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    Ciclismo, caso Pantani: Procura Trento riapre indagini su Giro d’Italia 1999

    La Procura di Trento ha riaperto le indagini sul caso di Marco Pantani riguardo al Giro di Italia del 1999. Secondo quanto apprende l’ANSA il nuovo fascicolo, affidato alla pm della Dda Patrizia Foiera, riguarda l’ipotesi, come è emerso anche dalle audizioni in Commissione Antimafia, di un presunto giro di scommesse clandestine legate alla camorra che puntava a evitare la vittoria di Pantani nella classifica finale. Il primo a parlare della vicenda fu Renato Vallanzasca, sentito nella giornata di venerdì come persona informata sui fatti, nel carcere di Bollate, dalla stessa pm trentina.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Pogacar trionfa sui Pirenei e allunga su Vingegaard

    Campioni si nasce e Tadej Pogacar è un campione con la C maiuscola. A Soulan Pla d’Adet, nella prima delle due tappe pirenaiche di questo Tour, con il mitico Tourmalet da scalare, ha rimesso le cose in chiaro, mostrando i muscoli. A chi metteva in dubbio la sua leadership, il suo carattere da vincente nato, dopo il successo di Vingegaard a Le Lorian. Con una prestazione da campione assoluto. Da capitano vero. Il 13esimo successo al Tour dello sloveno è figlio di una grande strategia di squadra della UAE. Brava a tenere sotto controllo la corsa, mantenendo sempre a distanza di sicurezza la fuga sulle prime due salite di giornata. Prima di cominciare a imporre il suo ritmo sull’ultima, isolando di fatto Vingegaard, con il solo Jorgenson a fargli da scudiero.
    Così, quando a 7km dall’arrivo Yates saluta il gruppo l’americano della Visma è costretto a mettersi davanti. Una mossa decisiva per il conseguente attacco della maglia gialla ai -5. Che se ne va tra due ali di folla, sfruttando anche l’aiuto di Yates prima di andarsene via da solo. Con un’azione alla Pogacar. A cui né Vingegaard né Evenepoel riescono a rispondere direttamente. Non riuscendo mai a trovare la forza per ricucire. Dopo 14 tappe Pogacar ha un vantaggio di un minuto e 57 su Vingegaard e due minuti e 22 su Evenepoel. Il Tour è tutt’altro che finito. Ma il Principe Tadej non ha nessuna voglia di mollare il trono di Re del Tour. LEGGI TUTTO

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    È Diego Cantagalli il colpo finale di mercato della Rinascita Lagonegro

    La Rinascita Lagonegro completa il roster 2024/2025 con un grande colpo in attacco, un giocatore che non ha bisogno di troppe presentazioni: Diego Cantagalli.

    Classe 1999, opposto di 203 centimetri di altezza, Diego rappresenta il tassello offensivo di esperienza e qualità che il presidente Carlomagno ha voluto regalare a coach Lorizio per definire degnamente i contorni della rosa a sua disposizione.

    Figlio di Luca, celebre rappresentante dell’indimenticabile “Generazione di Fenomeni”, Diego cerca di scrollarsi immediatamente di dosso l’eredità di un cognome ingombrante costruendo con sacrifici e dedizione il suo percorso nel volley. Inizia a giocare a Cavriago, ma già a tredici anni entra a far parte della blasonata Lube Macerata con cui fa tutta la trafila giovanile fino alla serie D.

    Due stagioni in B con la maglia della società satellite Appignano e poi, nel campionato 2017/2018, il primo assaggio di serie A con il progetto federale del Club Italia, che lo considera tra i giovani più promettenti dell’intero panorama nazionale. Si mette in mostra con 281 punti in 27 partite giocate, le sue prestazioni vengono premiate dalla stessa Lube che lo richiama la stagione successiva per farne il secondo opposto in SuperLega. E’ un momento magico per Diego: nel 2019 vince scudetto e Champions League, con la Nazionale Under 21 conquista la medaglia d’argento ai Mondiali di categoria e, per completare il cerchio, figura tra i convocati della Nazionale maggiore allora allenata da Gianlorenzo Blengini in vista della Nations League.

    Per crescere ulteriormente, però, ha bisogno di giocare in pianta stabile da titolare e lo fa prima in A3 con la casacca del Brugherio (2019/2020) dove mette a terra 411 punti (con una media di 23 a partita) e poi in A2 tra Ortona (due stagioni, tra cui quella appena conclusa) e Reggio Emilia (dal 2021 al 2023). Con la maglia degli abruzzesi segna il record – ad oggi tutt’ora imbattuto – del maggior numero di punti in una singola partita a livello èlite (46) in occasione di Ortona-Siena dell’8 novembre 2020. In Emilia Romagna, invece, vince la Coppa Italia e i playoff promozione in SuperLega nel 2022.

    I numeri complessivi parlano da soli: 101 vittorie in 195 incontri di serie A, 2218 punti totali, di cui 1908 in attacco, 98 a servizio e 212 a muro.

    “Voglio innanzitutto rivolgere il mio saluto più grande ai tifosi – le prime parole di Cantagalli da giocatore biancorosso – il progetto della Rinascita è ottimo, possiamo toglierci grandi soddisfazioni costruendo giorno dopo giorno il nostro cammino, senza voli pindarici. I programmi del club mi hanno convinto in tutto, ho già parlato con coach Lorizio che reputo una splendida persona, con il presidente Carlomagno e i dirigenti è nato subito un rapporto speciale ed è un aspetto per me fondamentale, ho accettato l’offerta in due giorni. Conosco già qualche compagno di squadra, anche qualche amico, ed è una fortuna ritrovarseli affianco in questa avventura. Ringrazio la Società per la fiducia, voglio ripagarla in campo dando tutto me stesso”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Europei U18 di Beach Volley, l’Italia porta in semifinale due coppie su due

    Prosegue nel migliore dei modi l’avventura a Kachreti (Georgia) per le due rappresentative italiane impegnate nei Campionati Europei Under 18 di beach volley. Le coppie azzurre non conoscono sconfitta e staccano il pass per le semifinali, in programma domenica 14 luglio.  

    Nel tabellone maschile, successo contro l’Estonia per Matteo Iurisci e Laurin Zoeschg. 2-0 (21-18, 21-18) il risultato finale sulla coppia Kender/Parijõgi. Domani, alle 12:00 italiane, la sfida contro la Lettonia del duo Andrejevs R./Dūdens, per provare ad accedere all’ultimo atto della competizione continentale.

    Stesso obiettivo per Gaia Novello e Linda Moretti nel tabellone femminile che si sono imposte 2-0 (21-13, 21-9) sulle olandesi Witjes/Eekhof. Domani, alle 10:00 italiane, la coppia azzurra scenderà in campo contro l’Austria di Hohenauer L. /Berger. Tutte le informazioni sulla manifestazione sono disponibili sul sito ufficiale QUI.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 15^ tappa da Loudenvielle a Plateau de Beille: percorso e altimetria

    Secondo tappone pirenaico di questo Tour nella giornata della Festa nazionale francese: partenza da Loudenvielle e arrivo a Plateau de Beille dopo 198 km con cinque montagne da scalare, di cui quattro di 1^ categoria e la salita finale Hors Catégorie. Lunedì secondo e ultimo giorno di riposo. La diretta è su Eurosport, canale 210 della piattaforma Sky
    CLASSIFICHE – POGACAR SHOW: IL RACCONTO DELLA 14^ TAPPA

    Ancora un tappone pirenaico al Tour, durissimo, scelto per celebrare il 14 luglio, giorno della Festa nazionale francese. La 15^ frazione scatterà da Loudenvielle (Occitania) e arriverà nella località sciistica di Plateau de Beille dopo 197,7 km e cinque ‘giganti’ da scalare: quattro di 1^ categoria e l’ascesa finale classificata come Hors Catégorie, per un totale di 4.800 metri di dislivello. Sarà la rivincita di Vingegaard dopo la ‘lezione’ subita da Pogacar sul Pla d’Adet?

    L’altimetria della 15^ tappa
    Prima ‘fatica’ subito dopo la partenza: il Col de Peyresourde (6,9 km al 7,8% di pendenza media). Discesa (con il traguardo volante di Marignac al km 37) e doppia salita: Col de Peyresourde (6,9 km al 7,8%) e Col du Portet d’Aspet (4,3 km al 9,6%). Un po’ di respiro per una cinquantina di chilometri in pianura prima del Col d’Agnès (10 km all’8,2%), lo strappo di Port de Lers e il gran finale a Plateau de Beille, a 1.780 metri s.l.m. (15,8 km al 7,9%).

    I precedenti
    Per la settima volta il Tour sbarcherà a Plateau de Beille: indimenticabile la vittoria di Marco Pantani (1998), poi successi di Alberto Contador (2007), Jelle Vanendert (2011), Joaquim Rodríguez (2015). Cancellati per doping quelli di Lance Armstrong (2002 e 2004).

    Dove seguire il Tour de France
    Tutta la corsa è trasmessa in diretta integrale da Eurosport, canale 210 del telecomando Sky. La partenza da Loudenvielle è fissata per le ore 12:05, con arrivo previsto intorno alle 17:30. La tappa si potrà seguire anche su Sky Go e su NOW.

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    Ciclismo
    Histoire de La Grande Boucle: record e curiosità

    L’edizione 111 della Grande Boucle è già nella storia: Mark Cavendish ha strappato il record di tappe vinte nella corsa francese a Eddie Merckx con lo sprint vincente nella tappa di Saint-Vulbas. Tante altre sono le curiosità sulla storia del Tour, che ha parlato spesso italiano, già dalla primissima edizione: nel lontano 1903…
    di Alfredo Corallo
    TOUR DE FRANCE, LA 13^ TAPPA IN DIRETTA

    JE SUIS ITALIEN

    Era italianissimo il primo vincitore del Tour: Maurice Garin nasce nel 1871 a Arvier, in Valle d’Aosta. Emigra quattordicenne con la famiglia in Francia, dove trova un lavoro come “ramoneur” (spazzacamino) e soltanto nel 1901 – proprio per ragioni di lavoro – chiede e ottiene la cittadinanza francese. Insomma, vincerà da italiano le Parigi-Roubaix del 1897 e 1898, ma al Tour del 1903 ormai la “frittata” era fatta, era già un’omelette…

    TOUR D’ITALIE

    Così, il primo italiano ‘verace’ a vincere il Tour sarà Ottavio Bottecchia, soprannominato il “Muratore del Friuli” perché prima di diventare professionista era stato carrettiere, nonché bersagliere nel 6º Battaglione ciclisti, medaglia di bronzo al valor militare. Botescià – come lo chiamavano maldestramente i ‘cugini’ – trionferà nel 1924 (in giallo dalla prima all’ultima tappa) e nel 1925. Dopo di lui, Gino Bartali (’38 e ’48), Fausto Coppi (’49 e ’52), Gastone Nencini (’60), Felice Gimondi (’65), Marco Pantani (’98) e Vincenzo Nibali (2014)

    LASCIATEMI CANTARE

    Appartiene a un altro italiano – poi naturalizzato belga – il record del più ‘anziano’ a prendersi una tappa: nel ’63 il siciliano Pino Cerami (nato a Misterbianco, Catania) s’impose nella Bordeaux-Pau a 41 anni, 3 mesi e 5 giorni. Non fu un exploix: nel 1960 Cerami aveva già sbalordito tutti con i successi di Roubaix e Freccia Vallone, impreziositi dal bronzo mondiale di Lipsia. Ma è ‘nostro’ anche il primato del più giovane vincitore di una frazione, nel 1931: Fabio Battestini fece sua la Dinan-Brest a 19 anni, 4 mesi e 13 giorni

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    Europei U18 femminili: festa grande Italia, questa volta il tie-break vale il bronzo

    Battendo per 3-2 (18-25, 25-17, 25-16, 20-25, 15-9) la Polonia l’Italia ha conquistato la medaglia di bronzo ai Campionati Europei Under 18 femminili a Blaj, in Romania. 

    Bella reazione delle ragazze guidate da Michele Fanni alla sconfitta in semifinale giunta al termine di un tie-break contro la Bulgaria che ha lasciato tanto amaro in bocca. Sotto la regia di Giovanna Fratangelo, le azzurrine hanno messo in campo buon gioco e tanta determinazione gestendo i momenti più delicati del match. Il bronzo di oggi è un’importante risultato che conferma l’ottimo stato della pallavolo giovanile femminile, che solo sette giorni ha conquistato a Lecce la medaglia d’Oro agli Europei Under 22. Quella di oggi è stata una gara intensa, contro un avversario tutt’altro che arrendevole, al termine della quale è stata premiata la caparbietà di Bonafede e compagne. 

    Top scorer del match Ludovica Tosini con 21 punti. Tra le fila azzurre hanno chiuso in doppia cifra anche Caterina Peroni (12 punti), Veronica Quero (12 punti) e Martina Susio (10 punti). 

    1° SET – Nel primo set è stata la Polonia a partire meglio e a trovare il primo tentativo di allungo (6-9). Le azzurrine hanno faticato a trovare il giusto assetto e le avversarie hanno continuato ad imporre il proprio ritmo (15-21). Nel finale una buona gestione generale ha permesso alla Polonia di chiudere agilmente il set (25-18).2° SET – In avvio di secondo, invece, c’è stata la pronta razione dell’Italia. Le azzurrine sono state brave ad aggredire il campo e a spingere forte sull’acceleratore (9-5). La formazione polacca questa volta non è riuscita a contrastare il buon ritmo e gioco delle azzurre che hanno continuato a macinare punti (16-12, 21-14) e chiuso il set sul (25-17). 1-1 Italia-Polonia.

    3° SET – Terzo set cominciato nella stessa maniera del secondo. Le azzurrine sono passate in vantaggio (8-4). Bonafede e compagne con il passare dei minuti non hanno concesso opportunità conterete alle avversarie di rientrare (21-11) e si sono andate a prendere il terzo set (25-16) con un attacco vincente di Martina Susio.

    4° SET – Equilibrato il quarto set con le due formazioni che si sono date battaglia (7-8). Nelle fasi successive è stata la Polonia a dettare il ritmo e spostare l’inerzia del parziale dalla loro parte. Nel finale le azzurrine hanno provato a reagire, ma le pari età della Polonia hanno nuovamente allungato (17-21) e conquistato il set (20-25). 

    5° SET – Il tie-break è iniziato con una buona partenza dell’Italia. Il ritmo della partita si è fatto sempre più serrato e l’Italia con tanta determinazione ha allungato e conquistato set e partita (15-9) aggiudicandosi la medaglia di bronzo nella rassegna continentale Under 18. 

    ITALIA-POLONIA 3-2 (18-25, 25-17, 25-16, 20-25, 15-9) ITALIA: Tosini 21, Sari, Peroni 12, Susio 10, Quero 12, Fratangelo, Bonafede (L). Spaziano 3, Moroni, Cornelli, Zanella 5 N.e: Caruso, Aimaretti, Stagnaro. All. FanniPOLONIA: Siuda 4, Ornoch 18, Koput 1, Robinska 5, Wojcik 7, Kaczmarzyk 3, Gucwa (L), Wika 7, Janusz 4, Gucwa, Wieczorek, Szewczk 1 N.e.Pokrzywinska. All. OrlikDurata set: 24’, 25’, 25’, 27’, 15’Italia: 4 a, 15  bs, 12 mv, 27 et.Polonia: 8 a,  22 bs,  8 mv, 40 et.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Europei U22 maschili: una meravigliosa Italia vola in finale battendo 3-1 la Polonia

    Meraviglia Italia in Olanda. La nazionale Under 22 maschile di Vincenzo Fanizza prosegue il proprio cammino da assoluta protagonista ai Campionati Europei in corso di svolgimento ad Apeldoorn (Olanda). Gli azzurri si sono infatti imposti 3-1 (25-21, 25-16, 24-26, 26-24) sulla Polonia, fin qui unica formazione della rassegna continentale imbattuta, ottenendo di fatto una più che meritata e storica qualificazione in finale. 

    SESTETTO AZZURRO – Per questa quarta uscita nella rassegna continentale il tecnico azzurro Vincenzo Fanizza si affida al sestetto sceso composto dalla diagonale Fanizza-Barotto, Iervolino e Orioli schiacciatori, Bartolucci ed Eccher centrali e al libero Staforini.

    1° SET – A inizio di primo set è la Polonia a scappare sullo 0-2, risposta azzurra che arriva con gli attacchi prima di Orioli poi di Barotto che ristabiliscono la parità (2-2). Fase di studio che prosegue con le due squadre che passano dal 3-3 al 6-6; nessuna delle due compagini riesce a trovare il break e il match prosegue punto a punto (9-9, 12-12). Errore al servizio dei polacchi, due attacchi della premiata Barotto-Orioli e l’Italia vola a +3 sul 18-15. Time out Polonia. Coach Fanizza prosegue da inizio gara con la staffetta al libero tra Staforini e Loreti; il vantaggio azzurro si sposta sul 20-17.

    Momento decisivo del primo set. La Polonia cerca di mischiare le carte facendo qualche rotazione, un attacco di Riccardo Iervolino fissa però il risultato sul 22-19, mentre l’attacco in parallela di Barotto costringe il coach polacco a chiamare time-out sul 23-20. Sul finale sale in cattedra lo stesso opposto azzurro che un attacco prima e un muro regala dopo il primo set agli azzurri che chiudono a +4 sul 25-21. Italia-Polonia 1-0.

    2° SET – Servizio a rete polacco, ace di Fanizza e attacco di Barotto e l’Italia allunga sul 4-1 a inizio secondo parziale. Gli azzurri continuano a pressare e la Polonia accusa il colpo (6-2); muro di capitan Bartolucci per il 7-2. La Polonia si riporta in scia fino sul 7-5 ed è time-out Italia. Scossa azzurra che arriva; attacco di Iervolino ed è nuovamente allungo azzurro sul 10-5. L’Italia è in partita, terzo ace di Riccardo Iervolino e gli azzurri volano sul 13-6; muro di Mattia Eccher per il 15-9.

    Un uragano azzurro smantella ogni tentativo di rimonta polacco, ancora un muro del centrale azzurro Eccher ed è più +7 Italia sul 17-10. Block out Polonia ed è 19-11 per gli azzurri. Polonia in difficoltà ed è time out sul 20-11. I Polacchi tentano di risalire (20-13); attacco di Barotto, ben servito da Fanizza e l’Italia si porta sul 22-14. Qualche rotazione azzurra e il risultato non cambia; errore al servizio del capitano polacco Kubicki ed è palla set Italia che viene contrattizzata da un ottimo servizio del neo entrato Roberti; gli azzurri chiudono la frazione di gioco sul 25-16. Italia-Polonia 2-0.

    3° SET – Una Polonia ferita comincia bene il terzo set e trova il break iniziale sul 1-3; Iervolino ristabilisce subito la parità a quota 3. Attacco di Eccher murato e ace di Puckzowsky e i polacchi si portano sul 3-6 costringendo coach Fanizza a rifugiarsi in time-out. Al rientro in campo il vantaggio polacco aumenta a +5 sul 5-10; primo momento di difficoltà degli azzurri in questa semifinale europea. La Polonia vola sul 6-12; in Magliano, out Iervolino. Attacco dello stesso Magliano ed è 10-14 Polonia; polacchi non intenzionati a farsi riprendere a il risultato si fissa sul 11-16, ma un attacco in diagonale ancora di Magliano, un errore in difesa dei polacchi e l’Italia si riporta a -3 sul 13-16.

    Risale il ritmo azzurro e gli uomini di Fanizza si avvicinano a -2 (16-18). Giocata sull’asse Fanizza-Orioli ed è Italia 18 Polonia 19; muro di Orioli e attacco out polacco e rimonta completata sul 20-19 Italia. Momento decisivo del match. Sul finale la battaglia sotto rete prosegue e si passa dal 21-21 al 23-23. Servizio out di Barotto ed è palla set per la Polonia prontamente annullata da un attacco dello stesso opposto azzurro (24-24). Out Fanizza-Barotto, in Boninfante-Roberti. La Polonia mette il naso fuori (25-26) riuscendo a chiudere il set sul 24-26. Italia-Polonia 1-2.

    4° SET – Quarta frazione di gioco che prende il via sotto i colpi dell’Italia (3-1); Fanizza per Magliano ed è 4-2 per la formazione azzurra. Bravi i polacchi a non disunirsi, a stabilire la parità sul 6-6, prima di affondare sul 7-9. Time-out Italia; vantaggio polacco incrementato a +4 sul 8-12. Nuovo time-out Italia. L’Italia si riposta a -2 (10-12) e questa volta è la panchina polacca a chiamare il time-out. Pausa che trova l’effetto sperato e i polacchi scappano ancora sul 10-15 grazie a due ace del 13. Dentro Iervolino e fuori Magliano. Un Italia in difficoltà soffre gli attacchi dei polacchi e il risultato si fissa sul 11-17 Polonia. Dentro Boninfante-Roberti, fuori Fanizza-Barotto. Sul finale è sempre la Polonia ad imporre il proprio ritmo di gioco e il divario tra le due compagini si sposta sul 14-20. Dentro Fanizza-Barotto, out Boninfante-Roberti, quest’ultimo autore dell’ultimo punto azzurro (15-20). Il match prosegue; l’Italia tenta la risalita, muro a due di Eccher-Iervolino e gli azzurri si portano sul 17-21. L’Italia mette nel mirino la Polonia; due attacchi out polacchi, ace di Orioli ed è 20-21. L’Italia ristabilisce la parità sul 21-21, si passa poi sul 22-22. Barotto trova il mani out polacco ed è vantaggio Italia sul 23-22. Spunto di Riccardo Iervolino ed è match point Italia, annullato però dai polacchi (24-24). Punto di Barotto per il secondo match point; muro di Fanizza per il 26-24. Apoteosi azzurra. L’Italia è in finale.

    ITALIA-POLONIA 3-1(25-21, 25-16, 24-26, 26-24)ITALIA: Fanizza 3, Orioli 10, Eccher 5, Barotto 23, Iervolino 12, Bartolucci 5, Staforini (L). Boninfante, Magliano 3, Roberti 2, Loreti. N.e. Volpe, Balestra, Feri. All. Fanizza.POLONIA: Szymendera 15, Majchrzak 6, Nowik 19, Sliwka 4, Nowak 9, Kubicki, Hawryluk (L). Kedziersky, Kufka, Puczkowski 11, Granieczny, Bilinski, Zawadski. N.e. Grzona. All. Luks.Durata set: 25’, 24’, 29’, 30’.Arbitri: De Baar (NED), Cildir (TUR).Italia: 6 a, 16 bs, 11 mv, 23 et. Polonia: 3 a, 21 bs, 8 mv, 27 et.

    14 LUGLIOFINALI (Apeldoorn)Ore 15: Finale 3/4° postoOre 18: Finale 1/2° posto

    DIRETTA STREAMINGLe finali saranno invece trasmesse in diretta streaming sulle piattaforme CEV (EuroVolleyTV QUI e YouTube QUI).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO