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    Civitanova al completo con l’arrivo di Lagumdzija, l’opposto: “Sarà una bella Lube”

    L’arrivo dell’opposto Adis Lagumdzija, reduce da due gare di qualificazione per gli Europei 2026 con la sua Turchia, completa l’organico della Cucine Lube Civitanova alla vigilia dell’allenamento congiunto in programma mercoledì 4 settembre (ore 17.45), con la Smartsystem Essence Hotels Fano all’Eurosuole Forum.

    L’attaccante biancorosso si professa già pronto per scendere in campo e affrontare i primi test stagionali con i suoi compagni. L’umore è alto perché dopo la delusione nella sfida con la Danimarca, persa in tre set al termine di parziali tiratissimi (23-25, 23-25, 25-27) in trasferta, nonostante i 17 sigilli di Lagumdzija, è arrivato il pronto riscatto ad Ankara contro l’Ungheria grazie a un forcing notevole e un successo lampo (25-11, 25-10, 25-17) con un’ottima prova e 14 punti di Adis.

    Adis Lagumdzija: “Vengo da un match duro, perso nella volata dei singoli set, e da una partita molto positiva che tiene aperti i giochi per la qualificazione della Turchia a Euro 2026. Sono fiducioso sul passaggio del turno, ma se ne parlerà più avanti, oggi penso solo alla Lube e sono più che pronto a scendere in campo perché le quattro settimane di preparazione con la Nazionale mi sono servite. Gli stimoli sono tanti, così come la voglia di legare con un gruppo nuovo.

    Due considerazioni mi danno la carica, ho molto più tempo per prepararmi con la squadra in vista della Regular Season rispetto allo scorso anno e conosco già i palleggiatori. Sono convinto che ci intenderemo a meraviglia, sarà una bella Lube. Perugia e Trento? Sulla carta sono i team più attrezzati, ma sarà il campo a parlare. La Lube ha un buon mix di esperienza, talento e freschezza atletica. Dobbiamo lavorare sodo per levarci soddisfazioni importanti!”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    US Open 2024, Errani-Vavassori in finale nel doppio misto

    Prosegue il momento magico del tennis azzurro: Sara Errani e Andrea Vavassori diventano infatti la prima coppia italiana in una finale Slam di doppio misto nella storia del tennis. Allo US Open, i due azzurri hanno sconfitto in semifinale gli statunitensi Tyra Grant e Aleksandar Kovacevic con i parziali di 6-3, 7-5. Per il titolo affronteranno giovedì Taylor Townsend e Donald Young, che hanno eliminato a sorpresa le teste di serie numero 8 del seeding, l’indonesiana Aldila Sutjadi e l’indiano Rohan Bopanna. E’ la quarta finale di doppio misto con protagonista l’Italia. Due i successi: al Roland Garros firmati Nicola Pietrangeli-Shirley Bloomer nel 1958 e agli Us Open da Raffaella Reggi-Sergio Casal, una la finale nel 1925 a Wimbledon con Uberto De Morpurgo-Elisabeth Ryan.  LEGGI TUTTO

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    Us Open, i risultati di oggi: Fritz in semifinale, Zverev eliminato

    E’ lo US Open delle grandi sorprese. Dopo Alcaraz e Djokovic, un altro tra i grandi favoriti esce di scena prematuramente dal torneo americano. Sascha Zverev, n°4 del seeding e finalista nel 2020, è stato battuto ai quarti da Taylor Fritz. L’americano, testa di serie n°12, si è imposto in 4 set dopo una battaglia di tre ore e mezza, conquistando così la sua prima semifinale Slam della carriera e facendo impazzire di gioia l’Arthur Ashe. Attende ora il vincente di Dimitrov-Tiafoe, con un ipotetico derby statunitense che garantirebbe al pubblico newyorkese di avere un suo rappresentante in finale.  LEGGI TUTTO

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    F1, Minardi: “La McLaren ha la miglior coppia di piloti”

    Gian Carlo Minardi è intervenuto, come di consueto, a valle del Gran Premio d’Italia, per fare il punto sulla gara di Monza.
    In particolare Minardi ha parlato dei due piloti McLaren che, sul tracciato brianzolo, si sono dati battaglia, senza esclusione di colpi.
    “Da applausi il sorpasso di Oscar Piastri su Lando Norris. Da vero campione”, ha commentato Minardi che poi ha anche aggiunto: “Come ho sempre sostenuto, parliamo di uno dei piloti più promettenti che, man mano che passano i gran premi, acquisisce quella tranquillità per imporre al team le sue scelte. Stiamo parlando, comunque, di due giovani molto promettenti. Da tempo sostengo che la McLaren abbia la migliore coppia di piloti”.
    Norris e Piastri meglio quindi di Leclerc-Sainz o Hamilton-Russell?

