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    F1, Lewis Hamilton: 3 domande al pilota Ferrari, prima del Gp di Gran Bretagna

    Tre domande a Lewis Hamilton, prima del Gran Premio di Gran Bretagna, la gara di casa del pilota inglese della Ferrari.Hamilton – – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    1. Silverstone è la sede del Gran Premio di Gran Bretagna, la tua gara di casa, e un luogo dove hai vissuto tanti momenti speciali. Che effetto fa tornarci per la prima volta con i colori della Ferrari?Lewis Hamilton: “Silverstone è da sempre molto più di un circuito per me. Qui ho vissuto alcuni dei momenti più indimenticabili della mia carriera, con il pubblico sempre al mio fianco. Arrivare qui per la prima volta con la tuta Ferrari è qualcosa di davvero speciale. Ho scritto tante pagine bellissime della mia storia su questa pista, e per me adesso è molto importante scrivere questo capitolo insieme a Ferrari. Sono orgoglioso di vestirmi di rosso qui, e non vedo l’ora di provare di nuovo quell’energia incredibile che solo il pubblico di Silverstone sa dare”.
    2. C’è una curva o un settore in particolare di Silverstone che consideri il tuo preferito? Cosa lo rende così speciale?LH: “Ci sono alcune sezioni che sono davvero speciali, ma Copse e poi Maggots e Becketts… sono qualcosa di unico. Questo tratto è velocissimo e quando fai tutto alla perfezione ti sembra davvero di volare. Ma ciò che rende Silverstone davvero speciale per me è l’atmosfera. C’è una ragione se sono salito sul podio così tante volte qui, ed è l’amore dei tifosi. Dalla mia prima vittoria nel 2008, fino alla nona dell’anno scorso, il pubblico è sempre stato con me, e ovunque io sia in pista, riesco a sentire la loro energia dall’abitacolo”.

    3. Hai tifosi in tutto il mondo, compresi molti giovani che ti vedono come un modello. Che consiglio daresti a chi sogna di diventare pilota o di intraprendere una carriera nel motorsport?LH: “Trova ciò che ti appassiona e inseguilo con determinazione. Fai tante domande, prenditi il tuo tempo e impara dagli errori. Tutti possiamo cadere, ma è il modo in cui ci rialziamo che ci definisce. Non bisogna mollare mai”. LEGGI TUTTO

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    Wimbledon, i risultati degli italiani: Bellucci al 3° turno, interrotta Darderi-Fery

    Mattia Bellucci incanta a Wimbledon. Per la prima volta in carriera il mancino di Busto Arsizio è al 3° turno di uno Slam grazie alla vittoria in tre set sul n. 25 al mondo Jiri Lehecka: 7-6, 6-1, 7-5 il punteggio finale in meno di due ore e nove minuti di gioco. Una partita di altissimo livello da parte di Bellucci, la terza vittoria più importante in carriera per classifica. Il tennista lombardo ha giocato alla pari sin dal primo quindici, senza mai concedere concrete chance al tennista ceco, uno degli specialisti sull’erba, che appena dieci giorni fa aveva raggiunto la finale al Queen’s e tenuto testa ad Alcaraz. Bellucci ha impressionato per la solidità negli scambi e la tenuta mentale nei momenti chiave: nel primo set ha annullato due set point e poi chiuso al tiebreak, nel terzo ha servito una prima volta per il match e, dopo aver subito il controbreak, è riuscito a strappare nuovamente il servizio a Lehecka per poi chiudere il match con un game a zero. In mezzo un secondo set dominato per 6-1 contro un avversario che ha mostrato le stesse difficoltà già viste all’esordio con Dellien. Bellucci chiude il match con 11 ace, l’83% di punti vinti con la prima e 36 colpi vincenti. Mattia tornerà in campo venerdì contro Cameron Norrie, n. 61 Atp, che ha eliminato in quattro set il n. 12 del seeding Frances Tiafoe. LEGGI TUTTO

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    Wimbledon, Paolini fuori al 2° turno: Rakhimova vince in tre set

    Paolini esce di scena al 2° turno dei Championships, battuta in rimonta dalla russa Rakhimova in 2 ore e 19 minuti. Finalista un anno fa, l’azzurra perderà 1.230 pt nel ranking Wta: virtualmente scende n. 8 al mondo. Il torneo è in diretta esclusiva su Sky Sport e in streaming su NOW fino al 13 luglio
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    Finisce al 2° turno il cammino di Jasmine Paolini a Wimbledon. Finalista un anno fa ai Championships, la toscana è stata battuta a sorpresa dalla russa Kamilla Rakhimova, n. 80 della classifica mondiale, con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-4 in 2 ore e 19 minuti di gioco. Un epilogo amaro per la n. 4 al mondo che aveva già faticato all’esordio contro la lettone Sevastova e oggi ha fatto i conti con una giocatrice che ha espresso un tennis in crescendo nel corso del match. Pesano i 40 errori gratuiti commessi da Paolini che dopo il primo set ha abbassato il ritmo e non è riuscita a trovare continuità dal lato del dritto.

    Il racconto del match

    Eppure l’impatto sulla partita era stato buono da parte di Paolini, avanti di un break già nel quarto game anche grazie alle difficoltà al servizio di Rakhimova che nel primo set commette sei doppi falli e raccoglie solo il 33% di punti con la seconda. Avanti 4-1, l’azzurra sembra in controllo del set ma nel nono gioco subisce il controbreak. Alti e bassi (vedi i 19 gratuiti nel parziale), ma Paolini chiude al decimo game: Rakhimova commette un doppio fallo e due gratuiti e sul 30-40 Jasmine conclude il set con uno schiaffo al volo. L’avversaria, però, cambia marcia dal secondo set: dopo quattro palle break salvate nel secondo game, Rakhimova sale nel rendimento al servizio e aumenta anche il numero di vincenti. Il turning point è nel settimo gioco, sul 3-3 e 30-30: Rakhimova conquista la prima palla break del set e la sfrutta grazie a un errore di Paolini in uscita dal servizio. L’azzurra continua a sbagliare, fatica in risposta e non trova una chiave al gioco di Rakhimova che dopo aver chiuso 6-4 il secondo set inizia il terzo parziale con un break in apertura, spingendo a braccio sciolto. La russa diventa inattaccabile al servizio nel momento chiave (72% di prime in campo e 86% di resa) e Paolini deve arrendersi senza trovare mai palle break nel terzo set. LEGGI TUTTO

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    Cavuto e Cominetti, diagonale irrinunciabile!

    La Consoli Sferc Centrale Brescia conferma la coppia di posto quattro che nel campionato scorso è stata un punto di forza assoluto, capace di mettere a terra oltre 1000 punti e quasi 100 ace in 36 gare giocate. Coach Zambonardi: “Due campioni legati al nostro progetto che vogliono portare la nostra città ancora più in alto”.
    Brescia, 2 luglio 2025 – La notizia è di quelle eccellenti: Oreste Cavuto e Roberto Cominetti saranno di nuovo protagonisti della scena pallavolistica bresciana e contribuiranno a rendere speciale il venticinquesimo compleanno dell’Atlantide, fiera di confermare due atleti del loro calibro
    “L’impegno della società è costantemente orientato a individuare figure che si legano al progetto sportivo e alla nostra città anche, attacca coach Zambonardi.  Siamo molto orgogliosi di continuare ad essere la prima scelta per Oreste e Roberto che crediamo siano anzitutto le persone giuste per alimentare la coesione e la forza del gruppo, tratto distintivo dei tucani da sempre. Cominetti è con noi per la terza stagione e ha dimostrato nella scorsa quanto ci tiene al suo posto in rosa, giocando un’annata strepitosa, trascinatore e sempre ultimo a mollare. Cavuto alza sempre l’asticella personale e si toglierà nuove soddisfazioni nel bis a Brescia. Brillerà ancora di più al San Filippo, dove ha incontrato il sostegno dei tifosi che ha ricambiato con i modi e l’atteggiamento migliori, in allenamento come in partita, e con prestazioni da vero campione”.
    Oreste Cavuto, arrivato dalla Superlega l’anno scorso, ha dimostrato professionalità e valore in campo, siglando un tabellino record – tra Regular Season, Play-Off e Coppa Italia – da 579 punti, 44 ace, 37 muri che lo incoronano miglior schiacciatore di posto quattro della A2 e terzo assoluto nella classifica di ruolo, dietro a due opposti come Motzo e Gamba. Una certezza in prima linea! Per lui “la nuova stagione è ormai dietro l’angolo perché manca un mese e mezzo all’inizio della preparazione. Ci sono stati diversi nuovi innesti in rosa, ma lo zoccolo duro della squadra resta e dovrà essere la base per ripartire e far integrare velocemente i nuovi giocatori. Penso che il livello del campionato si alzerà notevolmente e sarà una annata ancora più equilibrata di quella precedente. Come detto già al mio arrivo la scorsa estate, Brescia lotterà per arrivare in fondo a tutte le competizioni e dovremo essere bravi a rispettare le aspettative di una società e di una città che vuole vivere la pallavolo ad altissimi livelli. La responsabilità è tanta ma anche ma voglia di rivedere il San Filippo sold out come nella finale Play-off contro Cuneo. Non vedo l’ora di riniziare e di conoscere i nuovi compagni per intraprendere un nuovo cammino con una nuova storia”.
    Roberto Cominetti è stato protagonista di una stagione costantemente al top: 460 punti, 54 ace in 36 match di Regular Season, Play-Off e Coppa Italia, ma le doti che la statistica non traccia sono quelle che impressionano di più: la tenacia e la freddezza quando la palla scotta fanno di lui un punto di riferimento prezioso per i compagni e per tutti i nuovi innesti in rosa: “Da quando sono arrivato a Brescia le aspettative sono sempre state alte – conferma la banda biancoblù – , sostenute dalla sana ambizione di fare qualcosa di importante. In due anni abbiamo portato a casa tre trofei, e non è scontato, dato che il livello della A2 è in costante crescita. La stagione scorsa ci siamo riconfermati dal punto di vista tecnico, ma quello che secondo me conta di più è che abbiamo mostrato anche tutto il nostro valore mentale e caratteriale. Ripartiamo da lì e dal sogno, che è ancora quello della Superlega! Ci siamo avvicinati e non è bastato: faremo di più per raggiungere quell’ambizione: la squadra si è ringiovanita con atleti che han voglia di dimostrare e di crescere. Sono fiducioso come ogni anno, anche perché sono convinto che il valore di una squadra non lo si stabilisce ad inizio stagione, ma si valuta strada facendo. Con l’inserimento di un nuovo palleggiatore dovremo lavorare sull’intesa ed essere bravi a crescere subito: è un ruolo cardine che va agevolato e saremo tutti chiamati ad affrontare un cambiamento generale. Dovremo aiutare Mancini ad ambientarsi in fretta per dargli la serenità che ci serve, ma so di cosa è capace questo gruppo e sono sicuro ci siano i presupposti per fare una nuova bella annata”. LEGGI TUTTO

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    Sorrento, in posto 4 c’è Vicente Parraguirre: “Ho sempre sognato di giocare in Italia”

    Arriva dal Cile il nuovo schiacciatore della Romeo Sorrento. Vicente Parraguirre, schiacciatore 194 cm, classe 1994, nazionale cileno. Nello scorso campionato in Olanda al Groningen è risultato essere il miglior schiacciatore e il miglior servizio.

    Queste le prime parole di Vicente ai microfoni della società: “Sono molto felice di giocare nel Romeo Sorrento la prossima stagione. Da quando ho iniziato giocato era un sogno venire in Italia, quindi sono molto felice. Sono molto entusiasta di far parte della squadra”.

    Ora è impegnato con la nazionale del Cile e con cui è stato premiato come miglior attaccante della Copa America 2025. Poi a metà settembre sarà a Manila per il Mondiale: “Sì, ora gioco per la Nazionale. Avremo un’estate piuttosto intensa. Tra un mese andremo in Europa. Giocheremo alcune partite amichevoli contro Romania, Svizzera e Slovacchia. E poi andremo alla Coppa Panamericana in Messico e a Manila per il Campionato del Mondo. Quindi un’estate molto intensa, molto impegnativa, ma sono molto emozionato. Adoro giocare per la Nazionale. È la prima volta che il Cile gioca il Campionato del Mondo dal 1982, credo. Quindi è passato molto, molto tempo. Sono molto entusiasta di far parte di questa squadra”.

    Con Sorrento sarà la sua prima esperienza in Italia: “Sono molto emozionato. È qualcosa di completamente nuovo. Come ho detto, ho sempre sognato di giocare in Italia, quindi sono molto felice. Sono molto emozionato che il sogno sia diventato realtà. Sono molto contento di venire e giocare, per dare il massimo e raggiungere tutti gli obiettivi per il club e la squadra”.

    (fonte: Romeo Sorrento) LEGGI TUTTO

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    Mercato Ravenna: promossi in prima squadra Luca Iurlaro, Lorenzo Gabellini e Andrea Asoli

    Il Porto Robur Costa 2030 Ravenna attinge a piene mani dal proprio settore giovanile per completare l’organico che affronterà il prossimo campionato di A2 2025/26. Entrano, infatti, stabilmente in prima squadra l’alzatore Luca Iurlaro, il centrale Lorenzo Gabellini e il libero Andrea Asoli. 

    Iurlaro, nato a Vibo il 21 giugno 2008, figlio d’arte (suo padre Vito è stato un centrale che ha disputato numerosi campionati di A2 a Matera, Cutrofiano, Taranto e Vibo e ora è allenatore), ha fatto parte nella scorsa annata, al suo primo anno a Ravenna, del gruppo dell’Under 17 che ha disputato sia il campionato di serie D che il torneo di categoria regionale. 

    Gabellini, classe 2007, e Asoli, del 2008, erano agli ordini di Francesco Mollo e Matteo Baroni nel gruppo dell’Under 19 impegnato nel campionato di C, in quello di categoria e nella Junior League, conclusa al secondo posto. Asoli ha già assaggiato la prima squadra, quando ha sostituito nel roster l’infortunato Pascucci. 

    Con Zlatanov e Bertoncello diventano così cinque i giocatori a cavallo della maggiore età, mentre considerando l’intero organico ben 10 dei 13 giocatori che lavoreranno agli ordini del coach Valentini sono nati dal 2000 in poi.

    “Diamo continuità ad un lavoro sul settore giovanile avviato anni fa – commenta Antonio Valentini – nell’ottica di inserire ragazzi nell’organico della prima squadra aumentando la loro esperienza e consolidando la loro formazione. Nel caso specifico di questi tre ultimi innesti, sono tra ragazzi molto seri, che hanno dimostrato una bella crescita nell’ultimo anno e di avere le giuste dosi caratteriali e un bagaglio tecnico che li mette nelle condizioni di provare questo salto. Sono felice di poterli avere con me per tutta la stagione”.

    L’attuale roster Alzatore: Russo (2004), Iurlaro (2008). Opposto: Dimitrov (1999). Centrali: Bartolucci (2003), Canella (1998), Ciccolella (2004), Gabellini (2007). Schiacciatori: Bertoncello (2007), Gottardo (2001), Valchinov (2001), Zlatanov (2008). Libero: Asoli (2008), Goi (1992).

    (fonte: Consar Ravenna) LEGGI TUTTO

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    Macerata, Tommaso Fabi torna a casa: “Obiettivo Play-off? Non semplice, ma è giusto fissarlo”

    D’altronde si sa. Gli amori fanno giri immensi e poi ritornano. La nostalgia poi fa la restante parte. La seconda new entry tra i centrali della Banca Macerata Fisiomed per la prossima stagione è il maceratese Tommaso Fabi. Classe 1996, 200 cm di altezza, dopo una lunga trafila nelle giovanili della Cucine Lube Civitanova, Tommaso ha intrapreso un cammino che lo ha portato a maturare esperienze in giro per tutta Italia, che gli hanno permesso di crescere e di maturare dentro e fuori dal rettangolo di gioco.

    Da Aversa a Brescia, da Lagonegro a Tuscania, passando per Motta, Reggio Emilia e Ortona – società con cui è rimasto quattro stagioni consecutive -, queste realtà sono stati tutti i suoi nidi prima dell’arrivo alla Energytime Campobasso, con cui ha concluso l’ultimo campionato di A3.

    Ora per lui è tempo di tornare “all’ovile”. Indossare la maglia della squadra della propria città, respirare l’aria di casa, vivere il campo con un coinvolgimento emotivo diverso: tutto questo ha avuto un peso nella sua scelta. Tra le varie proposte ricevute, quella di Macerata è stata valutata secondo criteri differenti, perché quando si parla di casa, di radici e di affetti, il cuore entra in campo prima ancora della testa.

    “Dopo dieci anni passati in serie A girando per l’Italia, tornare a casa è una sensazione difficile da esprimere. Ammetto che, quando sono tornato al palazzetto per la prima volta qualche giorno fa, è stata un’emozione fortissima: ho condiviso lì con i miei compagni probabilmente le esperienze più belle della mia vita”.

    “Non ho pensato un secondo all’offerta propostami dal Direttore Sportivo Vullo e da Coach Giannini, che mi ha chiamato in prima persona: la pressione nel giocare in casa è un po’ più alta perché normalmente si inizia sempre una stagione con la voglia di far bene, ma farlo per i colori della propria città vale il doppio. La frenesia di iniziare è immensa”. Tommaso arriva motivato e pronto a dare tutto, in una stagione che per lui non sarà come le altre, conoscendo già alcuni compagni ed elementi dello staff.

    “Gianluca (Paolorosso, ndr) era il mio preparatore atletico del settore giovanile Lube, quindi, sarà bello ritrovarlo; troverò poi tante persone della vecchia guarda come Vincenzo Grassi che anche lui mi ha accompagnato in tutta Italia, come il coach con cui ho condiviso anche la sua esperienza da primo allenatore alla Lube, dato che mi ero aggregato con loro proprio in quel periodo. Tra gli altri, conosco personalmente Pedron e Diaferia, è solo un onore e un piacere tornare a giocare con loro dopo le ultime annate condivise (a Ortona col primo, a Campobasso col secondo, ndr)“.

    “Credo che la società abbia allestito un gruppo di altissimo livello che può permettere ai giocatori di sognare un po’ a occhi aperti: io preferisco rimanere con i piedi per terra, però mi aspetto una grande annata e credo l’obiettivo come play off, per quanto non semplice, è giusto fissarlo per la squadra. Personalmente, decidere di tornare a casa dopo anni non è una decisione “fatta su due piedi”, vorrei tornare con l’ideale di rimanere, dimostrando sin da subito il mio valore in campo.”

    La società ha dato così il benvenuto al nuovo numero 1 che, nel frattempo, si è presentato così ai tifosi.

    “Basti vedere Ortona, io sono una persona che quando si trova bene e tende a innamorarsi dei processi e delle situazioni: arrivo a Macerata con grandissime ambizioni sia personali sia sportive che di vita. Saluto tutti i tifosi, credo che mi conosciate già un pochino anche perché ho sempre frequentato Macerata: la voglia di far bene è tanta, non vedo l’ora di conoscervi e spero che insieme possiamo fare grandi cose!”

    Con il suo arrivo, la Banca Macerata Fisiomed aggiunge centimetri, esperienza e cuore al centro della rete, affidandosi a un giocatore maturo, affidabile e profondamente legato ai colori della propria città.

    (fonte: Banca Macerata Fisiomed) LEGGI TUTTO

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    Francesco Guastamacchia nuovo centrale della Negrini CTE Acqui Terme

    La Negrini CTE Acqui Terme dà il benvenuto al suo nuovo centrale. Ad affiancare Davide Esposito al centro ci sarà il veneto Francesco Guastamacchia. 
    Classe 2003, 193 cm, arriva in Piemonte dopo l’ultima esperienza in Serie A2 con Omifer Palmi e un percorso in costante crescita che lo ha visto maturare in tutte le categorie sino ad arrivare in A3 e A2 nelle ultime tre stagioni.
    Guastamacchia è cresciuto nel settore giovanile della Pallavolo Padova, con cui ha disputato i campionati di Serie C e B. L’esordio in A3 a Belluno (2021/2022) per poi proseguire a San Donà di Piave e a Palmi in A2 nell’ultima annata. Nonostante una stagione complicata culminata con la retrocessione, Francesco porta con sé un bagaglio prezioso di esperienza, pronto ora a rilanciarsi con la maglia di Acqui Terme.
    Esordisce con entusiasmo il nuovo centrale termale: “Sono contento di iniziare questa nuova avventura. Dopo un’annata difficile in A2, ho sentito il bisogno di ritrovare me stesso e il mio gioco che forse un po’ avevo perso. Ho scelto Acqui Terme proprio per questo: per ripartire, crescere e, perché no, toglierci qualche soddisfazione importante.”
    Francesco aveva già conosciuto la Negrini CTE due stagioni fa da avversario, ma ora troverà ad accoglierlo una squadra profondamente rinnovata: “Gli unici che più o meno conosco personalmente sono Davide Esposito che ho incrociato da avversario e Giuseppe Bellanova con cui ci siamo incrociati qualche volta fuori dal campo. Per il resto sarà un ambiente tutto da scoprire, ma questo lo vedo come uno stimolo in più. Ci sarà un bel mix tra giovani ed esperti, e secondo me questo equilibrio è fondamentale.”
    Sul piano personale e collettivo, Francesco ha le idee chiare:“Voglio migliorarmi, ritrovare fiducia e crescere, ma soprattutto voglio vincere con la mia squadra. Spero che potremo giocarci al meglio tutte le competizioni, dalla Coppa Italia ai playoff. Non sono mai riuscito a entrare in una Final Four e sarebbe un traguardo che mi piacerebbe centrare, sia per me che per la squadra. L’A3 è un campionato lungo e tosto, ma se si lavora bene e si parte col piede giusto si possono ottenere grandi cose.”
    Infine, un pensiero anche alla città e all’ambiente che lo attende:“Non vedo l’ora di conoscere Acqui Terme, di ambientarmi e creare qualcosa di bello sia dentro che fuori dal campo. Credo molto nel fare gruppo, nello stringere legami anche con lo staff e la dirigenza: da lì spesso nascono i risultati più belli.”
    Benvenuto Francesco, e buon campionato con la maglia della Negrini CTE! LEGGI TUTTO