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Un premio speciale per il CT dell’Italia che ci ha fatto sognare, emozionare e innamorare agli ultimi Campionati Mondiali. Oggi Fefè De Giorgi ha ricevuto, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini, il premio assegnatogli dalla Provincia di Lecce come testimonianza di gratitudine per la splendida impresa compiuta dalla squadra che ha riportato l’Italvolley sul tetto del mondo dopo 24 anni.
“ – sono le parole del presidente della Provincia Stefano Minerva – “.
Lo Scudo d’Aragona che sovrasta un delfino “stizzoso” che afferra in bocca una mezzaluna: questo il simbolo della Provincia di Lecce, realizzato in argilla, posizionato su base di tronco di ulivo, dal maestro cartapestaio Marco Epicochi, che il presidente Minerva ha donato a Fefè De Giorgi, come segno di riconoscenza dell’intero territorio salentino per la splendida cavalcata mondiale.
Alla cerimonia, che è stato un vero e proprio momento di festa aperta alla cittadinanza, sono intervenuti il prefetto di Lecce Maria Rosaria Trio, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con l’assessore regionale Alessandro Delli Noci, il sindaco di Trepuzzi Giuseppe Taurino, i rappresentanti del Comune di Squinzano, il presidente della Fipav Puglia Paolo Indiveri con il vicepresidente della Fipav Lecce Piero De Lorentis, il delegato provinciale del Coni Gigi Renis, e monsignor Mauro Carlino, in rappresentanza dell’arcivescovo di Lecce Michele Seccia. La giornata celebrativa è stata condotta da Pantaleo Isceri, dirigente di Palazzo dei Celestini, ed ex pallavolista e compagno di squadra di De Giorgi ai tempi della Vis Squinzano (presenti in sala anche altri compagni della squadra di allora).
“– ha dichiarato De Giorgi –“.
“– ha continuato il CT azzurro – “.
Ed infine: ““.
Al termine dell’incontro il tecnico della Nazionale De Giorgi ha apposto la firma sul Libro d’Onore della Provincia di Lecce, istituito con decreto del presidente per raccogliere e custodire le firme di ospiti illustri che, attraverso la loro presenza in occasioni speciali e la loro collaborazione con l’Ente, lasciano un segno nella sua storia istituzionale.