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    Il 2 agosto raduno per sei biancorossi

    Piacenza 15.07.2024 – E mentre da domani a Bologna andrà in scena il Volley Mercato, mancano diciannove giorni al primo momento ufficiale della stagione 2024-2025 di Gas Sales Bluenergy Piacenza. Il raduno per l’inizio della preparazione dei biancorossi è infatti fissato nel pomeriggio di venerdì 2 agosto presso il PalabancaSport. Prevista la consegna del materiale e i controlli medici di routine.
    Sabato 3 agosto inizio della preparazione con una doppia seduta di lavoro.
    Dopo la giornata di riposo, da lunedì 5 agosto quattro giorni con doppio allenamento tra sala pesi, pratica e tecnica, beach volley e piscina. Venerdì 9 agosto seduta di allenamento solo in mattinata e quindi il rompete le righe per il sabato e domenica liberi.
    Per il giorno del raduno a disposizione del tecnico Andrea Anastasi e il suo staff ci saranno sei giocatori: Robertlandy Simon, Robbert Andringa, Leonardo Scanferla, Fabio Ricci oltre ai nuovi Nicola Salsi e Moussé Gueye.
    Lo staff tecnico che coadiuverà Andrea Anastasi sin dal giorno del raduno sarà al completo. Presenti il viceallenatore Roberto Rotari, l’assistente allenatore Matteo Bologna, lo Scout Man Antonio Mariano, il Preparatore Atletico Davide Grigoletto, il Fisioterapista Riccardo Anfosso.
    “L’inizio del lavoro – sottolinea coach Andrea Anastasi – sarà molto soft anche perché diversi giocatori arrivano da un lungo periodo di inattività. L’obiettivo è quello di ricongiungere il gruppo che inizierà la preparazione e quello dei giocatori impegnati in nazionale a fine agosto, avremo livelli differenti e la situazione sarà da valutare giorno per giorno. La volontà è portare il gruppo completo pronto per il primo test match che sosterremo a fine agosto. La squadra è nuova, chi arriverà dagli impegni con la propria nazionale avrà quindici giorni di vacanza. Perugia e Trento partono con i favori dei pronostici, Perugia addirittura è più forte della scorsa stagione, noi ci collochiamo in un gruppo nutrito di squadre da scoprire, siamo nuovi come nuovi sono Modena e la Lube. Dopo le prime settimane di lavoro valuteremo con il direttore sportivo Ninni De Nicolo se potranno aggregarsi alcuni giocatori per darci una mano negli allenamenti”. LEGGI TUTTO

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    Eccher e Magliano d’argento agli Europei Under 22

    Estate significa ancora una volta soddisfazioni azzurre per gli atleti della Delta Group Porto Viro: i nazionali Mattia Eccher e Lorenzo Magliano si mettono al collo la medaglia d’argento agli Europei Under 22 di pallavolo maschile, disputatisi in Olanda.
    Vietata ai deboli di cuore la finalissima di Apeldoorn, l’Italia ha rimontato due set di svantaggio alla Francia ma si è dovuta arrendere al termine di un infinito tie-break, con il rammarico di aver avuto cinque match point a disposizione: 2-3 il punteggio in favore dei transalpini con i parziali di 19-25, 20-25, 25-14, 30-28, 20-22.
    La selezione francese era stata l’unica capace di battere gli azzurri (per 3-1) nella fase a gironi, nelle altre due gare della pool di qualificazione la squadra del CT Vincenzo Fanizza si era invece imposta 3-1 sia sulla Repubblica Ceca che sul Portogallo, andando a poi superare con lo stesso punteggio la quotata Polonia in semifinale.
    Sia per Eccher che Magliano la medaglia d’argento conquistata in Olanda si aggiunge a quella d’oro di due anni fa, rispettivamente, agli Europei Under 20 e Under 18. Eccher, dal canto suo, può vantare anche un argento mondiale Under 21 (ottenuto nel 2023), mentre Magliano potrebbe avere presto l’occasione di rimpinguare il suo palmares azzurro: dal 26 agosto al 7 settembre con ogni probabilità prenderà parte agli Europei Under 20 in Serbia e Grecia come capitano dell’Italia. LEGGI TUTTO

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    Da Amburgo a Gstaad, 6 tornei ATP e WTA questa settimana su Sky: guida tv

    Il tennis non si ferma mai: dopo la scorpacciata di Wimbledon, si torna subito in campo con ben sei tornei in diretta su Sky Sport e NOW e tanti azzurri protagonisti. Si gioca ad Amburgo (in campo oggi Arnaldi e Cobolli), Gstaad (Berrettini e Fognini, che oggi sfida Droguet), Bastad e Newport, ma occhi puntati anche sui WTA di Palermo e Budapest

    Prosegue la grande stagione del tennis su Sky e in streaming
    su NOW. Sei i tornei che saranno trasmessi in diretta e in esclusiva da lunedì 15 a
    domenica 21 luglio: quattro del circuito maschile ATP, due del circuito femminile WTA. 

    ATP 500 Amburgo (Darderi, Arnaldi, Cobolli, Sonego)
    ATP 250 Bastad (Passaro)
    ATP 250 Gstaad (Berrettini, Fognini, Napolitano)
    ATP 250 Newport  (nessun italiano)
    WTA 250 Budapest (nessuna italiana)
    WTA 250 Palermo (Bronzetti, Errani, Trevisan)

    Il programma di oggi su Sky Sport e NOW
    SKY SPORT UNO (201)

    ore 12 COBOLLI (Ita) – ALTMAIER (Ger)
    a seguire NADAL/RUUD – ANDREOZZI/REYES-VARELA

    SKY SPORT TENNIS (203)

    ore 10.30 RIEDI (Svi) – BARRERE (Fra)
    non prima delle 12 DROGUET (Fra) – FOGNINI (Ita)
    non prima delle 15 THIEM (Aut) – VARILLAS (Per)
    a seguire: WTA Palermo
    non prima delle 18.30 MARTINEZ (Spa) – ARNALDI (Ita)
    a seguire WTA Palermo

    Come vedere i tornei su Sky Sport
    Sky Sport Tennis (anche in streaming su NOW) è sempre il “campo centrale”, il canale di riferimento per gli appassionati, dove seguire live e con il commento in italiano tutti gli incontri con in campo giocatori italiani, oltre ai match più significativi. Questa settimana alcune sfide in onda anche su Sky Sport Uno, Sky Sport Arena e Sky Sport Max.

    L’opzione Sky Sport Plus per vedere tutti i match
    Per i clienti Sky è disponibile Sky Sport Plus, dove seguire lo spettacolo delle grandi sfide maschili e femminili in modo più ricco, coinvolgente e semplice. Basta andare sul canale Sky Sport Tennis al 203 e, con il tasto verde del telecomando di Sky Q via satellite o il tasto interattività di Sky Glass, se connessi alla rete internet, accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco dei tornei acquisiti da Sky, curate e realizzate da ATP e WTA e in più, nella sezione Classifiche, visualizzare in tempo reale il ranking di singolare ATP e WTA. Per i clienti NOW è disponibile Extra Match, il servizio che mette a disposizione canali aggiuntivi per accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco, curate e realizzate da ATP e WTA.

    La programmazione dei tornei ATP e WTA della settimana 15-21 luglio sui canali Sky Sport e in streaming su NOW
    Lunedì 15 luglio

    Sky Sport Tennis e NOW  dalle 10.30 alla 1 (il meglio dei 6 tornei)
    Sky Sport Uno e NOW  dalle 10.30 alle 20.30 (il meglio dei 6 tornei)

    Martedì 16 luglio

    Sky Sport Tennis e NOW  dalle 10.30 alla 1 (il meglio dei 6 tornei)
    Sky Sport Uno e NOW dalle 10.30 alle 20.30 (il meglio dei 6 tornei)

    Mercoledì 17 luglio

    Sky Sport Tennis e NOW  dalle 10.30 alla 1 (il meglio dei 6 tornei)
    Sky Sport Uno e NOW dalle 10.30 alle 20.30 (il meglio dei 6 tornei)

    Giovedì 18 luglio

    Sky Sport Tennis e NOW  dalle 10.30 alle 23 (il meglio dei 6 tornei)

    Venerdì 19 luglio

    Sky Sport Tennis e NOW dalle 10.30 alle 23 (il meglio dei 6 tornei)

    Sabato 20 luglio

    Sky Sport Tennis e NOW  dalle 11 semifinali ATP Gstaad; dalle 15.30 semifinali ATP Amburgo; dalle 20 semifinali WTA Palermo

    Domenica 21 luglio

    Sky Sport Tennis e NOW  dalle 11.30 finale ATP Gstaad; dalle 14 finale ATP Båstad (anche su Sky Sport 251); dalle 15 finale ATP Amburgo; dalle 20.30 finale ATP Newport
    Sky Sport Max e NOW  dalle 16 finale WTA Budapest
    Sky Sport Arena e NOW  dalle 20.30 finale WTA Palermo LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 16^ tappa da Gruissan a Nimes: percorso e altimetria

    Da Firenze a Nizza, passando per Bologna, Torino, il Galibier, il Massiccio Centrale, i Pirenei, Monte-Carlo e Cime de la Bonnette. È il percorso del Tour de France 2024, giunto alla 111esima edizione, che partirà sabato dall’Italia. Di seguito tutte le tappe e le altimetrie fino alla crono decisiva da Monte-Carlo e Nizza. Il Tour in diretta su Eurosport, canali 210 e 211 della piattaforma Sky
    TOUR DE FRANCE, LA 13^ TAPPA IN DIRETTA

    1^ TAPPA – SABATO 29 GIUGNO

    FIRENZE >RIMINI (206 km)

    2^TAPPA – DOMENICA 30 GIUGNO

    CESENATICO >BOLOGNA (200 km)

    3^TAPPA – LUNEDI’ 1 LUGLIO

    PIACENZA >TORINO (229 km) LEGGI TUTTO

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    Tour de France 2024: oggi riposo, domani si riparte. Pogacar sempre più vicino al trionfo

    Si è conclusa la seconda settimana del Tour de France 2024: lunedì giorno di riposo prima delle ultime sei tappe. Le due frazioni sui Pirenei hanno sancito lo strapotere di Tadej Pogacar che è sempre più vicino a coronare il sogno di una storica doppietta Giro-Tour che manca dal 1998, quando a realizzarla fu Marco Pantani. E intanto lo sloveno batte proprio un record del Pirata sulla salita di Plateau de Beille
    LE CLASSIFICHE DEL TOUR 2024

    “Le Tour, c’est moi!”: non lo ha detto ma lo ha dimostrato con i fatti, Tadej Pogacar. L’uno-due sui Pirenei, tappe che dopo il colpo di Vingegaard sul Massiccio Centrale potevano dare l’idea di rappresentare un grattacapo per lo sloveno, si sono invece rivelate un inesorabile colpo da ko nei confronti degli avversari, uno destro-sinistro da cui è difficile rialzarsi. Nel giorno della festa nazionale francese, quel 14 luglio in cui si celebra la presa della Bastiglia, la fine della monarchia e dell’Ancien Régime, Pogacar compie a Plateau de Beille la sua personale rivoluzione, battendo Vingegaard sul suo terreno e sconfiggendo anche quel caldo che gli ha sempre dato fastidio, avversario pericoloso quanto quelli sui pedali. Al tempo stesso la sua azione quasi irreale, spettacolare, sbalorditiva (ha polverizzato il record di Marco Pantani di ascesa sulla salita pirenaica, e si avvicina a compiere la doppietta Giro-Tour che manca proprio dal 1998, quando a realizzarla fu il Pirata) è stata una dichiarazione di presa del potere sulla Grande Boucle. Il giallo della sua maglia rifletteva la luce accecante delle montagne, e di fatto si auto incoronava, chilometro dopo chilometro, “Re Sole” di questo Tour de France e forse anche qualcosa di più, stiamo parlando di un posto nella storia del ciclismo, e dello sport in generale, di cui si parlerà nel futuro. I Pirenei, ci ha insegnato Gianni Mura, sono noti anche per la particolare velenosità delle vipere che li abitano. Sono inesorabili e cattivi, disegnano le gerarchie senza appello

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    Il giorno di riposo, poi sei tappe fino a Nizza
    Dopo i giorni del giudizio, ora l’ultimo lunedì di riposo dopo tante fatiche. Momento per ricaricare le batterie, polmoni e muscoli, in attesa delle ultime sei tappe. Le ultime tre in particolare separano Pogacar dall’ufficialità del trionfo. Due tappe di salite e la crono finale. Le prime due, con arrivo venerdì a Isola 2000 e sabato sul Col de la Couillole, possono essere l’ultima, e un po’ disperata, occasione di attaccare la maglia gialla. La cronometro di Nizza, se i distacchi resteranno questi, sarà a quel punto poco più di una passerella. I margini (decisamente notevoli) in classifica generale sono più che tranquillizzanti per gli uomini della UAE, ancor di più lo è lo stato di forma dello sloveno che demoralizza qualsiasi ipotesi di “ribellione” all’inevitabile. Ma nessuna corsa presenta insidie come il Tour de France. Lo sloveno lo sa e siamo sicuri che non ha alcuna intenzione di cedere lo scettro. Il suo strapotere è rinchiuso in una scena ripresa sulla salita di Plateau de Beille: mentre Vingegaard è al massimo dello sforzo, Pogacar si alza e pedala senza mani aprendo una bottiglietta d’acqua. Sì, per quanto visto finora… “Le Tour, c’est moi!”.

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    Il “Re pescatore” abdica ma con tanto onore
    Il bilancio di queste prime due settimane ribadisce i valori in campo e anzi li rafforza nelle differenze. Dopo Pogacar, in versione marziano a pedali, c’è Vingegaard. Lo avevano accusato di essere troppo attendista, di non attaccare, e in particolare Evenepoel di non avere le “palle” (parole testuali del belga). Il danese sabato ha dovuto subire ancora una volta il lavoro e la strategia perfetta della UAE di Pogacar, ma nella tappa di Plateau de Beille ha fatto tutto quello che doveva, non gli si può rimproverare niente. Ritmo forsennato della sua Visma, Jorgenson eroico a segnare un ritmo infernale nella prima parte di salita. Poi il “Re pescatore” ha attaccato, con coraggio, ma si è dovuto arrendere allo strapotere della maglia gialla. Ha abdicato al trono, ma con onore, meritandosi gli applausi che si merita chi comunque ci ha provato. Al terzo posto si conferma Remco Evenepoel. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: dietro i fenomeni dei grandi giri è quello che continua ad avere la gamba migliore, questo suo primo Tour è più che positivo e in chiave futura il belga passato dal calcio alle due ruote potrà firmare pagine non secondarie alla Grande Boucle. Ha già vinto la cronometro in questa edizione e si candida a fare il bis a Nizza. Menzione speciale per Giulio Ciccone. L’italiano dopo il terribile weekend conferma l’ottava posizione in classifica generale. Il suo Tour costante, senza squilli ma solido e intelligente, prosegue in attesa che i fuoriclasse concedano una striminzita occasione di vittoria di tappa agli scalatori primi tra gli umani. La settimana appena passata ci lascia invece il ritiro, amaro, l’ennesimo alla Grande Boucle, di Primoz Roglic. Serve scomodare un mito del Tour, Jacques Goddet, che nel 1947 disse a René Vietto: “Ce l’hai nel sangue questa gara, eppure anche stavolta la carogna si rifiuta”. Sì, il Tour può essere crudele.

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    Girmay verso la storia e un doveroso ricordo
    Non c’è solo Pogacar a scrivere la storia in questo Tour de France. C’è anche l’epopea di Girmay: tre vittorie di tappa per l’eritreo e una maglia verde della classifica a punti sempre più vicina. Ad Asmara, capitale del suo paese, festeggiano i suoi trionfi con i caroselli che di solito vengono riservati a imprese calcistiche. Il corridore della Intermarché è già un simbolo del suo popolo e lo sta diventando anche di un continente che nel ciclismo comincia ad affacciarsi. Abbiamo già vissuto ingressi di nazioni e luoghi nel mondo delle due ruote: americani, inglesi, australiani, poi l’ascesa del ciclismo latinoamericano-andino. Ora potrebbe essere il turno anche dell’Africa, benvenuta. La Grande Boucle saluta questo weekend pazzesco, epico e spettacolare, da martedì si torna a fare sul serio. Ultime sei tappe e chilometri per tentare imprese, per conquistare vittorie e lasciare un segno. Ma prima di salutare i Pirenei, il tempo di un ricordo. Domenica la carovana ha percorso il il Col du Portet-d’Aspet. Era il 18 luglio 1995 e nella discesa del Colle Fabio Casartelli cadde perdendo la vita su quelle strade di Francia. Era stato medaglia d’oro all’Olimpiade di Barcellona nel 1992. C’è una stele che lo ricorda e non abbiamo il dovere di conservarne la memoria. Di un ragazzo di talento dal sorriso gentile.

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    Ciclismo
    Tour de France 2024, il percorso e le tappe. FOTO

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    TOUR DE FRANCE, LA 13^ TAPPA IN DIRETTA

    1^ TAPPA – SABATO 29 GIUGNO

    FIRENZE >RIMINI (206 km)

    2^TAPPA – DOMENICA 30 GIUGNO

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    Ralf Schumacher fa coming out: la foto con il nuovo compagno

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    Capitan Tiberti confermato da Brescia: “Ho voglia di lottare per grandi obiettivi”

    Ha guidato la Consoli alla conquista della sua prima Coppa Italia di A2 portandosi a casa il titolo di MVP e nel weekend successivo ha fatto danzare i suoi attaccanti in un crescendo che li ha portati anche al traguardo della Supercoppa, eppure Simone Tiberti non si racconta tanto attraverso le vittorie, quanto davanti ai momenti difficili, in cui serve restare lucidi e tenere unita la squadra.

    Quella che ha ringraziato a gran voce nei saluti di fine anno, lasciando intendere che la Consoli è o tutti o nessuno, non ci sono individualismi e protagonismi, ci sono lavoro e spirito di gruppo.Ed è con quelli che i tucani si sono risollevati dopo l’esclusione inattesa dai Play off e si sono fatti largo tra le big di stagione per andare a prendersi la scena in Coppa, senza clamori, con calma e tranquillità. Dopo la sconfitta agli ottavi di a Reggio Emilia, il 5 biancazzurro ha saputo sferzare i compagni senza dar loro attenuanti e ha toccato i tasti giusti, perché da quel 21 aprile la voglia di andare a bersaglio e l’intesa in campo sono state l’arma in più. Nei weekend di Cuneo e Grottazzolina tanta parte del successo è venuta proprio dalla compattezza del gruppo bresciano, che ha fatto quadrato attorno al suo capitano non in condizioni fisiche perfette, comunque in campo ad onorare la Final four.

    Simone Tiberti, oltre alla tecnica e alla visione di gioco, ha questa dote: è un leader, uno che ispira e non ha paura di quella responsabilità.Lo confermano i numeri: la prossima sarà la decima stagione con la maglia della sua città, dopo le precedenti quindici passate sui campi di A2 e Superlega. A quasi 44 anni ha messo da parte 1085 punti dei quali 321 muri, 157 ace e 361 attacchi e non è pronto a smettere.

    “Dico sempre che navigo a vista e che decido cosa sarà del campionato successivo anche in base a come è andata la stagione – spiega il capitano -. E quest’anno sono particolarmente contento di continuare: sia la voglia che ho ancora di giocare che i risultati recenti mi hanno convinto. Ho tanta motivazione e voglia di stare in gruppo e lottare per i grandi obbiettivi. La rosa di quest’anno è molto competitiva ma la pallavolo è sport in cui in campo non scendono i valori ipotetici e i nomi, serve invece dimostrare di essere i più bravi di partita in partita. Spero che la Coppa e la Supercoppa abbiamo insegnato che si vince soffrendo e si vince aiutandoci”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO