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    François Salvagni  torna sulla panchina di Cuneo

    Cuneo Granda Volley ha annunciato il ritorno di François Salvagni sulla panchina della Gatte per la stagione 2025/26. L’allenatore classe ‘71 torna in ‘Granda’ dopo aver trascorso sei stagioni consecutive in Francia, guidando il Volley Mulhouse Alsace, con cui ha conquistato un campionato francese, due Coppe di Francia e due Supercoppe francesi.

    Inoltre la società vuole ringraziare particolarmente l’operato svolto da Emanuele Aime in questi anni a Cuneo. Aime non farà più parte dello staff tecnico, dopo aver deciso di intraprendere un nuovo percorso nella propria carriera.

    “Ringrazio la società e la città di Cuneo per questi anni passati insieme e sarò sempre grato per aver avuto la possibilità di allenare in A1 – ha raccontato Emanuele Aime – Purtroppo per questioni personali e nuovi stimoli lavorativi ho deciso di cambiare. Ringrazio tifosi e staff per questi anni passati insieme. A presto Cuneo!”.

    La presentazione ufficiale del nuovo coach e dello staff di Cuneo Granda Volley si terrà il 15 maggio alle ore 18 nel Salone d’Onore del Comune di  Cuneo. Tutti gli organi di stampa interessati, sponsor, tifosi e partner sono invitati a partecipare alla presentazione.

    (fonte: Cuneo Granda Volley) LEGGI TUTTO

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    Macerata vola in A1! La Cbf vince anche gara-2 contro Messina e conquista la promozione

    Al PalaRescifina l’Akademia Sant’Anna Messina non riesce nell’impresa di portare la serie di Finale a gara-3. La Cbf Balducci Hr Macerata si impone 1-3 (25-18, 19-25, 23-25, 21-25) e, dopo Omag Mt San Giovanni in Marignano, è la seconda formazione a conquistare la promozione in A1.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Akademia Sant’Anna Messina 1Cbf Balducci Hr Macerata 3 (25-18 19-25 23-25 21-25)

    Akademia Sant’Anna Messina: Carraro 3, Vernon 13, Olivotto 6, Diop 22, Rossetto 20, Modestino 4, Caforio (L), Mason. Non entrate: Trevisiol, Guzin, Norgini (L), Babatunde, Bozdeva. All. Bonafede. Cbf Balducci Hr Macerata: Caruso 9, Decortes 17, Bulaich Simian 12, Mazzon 10, Bonelli 3, Battista 16, Bresciani (L), Morandini, Fiesoli. Non entrate: Busolini, Fabbroni, Orlandi, Sanguigni, Allaoui. All. Lionetti. Arbitri: Scotti, Gaetano. Note – Durata set: 27′, 26′, 31′, 27′; Tot: 111′. MVP: Bonelli. LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia, presentata la maglia rosa del 2025 a Verona

    A Verona è stata presentata la maglia rosa del 2025. “La maglia rosa è un’icona del mondo sportivo italiano. Siamo orgogliosi di poter rafforzare il lancio di Luman attraverso una sponsorizzazione di tale prestigio. Mantenendo saldi la sua specializzazione e il suo dna di qualità e comfort, il brand si rinnova per riscrivere il futuro dell’underwear maschile. La maglia rosa è il primo e deciso passo di questo ambizioso percorso e siamo sicuri ci garantirà soddisfazioni e grandi emozioni”. Matteo Veronesi, membro del board Oniverse, non nasconde l’entusiasmo alla presentazione della maglia rosa griffata dal gruppo scaligero. 

    Cunego: “La maglia rosa ti entra dentro”
    A suggellare la presentazione del nuovo simbolo del primato della corsa a tappe italiana chi il Giro lo ha vinto nel 2004, il veronese Damiano Cunego. “La maglia rosa è qualcosa che ti entra dentro. È la maglia che ogni corridore sogna, quella che cambia la tua carriera e il modo in cui vivi il ciclismo. Essere qui a Verona, la mia città, per celebrare il lancio della versione 2025 è davvero emozionante”. LEGGI TUTTO

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    Atp Madrid, Alcaraz ancora in dubbio: giovedì prevista una conferenza stampa

    Madrid sì o Madrid no? Carlos Alcaraz non ha ancora sciolto le riserve per la partecipazione al Masters 1000 spagnolo. La sua presenza è in dubbio dopo il problema all’adduttore destro accusato domenica, nel corso della finale di Barcellona contro Holger Rune. Il murciano si è sottoposto a degli esami strumentali, ma il risultato non è ancora noto. Un indizio, però, arriva dal campo. Come riportato da Cadena Ser, Alcaraz – che in questi giorni è stato impegnato in alcune attività promozionali (tra cui la presentazione della docuserie a lui dedicata) – non si è ancora allenato alla Caja Magica. Giovedì alle 12.30 è prevista una conferenza stampa in cui Alcaraz dovrebbe chiarire la sua posizione. In caso di conferma di partecipazione, Carlitos debutterebbe sabato contro Bergs o Nishioka.

    Alcaraz e il torneo di casa

    Alcaraz vanta due titoli a Madrid, nel 2022 e nel 2023. Lo scorso anno, invece, ha perso ai quarti contro Rublev, interrompendo una striscia di 14 successi consecutivi alla Caja Magica. “Fisicamente mi sento bene, ho fatto alcuni test e aspetto i risultati – aveva detto martedì sera durante la presentazione del suo documentario per Netflix – Noi giocatori siamo abituati a giocare con dei fastidi, quindi spero di potermi godere fino in fondo il torneo di Madrid”.  LEGGI TUTTO

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    Atp Madrid, i risultati degli italiani: Fognini eliminato, più tardi Cobolli

    Fabio Fognini saluta il Masters 1000 di Madrid. Dopo aver superato le qualificazioni, il ligure ha perso al primo turno contro il serbo Laslo Djere, n. 71 al mondo, con il punteggio di 6-2, 6-3 in poco più di un’ora di gioco. Fognini ha pagato le fatiche della “maratona” di martedì con Hijikata (durata quasi tre ore) e non mai riuscito a impensierire Djere. Pesano anche i numeri dell’azzurro, con 34 errori gratuiti commessi (contro appena 3 vincenti), 7 doppi falli e appena il 47% di prime in campo. Nel primo set, indirizzato dal break nel quarto gioco, Fognini ha vinto appena un punto in risposta. Nel secondo parziale, invece, l’azzurro era riuscito a conquistare il break in apertura – sfruttando alcune disattenzioni dell’avversario – ma ha poi perso i quattro game successivi. Fabio tornerà in campo agli Internazionali d’Italia grazie a una wild card. LEGGI TUTTO

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    I motivi della crisi di Hamilton e il piano Ferrari per aiutare il pilota inglese

    Proviamo ad analizzare i motivi della crisi di quest’anno di Lewis Hamilton e il piano della Scuderia Ferrari per aiutare il pilota inglese ad uscire dalla crisi.HAMILTON Lewis (gbr), Scuderia Ferrari SF-25, portrait during the Formula 1 Aramco pre-season testing 2025 of the 2025 FIA Formula One World Championship from February 26 to 28, 2025 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Antonin Vincent / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La crisi di Lewis Hamilton è sotto gli occhi di tutti. Il sette volte campione del mondo, passato alla corte di Maranello dopo dodici anni in Mercedes, non è ancora riuscito a trovare la via per ottenere un rendimento degno del suo palmares.
    Dopo cinque appuntamenti mondiali, Hamilton occupa la settima posizione nella classifica mondiale piloti, ovvero la penultima considerando i piloti dei quattro top team: McLaren, Mercedes, Ferrari e Red Bull.
    I punti complessivi sono solamente 31, sei in meno di un debuttante come Andrea Kimi Antonelli che lo ha anche sostituito in Mercedes. Salgono a 16 se li confrontiamo con quelli del compagno di squadra che, per dirla in un altro modo, ha già totalizzato il 50% in più dei punti dell’inglese.
    Al di là della vittoria nella gara Sprint in Cina – che comunque c’è stata – Hamilton, nella gara lunga, non è mai riuscito ad andare oltre il quinto posto del Bahrain.
    Quali sono i veri motivi della crisi del pilota inglese, arrivato alla corte di Maranello con l’obiettivo di riportare la Ferrari ai fasti mondiali?
    LA “FAME” E LE MOTIVAZIONI NON SON PIU’ QUELLE DI UNA VOLTA
    Hamilton, sin da bambino, è sempre stato un pilota con una “fame” e una voglia di “riscatto” superiore a molti suoi compagni di squadra e rivali. Sin dai tempi dei Kart, il gliovane pilota inglese, sentiva forte la voglia di vittoria per ricompensare il padre di tutti gli sforzi fatti per farlo correre. Il talentuoso Lewis è arrivato alle sette corono ididate, mosso sempre da questo fuoco che, forse dopo tanti successi, pare sia venuto un po’ meno.
    LA FIDUCIA IN SE STESSO
    Già negli anni scorsiquanche segnale lo avevamo cominciato ad intravedere. Il confronto per esempio con George Russell, spesso a favore di quest’ultimo, ha cominciato a insinuare qualche dubbio nella testa del campione inglese. Ora quando dice, parlando dei suoi attuali problemi ad adattarsi alla Ferrari, che sarà così per tutto l’anno, svela il lato debole delsuo carattere che implica una mancanza di fiducia in se stessi e nei propri mezzi.
    UN SUPER COMPAGNO DI SQUADRA
    Un terzo fatto che può aver contribuito alla crisi di Hamilton si può ricercare nel compagno di squadra che si trova quest’anno al suo fianco. Il Leclerc in versione 2025 è forse il miglior Leclerc di sempre e, in questo momento, è secondo solo a Max Verstappen. Se a questo uniamo il fatto che il monegasco è comunque al suo settimo anno in Ferrari, il vantaggio per quest’ultimo può essere “doppio”.
    L’ETA’ C’E’ E SI FA SENTIRE
    Attenzione, non stiamo dicendo che Hamilton sia “vecchio” ma sicuramente l’età ha un suo peso nel facilitare un rapido adattamento a un cambiamento. Lo dimostrano quest’anno i tanti giovani piloti che hanno approcciato da rookie al mondiale di Formula 1. Antonelli, Hadjar, Bearman, per citarne solo alcuni, hanno subito dimostrato di sapersi meglio adattare al cambiamento. Hamilton invece, dopo tantissimi anni nello stesso team, ha cambiato tutto: squadra, power unit, ingegneri, procedure, simulatore.

    La fame, la fiducia, il compagno, l’età. Al di là di questi quattro “aspetti”, la domanda verà è: quanta pazienza potrà avere la Ferrari? Se fosse un rookie, al giorno d’oggi Hamilton rischierebbe di essere già senza un sedile. Forse non in Ferrari ma quasi sicuramente in un team come Red Bull, dove la pazienza non è mai stata di casa.
    Scherzi a parte, a Maranello non possono nemmeno lontanamente pensare in questi termini e Fred Vasseur e i vertici Ferrari, sentito anche l’AD Benedetto Vigna, stanno preparando una task force per (ri)portare a bordo Hamilton, il più velocemente possibile, il che significa assecondare gli input dell’inglese e modificare la SF-25 secondo le sue indicazioni, anche se questo vorrà dire prendere due direzioni di sviluppo diverse, per i due piloti. Leclerc pare riesca ad adattarsi meglio e più velocemente ad una monoposto “non perfettamente bilanciata”, cosa che invece non riesce proprio a fare Hamilton. Problemi di fame a parte che ci sono e ci saranno sempre, a Maranello sono consapevoli del rischio di una duplice strada di sviluppo per la SF-25, soprattutto in un anno in cui, tra qualche mese, gli sviluppi si dovranno arrestare per pensare al profondo cambio di regolamento del 2026. LEGGI TUTTO

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    Freccia Vallone, Pogacar vince la classica delle Ardenne. La classifica

    La Freccia Vallone è di nuovo di Tadej Pogacar. Due anni dopo la prima volta, lo sloveno torna a vincere il secondo round del Trittico delle Ardenne. E stavolta lo fa da dominatore assoluto, con un’azione sbalorditiva sul Muro di Huy. Partito a 500 metri dal traguardo, Pogacar ha staccato tutti i rivali senza mai alzarsi sui pedali. Imprendibile per tutti, in una giornata in cui era atteso il testa a testa con Remco Evenepoel. Alla fine, però, il belga si è dovuto accontentare del nono posto, arrivato all’arrivo con 16 secondi di ritardo su Pogacar. Alla sesta vittoria stagionale (la terza gara di un giorno dopo la Strade Bianche e il Giro delle Fiandre), il campione del mondo ha finalizzato uno splendido lavoro di squadra da parte della UAE Emirates. Il team ha lavorato al meglio per Pogacar, con il forcing finale iniziato già a 8 km dal traguardo sulla Cote de Cherave per allungare il gruppo. Nel finale ci ha pensato lo sloveno che ha chiuso con 10 secondi di vantaggio sul francese Kevin Vauquelin, secondo davanti a Tom Pidcock. Non è arrivato al traguardo, invece, il danese Skjelmose: vincitore domenica scorsa della Amstel Gold Race, il corridore della Lidl-Trek è caduto a 40 km dal traguardo in prossimità di uno spartitraffico e ha abbandonato la gara.

    Pogacar: “Alla Liegi proverò a vincere ancora”

    “Vincere di nuovo qui è una bella sensazione, con questo finale duro e su questa bellissima salita – ha spiegato Pogacar dopo la gara – È stata dura anche per il meteo, ma averla chiusa con una vittoria significa molto. Abbiamo corso molto bene come squadra, seguendo il piano che avevamo”. Adesso per Pogacar c’è nel mirino la Liegi-Bastogne-Liegi, in programma domenica: “Saremo praticamente la stessa squadra: proveremo a fare un’altra grande gara e cercare di vincere ancora”.  LEGGI TUTTO

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    Finali Play Off SuperLega Credem Banca: la programmazione di Gara 1

    Finali Scudetto SuperLega Credem BancaLa programmazione di Gara 1: si parte alla ilT Quotidiano Arena domenica 27 alle 18.30
    Nell’attesa di conoscere la seconda formazione che si giocherà con l’Itas Trentino lo Scudetto di SuperLega Credem Banca 2024/25, viene resa nota la programmazione di Gara 1. La prima battuta del primo atto delle Finali sarà domenica 27 aprile alle 18.30, con diretta TV e streaming in contemporanea su Rai Sport, DAZN e VBTV.

    Gara 1 – Finali Scudetto SuperLega Credem Banca
    Domenica 27 aprile 2025, ore 18.30Itas Trentino – Vincente Semifinale Perugia/CivitanovaDiretta Rai Sport, DAZN, VBTV
    Di seguito le altre date previste delle Finali, che saranno ufficializzate una volta nota la seconda finalista: 27, 30 aprile, 4, 7 e 11 maggio 2025 LEGGI TUTTO