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    Dal Club Italia a Piacenza: Michele Fanni è il nuovo allenatore di VAP

    Il Club Italia comincia a “cambiare pelle”. A partire dalla prossima stagione, infatti, non farà più parte dello staff della fomrazione federale il tecnico Michele Fanni, attualmente primo allenatore delle azzurrine impegnate nel campionato di B1.

    Dopo diverse stagioni passate tra il Club Italia e le Nazionali giovanili, nella prossima stagione Fanni approda alla Volley Academy Piacenza. Una scelta, quella della società, dettata dalla volontà di alzare l’asticella per la stagione sportiva 2025/26 puntando all’eccellenza dello staff tecnico con l’approdo di coach Michele Fanni, come spiegato nel comunicato della società.

    Classe 1983, Fanni ha saputo ritagliarsi un ruolo di rilievo accumulando un’esperienza internazionale prima dell’approdo alla guida delle nazionali Under 17/18/19 e le quattro stagioni come tecnico del Club Italia tra Serie B1 e A2. Un curriculum di grande caratura che rilancia con entusiasmo gli obiettivi triennali di VAP: contribuire allo sviluppo di giocatrici di alto livello e puntare, con il supporto di importanti partner locali, ad una crescita importante per raggiungere la Serie A.

    Le prime parole di Fanni, che concluderà la stagione al Club Italia prima di proiettarsi in VAP con i ruoli di direttore tecnico dal Volley S3 all’Under 18 ed head coach della prima squadra (che parteciperà ai campionati di B2 e di Under 18 Regionale), sono piuttosto chiare ed al contempo cariche di significato.

    “Sono molto felice ed entusiasta di entrare nella grande famiglia VAP – racconta coach Fanni – A livello giovanile la società è strutturata e pronta, la mia esperienza potrà portare quel qualcosa in più per migliorare ulteriormente. Obiettivo è quello di formare giocatrici per renderle il più competitive possibili, altra leva è quella di portare la pallavolo di Serie A a Piacenza; le cose facili non mi piacciono, l’idea è di trovare giocatrici importanti e di prospettiva con l’obiettivo di portarle in due, tre anni al massimo livello di prestazione: ci vuole esperienza per poterlo fare e me la sento”.

    A raccontargli della realtà della Academy anche Marco Mencarelli che lo scorso marzo era tornato a fare visita a Piacenza per il terzo anno consecutivo ribadendo come VAP “gode di un equilibrio, di una condizione che apre le porte a diversi ambiti di sviluppo”.

    “Mencarelli? Avevo già ricevuto un feedback più che positivo di VAP con la prospettiva di lavorare ad alto livello – prosegue Fanni – La difficoltà è legata al fatto che la società è relativamente giovane ma anche società oggi blasonate sono partite da zero: bisogna crearsi un percorso con un solido progetto pluriennale. La Serie A? La possibilità di offrire una prospettiva ed una progressione è qualcosa di importante ed è qualcosa realizzato finora soltanto dal Club Italia”.

    Dopo la prima esperienza come allenatore nel Volley Magenta – club della sua città natale – Fanni passa al Villa Cortese (Serie A) dove ricopre la carica di aiuto allenatore e scoutman incrociando la sua strada con una giovane Myriam Sylla e ritrovandosi, in parallelo, a svolgere gli stessi ruoli nel contesto della Nazionale femminile bulgara.

    Nella stagione 2013/2014 passa in Turchia al Fenerbahçe Sport Club come assistente allenatore, carica ricoperta anche per il campionato successivo, prima della chiamata della Federazione. 

    Dopo i primi passi al Club Italia CRAI Femminile il suo palmares si arricchisce con il primo posto e la conseguente qualificazione ai Campionati Europei con la Nazionale Seniores femminile, nel 2017 in Argentina arriva la medaglia d’oro ai Campionati del Mondo Under 18.Negli ultimi quattro anni altrettanti titoli continentali conquistati con le Azzurrine: nel 2022 vince il torneo di qualificazione per approdare agli Europei Under 17 dove la Nazionale centra l’oro; nel 2023 il terzo posto ai Campionati del Mondo Under 19, un bronzo bissato nel 2024 agli Europei in Grecia e Romania.

    (fonte: Volley Academy Piacenza) LEGGI TUTTO

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    Busto Arsizio, Francesca Parlangeli completa il reperto liberi della UYBA

    E’ tempo di new entry alla UYBA Volley Busto Arsizio che annuncia oggi l’arrivo di Francesca Parlangeli, libero di grande esperienza e affidabilità, pronta a indossare la maglia biancorossa nella stagione 2025-26.

    Nata a Torino il 23 febbraio 1990, Francesca ha iniziato la sua carriera nella stagione 2008-09 con la Villar Perosa in Serie B2, dove è rimasta per due stagioni. Nel 2010 è passata alla Lilliput Settimo Torinese in Serie B1, contribuendo alla promozione in Serie A2 al termine della stagione 2014-15. Ha esordito in A2 nella stagione 2015-16 con la stessa squadra.​ Nel 2017 è approdata alla Millenium Brescia in Serie A2, ottenendo la promozione al termine della stagione. Ha esordito in A1 nella stagione 2018-19 sempre a Brescia disputando tre anni nella massima serie.

    Dopo la stagione 2020-21, si è trasferita in Francia per concludere l’annata con il RC Cannes in Ligue A. Nella stagione successiva ha giocato con il Volero Le Cannet, con cui ha vinto sia la Coppa di Francia che il Campionato francese nella stagione 2021-22.​ Nel 2022 è tornata in Italia per giocare con la Trentino Volley in Serie A2, contribuendo alla promozione in Serie A1. Nella stagione 2024-25 ha militato nell’Esperia Cremona in Serie A2., con cui ha disputato 26 partite: 631 le sue ricezioni, con una percentuale di perfette del 33,1%.

    Con l’arrivo di Parlangeli, la UYBA potrà contare su una coppia di liberi di grande valore. La sua esperienza e leadership saranno fondamentali per affiancare e supportare la giovane e talentuosa Federica Pelloni, creando una sinergia che potrà elevare il livello della seconda linea della squadra.​

    Parola a Francesca: “Il mio passaggio alla UYBA è davvero molto stimolante: in tanti anni di pallavolo non mi era mai capitato di giocare per una società così prestigiosa. Mi sto già allenando alla e-work arena e vorrei ringraziare sia coach Barbolini che le altre giocatrici, che mi hanno subito ben accolta, accettata e coinvolta. Naturalmente ho conosciuto anche la mia compagna di ruolo, Federica Pelloni, una ragazza con molta voglia di fare, che ha già dimostrato le sue qualità nel suo primo anno di A1 qui: sono felice di poterle dare supporto e qualche consiglio di esperienza che ho maturato negli anni”.

    “Fondamentale per la mia crescita le stagioni a Brescia, società con cui ho esordito in A1, e l’anno a Le Cannet: giocare all’estero mi hanno fatto crescere molto sia a livello umano, facendomi uscire dalla mia zona di confort, sia sportivamente (anche con la conquista di Coppa di Francia e campionato). La UYBA 25-26? Sta nascendo un bel mix di atlete giovani e più esperte, con ritorni importanti: credo che Alessia Gennari con il suo carisma potrà essere un elemento chiave per il gruppo”.

    “Negli ultimi anni, vista da fuori, la UYBA ha sempre trasmesso, con le sue giocatrici e il suo gioco, un grandissimo entusiasmo e forza di gruppo: queste sono caratteristiche vincenti e belle da vedere, che vorrei riuscissimo a confermare anche quest’anno. A livello personale voglio vivere appieno questa nuova avventura, facendomi coinvolgere dall’entusiasmo che ho trovato e cercando di portarne a mia volta. Sono consapevole di tornare a giocare a livelli alti, ma lo faccio con meno pressioni perchè so di essere in un ambiente familiare e di poter contare su una compagna di ruolo di grande valore: voglio divertirmi e dare il mio contributo per il bene della squadra”.

    (fonte: UYBA Volley) LEGGI TUTTO

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    Grazie Delta Group!

    Dalla prossima stagione sportiva, il Delta Volley Porto Viro non sarà più targato Delta Group. In attesa dell’annuncio del nuovo title sponsor, si chiude un ciclo straordinario che ha visto l’azienda agroalimentare portovirese legare il proprio nome ad alcune delle pagine più significative della storia nerofucsia.
    Un cammino iniziato nel 2021 con la finale di Coppa Italia A2/A3 e la successiva promozione in Serie A2 – quando la sponsorizzazione principale era condivisa tra Delta Group e Rico Carni –, e proseguito poi con quattro stagioni indimenticabili nella seconda categoria nazionale: la miracolosa salvezza al debutto, il terzo posto in Regular Season l’anno seguente, le semifinali raggiunte sia nei Play Off che in Coppa Italia nella stagione 2023/2024, fino all’ultima, emozionante salvezza conquistata lo scorso 2 marzo a Reggio Emilia.
    Il Presidente del Delta Volley, Luigi Veronese, saluta con gratitudine il title sponsor uscente: “A nome di tutta la società, voglio ringraziare Delta Group e la famiglia Scabin per il sostegno, la fiducia e la passione dimostrati in questi anni. Il percorso fatto insieme è stato importante e ricco di soddisfazioni, vissuto sempre con grande rispetto e collaborazione reciproca. Siamo orgogliosi di aver condiviso con loro una parte così significativa della nostra storia”.
    Carlo Scabin, Presidente e Amministratore Delegato di Delta Group, racconta così l’esperienza a fianco della società nerofucsia: “In questi anni siamo riusciti a coniugare lo sport con il nostro Dna industriale, mettendo in campo la nostra voglia di crescere, di imporci e di consolidare i risultati raggiunti. Ricordo ancora oggi con emozione la finale di Coppa Italia a Cisano Bergamasco, pochi mesi dopo aver siglato la partnership, ma anche la vittoria all’ultima giornata contro Cuneo che ci ha permesso di salvarci nella prima stagione di A2. Sono momenti molto significativi per me”.
    Guardando al futuro del Delta Volley, Scabin sottolinea: “La società è guidata da una persona che ha grande dedizione, fiuto e senso di sacrificio, il Presidente Veronese. In lui vedo la capacità di trasmettere in ogni circostanza la storia e i valori che egli stesso incarna e che vuole che tutti all’interno del club sentano come propri. Con queste basi, il Delta Volley è destinato a continuare la propria progettualità, attraverso il lavoro di squadra e i risultati sul campo. Di questo non ho alcun dubbio”. LEGGI TUTTO

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    Tragedia nella Superbike britannica: incidente devastante, muoiono due piloti

    Il mondo dei motori è in lutto per la scomparsa del pilota britannico Owen Jenner, 21 anni, e del neozelandese Shane Richardson, 29 anni, in un tragico incidente durante la gara di Supersport a Oulton Park. L’incidente ha coinvolto ben undici piloti, dei quali cinque sono stati portati in ospedale e uno, Tom Tunstall, si trova in condizioni critiche. LEGGI TUTTO

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    Internazionali d’Italia a Roma, i campi in terra rossa del Foro Italico

    Manca pochissimo all’inizio degli Internazionali d’Italia, che si svolgeranno come sempre nella cornice del Foro Italico. Dal Centrale allo stadio Pietrangeli, fino alla nuova SuperTennis Arena dello Stadio dei Marmi. Qui tutto quello che c’è da sapere sui campi che ospiteranno le sfide in programma a Roma. Il torneo in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW dal 6 al 18 maggio
    IL TABELLONE ATP – IL TABELLONE WTA LEGGI TUTTO

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    Atp Roma, tutto quello che c’è da sapere sul Masters 1000

    Introduzione
    A Roma è tutto pronto per l’inizio degli Internazionali d’Italia, il quinto torneo 1000 della stagione. I riflettori sono puntati chiaramente su Jannik Sinner, pronto al rientro in campo dopo la sospensione di tre mesi per il caso clostebol. Tanti gli italiani presenti nel tabellone maschile (ben 13), con Sinner, Musetti e Berrettini teste di serie. Si riparte dal titolo vinto lo scorso anno da Alexander Zverev (oggi n. 2 al mondo). Lotta aperta anche al femminile con Jasmine Paolini e altre 9 azzurre presenti in tabellone. Il torneo in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW dal 7 al 18 maggio

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    Trapani, l’intervista ad Alibegovic: “Il nostro fuoriclasse è Repesa”

    Dici Alibegovic e dici basket. Perché papà Teo e mamma Lejila Muftic, già campioni nello sport della palla a spicchi, hanno messo al mondo tre pargoli che, attualmente, dominano il panorama italiano. Il più famoso è Amar, quello di mezzo, che con la sua Trapani sta facendo sognare la Sicilia intera.

    Amar, dal suo arrivo in A2 lo scorso campionato alla sfida che vi aspetta a Bologna in casa della Virtus per il primo posto, è una scalata da brividi.

    «Il progetto che il presidente Antonini mi aveva illustrato, quando accettai di firmare per Trapani, era solido, serio, con vista sul futuro. Ma di bruciare così velocemente le tappe non ci credeva nessuno. Anzi, direi solo lui. Poi però dopo la promozione, pur da neofita, ha fatto scelte giuste. Una squadra equilibrata e con talento affidata al vero grande fuoriclasse del gruppo: Repesa. Il coach è il valore aggiunto».

    Avete smentito chi diceva che sareste stati troppi galli in un pollaio.

    «Nella scelta dei giocatori è stato privilegiato il lato tecnico ma anche quello umano. E se qualcuno ha fatto un po’ di resistenza, per lasciare da parte l’io a vantaggio del noi, ci ha pensato Jasmin. Ci ha fatti salire tutti sulla stessa barca, trattandoci in modo uguale. Un ambiente così, nella mia carriera, l’ho vissuto solo nel primo anno alla Virtus Bologna».

    Quando ha vinto lo scudetto.

    «Già, perché si è creata quell’unione che avverto anche qui. Io penso che nessun traguardo ci può essere precluso. Le sensazioni che provo sono molto simili, anche se sappiamo bene che i playoff saranno una storia a parte».

    Pensare che dopo la sconfitta contro Trieste in Coppa Italia sembrava che il giocattolo potesse rompersi.

    «Quella sera a Torino rimane un momento, anche se negativo, importante. Lì abbiamo non abbiamo mostrato il nostro volto giocando divisi. Una delusione forte che però è servita a capire che direzione avremmo dovuto prendere».

    Ora è quella che vi porterà a Bologna a sfidare la Segafredo per il primo posto. Per lei sarà una grande emozione.

    «Ho vinto in bianconero lo scudetto, nella squadra allenata da Djordjevic e composta da grandi campioni. Quando ci sono incontri così faccio un grande lavoro su me stesso per normalizzare le emozioni, tenerle a bada e concentrarmi su me stesso, i compagni e gli avversari. Senza farmi travolgere dai ricordi».

    Mirza, suo fratello più grande ha conquistato la promozione in A con Udine. Denis, il piccolo, guida Treviglio in B nazionale. Siete una famiglia vincente.

    «Il sangue che ci scorre nelle vene è quello di mamma e papà che ci hanno insegnato a lottare nella vita e sul parquet. I nostri risultati sono la moneta con cui ripaghiamo tutto ciò che hanno fatto per noi». LEGGI TUTTO

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    F1, Per Vasseur va tutto bene: “Il nostro passo era simile a quello di Mercedes e Red Bull”

    Le parole di Fred Vasseur, diramate con un comunicato ufficiale della Ferrari al termine del Gp di Miami, sono a dir poco imbarazzanti. Il Team Principal della Scuderia di Maranello ritiene che il passo della SF-25 fosse simile a quello di Mercedes e Red Bull!Vasseur – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    I comunicati stampa della Ferrari sono sempre abbastanza “piatti” e spesso privi di Notizie con la “N” maiuscola. E’ tale anche l’ultima press release dal titolo “Gran Premio di Miami – Domenica in salita” dove però vi vogliamo portare a commentare le parole usate da Vasseur.
    “Non siamo riusciti a trovare il giusto bilanciamento questo weekend, in particolare ieri in qualifica, e oggi abbiamo faticato nel traffico, con poche possibilità di ottenere un risultato migliore”. Il problema, per Vasseur, è dunque la qualifica dove però, la prima delle due Ferrari, si è beccata la bellezza di mezzo secondo abbondante (0.550) dal pole man! Un abisso per chi lo scorso ha lottato per la conquista del mondiale costruttori e quest’anno ambiva allo stesso traguardo.
    Il Team Principal della Rossa ha poi anche avuto il coraggio di aggiungere: “Quando eravamo in aria libera, il nostro passo era simile a quello di Mercedes e Red Bull e dunque dopo una gara così, è normale provare della frustrazione”.
    Forse Vasseur dimentica che la prima delle due Ferrari ha chiuso il Gran Premio di Miami al 7° posto dietro a due McLaren, due Mercedes, una Red Bull e alle spalle anche di una Williams!

    Per completezza, il comunicato della Ferrari, con le parole di Vasseur, presegue poi così: “Sul fronte della strategia, le nostre scelte sono state corrette: abbiamo fermato entrambi i piloti durante la Virtual Safety Car, permettendo a Lewis di trovarsi dietro Charles alla ripartenza. Poi abbiamo scambiato le posizioni non appena siamo stati certi di non mettere Charles a rischio con le vetture dietro, visto che Lewis era su gomme Medium e volevamo provare a raggiungere Kimi Antonelli. Purtroppo non ci siamo riusciti e così, come da prassi, abbiamo nuovamente invertito le posizioni a fine gara”.
    Per finire, il comunicato della Ferrari, attaccava con una frase un po’ sibillina: “La pioggia, tanto attesa su Miami, oggi non si è vista e dunque la corsa non ha offerto particolari occasioni di rimonta”.
    Passo e chiuso! LEGGI TUTTO