More stories

  • in

    Sylla e Orro: “Siamo state tutte un vortice, fiere del gruppo che siamo”

    L’Italia batte ancora una volta la Turchia con il punteggio di 3-0 (25-22, 25-19, 25-22) e si regala una notte da favola conquistando per la prima volta nella storia della pallavolo femminile italiana la finale per l’oro che si disputerà domenica 11 agosto alle ore 13.00 contro gli Stati Uniti. 

    MYRIAM SYLLA: “Siamo state tutte un vortice, sono contenta, sono fiera del gruppo che siamo, di quello che abbiamo dimostrato. È un gruppo che si è formato in tanti anni e che ha sognato insieme dall’inizio e forse sono tantissimi anni che sogniamo un’Olimpiade e di arrivare a farla in questo modo. Questa volta abbiamo questa occasione e vedremo di continuare a sognare tutte insieme. Vogliamo centrare un obiettivo da sogno”.

    ALESSIA ORRO: “Non sto ancora realizzando niente, questa sera loro sono partite subito aggressive in battuta e si è visto che non era la stessa Turchia del girone. Era difficile oggi a livello mentale rimanere sempre a contatto, punto dopo punto, anche magari trovandosi sotto nel punteggio, però è stata fondamentale la nostra tenuta mentale. Nei momenti di difficoltà spesso mi affido all’istinto, perché ti porta quasi sempre nella buona direzione”. “Domenica certamente faremo del nostro meglio, non siamo qui per accontentarci. Questa finale ce la siamo ampiamente meritata, da molto tempo lavoriamo assieme e tante sono state le delusioni vissute. Non vogliamo assolutamente fermarci, siamo persone che non si accontentano di questo risultato”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Velasco, testa già alla finale: “Gli USA sono una potenza pallavolistica, ma anche noi…”

    Le ragazze di Julio Velasco battono ancora una volta la Turchia con il punteggio di 3-0 (25-22, 25-19, 25-22) e si regalano una notte da favola conquistando per la prima volta nella storia della pallavolo femminile italiana la finale per l’oro che si disputerà domenica 11 agosto alle ore 13.00 contro gli Stati Uniti. 

    JULIO VELASCO: “Inutile dire che è stata una bellissima partita, loro hanno difeso molto e contrattaccato con la Vargas che era molto difficile da fermare. Onestamente oggi abbiamo commesso più errori che in altre partite perché c’era tensione. A volte è stato difficile gestire certe situazioni, ma man mano che il set andava avanti noi siamo migliorati e proprio per questo siamo riusciti a vincerli recuperando, tra l’altro, e questo è importante. Non avevamo mai giocato una partita dove abbiamo dovuto recuperare in tutti e tre i set”.

    “Siamo alla prima delle due partite più importanti, questa ce la siamo portata a casa, ci siamo riusciti vincendo con un altro 3-0, però dobbiamo resettare velocemente perché la finale sarà tutta un’altra partita, potrà succedere di tutto come in tutte le finali, figuriamoci poi squadre fortissime come gli Stati Uniti”.

    foto Fipav/Tarantini

    “Dobbiamo concentrarci sul qua e ora, lo ripeto continuamente alle ragazze, non dobbiamo concentrarci su cosa è successo in passato o pensare a ciò che accadrà in futuro, dobbiamo pensare al presente che stiamo vivendo e che ci stiamo costruendo, giocando palla su palla e basta. Ora ci attendono gli Stati Uniti, una potenza sportiva e pallavolistica, ma lo siamo anche noi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Parigi 2024: 3-0 anche alla Turchia, la meravigliosa Italia di Velasco giocherà per l’oro!

    Se è un sogno, non svegliateci. Se per gli altri siamo un incubo, ci dispiace per loro. Con un’altra prestazione di rara bellezza, di rara intensità agonistica, di rara maturità tecnica, la Nazionale femminile rifila un secco 3-0 anche alla Turchia e vola in finale ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 dove domenica 11 agosto, alle ore 13.00, giocherà per la medaglia d’oro contro gli Stati Uniti.

    24 i punti di Paola Egonu, due ace e un muro, 21 su 43 in attacco. 12 quelli di Sylla, compreso l’ultimo che è già poster sulle pareti del Centro Pavesi a Milano. 9 quelli di Fahr, conditi con 4 muri che le turche ricorderanno a lungo. Dall’altra parte la sola Vargas in doppia cifra con 17, contenuta magistralmente dalle azzurre e tenuta sempre sotto pressione. Alla fine 11 muri a 9 e 5 ace a zero per le azzurre.

    foto Volleyball World

    Nel primo set soffriamo tanto Eda Erdem, molto meno Melissa Vargas, soffriamo il giusto in ricezione, muriamo meglio della Turchia e mettiamo Egonu in condizione di esprimersi al top (11 a referto nel solo primo parziale con il 62.5% in attacco).

    Nel secondo Vargas sale di giri, le turche non ci lasciano mai scappare via ma nel finale non fanno i conti con una delle tante armi segrete di questa Italia, il doppio cambio con Cambi-Antropova: l’ingresso della prima ci porta a ingranare una marcia più alta in attacco, i punti e gli ace della seconda valgono il 2-0!

    Nel terzo set le cose si fanno ancor più difficili, tanto che Velasco brucia molto rapidamente tutti e tre i timeout a sua disposizione. L’Italia è costretta sempre a inseguire, poi nel finale la maglia azzurra diventa ancora un mantello.

    Paola Egonu dimostra ancora una volta di essere una campionessa assoluta e di livello mondiale; Sarah Fahr dimostra ancora una volta che il presente vale tutte le lacrime versate in passato; Myriam Sylla dimostra ancora una volta che le palle che più scottano lei le manda giù come un calabrese fa con una fetta di pane spalmata di ‘nduja.

    Altro 3-0, altra prima volta, altra prestazione stellare di una squadra in missione allenata da un uomo in missione. “Adesso avremo due opportunità per una medaglia, ma io spero di avere solo una. Io ho già avuto esperienze di quel tipo e ho sia vinto sia perso. Ora vorrei prima arrivare in finale e poi riparlarne…“ aveva detto Velasco dopo la vittoria sulla Serbia nei quarti.

    Parole sante. Mettiamoci tutti comodi e vediamo davvero come va a finire…

    foto Fipav/Tarantini

    SESTETTI – Nessuna sorpresa nella formazione titolare scelta dal Ct Velasco che schiera Egonu in diagonale con Orro, Bosetti in banda con Sylla, Danesi al centro con Fahr, De Gennaro libero. Santarelli risponde con le diagonali Sahin-Vargas e Baladin-Karakurt, Erdem e Gunes le centrali, Orge libero.

    foto Volleyball World

    1° SET – La prima palla a terra della semifinale la schianta Paola Egonu, poi come prevedibile si procede punto a punto (5-5). Il primo break lungo lo piazza la Turchia che allunga con due muri su Sylla e Danesi e una scatenata Erdem (37 anni e non sentirli): 5-9 e immediato timeout chiamato da Velasco.

    Iniziamo anche questa partita ricevendo così così, ma Orro è brava comunque a mettere in ritmo un po’ tutti i nostri bracci armati, soprattutto quello di una Egonu ‘on-fire’ (9-11, 10-11). De Gennaro in difesa tira su anche le palle mediche da 5kg scagliate a 100 all’ora, pareggiamo ai 14 e ai 16, in entrambe le occasioni con Sylla, e poi brekkiamo anche con una doppietta di Danesi: 18-16 e il gioco questa volta lo ferma Santarelli.

    Altra perla di Egonu e sul 19-16 Paola è già in doppia cifra (10 su 13 in attacco!). Ora mettiamo una pressione totale a muro e la Turchia continua a perdere terreno (20-16). Le facce delle azzurre sono quelle giuste, ma due muri in fila riportano in scia le turche (21-20).

    “Alessia (Orro, ndr) non giochiamo così scontate” dice Velasco alla sua palleggiatrice. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa ancora Egonu, poi nel finale allunghiamo con Sylla e Danesi e ci prendiamo il primo set con il punteggio di 25-22. 11 punti già per Egonu, 6 di Vargas.

    foto Volleyball World

    2° SET – Inizio di secondo set all’insegna della confusione su entrambi i lati della rete: sorpassi e contro sorpassi, Vargas sembra più in palla, Gunes appare invece in sofferenza fisica (7-7). Sin qui zero errori in battuta per le turche, già quattro quelli delle azzurre. Orro stampa un muro da poster su Baladin, che poi sbaglia anche un altro attacco e la prima battuta dai nove metri.

    Rally infinito, difese incredibili di qua e di là, poi Vargas mette fine a questo spettacolo con una gran palla che si stampa al centro del nostro campo (10-11). Le ricezioni difficoltose delle azzurre in questa fase non permettono di armare Egonu, cerchiamo di giocare con le centrali ma ci contengono a muro (13-15).

    Doppio cambio di Velasco, Carlotta Cambi entra con grandissima personalità, parziale di 4 a 0 e 17-15 Italia. Com’è, come non è, ci riprendono comunque ai 18. “Il muro deve essere ordinato” chiede Velasco alle sue centrali. Restano in campo Cambi e Antropova e le azzurre tornano a comandare il gioco (21-18). Antropova scatena il braccio anche dai nove metri (ace e 23-19). In campo anche Egonu, punto di Sylla, altro ace di super Kate e 25-19 Italia!

    3° SET – Monster block di Bosetti su Vargas e Santarelli chiama a colloquio il suo opposto, sempre in difficoltà contro le azzurre come nel match del girone, ma in grado comunque di accendersi in qualsiasi momento. E infatti, serie insidiosa al servizio di Gunes, punti a ripetizione di Vargas, 3-6 Turchia e timeout di Velasco.

    A opposto risponde opposto, doppietta di Egonu e torniamo a -1. Da sottolineare anche il gran lavoro di Paola in difesa e copertura. Parità agli 8, ma poi la Turchia torna avanti e gestisce (8-10, 9-12,). Velasco ferma il gioco e prova a mettere ordine: “Questo è l’ultimo timeout che ho, dobbiamo tornare a giocare bene”, poi anticipa la ‘carta’ del doppio cambio cercando una scossa. Continuiamo a essere però imprecise (12-15).

    Velasco va su tutte le furie quando il primo arbitro commette un errore grossolano che va ingiustamente a punire l’Italia. Alla fine, ma solo dopo lunghi confronti e spiegazioni date anche al pubblico, si riparte dal punteggio di 14-16 e non 14-17. Tornano in campo Orro ed Egonu e proviamo a riprenderle. Sylla va in doppia cifra, murone di Danesi e torniamo a -1 (17-18).

    foto Fipav/Tarantini

    Ace devastante di Egonu e parità ai 20. Timeout strategico spezza ritmo di Santarelli. Saliamo vertiginosamente d’intensità e a prendersi la scena ora è una monumentale Sarah Fahr (23-22, 24-22 con due muri). Difendiamo ancora e ancora, palla a Myriam Sylla che prende l’ascensore e ci porta in cima al grattacielo olimpico: siamo in finale! La Nazionale femminile giocherà per l’oro.

    Meravigliose, commoventi queste azzurre. In attesa della medaglia (ormai certa, che sia oro o argento), dalla prima all’ultima meriterebbero già tutte una statua.

    foto Fipav/Tarantini

    ITALIA-TURCHIA 3-0(25-22, 25-19, 25-22)ITALIA: Egonu 24, Sylla 12, Danesi 6, Fahr 9, Orro 1, De Gennaro (L), Antropova 5, Bosetti 5, Giovannini, Omoruyi, Lubian, Cambi. All. VelascoTURCHIA: Vargas 17, Karakurt 3, Baladin 4, Erdem 7, Kalac, Sahin 4, Örge (L), Güneş 6, Diken 4, Cebecioglu 7, Özbay, Aydin. All. Santarelli.Arbitri: Maroszek Wojciech (POL), Myoi Sumie (JPN).Note – Durata Set: 25′, 25′, 32′. Italia: 5 a, 7 bs, 11 mv, 11 et. Turchia: 0 a, 3 bs, 8 mv, 13 et.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner-Coric all’Atp Montreal: la diretta LIVE

    Dopo aver raggiunto i quarti di finale di doppio con Jack Draper, Jannik Sinner è pronto a esordire nel singolo a Montreal contro Borna Coric. Proveniente dalle qualificazioni, il croato ha eliminato al primo turno Pedro Martinez. Nell’unico precedente a Montecarlo nel 2022 l’azzurro vinse in tre set. Il Masters 1000 di Montreal è in diretta su Sky e in streaming su NOW dal 6 al 12 agosto
    IL POTENZIALE CAMMINO DI SINNER LEGGI TUTTO

  • in

    Il day-after di De Giorgi “La nottata è stata lunga e non delle migliori…”

    Smaltita, per quanto possibile, la delusione per la sconfitta in semifinale, la Nazionale Maschile si prepara in vista dell’ultimo match di questo suo torneo olimpico: venerdì gli uomini di Ferdinando De Giorgi alle ore 16 (diretta tv su Rai 2, Eurosport e DAZN) affronteranno gli Stati Uniti nella finale per il terzo o quarto posto.

    Per la formazione tricolore si tratterà della quinta finale 3°-4° posto della sua storia dopo Los Angeles 1984 (bronzo), Sidney 2000 (bronzo), Pechino 2008 (quarto posto) e Londra 2012 (bronzo). Sarà un match importantissimo per il giovane gruppo azzurro che potrebbe così chiudere in bellezza il suo primo ciclo olimpico della gestione De Giorgi dopo l’oro iridato, l’oro e l’argento continentale. Di fronte, Giannelli e compagni si troveranno, come detto, gli Stati Uniti già affrontati in stagione in VNL a Ottawa il 6 giugno (3-0 per gli azzurri). 

    Alla vigilia del match ha parlato il Commissario Tecnico Ferdinando De Giorgi: “La nottata è stata lunga e non certo delle migliori, ma credo sia naturale, ora però non dobbiamo continuare a pensare a ciò che è stato, ma tutte le nostre energie devono essere focalizzate su domani; sappiamo che non è semplice, perché a volte la troppa delusione può fare dei brutti scherzi, ma noi dovremo essere bravi a veicolare attenzione e concentrazione su una partita che può consegnarci comunque una medaglia olimpica”.

    “Devo essere sincero, e come già ammesso anche ieri nel post gara, non è quello che desideravamo, ma dobbiamo essere onesti e realisti. Noi contro la Francia non abbiamo giocato la nostra migliore pallavolo e loro hanno meritato la vittoria. Gli avversari che affronteremo domani sono una grandissima squadra che non ha bisogno di presentazioni, ma come dico sempre ai ragazzi in queste situazioni sarà importante tenere il focus e la concentrazione su di noi e sulla nostra metà campo; cercando di fare bene ciò su cui quotidianamente lavoriamo”.

    “Ovviamente abbiamo studiato e continueremo a farlo fino a domani, i nostri avversari, ma ripeto, ci concentreremo sul nostro sistema di gioco e sulle nostre peculiarità, analizzando, naturalmente, ciò che non ha funzionato ieri. Lo sto dicendo dall’inizio della competizione, tutte le squadre che hanno conquistato l’accesso ai quarti di finale di questo tabellone olimpico sono tutte potenzialmente da medaglia, quindi sarà importante essere concentrati dall’inizio alla fine del match per far sì che le cose vadano meglio e come tutti noi desideriamo”.

    Dell’importanza della posta in palio è consapevole anche lo schiacciatore azzurro Daniele Lavia: “Sicuramente non è stata la nostra migliore partita, dobbiamo essere sinceri e onesti, loro hanno giocato meglio di noi e si sono espressi su buoni livelli anche trascinati da un grande pubblico, mentre noi non siamo stati noi, semplicemente. Lo sport è così e anche le sconfitte vanno accettate. Noi siamo arrivati qui con l’obiettivo di ottenere il miglior risultato possibile, come sempre facciamo in ogni competizione alla quale partecipiamo, ma va anche considerato che dall’altra parte della rete ci sono gli avversari”.

    “Ci sono diversi aspetti che ieri non hanno funzionato, ma il nostro impegno è stato massimo, come sempre; davvero siamo molto dispiaciuti, ma ora dobbiamo concentrarci sulla gara di domani. Gli Stati Uniti hanno espresso finora una grande pallavolo, sono stati sconfitti nell’altra semifinale da un’altra grandissima squadra come la Polonia; inutile dire che ci sarà da sudare, lottare su ogni pallone e cercare di metterli in difficoltà in ricezione per poi sviluppare in maniera fluida le nostre manovre di gioco”.

    “Sono una squadra molto esperta che ha già giocato partite importanti come quella di domani, ci sono giocatori che non hanno bisogno di presentazioni come ad esempio Anderson o Christenson, ma credo che sarebbe ingeneroso citare solo loro. Sono tutti ragazzi che conosciamo molto bene e di grandissimo livello, ci sarà da lottare”.

    “Sarà importante entrare in campo con un altro atteggiamento per cercare di aggredirli e metterli subito in difficoltà; ci è già capitato di uscire da situazioni difficili e sarà determinante farlo anche questa volta, in palio c’è una medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici, certi risultati non si ottengono molto spesso, dovremo essere bravi a sfruttare questa opportunità”.

    Sono stati 3 milioni 674 mila gli spettatori che hanno tifato per la Nazionale maschile ieri sera, mercoledì 7 agosto, impegnata nella sfida contro la Francia nella semifinale delle Olimpiadi: la partita, trasmessa in diretta dalle ore 20 su Rai 2, ha totalizzato il 22,8% di share.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Al via il raduno della Lube. Le considerazioni di Giampaolo Medei

    La trafila di esami e visite mediche, seguita dalle prime fatiche al Palas, ha alzato il sipario sulla preparazione atletica 2024/25 della Cucine Lube Civitanova. Gli otto atleti biancorossi già alla base per il primo step stagionale si sono presentati in mattinata all’Eurosuole Forum per le valutazioni dello staff. A seguire le visite di idoneità e, nel pomeriggio, dopo i saluti di rito, il primo allenamento in sala pesi.
    Come negli anni passati, i tre luoghi di riferimento per lavorare sulla forma degli atleti in questa prima parte di stagione saranno la già citata sala pesi cuciniera, la palestra dell’Eurosuole Forum e il campo sportivo sintetico di Santa Maria Apparente.
    L’head coach Giampaolo Medei ha voluto un meeting preliminare in sala stampa con il gruppo squadra al completo. A seguire, anche per i regolamenti, il programma e le questioni logistiche, hanno preso la parola il dg Beppe Cormio, il team manager Matteo Carancini e il preparatore atletico Max Merazzi.
    Giampaolo Medei: “Da parte di tutti, sottoscritto compreso, c’è molta voglia di iniziare questa stagione. L’entusiasmo del gruppo e la voglia di far bene sono palpabili. Sarà fondamentale mettere il massimo dell’impegno fin dal primo allenamento. Ho chiesto ai giocatori di spingere subito perché è alle porte un’annata molto importante per il Club. Dobbiamo formare una nostra identità con un percorso quotidiano basato sul lavoro. Sono convinto che trarremo i giusti frutti e costruiremo una squadra compatta, coesa e con un’ottima organizzazione di gioco. I risultati arriveranno di conseguenza, ma per il momento tutti devono essere concentrati su fatica, impegno e sacrifici. Partiamo con atleti giovani dal grande potenziale, dobbiamo amalgamarci seguendo un metodo di lavoro in grado di rispecchiare fedelmente la mentalità della Lube!”.
    Il programma fino a domenica
    Venerdì: seduta atletica, tecnica.
    Sabato: pesi, tecnica.
    Domenica: riposo. LEGGI TUTTO

  • in

    Personal Time, parla il presidente Zuliani

    In casa Personal Time si stanno contando i giorni che mancano al raduno pre season. Il tecnico Daniele Moretti e i suoi ragazzi si troveranno il 21 sera per un apericena, il giorno successivo cominceranno gli allenamenti per il campionato di serie A3.
    Questa è attesa è l’occasione per parlare con il presidente Fabio ZulianI: “Abbiamo costruito la squadra – dice il pres-con un ritorno importante come quello di Alessandro Bellucci; poi sono arrivati dei giovani promettenti e mi auguro possano ben figurare. Qualcuno di loro si è già imposto e spero possa ripetersi anche a San Donà”.
    Il gruppo arrivato in finale nello scorso campionato  è stato praticamente cambiato tutto o quasi: “E’ stata fatta una buona annata e per molti è stato trampolino di lancio per palcoscenici più importanti, fa piacere per i giocatori ed è un dispiacere per noi. Sono andati via dei pallavolisti  a cui è difficile dire addio, ma speriamo che possa essere un arrivederci”.
    Zuliani fissa gli obiettivi: “Partiamo come sempre umili e tranquilli, il nostro obiettivo primario è la salvezza, tutto quello che potrà arrivare in più sarà ben accetto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Atteggiamento? Pochi cambi? Paolo Cozzi prova a dare una spiegazione alla sconfitta degli azzurri

    Come sempre accade, una sconfitta netta e rumorosa ha scatenato il popolo dei pallavolisti che fatica a capire come sia possibile che la nostra Nazionale dopo la fantastica performance contro la Polonia si sia inviluppata nel livello di gioco fino a crollare, in maniera inattesa e fragorosa contro i francesi nella semifinale Olimpica.

    Togliamo di mezzo subito le prime critiche ai nostri ragazzi… No, non si sono montati la testa, no non hanno mollato di schianto, no non pensano solo ai social. Per questo evento ci si prepara anni, ore e ore di allenamenti fisici e tecnici, estati passate in palestra a sudare mentre i pari età se ne stanno in vacanza con amici e fidanzate, perciò no statene certi, l’evento l’hanno preparato al meglio e nessuno di loro ha sottovalutato la gara.

    foto Volleyball World

    Si può giocare una gara perfetta e dopo pochi giorni non riuscire a ritrovare lo stesso livello di gioco?

    Si assolutamente, contro la Polonia in una gara dal peso specifico minore (visto che eravamo comunque già qualificati) siamo riusciti a trovare e imporre il nostro ritmo, a partire dal servizio e dal muro. Purtroppo la pallavolo è uno sport fisico e tecnico, ma la componente mentale ha un valore pari se non superiore agli altri due aspetti e non sempre si riesce a spingere la nostra mente sul binario desiderato. E questo succede anche a campioni super affermati.

    foto Volleyball World

    Ma dopo la vittoria incredibile in rimonta col Giappone, come è stato possibile spegnersi cosi con i francesi? Non ha dato carica una vittoria del genere?

    Tutti, al punto di Russo, abbiamo pensato che ormai le sabbie mobili erano alle spalle, che usciti da una forca caudina così stretta saremmo stati pronti a prenderci la medaglia d’oro… E forse quel pensiero è entrato nella testa dei nostri giocatori, una sorta di invincibilità inconscia che da un lato ha dato fiducia, ma dall’altro ci ha zavorrato lasciandoci in testa un ricordo di noi belli e vincenti e non una serie di allarmi che invece si sono accesi durante il match con i nipponici. E la sensazione è che in tutta la gara con i francesi noi abbiamo aspettato la svolta come nel match precedente, senza però metterci nelle reali condizioni di andarcela a prendere quella svolta.

    foto Fipav/Tarantini

    Immagino anche che tutti abbiano aspettato con ansia i cambi di De Giorgi, ma sono arrivati sporadici e mai definitivi; cerchiamo di capire insieme il perché.

    Che ieri le nostre bande abbiano faticato più del normale è evidente, purtroppo anche a due fuoriclasse come Lavia e Michieletto possono capitare giornate no, momenti in cui cerchi di dare una mano alla squadra ma come ti muovi “fai disastri”.

    Porro è stato pazzesco con il suo ingresso, lucido e aggressivo, fin troppo maturo per la sua età e per essere forse alla sua terza partita in maglia azzurra. Ma in una semifinale Olimpica difficile pensare che potesse rimanere in campo, Giannelli con lui non ha mai giocato una partita, non sa come reagisce sotto stress, dopo un errore fatto o un punto subito. Normale che dopo averlo fatto rifiatare De Giorgi tornasse a puntare su Michieletto.

    foto Fipav/Tarantini

    Tuttalpiù si può notare che Sbertoli gioca tutto l’anno con Lavia e Michieletto, magari lui sarebbe riuscito a rimetterli in ritmo e a farli tornare protagonisti, ma la sensazione è che il nostro capitano abbia un ruolo specifico all’interno del gruppo che va al di là della mera prestazione tecnica facendo di lui un tassello pressoché inamovibile negli schemi azzurri.

    foto Fipav/Tarantini

    Spiegate quindi un po’ di situazioni esterne al puro gioco, ma che condizionano il gioco stesso, poi si può discutere sul muro che ha regalato infiniti mani e fuori, su una battuta che ha funzionato col contagocce ed è risultata oltremodo fallosa, ma questi sono dettagli tecnici, che ieri vanno anche visti nell’ottica di una Francia che ha giocato una partita mostruosa, mettendo in luce una cattiveria agonistica che a noi è mancata.

    In chiusura, sulla partita di ieri si possono scrivere e dire milioni di cose, tutte giuste e tutte sbagliate, nel senso che solo De Giorgi e il suo Gruppo sanno il percorso che hanno fatto per arrivare fino a qua, e solo chi vive quel gruppo nell’intimità può riuscire a dare una spiegazione alla debacle a tutto tondo e che non si fermi ai soli numeri statistici. 

    foto Volleyball World

    Quello che possiamo sperare è che il percorso non sia franato sotto i piedi della squadra azzurra (io direi proprio di no), ma che bisogna semplicemente lasciare una strada e iniziare a seguirne un’altra, per iniziare a seguire una asticella che i nostri avversari hanno saputo alzare, e di molto.

    Perciò venerdì tutti sul divano a tifare i nostri ragazzi senza se e senza ma, una medaglia olimpica è sempre qualcosa di grandioso nel cammino sportivo di un atleta e un enorme traguardo per tutto il movimento. 

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO