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    Caterina Bosetti è il colpo in posto 4 di Scandicci: “Darò il massimo”

    La Savino Del Bene Volley Scandicci è lieta di annunciare l’arrivo della schiacciatrice azzurra Caterina Bosetti. Giocatrice di grande esperienza e qualità, Bosetti approda a Scandicci dopo aver disputato la stagione 2024–2025 nel massimo campionato turco con la maglia del VakıfBank Spor Kulübü, formazione con la quale ha anche partecipato alla CEV Champions League.

    Nel campionato nazionale turco ha totalizzato 106 punti, 14 muri vincenti e 20 ace, dimostrando ancora una volta la sua efficacia in attacco e al servizio, oltre alla consueta solidità in seconda linea. In ambito internazionale ha collezionato 9 presenze in CEV Champions League, firmando 41 punti, con 3 muri vincenti e 9 ace, contribuendo al percorso europeo del club di Istanbul.

    Schiacciatrice di equilibrio, dotata di tecnica raffinata e visione di gioco, Caterina Bosetti rappresenta un innesto di prim’ordine per il gruppo guidato da coach Marco Gaspari, che potrà contare sulla sua leadership e sul suo bagaglio tecnico per affrontare una stagione intensa e ricca di ambizioni, in Italia e in Europa.

    Bosetti ha così commentato il suo ritorno in Italia: “Sono entusiasta di intraprendere questa nuova avventura con la Savino Del Bene Volley. Si tratta di una società ambiziosa, che negli ultimi anni ha saputo crescere in modo costante, affermandosi tra le realtà più importanti della pallavolo italiana e non solo. Darò il massimo per contribuire a raggiungere obiettivi sempre più prestigiosi.”

    Nata a Busto Arsizio il 2 febbraio 1994, Caterina Bosetti è cresciuta in una famiglia di grandissima tradizione pallavolistica. Figlia del tecnico Giuseppe Bosetti, allenatore più titolato del volley giovanile italiano, e dell’ex pallavolista azzurra Franca Bardelli, ha seguito le orme della sorella Lucia fino ad affermarsi come una delle migliori schiacciatrici del panorama europeo.

    Caterina Bosetti ha iniziato la sua carriera nel 2007 nelle giovanili dell’Amatori Orago. Dal 2008 al 2011 ha fatto parte della nazionale Under 18, con cui ha conquistato la medaglia d’argento al campionato europeo 2011. Nel novembre 2009 è stata ingaggiata dal Villa Cortese, neopromossa in Serie A1, ed ha esordito nella massima serie italiana a 15 anni. Con la formazione lombarda ha trascorso quattro stagioni, riuscendo a vincere due volte la Coppa Italia. Nel 2010 ha fatto parte della spedizione dell’Under 19 azzurra agli Europei di categoria disputati in Serbia, manifestazione al termine della quale ha conquistato l’oro ed è stata premiata come miglior giocatrice.

    Dal 2011 al 2013 ha fatto parte della nazionale Under 20, con cui ha vinto il campionato mondiale 2011 ed è stata eletta MVP. Sempre nel 2011 ha ricevuto le prime convocazioni nella nazionale maggiore, partecipando alla conquista della Coppa del Mondo. Nella stagione 2013-2014 si è trasferita in Brasile, firmando per l’Osasco, con cui ha vinto il Campionato Paulista e la Coppa del Brasile. Nella stagione successiva ha cambiato maglia, vestendo i colori della formazione turca del Galatasaray, società nella quale è rimasta solamente per un’annata sportiva.

    Nel 2015-2016 Caterina ha fatto ritorno in Italia, accettando di giocare per la Igor Gorgonzola Novara. La prima esperienza con la maglia della formazione piemontese dura solamente un anno, dato che a partire dal campionato 2016-2017 approda alla Liu Jo Nordmeccanica Modena. Dopo due stagioni con i colori di Modena e dopo aver vinto la medaglia d’argento al World Grand Prix 2017, nel 2018-2019 Caterina ha scelto di proseguire la sua carriera con Casalmaggiore, rimanendo per due stagioni in Lombardia. Il campionato 2020-2021 ha invece segnato il suo ritorno alla Igor Gorgonzola Novara, con cui in quattro stagioni ha centrato la vittoria della WEVZA Cup e della Challenge Cup.

    Il palmarès di Caterina si è arricchito notevolmente negli ultimi tre anni: nel 2022 ha conquistato l’oro alla Volleyball Nations League e il bronzo al campionato mondiale, mentre nel 2024 ha vinto nuovamente l’oro alla Volleyball Nations League e anche le Olimpiadi di Parigi. Nella stagione 2024-2025 ha giocato per il VakıfBank nella massima divisione turca, vincendo il campionato e partecipando alla Final Four della CEV Champions League. Dalla stagione 2025-2026 Caterina è pronta a mettersi a servizio della Savino Del Bene Volley di coach Marco Gaspari.

    (fonte: Savino Del Bene Scandicci) LEGGI TUTTO

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    Nazionale maschile Universiadi: due vittorie e una sconfitta nei test-match contro la Tunisia

    Si intensifica sempre più il lavoro della nazionale maschile Universiadi, che prenderà parte alla manifestazione in programma dal 14 al 24 luglio a Berlino (Germania). Il gruppo azzurro, in ritiro a Camigliatello Silano (CS), nella giornata di giovedì 19 giugno ha concluso il terzo e ultimo test match contro la nazionale seniores tunisina, formazione allenata dal tecnico italiano Camilo Placì.

    Al di là dei risultati, tre importanti sfide per i ragazzi del Direttore Tecnico Vincenzo Fanizza, utili a preparare al meglio la rassegna mondiale universitaria in terra tedesca. Nel primo match andato in scena lunedì 16 giugno gli azzurri sono usciti sconfitti dal campo con il risultato di 1-3 (18-25, 25-22, 22-25, 24-26), mentre nelle restanti due sfide, andate in scena mercoledì 18 e giovedì 19 giugno l’Italia è riuscita a rifarsi ottenendo due convincenti successi arrivati rispettivamente con il risultato di 3-0 (25-21, 25-19, 25-21) e di 3-1 (25-17, 25-19, 19-25, 25-23). 

    Archiviate le sfide contro la Tunisia, l’Italia di Vincenzo Fanizza, sempre al Palazzetto dello Sporti di Camigliatello Silano, diventata ormai la casa delle nazionali giovanili maschili, sarà impegnata in tre nuovi e preziosi test match contro la Repubblica Ceca (gruppo Universiadi): le partite sono in programma martedì 1, mercoledì 2 e giovedì 3 luglio (ore 17.30).

    DIRETTA STREAMINGItalia-Repubblica Ceca in programma martedì 1° luglio alle ore 17.30 sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube della Federazione Italiana Pallavolo (QUI).

    LA GALLERY DI ITALIA-TUNISIA (19 LUGLIO) QUI.

    I TABELLINI16 GIUGNO | ITALIA-TUNISIA 1-3 (18-25, 25-22, 22-25, 24-26)ITALIA: Fanizza 2, Magalini 14, Pellacani 9, Guzzo 13, Cianciotta 4, Truocchio 9, Catania. Loreti, Barretta, Selleri, Roberti 5. N.e. Gironi, Valbusa. All. Fanizza. TUNISIA: Mbarki 9, Ben Slimen 4, Ben Romdhan 11, Kadhi 13, Nagga 1, Karamosli 12, Ryden (L). Ben Youssef 13, Hlel, Hfaied, Bacour 1, Bouachir. N.e. Ben Taher, Agerbi. All. Placì.Durata: 25’, 28’, 30’, 34’.Italia: a 4, bs 22, m 9, et 34.Tunisia: a 7, bs 22, m 9, et 33.

    18 GIUGNO | ITALIA-TUNISIA 3-0 (25-21, 25-19, 25-21) ITALIA: Magalini 14, Crosato 4, Guzzo 18, Cianciotta 9, Truocchio 8, Fanizza 2, Catania (L). Roberti 2. N.e. Comparoni, Pellacani, Gironi, Orioli, Loreti, Selleri. All. Fanizza. TUNISIA: Ben Slimen 1, Karamosli 7, Kahdi 3, Ben Youssef 13, Ben Romdham 10, Agerbi 5, Ryden (L). Hlel, Sammoud, Hfaied, Bacour, Mbarki, Bouachir 1, Ben Taher. N.e. Nagga. All. Placì.Durata: 27’, 26’, 27’.Italia: a 3, bs 14, m 9, et 20.Tunisia: a 4, bs 16, m 4, et 18.

    19 GIUGNO | ITALIA-TUNISIA 3-1 (25-17, 25-19, 19-25, 25-23)ITALIA: Magalini 6, Crosato 3, Guzzo 21, Cianciotta 10, Truocchio 5, Fanizza 1, Catania (L). Comparoni 9, Pellacani 5, Loreti, Orioli 3, Selleri, Roberti 6. N.e. Gironi. All. Fanizza. TUNISIA: Hfaied 13, Ben Taher 6, Ben Youssef 1, Sammoud 5, Agerbi 6, Ben Slimen 1, Ryden (L). Hlel, Karamosli 5, Bacour 2, Ben Romdhan, Bouachir 6. N.e. Kadhi, Nagga, Mbarki. All. Placì.Durata: 22’, 23’, 24’, 27’.Italia: a 8, bs 28, m 9, et 39.Tunisia: a 5, bs 8, m 2, et 25.

    (fonte: Federazione Italiana Pallavolo) LEGGI TUTTO

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    Prata, terza stagione per Alex Aiello: “Sento di aver fatto dei passi in avanti”

    Nato in Brianza, ma cresciuto in Sicilia anche nella sua parabola agonistica Alex Aiello ha unito tutto lo stivale finendo per giurare fedeltà ai colori gialloblù della Tinet Prata. Il libero classe 2002, infatti, giocherà per la terza stagione consecutiva nel club del Presidente Maurizio Vecchies dando il suo solido contributo con la maglia del libero. Aiello ha sempre risposto presente quando è stato chiamato in causa e anche in allenamento fa salire decisamente i giri del motore soprattutto in fase difensiva. Caratteristiche importanti che hanno convinto staff tecnico e dirigenziale a prolungare il suo contratto di un altro anno.

    “La serietà della società, il lavoro che quotidianamente svolgiamo con lo staff e i grandi risultati hanno fatto si che accettassi con entusiasmo la proposta di rinnovo della società – chiosa al momento della firma Aiello ai microfoni della società – tralaltro ogni anno tutti questi tre aspetti migliorano e quindi vorrei proseguissimo su questa falsariga”.

    In questo tuo spicchio di carriera con la maglia di Tinet Prata in cosa ti senti migliorato e su quali aspetti, invece, vorresti ancora progredire? “Innanzitutto mi sento migliorato come persona. Come giocatore sento di aver fatto dei passi in avanti tecnicamente e anche come capacità di prendermi delle responsabilità. Sicuramente ci saranno altri progressi da fare, ma li tengo riservati per non farli sapere agli avversari! (ride)”.

    Nella tua persona sono unite la Brianza e la Sicilia. Prata è nota per avere un pubblico molto caloroso, magari non a livello di quelli del Sud Italia. Che ne pensi? Te lo aspettavi così? “A dirti la verità… si! Avevo guardato un bel po’ di partite online e avevo subito capito quanto sia importante il pubblico per una realtà come la nostra. Viverlo però al PalaPrata è una cosa bellissima e colgo l’occasione per invitare i tifosi a continuare a seguirci”.

    Nel prepartita non è raro vederti con il mate ed un buon libro… Qualche consiglio per i nostri tifosi? “Ultimamente, assieme al capitano Nicolò Katalan, ci stiamo dedicando alla lettura di Donato Carrisi e mi sta piacendo”.

    Piacere per la conferma è anche quello espresso dal Direttore Generale Dario Sanna “Alex sta intraprendendo un percorso di crescita con la nostra maglia – sostiene il dirigente gialloblù – è arrivato neanche ventenne e si è messo in gioco con molta umiltà, dimostrandosi prezioso per il nostro team”.

    (fonte: Tinet Prata) LEGGI TUTTO

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    Ferrari, il dopo-Vasseur potrebbe essere affidato a Coletta, secondo La Gazzetta dello Sport

    Vasseur – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il condizionale è d’obbligo e lo usa anche Luigi Perna, giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport‘ quando, in un articolo su Gazzetta.it ha parlato del dopo-Vasseur, facendo il nome del suo possibile successore. Si tratterebbe di Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance e Corse Clienti, alla guida del programma WEC che ha recentemente visto la Ferrari trionfare alla 24 Ore di Le Mans per la terza volta consecutiva.
    Perna ha sottolineato come a Maranello siano arrivati o passati grandi talenti, come Aldo Costa, poi passato in Mercedes oppure Andrea Stella, ora Team Principal in McLaren. Oltre a questi si fanno altri nomi come quelli di James Allison e Simone Resta, anch’essi passati da Maranello alla corte di Toto Wolff.
    Un primo interrogativo che però il giornalista di Gazzetta si pone è il seguente: “Sarà in grado (Coletta, ndr) di sbrogliare la matassa rossa?”. Già perchè Perna pone l’accento su un groviglio di cose che a Maranello sono il vero problema, al di là dell’uomo che giuda il Reparto Corse.
    Secondo quanto riportato da Perna, Coletta avrebbe già ricevuto una proposta dal presidente John Elkann e sarebbe anche in procinto di accettare. Raccogliere il testimone di Vasseur non sarà facile ma forse potrebbe essere solo questione di tempo.

    Leggi l’articolo completo di Luigi Perna su Gazzetta.it.
    Se invece vuoi approfondire la Crisi Ferrari e comprendere i preoccupanti segnali che arrivano da Maranello e cosa potrebbe servire invece alla Ferrari per tornare a vincere, ti invitiamo a leggere questo nostro articolo di approfondimento. LEGGI TUTTO

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    “Più di una squadra”: si alza il sipario sulla stagione della Sonepar Padova

    Sarà “più di una squadra” il filo conduttore della stagione 2025-26 di Sonepar Padova nel massimo campionato italiano. Non un semplice slogan, ma un’affermazione identitaria che racconta ciò che Pallavolo Padova rappresenta dentro e fuori dal campo. Un progetto che mette insieme la passione per lo sport, la crescita dei giovani atleti, l’impegno sul territorio e il sostegno di una città intera.

    Il claim “più di una squadra” accompagnerà ogni tappa della nuova annata sportiva, a partire dalla campagna abbonamenti 2025_26, che prenderà ufficialmente il via lunedì 23 giugno. Abbonarsi non significa soltanto sostenere la prima squadra dagli spalti della Kioene Arena, ma entrare a far parte di un ecosistema fatto di persone, valori e relazioni.

    Al centro c’è Sonepar Padova, la prima squadra che rappresenta i colori bianconeri nella massima serie nazionale. Ma la forza del club risiede anche nell’Accademia Kioene Pallavolo Padova, cuore pulsante del settore giovanile, dove centinaia di ragazzi e ragazze crescono ogni anno sotto la guida di tecnici qualificati. Un vivaio che forma atleti, ma soprattutto persone.

    Un ruolo fondamentale è svolto dalla rete di sponsor bianconeri, oltre 110 aziende, capitanate dal main partner Sonepar Italia, che credono nel progetto sportivo e sociale di Pallavolo Padova e lo sostengono attivamente. Si tratta di una forma di partnership solida e duratura, che consente alla società di investire nel futuro e di promuovere iniziative di valore sul territorio. 

    Un altro elemento essenziale è rappresentato dalla community dei tifosi. Dai supporter storici ai nuovi appassionati, ogni spettatore è un tassello fondamentale di un mosaico che rende unica l’esperienza Pallavolo Padova. La loro presenza, il loro calore e il loro entusiasmo costituiscono una componente essenziale del percorso della squadra.

    Lo sguardo verso il contesto sociale dove si trova inserito il club è un altro pilastro della filosofia patavina. La società è coinvolta in numerose attività che interessano scuole, associazioni e realtà locali. Invitando queste comunità a vivere l’esperienza delle partite dal vivo e affiancandole con attività per i giovani e incontri formativi, Pallavolo Padova intende usare lo sport come strumento di inclusione e coesione. 

    In questo quadro si inserisce anche la gestione diretta della Kioene Arena da parte del club bianconero, un presidio sportivo che rappresenta non solo la casa della prima squadra, ma anche un punto di riferimento per lo sport cittadino, regionale e nazionale. Un’arena che ha ospitato negli anni, oltre alle partite di SuperLega, manifestazioni sportive di livello interazione, così come concerti e concorsi pubblici di grande affluenza. 

    Altrettanto centrale è il rapporto con la Città di Padova, da sempre uno degli elementi cardine dell’identità del club. La storia di Pallavolo Padova è strettamente intrecciata con quella del suo territorio: ogni progetto, ogni iniziativa, ogni successo sportivo nasce e si sviluppa in un contesto fortemente legato alla città e ai suoi abitanti. Il dialogo costante con le istituzioni locali, le collaborazioni con le scuole e la presenza attiva nei principali eventi cittadini testimoniano un impegno autentico verso la costruzione di una comunità coesa.  

    Ogni partita disputata alla Kioene Arena rappresenta molto più di un appuntamento sportivo: è un’occasione per ritrovarsi e rafforzare il senso di appartenenza. È in questo spirito che il club vuole continuare a crescere insieme alla sua città. 

    (fonte: Sonepar Padova) LEGGI TUTTO

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    Ai quarti, otto anni dopo: la Nazionale femminile di basket sogna nel segno di Zandalasini

    C’è un’Italia che vince anche nel basket. Il merito è della Nazionale femminile, che approda ai quarti di finale degli Europei a otto anni dall’ultima volta. Era dal 2017, infatti, che le nostre ragazze non riuscivano ad apparire tra le migliori otto formazioni del continente. Un risultato che ha trasformato le speranze in certezze, e che stupisce per la modalità con cui è arrivato, ovvero vincendo con autorità le prime due LEGGI TUTTO

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    Civitanova, Kukartsev: “La Superlega sarà una sfida molto attraente e allo stesso tempo dura”

    Accolto dalle belle parole del dg cuciniero Beppe Cormio all’indomani dell’annuncio, Pablo Kukartsev, opposto della Nazionale Argentina, ingaggiato dalla Cucine Lube Civitanova per la stagione agonistica 2025/26, affronta la prima intervista ufficiale ai microfoni della società da tesserato dei vicecampioni d’Italia ed esprime senza mezzi termini la grande soddisfazione per la “fumata biancorossa”.

    Pablo Kukartsev: “La Lube voleva me e io volevo la Lube, tutto liscio! Ho sempre avuto il sogno e l’interesse di giocare in Italia, seguo la SuperLega da anni. A volte il mio programma della domenica pomeriggio era di guardare una partita italiana con mia moglie e mio figlio. Quando il mio allenatore mi ha detto che avevo l’opportunità di giocare a Civitanova, non mi è venuta in mente nessuna ipotesi alternativa. Non vedevo l’ora che tutto si concretizzasse con la firma e l’approdo in questa grande squadra!”.

    La SuperLega è ancora uno dei tornei più difficili al mondo, il punto di incontro dei migliori giocatori: “In Italia si disputa uno dei tornei più complicati. Sarà una sfida molto attraente e allo stesso tempo dura per me, ma sono pronto a dare il massimo in un campionato molto competitivo. Questa è sempre una motivazione in più per i giocatori. Attendo con ansia l’inizio della nuova esperienza per mettermi alla prova e fare tesoro di ogni gara!”.

    Pablo avrà molti compagni di squadra talentuosi, già affiatati tra loro e lui sarà tra i più esperti: “Ci sono giovani incredibili in squadra, con un grande talento e uno spirito forte. Il mio obiettivo è cercare di essere parte integrante del team. Credo sia vitale avere un legame simbiotico perché questo rafforza notevolmente il collettivo e consente di superare insieme i momenti difficili. Sebbene io sia uno dei più ‘anziani’ dal punto di vista delle esperienze, la carta d’identità indica che sono ancora giovane e nel pieno della carriera sportiva. Quindi, darò il massimo, condividerò con tutti ciò che ho appreso e assorbirò quello che mi daranno i compagni. Insieme potremo fare una grande stagione!”.

    Luciano De Cecco ha giocato e vinto a Civitanova, cosa ti ha raccontato? “I successi di Luciano in Italia e a Civitanova sono ammirevoli. Si è congratulato con me per essere diventato un giocatore della Lube e mi ha detto che io e la mia famiglia ci saremmo sentiti a casa, che il Club si prende cura dei propri giocatori. Credo che sia fondamentale e importante per un atleta sentirsi a proprio agio nella vita di tutti i giorni. A livello sportivo potrei imparare molto, dato che approdo in una società impeccabile, con obiettivi ambiziosi e margini di crescita. Sono grato per questa chance!”.

    Che tipo di persona sei fuori dal campo? Quali sono i tuoi interessi principali quando non pensi alla pallavolo? “Adoro viaggiare e imparare il più possibile sulla cultura del paese in cui mi trovo. Insieme alla mia famiglia cerco di prendere la macchina ed esplorare nuovi posti appena ho tempo libero. Spero che potremo vedere tanti posti affascinanti in Italia e gustare la cucina straordinaria del vostro Paese!”.

    Cosa ti è rimasto impresso delle sfide di Champions League con la Lube ai tempi del Roeselare? “Conservo ricordi ben definiti ed emozioni nitide. Non capita spesso di giocare contro una delle migliori squadre d’Italia e del mondo. Ricordo il livello molto alto di quei match, ma anche le mie grandi motivazioni. Chi ama la pallavolo non può non amare il mix di coraggio, forza, potenza e l’incredibile resilienza nel DNA della Lube. Caratteristiche che quest’anno sono state determinanti per la vittoria della Coppa Italia e il percorso strepitoso nei Play Off Scudetto!”.

    Tornando alla passione per i viaggi e la buona tavola… sei mai stato in Italia come turista? Cosa ti piace della nostra cucina? “Non ho avuto l’occasione di visitare l’Italia, ma sono venuto più volte per giocare le coppe. Al primo posto ci sarà sempre la Lube, ma se avrò il tempo e l’opportunità vedrò gli incanti del vostro paese. Per ora ho un buon feeling con la cucina, adoro pasta e pizza per il sapore unico, un piacere per il palato!”.

    (fonte: Cucine Lube Civitanova) LEGGI TUTTO

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    F1, Crisi Ferrari: dai preoccupanti segnali a cosa potrebbe servire per tornare a vincere

    Dopo dieci Gran Premio disputati, la crisi della Ferrari è sempre più evidente. La monoposto non è performante, i piloti sono delusi, il team principal comunica in maniera sempre uguale e ultimamente anche un po’ “scomposta”. La direzione tecnica sembra smarrita, i risultati non arrivano e come uscire dal tunnell sembra sia un qualcosa di ancora non noto! Il problema non è e non può essere solo Fred Vasseur. Analizziamo allora cosa potrebbe servire davvero a Maranello per tornare alla vittoria, prima in pista e poi nei mondiali piloti e costruttori.Leclerc, Vasseur e Hamilton – Credits: Ferrari

    Crisi Ferrari: i 5 segnali preoccupanti che arrivano da Maranello
    Proviamo a pensare e ad elencare almeno cinque segnali della crisi della Scuderia del Cavallino Rampante.
    1. Nessun vero sviluppo in 10 gare sulla SF-25, se non il lavoro sull’ala anteriore per il rispetto della direttiva tecnica sulla flassibilità dei profili alari.
    2. Hamilton che dichiara di non sapere se e quando ci saranno sviluppi e si chiede anche, davanti a microfoni e telecamere, perché non ci siano ancora stati degli aggiornamenti sulla monoposto!
    3. Leclerc continua a giurare amore eterno alla Ferrari ma il suo volto e i suoi occhi non sono certo quelli del giovane innamorato che ha le farfalle nello stomaco e non vede l’ora di abbracciare la sua rossa dolce metà! Al contrario, il monegasco non riesce più a nascondere tutta la sua frustrazione per l’ennesimo anno, il settimo da quando è arrivato in Ferrari, senza alcun titolo.
    4. Il Vasseur pensiero è stato chiaro sin dai test in Bahrain a inizio anno: prima di portare sviluppi alla monoposto, occorreva estrarre tutto il potenziale della SF-25. Ora, le tre giornate di test e ben 10 fine settimana di gara, dovrebbero essere serviti per questo e invece no! La SF-25 continua ad essere una monoposto lenta, critica da mettere a punto, difficile da guidare e ha dimostrato anche di non reggere, né in qualifica, né in gara il ritmo degli avversari, siano essi McLaren, Mercedes o Verstappen.
    5. Altro segnale preoccupante è la via smarrita, alla fine di un ciclo tecnico e in pochissimi mesi. Solamente a dicembre 2024 la Ferrari SF-24 era la seconda forza in pista, con prestazioni molto vicine alla McLaren. A fine mondiale, i 14 punti di ritardo dal team inglese campione del mondo erano un ottimo auspicio per il 2025. I cambiamenti radicali ad un ottimo progetto, unito a un salto in avanti di McLaren – diciamolo – hanno fatto il resto. La nuova sospensione anteriore, unita ad un progetto un po’ troppo conservativo e privo di una programmazione degli sviluppi, hanno fatto in modo che che la Ferrari sia passata da seconda a quarta forza, nel giro di pochi mesi. Hai voglia quindi a voler estrarre potenziale e ricercare weekend perfetti quando poi gli altri top team fanno altrettanto e, a questo, aggiungono anche gli sviluppi, come fatto da McLaren, Mercedes e, in minima parte, anche da Red Bull.

    Crisi Ferrari: il problema è Fred Vasseur?
    La risposta potrebbe essere sì, ma può essere solamente il Team Principal in carica da tre anni, l’unico problema di un team che non vince un mondiale piloti di Formula 1 dal 2007 e Costruttori dal 2008. Va rivoluzionato il modo di lavorare, per poter restare al passo con un Circus della Formula 1 che, in questi anni, è cambiato profondamente. Negli ultimi gioni, dopo l’articolo di Corriere e Gazzetta e le repliche di Vasseur, si è tornati a parlare di un polo Ferrari in Inghilterra, dove c’è un “distretto” molto specializzato e concentrato di scuderie che hanno fatto la storia di questo sport. Ma, è la sostituzione dell’attuale team principal oppure la via inglese la strada per la risoluzione dell’attuale crisi Ferrari? Sicuramente no ma può essere un tassello del mosaico della “Nuova era Rossa”.
    Cosa potrebbe servire per tornare a vincere?
    Proviamo allora ad elencare cinque punti che potrebbero servire alla Ferrari per tornare alla vittoria, prima in pista e poi nel mondiale piloti e costruttori.
    1. Occorre una condivisione chiara degli obiettivi, tra la proprietà e il Team (Principal)
    2. Occorre che il Team Principal abbia piena fiducia e un mandato completo ad agire, con poteri chiari e definiti. Non è un caso che questa figura apicale delle squadre, negli ultimi anni, si sia trasformata, andando in un ottica direttiva con poteri più allargati. Sia Toto Wolff che Chris Horner sono sia Team Principal che CEO del loro “Team”. Non è così per Vasseur che, oltre al ruolo di Team Principal, ricopre quello di Direttore Generale, con molte meno deleghe quindi dei suoi diretti “avversari”.
    3. Occorre un piano a medio-lungo termine che definisca obiettivi chiari e con la “libertà” di poter intervenire per rispettare tali target, nel momento in cui qualcosa non dovesse andare come previsto. La lentezza nel arrivare a prendere certe decisioni a Maranello, oggi è chiaramente un limite forte.
    4. Occorre un’organizzazione chiara e un organigramma altrettanto chiaro e semplice con i ruoli chiave impegnati internamente per il rispetto degli obiettivi.
    5. Occorre tornare a lavorare come un “Costruttore di Formula 1”, come una Scuderia Corse e non come un’Azienda dove le sovrastrutture e le troppe procedure possono solo portare allo stallo. Serve “inseguire” un modello di lavoro “agile” dove le decisioni possano essere prese rapidamente in modo che, altrettanto rapidamente, si possano mettere in lavorazione e in macchina dei correttivi. LEGGI TUTTO