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    Intervista al Vicepresidente Zelatore “Così abbiamo scelto lo staff”

    Intervista al Vicepresidente Elisabetta Zelatore: “Motivazione, qualità umana e competenza: così abbiamo scelto lo staff della Prisma Taranto”
    Vicepresidente, sono arrivate conferme importanti per lo staff tecnico della Prisma Taranto Volley. Può spiegarci quali criteri hanno guidato la vostra scelta?
    “Per la scelta dello staff tecnico sono state fatte delle valutazioni molto attente e consapevoli. La prima riguarda un aspetto per noi fondamentale: la qualità umana delle persone. Abbiamo voluto circondarci di professionisti che non fossero solo capaci tecnicamente, ma anche solidi dal punto di vista dei valori. La seconda valutazione ha riguardato l’attaccamento che queste persone hanno dimostrato alla Società e alla Città. E la terza – non certo per importanza – è quella sulle competenze: ogni componente dello staff ha dimostrato una preparazione di altissimo livello.”
    Ci può fare qualche esempio concreto?
    “Per ognuno di noi parla la nostra storia. Per coach Graziosi parlano i suoi risultati e la sua carriera. Lo stesso vale per Alessandro Giosa, che ormai consideriamo un uomo della Prisma. Conosciamo bene anche il valore di Giuseppe Pisano, che ha già lavorato per due anni con il nostro Direttore Sportivo Lorizio sia come assistente allenatore che come scoutman. È una figura che dà solidità e continuità al progetto.”
    Anche Giuliano D’Aprile è stato confermato con il doppio ruolo di preparatore e osteopata. Una scelta importante.
    “Assolutamente. La conferma di Giuliano D’Aprile è frutto di una riflessione profonda. È un professionista di grande competenza su tutta la materia della preparazione fisica. Affidargli un ruolo così delicato come la gestione del lavoro fisico dei ragazzi non è stata una scelta casuale: Giuliano, con il suo lavoro nella scorsa stagione, ha saputo conquistarsi la fiducia della Società e dei giocatori. Il suo approccio serio e professionale è stato premiato con una responsabilità ancora maggiore. Crediamo molto in lui.”
    C’è stata anche la conferma dei fisioterapisti Portulano. Cosa rappresentano per voi?
    “Aldo e Francesco Portulano sono una colonna portante preziosissima. Da anni lavorano bene, con grande competenza, ma soprattutto con un profondo affetto per il progetto, per il Presidente, per la città. Il loro lavoro quotidiano non è mai scontato. Sono figure che meritano stima e riconoscimento, e la loro conferma è un segnale forte di continuità e gratitudine.”
    Parliamo dello staff organizzativo e comunicativo. Anche lì ci sono conferme e nuove sinergie.
    “Sì, e con grande soddisfazione. La responsabile dell’Ufficio Stampa e Comunicazione è Linda Stevanato, una figura professionale solida, instancabile, preparata e di esperienza, con noi al quinto anno che conosce perfettamente la filosofia della Società ed è in ottima sintonia con il territorio. È affiancata dalla collaborazione di Francesca Raguso, che già aveva lavorato con noi e ha sempre dimostrato attaccamento alla società, volontà ed entusiasmo.