    Minardi ha anche toccato tanti altri temi.
    Per Ferrari ha girato tutto bene
    “Arrivando al Gran Premio d’Italia, la Ferrari ha messo a segno un’incredibile strategia concretizzata da un ottimo lavoro di Charles Leclerc coadiuvato da un ottimo Carlos Sainz. Diversamente dai diretti avversari, hanno optato per una sola sosta riuscendo a sopravanzare le ottime McLaren, riuscendo a salvaguardare le gomme. Incredibile la costanza del monegasco: dal 37° al 52° passaggio ha girato costantemente tra 1’23″5 – 1’23″7.
    In questo fine settimana per Ferrari ha girato tutto bene concretizzando al meglio il lavoro. Una boccata d’ossigeno che speriamo possa portare all’interno del team un po’ di serenità.
    Gara in difese per Mercedes e Red Bull
    “Un risultato non all’altezza delle loro aspettative, considerando anche il motore fantastico che dispongono, come dimostra la stessa McLaren. L’errore iniziale di Russell ha inciso parecchio sul risultato finale”.
    “Una gara ancora in difesa per la Red Bull che saluta Monza al comando della classifica costruttori, ma col vantaggio ridotto solamente a otto lunghezze”. LEGGI TUTTO

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    Monza, da Tempio della Velocità a palcoscenico di giovani fenomeni

    LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024, Italian Grand Prix 2024, 16th round of the 2024 Formula One World Championship from August 30 to September 1, 2024 on the Autodromo Nazionale Monza, in Monza, Italy – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    L’asfalto luccica di nero sfavillante, messo ancora più in risalto da un sole impassibile e impietoso, troppo caldo perfino se confrontato con quelle oltre trecentomila teste calde che arroventano spalti, prati e tribune con il loro tifo e la loro passione.
    E’ di nuovo quel periodo dell’anno, quella stagione di transizione in cui le foglie degli alberi possono ancora scegliere se cadere o restare ancora un po’ attaccate ai loro rami, in cui una nuvola all’orizzonte può significare lo scatenarsi di una bufera di lì a poco, in cui gli studenti centellinano ogni minuto delle giornate di libertà che ancora li separano dall’inizio della scuola: è di nuovo il periodo del Gran Premio d’Italia.
    Ed eccoci di nuovo qua, come da settant’anni a questa parte: neofiti spaesati fra gente che conosce la liturgia a memoria, accroccatori di strutture precarie da prato contro compassati frequentatori di tribune vip, figli di Michele Alboreto che sono diventati genitori di Kimi Antonelli… Beh, tutti noi  meritavamo un Gran Premio d’Italia finalmente teso ed emozionante come non accadeva da un po’.
    Il popolo della Formula Uno, quello vero, che non ha bisogno di stupidaggini pubblicitarie o di essere gratificato dalla presenza di qualche supposta star che non distingue una monoposto da un cane terranova, quel popolo meritava una gara così. E ancor più gratificante osservare – concedete questa deviazione a una che mastica amaro da qualche anno di troppo – che per questa gara finalmente bella non dobbiamo ringraziare il dominatore di turno o la pluridecorata vecchia gloria, ma un gruppo di eccellenti e giovanissimi piloti.

