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    Nazionale, adesso è ufficiale: Pozzecco è il nuovo ct!

    ROMA – Gianmarco Pozzecco è il nuovo allenatore della Nazionale italiana maschile di pallacanestro. Dopo i tantu rumors dei giorni scorsi adesso è ufficiale ed il suo cammino inizierà proprio da casa sua, Trieste. Nel comunicato non è stato specificato ma il contratto che legherà l’ex allenatore della Dinamo ai colori azzurri dovrebbe essere fino al 2024, il suo staff sarà composto da Edoardo Casalone, Peppe Poeta e Riccardo Fois.
    Il programma del Poz
    L’esordio di Pozzecco sulla panchina Azzurra avverrà il 25 giugno prossimo a Trieste in occasione dell’amichevole che l’Italbasket disputerà contro la Slovenia. Il primo impegno ufficiale ad Almere il 4 luglio contro i Paesi Bassi nell’ultimo match della prima fase di qualificazione alla FIBA World Cup 2023. In agosto le amichevoli contro Francia (12 agosto a Bologna e 16 agosto a Montpellier), Serbia e Germania o Repubblica Ceca (19 e 20 al torneo di Amburgo) e le due gare ufficiali contro avversari da definire nella prima “finestra” della seconda fase di qualificazione al Mondiale 2023. Dal 2 al 18 settembre l’EuroBasket 2022 (2/8 settembre girone preliminare al Milano Forum).  LEGGI TUTTO

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    Playoff Scudetto, Milano raggiunge la Virtus Bologna in finale: Sassari ko

    SASSARI – Sarà ancora una volta Milano contro Virtus Bologna la finale playoff che assegnerà il prossimo titolo di campione d’Italia. L’Olimpia fa sua anche gara 3, in trasferta, e chiude la serie contro Sassari strappando il pass per l’ultimo anno nel quale vorrà vendicare il ko subito lo scorso anno contro le V Nere. Serata in discesa per la formazione di Messina con i ragazzi di Bucchi che tengono fino alla metà del secondo quarto per poi crollare sotto i colpi dell’Armani. Si chiude sul 19-17 il primo quarto con lo strappo dei padroni di casa, con Bilan e Bendzius, ricucito prima dell’intervallo da Shields e dalla tripla finale di Baldasso. In apertura di secondo è ancora il play ex Roma il protagonista dell’immediato sorpasso Olimpia che si porta prima sul +5 con Grant e poi allunga anche sul +8 con il ritrovato Melli. Il break non si arresta e all’intervallo i meneghini scappano via portandosi sul +13. Stordita dai colpi avversari, la Dinamo capitola definitivamente nel terzo periodo: Melli e Datome trascinano i propri compagni, insieme ad Hines, e la forbice si allarga fino al massimo vantaggio di +20 che diventa 53-71 al suono della penultima sirena. Gli ultimi 10 sono solo per le statistiche con Baldasso che chiude a quota 17 punti, seguito da Rodriguez, Datome e Melli; a Sassari non basteranno i 14 di Robinson, i 12 di Bilan e gli 11 di Bendzius. LEGGI TUTTO

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    Playoff Scudetto, Milano stende Sassari: ora la Virtus Bologna in finale

    SASSARI – Milano non sbaglia, conquista gara 3 contro Sassari, chiude la serie e si prende il pass per la finale Scudetto dove avrà la rivincita contro i campioni in carica della Virtus Bologna. L’Olimpia passa nel primo match in trasferta in terra sarda ed elimina i ragazzi di Bucchi che escono dai playoff dopo aver eliminato Brescia: per Messina ora ci sarà l’occasione di vendicare il 4-0 dello scorso anno subito dalle V Nere. Serata semplice per Milano, con i ragazzi di Bucchi che tengono fino alla metà del secondo quarto per poi crollare sotto i colpi dell’Armani. Si chiude sul 19-17 il primo quarto con lo strappo dei padroni di casa, con Bilan e Bendzius, ricucito prima dell’intervallo da Shields e dalla tripla finale di Baldasso. In apertura di secondo è ancora il play ex Roma il protagonista dell’immediato sorpasso Olimpia che si porta prima sul +5 con Grant e poi allunga anche sul +8 con il ritrovato Melli. Il break non si arresta e all’intervallo i meneghini scappano via portandosi sul +13. Stordita dai colpi avversari, la Dinamo capitola definitivamente nel terzo periodo: Melli e Datome trascinano i propri compagni, insieme ad Hines, e la forbice si allarga fino al massimo vantaggio di +20 che diventa 53-71 al suono della penultima sirena. Gli ultimi 10 sono solo per le statistiche. Finisce 69-87 con Baldasso che chiude a quota 17 punti, seguito da Rodriguez, Datome e Melli; a Sassari non basteranno i 14 di Robinson, i 12 di Bilan e gli 11 di Bendzius. LEGGI TUTTO

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    Gallinari sull'addio di Sacchetti: ” Non me l'aspettavo”

    ” Non me l’aspettavo, non sapevo quale fosse la situazione con la Federazione e l’ho scoperto all’ultimo anche io. Ma noi giocatori dobbiamo fare i giocatori, quello che possiamo controllare è quello che facciamo in campo, è il nostro lavoro, poi le scelte sull’allenatore non le facciamo noi”. Questo il commento di Danilo Gallinari  a Sky  sul divorzio fra la Nazionale e il ct Meo Sacchetti ad appena pochi mesi  dall ‘Europeo dove l’Italia giocherà il suo girone al Forum di Milano. “Bisogna sempre sognare in grande – dice il Gallo – ma al contempo fare passo per passo. Tutto può succedere, ogni gara  è a se ma giocare in casa deve essere un vantaggio. L’obiettivo iniziale è passare la prima fase e poi vedremo” LEGGI TUTTO

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    Jaiteh trascina la Virtus Bologna in finale scudetto: Tortona ko 77-69

    CASALE MONFERRATO – La Virtus Segafredo Bologna chiude 3-0 la serie di semifinale con la sorpresa Tortona e torna in finale per difendere lo Scudetto conquistato lo scorso anno. La Segafredo di coach Sergio Scariolo espugna, per 77-69 in gara-3, il ‘PalaFerraris’ di Casale Monferrato eliminando la Bertram Yachts. I bianconeri firmano la 16esima vittoria di fila in post season considerando anche lo scorso anno, e conquistano la 14esima finale in epoca playoff: ora le ‘Vu Nere’ si mettono comodi sul divano e attendono la loro avversaria per lo scudetto, una tra Olimpia Milano e Dinamo Sassari (2-0 AX Armani Exchange al momento). La finale per aggiudicarsi il tricolore, che si giocherà al meglio delle sette partite, avrà inizio mercoledì 8 giugno alla Segafredo Arena di Bologna.
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    Dominio Virtus, orgoglio Tortona
    Partenza rabbiosa per i bianconeri che piazzano un tremendo parziale di 11-0 che toglie parecchie certezze ai padroni di casa. L’inerzia del match è già tutta dalla parte dei campioni d’Italia in carica che chiudono la pratica già all’intervallo lungo con l’allungo decisivo sul +20. Nel terzo quarto la Virtus mantiene sempre a distanza di sicurezza la matricola terribile, che prova a reagire con Macura e Daum ma è troppo tardi. Jaiteh e Teodosic con i loro 17 e 15 punti trascinano la squadra di Sergio Scariolo e gli ultimi minuti servono solo per le statistiche.
    TORTONA: Daum 11, Macura 11, Sanders 10, Wright 10, Severini 8, Cannon 7, Filloy 5, Cain 2, Mascolo 2.
    VIRTUS BOLOGNA: Jaiteh 17, Teodosic 15, Shengelia 14, Belinelli 8, Weems 7, Alibegovic 5, Cordinier 4, Hackett 3, Tessitori 2. LEGGI TUTTO

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    Nba Finals 2022, Golden State sfida Boston: info e programma

    Ci siamo, è tutto pronto per le Nba Finals (visibili in diretta su Now TV): la storia del basket americano da un lato; il recente passato, il presente e il futuro dell’NBA dall’altro. Le sfide degli anni ‘50 tra due mostri sacri della palla a spicchi made in Usa, Bill Russell e Wilt Chamberlain, e la supersfida odierna, tra le star del 2022 Jayson Tatum e Stephen Curry. Golden State Warriors-Boston Celtics: ora tocca a voi, in palio c’è la storia.
    Warriors e Celtics: tutte le strade portano…alle Finals
    Se esiste qualcuno che ha scommesso un solo penny sui Boston Celtics, beh, si faccia avanti. Era l’ottobre del 2021 quando la franchigia del Massachusetts navigava nelle cattive acque della Eastern Conference con un record da brividi: 18 vittorie e ben 21 sconfitte. A gennaio, però, la stagione di Boston svolta: coach Ime Udoka compatta ambiente e gruppo e i Celtics cambiano passo. La regular season si chiude con un clamoroso record di 51-31 e un insperato secondo posto a Est, alle spalle di Miami. Da qui la cavalcata trionfale ai playoff: sweep con i Brooklyn Nets al primo turno, 4-3 al cardiopalma ai quarti di finale contro i Bucks campioni in carica e apoteosi a Miami, in gara-7, contro gli Heat dello spauracchio Jimmy Butler. Meno arduo il percorso stagionale dell’altra finalista, Golden State. I Warriors di coach Steve Kerr, terzi a Ovest con un record di 53-29, hanno letteralmente “passeggiato” nel post-season: 4-1 al primo turno ai Nuggets, 4-2 rifilato ai Grizzlies ai quarti di finale e 4-1 in semifinale con i Mavericks che poco hanno potuto contro lo strapotere di Steph Curry e Kyle Thompson.
    Guarda la galleryNba, Thompson scatenato e i Warriors tornano alle Finals
    Nba Finals: la storia dice Boston
    Esiste, a oggi, un solo precedente tra le due franchigie alle Finals. Era il 1964 e i Celtics di coach Red Auerbach diedero una sonora lezione agli, allora, San Francisco Warriors: finì con un roboante 4-1 in favore dei Celtics che vinsero, con la leggenda William ‘Bill’ Russell in campo, il loro settimo titolo. Cinquantotto anni dopo, la storia si ripete e si gioca ancora una volta per l’anello: i Celtics cercano il loro 18esimo titolo per staccare i Lakers e diventare così la squadra più titolata d’America. Golden State cerca invece il quarto anello in otto stagioni (ultimo trionfo nel 2018, 4-0 in finale ai Cavs di LeBron James). Nell’ultima regular season invece il bilancio tra le due finaliste è in perfetta parità: il 18 dicembre 2021, i Warriors espugnano il TD Garden di Boston per 111-107: Steph Curry il mattatore della serata con 30 punti a referto. Rivincita Boston il 17 marzo 2022 con doppia doppia di Jayson Tatum (26 punti e 12 rimbalzi) e Celtics che vincono 110-88 a San Francisco.
    Guarda la galleryNba, festa Celtics! Di nuovo alle Finals dopo 12 anni
    Nba Finals, duello Curry-Tatum: una sfida che vale una stagione
    A 12 anni dalle ultime Finals Nba disputate (nel 2010, sconfitta 4-3 con i Lakers), i Boston Celtics si aggrappano alla clamorosa stagione disputata dalla loro stella più luminosa, Jayson Tatum. L’ala dei Celtics ha trascinato i suoi nella decisiva gara-7 di Miami che è valsa l’approdo all’appuntamento finale. Considerato uno dei migliori giocatori della sua generazione, Tatum è un profilo di livello assoluto, un classe 1998 che ha tutte le potenzialità per emulare le gesta di due leggende: Paul Pierce, Mvp delle Finals 2008 proprio in maglia Boston, e la leggenda Kobe Bryant. Tatum si è inoltre aggiudicato il nuovo premio istituito dalla Nba come miglior giocatore delle finali di Conference (a Est il titolo è dedicato a sua maestà Larry Bird). Stesso riconoscimento anche per Stephen Curry: l’Mvp della finali di Western Conference (premio dedicato a un’altra leggenda del basket, Magic Johnson) è un giocatore totale. Una macchina da guerra alla sua sesta partecipazione alle Finals in otto stagioni. Non servono tante presentazioni per Curry, per lui sono sufficienti alcuni numeri che certificano la grandezza del giocatore: lo scorso 14 dicembre, a Indianapolis contro i Pacers, è diventato il giocatore con il maggior numero di triple segnate nella storia dell’Nba battendo il record di 2973 tiri dall’arco appartenente a Ray Allen. Due settimane dopo, il 28 dicembre, diventa il primo e unico giocatore della storia dell’Nba a superare i 3mila tiri messi a segno da tre in carriera in un match contro i Nuggets.
    Celtics-Warriors: gli “X-factor” delle Finals
    Una finale, quella tra Boston e Golden State, che si preannuncia spettacolare: i favori del pronostico pendono tutti dalla parte di Golden State, guidata da un coach, Steve Kerr, esperto di trionfi tanto in campo quanto in panchina: protagonista del secondo three-peat con i Bulls di Michael Jordan, Toni Kukoc, Scottie Pippen e Dennis Rodman e dei due successi dei San Antonio Spurs nel 1999 e 2003, l’ex guardia di Chicago ci ha preso gusto anche con la lavagnetta in mano: con i Warriors ha infatti vinto in tre occasioni: 2015, 2016 e 2018. Con un Klay Thompson pienamente recuperato (ritornato in campo a gennaio dopo l’infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro del giugno 2019 e la lesione al tendine d’Achille destro nel novembre 2020), con la fisicità di Draymond Green e con la freschezza atletica di Jordan Poole, Golden State può tornare a sognare in grande. Attenzione però ai ‘bad boys’ di Boston: oltre a Tatum, i Celtics annoverano tra le proprie fila profili di assoluto livello come Marcus Smart, anima portante della franchigia e uno dei migliori difensori della lega e il centro Robert Williams III, uno dei più interessanti giocatori nel suo ruolo in ambedue i lati del campo. Warriors dunque favoriti per la maggiore abitudine alla vittoria ma la voglia di rivalsa dei Celtics può creare non pochi problemi a Steve Kerr e i suoi.
    Nba Finals: il programma completo con date e orari
    G1 – Golden State Warriors-Boston Celtics: venerdì 3 giugno ore 3.00G2 – Golden State Warriors-Boston Celtics: lunedì 6 giugno ore 2.00G3 – Boston Celtics-Golden State Warriors: giovedì 9 giugno ore 3.00G4 – Boston Celtics-Golden State Warriors: sabato 11 giugno ore 3.00G5* – Golden State Warriors-Boston Celtics: martedì 14 giugno ore 3.00G6* – Boston Celtics-Golden State Warriors: venerdì 17 giugno ore 3.00G7* – Golden State Warriors-Boston Celtics: lunedì 20 giugno ore 2.00 LEGGI TUTTO