso, porta a casa un 3° posto utile in chiave mondiale. Anche se il vantaggio sul compagno di squadra, ora, è di soli 3 punti. La battaglia è aperta.

    VOTO 5 A GASLY, IN COSTANTE CALO
    Il rimpasto di Flavio Briatore in casa Alpine non sembra aver portato i frutti sperati. Anzi, lo stesso Pierre Gasly sembra essersi smarrito. Il francese, anche su una pista dove il team francese è sempre andato bene, ha faticato parecchio a trovare il giusto ritmo sin dal venerdì, risultando poi poco performante anche in qualifica, dove non è andato oltre un poco onorevole 17° posto, appena una posizione davanti al compagno di squadra. In gara, poi, va ancora peggio: finisce addosso a Tsunoda all’uscita del tunnel dopo pochi giri, chiudendo anzitempo la sua corsa. Serve un reset immediato.
    VOTO 4 A STROLL, CHE DOVREBBE IMPARARE A GUIDARE
    Perché insistere, verrebbe da chiedersi? La permanenza di Lance Stroll in Formula 1 ha sempre meno senso, ogni gara che passa. L’incidente imbarazzante provocato con Charles Leclerc all’inizio delle FP1 è solo l’ultima delle figuracce di un pilota semplicemente inadeguato al contesto in cui si trova. Un’azione scriteriata, fuori luogo per un pilota che, con l’esperienza quasi decennale che si ritrova nel Circus, dovrebbe sapere come destreggiarsi sulle stradine del Principato. Più imbarazzante di lui è stata solo la FIA, che l’ha sanzionato con una misera posizione di penalità in griglia.
    VOTO 3 ALLA MERCEDES, CHE NON CI HA CAPITO NULLA
    Da ormai diverso tempo i team erano a conoscenza della particolarità della gara di Montecarlo per questa stagione, con l’introduzione della doppia sosta obbligatoria. Ma evidentemente, in casa Mercedes non hanno proprio letto le nuove direttive. Vero che il weekend si è compromesso sin dal sabato, dove tra l’incidente di Antonelli e il problema tecnico di Russell, le due Frecce d’Argento si sono ritrovate al 14° e 15° posto. Ma la gestione della corsa, con una strategia semplicemente folle di prolungare all’infinito il primo stint, è stata davvero pessima. Fine settimana da dimenticare per gli uomini di Toto Wolff che, dopo il magro bottino raccolto nelle ultime due gare, vedono Red Bull e Ferrari riavvicinarsi prepotentemente nella classifica costruttori. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros, i risultati delle italiane: Bronzetti eliminata al 1° turno

    Lucia Bronzetti esce subito di scena al Roland Garros. La n.57 del ranking si è arresa alla russa Ekaterina Alexandrova, n.20 del mondo e del seeding, che si è imposta con un netto 6-3, 6-2 in un’ora e 24′ di gioco. La riminese ha pagato una serata storta al servizio (4 doppi falli, il 58% di prime in campo e ben 14 palle break concesse) e un avvio shock, in cui si è trovata immediatamente sotto 0-5. Lucia è andata sotto anche nel 2° parziale, confermando così il suo tabù parigino: Bronzetti, che era alla quarta partecipazione consecutiva in main draw al Roland Garros, non ha infatti ancora vinto un incontro sul rosso della capitale francese.  LEGGI TUTTO

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    Sinner-Rinderknech al Roland Garros, il risultato in diretta live della partita

    Per Sinner è il ritorno a Parigi, lì dove un anno fa è diventato il primo n. 1 al mondo italiano della storia. C’è una data che resterà indimenticabile – il 4 giugno 2024 – e una frase, quella pronunciata da Fabrice Santoro dopo la vittoria di Jannik ai quarti con Dimitrov. “Lunedì prossimo, all’età di 23 anni, diventerai il primo italiano di sempre numero al mondo”.  L’emozione negli occhi di Jannik, la standing ovation dello Chatrier a suggellare un momento che resterà per sempre nella storia del tennis italiano. LEGGI TUTTO

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    Sbertoli al lavoro con l’U20 che prepara la Finali di Junior League

    Trento, 26 maggio 2025
    La settimana che la porterà a giocare le Finali a nove di Del Monte Junior League 2025 è iniziata con il botto per l’Itas Trentino Under 20. Questo pomeriggio ad allenarsi con i gialloblù alla palestra Sanbapolis di Trento c’era infatti anche Riccardo Sbertoli.Reduce da una settimana di vacanza in Sardegna, successiva alla vittoria dello Scudetto, il Capitano di Trentino Volley ha infatti ripreso oggi a lavorare in vista di raggiungere il 3 giugno il gruppo della Nazionale Italiana e per farlo ha chiesto ospitalità alla squadra Juniores gialloblù.Sbertoli ha svolto buona parte dell’allenamento con palla guidato da Francesco Conci, offrendosi come prezioso supporto in particolare ai palleggiatori Spagnolli e Mussari, che conosce già bene perché spesso nell’ultima stagione loro stessi hanno fatto da sparring partner ai futuri campioni d’Italia. Ricky ha ricambiato in questo caso il favore, nella speranza che il risultato finale sia poi lo stesso.
    Trentino Volley SrlUfficio Stampa LEGGI TUTTO

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    Falaschi Week, ne leggerete delle belle: allenatori, allenamenti, psicologi, maestri e molto altro

    Marco Falaschi, chi lo conosce bene lo sa, è uno di quei giocatori con un QI pallavolistico altissimo oltre che leader vero in campo e nello spogliatoio. Qualità che consentono a lui di fare la differenza in partita e a tanti suoi compagni, soprattutto quelli più giovani, di crescere sotto la sua ala. 

    Finita la stagione, dopo due anni a Padova, e prima ancora a Taranto, Falaschi ha deciso di sposare il progetto di Grottazzolina, ma con lui non parleremo di tutto questo. Nella lunga chiacchierata che ci ha concesso, tra una battuta delle sue, lunghi momenti di riflessione e anche un pizzico di commozione quando ci ha parlato di quello che è stato il suo vero grande maestro (per ora non vi sveliamo di chi si tratta), abbiamo affrontato davvero tanti temi per noi di grande interesse. Così tanti che abbiamo deciso di dividere questa intervista in puntate che pubblicheremo giorno per giorno nel corso di questa settimana.

    Marco ci ha spiegato, ad esempio, qual è la differenza tra allenatori gestori e allenatori tecnici e perché tante squadre oggi sono più portate a scegliere i primi mentre tanti giocatori vorrebbero essere allenati dai secondi.

    Un altro aspetto tecnico di cui si è parlato è legato agli allenamenti. Meglio spingere sulla quantità o sulla qualità degli esercizi? L’analisi di Falaschi anche in questo caso è stata alquanto lucida, schietta e dettagliata.

    Perché, poi, oggi si sente parlare sempre più spesso di giocatori e giocatrici che hanno bisogno di un supporto psicologico per performare al meglio? Cosa è cambiato rispetto al passato? Falaschi ci regala anche in questo caso una lettura ben precisa, e da capitano qual è.

    Cosa vorrà fare poi ‘da grande’, per così dire, una volta appese le ginocchiere al chiodo? Noi eravamo convinti che la risposta fosse allenare, ma ancora una volta Falaschi ci ha sorpresi. Non aggiungiamo altro.

    Vi abbiamo incuriositi a sufficienza? Stay Tuned, allora, da martedì ne leggerete davvero delle belle. Forse è una promessa, forse una minaccia, non lo abbiamo capito neanche noi, ma ne varrà di sicuro la pena! LEGGI TUTTO

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    Infortunio van der Poel, frattura allo scafoide dopo la caduta in MTB: Delfinato a rischio

    Giro del Delfinato a rischio per Mathieu van der Poel. Il fuoriclasse olandese si è procurato una frattura dello scafoide nella tappa di Coppa del Mondo di mountain bike a Nove Mesto dopo essere stato vittima di una duplice caduta: la prima  al primo giro, mentre la seconda, al terzo passaggio, ha visto van der Poel fare un 360 sulla sua stessa bici. Dolorante e non in lotta per le posizioni di spicco, ha scelto di ritirarsi. Il 30enne si è sottoposto agli esami di accertamento che hanno confermato una piccola frattura dello scafoide e danni ai legamenti del polso. Il suo team, la Alpecein Deuceuninck, ha comunicato sui propri canali social che van der Poel non potrà partire per La Plagne per il ritiro in altura e dovrà essere costantemente monitorato. Il corridore, il più polivalente nel ciclismo contemporaneo tra prove su strada, ciclocross e mountain bike, avrebbe dovuto riprendere la sua attività nel ciclismo su strada al Critérium del Delfinato – al via l’8 giugno – ma in seguito a questo infortunio i suoi impegni potrebbero subire modifiche e il Delfinato potrebbe essere a rischio.  LEGGI TUTTO

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    Nazionale maschile, l’Italia vince 3-1 in rimonta l’allenamento congiunto con la Germania

    È andato in scena presso la palestra del Gymnasium München di Monaco di Baviera, l’allenamento congiunto tra la Nazionale maschile di Ferdinando De Giorgi e i padroni di casa della Germania. Dopo l’amichevole internazionale giocata domenica 25 maggio al BMW Park, organizzata dall’Associazione Bavarese di Pallavolo per festeggiare il suo 50° anniversario dalla fondazione, i due gruppi si sono ritrovati nuovamente in palestra per un nuovo confronto. 

    Alla fine della seduta le due squadre, che si stanno preparando per affrontare la Volleyball Nations League, si sono sfidate per continuare a testare le proprie condizioni di forma e provare diverse soluzioni di gioco. Le due formazioni hanno disputato complessivamente quattro set, nel corso dei quali il commissario tecnico azzurro ha fatto ruotare quasi tutti i giocatori a disposizione. Per la cronaca, l’allenamento congiunto si è concluso con il punteggio di 3 set a 1 in favore dell’Italia (23-25, 25-21, 25-19, 25-19).

    La Nazionale Italiana farà ora rientro a Cavalese, sede del collegiale, dove è in programma venerdì 30 maggio alle ore 16 un’amichevole contro l’Iran. Sabato 31 maggio, invece, gli azzurri disputeranno presso la Kioene Arena di Padova il BPER Test Match “Memorial Pasinato”.Una bellissima occasione, dunque, per ammirare dal vivo i ragazzi Campioni del Mondo in carica, prima della loro partenza per la VNL, programmata per il 6 giugno.

    (fonte: Federazione Italiana Pallavolo) LEGGI TUTTO