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    Basket, impresa Italia: la Spagna di Scariolo è ko, ma passa come prima

    CACERES (Spagna) – Bella vittoria dell’Italia di Pozzecco, che passa in Spagna contro i campioni del Mondo e d’Europa di Scariolo per 72-68. Un successo che però fa solo “curriculum” per gli Azzurri, che restano comunque alle spalle delle Furie Rosse nel girone per la diffrenza canestri. Unico rimpiano di una prestazione maiuscola, che aveva visto l’Italbasket condurre anche con 15 punti di vantaggio. Caruso miglior marcatore del match con 19 punti. LEGGI TUTTO

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    Basket, l'Italia vince anche in Spagna ma chiude al 2° posto

    CACERES (Spagna) – L’Italia di Gianmarco Pozzecco chiude la finestra qualificazioni ai Mondiali 2023 (dove è già qualificata) vincendo 72-68 in casa della Spagna di Sergio Scariolo che però si prende 1° posto nel Gruppo L grazie al quoziente canestri. Azzurri che vanno al riposo lungo avanti 33-29 (tirando 10/27 dal campo) con 9 punti di Willy Caruso e una solida difesa lasciando i padroni di casa al 36% (11/30). Iberici che continuano a non trovare la quadra in attacco e l’Italia prova la fuga arrivando fino al +12 (48-36) a 3′ dalla fine del 3° quarto chiuso poi sul 52-44. I ragazzi di Pozzecco sono padroni della partita ed il gioco da 3 punti di Bortolani a vale il 63-48 Italia. Nel finale i campioni d’Europa in carica mettono l’orgoglio in campo per salvare il +4 dell’andata a Pesaro: Bassas porta a casa il gioco da 3 punti per il -4 (72-68) a 30″. Severini manca la la tripla del +7 ma Casarin ruba palla a Nunez all’ultimo possesso. Per l’Italia ottima prestazione di Caruso con 19 punti oltre ai 10 a testa per Davide Casarin e Nico Mannion. LEGGI TUTTO

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    Basket, la favola del Sud Sudan

    Mai successo che una nazionale africana si qualificasse per i Mondiali di basket al primo tentativo. C’è riuscito il Sud Sudan, lo Stato più povero al mondo e quello con l’indice di sviluppo umano peggiore. La squadra, che gioca sempre in trasferta perché non ci sono impianti ed è formata da giocatori residenti all’estero, fuggiti dagli orrori delle guerre civili, ha compiuto un’impresa dai contorni storici.  LEGGI TUTTO

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    Nba, vincono Raptors e Celtics. Fontecchio in doppia cifra, Banchero ko

    I Boston Celtics vincono in casa dei 76ers con il punteggio di 110 a 107. Primo grande protagonista è Tatum (18 punti), autore della tripla che vale il definitivo sorpasso. Subito dopo Joel Embiid, 41 punti per lui, ci prova da oltre centrocampo ma la sirena lo precede di un niente. Vittoria in rimonta per gli Utah Jazz contro San Antonio Spurs (118-102). Si fa notare il nostro Simone Fontecchio, che realizza 11 punti in 13 minuti, oltre a un rimbalzo, un assist e un recupero. LEGGI TUTTO

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    Spagna-Italia, Casarin e il futuro azzurro della Generazione Z

    A qualificazione conquistata in largo anticipo, oggi a Caceres (diretta tv ore 18 su Ra Sport e Sky Sport Arena, Now) rimane l’orgoglio del vestire l’azzurro, del confronto con la Nazione campione del mondo e d’Europa. Eppoi la possibilità d testare prospetti per il futuro. Per esempio Davide Casarin, figlio d’arte diverso da papà Federico ex giocatore di Serie A, ora presidente della Reyer e vice presidente federale. Ragazzo di personalità pari al talento.  
    Davide, dopo Spagnolo e Leonardo Okeke tocca a lei, terzo 2003 a debuttare in Nazionale. Confidiamo nella generazione Z, negli zoomers dunque? «Sono grato al ct Pozzecco, è un’emozione fortissima soltanto essere qui in ritiro. Ed è un motivo di orgoglio grande. Se poi scenderò in campo sarà meraviglioso. Certo non mi sento arrivato e non so se sia una questione di generazioni».  Lei in questa stagione mostrando un volto maturo a Verona. Grande impegno e qualità in difesa. Eppure è sempre stato un realizzatore a livello giovanile. «Vero, ma tra giovanile e senior c’è differenza. E soprattutto per crescere e completarsi bisogna impegnarsi in tutto, soprattutto rispondere alle richieste dell’allenatore. E comunque a Verona è difficile fare il realizzatore con 5 americani. Devo migliorare e maturare. Ma sono convinto che con il tempo mostrerò le mie qualità. Mi sento comunque il giocatore che ero alle govanili. Serve soltanto il lavoro».  A che punto è, dunque, del suo percorso? «Dal punto di vista dello studio non ho fatto in tempo a iscrivermi all’Università dopo il Liceo scientifico sportivo, ma rimedierò. Nel basket la strada è imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. A Treviso ho vissuto un brutto momento, un periodo in cui non giocavo, però Verona mi ha chiamato durante la scorsa stagione, mi ha dato un’opportunità, e in A2 ho imparato cosa sia il gioco duro. A Treviso non è andata come mi avevano proposto all’inizio, ma non è stata colpa di nessuno. S’è presa la decisione di andare via».  Lei è ancora sotto contratto con Venezia. Come si vive da figlio d’arte? «È una grande responsabilità. Sicuramente fa piacere continuare il percorso di papà, la dinasta. Tanti possono dire che è difficile, che ci sono pressioni o favoritismi. Io le malelingue le lascio stare, ascolto chi mi vuole bene. Papà è stato fondamentale nella mia crescita, non ha mai esultato. Tornavo a casa e mi spiegava gli errori commessi, anche sul più 20»  Com’è stato conoscere Pozzecco? «L’impressione è stata ottima, ero emozionato, è stato uno dei grandi da giocatore. Ancora lo ringrazio perché sono qui, ringrazio tutto lo staff. E con i compagni ho sentito la ma timidezza soltanto all’inizio, loro mi hanno subito inserito».  Torniamo a Verona. Ha puntato sugli italiani e i giovani. Ma vi salverete? «Io spero di sì, ce la metteremo tutta. Alla ripresa contro Reggio Emilia sarà una delle più importanti. Avremo gare chiave in sequenza. Sento che ci saranno movimenti di mercato, per un’ala. Ma no ci crediamo, non pensiamo alla responsabilità da italiani. Siamo giovani: Cappelletti alla prima da regista titolare in A, Udom all’esordio, io, lo stesso Bortolani, arrivato a stagione iniziata».  A chi vorrebbe essere accostato? «Il mio idolo è Drazen Petrovic. Oggi m piace Micic, i suoi movimenti, la gestione della palla sotto pressione. Un punto di riferimento. La mia vita è solo basket, che è anche il mio hobby».  LEGGI TUTTO

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    Sudan del Sud nella storia: stacca il pass per i Mondiali di basket

    ROMA – Un’autentica impresa quella compita dal Sudan del Sud, che grazue al successo sul Senegal (83-75) si è qualificato per i prossimi Mondiali di basket. Un traguardo storico per la nazione più giovane del mondo, che rappresenta uno dei Paesi più piccoli e classificato come il più povero al mondo, nato nel 2011 dall’indipendenza dal Sudan e diventato una piccola realtà del mondo cestistico grazie al supporto del suo presidente Luol Deng, ex Los Angeles Lakers in Nba e naturalizzato inglese nonostante la provenienza sudsudanese. LEGGI TUTTO

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    Nba: Antetokounmpo ko ma Milwaukee fa 13, super Thompson trascina Golden State

    ROMA – Nuovo stop per Giannis Antetokounmpo, recuperato dall’infortunio al polso ma costretto a uscire dopo sei minuti per un problema al ginocchio nella sfida vinta contro Miami Heat dai Milwaukee Bucks (128-99), che centrano così la loro 13ª vittoria consecutiva in Nba. Tra gli ospiti da dimenticare l’esordio di Kevin Love (0/4 al tiro e nessun punto a referto). Sempre nella Eastern Conference vittoria casalinga anche per gli Atlanta Hawks (in attesa del nuovo coach Quin Snyder), che trascinati da un ispirato Trae Young (34 punti) supera i Clevelanda Cavaliers (136-119), ai quali non bastano i 33 punti di Darius Garland. Si ferma invece la corsa di Washington (reduce da quattro vittorie nelle ultime cinque gare), battuta a domicilio dai New York Knicks (109-115) che si impongono in rimonta grazie soprattutto alla prova dello scatenato Julius Randle (46 punti). Nessun problema invece per i Chigago Bulls, che spinti da Zach LaVine (32 punti  e 6 rimbalzi) e dal buon debutto di Pat Beverley (8 punti, 5 rimbalzi e 4 assist in 22′) dominano contro i Brooklyn Nets (131-87), a cui invece non bastano i 22 punti di Cam Thomas entrato dalla panchina.  LEGGI TUTTO