    Per la segreteria, abbiamo ancora con noi Stefano De Luca, un punto di riferimento essenziale affidabile e presente, un grande lavoratore pronto a risolvere le questioni più complesse, supportato da collaboratori appassionati come Enzo Franciosa, Francesco Ripa e Felice Pagano. Persone che lavorano spesso dietro le quinte, ma che sono fondamentali, preziosi collaboratori nell’affrontare le esigenze quotidiane dell’organizzazione “.
    E non può mancare una menzione speciale per il Direttore Generale Vito Primavera…
    “Assolutamente sì. Vito Primavera è il nostro equilibrio silenzioso e la regia costante che tiene insieme ogni reparto della Società. È l’uomo che non cerca i riflettori ma vede tutto, anticipa i problemi e costruisce soluzioni con lucidità e visione.
    Dietro ogni scelta organizzativa, ogni tassello che si incastra nel progetto Prisma, c’è spesso la sua mano ferma e il suo pensiero lungo. La sua capacità di restare sempre un passo avanti è una delle risorse più preziose che abbiamo.
    Potrei dire che Vito è come l’architrave di un edificio: discreto, ma essenziale per sostenere tutto. E la sua dedizione alla causa rossoblù è totale. Non è solo un Direttore Generale, ma una guida silenziosa, un riferimento umano e professionale per tutti noi.”
    La straordinaria esperienza del nuovo ds Lorizio inoltre, la profonda conoscenza tecnica, e il suo modo di vivere la pallavolo con intelligenza e passione saranno determinanti per costruire un progetto ambizioso e duraturo.
    Saprà essere un punto di riferimento autorevole per l’intero ambiente, lavorando in perfetta sinergia con lo staff tecnico e dirigenziale.
    Lo staff della Prisma potrà contare su un’altra eccellenza: lo staff medico, guidato con grande competenza dal dott. Volpe, professionista di riferimento per la Società.
    Un’equipe composta da medici e fisioterapisti di grande valore e umanità, che lavora con dedizione e attenzione al benessere degli atleti, garantendo cura, prevenzione e supporto costante. La loro presenza, silenziosa ma fondamentale, rappresenta una garanzia di qualità e sicurezza sanitaria per tutta la squadra.
    Vicepresidentessa, in tutto questo torna un concetto chiave: la motivazione.
    “Esatto. È proprio la motivazione l’aspetto su cui voglio insistere. In ogni ambito della vita, e anche nello sport, se c’è la giusta motivazione si lavora bene al quadrato, o all’ennesima potenza. Se invece manca la motivazione, puoi essere anche un genio, ma i risultati saranno comunque deludenti. Ecco perché abbiamo voluto creare un ambiente dove la passione, l’attaccamento e il desiderio di costruire qualcosa di importante siano centrali.”
    Un messaggio finale ai tifosi e alla città di Taranto?
    “Abbiamo costruito alla Prisma uno staff tecnico e organizzativo di altissimo livello, con persone motivate, preparate e profondamente legate ai colori rossoblù. È con questo spirito che ci prepariamo ad affrontare la nuova stagione: con fiducia, determinazione e grande professionalità. E con il cuore, sempre, al servizio di questa città.”
    La Prisma Taranto Volley riparte con basi solide e con uno sguardo ambizioso rivolto al futuro. Il lavoro è iniziato. La passione non si è mai fermata.
    Linda Stevanato Ufficio stampa Prisma Taranto Volley
    Foto Muliere LEGGI TUTTO

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    Gp Gran Bretagna F1 2025, le pagelle: Hulkenberg eroe, Norris profeta in patria, Leclerc abominevole

    Nico Hulkenberg – Credits: Pirelli

    Tra pioggia leggera, poi battente, poi di nuovo leggera, prima di lasciar spazio al sole, lo spettacolo sul circuito di Silverstone non è mancato per gli appassionati di Formula 1, che hanno potuto assistere al trionfo da profeta in patria di Lando Norris, che ha riportato la McLaren a trionfare in casa a distanza di 17 anni. Una cavalcata confezionata dal secondo posto di Oscar Piastri, vittima di un’enorme ingenuità che gli è costata una penalità di 10 secondi e la possibilità di vincere la gara. Il vero eroe del giorno, però, è Nico Hulkenberg, che spezza la maledizione del numero di gare senza podio e regala un sogno a sé stesso e alla Sauber. Si ferma ai piedi del podio Lewis Hamilton, che salva il salvabile per una Ferrari al di sotto delle aspettative, tradita dal bagnato e dall’orrendo weekend di Charles Leclerc, nettamente il peggiore della sua carriera. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna.
    VOTO 10 A HULKENBERG, EROE CONTRO LA MALEDIZIONE
    239 gare ad aspettare la prima volta sul podio. E quale occasione migliore per Nico Hulkenberg, di salire per la prima volta sul podio se non a Silverstone? Il pilota della Sauber chiude il cerchio con la maledizione, al termine di una gara leggendaria. Da 19° a 3°, al culmine di una corsa di intelligenza estrema, ritmo costante e resistenza oltre ogni limite. Soprattutto contro la rimonta di Lewis Hamilton negli ultimi giri. La sua stagione era già estremamente positiva. Con questo risultato, acquisisce dei contorni epici. Finalmente Nico, quanto te lo meriti!
    VOTO 9 A NORRIS, PROFETA IN PATRIA
    Senza grossi sussulti, vero. Ma per una volta, Lando Norris merita concretizza appieno tutte le occasioni che gli capitano, gentilmente offerte dal compagno di squadra, e riporta la McLaren al successo in casa dopo 15 anni di astinenza. Gestisce con freddezza tutti i momenti topici di una gara pazza, tenendosi lontano dai pericoli e sfruttando l’inconcludenza altrui. Una vittoria che dà ulteriore ossigeno e credibilità alle sue ambizioni iridate, in virtù di un distacco da Piastri che si assottiglia ancora: sono solo 8 i punti che lo separano dalla vetta.
    VOTO 8 A HAMILTON, UNICO BALUARDO ROSSO
    Si interrompe a 15 la striscia di gare consecutive a podio a Silverstone per Lewis Hamilton. Eppure, questo è stato di gran lunga il suo miglior weekend dal suo arrivo in Ferrari. Veloce in qualifica (solo un errore gli ha tolto la prima fila), coriaceo in gara, a tenere a galla (letteralmente) una SF-25 controfigura di sé stessa rispetto alle prove libere. L’inglese le prova tutte per risalire sul podio, ma alla fine non riesce a concretizzare la rimonta su Nico Hulkenberg. Resta comunque l’ottima prestazione, impreziosita da sorpassi mozzafiato su Ocon-Russell e Stroll. La strada sembra quella giusta.
    VOTO 7 A GASLY, DIFESA A OLTRANZA
    Serviva un sussulto da parte dell’Alpine, ed ecco che la pioggia ridà vita a Pierre Gasly. Grande corsa di difesa da parte del pilota francese, bravo a sfruttare le condizioni mutevoli di Silverstone per prendersi un posto in top-10. Eccellente, in particolare, la difesa a oltranza su George Russell, che di fatto gli permette di garantirsi una sesta posizione pienamente meritata, che restituisce ossigeno a sé stesso e a tutto il team Alpine, in preda a un’enorme crisi di risultati (e non solo).

    VOTO 6 ALL’ASTON MARTIN, LEGGE BENE I MOMENTI
    Alla fine, forse resta persino un po’ di rammarico dopo aver accarezzato il sogno del podio con Lance Stroll. Però, tutto sommato l’Aston Martin può tornare a casa con il bicchiere mezzo pieno, soprattutto per la buona capacità di gestire i momenti topici della gara, tra letture puntuali delle condizioni di pista e scelte di tempo ottimali per cercare di guadagnare quante più posizioni possibili. Spiragli di strada da perseguire, in vista della rivoluzione del 2026, in cui si vedrà la mano di Adrian Newey.
    VOTO 5 ALLA MERCEDES, CHE CI CAPISCE POCO
    Davvero una domenica negativa per la Mercedes, che penalizza fortemente i suoi piloti con scelte strategiche troppo avventurose. A partire dalla partenza, in cui richiama Russell ai box per scattare dalla pitlane con gomme slick. Primo, pesante errore. Proseguendo poi con la decisione scellerata di prediligere le gomme hard in condizioni di umido, su una pista con temperatura bassissima. Il risultato, alla fine, parla chiaro: un misero decimo posto, che fa il palio con il ritiro di Antonelli per i problemi occorsi dopo l’incidente con Hadjar. Gara da dimenticare.
    VOTO 4 A TSUNODA, DESTINATO ALL’ADDIO
    Sembra di riproporre il leitmotiv a cui si è assistito con Sergio Perez. Cambia il pilota, cambia la nazionalità, ma non la sostanza: Yuki Tsunoda sarà la prossima vittima del tritacarne Red Bull. Vero, la macchina è quello che è, soprattutto in condizioni al limite, ma lui non fa nulla per farsi notare. Se non una cosa: chiudere la gara tristemente all’ultimo posto, senza avere voce in capitolo. Un lento, inesorabile de prufundis, che potrebbe concludersi già dopo la sosta estiva.
    VOTO 3 A LECLERC, UNA GARA ABOMINEVOLE
    Tutti gli aggettivi negativi possibili per descrivere una corsa automobilistica oggi sono sintetizzabili con un solo nome: Charles Leclerc. Il monegasco ne combina letteralmente di tutti i colori, in una gara semplicemente raccapricciante: dalla scelta di montare le gomme slick prima della partenza ai continui e ripetuti errori su un tracciato infido come quello di Silverstone, sintetizzati dal lungo negli ultimi giri che lo porta a chiudere la gara tristemente al penultimo posto. Il tutto, senza dimenticare l’errore in qualifica, che gli costa almeno una seconda fila. Per distacco, il peggior weekend della sua carriera in Formula 1. Resettare subito e ripartire. LEGGI TUTTO

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    Mondiale U19 femminile: Italia-Cina 3-1, poker di vittorie per le Azzurrine

    Quattro vittorie in altrettanti match disputati per la nazionale under 19 femminile impegnata nei Campionati del Mondo di categoria in corso di svolgimento tra Serbia e Croazia. Le ragazze di Roberta Maioli, dopo aver sconfitto nei giorni precedenti Cile, Belgio e Tunisia, questa sera alla Sports Hall di Trstenik (Serbia), battono infatti anche la Cina in rimonta con il punteggio di 3-1 (13-25, 28-26, 27-25, 25-17). Top scorer dell’incontro l’azzurrina Caterina Peroni con 19 punti a referto seguita dalla compagna Ludovica Tosini e dalla cinese Huang (entrambe con 16). La pool D per le azzurrine si chiuderà domani, lunedì 7 luglio alle ore 21.15, contro un avversario molto ostico come il Giappone, momentaneamente secondo nel girone a due lunghezza dall’Italia (10pt). 

    1° set – Prima frazione che vede una Cina dominante dal primo all’ultimo punto. Sul 2-7 e sul 4-14 Roberta Maioli è costretta a spendere i time-out, ma le azzurrine non trovano un buon ritmo di gioco e le cinesi le tengono lontane a -10 (7-17, 9-19, 12-22). Il primo set point è quello buono per le asiatiche che chiudono con il punteggio di 13-25.  

    2° set – Il secondo parziale è caratterizzato da un grande equilibrio con le due compagini che battagliano punto a punto, (5-5, 7-7, 9-9) prima e (13-13, 15-15) dopo. L’Italia prova a compiere l’allungo decisivo sul 18-16 e sul 20-18 ma viene, in entrambi i casi, raggiunta dalla Cina che annulla anche due set point sul 24-22. Ai vantaggi le cinesi ne annullano altrettanti alle azzurrine che riescono poi a chiudere la pratica, grazie ad un attacco di Ludovica Tosini, sul 28-26. 

    3° set – Il terzo set segue il copione del precedente, le due squadre esprimono un buon livello di gioco e combattono sempre punto a punto, (4-4, 6-6, 8-8) prima e (12-12, 18-18) dopo. Le ragazze di Roberta Maioli provano a compiere il passo decisivo portandosi sul 23-21, ma vengono raggiunte dalle cinesi sul 23-23. La Cina annulla un set point sul 24-23 e l’Italia uno sul 24-25; è infine un muro di Alessandra Talarico a regalare la frazione alle azzurrine (27-25).

    4° set – Nel quarto parziale l’Italia vola sulle ali dell’entusiasmo e dopo una breve parità iniziale (6-6, 8-8) prende un considerevole vantaggio sulla Cina (12-10, 16-11, 19-14). Le asiatiche non riescono a reagire, annullano il primo match point sul 24-16, ma non possono nulla sul diagonale di Veronica Quero che chiude i giochi (25-17).

    ITALIA – CINA 3-1(13-25, 28-26, 27-25, 25-17)ITALIA: Peroni 19, Quero 13, Spaziano 4, Tosini 16, Talarico 8, Caruso 11, Bonafede (L). Manda, Cornelli. N.e. Guerra, Susio, Gordon. All. Maioli.CINA: Shi 2, Huang 16, Guo 9, Li 5, Zhai 15, Chen 12, Song (L). Jin 3, Cao 9, Chen, Wang 1. N.e. Chen. All. Yuan. Arbitri: Zulfugarov Eldar (AZE), Mashasha Sibangani Selome (ZIM)Durata set: 19’, 30’, 29’, 21’Italia: a 2, bs 10, mv 14, et 21Cina: a 6, bs 11, mv 9, et 22

    La Fotogallery di Italia – Cina è disponibile QUI.

    I RISULTATI NELLA POOL D – 06/07Tunisia – Belgio 0-3 (20-25, 22-25, 20-25)Giappone – Cile 3-0 (25-16, 25-14, 25-10)Italia – Cina 3-1 (13-25, 28-26, 27-25, 25-17)

    LE CLASSIFICHE SONO DISPONIBILI QUI.

    IL CALENDARIO DELL’ITALIAItalia-Cile 02/07, ore 21.15 3-0 (25-9, 25-17, 25-11)Italia-Belgio 03/07, ore 21.15 3-1 (17-25, 25-12, 25-21, 25-14)Italia-Tunisia 04/07, ore 21.15 3-0 (25-23, 25-22, 25-18)Italia-Cina 06/07, ore 21.15 3-1 (13-25, 28-26, 27-25, 25-17)Italia-Giappone 07/07, ore 21.15

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Missione compiuta: Portogallo battuto 3-1, Nazionale U22 femminile qualificati agli Europei di categoria

    L’Italia concede il bis e centra il suo obiettivo. Dopo la vittoria di ieri contro la Repubblica Ceca, questa sera al PalaCBL di Costa Volpino, la nazionale Under 21 femminile guidata da Gaetano Gagliardi si è infatti imposta con il risultato di 3-1 (25-23, 23-25, 25-16, 25-22) sul Portogallo: successo che ha permesso dunque alle azzurrine di staccare il pass diretto per i prossimi Campionati Europei Under 22, rassegna continentale di categoria in programma dal 7 al 12 luglio 2026 a L’Aia (Olanda).

    Cambia l’avversario ma non il risultato. Nuova buona prestazione per Manfredini e compagne che questa sera hanno confermato quanto di buono mostrato nel match d’esordio di ieri contro la formazione ceca. Match decisamente influenzato dal maltempo che ha colpito la località bergamasca e che ha provocato un black out generale. Sul risultato di 1-1, con l’Italia in vantaggio 17-13 al terzo set, la partita è stata infatti sospesa e il match è ripreso dopo un’ora e quarantacinque minuti. Al rientro in campo nessuna sbavatura per le azzurrine che hanno dunque portato a casa un’importantissima vittoria. Top scorer del match l’opposto azzurro Merit Adigwe con 21 punti, in doppia cifra anche Erika Esposito e Linda Manfredini, entrambe autrici di 14 punti, mentre Nicole Piomboni si è fermata invece a quota 12.

    Starting Players – In questa seconda uscita coach Gagliardi conferma il sestetto che ieri ha superato la Repubblica Ceca, composto dalla diagonale Sassolini-Adigwe, Manfredini e Marchesini centrali, Piomboni e Bosso schiacciatrici e Bardaro libero.

    1° set – Buon avvio per entrambe le formazioni a inizio primo set (5-5). Agli attacchi della schiacciatrice portoghese Coelho ben risponde Manfredini; buon turno al servizio del capitano azzurro che spinge l’Italia a +3 sul 10-7. Time out Portogallo. Le atlete di coach Carronha si riavvicinano (11-10) ma Bosso prima e Adigwe poi fissano il punteggio sul 14-11. Fase del match delicata: qualche sbavatura azzurra verso il finale (19-18) e il Portogallo ne approfitta trovando prima la parità sul 20-20 e il vantaggio sul 20-21 e 22-23. Time out Italia. Chiamata di coach Gagliardi che trova l’effetto sperato: al rientro in campo attacco di Piomboni e due muri consecutivi di Marchesini ribaltano il risultato e chiudono il set sul 25-23 Italia. Italia-Portogallo 1-0.

    2° set – Inizio seconda frazione di gioco favorevole al Portogallo. Ana Monteiro e compagne iniziano con determinazione il parziale: muro di Garcez, due attacchi out azzurri per il +5 lusitano sull’ 1-6. Scossa azzurra che non tarda ad arrivare. L’Italia mette nel mirino le rivali: attacco di Adigwe e una positiva Bosso fissano il risultato in parità a quota 8. Il match prosegue (10-10) ma è sempre il Portogallo con Garrido e Garcez a trovare la fuga passando dal 11-13 al 14-19. Time out azzurro. Al rientro in campo reazione delle azzurrine che tornano in parità: spunto di Manfredini e insidioso turno al servizio di Erika Esposito per il 19-19. Bagarre sotto rete. La battaglia prosegue punto a punto, a Garcez e Coelho rispondono Adigwe e Manfredini che ben servita da Sassolini mette a terra la palla del 20-20. Parità che prosegue fino sul 23-23, momento in cui il Portogallo trova lo spunto vincente: attacco della schiacciatrice Coelho per il 23-25. Italia-Portogallo 1-1.

    3° set – Nel terzo set sul 17-13 per l’Italia, un black out dovuto alle avverse condizioni meteo, causa l’interruzione del match per circa un’ora e quarantacinque minuti. Al rientro in campo è l’Italia a prendersi la scena: muro di Manfredini, ace di Adigwe, seguite dagli spunti di Esposito e Sassolini fissano il punteggio sul 24-15; ci pensa capitan Manfredini a chiudere il parziale sul 25-16. Italia-Portogallo 2-1.

    4° set – Spinta azzurra che prosegue anche a inizio quarta frazione di gioco. Dopo un momentaneo 4-4 l’Italia prende campo e trova l’allungo: Sassolini mura Coelho, Manfredini vince il duello a rete contro Garcez, ace di Adigwe per l’8-4 Italia. Vantaggio che le azzurrine non riescono concretizzare e il Portogallo ne approfitta e sotto i colpi dell’opposto Torres e della centrale Garcez fissa prima il risultato sul 12-12, per poi trovare il sorpasso sul 12-14. Vantaggio Portogallo prontamente annullato dall’Italia: ace di Atamah per il 14-14. L’Italia alza il ritmo e il Portogallo accusa il colpo: due volte Esposito e due volte Manfredini indirizzano il punteggio sul 20-17. Garrido e Coelho mettono paura e il Portogallo torna a -1 sul 21-20, ma Adigwe ed Esposito lanciano la volata finale (23-20): ci pensa l’opposto azzurro Merit Adigwe a mettere a terra la palla del 25-22. L’Italia stacca il pass per i Campionati Europei Under 22.

    Gaetano Gagliardi: “Siamo molto contenti del risultato. Era il primo step di questa stagione importante. Brave le ragazze per aver centrato la qualificazione…non è mai un risultato scontato come ha dimostrato infatti la partita di oggi. Siamo contenti e soddisfatti. Stasera ci godiamo la vittoria perché i successi vanno sempre festeggiati e da domani cominciamo invece a pensare al prossimo obiettivo che sono i Campionati del Mondo in Indonesia. La partita di questa sera? Mi è piaciuta la reazione nel terzo set dopo il black out dell’impianto. Siamo ripartiti alla grande e lo abbiamo poi portato a casa nel migliore dei modi. Siamo partiti bene anche nella quarta frazione di gioco. Le cose che mi son piaciute di meno sono state invece la poca costanza al servizio con troppi errori gratuiti e qualche disattenzione muro-difesa, fattore che se vogliamo essere sempre protagonisti dobbiamo necessariamente migliorare. Il bilancio di questo gruppo in questo momento è comunque positivo. Abbiamo iniziato un percorso a gennaio del 2024, raggiungendo una maturità di squadra importante. Oggi abbiamo anche dimostrato che chiunque scende in campo è protagonista. Questo è un aspetto importante. Ci servirà ancora un po’ di tempo per aggiustare qualcosina ma i percorsi che finiscono con i migliori risultati sono quelli che si ottengono registrando dei miglioramenti. Oggi sicuramente abbiamo fatto quello step in avanti. Continueremo a lavorare cercando di colmare le nostre lacune. I programmi? Abbiamo altri due ritiri, il prossimo a Milano e quello dopo ancora a Urbino dove disputeremo tre amichevoli contro la Polonia, squadra che lo scorso anno agli Europei ci creò qualche problema e che incontreremo anche nel girone ai Mondiali. Dobbiamo continuare a lavorare e a crescere. Ora ci godiamo questa vittoria. Faccio i complimenti alle ragazze”.

    ITALIA-PORTOGALLO 3-1(25-23, 23-25, 25-16, 25-22)ITALIA: Manfredini 14, Sassolini 3, Piomboni 12, Marchesini 5, Adigwe 21, Bosso 6, Bardaro (L). E. Esposito 14, Moroni 1, Atamah 1, Magnabosco. N.e. Regoni, L. Esposito, Martinelli. All. Gagliardi. PORTOGALLO: Coelho 11, Garrido 6, Torres 9, Monteiro 6, Garcez 13, Cerveira 1, Rodrigues (L). Marinho, Carvalho, Guedes. N.e. Marques, Silva. All. Carronha. Arbitri: Bardic (CRO), Grellier (SUI).Durata: 27’, 28’, 30’, 29’. Italia: a 9, bs 22, mv 9, et 40.Portogallo: a 4, bs 9, mv 4, et 21.

    La GALLERY QUI.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Europei U16 femminili, l’Italia vince ancora: Polonia battuta 3-1

    La nazionale under 16 femminile di Monica Cresta, impegnate a Tirana, in Albania, nei Campionati Europei di categoria, nella quarta uscita della manifestazione hanno affrontato e superato all’Olympic Park la nazionale polacca con il punteggio di 3-1 (25-18, 13-25, 26-24, 25-23). Top scorer della gara la polacca Wika con 29 punti messi a segno, seguita da Seyna Gaye (Italia) con 23 punti. Per l’Italia, da segnalare anche la doppia cifra di Borrello (15) e Martinengo (13). 

    Punteggio pieno per le azzurrine, che grazie ai quattro successi in altrettante gare giocate, sono in testa alla pool I con 12 punti staccando proprio la Polonia che fino ad oggi aveva lo stesso percorso dell’Italia. Domani, lunedì 7 luglio, l’Italia tornerà in campo alle ore 20 per affrontare la Bulgaria.  

    1° set – L’Italia parte con il piede giusto. Le ragazze di Cresta si portano subito a +5 (6-1) gestendo bene il vantaggio. La Polonia non resta a guardare e punto dopo punto ristabilisce la parità (13-13), fino a portarsi sul +2 (13-15). La reazione delle azzurrine non tarda ad arrivare; col piede sull’acceleratore, la nazionale italiana chiude con freddezza a proprio favore il set 25-18. 

    2° set – Dopo una prima parte di gara in salita, nel secondo parziale è la Polonia a prendere in mano le redini del gioco. Le avversarie alzano il livello della propria prestazione, costringendo l’Italia ad una continua rincorsa. Dal +2 (6-8) iniziale, le polacche mantengono sempre un ampio distacco portandosi, nel momento decisivo della gara, a +11 (9-20), per poi chiudere il set 13-25.

    3° set – Il terzo set si apre con una Polonia determinata, capace di imprimere fin da subito un ritmo sostenuto alla gara e di mantenere saldamente il comando del punteggio per buona parte del parziale (5-8, 12-14, 17-20). Le azzurrine, tuttavia, non si arrendono riuscendo a ricucire lo strappo, mostrando carattere e lucidità nei momenti decisivi. È proprio sul filo di lana che l’Italia prima pareggia e poi completa la rimonta, aggiudicandosi il set con il punteggio di 26-24 al termine di un’appassionante battaglia.

    4° set – Il quarto set si apre con una buona partenza dell’Italia, che conquista un primo vantaggio portandosi sul 4-1 e consolidandolo sul 6-2. Le ragazze di Monica Cresta mantengono il comando anche nei successivi scambi, incrementando il divario fino al 9-6 e 12-9, nonostante il tentativo di reazione avversario. La formazione italiana continua a gestire il set con autorità, allungando sul 15-11 e 17-13, ma la Polonia non si arrende e accorcia le distanze, riportandosi a ridosso sul 21-19. La fase finale è combattutissima, con le polacche che si avvicinano fino al 23-22, ma l’Italia mantiene il sangue freddo nei momenti cruciali e chiude il set e il match grazie ad un muro di Pettiti con un sofferto 25-23.

    ITALIA – POLONIA 3-1(25-18, 13-25, 26-24, 25-23)ITALIA: Jakic 3, Martinengo 13, Pettiti 9, Gaye 23, Borello 15, Sonego 3, Simeonov (L). Bianchin 3, Crotta, Citelli, Saltarel 1, Zannese1. N.e.: Uwadiae, Fioretti. All. Cresta.POLONIA: Jucha, Wika 29, Jakubowska 13, Lange 10, Derczyńska 3, Bòadocha 5, Bogucka (L). Czerwonka 7, Karsznia 1, Różańska, Szymczyk, Sierpowska. N.e.: Majchrowicz, Krzyżak. All. Maciej. Durata: 24’, 22’, 30’, 29’. Italia: a 10, bs 7, mv 9, et 22Polonia: a 7, bs 6, mv 14, et 18

    La classifica della pool I e i dettagli della manifestazione sono disponibili sul sito ufficiale QUI.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Leclerc disastroso, la frase dopo la delusione di Silverstone: “Strategia Ferrari sbagliata? Colpa mia, ma…”

    Charles Leclerc è uscito ridimensionato da a Silverstone, dove ha chiuso la gara al 14° posto, lontanissimo da Norris. Tra errori nella scelta delle gomme (sua la decisione di partire dalla pit-lane con le slick) ed uscite di pista, il pilota della Ferrari ha parlato ai microfoni di Sky Sport della scelta: “I primi 2 settori per me erano abbastanza asciutti, mentre il terzo era molto bagnato. Pensavo che con il sole l’asfalto si asciugasse più velocemente. Non è stato così”.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 3^ tappa da Valenciennes a Dunkerque: percorso e altimetria

    Il Tour de France resta nella regione dell’Alta Francia, con un altro arrivo adatto ai velocisti dopo quello inaugurale a Lille. 178,3 km da pedalare quasi sul livello del mare, dai 18 metri di altitudine di Valenciennes, sede della partenza, ai 5 dell’arrivo a Dunkerque, destinazione di profondo significato storico: lì fu organizzata l’operazione “Dynamo” nel 1940, che consentì ai soldati delle potenze alleate l’evacuazione in Inghilterra attraverso il canale della Manica dopo l’invasione nazista della Francia.

    Le caratteristiche della terza tappa 

    Il percorso attraverserà all’inizio i bacini carboniferi per raggiungere lo sprint intermedio a Isbergues. Dopo aver scalato il Mont Cassel, unico GPM di giornata già affrontato nella prima tappa (4^categoria di 2,3 km con pendenza media del 3,8%), gli ultimi 35 chilometri scorrono nella campagna delle Fiandre. Un fattore potrebbe essere rappresentato dal vento: i leader e i favoriti per il successo di tappa avranno bisogno dei compagni di squadra nel caso in cui si formino ventagli. Il luogo dell’arrivo, vicino allo stadio Marcel-Tribut, è lo scenario ideale per una resa dei conti tra velocisti. La frazione di Lille ha insegnato però come non si debba dare nulla per scontato. La partenza è prevista alle 13.10 con arrivo stimato alle 17.18. LEGGI TUTTO