Di Paolo Cozzi
Campionato sempre più spaccato dopo la nona giornata di Superlega, con Perugia che veleggia solitaria a punteggio pieno e, quasi doppiata nel punteggio, una pletora di 8 squadre raggruppate in pochi punti a giocarsi il secondo posto e i migliori piazzamenti in vista della Coppa Italia. Sul fondo bene Taranto, che con i tre punti conquistati ieri nello scontro diretto con Siena fa un bel balzo in avanti, mentre crolla Padova, che dopo una partenza sprint annaspa ogni giorno di più nelle sabbie mobili. Ma vediamo nel dettaglio le pagelle del weekend.
Perugia continua la sua impressionante striscia positiva vincendo per 3-1 a Cisterna, contro una squadra che ancora una volta sorprende per la tenacia e l’ottima organizzazione messa in campo. Battuta e attacco sono i fondamentali che gli umbri usano per scardinare la resistenza pontina, con Rychlicki () e soprattutto Leon () autentici mattatori del match, precisi e potenti senza commettere errori in attacco. Bene anche Solé (), ultimamente relegato a terzo centrale e in difficoltà nel trovare la palla giusta con un Giannelli () che si diverte parecchio a gestire tutti i suoi attaccanti.
Ci prova Cisterna, che come dicevamo non molla mai, ma deve arrendersi ad una ricezione pessima che alla lunga rende il gioco di Baranowicz () troppo scontato. A farne le spese è Bayram () bersagliato in seconda linea; meglio bomber Dirlic (), ma troppo sbaglione davanti all’ottimo muro perugino. Bene infine Rossi (), protagonista di spunti importanti a muro.
Rilancia le proprie ambizioni di alta classifica Milano dominando il match contro una Trento a tratti molto brutta. L’MVP del Match è il giovane Porro () che pur senza un centrale e nonostante una ricezione tutt’altro che ottimale fa ruotare alla perfezione tutti gli attaccanti. Bene ancora una volta Ebadipour () e il cubano Melgarejo (), sempre molto preciso in attacco. Manca sempre qualcosa a Patry (), che sbaglia poco ma in attacco fatica a trovare continuità di rendimento.
Trento fatica e dimostra di non aver ancora sviluppato un piano B per quando il trio di bande titolari non funziona alla perfezione. Sbertoli () perde fluidità quando non trova i suoi uomini di riferimento in attacco e Kaziyski () sembra aver bisogno di tirare un po’ il fiato, ma dalla panchina non arrivano grossi aiuti. Bene invece Lisinac (), semplicemente mostruoso in attacco e devastante nelle occasioni di muri con palla scontata.
Gran guizzo di Modena, che in un colpo solo spegne le aspettative di Verona e si innalza al secondo posto in classifica. Se il muro continua ad essere l’anello debole della squadra, Bruno () sembra essere tornato ai suoi livelli e coadiuvato da un volonteroso Ngapeth (, che partita in seconda linea!) e da un Lagumdzija () sempre più leader di questo gruppo, dove i giovani Sala e Sanguinetti si mettono in bella mostra.
Verona mura alla grande, attacca meglio della Valsa Group, ma alla lunga soccombe pagando la giornata no di Keita (), che in seconda linea cancella quanto di buono fa in prima. Comincia a faticare il lungo russo Sapozhkov () ora che le squadre iniziano a conoscerlo, mentre piace la crescita di Mosca (), davvero perfetto in attacco e a muro.
Continua a stupire in negativo Piacenza, che perde in casa contro una ritrovata Civitanova e si ritrova ottava con tanta dubbi e poche certezze. Nonostante ben 9 ace e il sostituto di Simon, Alonso () che si presenta al Palabanca alla grandissima, manca l’apporto di Leal () e quello di Romanò (), apparso meno decisivo di altre volte. Certo che una squadra costruita per insidiare Perugia che si ritrova con già 5 sconfitte non se la aspettava nessuno.
Civitanova per uscire da un periodo avaro di soddisfazioni si aggrappa a Ivan Zaytsev (), che picchia come ai tempi d’oro. In ripresa De Cecco (), che torna a trovare feeling con i suoi centrali nonostante una ricezione davvero ballerina che neanche il libero della nazionale Balaso () riesce a consolidare.
Vittoria che rilancia la speranza di un posto in Coppa Italia quella di Monza, che in tre soli set lascia Padova con le spalle al muro. Un ottimo Galassi (), finalmente servito con precisione al centro e ottimo a muro, è l’arma in più di coach Eccheli, che trova risposte importanti anche da un superlativo Davyskiba (). Giornata meno proficua invece per bomber Grozer (), che dopo un paio di partite da urlo fatica a trovare i varchi giusti nel muro avversario.
Poca cosa Padova, che non va oltre un misero 33% di attacco, con Saitta () che non sa più a chi alzare la palla. Male Petkovic () e male Takahashi (), il giovane giapponese che tanto aveva impressionato nelle prime uscite stagionali quanto soffre ora. Inconsistente infine il muro, con i centrali che nel fondamentale fanno davvero tanta tanta fatica.
Nell’ultimo match di giornata una tonica Taranto inguaia Siena e trova tre punti fondamentali nella corsa salvezza. Stefani () vince lo scontro con Pinali () e con il 61% in attacco guida i suoi compagni alla vittoria. Bene al centro Alletti () e Larizza () che con 7 muri spegne tutte le velleità di Siena. Per i toscani sempre tante difficoltà in attacco con Finoli () che lascia tanti dubbi nelle scelte e un Ricci () davvero in difficolt al centro della rete. Meglio del solito Van Garderen (), ma nei momenti chiave sparisce anche lui dal campo.