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    F1 diretta Gp Bahrain Ferrari: segui Hamilton e Leclerc

    17:41

    Giro 23, Leclerc a un secondo da Norris

    Il monegasco si porta a un secondo da Norris. Verstappen in crisi: Max, con gomme hard, viene superato anche da Hamilton.

    17:39

    Giro 22: Leclerc punta il terzo posto, Hamilton prova ad accorciare

    Leclerc, con gomme medie nuove, si porta a 1″8 da Norris. Hamilton passa Doohan ed è nono.

    17:38

    Giro 20, Kimi Antonelli sorpassa Verstappen!

    L’azzurro finta di andare all’esterno, poi infila Max allo snake e piazza un sorpasso memorabile!

    17:36

    Giro 20, Norris rischia un’altra penalità

    Lando rischia un’altra penalità per un soffiatore. 

    17:35

    Giro 19: Leclerc quarto, Piastri leader

    Charles passa Gasly e si riprende il quarto posto, Oscar torna davanti a tutti. Nessuna investigazione invece per Bearman dopo il presunto unsafe release.

    17:33

    Giro 18, Ferrari ai box

    Leclerc e Hamilton ai box: Leclerc rientra alle spalle di Gasly. Strategia discutibile della Ferrari.

    17:31

    Giro 17, Leclerc c’è ma non basta

    Il passo di Leclerc è buono, ma non eccezionale. Charles infatti perde 1″3 da Norris e 1″0 da Piastri. Antonelli intanto attacca Verstappen.

    17:27

    Giro 15, Antonelli nei guai, Leclerc leader

    Track limits per Norris e Antonelli: al prossimo scatta la penalità per l’italiano. Intanto sosta per Piastri: gomma gialla per lui. Ora Leclerc in testa al Gp.

    17:26

    Giro 14, Gasly mette la freccia su Antonelli

    Il francese recupera la posizione dopo la sosta dell’italiano.

    17:23

    Giro 12, dominio Piastri: Russell lontano

    Piastri sta letteralmente dominando il Gp dii Bahrain: 3″9 di vantaggio su Russell. L’australiano della McLaren riprende il giro veloce in 1:38.681 ma niente punto extra.

    17:22

    Giro 11, iniziano i pit stop

    Si fermano Norris (che ha scontato i 5″ di penalità e ha optato per gomme medie) e Verstappen (hard).

    17:20

    Giro 10, che sorpasso di Antonelli su Gasly!

    Gasly chiude la strada all’azzurro che però non molla e con un gran sorpasso si prende il quinto posto.

    17:18

    Giro 8, Norris punta Russell

    Nonostante la penalità, Norris è a mezzo secondo dal secondo posto di Russell. Hamilton supera Sainz ed è ottavo, Leclerc sempre quarto.

    17:17

    Norris, arriva la penalità

    La Fia dà 5″ di penalità a Lando Norris per “posizione non corretta alla partenza”.

    17:15

    Giro 7, Norris indagato. Leclerc show

    Lando indagato dalla Fia per falsa partenza. Il monegasco della Ferrari è intanto più veloce di Norris e Russell ma ha comunicato al Team di avere problemi di bloccaggio.

    17:10

    Giro 5, Piastri al comando. Secondo Russell

    Piastri in prima posizione: +1.7 il vantaggio su Russell. Hamilton comunica di non avere il grip con la gomma gialla. Antonelli intanto è sesto: superato Sainz.

    17:08

    Giro 3, Norris show: è terzo

    Dopo le difficoltà del sabato in qualifica, inizio spettacolare per Lando che sale in terza posizione. Ci potrebbe però essere una penalità per lo stesso Norris: falsa partenza? Fia al lavoro.

    17:07

    Giro 3, Leclerc perde terreno

    Il monegasco perde due posizioni (ora è quarto), complice soprattutto la scelta della gomma gialla per la Ferrari. Hamilton nono, l’ex Sainz sale al sesto posto.

    17:05

    Giro 1, Piastri avanti, Russell aggressivo

    Piastri mantiene il primo posto davanti a Leclerc, Russell attacca il ferrarista e lo passa.

    17:04

    Inizia il GP del Bahrain!

    Si spegnono i semafori, su i motori: inizia il Gp del Bahrain!

    17:03

    Le macchine tornano in griglia

    Le vetture si sistemano in griglia, cresce la tensione per l’inizio della gara!

    17:00

    Inizia il giro di ricognizione

    Si parte con il giro di ricognizione del GP del Bahrain.

    16:55

    Tra poco il giro di ricognizione

     I piloti si preparano per il giro di ricognizione poi si alzerà il sipario sulla 21esima edizione del Gp del Bahrain.

    16:53

    Bahrain International Circuit, le caratteristiche del circuito

    Lunghezza circuito: 5,412 km

    Numero giri: 57

    Distanza totale: 308,238 km

    16:49

    Come si parte in Bahrain

    Ecco la griglia di partenza al via:

    16:39

    Si popola la griglia di partenza

    Dopo il riscaldamento, le vetture si stanno disponendo in pista.

    16:33

    Lewis Hamilton e quel legame con il GP del Bahrain…

    Primo GP del Bahrain in Ferrari per il pilota inglese, circuito che ama particolarmente: il classe 1985 di Stevenage ha infatti vinto la gara in cinque occasioni. Mai nessuno come lui.

    16:25

    F1, Gp del Bahrain: dove vederlo in tv e streaming

    Il Gran Premio del Bahrain, in programma oggi – domenica 13 aprile dalle 17 (ora italiana) – sarà visibile in diretta tv su Sky Sport Uno, Sky Sport F1 e Sky Sport 4K. La gara sarà disponibile anche in diretta streaming su SkyGo e su NOW.

    Bahrain International Circuit, Sakhir LEGGI TUTTO

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    Infortunio per Musetti in finale a Monte-Carlo, salta l’Atp 500 di Barcellona: le news

    Dopo il grandissimo percorso al Masters 1000 di Monte-Carlo, chiuso in finale contro Carlos Alcaraz, Lorenzo Musetti non parteciperà all’Atp 500 di Barcellona, in programma dal 14 al 20 aprile e in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. L’azzurro, che da domani sarà ufficialmente n. 11 al mondo, si concentrerà sul recuperare dal problema fisico che gli ha condizionato tutto il terzo set della finale contro il tennista spagnolo. LEGGI TUTTO

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    Varese batte Napoli e ora la salvezza è sempre più vicina

    In uno degli spareggi-salvezza che caratterizzano il finale di stagione la Openjobmetis si prende due punti pesantissimi cogliendo, sul campo di Napoli, il secondo successo esterno della stagione. Una vittoria netta e meritata (87-97) quella degli uomini di Kastritis che dopo tanti arrivi amari in volata riescono, stavolta, a guadagnare un margine abbondante di vantaggio e a non perderlo negli ultimi giri di lancette.Varese vicina a LEGGI TUTTO

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    Ferrari, due strade e due volti: Leclerc sorprende, Hamilton in difficoltà

    Una Ferrari divisa in due. Charles Leclerc va su, Lewis Hamilton giù. Quello che era emerso in Giappone, ovvero la scelta (qualcuno dice abbia portato a discussioni e piedi puntati) di due strade molto diverse da parte del monegasco e dell’inglese per sistemare una SF-25 poco stabile, ha assunto toni decisamente chiari in Bahr LEGGI TUTTO

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    Federica Pellegrini, le parole su Sinner e il caso Clostebol: cosa non va

    Federica Pellegrini e il caso Sinner. Premessa necessaria: l’ex nuotatrice azzurra, campionessa olimpica (e di tutto il resto) è una leggenda dello sport italiano e mondiale e possiede una testa molto pensante, che va rispettata a prescindere, anche e soprattutto quando parla e si espone. Chi non solo l’ha criticata andando oltre il tema specifico, ma addirittura insultata sui social, a seguito dell’intervista concessa ad Alessandra Retico per Repubblica, merita totale disapprovazione, così come la vittima delle offese merita tutta la solidarietà innanzitutto come persona. Questa purtroppo è la spazzatura di chi offende nell’anonimato e come ciarpame della Rete va considerato, anche se fa male. Augurandoci che un paio di giorni siano bastati per calmare gli animi degli esagitati da tastiera, si può dunque tornare al contenuto delle dichiarazioni su Sinner di Pellegrini, che ricopre peraltro in modo degnissimo – chi, se non lei – l’importante e prestigioso ruolo di membro del Comitato Internazionale Olimpico eletta nella Commissione atleti. A maggior ragione in quella veste, tuttavia, non possono passare sotto silenzio le (troppe) inesattezze sui fatti, che dovrebbero stare alla base delle parole. Mettiamoli allora al centro questi fatti, come sono stati raccontati attraverso il lavoro del nostro Danilo Freri con la redazione di Sky Sport, e che qui verranno riportati esattamente come abbiamo fatto in questi mesi, confrontandoli con l’intervista per confutare una a una le opinioni espresse. “Jannik è molto amato e dunque viene difeso sotto ogni aspetto, a prescindere, e questo lo trovo giusto. Ma credo che la sua vicenda sia stata trattata diversamente dal 99% dei casi”. Detto che non sarebbe giusto difendere una persona perché amata, a prescindere da quello che fa, Sinner non è mai stato trattato diversamente da altri atleti, in nessuna fase della vicenda. Lo testimonia l’indagine dell’ITIA, la sentenza del tribunale indipendente dell’ITIA stessa, e infine l’appello e il patteggiamento raggiunto con la WADA. Nulla è stato risparmiato a Jannik. Va ricordato che è stato sospeso per ciascuna delle due occasioni nelle quali sono state riscontrate tracce di Clostebol nei controlli. Ha fatto ricorso nei tempi previsti dai regolamenti, come è diritto di tutti i tennisti. La sua versione è stata ritenuta credibile e la sospensione è stata tolta. Infine, è stato giudicato. Se per trattamento di favore, come molti anche tra i colleghi di Sinner hanno lasciato capire pur senza avere il coraggio di dirlo apertamente, si intende il fatto che non è stato esposto dall’ATP alla gogna mediatica dopo le sospensioni, attendendo l’esito del ricorso, l’unica risposta è che il garantismo applicato nel caso del numero uno del mondo dovrebbe valere per tutti, e che non si dovrebbe auspicare che lo stesso trattamento sbagliato venga applicato anche a lui, come purtroppo è stato fatto ad altri in passato, ma il contrario. “Non tutti sanno come funziona per un atleta soggetto a controlli antidoping a sorpresa e in competizione durante tutto l’anno. Bisognerebbe spiegare questa cosa per spiegare il caso Sinner. Gli atleti vivono con un pensiero costante, quello di dover fornire un’ora di slot di reperibilità ogni giorno della vita anche quando sono in vacanza per consentire all’antidoping di andarli a trovare dovunque siano. Io avevo una sveglia che suonava alle 10 di sera con scritto location form, per ricordarmi che dovevo aggiornare ogni volta l’indirizzo. Lo considero giusto altrimenti diventa sempre di più una lotta impari”. Tutto vero, ma non c’entra e non spiega nulla sul caso Sinner, che è sottoposto ai controlli a sorpresa esattamente come tutti gli altri atleti. “Quanto alla responsabilità oggettiva rispetto al team, va detto che non è che se il mio fisioterapista si beve una birra e investe qualcuno è colpa mia, ma diventa una mia responsabilità se il fisio usa una crema su di me e poi io risulto positivo. Vale per tutti, non è il caso Sinner a essere strano”. Questo è l’aspetto più grave della ricostruzione proposta da Pellegrini, perché si basa su un fatto non vero. Nessuno ha “usato”, nessuno ha somministrato una crema a Sinner, perché lui è stato contaminato da una crema contenente Clostebol presente sul dito del suo fisioterapista, e poi riscontrata poi in quantità infinitesimali nella positività ai controlli sul giocatore. Dunque si fa una inaccettabile confusione tra somministrazione (ad esempio il fisio fa un trattamento con una crema proibita sull’atleta, che non ne è consapevole) e contaminazione (ad esempio il fisio fa un trattamento senza alcuna sostanza proibita, ma contamina l’atleta attraverso una sostanza che ha usato lui stesso per sé, e accidentalmente la trasmette per incuria o per imprudenza all’atleta, che anche in questo caso ovviamente non è consapevole). E’ evidente che in entrambi i casi esiste la responsabilità oggettiva, ma ha un peso ben diverso. Sempre acqua è, ma un conto è berne un bicchiere, un altro è scivolare in una pozzanghera. “Perché il caso Sinner deve essere diverso? È questa la mia domanda. E diverso è stato: la soluzione è arrivata solo dopo i ricorsi della Wada. Non dico che ci dovesse essere una sospensione. Ma di fatto è stato trattato come un caso diverso dal 99% degli altri atleti che hanno affrontato e pagato una negligenza per doping”. L’unica risposta alla domanda di Pellegrini è: no, il caso di Sinner non è stato diverso dagli altri e la spiegazione di tutto questo è nelle carte dell’indagine realizzata dall’ITIA, che è stata recepita anche dalla WADA, la quale non ha mai messo in discussione la ricostruzione dei fatti dimostrata dai legali di Jannik (e mai ha messo in discussione neppure i risultati ottenuti sul campo), ma semmai l’entità della pena comminata dal tribunale indipendente. Gli avvocati hanno dimostrato subito, con prove documentate, l’acquisto dello spray e la possibile contaminazione attraverso i massaggi. Dove sta la diversità o il trattamento di favore? Certo, chi non produce prove nei tempi richiesti per il ricorso, che sono molto stretti (48 ore) non riesce ad evitare la sospensione. Ecco perché qualcuno deve fronteggiare un periodo di stop e magari deve aspettare la sentenza per avere una conferma o una assoluzione. Ma che colpa ha Sinner? Va detto inoltre che l’accordo raggiunto con l’Agenzia è previsto dal codice antidoping. È stato applicato in oltre 60 casi finora, non è stata un’esclusiva. Ci si arriva solitamente se viene riscontrato il rischio di una pena prevista dal regolamento attuale, sproporzionata rispetto all’accertamento dei fatti. E questo tipo di accordo vale per tutti i casi che abbiano analogie con quello di Sinner. Per Simona Halep, citando un altro esempio tennistico, non si sarebbe potuto fare, perché sostanza, circostanze e prove erano diverse. “C’è una casistica anche nel nuoto, dove per esempio alcuni hanno usato un inalatore diverso per l’asma e poi sono risultati positivi. Oppure a causa di creme comprate magari all’estero. Quando vai in farmacia a chiedere un farmaco specifico lo porti al medico della federazione che lo controlla, lo scheda e vede se ci sono principi attivi o contaminazioni: solo se è ok allora lo puoi utilizzare. Non è una vita semplice, ma credo sia l’unico modo per combattere il doping”. Pellegrini dovrebbe ricordare il caso del nuotatore brasiliano Grabriel Silva Santos, sospeso otto mesi e poi assolto dal Tas per una contaminazione da Clostebol. Assolto totalmente. È riuscito a dimostrare di essere stato contaminato attraverso l’uso del bagno utilizzato anche da un familiare, probabilmente tramite un asciugamano. Purtroppo per lui, non ha fatto in tempo a far togliere la sospensione da subito, ma era un caso complesso da ricostruire rispetto a Sinner, che comunque è arrivato ad una soluzione positiva. E’ colpa o è un privilegio di Jannik se è riuscito a dimostrare la verità dei fatti in tempo per far togliere la sospensione? Peraltro anche l’Antidoping sa che ci deve essere cautela nei giudizi nei casi di positività al Clostebol, perché la scienza ha dimostrato che c’è un’alta possibilità di trasmettere questa sostanza con semplici contatti casuali. Basterebbe una stretta di mano. O un massaggio con un dito contaminato, come Sinner. Ecco perché sarebbe meglio stabilire delle soglie e così si farà. Perché si rischia di sospendere atleti che poi sono di fatto non colpevoli. Anche per questo, durante il procedimento per Sinner, la WADA ha già annunciato che cambieranno le regole dal 2027, il peso della responsabilità oggettiva sarà collegato alla quantità di sostanza riscontrata nel test. Se c’è contaminazione ed è al di sotto di una certa soglia, l’atleta non verrà più considerato positivo, non scatterà nessuna conseguenza perché considerata irrilevante per le prestazioni. Che anche nel caso di Jannik, non sono mai state alterate”. Infine, ancora un paio di precisazioni. Wada ha fatto ricontrollare da laboratori diversi tutti i test di Sinner dell’anno precedente. Non si è limitata a guardare i referti dell’epoca. Li ha fatti rifare, per cercare qualsiasi traccia. E non ha trovato nulla. Mettere in circolo il sospetto di trattamenti di favore per Jannik e per l’Agenzia Antidoping è particolarmente grave e infamante, perché è l’opposto della realtà. In generale gli atleti, soprattutto se leggendari e influenti come Federica Pellegrini, che ha anche una responsabilità nel mondo dello sport, possono svolgere un ruolo fondamentale per migliorare il modo di combattere il doping e renderlo più efficace e giusto, ma non è spargendo sospetti sulle disparità di trattamento perché un atleta è amato, o perché è il numero uno del mondo, che si ottengono risultati per il bene dello sport. E soprattutto, lo si fa chiedendo più giustizia e più garanzie per tutti, non di meno per uno, in base agli errori subiti da altri in passato. Con immutabile stima, ammirazione e rispetto per Federica Pellegrini.
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    Rana Verona – Cisterna Volley 3-0: i numeri del match.

    CISTERNA DI LATINA – Nella seconda giornata del girone dei Playoff per il quinto posto, il Cisterna Volley esce sconfitto contro Rana Verona. La squadra pontina ha lottato fino alla fine, soprattutto nel terzo set, ma ha pagato dazio alla qualità al servizio degli scaligeri, uno degli elementi chiave che ha indirizzato l’esito del match andato in scena al Pala AGSM AIM. Nelle ultime due sfide sono scesi in campo dodici elementi del roster di Cisterna Volley, con la squadra di coach Falasca che occupa momentaneamente il terzo posto in classifica.
    LE STATISTICHE – Nonostante il risultato negativo, la sfida ha offerto spunti incoraggianti. Tra questi, l’esordio da titolare per il giovane Alessandro Finauri, che ha disputato la sua prima partita stagionale giocando tutti i set. Esordio nel sestetto anche per il libero Willner Rivas, che ha risposto con una prestazione convincente, rivelandosi tra i più brillanti del collettivo pontino.
    Rivas è stato il secondo miglior realizzatore di Cisterna con 10 punti in attacco e un’ottima efficienza del 56%, alle spalle del solo Theo Faure, top scorer dell’incontro con 15 punti. Al servizio, il più incisivo è stato capitan Michele Baranowicz, autore di due ace, mentre Nedeljkovic e Faure ne hanno messi a segno uno ciascuno. A muro, la coppia di centrali formata da Daniele Mazzone e Aleksandar Nedeljkovic ha chiuso con un block vincente a testa. Da segnalare anche il positivo ingresso nel secondo set di Efe Bayram, che ha portato energia e punti, chiudendo con 7 marcature e un eccellente 58% di efficacia in attacco.
    Foto credits Verona Volley/Benvenuti LEGGI TUTTO

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    Ad un passo dalla finale: la Domotek ci prova in Piemonte

    Voglia di provare a regalare a Reggio Calabria un sogno.La finalissima per la Serie A2.
    Si conosce già, la formazione che ha avuto accesso alla finalissima per la Serie A2 nella parte antistante del tabellone: è la Rinascita di Lagonegro che ha battuto 2 a 0 il Cus Cagliari.
    Oggi, la favola sportiva della Domotek Volley Reggio Calabria di Mister Polimeni vuole la finalissima.Non sarà facile espugnare il Palavalenza.
    Si gioca in Piemonte, sul campo dell’Acqui Terme, team che, nonostante la sconfitta del Palacalafiore ha dimostrato tenuta ed ottime giocate e che, tra le mura amiche ha saputo esprimere durante tutta la stagione sin grande atteggiamento.
    Capitan Laganà, così come accaduto nella prima serie Playoff a Lecce, vogliono chiudere la pratica, evitando un’eventuale gara tre che, solamente in caso di sconfitta si giocherebbe martedì 15 aprile alle ore 20.30 al Palacalafiore.
    Gli amaranto, superando ostacoli ed infortuni sembrano aver trovato nuovamente una giusta quadratura, con Marco Pugliatti al servizio pronto a servire un Lazzaretto al top in gara uno ed il sontuoso Capitano Laganà.Petras e soci, hanno dimostrato di essere, invece, squadra cinica, tosta e ben allenata:insomma, ci aspetta una bella ed avvincente gara due.
    Arbitrano i signori Fabio Bassan di Manerba del Garda e Emilio Sabbia di Potenza.
    Classica diretta sul canale YouTube di Lega Volley. LEGGI TUTTO