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Djokovic sul caso Sinner: “Il sistema non funziona bene, troppe incoerenze”

L’agenzia mondiale antidoping ha fatto ricorso al TAS chiedendo per Jannik Sinner uno stop che può andare da uno a due anni per il caso Clostebol. Una vicenda sulla quale è intervenuto anche Novak Djokovic: “Beh, penso che sia abbastanza ovvio che il sistema non sta funzionando bene. Quindi, credo che questo sia probabilmente qualcosa che anche le persone che non seguono il nostro sport si stanno rendendo conto. Ci sono troppe incoerenze, troppi organi di governo coinvolti, e questo caso non aiuta affatto il nostro sport. Penso che abbia vinto i tre appelli che ha avuto finora e… deve essere molto dura per lui, la sua squadra e la sua famiglia”. 

“Situazioni non positive per il nostro sport”

“Speriamo di poter tornare a giocare a tennis e, voglio dire, è impressionante quello che ha fatto, in tutto il processo di quello che sta accadendo, il fatto che stia giocando a un livello così alto, vincendo il Grande Slam e la maggior parte delle partite che gioca. Ma non è che questa situazione o queste circostanze siano positive per il nostro sport., quindi speriamo di poter risolvere questo caso il prima possibile”. 

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