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    Evenepoel torna dopo un lungo infortunio: correrà la Freccia del Brabante 2025

    Il 2025 è iniziato da più di 100 giorni, ma non per tutti. Dopo un 2024 costellato dalla vittoria di due medaglie d’oro a Parigi (nelle prove in cronometro e in linea), Quest’anno Remco Evenepoel non aveva ancora partecipato a nessuna competizione a causa dell’infortunio rimediato lo scorso novembre: durante un allenamento il ciclista aveva colpito la portiera di un furgone aperta rimediando diverse fratture. Poi ieri sui social l’annuncio del suo ritorno: parteciperà alla Freccia del Brabante, la gara che si correrà in Belgio venerdì 18 aprile. Per lui sarà un test importante per capire non solo il suo stato di salute, ma anche le prospettive in ottica stagionale.

    Nelle parole del suo post Instagram si legge tutta la sofferenza per l’infortunio che l’ha tenuto lontano dalle gare per più di 100 giorni. Il ciclista ha ringraziato tutte le persone fondamentali per il suo recupero: dai suoi genitori allo staff medico. Ma le parole più belle le ha scritte per sua moglie: “Voglio solo dire che senza di te avrei probabilmente fermato la mia carriera. Posso solo dire che ti amo così tanto e grazie per quello che sei”.

    Evenepoel sul momento che sta vivendo ha spiegato: “Finalmente è arrivata la settimana del mio ritorno. Dopo giorni, settimane, mesi di attesa e attesa, posso finalmente guardare alle mie prime gare. La strada per arrivare dove sono ora è stata molto difficile e impegnativa. Sicuramente la battaglia più dura della mia vita finora. Mentalmente e fisicamente, posso onestamente dire che sono stato sottoterra e ho davvero dubitato molto del mio futuro”.

    La dinamica dell’infortunio
    L’incidente del due volte oro olimpico a Parigi era avvenuto nella mattinata del 3 dicembre a Oetingen nel Brabante fiammingo. Secondo quanto avevano riferito i media in Belgio, Evenepoel, in viaggio da solo, non era riuscito ad evitare la collisione con la portiera aperta di un furgone: il suo telaio dorato della sua bici si era spezzato in due a causa del forte impatto. Remco era stato trasportato in ospedale, perfettamente cosciente. Il giorno dopo l’incidente in un post lo stesso belga aveva spiegato l’entità dell’infortunio: “Ho riportato fratture alla costola, alla scapola, alla mano, contusioni ai polmoni e una lussazione della clavicola destra che ha causato la rottura di tutti i legamenti circostanti”. LEGGI TUTTO

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    Parigi Roubaix 2025, la gara di ciclismo in diretta live

    Si trovano quasi tutti concentrati nella seconda metà della corsa, dal km 95,8 fino all’ultimo a Roubaix, quasi in prossimità del traguardo. Eccoli tutti, con tanto di posizionamento lungo il percorso, lunghezza e stelline a certificare il grado di difficoltà (la fonte è il sito ufficiale della corsa, il massimo di difficoltà sono 5 stelline):30 : Troisvilles to Inchy (km 95,8 – 2,2 km) ***
    29 : Viesly to Quiévy (km 102,3 – 1,8 km) ***
    28 : Quiévy to Saint-Python (km 104,9 – 3,7 km) ****
    27 : Saint-Python (km 109,6 – 1,5 km) **
    26 : Vertain to Saint-Martin-sur-Ecaillon (km 116,7 – 2,3 km) ***
    25 : Verchaing-Maugré to Quérénaing (km 128 – 1,6 km) ***
    24 : Quérénaing to Artres (km 130,9 – 1,3 km) **
    23 : Artres to Famars (km 133,8 – 1,2 km) ***
    22 : Quérénaing to Maing (km 138,5 – 2,5 km) ***
    21 : Maing to Moncheaux-sur-Ecaillon (km 141,6 – 1,6 km) ***
    20 : Haveluy to Wallers (km 154,5 – 2,5 km) ****
    19 : Trouée d’Arenberg (km 163,9 – 2,3 km) *****
    18 : Wallers to Hélesmes (km 170 – 1,6 km) ***
    17 : Hornaing to Wandignies (km 176,8 – 3,7 km) ****
    16 : Warlaing to Brillon (km 184,2 – 2,4 km) ***
    15 : Tilloy to Sars-et-Rosières (km 187,7 – 2,4 km) ****
    14 : Beuvry to Orchies (km 194,1 – 1,4 km) ***
    13 : Orchies (km 199,1 – 1,7 km) ***
    12 : Auchy to Bersée (km 205,2 – 2,7 km) ****
    11 : Mons-en-Pévèle (km 210,6 – 3 km) *****
    10 : Mérignies to Avelin (km 216,7 – 0,7 km) **
    9 : Pont-Thibault à Ennevelin (km 220 – 1,4 km) ***
    8 : Templeuve – L’Epinette (km 225,4 – 0,2 km) *
    8 : Templeuve – Moulin-de-Vertain (km 226 – 0,5 km) **
    7 : Cysoing to Bourghelles (km 232,4 – 1,3 km) ***
    6 : Bourghelles to Wannehain (km 234,9 – 1,1 km) ***
    5 : Camphin-en-Pévèle (km 239,4 – 1,8 km) ****
    4 : Carrefour de l’Arbre (km 242,1 – 2,1 km) *****
    3 : Gruson (km 244,4 – 1,1 km) **
    2 : Willems to Hem (km 251,1 – 1,4 km) **
    1 : Roubaix (km 257,8 – 0,3 km) * LEGGI TUTTO

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    Parigi-Roubaix, dove vedere la gara di ciclismo in tv e streaming: gli orari

    Non esiste seconda domenica di aprile senza la Parigi-Roubaix. La terza Classica-Monumento della stagione, l’Inferno del Nord, la corsa consacrata al pavè, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno ciclistico. Se l’attesa è grande ogni anno, stavolta i motivi di interesse sono ancora superiori: ci sarà l’esordio assoluto nella competizione di Tadej Pogacar, reduce dal successo nel Giro delle Fiandre. Tutti attendono così un nuovo duello con Mathieu van der Poel, trionfatore delle ultime due edizioni e bravo a battere lo sloveno alla Milano-Sanremo. Sia la corsa ligure che quella fiamminga hanno però dimostrato come siano diversi i corridori sul pezzo e in grado di recitare un ruolo da protagonisti, da Filippo Ganna a Mads Pedersen fino al redivivo Wout van Aert. Lo stesso profilo ufficiale della gara ha lasciato intendere chi sono i favoriti al via da Compiègne e diretti al velodromo di Roubaix. Per arrivarci dovranno affrontare 30 tratti di pavè di oltre 55 chilometri, compresa la foresta di Arenberg, il cui tratto di ingresso è stato modificato per diminuire le velocità medie e ridurre la probabilità di cadute e incidenti.  LEGGI TUTTO

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    Pogacar alla Parigi-Roubaix, LeMond: “Tadej miglior corridore di tutti i tempi”

    Greg LeMond, l’ultimo vincitore del Tour de France a gareggiare nella Parigi-Roubaix l’anno successivo, nel 1991, é convinto che Tadej Pogacar possa vincere domenica, alla sua prima partecipazione alla Regina delle Classiche. “Forse è già il miglior corridore di tutti i tempi”, afferma lo statunitense. Pogacar può vincere? “Certo! – risponde lo statunitense – Il suo unico punto debole forse é la squadra. La Parigi-Roubaix è un po’ una lotteria, ed è proprio questo il suo bello. Ci sono incidenti, problemi meccanici e può ritrovarsi isolato. Inoltre, gli manca esperienza in questa gara. Ecco perché metterei Van der Poel leggermente favorito. Anche Mads Pedersen è un buon candidato. Ma Pogacar non partirà certo per arrivare secondo”. Non è troppo leggero? “Pesa quanto Hinault all’epoca (66 kg) e solo due chili più di me. Belgi e olandesi insistono molto su questo, ma per me Pogacar ha il profilo giusto per le classiche. Un pilota come Ganna è molto potente, ma consuma anche molta energia. La Roubaix è meno selettiva del Giro delle Fiandre. Ma quando hai il talento, la determinazione e le capacità di Pogacar, non c’è motivo per cui non possa farcela. Forse è già il miglior corridore di tutti i tempi”, ha aggiunto LeMond.  LEGGI TUTTO

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    Parigi-Roubaix 2025, il percorso e i partecipanti dell'”Inferno del Nord”

    Si trovano quasi tutti concentrati nella seconda metà della corsa, dal km 95,8 fino all’ultimo a Roubaix, quasi in prossimità del traguardo. Eccoli tutti, con tanto di posizionamento lungo il percorso, lunghezza e stelline a certificare il grado di difficoltà (la fonte è il sito ufficiale della corsa, il massimo di difficoltà sono 5 stelline):

    30 : Troisvilles to Inchy (km 95,8 – 2,2 km) ***29 : Viesly to Quiévy (km 102,3 – 1,8 km) ***28 : Quiévy to Saint-Python (km 104,9 – 3,7 km) ****27 : Saint-Python (km 109,6 – 1,5 km) **26 : Vertain to Saint-Martin-sur-Ecaillon (km 116,7 – 2,3 km) ***25 : Verchaing-Maugré to Quérénaing (km 128 – 1,6 km) ***24 : Quérénaing to Artres (km 130,9 – 1,3 km) **23 : Artres to Famars (km 133,8 – 1,2 km) ***22 : Quérénaing to Maing (km 138,5 – 2,5 km) ***21 : Maing to Moncheaux-sur-Ecaillon (km 141,6 – 1,6 km) ***20 : Haveluy to Wallers (km 154,5 – 2,5 km) ****19 : Trouée d’Arenberg (km 163,9 – 2,3 km) *****18 : Wallers to Hélesmes (km 170 – 1,6 km) ***17 : Hornaing to Wandignies (km 176,8 – 3,7 km) ****16 : Warlaing to Brillon (km 184,2 – 2,4 km) ***15 : Tilloy to Sars-et-Rosières (km 187,7 – 2,4 km) ****14 : Beuvry to Orchies (km 194,1 – 1,4 km) ***13 : Orchies (km 199,1 – 1,7 km) ***12 : Auchy to Bersée (km 205,2 – 2,7 km) ****11 : Mons-en-Pévèle (km 210,6 – 3 km) *****10 : Mérignies to Avelin (km 216,7 – 0,7 km) **9 : Pont-Thibault à Ennevelin (km 220 – 1,4 km) ***8 : Templeuve – L’Epinette (km 225,4 – 0,2 km) *8 : Templeuve – Moulin-de-Vertain (km 226 – 0,5 km) **7 : Cysoing to Bourghelles (km 232,4 – 1,3 km) ***6 : Bourghelles to Wannehain (km 234,9 – 1,1 km) ***5 : Camphin-en-Pévèle (km 239,4 – 1,8 km) ****4 : Carrefour de l’Arbre (km 242,1 – 2,1 km) *****3 : Gruson (km 244,4 – 1,1 km) **2 : Willems to Hem (km 251,1 – 1,4 km) **1 : Roubaix (km 257,8 – 0,3 km) * LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, il Giro dei Paesi Baschi inizia da un campo di basket

    Oggi, lunedì 7 aprile, è iniziato il Giro dei Paesi Baschi con una cronometro di 16,5 chilometri a Vitoria-Gasteiz. La location di partenza è stata davvero insolita: i corridori sono scattati dalla Buesa Arena, il palazzetto in cui gioca la seguitissima squadra di basket locale, il Baskonia. Dal parquet all’asfalto nel giro di pochi metri. Ad “andare a canestro” alla fine è stato Maximilian Schachmann, vincitore della prova contro il tempo per 54 centesimi su Joao Almeida LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, due morti al Giro delle Fiandre per cicloamatori

    Un olandese è deceduto dopo essersi sentito male sul Taaienberg, una ripida collina all’inizio del percorso. “Nonostante l’assistenza rapida e gli sforzi di rianimazione, la persona è morta di insufficienza cardiaca”, ha spiegato in un comunicato Gert Van Goolen, portavoce di “We Ride Flanders”. L’altra vittima, di nazionalità francese, ha dovuto essere rianimata dopo un malessere sul Vieux Quaremont a Kluisbergen, una delle maggiori difficoltà del percorso. L’uomo è stato portato via in elicottero ma è poi morto in ospedale. Un terzo partecipante è stato trasportato in ospedale dopo un incidente sull’Eikenberg, le cui circostanze non sono ancora chiare. Organizzata alla vigilia del Giro delle Fiandre, la versione amatoriale della “Ronde” ha attirato circa 15.000 cicloturisti per una gara che collega Bruges a Audenarde (nord del Belgio) su 229 km. Circa 10.000 stranieri, venuti principalmente dall’Olanda, dalla Francia, dall’Inghilterra e dalla Germania, hanno preso la partenza della gara. LEGGI TUTTO