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    Il Lombardia 2025, percorso e altimetria: partenza da Como, arrivo a Bergamo

    E’ stato presentato il percorso del Giro di Lombardia 2025, ultima Classica Monumento della stagione che si terrà il prossimo 11 ottobre. Partenza da Como, passando per il Ghisallo del versante di Asso, scendendo su Bellagio e costeggiando il Lago di Como fino alla città di Lecco. Da lì, poi, una serie di rinomate salite: Roncola, Berbenno, Dossena, Zambla Alta e il Passo di Ganda, per un dislivello totale di oltre 4400 metri. Poi la discesa verso il Selvino caratterizzata da 19 tornanti e seguita da un breve tratto pianeggiante fino al traguardo, nella Città Alta di Bergamo, per un totale di 238 Km. LEGGI TUTTO

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    Pogacar lascia la vittoria del GP Montreal al compagno McNulty della Uae-XRG

    Chi lo chiamava Cannibale dovrà ricredersi, almeno in parte. Tadej Pogacar ha infatti lasciato la vittoria del GP di Montreal, una delle due corse UCI World Tour che si corrono in Canada, al compagno statunitense Brandon McNulty. Un gesto di grande altruismo per il campione del mondo sloveno, che sulle strade del Nord America era tornato per la prima volta dopo il trionfo al Tour de France. Tadej ha attaccato quando mancavano un paio di giri del circuito al termine e quando sembrava fatta per l’ennesimo assolo, ha atteso il compagno e fido gregario McNulty, concedendogli il successo nell’ennesima passerella della Uae-XRG, arrivata all’85^ vittoria stagionale. 

    Pogacar, testa al doppio impegno mondiale
    Per il fenomeno sloveno, che a fine gara ha ammesso di non essere al 100% a causa di un’influenza che l’ha debilitato, ora l’obiettivo sono i Campionati del Mondo in Ruanda. Tadej difenderà la maglia arcobaleno conquistata a Zurigo nella prova in linea del 28 settembre, ma sarà in strada già la settimana precedente a cronometro.  LEGGI TUTTO

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    Direttore Vuelta: “Proteste pro-Pal, inaccettabile quanto accaduto a Madrid”

    Il direttore della Vuelta Javier Guillén ha parlato in conferenza stampa dopo il caos delle proteste pro-Pal che hanno condizionato la corsa spagnola: “E’ assolutamente inaccettabile quanto accaduto, non si può concludere nulla di buono. I corridori volevano solo correre. La  Israel-Premier Tech? Ci rifacciamo al regolamento Uci”. Il bilancio parla di due persone arrestate e 22 agenti contusi dopo gli scontri di Madrid
    CLASSIFICHE – IL BILANCIO DELLA VUELTA

    “Non si può concludere nulla di buono da quanto avvenuto ieri”: è quanto affermato in conferenza stampa dal direttore della Vuelta di Spagna, Javier Guillén, dopo che domenica l’ultima tappa del giro iberico, con arrivo previsto a Madrid, è stata sospesa a causa di manifestazioni pro-Palestina, in alcuni casi caratterizzate anche da episodi di violenza. “Le immagini parlano da sé. È assolutamente inaccettabile quanto accaduto – ha aggiunto Guillén, secondo cui – le manifestazioni e la pratica dello sport sarebbero potute convivere perfettamente” e “il diritto alla manifestazione tutela chi vuole manifestare le proprie opinioni in modo libero e pacifico, ma il diritto tutela anche chi compete, lavora o assiste a una competizione, due questioni che devono sempre essere compatibili”.

    Direttore Vuelta: ” Israel-Premier Tech? Ci atteniamo alle regole dell’Uci”

    ll direttore della Vuelta ha anche sostenuto che “l’unica cosa che volevano i ciclisti” e che l’organizzazione aveva chiesto era di “poter correre”, e “senza andare contro nessuno”. Guillén ha precisato, in riferimento alle proteste per la partecipazione del team Israel-Premier Tech, che la Vuelta “si regola sulle norme dell’Unione Ciclistica Internazionale”, a cui “spetta stabilire il diritto di ammissione o esclusione dalle corse”.    Per quanto riguarda l’aspetto sportivo in sé, Guillén ha precisato che la tappa di ieri è considerata “conclusa”, in quanto “sono stati presi i tempi al chilometro 44 della gara, visto che era previsto che ci potessero essere incidenti, come avvenuto in giornate precedenti”. LEGGI TUTTO

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    Vuelta, l’ultima tappa in diretta live

    Ultimo atto della Vuelta 2025. Dopo il trionfo alla Bola del Mundo, Jonas Vingegaard ha messo il sigillo sulla corsa e oggi festeggia a Madrid il suo terzo grande giro conquistato, dopo i due Tour de France. Pellizzari perde alla penultima tappa la maglia bianca, ora sulle spalle del giovane americano Riccitello. La tappa di oggi accorciata di circa 5 km per ragioni di traffico
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    Vuelta, la 20^ tappa in diretta live

    Si decide l’edizione numero 80 della Vuelta: 165,6 km e cinque GPM, tra cui l’ultimo e il più duro sul traguardo alla Bola del Mundo, a 2.251 metri di altitudine (vetta Alberto Fernandez della corsa). Sfida aperta tra l’attuale leader Vingegaard e Almeida, Pellizzari deve difendere la maglia bianca. Segui la tappa su skysport.it
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    Vuelta, la 19^ tappa in diretta live

    La Vuelta torna a offrire un’opportunità ai velocisti: i 162 km da Rueda a Guijuelo non presentano GPM. Pedersen ha l’occasione di blindare la maglia verde, i big invece possono tirare il fiato in vista della decisiva tappa con la Bola del Mundo prevista domani. Segui la 19^ frazione con il liveblog di skysport.it
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    Vuelta, la 18^ tappa in diretta live

    La notizia è arrivata nella serata di ieri: per motivi di sicurezza, dopo le numerose proteste pro-Pal che hanno portato alla neutralizzazione della tappa di Bilbao e all’arrivo accorciato nella 16^ tappa con finale a Mos. Castro de Herville, l’organizzazione ha deciso di accorciare la cronometro in programma quest’oggi a Valladolid da 27,2 a 12,2 km.  LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Pogacar torna a correre dopo il Tour de France: sarà ai GP di Quebec e Montreal

    Tadej Pogacar è pronto a tornare in gara. Dopo la lunga pausa che si è concesso dopo l’ultimo trionfo al Tour de France, lo sloveno correrà domani, venerdì 12 agosto, al GP del Quebec, in Canada, prima di ripetersi domenica nel GP di Montreal. “Sarà la mia prima gara dopo il Tour, quindi dovrò vedere come stanno le mie gambe”, ha spiegato alla vigilia il 26enne. “È sempre difficile essere in forma a fine stagione, ma ho ancora un po’ di motivazione per le sei gare che mi restano. Spero che il mio picco sarà ai Campionati del Mondo, che sono l’obiettivo principale”. 

    Poi gli impegni in Ruanda, ai Mondiali e agli Europei
    Pogacar vuole difendere il 28 settembre in Ruanda il titolo nella corsa su strada conquistato lo scorso anno, ma parteciperà anche alla cronometro del 21 settembre, dove spera di sfidare il due volte campione in carica, il belga Remco Evenepoel. “Mi sono allenato parecchio sulla bici da cronometro – ha spiegato -, più del solito. Vedremo come andrà ai Mondiali. Mi è sempre piaciuta questa disciplina, ma bisogna avere una giornata perfetta”. Dopo le due classiche canadesi e i Mondiali, Pogacar parteciperà anche agli Europei, dove gareggerà solo nella prova in linea del 5 ottobre prima di concludere la stagione. LEGGI TUTTO