    Il Tempio è sempre stato generoso con i giovani fenomeni: sembra quasi che quella successione sinuosa e infida di curvoni e rettilinei nasconda una formula magica del giorno di gloria particolarmente facile da afferrare a chi unisce talento, fame e tattica alle poche primavere segnate sulla carta d’identità. Questa volta i fenomeni erano sgargianti nelle loro livree e minacciavano di assoggettare il Tempio alle loro Papaya Rules ed è stato davvero un piacere godere del loro spettacolo!
    Tuttavia lo strappo nell’anima lo dobbiamo al cuore nero di una monoposto rossa. Nero, come il colore vivido dell’asfalto che puzza di nuovo e di gomma. Nero, come il colore della tuta di Charles Leclerc. Nero, come il calabrone, il quale – lo sappiamo tutti – ha una struttura che non lo rende capace di volare, ma lui lo ignora e vola lo stesso. Tuttavia la Ferrari – calabrone del giovane fenomeno monegasco sa bene di non avere la struttura adatta per volare più veloce della McLaren di Norris e Piastri o per competere in solidità e costanza con la Red Bull di Verstappen, eppure è con lui che sbanca Monza, da outsider, con una strategia che è una lucida follia e una gestione della gara che si incastra alla perfezione come le tessere di un puzzle da mille pezzi al primo tentativo.
    Magari la Ferrari non vincerà più niente quest’anno e il campionato si avvierà alla sua più prevedibile conclusione, saremo assoggettati alle Papaya Rules oppure resteremo sotto i Lord Bibitari, ma ha vinto nel posto giusto nel modo migliore possibile, con un pilota che dimostra quotidianamente che essere un fenomeno non vuol dire necessariamente esternare una personalità piacevole come una manata di carta vetrata sulle natiche.
    Che la Ferrari sia veramente pronta a crederci e a provarci o finalmente stufa di dover sempre spiegare e capire: sarà questo il significato nascosto nella vittoria di Monza? In ogni caso, sarebbe un’ottima notizia.
    Che i complimenti cavallereschi e nient’affatto scontati dei rivali siano indice di una rinnovata attenzione e considerazione nei confronti di Maranello? Se simili caimani si dichiarano bonariamente felici che abbia vinto qualcun altro al posto loro, mi viene da pensare che ritengano questa vittoria un episodio che non li impensierisce, al di là del fair play da social media manager.
    Nel frattempo l’asfalto torna silenzioso, il sole picchia ancora duro e dagli alberi inizia a cadere qualche foglia, in attesa di un nuovo giovane fenomeno che torni a lucidare quelle curve e quei rettilinei il prossimo anno. LEGGI TUTTO

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    Tucani fuori, leoni dentro!

    Bonera Group, nuovo partner Atlantide, ospita nella sede della Concessionaria Dinamica a Brescia l’apertura della campagna abbonamenti 24/25. Prezzi inalterati e anticipo delle gare casalinghe alle 17.30. Capitan Tiberti: “L’impegno dei tucani verso i nostri tifosi, con in più il ruggito per la Leonessa”
    Brescia, 3 settembre 2024 – Avete mai sentito il ruggito del tucano? Dal 6 ottobre, data della prima giornata al San Filippo contro Cuneo, sarà possibile sentirlo forte e chiaro…
    Tucani fuori, leoni dentro! E’ questo il claim ideato dall’Atlantide Pallavolo Brescia per promuovere la campagna abbonamenti 2024/2025 presentata martedì 3 settembre presso la concessionaria Dinamica del nuovo partner Bonera Group. Una frase che riassume perfettamente la filosofia e l’ambiente bresciano: divertimento, sorrisi, la voglia di dare sempre e comunque spettacolo, ma anche grande motivazione, grinta e “cattiveria” agonistica.
    La campagna abbonamenti si apre mercoledì 4 settembre alle 12 sul circuito Vivaticket. Assistere ad una partita della Consoli Sferc Centrale del latte Brescia al San Filippo sarà come sempre semplicissimo e anche molto economico. Nonostante l’aumento dei costi di gestione della società – che annovera 30 squadre dal minivolley alla Serie A2 -,  Atlantide ha deciso di lasciare inalterati tutti i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti rispetto alla scorsa stagione e di confermare la possibilità di acquistarli scontati sul circuito Vivaticket sia on line sia dai rivenditori autorizzati.
    Anche quest’anno sarà possibile abbonarsi fino alla terza giornata in casa (quinta di andata), fissata per giovedì 31 ottobre. Acquistare i biglietti in prevendita permetterà ai tifosi di risparmiare e di evitare code al San Filippo, ma come sempre sarà possibile acquistare i tagliandi anche in cassa prima di ogni partita di campionato. Confermato l’ingresso gratuito in gradinata per tutti gli under 14 accompagnati da un adulto! Cambia l’orario di inizio delle partite che al San Filippo, escludendo anticipi o prefestivi, si giocheranno alle 17.30, un orario che nelle intenzioni della società permetterà un ritorno a casa più agevole alle famiglie.
    I settori del Palazzetto San Filippo come sempre sono tre. In prevendita il biglietto per la Gradinata avrà il costo popolare di 7 euro, mentre l’abbonamento costa 40 euro. Il biglietto per la Tribuna Atlantide posta sul lato panchine di fronte all’arbitro, in prevendita su Vivaticket avrà un costo di 10 euro con abbonamento a 60 euro. Il Settore Vip, diviso tra Bordocampo riservato a sponsor e autorità e poltroncine della Tribuna Tucano, avrà un costo di 15 euro con possibile abbonamento a 90. Al costo di 6 partite, i tifosi potranno sostenere i tucani oltre che nelle 13 partite in casa della Regular Season, anche in tutti gli incontri di Play-Off e di Coppa Italia.
    “Considerando la nuova formula di campionato già sperimentata l’anno scorso – spiega il direttore marketing di Atlantide Claudio Chiari – a seconda dei risultati della squadra, le partite in casa potrebbero diventare addirittura 23. La nostra scelta è stata come sempre quella di tenere i prezzi ad un livello accessibile, confermare la gratuità in gradinata fino ai 14 anni e lavorare per rendere ancora più accogliente il San Filippo con giochi, animazioni e un ambiente molto accogliente. L’anno scorso abbiamo registrato un aumento di pubblico considerevole, ma abbiamo ancora tanto margine di crescita.”
    La presentazione della nuova campagna abbonamenti è stata anche l’occasione per ufficializzare la nuova partnership con Bonera Group. Fondata nel 1967, l’azienda, esattamente come una squadra vincente, nel corso degli anni con entusiasmo e determinazione è cresciuta raggiungendo traguardi prestigiosi. Oggi annovera sei sedi dislocate in città e provincia con un team giovane e qualificato. “Siamo profondamente convinti che lo sport sia portatore di valori sani e un beneficio per la comunità cittadina – spiega il presidente dottor Francesco Bonera -. Per questo le collaborazioni sportive sono uno dei pilastri della comunicazione del gruppo e per questo abbiamo deciso di affiancarci in qualità di sponsor all’Atlantide Pallavolo, una squadra che ha già dimostrato di cosa è capace l’anno passato e che siamo sicuri ci regalerà forti emozioni anche in questo nuovo capitolo!”.
    Capitan Tiberti, interrogato sul claim, dice la sua: “Quando si diventa tucani si entra in una famiglia e quest’anno lo si fa con ancora più grinta ed energia. Atlantide è una società seria che punta a creare un ambiente senza pressioni, ma forse richiede ai suoi atleti qualcosa in più in termini di disponibilità e partecipazione verso il pubblico e in termini di impegno sul campo. Mi aspetto la grinta dei leoni per la leonessa che è Brescia, sempre con l’empatia che caratterizza il nostro gruppo e che aiuta a portare ogni anno più appassionati al palazzetto”.
    PREZZI IN PREVENDITA VIVATICKET (diritti prevendita esclusi)
    Gradinata (Alta, Bassa, Nord e Sud)
    Biglietto € 7,00 – Abbonamento € 40,00
    Tribuna Atlantide
    Biglietto € 10,00 – Abbonamento € 60,00
    Settore Vip
    Biglietto € 15,00 – Abbonamento € 90,00
    PREZZI IN CASSA AL SAN FILIPPO
    Gradinata (Alta, Bassa, Nord e Sud)
    Biglietto € 10,00 – Abbonamento € 60,00
    Tribuna Atlantide
    Biglietto € 15,00 – Abbonamento € 80,00
    Settore Vip
    Biglietto € 20,00 – Abbonamento € 120,00
    Gli abbonamenti possono essere acquistati su vivaticket.com o presso i rivenditori autorizzati Vivaticket in provincia di Brescia (elenco completo su shop.vivaticket.com). LEGGI TUTTO

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    Federer sul caso Sinner: “Possibile incoerenza, c’è una questione a cui dare una risposta”

    Roger Federer è stato ospite allo show americano “Today”. L’ex numero uno al mondo svizzero – nel pieno degli US Open – è comparso sulla tv statunitense al noto programma per il lancio di un suo nuovo libro fotografico, intitolato semplicemente “Federer”. Tra i tanti temi toccati, dalla rivalità con Nadal all’amicizia con Curry (poi apparso in studio per salutarlo), anche le parole sul caso Sinner: “Penso che tutti noi crediamo che Sinner non abbia fatto nulla – ha detto Federer -, ma capisco la frustrazione di chi si chiede se sia stato trattato come tutti gli altri. La possibile incoerenza sul fatto che non sia stato sospeso mentre doveva chiarire al 100%, è la questione a cui dare una risposta. Alla fine dobbiamo fidarci delle decisioni prese e di chiunque sia coinvolto”.

    Nadal, Curry e gli US Open
    Federer ha poi parlato del libro in uscita: “Ci sono tante foto della mia carriera, magari non tante di quando ero giovane, ma ho pensato fosse bello avere una retrospettiva della mia vita e della mia carriera”. Un progetto iniziato tanto tempo fa: “C’erano tante foto e volevo scegliere le migliori” – prosegue Roger, che poi aggiunge: “Non ero ancora pronto a raccontare la mia storia a parole con un’autobiografia, ma farlo in foto mi ha fatto piacere. Se c’è anche qualche lacrima in queste pagine? Non molte, ma c’è una storia da raccontare dietro ad ogni scatto”. Quindi gli US Open, nel pieno della loro fase: “È passato un po’ di tempo ma ricordo bene le mie cinque vittorie. Sarò in tribuna per la prima volta dal mio ritiro”. Quindi la grande rivalità-amicizia con Nadal: “Ci ho parlato la scorsa settimana, mi spiace che la sua estate non si andata come voleva tra Roland Garros e Olimpiadi; ma potrà sempre fare quello che vuole, è uno dei migliori di sempre” e, alla fine, l’ingresso in studio di Steph Curry. I due, che già poco tempo fa avevano fatto due tiri a canestro sul campo da basket, si sono salutati affettuosamente. LEGGI TUTTO

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    Brescia: ufficializzati i numeri di maglia per la stagione 24-25

    In attesa dell’avvio del campionato, la Banca Valsabbina Millenium Brescia rende noti i numeri di maglia delle sue giocatrici.

    In regia Chiara Scacchetti continuerà a vestire il numero 8, che la accompagna sin dai tempi di Montecchio (numero che è stato poi confermato anche a Marsala, Sassuolo e, lo scorso anno, a Brescia). A Silvia Romanin andrà, invece, il 2, riaffermando, quindi, la scelta che, nell’annata scorsa, aveva preso a Soverato.

    Lato liberi, se Serena Scognamillo conferma il suo 15 (il numero che indossa da sempre e che ha già vestito anche nelle due precedenti stagioni in maglia bresciana), Camilla Riccardi preferisce la novità del 5.

    Per quanto riguarda le opposte, Lara Davidovic decide di inaugurare la sua avventura italiana con un numero diverso dal solito, lasciando il 3 tedesco e avvicinandosi a quel 13 degli inizi francesi: a lei andrà il 12. Federica Stroppa ritrova invece, dopo un anno con il 18, il suo 9, indossato sin dai tempi del Pisogne.

    In attacco, la schiacciatrice Simone Bikatal recupera il 10 della Nazionale camerunense; per Aurora Pistolesi, invece, si tratta di una conferma visto che il 13 sarà suo anche a Brescia, dopo le esperienze a Sassuolo e Bergamo. Francesca Trevisan, infine, opta per il cambiamento: salutato l’11 cremonese, ritroverà il 4 vestito a Trento.

    Lato centrali, Viola Tonello toglie un’unità al suo 8 di Busto Arsizio, vestendo con la maglia bresciana il numero 7. Denise Meli, invece, mantiene il numero che la accompagna da sempre: il 17. Anche per Laura Franceschini si aprirà un nuovo capitolo: a lei il numero 3.

    Numeri di magliaSimone Bikatal – 10Lara Davidovic – 12Laura Franceschini – 3Denise Meli – 17Aurora Pistolesi – 13Camilla Riccardi – 5Silvia Romanin – 2Chiara Scacchetti – 8Serena Scognamillo – 15Federica Stroppa – 9Viola Tonello – 7Francesca Trevisan – 4

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO