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    Sinner dopo la vittoria con Paul: “Con Medvedev sarà sfida fisica e mentale”

    Jannik Sinner commenta il quarto di finale raggiunto a New York dopo il successo in tre set su Tommy Paul: “È un privilegio giocare su questo campo, la sessione serale è sempre bella e quindi ringrazio tutto il pubblico. Penso che entrambi non abbiamo giocato il nostro miglior tennis in assoluto, sono riuscito a trovare il ritmo giusto alla fine del match. Comunque sono orgoglioso del risultato, arrivato contro un avversario davvero tosto e sono contento di essere ai quarti. Mentalmente non ho iniziato molto bene il match, ma ho cercato comunque di rimanere sempre nel set. È normale che ci siano degli alti e bassi al meglio dei 5 set”. Mercoledì giocherà quella che per molti è una finale anticipata: “La sfida con Daniil sarà dura, ci saranno un sacco di scambio lunghi, sarà un match fisico ma anche mentale, io ho vinto in Australia lui mentre lui ha vinto Wimbledon, spero che il pubblico si diverta e vediamo come andrà”.  LEGGI TUTTO

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    Sinner ai quarti degli US Open: Paul battuto 7-6, 7-6, 6-1. HIGHLIGHTS

    Jannik Sinner torna tra i migliori 8 dello US Open. Il numero 1 del mondo batte lo statunitense Tommy Paul e vola ai quarti di finale. Ci sono volute quasi tre ore avere la meglio dello statunitense, testa di serie numero 14 del seeding, che si è arreso con i parziali di 7-6, 7-6, 6-1. Sinner, al terzo successo in 4 sfide con Paul, affronterà nei quarti di finale il russo Daniil Medvedev, quinta testa di serie del seeding, in quella che per molti è una finale anticipata viste le uscite di scena di Djokovic e Alcaraz. Con il russo sarà la sfida numero 13, con l’ex campione di Flushing Meadows che conduce 7-5, compreso l’ultimo precedente a Wimbledon. Jannik ci arriva con un ruolino di marcia impressionante negli Slam (20 successi stagionali), dove ha conquistato i quarti in tutte e quattro le prove, unico a riuscirci in questa stagione e ottavo dal 2000 a oggi.

    La cronaca del match

    Partenza da incubo per Sinner, che in un amen si ritrova sotto di due break e con l’Ashe a spingere l’idolo di casa. La calma è la virtù dei campioni: l’azzurro recupera entrambi i break e domina il tie-break 7-3. Nel secondo parziale regna l’equilibrio, con una sola palla break salvata nel finale dall’americano, che però deve soccombere sotto il palleggio in stile robot di un Sinner quasi infallibile nei momenti decisivi (14° tie-break vinto negli ultimi 15 giocati, ndr). Paul non si riprenderà più da questa botta psicologica. Il terzo set è un monologo azzurro, con due break iniziali e un dominio totale, per il 6-1 che lo manda ai quarti a New York per la seconda volta in carriera dopo il 2022.  LEGGI TUTTO

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    Gp Italia (Monza) F1 2024, le pagelle: Leclerc e Ferrari, che impresa! Norris incorreggibile, Red Bull a picco

    LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024, Italian Grand Prix 2024, 16th round of the 2024 Formula One World Championship from August 30 to September 1, 2024 on the Autodromo Nazionale Monza, in Monza, Italy – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La gara più significativa per tutti i tifosi italiani e della Ferrari va in archivio come meglio non potrebbe. L’Autodromo di Monza si colora di rosso, grazie al trionfo di Charles Leclerc e della sua SF24, autori di un’impresa ai confini della genialità. Poderosa la difesa del monegasco dalla rimonta delle McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris, che completano il podio. L’inglese butta via l’ennesima chance di riaprire il mondiale, nonostante una Red Bull sempre più nel baratro. Fantastico anche Carlos Sainz, che alla sua ultima da ferrarista a Monza si traveste da perfetto scudiero, mettendosi al servizio della squadra. Da segnalare anche l’ottimo esordio di Franco Colapinto in Williams, vicino alla zona punti. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio d’Italia.
    VOTO 10 A LECLERC E FERRARI, ARTEFICI DI UN’IMPRESA
    Una delle vittorie più belle della storia recente della Rossa. A Monza va in scena il capolavoro di tattica, gestione e difesa di Charles Leclerc e della Ferrari. Gli aggiornamenti della SF24 funzionano, migliorando ulteriormente la già buona gestione delle gomme. Elemento che consente ai due piloti di confezionare una gara su una sosta, unico top team a riuscirci. Al resto (e che resto…) ci pensa il monegasco: freddo in partenza, ad approfittare del duello in McLaren; arcigno a rimanere sempre vicino, senza mai crollare; devastante negli ultimi 15 giri, quando mette in mostra un ritmo impressionante, nonostante pneumatici molto usurati, resistendo alla rimonta di Piastri. L’apoteosi finale al traguardo è il degno riconoscimento per una domenica da leggenda.
    VOTO 9 A PIASTRI, CHE BASTONA (DI NUOVO) NORRIS
    La McLaren, per avere un pilota da mondiale, avrebbe bisogno di una fusione tra Oscar Piastri e Lando Norris. Perché se l’inglese ha dalla sua lo spunto sul giro secco, l’australiano è un animale da gara, freddo e lucido nei momenti clou. Come in partenza, quando tramortisce il compagno di squadra alla seconda variante con una staccata all’esterno. Un vero e proprio montante in pieno volto per il britannico, che sembrava spalancare le porte per il trionfo di Oscar. Ma invece la strategia un po’ troppo conservativa del muretto lo priva di un possibile (e meritato) successo. Poco male, però: un podio nel tempio della velocità non è cosa da tutti i giorni.
    VOTO 8 A SAINZ, MINISTRO DELLA DIFESA
    Nel trionfo leggendario della Ferrari e di Charles Leclerc a Monza c’è anche il grosso zampino di Carlos Sainz. All’ultima in Italia da ferrarista, lo spagnolo diviene una preziosissima risorsa per il monegasco e la rincorsa al trionfo. Sin dal primo stint fa intuire come la strategia ad una sosta sia possibile, grazie a un ritmo costante e senza grossi crolli. Forse gestisce un po’ troppo nei primi giri dopo la sosta, perdendo tempo utile per lottare per il podio. Ma la vera differenza la fa nelle fasi finali, quando difende con tutto ciò che può il primo posto del compagno. La resistenza dura solo un giro, ma quanto basta per far perdere tempo prezioso a Piastri e Norris. La gloria è anche sua.
    VOTO 7 A COLAPINTO, MANDA IN SOFFITTA SARGEANT
    Sebbene Monza non sia la pista più probante dove mettere alla prova le proprie qualità, l’esordio di Franco Colapinto in Formula 1 è comunque di ottima fattura. Dal 18° posto delle qualifiche rimonta fino al 12° posto finale, non lontanissimo dalla zona punti e dal compagno di squadra Alexander Albon. Un bell’impatto per l’italo-argentino, chiamato a rimpiazzare il disastroso predecessore, quel Logan Sargeant appiedato prima della fine del campionato. Buon inizio, in attesa di conferme nelle prossime gare.
    VOTO 6 A VERSTAPPEN, CHE TIENE BOTTA
    Nonostante una Red Bull relegata a quarta forza in griglia, Max Verstappen non affonda mai e tiene botta perfettamente. L’olandese fa di necessità virtù, conducendo fino al traguardo la sua vettura con il 6° posto finale, a oltre 30 secondi dalla Ferrari. Ma soprattutto limita come meglio può i danni nei confronti di Lando Norris, che nel frattempo continua a cestinare occasioni su occasioni. Il vantaggio resta ancora buono, ma di questo passo è destinato ad assottigliarsi domenica dopo domenica.
    VOTO 5 A NORRIS, MA QUANDO IMPARA?
    La prestazione monstre di Zandvoort, come previsto, si è rivelata un fuoco di paglia. A Monza si rivede la versione sonnecchiante e priva di cattiveria di Lando Norris, che per l’ennesima volta cestina la pole position del sabato e un’altra chance di recuperare punti preziosi su Max Verstappen in classifica. Stavolta non perde il 1° posto alla prima curva, ma dopo un altro paio, tramortito dal fuoco amico del compagno di squadra. Da lì non riesce mai a trovare il ritmo, vittima anche di un’altra strategia discutibile della McLaren. Alla fine deve accontentarsi di un 3° posto che, vista la qualità della vettura, non può più bastare.

    VOTO 4 ALLA RACING BULLS, IN CADUTA LIBERA
    Da diverse gare ormai la Racing Bulls è in un vortice negativo e privo di risultati rilevanti. Dopo un promettente inizio di stagione, la scuderia di Faenza ha man mano dilapidato il vantaggio sulle dirette inseguitrici, lasciandosi risucchiare nei bassifondi della classifica. E a Monza, probabilmente, va in scena il week-end peggiore: Tsunoda costretto al ritiro quasi subito, Ricciardo vittima di ben due penalità, di cui una per colpa di uno degli uomini al box. Un periodo molto confuso, che fa il paio con quello altrettanto nero della casa madre. Una coincidenza? Difficile da credere…
    VOTO 3 ALLA RED BULL, SIAMO AL DE PROFUNDIS?
    Il mondo alla rovescia in un solo anno. Sembrava utopia immaginare, a inizio 2024, un crollo così verticale del team dominatore delle ultime due stagioni. E invece, la Red Bull è ormai la versione discount della macchina da guerra della prima metà di stagione. L’astinenza da vittorie ha toccato quota 7 gare, e cosa più preoccupante a Monza è stata la quarta forza in pista, dietro anche alla Mercedes. E mentre Ferrari e McLaren portano aggiornamenti e migliorano, la scuderia anglo-austriaca è rimasta impantanata nelle sue lotte intestine, che hanno portato all’addio di Adrian Newey e al crollo degli ultimi mesi. Vincere entrambi i mondiali, così, è quasi impossibile. LEGGI TUTTO

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    Us Open, i risultati di oggi: Medvedev ai quarti

    Daniil Medvedev rispetta il pronostico e si qualifica per i quarti di finale degli US Open. Il campione 2021 di Flushing Meadows, quinta testa di serie del seeding, ha superato il sorprendente portoghese Nuno Borges. 6-0, 6-1, 6-3 i parziali per il russo in un’ora e 40′ di gioco. Medvedev attende uno tra Sinner e Paul.  LEGGI TUTTO

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    Matteo Marsiglietti: “Una fase cruciale per creare l’amalgama ideale”

    Il preparatore atletico della Emma Villas Siena parla del periodo di lavoro prima delle gare ufficiali

    Matteo Marsiglietti ha un ruolo cruciale nella Emma Villas Siena. È infatti lui il preparatore atletico della formazione senese, e si tratta della seconda stagione consecutiva nella quale riveste questo incarico. Marsiglietti è stato confermato nel ruolo di preparatore atletico, un lavoro fondamentale per la squadra senese in tutto l’arco del campionato e probabilmente ancor più in una fase nella quale i giocatori devono essere condotti alla preparazione fisica ottimale in vista dell’inizio del campionato.
    La prima giornata di campionato vedrà la Emma Villas Siena affrontare in casa Aversa: il match si giocherà il 6 ottobre, e vedrà la squadra di coach Gianluca Graziosi impegnata al PalaEstra contro la compagine campana. Prima di quella data i senesi affronteranno tutta una serie di amichevoli, la prima delle quali è in calendario l’11 settembre in casa contro San Giustino, formazione di serie A3.
    “Il lavoro sta andando bene – è stato il commento di Matteo Marsiglietti nei primi giorni stagionali di lavoro e di preparazione. – È già stato molto positivo il fatto di essersi ritrovati a Cascia per una prima settimana di ritiro, un qualcosa di aggregante e che fa bene al gruppo, anche considerando che nel roster ci sono dei nuovi importanti innesti. Abbiamo iniziato a lavorare al meglio eseguendo dei test fisici, come si fa solitamente all’inizio della stagione, e poi con delle sedute sia fisiche che tecniche per cercare di arrivare nella migliore condizione possibile all’inizio del campionato”.
    Ancora Matteo Marsiglietti: “Questa fase è fondamentale, sia per conoscerci al meglio che per cercare di creare l’amalgama ideale per poter affrontare come gruppo-squadra quella che sarà una stagione decisamente impegnativa. Il lavoro fisico è cruciale per porre le basi affinché la condizione resti ottimale per tutta la stagione. Ai ragazzi chiedo impegno e serietà, ma devo dire che queste due caratteristiche non mancano in questo gruppo. Vedo dei giocatori molto motivati, con entusiasmo e con grande voglia di lavorare. Il fatto che il gruppo sia composto da una base di persone che ne facevano parte anche nella scorsa stagione è a mio avviso un aspetto decisamente importante, l’ho detto anche alla società al momento del mio rinnovo. Avere un ottimo rapporto con le varie figure che compongono lo staff certamente può aiutare e agevolare nel lavoro che si va a fare. Sono molto soddisfatto e felice di tutte le conferme che ci sono state nel team”. LEGGI TUTTO

