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    Colpo grosso al centro: torna Alex Erati

    L’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro riabbraccia Alex Erati. Dopo due stagioni di altissimo profilo con la Consoli Sferc Brescia, il centrale classe 1994, alto 202 centimetri, tornerà a indossare la maglia nerofucsia nel prossimo campionato di Serie A2 Credem Banca.
    La prima esperienza di Erati a Porto Viro (2022/2023) è culminata con uno straordinario terzo posto in Regular Season, il miglior piazzamento nella storia del club polesano. Al termine di quella stagione, l’atleta milanese (è nato a Melzo) ha intrapreso una nuova avventura a Brescia, che gli ha regalato altre soddisfazioni: due trionfi consecutivi in Coppa Italia e uno in Supercoppa (2023/2024), a cui si aggiunge la finale Play Off giocata lo scorso aprile.
    L’ultima annata è stata da incorniciare anche a livello personale: secondo miglior muratore della Regular Season (72 block), primo nei Play Off (18) e terzo in Coppa Italia (10), è entrato nella top ten assoluta dei centrali del campionato per rendimento complessivo. In totale, considerando anche la Supercoppa persa contro Cuneo, ha messo a terra 253 palloni, con 138 attacchi vincenti, 102 muri punto e 13 ace.
    Il ritorno di Erati a Porto Viro, dunque, è un grande colpo di mercato messo a segno dall’Alva Inox 2 Emme Service. Ma prima ancora un affare di cuore: “Dopo l’annata vissuta insieme, è rimasto un bel rapporto di amicizia e stima con tutto l’ambiente nerofucsia, oltre al ricordo di una stagione speciale che mi porto dentro – racconta lo stesso Erati – Ogni volta che sono tornato a giocare a Porto Viro da avversario è stato emozionante fermarmi a salutare tutti, anche i tifosi, che sono sempre di più. Qui si sta bene e si fa bene pallavolo, due aspetti fondamentali per me. Quando è arrivata l’opportunità di tornare, io e il club ci siamo trovati subito: è stato tutto molto naturale. Aggiungo che la mia ragazza gioca in Veneto, e il fatto di averla più vicina, di vederla con continuità, contribuirà a farmi stare ancora meglio. Per la prossima stagione la società sta costruendo un roster competitivo, con giocatori di qualità: i presupposti per fare bene ci sono tutti, e io sono carico e ottimista”.
    Ma sarà un Erati diverso rispetto a quello del primo capitolo in nerofucsia? “Purtroppo sono più vecchio di due anni – scherza – Battute a parte, col tempo si matura, a Brescia ritengo di essere cresciuto molto soprattutto a muro. Quando sono arrivato a Porto Viro la prima volta, venivo da un’esperienza difficile e avevo tanta voglia di riscatto. Ora alle spalle ho due stagioni molto positive, in cui sono riuscito a conquistare tre trofei. Torno qui con una consapevolezza diversa: so che mi piace giocare le finali, e vincerle ancora di più. Credo in un Delta ambizioso, che vuole raggiungere traguardi importanti. Di sicuro giocheremo per questo”.
    Il rapporto con coach Moretti intanto è già ben avviato: “L’ho conosciuto alla finale di Coppa Italia e di recente abbiamo fatto una bella chiacchierata. È un allenatore giovane, ambizioso, affamato: mi stimola l’idea di lavorare con lui e sono sicuro che mi aiuterà a migliorare ancora, sotto ogni punto di vista – dice Erati – Il livello della prossima Serie A2 sarà altissimo, come sempre negli ultimi anni. Ci sono squadre ben attrezzate, anche se è difficile indicare una favorita già da ora. Il Delta sta lavorando benissimo sul mercato, ma non voglio fare previsioni. Se guardiamo alla scorsa stagione, Cuneo forse non era la più accreditata per la promozione, ma è arrivata ai Play Off in perfetta forma e si è imposta giocando la miglior pallavolo di tutti. Per questo mi piace pensare che il nostro obiettivo sarà vincere ogni partita. Una volta trovati i giusti equilibri, sono convinto che ce la giocheremo con tutti”.
    La carriera seniores di Erati inizia nel 2012/2013 a Segrate, in B2. Ottiene subito la promozione e resta un’altra stagione in B1, prima di trasferirsi, nel 2014/2015, a Bergamo. Con la formazione orobica disputa due campionati di B1, centra una nuova promozione e debutta in A2 nel 2016/2017. L’anno successivo si accasa a Gioia del Colle, poi torna a Bergamo per altre due stagioni, vincendo la sua prima Coppa Italia di A2 nel 2019/2020. Dopo una parentesi a Castellana Grotte, nel 2021/2022 approda in SuperLega a Ravenna. Quindi, il ritorno in cadetteria con le maglie di Porto Viro e Brescia. Finora in Serie A ha realizzato 1833 punti in 268 gare. LEGGI TUTTO

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    Atp Stoccarda e ‘s-Hertogenbosch , il programma di oggi: partite e orari

    Martedì con un doppio impegno azzurro all’Atp 250 di Stoccarda, in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Sull’erba tedesca è il giorno del debutto di Fabio Fognini e Lorenzo Sonego in una doppia sfida Italia-Francia. Il ligure, in tabellone grazie a una wild card, sfiderà Corentin Moutet, n. 91 della classifica mondiale. Il torinese, reduce da tre ko consecutivi, affronterà Quentin Halys, n. 47 al mondo. Al Libema Open in campo Mattia Bellucci, che se la vedrà con l’americano Mackenzie McDonald, numero 99 del mondo.  LEGGI TUTTO

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    Ecco il calendario 2026 di Formula 1, senza Imola

    Ecco il calendario 2026 di Formula 1.Confermata la tappa in Canada prima di Monaco, l’assenza di Imola e l’ingresso di Madrid.

    Calendario 2026 di Formula 1
    Calendario F1 2026 – source: Formula1.com

    In queste ultime settimane, FIA e Formula 1 hanno lavorato per finalizzare il Calendario 2026 di Formula 1 che, come quest’anno, vedrà 24 Gran Premi che si correranno da marzo a dicembre.
    Restano ancora alcune date da confermare al 100% e alcuni dettagli devono essere meglio definiti e poi rettificati anche dal Consiglio Mondiale dello Sport Motoristico della FIA.
    Calendario 2026 di Formula 1: il Gp d’Australia aprirà il mondiale.Una delle “novità” è la conferma del Gran Premio d’Australia come gara inaugurale di apertura della stagione. Negli ultimi anni il mondiale era iniziato in Bahrain, mentre anche l’Arabia Saudita aveva mostrato interesse per poter ospitare la prima gara. Tuttavia, la Formula 1 è “tornata alle origini” e nel 2025 la stagione si è aperta con il Gp d’Australia, come nel 2019. Melbourne è stata la sede tradizionale per la gara di apertura dal 1996 al 2019, con due eccezioni nel 2006 e nel 2010, quando fu sostituita dal Bahrain.
    Calendario F1 2026: tra Monaco e Canada un cambio di dataUna delle modifiche più significative previste per il calendario F1 2026 è il cambio di posizione tra le gare di Monaco e Canada. Questa modifica fa parte di una serie di misure logistiche per ottimizzare i viaggi e i trasferimenti tra le gare. Il Gran Premio a Meontreal si terrà così alla fine di maggio, probabilmente il 24 maggio. A Monte Carlo, invece, si correrà a inizio giugno.
    La novità Madrid chiuderà la stagione europeaUna novità assoluta per il mondiale F1 2026 sarà il Gran Premio di Madrid, che diventerà la sede del Gran Premio di Spagna. Questo potrebbe portare due eventi in Spagna, con Barcellona che potrebbe ospitare il Gran Premio anche nel 2026, ma con una denominazione diversa. Madrid si disputerà nella parte finale della stagione europea, dopo la pausa estiva, e si svolgerà il 13 settembre, subito dopo il Gran Premio d’Italia a Monza (6/9) e quello d’Olanda a Zandvoort (23/8).
    Novità (da confermare) anche per i test pre-stagionaliNel 2026, con l’introduzione dei nuovi regolamenti, le squadre necessiteranno di più tempo in pista per i test invernali. La FIA ha confermato che ci saranno nove giorni di test pre-stagionali, rispetto ai tre giorni degli ultimi anni. Le prove potrebbero iniziare a fine gennaio a Barcellona e le squadre potrebbero avere anche una sessione di test denominata di “shakedown”, per provare le loro auto, prima dei test ufficiali veri e propri. I test ufficiali si terranno poi a febbraio, con due sessioni in Bahrain, prima che inizi la stagione. LEGGI TUTTO

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    F1, La Ferrari arriva in Canada da seconda forza del mondiale

    Leclerc e Hamilton – credits: Ferrari

    La Ferrari arriva al Gran Premio del Canada, decimo round del mondiale 2025 di Formula 1, forte del secondo posto nella classifica costruttori, conquistato nella gara di Barcellona.
    In Spagna, grazie al podio di Charles Leclerc (15 punti) e al piazzamento conquistato anche da Lewis Hamilton (8 punti), la Scuderia di Maranello ha operato un doppio sorpasso, ai danni sia di Mercedes che di Red Bull. I 12 punti di George Russell e il misero 10° posto di Max Verstappen non hanno permesso rispettivamente a Mercedes e Red Bull di difendere la loro posizione in classifica sulla Ferrari.
    A Maranello dunque possono “vantarsi” di essere la seconda forza di questo mondiale, avendo ora sei punti di vantaggio sul team della Stella a tre punte e 21 dalla squadra austriaca. Il divario però dalla McLaren, dopo i primi nove appuntamenti, è arrivato a sfiorare il 200 punti, 35 in più di quanto raccolto insieme da Leclerc e Hamilton!

    Il secondo posto nel mondiale Costruttori è quindi solo una magra consolazione, raggiunto più per demeriti altrui che meriti propri. Red Bull sta di fatto correndo con un solo pilota: Verstappen ha raccolto 137 dei 144 punti del team, mentre in Mercedes “pagano” il fatto di aver fatto debuttare un rookie come Kimi Antonelli (43 punti per lui, contro i 111 di Russell), oltre a qualche zero di troppo per problemi tecnici.
    Lewis Hamilton condivide con Michael Schumacher il primato di vittorie (7) e di pole position (6) al Gran Premio del Canada. Per il pilota inglese della Ferrari, la gara di Montreal potrebbe essere una sorta di “ripartenza”, dopo un inizio di mondiale molto complicato. Il particolare feeling che il sette volta campione del mondo ha con il circuito Gilles Villeneuve, potrebbe far ritrovare lui sia il morale che l’autostima che pare aver ultimamente perduto. LEGGI TUTTO

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    F1, Pirelli porta in Canada il tris di mescole più morbido della gamma PZero

    Le mescole Pirelli per il Gp del Canada F1 2025 – Credits: Pirelli Media

    Il Gran Premio del Canada è il decimo appuntamento della stagione, il secondo in Nordamerica dopo quello di Miami. Montreal è una meta tradizionale: per diversi anni è stata l’unica tappa del calendario in questa parte del mondo ed è uno degli appuntamenti favoriti da piloti e squadre per l’atmosfera che si respira e l’entusiasmo del pubblico canadese: per una settimana tutta la città del Québec è piena di eventi legati al Gran Premio.
    F1, Pirelli: in Canada le mescole più morbide
    Per la terza volta nella stagione il tris di mescole più morbido della gamma sarà protagonista in pista. Torna quindi all’opera la C6, già usata a Imola e a Monte Carlo, in compagnia delle sorelle C5 (Medium) e C4 (Hard). Si tratta quindi di uno step più morbido in confronto a quanto accaduto un anno fa, quando le tre mescole selezionate furono C3, C4 e C5.
    Le mescole Pirelli per il Gp del Canada F1 2025 – Credits: Pirelli Media
    Per le squadre e i piloti c’è una nuova opportunità di utilizzare la nuova C6 e di sfruttarla al meglio sulla scorta delle informazioni e dei dati raccolti nelle due precedenti esperienze. Il Circuito Gilles Villeneuve è una pista dove le forze laterali esercitate sui pneumatici sono medio basse; un po’ più intense quelle longitudinali – ci sono dei punti dove le vetture sono sottoposte a brusche decelerazioni e successive accelerazioni – ma comunque non particolarmente elevate. L’asfalto è molto liscio e poco abrasivo e non è mai utilizzato per competizioni automobilistiche al di fuori del weekend del Gran Premio. Il graining, soprattutto nelle prove libere del venerdì, potrebbe farsi vedere ma con il progressivo gommarsi del manto stradale non dovrebbe essere un fattore. L’evoluzione dei tempi è molto rapida, non soltanto da un giorno all’altro ma anche all’interno di ogni sessione.
    Peraltro, c’è da tener presente la variabile meteo, un jolly capace di sconvolgere il fine settimana in pista: la mutevolezza delle condizioni, anche in termini di temperature, è una delle cifre dell’appuntamento di Montreal.

    Gp Canada: il tracciato Gilles Villeneuve
    Il circuito è una pista semipermanente creata sull’isola artificiale di Notre-Dame, sul fiume San Lorenzo: qui si svolse l’Esposizione Universale nel 1967 e alcune competizioni dei Giochi Olimpici del 1976.
    Canada, Circuito F1
    L’asfalto è stato completamente rifatto lo scorso anno ma ha mantenuto le caratteristiche di bassa rugosità e aderenza ridotta che lo contraddistinguono da sempre. È lungo 4,361 chilometri ed è composto da una successione di rettilinei e chicane strette, con 14 curve (sei a sinistra, otto a destra): una vera e propria pista stop&go, dove stabilità in frenata ed efficacia in fase di trazione sono determinanti.
    I sorpassi sono possibili, anche grazie a tre zone DRS. In particolare, la staccata in fondo al rettilineo che riporta i piloti verso il traguardo è sempre stato il punto più “caldo”. La chicane successiva, dove si può peraltro continuare a sfruttare il DRS usato nella zona di attivazione precedente, è stata spesso teatro di incidenti spettacolari, tanto che la sua uscita fu ribattezzata il “muro dei campioni” dopo che, nell’edizione del 1999, ben tre campioni del mondo – Damon Hill, Michael Schumacher e Jacques Villeneuve – si schiantarono su quel muretto. LEGGI TUTTO

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    Il Circus sbarca in Canada, 10° round del mondiale F1 2025

    credits: Aston Martin F1 Team

    Il circus della Formula 1 ha appena spento i riflettori sul Gran Premio di Spagna. La gara ha offerto un’intensa battaglia strategica: la gestione del degrado gomme, la ricerca del perfetto bilanciamento e l’efficienza degli aggiornamenti portati dalle squadre hanno giocato un ruolo cruciale, delineando i rapporti di forza attuali e fornendo spunti interessanti in vista delle prossime tappe.
    Ora, il Circus della Formula 1 si prepara a fare il suo atteso salto oltre oceano, dirigendosi verso uno dei circuiti più iconici e amati del calendario: il Formula 1 Pirelli Grand Prix du Canada 2025. Abbandoniamo il clima mediterraneo e le curve veloci di Barcellona per immergerci nell’atmosfera unica di Montréal, dove la storia, la velocità e l’imprevedibilità si fondono in un weekend di gara molto importante in ottica mondiale.
    Uno sguardo all’ultimo Gp: in Spagna trionfano le McLaren mentre Leclerc sale sul podio
    L’edizione 2025 del Gp di Spagna ha visto la doppietta della McLaren, con Oscar Piastri che ha conquistato una bella vittoria davanti al compagno di squadra Lando Norris. Questa affermazione consolida la leadership della scuderia di Woking nel Campionato del Mondo F1.
    La gara è stata caratterizzata da un finale interessante con l’ingresso della Safety Car, che ha rimescolato un po’ le carte. Leclerc ha capitalizzato al meglio la situazione, finalizzando una rimonta che lo ha portato a conquistare un prezioso terzo posto. Il pilota monegasco ha dimostrato ancora una volta la sua abilità nel gestire la pressione e sfruttare le opportunità, regalando un podio importante alla Ferrari.
    Da dimenticare invece la giornata per Max Verstappen, che, dopo un contatto con George Russell, ha chiuso solo decimo ed è stato anche penalizzato.
    Uno sguardo al prossimo Gp: FORMULA 1 PIRELLI GRAND PRIX DU CANADA 2025
    Il Gran Premio del Canada si svolgerà dal 13 al 15 giugno 2025 sul Circuito Gilles Villeneuve a Montreal. Ecco il programma dettagliato:
    Venerdì 13 giugno 2025– Sessioni di prove libere: FP1 (ore: 19.30) e FP2 (ore: 23.00)
    Sabato 14 giugno 2025– Sessione di prove libere: FP3 (ore: 18.30)– Sessione di qualifiche (ore 22.00)
    Domenica 15 giugno 2025– Gara (ore: 20.00)

    Il Circuito Gilles Villeneuve non è solo un tracciato, è una leggenda. Situato sull’Île Notre-Dame, in un contesto naturale di rara bellezza, questo semi-permanente offre un mix unico di rettilinei ad alta velocità e chicane strette, che mettono a dura prova non solo le monoposto, ma anche la tempra dei piloti. Il Canada è sinonimo di duelli serrati, safety car inaspettate e strategie che possono ribaltarsi in un istante.Canada, Circuito F1
    La transizione da un circuito ad alto carico aerodinamico come Barcellona a uno a medio-basso carico come Montréal impone alle squadre un radicale ripensamento del set-up. La ricerca della massima velocità di punta sui lunghi rettilinei, combinata con una buona trazione in uscita dalle curve lente, sarà la chiave del successo.
    Tre temi chiave del Gp del Canada F1 2025
    1. Chi avrà portato gli aggiornamenti più efficaci? Ogni team cercherà di affinare il proprio pacchetto aerodinamico e meccanico per massimizzare le prestazioni.
    2. Le strategie gomme: quanti pit stop? La safety car, una presenza quasi costante a Montréal, potrà stravolgere qualsiasi piano predefinito, aprendo a scenari tattici audaci.
    3. I duelli interni ai team: con la stagione che avanza, le gerarchie interne si consolidano o si mettono in discussione. La lotta per la supremazia all’interno della stessa squadra aggiunge sempre un elemento di imprevedibilità.
    Gp Canada F1: il Muro dei Campioni
    La celebre chicane finale, con il suo muro a ridosso della pista, è un test di coraggio e precisione. Ogni errore qui è pagato a caro prezzo, e l’adrenalina nel superare questa sezione al limite è palpabile.
    GP del Canada 2024: Verstappen trionfa. Disastro Ferrari
    Max Verstappen ha conquistato lo scorso anno una vittoria magistrale, dimostrando la sua superiorità in condizioni difficili. L’olandese, alla guida della sua Red Bull, ha dominato la gara di Montreal, caratterizzata da pioggia incessante e numerosi incidenti che hanno rimescolato le carte.
    Sul podio, accanto all’olandese, sono saliti Lando Norris (McLaren) e George Russell (Mercedes), protagonisti di una gara combattuta e ricca di colpi di scena. Quarto posto per Lewis Hamilton, seguito da Oscar Piastri.
    La giornata si è rivelata un vero e proprio incubo per la Ferrari, con entrambe le vetture costrette al ritiro. Charles Leclerc ha dovuto abbandonare la gara a causa di un problema al motore, mentre Carlos Sainz è stato coinvolto in un incidente. LEGGI TUTTO

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    Conferenza di fine stagione, il bilancio di coach Lorenzetti

    Perugia, 09 giugno 2025

    La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.
    A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione.«Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo –  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima. Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda».
    Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: «sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo “rimettere a posto” soprattutto il cambiopalla, perché al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e  molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua».
    La vittoria della Champions: abbiamo giocato “con” l’eventoSecondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: «Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere».
    Una nuova stagione alle porte: a caccia di 5 finali!Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: «Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello “andare a vincere”».
    In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che «non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza. Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!».
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    UFFICIO STAMPA SIR SUSA VIM PERUGIA LEGGI TUTTO

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    Ufficiale Darlan Souza: potenza brasiliana per Rana Verona!

    Verona Volley arricchisce il proprio roster con un talento di livello internazionale: Darlan Ferreira Souza vestirà la maglia scaligera per le prossime due stagioni di SuperLega. Classe 2002, di ruolo opposto, Darlan è uno dei prospetti più brillanti del panorama mondiale e approda per la prima volta in Europa, scegliendo Rana Verona e il campionato italiano come tappa fondamentale per la sua crescita.
    Cresciuto nel vivaio del Fluminense, si è trasferito da giovanissimo al Sesi, venendo promosso in prima squadra nel 2019 non ancora maggiorenne. Durante la sua militanza nel Club di San Paolo, ha messo in bacheca un campionato brasiliano e una Copa Libertadores, oltre ad alcune medaglie d’argento in tornei come Coppa del Brasile, campionato paulista e Supercoppa brasiliana. Nel 2024 ha ricevuto anche il riconoscimento come MVP del campionato. Da alcuni anni è protagonista con la maglia della nazionale verdeoro, con cui ha vinto nel 2023 i Giochi Panamericani e conquistato il bronzo al Mondiale 2022. Darlan ha mostrato il suo valore in campo internazionale, distinguendosi per le sue doti fisiche straordinarie, un’elevazione poderosa e una tecnica in costante evoluzione. La sua energia, abbinata al talento naturale, lo rendono un innesto di valore per il progetto scaligero.
    Si tratta della prima esperienza all’estero per il giovane opposto brasiliano, pronto a mettersi in gioco in uno dei campionati più competitivi al mondo.
    Queste le prime parole di Darlan Souza da giocatore di Rana Verona: “Sono molto felice ed emozionato di iniziare questa nuova avventura con Rana Verona. Per me è un grande passo: il mio primo club fuori dal Brasile, il mio primo campionato in Italia. Ho sentito parlare tanto della SuperLega, del livello altissimo e dell’atmosfera incredibile dei palazzetti. Non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni, lavorare con lo staff e dare il massimo per la squadra e per i tifosi. Sarà una sfida stimolante e farò del mio meglio per permettere alla squadra di raggiungere i propri obiettivi”.
    Stefano Fanini, Presidente di Verona Volley, ha dichiarato la propria soddisfazione: “Siamo molto entusiasti di accogliere Darlan Souza nella famiglia di Rana Verona. È un giocatore giovane e talentuoso con già alle spalle un percorso importante a livello internazionale, soprattutto con la maglia della nazionale brasiliana. Abbiamo seguito con attenzione la sua crescita e crediamo fortemente nelle sue potenzialità. L’arrivo di un giocatore, richiestissimo e di grande prospettiva come lui, che ha scelto di intraprendere la sua prima esperienza in Europa proprio con noi, rappresenta un segnale chiaro della credibilità e dell’appeal che il nostro progetto ha raggiunto anche a livello mondiale. Con il suo entusiasmo e le sue esplosive qualità atletiche siamo certi che potrà dare un contributo significativo alla squadra, portando energia e nuove soluzioni sul campo, infiammando i nostri tifosi. A nome del Club gli rivolgo un caloroso benvenuto.”
    Scheda Tecnica
    Nome: DarlanCognome: Ferreira SouzaLuogo di nascita: Nilopolis (BRA)Data di nascita: 24 giugno 2002Altezza: 192 cm LEGGI TUTTO