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    Tour de France, la 16^ tappa da Gruissan a Nimes: percorso e altimetria

    Da Firenze a Nizza, passando per Bologna, Torino, il Galibier, il Massiccio Centrale, i Pirenei, Monte-Carlo e Cime de la Bonnette. È il percorso del Tour de France 2024, giunto alla 111esima edizione, che partirà sabato dall’Italia. Di seguito tutte le tappe e le altimetrie fino alla crono decisiva da Monte-Carlo e Nizza. Il Tour in diretta su Eurosport, canali 210 e 211 della piattaforma Sky
    TOUR DE FRANCE, LA 13^ TAPPA IN DIRETTA

    1^ TAPPA – SABATO 29 GIUGNO

    FIRENZE >RIMINI (206 km)

    2^TAPPA – DOMENICA 30 GIUGNO

    CESENATICO >BOLOGNA (200 km)

    3^TAPPA – LUNEDI’ 1 LUGLIO

    PIACENZA >TORINO (229 km) LEGGI TUTTO

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    Tour de France 2024: oggi riposo, domani si riparte. Pogacar sempre più vicino al trionfo

    Si è conclusa la seconda settimana del Tour de France 2024: lunedì giorno di riposo prima delle ultime sei tappe. Le due frazioni sui Pirenei hanno sancito lo strapotere di Tadej Pogacar che è sempre più vicino a coronare il sogno di una storica doppietta Giro-Tour che manca dal 1998, quando a realizzarla fu Marco Pantani. E intanto lo sloveno batte proprio un record del Pirata sulla salita di Plateau de Beille
    LE CLASSIFICHE DEL TOUR 2024

    “Le Tour, c’est moi!”: non lo ha detto ma lo ha dimostrato con i fatti, Tadej Pogacar. L’uno-due sui Pirenei, tappe che dopo il colpo di Vingegaard sul Massiccio Centrale potevano dare l’idea di rappresentare un grattacapo per lo sloveno, si sono invece rivelate un inesorabile colpo da ko nei confronti degli avversari, uno destro-sinistro da cui è difficile rialzarsi. Nel giorno della festa nazionale francese, quel 14 luglio in cui si celebra la presa della Bastiglia, la fine della monarchia e dell’Ancien Régime, Pogacar compie a Plateau de Beille la sua personale rivoluzione, battendo Vingegaard sul suo terreno e sconfiggendo anche quel caldo che gli ha sempre dato fastidio, avversario pericoloso quanto quelli sui pedali. Al tempo stesso la sua azione quasi irreale, spettacolare, sbalorditiva (ha polverizzato il record di Marco Pantani di ascesa sulla salita pirenaica, e si avvicina a compiere la doppietta Giro-Tour che manca proprio dal 1998, quando a realizzarla fu il Pirata) è stata una dichiarazione di presa del potere sulla Grande Boucle. Il giallo della sua maglia rifletteva la luce accecante delle montagne, e di fatto si auto incoronava, chilometro dopo chilometro, “Re Sole” di questo Tour de France e forse anche qualcosa di più, stiamo parlando di un posto nella storia del ciclismo, e dello sport in generale, di cui si parlerà nel futuro. I Pirenei, ci ha insegnato Gianni Mura, sono noti anche per la particolare velenosità delle vipere che li abitano. Sono inesorabili e cattivi, disegnano le gerarchie senza appello

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    Il giorno di riposo, poi sei tappe fino a Nizza
    Dopo i giorni del giudizio, ora l’ultimo lunedì di riposo dopo tante fatiche. Momento per ricaricare le batterie, polmoni e muscoli, in attesa delle ultime sei tappe. Le ultime tre in particolare separano Pogacar dall’ufficialità del trionfo. Due tappe di salite e la crono finale. Le prime due, con arrivo venerdì a Isola 2000 e sabato sul Col de la Couillole, possono essere l’ultima, e un po’ disperata, occasione di attaccare la maglia gialla. La cronometro di Nizza, se i distacchi resteranno questi, sarà a quel punto poco più di una passerella. I margini (decisamente notevoli) in classifica generale sono più che tranquillizzanti per gli uomini della UAE, ancor di più lo è lo stato di forma dello sloveno che demoralizza qualsiasi ipotesi di “ribellione” all’inevitabile. Ma nessuna corsa presenta insidie come il Tour de France. Lo sloveno lo sa e siamo sicuri che non ha alcuna intenzione di cedere lo scettro. Il suo strapotere è rinchiuso in una scena ripresa sulla salita di Plateau de Beille: mentre Vingegaard è al massimo dello sforzo, Pogacar si alza e pedala senza mani aprendo una bottiglietta d’acqua. Sì, per quanto visto finora… “Le Tour, c’est moi!”.

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    Il “Re pescatore” abdica ma con tanto onore
    Il bilancio di queste prime due settimane ribadisce i valori in campo e anzi li rafforza nelle differenze. Dopo Pogacar, in versione marziano a pedali, c’è Vingegaard. Lo avevano accusato di essere troppo attendista, di non attaccare, e in particolare Evenepoel di non avere le “palle” (parole testuali del belga). Il danese sabato ha dovuto subire ancora una volta il lavoro e la strategia perfetta della UAE di Pogacar, ma nella tappa di Plateau de Beille ha fatto tutto quello che doveva, non gli si può rimproverare niente. Ritmo forsennato della sua Visma, Jorgenson eroico a segnare un ritmo infernale nella prima parte di salita. Poi il “Re pescatore” ha attaccato, con coraggio, ma si è dovuto arrendere allo strapotere della maglia gialla. Ha abdicato al trono, ma con onore, meritandosi gli applausi che si merita chi comunque ci ha provato. Al terzo posto si conferma Remco Evenepoel. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: dietro i fenomeni dei grandi giri è quello che continua ad avere la gamba migliore, questo suo primo Tour è più che positivo e in chiave futura il belga passato dal calcio alle due ruote potrà firmare pagine non secondarie alla Grande Boucle. Ha già vinto la cronometro in questa edizione e si candida a fare il bis a Nizza. Menzione speciale per Giulio Ciccone. L’italiano dopo il terribile weekend conferma l’ottava posizione in classifica generale. Il suo Tour costante, senza squilli ma solido e intelligente, prosegue in attesa che i fuoriclasse concedano una striminzita occasione di vittoria di tappa agli scalatori primi tra gli umani. La settimana appena passata ci lascia invece il ritiro, amaro, l’ennesimo alla Grande Boucle, di Primoz Roglic. Serve scomodare un mito del Tour, Jacques Goddet, che nel 1947 disse a René Vietto: “Ce l’hai nel sangue questa gara, eppure anche stavolta la carogna si rifiuta”. Sì, il Tour può essere crudele.

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    Girmay verso la storia e un doveroso ricordo
    Non c’è solo Pogacar a scrivere la storia in questo Tour de France. C’è anche l’epopea di Girmay: tre vittorie di tappa per l’eritreo e una maglia verde della classifica a punti sempre più vicina. Ad Asmara, capitale del suo paese, festeggiano i suoi trionfi con i caroselli che di solito vengono riservati a imprese calcistiche. Il corridore della Intermarché è già un simbolo del suo popolo e lo sta diventando anche di un continente che nel ciclismo comincia ad affacciarsi. Abbiamo già vissuto ingressi di nazioni e luoghi nel mondo delle due ruote: americani, inglesi, australiani, poi l’ascesa del ciclismo latinoamericano-andino. Ora potrebbe essere il turno anche dell’Africa, benvenuta. La Grande Boucle saluta questo weekend pazzesco, epico e spettacolare, da martedì si torna a fare sul serio. Ultime sei tappe e chilometri per tentare imprese, per conquistare vittorie e lasciare un segno. Ma prima di salutare i Pirenei, il tempo di un ricordo. Domenica la carovana ha percorso il il Col du Portet-d’Aspet. Era il 18 luglio 1995 e nella discesa del Colle Fabio Casartelli cadde perdendo la vita su quelle strade di Francia. Era stato medaglia d’oro all’Olimpiade di Barcellona nel 1992. C’è una stele che lo ricorda e non abbiamo il dovere di conservarne la memoria. Di un ragazzo di talento dal sorriso gentile.

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    Tour de France 2024, il percorso e le tappe. FOTO

    Da Firenze a Nizza, passando per Bologna, Torino, il Galibier, il Massiccio Centrale, i Pirenei, Monte-Carlo e Cime de la Bonnette. È il percorso del Tour de France 2024, giunto alla 111esima edizione, che partirà sabato dall’Italia. Di seguito tutte le tappe e le altimetrie fino alla crono decisiva da Monte-Carlo e Nizza. Il Tour in diretta su Eurosport, canali 210 e 211 della piattaforma Sky
    TOUR DE FRANCE, LA 13^ TAPPA IN DIRETTA

    1^ TAPPA – SABATO 29 GIUGNO

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    2^TAPPA – DOMENICA 30 GIUGNO

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    Ralf Schumacher fa coming out: la foto con il nuovo compagno

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    Capitan Tiberti confermato da Brescia: “Ho voglia di lottare per grandi obiettivi”

    Ha guidato la Consoli alla conquista della sua prima Coppa Italia di A2 portandosi a casa il titolo di MVP e nel weekend successivo ha fatto danzare i suoi attaccanti in un crescendo che li ha portati anche al traguardo della Supercoppa, eppure Simone Tiberti non si racconta tanto attraverso le vittorie, quanto davanti ai momenti difficili, in cui serve restare lucidi e tenere unita la squadra.

    Quella che ha ringraziato a gran voce nei saluti di fine anno, lasciando intendere che la Consoli è o tutti o nessuno, non ci sono individualismi e protagonismi, ci sono lavoro e spirito di gruppo.Ed è con quelli che i tucani si sono risollevati dopo l’esclusione inattesa dai Play off e si sono fatti largo tra le big di stagione per andare a prendersi la scena in Coppa, senza clamori, con calma e tranquillità. Dopo la sconfitta agli ottavi di a Reggio Emilia, il 5 biancazzurro ha saputo sferzare i compagni senza dar loro attenuanti e ha toccato i tasti giusti, perché da quel 21 aprile la voglia di andare a bersaglio e l’intesa in campo sono state l’arma in più. Nei weekend di Cuneo e Grottazzolina tanta parte del successo è venuta proprio dalla compattezza del gruppo bresciano, che ha fatto quadrato attorno al suo capitano non in condizioni fisiche perfette, comunque in campo ad onorare la Final four.

    Simone Tiberti, oltre alla tecnica e alla visione di gioco, ha questa dote: è un leader, uno che ispira e non ha paura di quella responsabilità.Lo confermano i numeri: la prossima sarà la decima stagione con la maglia della sua città, dopo le precedenti quindici passate sui campi di A2 e Superlega. A quasi 44 anni ha messo da parte 1085 punti dei quali 321 muri, 157 ace e 361 attacchi e non è pronto a smettere.

    “Dico sempre che navigo a vista e che decido cosa sarà del campionato successivo anche in base a come è andata la stagione – spiega il capitano -. E quest’anno sono particolarmente contento di continuare: sia la voglia che ho ancora di giocare che i risultati recenti mi hanno convinto. Ho tanta motivazione e voglia di stare in gruppo e lottare per i grandi obbiettivi. La rosa di quest’anno è molto competitiva ma la pallavolo è sport in cui in campo non scendono i valori ipotetici e i nomi, serve invece dimostrare di essere i più bravi di partita in partita. Spero che la Coppa e la Supercoppa abbiamo insegnato che si vince soffrendo e si vince aiutandoci”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sarà Antongiulio Alberga il vice Vaškelis alla Joy Volley Gioia del Colle

    Sarà Antongiulio Alberga ad affiancare Edvinas Vaškelis nel reparto opposti della Joy Volley.In vista del prossimo campionato di serie A3 Credem Banca, la società del presidente Gianni D’Elia ha trovato l’accordo anche con l’atleta ventitreenne di Modugno, fresco vincitore, con il CUS Bari, dei Campionati Nazionali Universitari 2024 disputati a Campobasso nel mese di maggio (in finale sconfitto il Cus Parma al tie-break). Pronto a varcare la soglia della terza categoria nazionale per la prima volta nella sua carriera, il nuovo posto 2 biancorosso approda a Gioia del Colle al termine di un percorso che lo ha visto protagonista con le giovanili dell’Exprivia Molfetta e della Materdominivolley.it Castellana Grotte e, nei campionati di serie D, C e B, con le maglie del CUS Bari e della New Volley Modugno.Un cammino segnato dal raggiungimento di traguardi importanti come il secondo posto alla Del Monte® Boy League 2013/2014 con Molfetta, il terzo posto alle Finali Nazionali U17 con Castellana Grotte nel 2016, la conquista del Trofeo delle Regioni Kinderiadi 2016 con la rappresentativa della Puglia, la promozione in serie C con il Cus Bari nel 2019 e quella in serie B con la New Volley Modugno nel 2022. 

    “L’approdo in serie A3 è un sogno che si avvera – dichiara Antongiulio Alberga -. Sono felice di continuare il mio percorso di crescita in una squadra così forte, dove ritrovo tanti amici come Piervito Disabato, Peppe Longo e Andrea Di Carlo. È un onore per me prendere parte a questa avventura sportiva molto ambiziosa, nel corso della quale cercherò di dare sempre il massimo, di apprendere quanto più possibile da un allenatore esperto come Sandro Passaro e da un opposto di qualità come Edvinas Vaškelis e, infine, di farmi trovare pronto ogniqualvolta sarò chiamato in causa – prosegue l’opposto ai nostri microfoni -. Ci attende un campionato lungo e difficile. Considerando le nostre qualità e l’immancabile sostegno dei tifosi gioiesi, sono certo che disputeremo una grande stagione, all’altezza della storia pallavolistica di questa città“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Europei U18 maschili: contro la Grecia arriva la quarta vittoria per l’Italia di Cresta

    Ancora una vittoria, la quarta consecutiva per la nazionale Under 18 maschile ai Campionati Europei in corso di svolgimento in Bulgaria. Gli azzurrini guidati da Monica Cresta hanno centrato un nuovo e importante successo in questa rassegna continentale di categoria; alla Kolodruma Sport Hall di Plovdiv Cremoni e compagni hanno infatti superato 3-0 (25-20, 25-18, 25-17) la Grecia nella quarta uscita della Pool II. Altra prova di forza dunque per gli l’Italia dopo i successi ottenuti nelle prime gare contro Estonia, Spagna e Romania, vittoria che ha consentito dunque all’Italia di mantenere ben saldo il primo posto nel girone. Miglior marcatore dell’incontro Gianluca Cremoni con 17 punti messi a segno.

    Archiviata la gara contro la Grecia gli azzurri torneranno in campo lunedì 15 alle ore 16.30 contro la Slovenia, per poi chiudere la fase a gironi mercoledì 17 contro il Belgio (ore 16.30) e giovedì 18 contro la Repubblica Ceca (ore 19). 

    ITALIA- GRECIA 3-0 (25-20, 25-18, 25-17)ITALIA: Garello 11, Benacchio 3, Cremoni 17, Zlatanov 10, Ciampi 2, Argilagos 4, Giani (L) 1, Usanza, Crosato 1, Dal Fiume, N.e. Boschini, Ruzza, Porro, Tosti. All. Cresta.GRECIA: Mantelidis 7, Bonias 5, Arapakis 2, Mouchlias 2, Dervas 2, Kouvaras 2, Gkrillas (L), Armaos 9, Karapetsas, Vellinis, Paraskevopoulos 2, Georgountzos, Manikas 2. All. RousakisDurata set: 22’, 22’, 23’Arbitri: Caramez Pereira (POR), Malichi Dotan (ISR)Italia: 4 a, 8 bs, 2 mv, 21 et. Romania: 4 a, 11 bs, 5 mv, 27 et.

    DIRETTA STREAMINGTutte le gare della fase a gironi sono trasmesse in diretta streaming sul canale YouTube della federazione pallavolo bulgara (QUI).

    TUTTE LE INFORMAZIONI SONO DISPONIBILI SUL SITO UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE QUI.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Europei U22 maschili: Azzurrini d’argento, la Francia fa festa al tie-break (e ai vantaggi)

    È medaglia d’argento per la nazionale Under 22 maschile ai Campionai Europei. Gli azzurrini si sono dovuti arrendere alla Francia nonostante una grande rimonta. Sotto due set a zero, infatti, la squadra allenata da Fanizza ha saputo rimettere tutto in discussione aggiudicandosi un quarto set infinito con il risultato addirittura di 30 a 28. I vantaggi, però, non hanno portato fortuna al tie-break, con i transalpini che alla fine hanno conquistato l’oro imponendosi 20-22.

    Medaglia di bronzo alla Polonia che sempre in cinque set (21-25, 22-25, 25-15, 25-21, 15-9) ha avuto la meglio dell’Olanda.

    SESTETTO AZZURRO – Per questa finalissima europea il tecnico azzurro Vincenzo Fanizza conferma il sestetto composto dalla diagonale Fanizza-Barotto, Iervolino e Orioli schiacciatori, Bartolucci ed Eccher centrali e al libero Staforini.

    1° SET – Il match si apre con il muro di Orioli sull’attacco di Leon (1-0); opposto francese che però mette a terra il pallone del 1-1. Ace del palleggiatore francese Tizi Oualou che fissa il risultato dul 1-3 Francia; attacco di Barotto per il 3-3. Sempre Leon trova il vantaggio sul 4-6; un primo tempo di Bartolucci e un servizio vincente di Barotto ristabiliscono la parità a quota 7. Esce per infortunio il capitano azzurro Bartolucci, al suo posto Nicola Volpe. La Francia allunga con Mathis Henno sul 7-9 ed è time-out Italia. Al rientro in campo i transalpini allungano, Volpe prova a tornare a contatto (9-10) ma Henno e compagni trovano il +3 sul 9-12. Errore in attacco di Barotto e la formazione francese trova il 10-14. Primo tempo di Volpe, attacco di Barotto e gli azzurri si portano a -2 sul 14-16; vantaggio della Francia che si sposta dal 16-18 al 18-20. Errore al servizio di Orioli, attacco vincente del capitano francese Mathis Henno e la Francia allunga sul 18-22. Time-out Italia. Qualche passaggio a vuoto azzurro sul finale e i francesi accelerano sempre con M. Henno/Leon che chiudono il primo set sul 19-25.

    2° SET – Attacco di Iervolino, primo tempo di Volpe, ace di Barotto, muro a due di Fanizza/Volpe e gli azzurri a inizio seconda frazione si portano sul 4-1. Continua da inizio match la staffetta di Staforini e Loreti al libero. Vantaggio azzurro ripreso subito dalla Francia che ristabilisce la parità sul 4-4. La partita prosegue (6-6) fino all’ace sempre di Henno che porta la Francia sul 6-8. Time-out Italia. Esce Iervolino, entra Magliano. Ancora un ace di Henno per il 6-9 Francia. La Francia controlla il parziale e sul 8-12 coach Fanizza è costretto a fermare il ritmo di gioco transalpino. Gli azzurri si riavvicinano con gli attacchi di Magliano che propiziano il 15-16. L’Italia torna a contatto. Time-Francia. Parallela out di Magliano e la Francia riscappa via dal 15-18 al 17-21. Italia in difficoltà. Ace di Henno per il 17-22. Transalpini che amministrano bene il vantaggio acquisito passando dal 18-23 al 20-25. Italia-Francia 0-2.

    3° SET – Gli attacchi di Barotto e Orioli fissano il risultato sul 3-1 per l’Italia a inizio terzo set; muro di Barotto per il 5-1 ed è time-out Francia. Ace di H. Henno per il 5-3. Rocambolesco e fortunoso punto dei francesi che si riportano a -1 sul 6-5. Parallela vincente di Barotto e spunto di Magliano per il 9-6 Italia. Spirito azzurro che esce fuori e l’Italia allunga sul 12-7. Time-out Francia. Italia che limita gli attacchi soprattutto dei fratelli Henno e dell’opposto Leon (13-7). Attacco out di H. Henno e gli azzurri scappano sul 15-7. Reazione francese che trova un importante break (0-3) e si porta sul 15-10. Time-out Italia. Pausa chiamata da coach Fanizza che trova l’effetto sperato e l’Italia allunga a +7 sul 17-10. Vantaggio azzurro che passa sul 19-12; attacco in diagonale di Barotto (20-12) ed ace dello stesso opposto azzurro per il 21-12. Fuori Fanizza-Barotto, dentro Boninfante-Roberti e nuovamente Loreti per Staforini e l’Italia vola a +10 sul 23-13. Errore al servizio del francese Feral (24-14) e attacco di Roberti che trova il mani out e gli azzurri chiudono sul 25-14. Si va al quarto set.

    4° SET – Un sostanziale equilibrio contraddistingue l’inizio della quarta frazione di gioco e si passa dal 2-2 al 5-5; guizzo francese di Leon per il 5-7 ed ace del capitano Henno e la Francia trova un importante allungo sul 5-9. La Francia alza il ritmo e l’Italia subisce; transalpini che si portano a +6 sul 6-12. Servizio out di Magliano per l’8-13 Francia. L’Italia tenta la risalita, attacco in diagonali di Mattia Orioli e gli azzurri accorciano le distanze (10-13). Time out Francia. L’Italia mette la Francia nel mirino; sale il livello degli azzurri in difesa e in attacco. Spunto di Orioli, muro azzurro su Leon, parallela vincente ancora di Orioli e l’Italia trova la parità a quota 13. La battaglia prosegue punto a punto e si passa dal 15-15 al 18-18. Momento decisivo dell’Europeo (19-19). Attacco di Orioli murato da Leon e la Francia trova il 19-21. Partita tesa. Escono Fanizza-Barotto, in campo Boninfante-Roberti e l’Italia pareggia i conti sul 21-21. Time-out Francia. Orioli e Volpe e l’Italia mette il naso fuori (23-22), parità però ristabilita dal solito Leon (23-23). Primo tempo sull’asse Boninfante-Volpe e per l’Italia è set point sul 24-23; annullato però dai francesi (24-24). Attacco di Henno ed è match point Francia, ma un servizio a rete dei transalpini ristabiliscono la parità (25-25). Dentro Fanizzza-Barotto per Boninfante-Roberti; attacco murato di Magliano ed è secondo match point Francia (25-26); Barotto trova il mani out ed è 26-26. Attacco ancora di Henno per il 26-27; Orioli trova il pari sul 27-27. Partita sul filo dei nervi, set ad alta intensità. Ancora i fratelli Henno mattatori di fine parziale per il quarto match point (27-28); Leon non trova le mani del muro azzurro ed è 28-28. Errore in palleggio del palleggiatore francese Tizi Oualou ed è set point Italia; servizio potente di Barotto, free ball, attacco di Orioli ed è 30-28 Italia. Italia-Francia 2-2. Si va al quinto set.

    5° SET – Errore al servizio francese, diagonali di Barotto e il tie-break si apre con l’Italia sopra (2-0). Punto di Henno e primo tempo di Magnin per il 2-2. Ace di Barotto per il 4-3 Italia; attacco di Orioli ed è 5-4, la Francia pareggia (5-5) prima di passare in vantaggio (5-6). Servizio out di Henno ed è parità a quota 6. Sempre Henno trova il vantaggio (6-7) ma Mattia Eccher vince la guerra sotto rete per il 7-7. Sul 8-9 Francia coach Fanizza chiama il time-out; fallo in attacco dell’Italia e la Francia trova il break sul 8-10; vantaggio translpino che si sposta sul 9-11. La Francia allunga sul 10-12 ma Orioli trova l’undicesimo punto (11-12). Fuori Fanizza-Barotto, dentro Boninfante-Roberti. La Francia si porta sul 11-13; servizio out di Henno per il 12-13 ed è time out Francia. Attacco di Henno trova il mani out azzurro ed è match point sul 12-14 Francia. Time-out Italia. Attacco in parallela di Roberti per il 13-14; errore in palleggio di Tizi Oualou e rimonta azzurra sul 14-14. Attacco di Barotto, match point Italia; Barotto murato da Henno per il 15-15. Primo tempo sull’asse Fanizza-Eccher ed è secondo match point Italia, sempre però Henno a ristabilire la parità (16-16). Ancora Barotto per il 17-16, terzo match point azzurro, Francia che si appoggia sempre e solo su Henno che punge 17-17. Infrazione al servizio Francia ed è quarto match point azzurro; Henno la risolve (18-18). Orioli per il quinto match point; servizio di poco out di Orioli per il 19-19. Ace di Henno per il 19-20 Italia; servizio questa volta a rete di Henno per il 20-20. Attacco in pipe strano da dire di Henno per il 20-21 Francia; fallo azzurro ed è 20-22 Francia. L’Italia è medaglia d’argento. 

    ITALIA-FRANCIA 2-3(19-25, 20-25, 25-14, 30-28, 20-22)ITALIA: Fanizza 1, Orioli 20, Eccher 5, Barotto 27, Iervolino 2, Bartolucci 1, Staforini (L). Boninfante, Volpe 9, Magliano 7, Roberti 2, Loreti. N.e. Balestra, Feri. All. Fanizza.FRANCIA: Michel 7, Tizi Oualou 7, H. Henno 26, Magnin 4, Leon 14, M. Henno 18, Lopez (L). Varier, Feral 1, Canovas. N.e. Pasquier, Pujol, Strehlau, Duthoit. All. Francastel.Durata set: 24’, 24’, 23’, 34’, 25’.Arbitri: Kovac (SVK), Sanchez Rodriguez (ESP).Italia: 4 a, 22 bs, 9 mv, 37 et. Francia: 9 a, 24 bs, 8 mv, 40 et.

    PREMI INDIVIDUALIMiglior libero: Matteo StaforiniMiglior schiacciatore: Hilir HennoMiglior schiacciatore: Mathis HennoMiglior centrale: Jakub MajchrzakMiglior centrale: Beau WortelboerMiglior opposto: Tommaso BarottoMiglior palleggiatore: Amir Tizi OualouMVP: Amir Tizi Oualou

    I RISULTATI | FINALI (Apeldoorn)Finale 3/4° posto: Polonia-Olanda 3-2 (21-25, 22-25, 25-15, 25-21, 15-9)Finale 1/2° posto: Italia-Francia 2-3 (19-25, 20-25, 25-14, 28-30, 20-22)

    ALBO D’ORO | CAMPIONATI EUROPEI UNDER 22 MASCHILI2022, Tarnow (Polonia): ITALIA2024, Apeldoorn (Olanda): FRANCIA

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Luca Loreti medaglia d’argento agli Europei con la Nazionale Under 22

    Piacenza 14.07.2024 – Il libero Luca Loreti, classe 2005 e neoacquisto di Gas Sales Bluenergy Piacenza, impegnato con la Nazionale Under 22 in Olanda ha vinto la medaglia d’argento ai campionati d’Europa di categoria.
    Nella finale giocata ad Apeldoorn, la Nazionale azzurra, guidata dal tecnico Vincenzo Fanizza, è stata superata al tie break dalla Francia (19-25, 20-25, 25-14, 30-28 20-22 per i francesi) al termine di una partita che ha visto gli azzurri fallire anche diversi match ball dopo averne annullati due (12-14) ai francesi.
    Persi i primi due set gli azzurrini hanno vinto terzo agevolmente il terzo e il quarto ai vantaggi dopo un lungo braccio di ferro con gli avversari. Nel tie break sono stati bravi ad annullare due match ball ai francesi sul 12-14 ma poi non sono riusciti a chiudere diversi match ball che hanno avuto.
    Alla finale i giovani azzurri erano arrivati dopo aver chiuso al secondo posto il proprio girone vinto dalla Francia, che nella seconda giornata aveva superati gi azzurri per 3-1 (25-15, 20-25, 21-25, 15-25 per i francesi), e dopo aver superato in semifinale la Polonia per3-1 (25-21, 25-16, 24-26, 26-24 per gli azzurri) che aveva dominato la Pool I con tre vittorie in altrettanti incontri.
    Nell’altra semifinale la Francia aveva sconfitto i padroni di casa dell’Olanda per 3-0 (25-18, 25-20, 25-23). LEGGI TUTTO