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    F1, McLaren e Ferrari mettono nel mirino una Red Bull in crisi

    La crisi Red Bull è ormai manifesta. McLaren e Ferrari mettono nel mirino il team austriaco per la classifica costruttori. I dati e le analisi di CircusF1.MONZA, ITALY – AUGUST 30: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing looks on in the garage prior to practice ahead of the F1 Grand Prix of Italy at Autodromo Nazionale Monza on August 30, 2024 in Monza, Italy. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202408300643 // Usage for editorial use only //

    Australia, Monaco, Monza. Nei tre Gran Premi che hanno visto triofare un portacolori della Ferrari, la Red Bull ha raccolto i tre peggiori risultati della stagione. Al di là di questo però, la crisi del team austriaco è ormai conclamata e, con ancora otto gare da disputare e tre sprint, la lotta per il mondiale costruttori è un gioco a due tra McLaren e Ferrari.
    I numeri non mentono e anche se la classifica mondiale costruttori vede ancora davanti la Red Bull, presto non sarà più così. La crisi di prestazioni prima e di risultati poi del team campione del mondo è sotto gli occhi di tutti. Il fenomeno Max Verstappen ha contribuito in maniera determinante a mitigare un po’ le difficoltà ma, analizzando qualche dato, la situazione è davvero drammatica per Chris Horner e compagni.
    Crisi Red Bull: vediamo qualche dato
    Nelle prime 12 gare, il Team Red Bull ha raccolto 336 punti, escludendo quelli delle tre gare sprint (37), per una media di 28 punti a Gran Premio. Nelle ultime 4 gare, i punti messi in cascina sono stati solamente 74, ovvero 18,5 di media ovvero il 66% di punti in meno a gara.
    Guardando gli stessi dati per il Team McLaren, possiamo vedere come la fotografia sia completamente un’altra. Il team inglese viaggiava ad una media di 23 punti di media, nei primi 12 Gp dell’anno. Nelle ultime 4 gare, la media si è alzata a ben 36 punti. I punti recuperati sulla Red Bull, dall’Ungheria a Monza, sono stati ben 70.
    Anche Ferrari ha migliorato la media punti: nelle ultime 4 gare la Scuderia di Maranello ha raccolto 27 punti di media, contro i 23 delle prime 12 gare (+17%).

    Le due tabelle qui sotto, riassumono quanto qui sopra esposto.
    Per le prime 12 gare, abbiamo:
    | TOT | MEDIA |
    RBR | 336 | 28 |
    MCL | 276 | 23 |
    FER | 276 | 23 |
    Per le ultime 4, la situazione è la seguente:
    | UNG | BEL | OLA | ITA | TOT | MEDIA | +/- | +/-%
    RBR | 16 | 18 | 26 | 14 | 74 | 18,5 | -9,5 | -66%
    MCL | 44 | 28 | 38 | 34 | 144 | 36 | +13 | +56%
    FER | 20 | 26 | 25 | 37 | 108 | 27 | +4 | +17%
    Guardando la classifica mondiale costruttori nel suo complesso, Red Bull guida con 446 punti, davanti a McLaren (438 | -8) e Ferrari (407 | -39). Con la media punti delle ultime 4 gare, già a Baku ci potrebbe essere il sorpasso del team inglese ai danni di quello austriaco. Al team di Maranello potrebbe occorrere qualche gara in più (Austin o Città del Messico). LEGGI TUTTO

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    Paolini eliminata agli ottavi degli US Open: vince Muchova 6-3, 6-3

    Finisce agli ottavi la corsa di Jasmine Paolini agli US Open. La n°5 del ranking WTA non riesce dunque nella storica impresa di centrare la terza finale Slam dopo Roland Garros e Wimbledon. A Flushing Meadows, l’azzurra si è schiantata contro Karolina Muchova, attualmente 52 del mondo, ma Top-10 appena un anno fa prima dei tanti infortuni che ne hanno pregiudicato la stagione. Muchova si è imposta 6-3, 6-3 in poco più di un’ora di gioco, vincendo il quarto confronto su quattro con l’italiana. Sottotono l’azzurra, probabilmente stanca dopo le maratone degli ultimi mesi e messa sotto da una rivale che ha sbagliato pochissimo (8 non forzati nell’ultimo set e mezzo) con una resa pazzesca con la prima (82%). 

    La cronaca del match
    Jasmine è fin da subito padrona della riga di fondo e piazza il break già nel terzo game. La ceca sale di livello e si riporta in parità con il contro break del 3-3, poi concede il servizio una seconda volta e manda la Muchova a servire per il primo set sul 5-3. Karolina non trema e con cinque giochi consecutivi si porta avanti uno a zero. Grande equilibrio in avvio di secondo parziale, rotto dal break della ceca nel 7° game grazie a un paio di risposte superlative. Muchova gioca divinamente, libera il braccio e guadagna due match point: va subito a segno la ceca, che si impone con un doppio 6-3. Per Jasmine si chiude la campagna americana, ma non ancora un 2024 che potrebbe regalarle ancora qualche grande soddisfazione.  LEGGI TUTTO

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    Perugia al completo, Lorenzetti punta la Supercoppa: “Più che lavorare molto, bisogna lavorare bene”

    Si avvicina a grandi passi l’inizio della nuova stagione di volley, che si aprirà sabato 21 e domenica 22 settembre al PalaWanny di Firenze dove andrà in scena la Supercoppa, evento che mette in palio il primo trofeo della stagione, attualmente detenuto dalla Sir Susa Vim Perugia.

    A Pian di Massiano si è concluso il primo mese dall’inizio della preparazione e il gruppo è ormai al completo. “L’ultima settimana è stata importante proprio perché la squadra si è completata: da qua si comincia a lavorare, sapendo che sembra un po’ di più rispetto al solito, ma comunque di tempo non ce n’è mai troppo, quindi c’è la necessità non di lavorare molto, ma di lavorare bene, cercando di centrare gli obiettivi e di avere la mente sempre concentrata su questi per cercare di offrire un livello di pallavolo ottimale per questo inizio di stagione“.

    A fare il punto sulla preparazione in questo inizio di settembre è coach Angelo Lorenzetti, che sta guidando i Block Devils in sessioni quotidiane aumentando, di giorno in giorno l’intensità dell’allenamento e lavorando anche sulla tattica, grazie alla presenza di tutti gli interpreti in campo. “L’intensità delle cose che si fanno è più elevata; noi dobbiamo cercarla sempre più alta e sempre più “simile al gioco” per far sì che tutti i salti che si fanno siano salti utili e funzionali a quello che si fa la domenica in partita“.

    Venerdì scorso l’allenamento congiunto con Cisterna è stata un’occasione utile per valutare lo “stato dell’arte”, oltre all’amalgama del gruppo. Dal terzo set in poi il tecnico ha dato spazio a tutti i giocatori diversificando gli assetti in campo e provando vari schemi di gioco.

    “L’approccio è stato sicuramente positivo da parte di tutti e poi dopo le prime partite, ci sono sempre delle cose da sistemare“.

    Il gruppo continuerà a sostenere doppie sedute di allenamento, suddivise in pesi e palla al mattino e lavoro sul campo nel pomeriggio fino a giovedì. Venerdì 6 la squadra partirà alla volta della Polonia dove è in programma la terza edizione torneo “Bogdanka Volley Cup” che si svolgerà alla Hala Globus di Lublino, sabato 7 e domenica 8 settembre.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO