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    Gara 1 Fin. (20/04/2025) – Play Off A2 Credem Banca, Stagione 2024 – TABELLINO

    Gara 1 Fin. (20/04/2025) – Play Off A2 Credem Banca, Stagione 2024
    Gruppo Consoli Sferc Brescia – MA Acqua S.Bernardo Cuneo 0-3 (16-25, 20-25, 23-25) – Gruppo Consoli Sferc Brescia: Tiberti 1, Cominetti 6, Tondo 8, Bisset Astengo 9, Cavuto 11, Erati 2, Hoffer (L), Bonomi 0, Cargioli 0, Franzoni (L), Manessi 0, Raffaelli 0. N.E. Zambonardi, Bettinzoli. All. Zambonardi. MA Acqua S.Bernardo Cuneo: Sottile 2, Allik 9, Codarin 12, Pinali 18, Sette 6, Volpato 7, Oberto (L), Cavaccini (L), Brignach 0. N.E. Agapitos, Malavasi, Mastrangelo, De Souza, Compagnoni. All. Battocchio. ARBITRI: . NOTE – durata set: 26′, 31′, 36′; tot: 93′. LEGGI TUTTO

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    Semifinale Scudetto: Civitanova-Perugia 3-0. Medei: “Bravissimi in gara-4, ora guadagniamoci la Finale”

    La serie di Semifinale Play-Off tra Sir Susa Vim Perugia e Cucine Lube Civitanova si deciderà in gara-5: si gioca giovedì 24 aprile alle 20.30 al Pala Barton Energy.

    Nel giorno di Pasqua la i ragazzi di Giampaolo Medei vincono gara-4 in tre set, approfittando di una serata in cui è mancato il solito servizio letale della formazione umbra. Match equilibrato in attacco (52% di efficacia per entrambe le squadre), con la Lube che fa meglio a muro (7 block vincenti contro 4 dei Block Devils).

    I bianconeri spreca palloni preziosi dai nove metri (4 ace e 21 errori) e in attacco impatta con le murate di Civitanova, che tenta il tutto per tutto per allungare la serie e scende in campo spinta anche dall’entusiasmo per il rientro del capitano, Fabio Balaso, schierato da coach Medei come schiacciatore in alcune rotazioni. La serie torna in equilibrio e giovedì sera sarà l’atto decisivo!

    Giampalo Medei (allenatore Cucine Lube Civitanova): “Giocare queste Semifinali non è semplice, c’è molta pressione sia per l’importanza della posta in palio che per il livello di gioco che bisogna esprimere costantemente e i ragazzi stasera sono stati bravissimi. Stiamo crescendo, con l’attitudine in campo, con la capacità di rimanere attaccati alla partita anche nei momenti di difficoltà. Oggi è capitato nel terzo set. Teniamo queste qualità e, soprattutto, cerchiamo di portarle con noi anche nella prossima sfida. Siamo convinti di poter andare a Perugia per giocarci la partita, mettendo in campo tutto quello che abbiamo, convinti dei nostri mezzi. Cercheremo di guadagnarci la Finale”.

    Mattia Bottolo (Cucine Lube Civitanova): “Il pubblico ci ha dato un grandissimo aiuto, e con il loro incitamento siamo riusciti a mettere tanta pressione all’avversario sin dalle prime azioni di gioco, portando la partita immediatamente sui nostri binari. Sapevamo che sarebbe stata una battaglia e così è stato, quindi era fondamentale approcciare la partita nella maniera giusta e ci siamo riusciti. Questa è stata una partita molto simile a Gara-1, con delle azioni molto lunghe che avrebbero potuto concludersi a favore dell’una o dell’altra squadra. Siamo stati bravi. Torneremo a Perugia con l’obiettivo di ripetere quello che abbiamo già fatto in Gara-3”.

    Fabio Balaso (Cucine Lube Civitanova): “Rientrare in campo dopo l’infortunio, il primo così grave per me, è stata una bella emozione. Ho lavorato molto per cercare di esserci il prima possibile, e oggi sono stato molto felice di aver potuto dare anche il mio contributo alla squadra. Spero naturalmente di poter tornare quanto prima al 100%. Bisotto? Ha disputato un’altra grande partita, sia in ricezione che in difesa. Francesco è stato molto prezioso in tutta la serie e tutto quello che ha conquistato se lo merita appieno, perché parliamo di un grande professionista, che dà sempre il massimo. Prima ancora è una grande persona. Bellissimo essere riusciti a riportare la serie in parità, la Lube ha dimostrato per l’ennesima volta di essere una squadra che non molla mai. Adesso andremo a Perugia per giocarcela fino alla fine!”.

    (fonte: Cucine Lube Civitanova) LEGGI TUTTO

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    Rune trionfa all’Atp Barcellona: Alcaraz ko in finale

    Rune conquista il Godò battendo in finale Carlos Alcaraz con il punteggio di 7-6, 6-2 in un’ora e 37 minuti. Una partita combattuta nel primo set, poi diventata in discesa nel secondo parziale anche per via di un problema fisico accusato dall’iberico. Per il danese è il quinto titolo Atp in carriera
    RISULTATI LIVE

    È Holger Rune il nuovo campione dell’Atp 500 di Barcellona. In una domenica di Pasqua in cui tutto sembrava pronto per il terzo titolo al Godò di Carlos Alcaraz, il danese ha “rovinato” i piani dello spagnolo, battuto con il punteggio di 7-6, 6-2 in un’ora e 37 minuti di gioco. Il primo titolo di Rune dopo due anni di digiuno, arrivato al termine di una partita fenomenale: il n. 13 al mondo (da lunedì tornerà in top 10) ha espresso un tennis di altissimo livello e ha vinto con merito. Alcaraz è rimasto in partita fino all’inizio del secondo set, poi ha accusato un problema nella zona inguinale che lo ha limitato nella seconda parte dell’incontro. 

    Il racconto del match

    Il primo set è di battaglia, chiuso al tiebreak con gli stessi punti vinti dai due giocatori. Alcaraz parte meglio, ma avanti 3-2 e servizio accusa un passaggio a vuoto. Rune recupera il break e spreca i primi due set point in risposta sul 5-4. Si arriva così al tiebreak, sempre all’insegna di un tennis di qualità. Ancora una volta la situazione sembra favorevole per Alcaraz, ma dal 4-3 l’inerzia gira in favore di Rune che con pazienza regge nel braccio di ferro da fondo e costringe lo spagnolo a giocare un colpo in più. Il set point giusto è il quinto, convertito in risposta. Diverso, invece, il copione nel secondo parziale. L’equilibrio è fino al 2-1 per Alcaraz, quando lo spagnolo esce dal campo per un medical time-out. Lo spagnolo accusa un problema nella zona inguinale ed esce lentamente dalla partita, perdendo gli ultimi cinque game giocati. LEGGI TUTTO

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    La serie di Semifinale si deciderà in gara 5: il 24 aprile alle 20:30

    Civitanova, 20 aprile 2025

    La serie di Semifinale Play Off tra Sir Susa Vim Perugia e Cucine Lube Civitanova si deciderà in gara 5. Ufficializzata la data: si gioca giovedì 24 aprile alle 20:30 al Pala Barton Energy.
    Nel giorno di Pasqua i padroni di casa si prendono il match in tre set, approfittando di una serata in cui è mancato il solito servizio letale della formazione bianconera. Match equilibrato in attacco (52% di efficacia per entrambe le squadre), con la Lube che fa meglio a muro (7 block vincenti contro 4 dei Block Devils). I bianconeri sprecano palloni preziosi dai nove metri (4 ace e 21 errori) e in attacco impattano con le murate dei padroni di casa, che tentano il tutto per tutto per allungare la serie e scendono in campo spinti anche dall’entusiasmo per il rientro del capitano, Fabio Balaso, schierato da coach Medei come schiacciatore in alcune rotazioni. La serie torna in equilibrio e giovedì sera sarà l’atto decisivo!
    Il MatchPerugia subito a segno con l’attacco di Ben Tara, Loser incrementa con un primo tempo, risponde Nikolov in diagonale. Bottolo tiene avanti i suoi, ma la diagonale out di Lagumdzjia riporta i Block Devils a contatto. Muro vincente di Bottolo sull’attacco di Ben Tara e la Lube torna avanti. I padroni di casa amministrano il vantaggio giocando in velocità. Giannelli arma Loser che accorcia (10-7), Plotnytskyi, Gargiulo e lo stesso Loser sprecano dai nove metri. Doppio ace invece per Kamil Semeniuk che riequilibra la frazione (13-12). Sir sempre a contatto con l’ottimo maniout di Loser, ma la Lube risponde con la pipe potente di Nikolov e con il muro di Gargiulio sull’attacco di Plotnytskyi. Nello scambio successivo lo schiacciatore ucraino di casa bianconera gioca forte sulle mani del muro marchigiano e conquista il maniout. Nella fase più calda del set Bottolo porta avanti i suoi con un attacco dalla seconda linea, Semeniuk risponde con un pallonetto vincente. Il muro di Solè e il maniout di Ben Tara riportano in equilibrio il set, ma è ancora Bottolo a spingere avanti i suoi. Chinenyeze, Herrera e Boninfante sprecano dai nove metri e il muro di Loser sull’attacco di Gargiulio ripristina il pari nella fase più incandescente (23-23). Ancora un muro sull’attacco di Plotnytskyi e la Lube è al set point. Scambio lunghissimo e nuovo muro su Plotnytskyi: la Lube si prende il primo set 25-23.
    Avvio punto a punto nella seconda frazione, con errori al servizio da entrambe le parti, Perugia spreca in attacco e la Lube si porta avanti 10-8, ma Herrera riporta i suoi a contatto. Lagumdzjia trova il varco tra le mani del muro bianconero. Giannelli si affida a Semeniuk che chiude lo scambio del 12-12. I padroni di casa alzano ulteriormente il livello in difesa e contrattacco e centrano l’allungo, ma la Sir risponde con l’attacco e il maniout di Ishikawa (16-15). Lo schiacciatore giapponese di casa Sir spara out il servizio e la Lube ne approfitta per prendere il largo. Il muro di Semeniuk su Lagumdzjia riapre la frazione, ma il servizio di Ben Tara si infrange sulla rete (22-18). I padroni di casa arrivano al set point e l’attacco out di Ishikawa chiude subito il set 25-20.
    Maniout di Nikolov e pipe di Semeniuk. Anche l’inizio del terzo parziale è contrassegnato dal punto a punto. Giannelli arma Loser che va a segno due volte, poi lo schiacciatore polacco di casa Sir mura l’attacco di Lagumdzjia. Ben Tara alza l’asticella e segna il break (5-8). Nuovo recupero Lube con il muro di Chinenyeze sull’attacco di Solè. Il centrale francese di casa Lube mura anche Ben Tara e riporta i suoi a contatto. Ishikawa con un maniout tiene la Sir a +2 e Semeniuk incrementa (11-14). Mattia Bottolo trova l’ace che riporta la Lube a un solo punto di distanza. Il set torna in equilibrio sul 17-17, ma Ben Tara colpisce lungo la parallela e Jesus Herrera centra l’ace (17-19). E’ lo schiacciatore giapponese di casa Sir a portare i suoi a quota 20, ma Nikolov infila l’attacco tra le mani del muro di Perugia e il set torna in equilibrio sulle battute finali. Con l’attacco out di Ishikawa la Lube si porta avanti e coach Lorenzetti chiama il time out. Al rientro in campo Nikolov trova l’ace (22-20) e con il nuovo attacco out di Ishikawa e il primo tempo out di Loser la Lube è al set point (24-20). L’attacco di Chinenyeze chiude il set 25-21 e il match 3-0.
    IL TABELLINOCUCINE LUBE CIVITANOVA – SIR SUSA VIM PERUGIA  3-0Parziali: 25-23, 25-20, 25-21
    ARBITRI Stefano Cesare e Armando Simbari
    SIR SUSA VIM PERUGIA: Giannelli, Ben Tara 11, Solè 3, Loser 7, Semeniuk 11, Plotnytskyi 5, Colaci (libero) Herrera 3, Zoppellari, Ishikawa 8, Piccinelli (lib). N.E. Cianciotta, Candellaro, Usowicz.All. Angelo Lorenzetti, vice all. Massimiliano Giaccardi.
    CUCINE LUBE CIVITANOVA: Boninfante 1, Lagumdzzija 6, Chinenyeze 4, Gargiulio 3, Nikolov 15, Bottolo 14, Bisotto (L), Hossein, Orduna, Dirlic, Balaso N.E. Tenorio (lib). Podrascanin, Loeppky.All. Medei, vice Giannini
    LE CIFRECIVITANOVA:  b.s.14, ace 2, 44% ric. pos., 24% ric. prf., 52% att., 7 muri.PERUGIA:  b.s.21, ace 4, 43% ric. pos., 39% ric. prf., 19% att., 4 muri.
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    UFFICIO STAMPA SIR SUSA VIM PERUGIA LEGGI TUTTO

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    Klimaitalia Grotte Volley Castellana conquista la Coppa Puglia

    Dopo aver battuto le padrone di casa del Barletta, la Klimaitalia Grotte Volley Castellana supera in rimonta il Ruffano e si aggiudica per 3-1 (16-25, 25-20, 25-22, 29-27) la prestigiosa Coppa Puglia di serie D, in una gara spettacolare con un finale al cardiopalma.

    Nella semifinale mattutina, perfetta la gara delle nostre che conquistano la finale con un netto 3-0 (25-22, 25-22, 25-20) frutto di una gara ben giocata e sempre in controllo.

    Nella serata l’attesa finale tra Castellana e Ruffano nel Paladisfida “Mario Borgia” di Barletta, tra le due capolista nei rispettivi gironi. Una gara dall’esito veramente incerto tra due formazioni molto agguerrite.

    Il sestetto in campo che ha beneficiato dell’ausilio di diverse atlete del gruppo, è stato Recchia opposta a Pinto, Rizza e Conti in Banda, Gentile e Polignano centrali, Locorotondo libero.

    E’ un successo frutto dell’intera squadra guidata dal duo Gianni Deligio e Francesco D’Aprile e composta dalle seguenti atlete (in ordine alfabetico): Rossella Bagnulo, Alessandra Calefati, Michela Agata Conti, Elena Fusaro, Miriana Gentile, Pamela Labate, Vittoria Labate, Alessandra Locorotindo, Mia Magistà, Sophia Pace, Vittoria Paparella, Elena Perrone, Gaia Pinto, Nicole Polignano, Alessandra Recchia, Giorgia Rizza, Martina Rodio e Daniela Romano.

    Partono con maggiore determinazione le leccesi vincendo il primo set con largo margine (16-25).

    Cambia tutto a partire dal secondo parziale. Le castellanesi si ricompattano ed entrano imperiosamente in partita migliorando molto al servizio, ma non solo. Il set vede le ragazze della presidente Tanese sempre qualche punto avanti fino al 25-20 che porta le squadre sull’uno pari.

    Nel terzo parziale c’è una lunga fase di equilibrio spezzata sul 17 pari dal pungente servizio dell’ottima Michela Conti con un 4-0 che avvia il finale. Dopo un tentativo del Ruffano, Recchia chiude il set sul 25-22.

    Equilibrio anche nel quarto parziale con le leccesi che tentano di raggiungere il tiebreak (7-8, poi 13-15). A questo punto inizia una lunga fase di break e contro-break e si arriva al 21-24 con il Ruffano ad un solo punto dal tiebreak. Ma la KlimaItalia non è d’accordo e, sfruttando l’ottimo turno al servizio di Vittoria Paparella, raggiunge il 24 pari. I vantaggi sono al cardiopalma. Sul 27 pari, dopo un’azione molto concitata, Conti con una schiacciata si procura la palla match del 28-27 e va al servizio. Si concentra e serve benissimo provocando una ricezione lunga del Ruffano, perfettamente chiusa da Miriana Gentile e tutti in campo a festeggiare quest’ambitissima Coppa Puglia.

    Al termine della manifestazione, dopo la coinvolgente e spettacolare esibizione di sbandieratori e tamburi e la rievocazione storica della Disfida, premi per tutte e titolo di MVP a Giorgia Rizza.

    “Un percorso straordinario coronato con un successo pazzesco – è il commento della presidente Anna Tanese – la conquista della Coppa Puglia per ogni atleta giovane rappresenta un traguardo importante. Siamo davvero contenti per le nostre ragazze e per i tecnici”.

    (fonte: Grotte Volley Castellana) LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Amstel Gold Race 2025 a Skjelmose: il danese batte Pogacar ed Evenepoel

    Un’altra corsa spettacolare in questo 2025 che ci sta abituando davvero troppo bene: il trittico delle Ardenne (Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi) non poteva iniziare meglio. La Amstel Gold Race 2025 ha regalato emozioni, colpi di scena e un vincitore a sorpresa, dimostrando che anche il più forte di tutti può essere battuto sul suo terreno. La gara si è accesa negli ultimi 50 km: ai -48 è il francese Alaphilippe ad aprire le danze con uno scatto a cui risponde subito Pogacar. Lo sloveno qualche chilometro più tardi, ai meno 42, rimane da solo, troppo alto il suo ritmo per il pur generoso Alaphilippe. A quel punto il copione sembra rispettato e destinato ad avere il solito finale, con lo sloveno a braccia alzate dopo un arrivo solitario. Ma questa volta la ribellione alla consueta sceneggiatura è rabbiosa. Il primo a reagire è Mattias Skjelmose. Il danese della Lidl-Trek scatta sul Keutenberg a meno 31 km dal traguardo. Ai meno 26 parte la progressione di Remco Evenepoel che dopo un paio di chilometri raggiunge Skjelmose e lo invita a proseguire insieme nell’inseguimento del campione del mondo. Una forma davvero strepitosa quella del belga (tornato dopo l’incidente del 3 dicembre scorso e subito vittorioso alla Freccia del Brabante lo scorso venerdì) che ha condotto una rincorsa tutta di grinta e potenza. A 8 chilometri dal traguardo Pogacar viene ripreso, lo sloveno vede arrivare i due e a quel punto la corsa ha cambiato copione e il finale è tutto da scrivere. Si decide sul terzo e ultimo passaggio sul Cauberg. I tre si studiano, ai meno 250 metri è Evenepoel a lanciare la volata: Pogacar lo supera ma di fianco a lui sbuca Mattias Skjelmose che lo batte di poco meno di mezza ruota. Uno sprint mozzafiato con un vincitore a sorpresa: Skjelmose ha infatti vinto battendo due fenomeni assoluti di questa epoca del ciclismo come Pogacar ed Evenepoel. La volata degli inseguitori la vince invece Van Aert, che ancora una volta raccoglie un quarto posto, ormai si è perso quasi il conto dei piazzamenti di Wout in stagione e una vittoria del belga in una classica manca ormai da 15 mesi. Sembra essere entrato in un avvitamento sportivo, dal quale speriamo si riesca a liberare, perché Van Aert, oltre a essere un personaggio positivo, è un campione che merita di risollevarsi al più presto. Re Tadej viene battuto per la terza volta in stagione dopo Sanremo e Roubaix. Le prime due volte da un super fenomeno come van der Poel che in quelle gare è il vero uomo da battere. Questa volta Pogacar ha perso su un terreno più suo, e questa è una notizia. C’entra, e molto, il ritorno di Remco Evenepoel: il belga mancava e la sua presenza è stata determinante per tenere viva la corsa, difficile dire se Skjelmose da solo ce l’avrebbe fatta a riprendere lo sloveno. Godiamoci l’incredulità del giovane danese dopo aver avuto la certezza di aver battuto allo sprint il più forte corridore di questa età dell’oro. Ma Skjelmose, della scuderia Lidl-Trek guidata da Guercilena, se la merita tutta la birra sul podio, per come ha interpretato la corsa, per aver intuito la possibilità dell’insegumento e per come ha preparato (poco prima della “flamme rouge” si è stretto i boa delle scarpe per prepararsi al meglio) e poi condotto in modo perfetto la volata finale. Noi, spettatori appassionati, siamo pronti alle prossime sfide: ma adesso, dopo questi primi due mesi di corse pazzesche, le aspettative sono ancora più alte, quasi vertiginose. Così come abbiamo una certezza: Pogacar vorrà subito la rivincita, un fuoriclasse come lui la sta già sicuramente progettando.

    Skjelmose, la dedica al nonno
    Il danese a fine gara ha vissuto sentimenti davvero forti. Prima l’incredulità quando ha capito di aver vinto allo sprint contro Pogacar. Poi l’emozione si è sciolta in pianto per il ricordo del nonno morto poco più di un mese fa: “”Non ci credevo quando ho superato Pogacar. Pensavo che ci fosse qualcosa che non andasse. Ho perso mio nonno poco più di un mese fa e volevo davvero dargli una vittoria e questa è per lui.” LEGGI TUTTO