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    Nba, Brown e Tatum trascinano i Celtics. Denver a valanga, ok Memphis

    BOSTON (STATI UNITI) – Nella notte Nba (otto i match disputati) spicca l’importante successo di Boston. I Celtics regolano i New Orleans Pelicans (ai quali non bastano i 38 punti messi a segno da McCollum) con il punteggio di 125-114, trascinati dalla miglior versione stagionale di Jaylen Brown (41 punti e 12 rimbalzi) e un Jayson Tatum da 31+10: è la decima volta che i due fuoriclasse mettono insieme a referto oltre 70 punti. Boston centra così il quarto successo consecutivo e si presenta al meglio alla sfida di stanotte contro Brooklyn, prima inseguitrice a Est di Brown e compagni. Vince e convince anche Denver: la legge della ‘Ball Arena’ colpisce anche Phoenix. Dodicesima vittoria di fila casalinga per i Nuggets che surclassano 126-97 i Suns con un Nikola Jokic da urlo: 21 punti, 18 rimbalzi e 9 assist per il centro serbo, a un passo dalla 12esima tripla doppia della stagione. Per i Nuggets anche 21 punti di Hyland e 16 di Murray, 14esimo successo in 17 gare e primato a Ovest in coabitazione con Memphis, in serie positiva da otto partite: l’ultima vittima dei Grizzlies è San Antonio, sconfitta 135-129 con 38 punti di Ja Morant, al rientro dopo due gare di stop, e 21 di Jaren Jackson.
    Jokic, l’ex bambino sovrappeso che può riscrivere la storia dell’Nba
    Nba, ok Kings e Bucks
    Nelle altre gare oltreoceano spicca anche il successo di Sacramento che consolida il quarto posto nella Western Conference: 135-115 su Houston con un Sabonis da 25 punti, 14 rimbalzi e 9 assist. 24 invece i punti messi a segno da Fox. Nei Rockets da segnalare la prestazione di Alperen Sengun: 10 punti, rimbalzi e assist per il 20enne turco che diventa così il più giovane centro nella storia Nba ad andare in tripla doppia. Bene anche Milwaukee: i Bucks vincono 114-105 su Atlanta. Oltre al solito Antetokounmpo (7 punti, 18 rimbalzi e 10 assist), ci pensano Jrue Holiday (27 punti) e Brook Lopez (20 punti e 12 rimbalzi) a guidare i Bucks ed evitare la beffa dopo che gli Hawks, privi di Young e Capela, erano riusciti a risalire da -24. Vincono anche i Knicks, trascinati dalla coppia Brunson-Barrett (34+27 punti) che regala a New York la vittoria su Indiana (119-113), i Wizards grazie alla decisiva tripla di Kuzma  a fil di sirena (21 punti) nel 100-97 contro Chicago. Si scuote anche Detroit che supera 135-118 Minnesota: 31 punti per Bey e 27 per Bogdanovic fra i Pistons, 20 punti di Edwards, 19 di Russell e 16 punti e 14 rimbalzi di Gobert fra i Wolves. LEGGI TUTTO

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    Nba, Boston vola con Brown-Tatum: 72 punti e Pelicans ko!

    BOSTON (Stati Uniti) – Notte Nba da 8 partite con il duo dei Boston Celtics a far da padrone. Jaylen Brown chiude a referto con 41 punti e 12 rimbalzi, Jayson Tatum 31 punti e 10 rimbalzi nel successo casalingo dei verdi contro New Orleans (McCollum 38 punti) 124-115. Ja Morant torna in azione, dice 38 punti e i Memphis Grizzlies allungano ad 8 la striscia di vittorie consecutive dopo il comodo successo contro San Antonio per 135-129, Jalen Brunson invece ne scrive 34 a referto ed insieme alla doppia doppia di Julius Randle (14 punti e 16 rimbalzi) trascinano i Knicks alla vittoria contro i Pacers per 119-113.
    Kuzma stende Chicago, tutto facile per Bucks e Nuggets
    Kyle Kuzma (21 punti) è l’eroe del successo Wizards contro i Bulls di Zach LaVine (38 punti): sua la tripla a 6″ per il 100-97 finale! I Detroit Pistons fermano a 4 la striscia di successi consecutivi dei Minnesota Timberwolves battendolu 135-118 con 27 punti di Bojan Bogdanovic. Per 3 punti Giannis Antetokounmpo manca la tripla doppia (7 punti, 18 rimbalzi e 10 assist) ma Milwaukee vince lo stesso ad Atlanta 114-105 con 27 punti di Jrue Holiday. Infine tutto facile per i Kings contro Houston (135-115) con Domantas Sabonis che manca per 1 assist la tripla doppia (25 punti, 14 rimbalzi e 9 assist) proprio come Nikola Jokic: il serbo chiude a referto con 21 punti, 18 rimbalzi e 9 assist nel comodo successo interno dei Nuggets contro Phoenix per 126-97.
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    Eurocup, ancora una sconfitta per Trento. Venezia dilaga contro l'Ulm

    VENEZIA – Grande prestazione della Reyer Venezia di De Raffaele, che nello scontro diretto con i tedeschi dell’Ulm si impone nettamente per 89-69, sorpassando l’avversaria diretta e restando in piena corsa per un posto ai play-off. Per Venezia sugli scudi Watt e Willis, che mettono a referto 19 3 17 punti, senza trascurare i 15 centri di Tessitori e i 14 di Parks. 
    Trento senza scampo nell’inferno di Patrasso
    Niente da fare per la Dolomiti Energia Trento, che si perde nell’inferno greco di Patrasso, arrendendosi 71-84 contro il Promitheas, che sfrutta il fattore campo e l’ottima vena di Conditt e di Kulboka, autori rispettivamente di 17 e 16 punti. Ottava sconfitta stagionale per la squadra di Lele Molin, che resta nona nel Girone B con all’attivo appena due vittorie nel deludente percorso europeo. LEGGI TUTTO

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    Nba, super Banchero: Magic corsari a Portland. Warriors e Mavericks ko

    PORTLAND (STATI UNITI) – Tornano alla vittoria i Magic di Paolo Banchero. L’Italo-americano mette ancora una volta mette in mostra tutto il suo potenziale, chiudendo con 19 punti e 10 rimbalzi (2 gli assist) il match che Orlando vince sul parquet dei Blazers con il punteggio di 109-106. Il 20enne nativo di Seattle non è il miglior realizzatore dei suoi con Franz Wagner che fa 29 punti, mentre Wendell Carter Jr ne fa 20 aggiungendo anche 10 rimbalzi e 3 assist alla sua ottima prestazione. In doppia cifra anche Markelle Fultz, mentre dalla panchina arrivano gli 11 di Moritz Wagner. Portland se la gioca fino all’ultimo ma non bastano i 30 punti di Lillard e i 22 (con 10 rimbalzi) di Nurkic per evitare la sconfitta. Vittorie pesanti anche per i Phoenix Suns che espugnano il ‘Chase Center’ e battono 125-113 Golden State (ko nonostante il rientro di Curry che mette a referto 25 punti) e i Los Angeles Clippers (113-101 contro i Mavericks con 33 punti e 9 rimbalzi per Leonard, mentre a Dallas non bastano i 43 punti e 11 rimbalzi del solito Doncic).Guarda la galleryWilliam e Kate si danno alla Nba: sugli spalti per Boston-Miami
    Nba, si rivede Fontecchio. Ok anche 76ers e Heat
    In tutto sette le gare disputate nella notte italiana. Si rivede in campo anche Simone Fontecchio: l’azzurro gioca 5 minuti (va a referto con un rimbalzo) e partecipa al successo degli Utah Jazz che battono Cleveland 116-114. Il vero protagonista della serata, nonostante la sconfitta dei suoi, è il grande ex Donovan Mitchell che mette a referto 46 punti. I Jazz si aggiudicano però l’incontro trascinati dai 32 punti di Clarkson e dalla doppia doppia di Markkanen che chiude con 25 punti e 16 rimbalzi, poi ne fanno 13 a testa Conley, Beasley e, dalla panchina, Alexander-Walker. Nelle altre partite vittorie per Philadelphia (147-116 sui Pistons con 36 punti e 11 rimbalzi per Embiid), Miami (112-111 sui Thunder con 35 punti su Butler) e Toronto (132-120 sugli Hornets con 28 punti per Siakam, mentre dall’altra parte sono 33 quelli di Rozier). LEGGI TUTTO

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    Nba, i Suns rovinano il ritorno di Curry. Bene Banchero e i Magic

    SAN FRACISCO (Stati Uniti) – Stephen Curry torna in azione (era out dal 14 dicembre), chiude con 24 punti (8/20 dal campo) ma i suoi Warriors cadono in casa contro i Phoenix Suns. La compagine dell’Arizona, priva di Paul, Ayton e Booker, sbanca il Chase Center 125-113 grazie a 26 punti di Mikal Bridges interrompendo la striscia di 6 sconfitte consecutive. Paolo Banchero invece realizza la doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi nel successo esterno degli Orlando Magic a Portland per 109-106. Non è bastata invece la doppia doppia di Luka Doncic da 43 punti e 11 rimbalzi ai Mavericks per evitare la sconfitta a casa dei Clippers di Kawhi Leonard (30 punti) per 113-101.
    Mitchell 46 ma vincono i Jazz, che record Miami!
    Donovan Mitchell torna a Salt Lake City, realizza 46 punti ma non bastano ai Cavs per battere i Jazz che s’impongono di 116-114 grazie ai 32 punti di Jordan Clarkson. Simone Fontecchio torna a vedere il campo ma solo per 5 minuti. Tutto facile per i Toronto Raptors che battono 132-120 gli Hornets con Pascal Siakam da 28 punti e anche per Philadelphia che archivia Detroit 147-116 grazie ai 36 punti e 11 rimbalzi di Embiid e alla seconda tripla doppia consecutiva di James Harden (16 punti, 12 rimbalzi e 15 assist). Infine partita incredibile a Miami dove gli Heat tirano 40/40 dalla lunetta (record di sempre in NBA per tiri liberi tentati con il 100%) e battono i Thunder 112-111 con decisivo un gioco da 3 punti firmato da Jimmy Butler (35 punti) a 12″ dalla sirena finale! 
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    Eurolega, l'Olimpia sprofonda a Berlino. Virtus piegata dallo Zalgiris

    BOLOGNA – La Virtus Bologna di Scariolo vende cara la pelle, ma alla fine si arrende ancora in Eurolega, sconfitta al PalaDozza dallo Zalgiris Kaunas, che si impone 87-77. Per le V Nere, dopo tre successi di prestigio, uno stop che torna a complicare la corsa ai play off. Tra 48 ore ad Atene contro l’Olympiacos servirà una reazione da grande squadra per restare ancora in gioco.
    Olimpia, tramonto all’Alba…
    L’Olimpia Milano di Messina cade ancora e colleziona la terza sconfitta consecutiva tra Eurolega e Serie A. Le AJ meneghine, dopo tre vittorie di fila, incappano nel secondo ko in coppa, travolte dall’Alba Berlino, che si impone con un eloquente 83-63, difficilmente commentabile sotto il profilo strattamente tecnico e che decreta l’addio ai sogni di agguantare una posizione valida per accedere al play-off della massima competizione europea.
    Eurocup, Brescia firma l’impresa e abbatte la capolista Joventut
    Grande impresa di Brescia che firma una grande impresa in Eurocup, superando 85-75 la capolista Joventut. Strepitosa prestazione di Amedeo Della Valle autore di 26 punti e miglior marcatore del match. LEGGI TUTTO

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    Grassi: “A Napoli basket e calcio possono convivere”

    Il “Miracolo a Milano” di Vittorio de Sica dopo 71 anni ha avuto un remake domenica scorsa, ambientato però a Napoli. Penultima in classifica, pochi giorni dopo aver esonerato l’head coach e rimandato a casa un americano, la Gevi ha battuto i campioni d’Italia dell’Olimpia. Il tutto al termine di un supplementare dove si sono invertiti i ruoli: Uglietti e compagni giocavano in difesa come degli assatanati, mentre Hall e Luwawu-Cabarrot si facevano “apprezzare” per degli errori da Santa Inquisizione. «Non conosciamo mezze misure – commenta il presidente Federico Grassi -. Bisogna anche dire che la nostra fortuna è stata quella di affrontare Milano reduce dalla gara di venerdì in Eurolega e attesa da un doppio impegno questa settimana. Noi in ogni caso avevamo un piglio diverso dopo la brutta batosta di Scafati: sono serviti sia i cambi, dolorosi ma necessari (il taglio di Johnson e l’esonero di Buscaglia, ndr), che la strigliata per dare un volto diverso alla squadra». Grassi, perché ha scelto Pancotto, stimatissimo veterano delle panchine, per sostituire coach Buscaglia? «Ad agosto Buscaglia voleva un vice importante perché lui era impegnato con la nazionale olandese. Cesare ha un palmares importante: dovendo prendere una decisione, abbiamo pensato che avevamo già in casa chi può portarci alla salvezza».
    Cosa rappresenta per lei la vittoria su Milano? «Dopo le ultime sconfitte non potevamo che scusarci con i tifosi. Questo successo è un segnale: Napoli c’è, vuole lottare e restare in serie A con un progetto importante».
    Tre allenatori in due anni: Sacripanti, Buscaglia e Pancotto. Uno scotto da pagare per un club solido ma comunque giovane, o c’è dell’altro? «Abbiamo pagato molto l’impatto con la A, visto che pensavamo di poter andare avanti con una struttura ottima per la A2 ma non ottimale per la massima serie. L’anno scorso abbiamo commesso degli errori, in questa stagione vogliamo creare qualcosa di diverso».
    Fare basket a Napoli è tanto difficile? «Purtroppo sì. Mancano le strutture. Noi abbiamo un settore giovanile che sta crescendo in modo esponenziale: in due anni l’under 19 è entrata nelle finali nazionali. Abbiamo due foresterie con dodici ragazzi tra i quali due ucraini. E abbiamo acquistato dal Bassano Moussa Bamba, una maliano del 2005 (alto 2,04, ndr). Tengo molto a questo settore, spero di poter portare giovani campani a debuttare in Nazionale. Ci stiamo lavorando tantissimo, perché mi piacerebbe far diventare queste squadre giovanili un’eccellenza del Sud Italia».
    Lei divide la proprietà del Napoli con altre due famiglie, vero? «Sì, Tavassi e Amoroso. Abbiamo commesso questa lucida follia insieme nel 2018 rilevando il club. Il primo obiettivo, la promozione in A, l’abbiamo ottenuto. Il secondo è quello di creare solidità con un progetto che possa appassionare tutta Napoli».
    Ma a Napoli il basket è in grado di convivere con il calcio, oppure è destinato a venire fagocitato dalla passione per Osimhen e compagni? «Ritengo che si possa convivere, a patto di avere un progetto importante, creato passo dopo passo. Sono convinto che se avessimo messo 10 milioni in questa squadra, non avremmo risolto nulla per la città e dopo un anno saremmo scomparsi. Siamo tre famiglie che vogliono il bene della città a 360 gradi, anche e soprattutto per ciò che riguarda l’aspetto sociale. Faccio un esempio: il sei gennaio siamo andati a “Obiettivo Napoli”, un centro con tanti ragazzi che vengono da situazioni disagiate e che lì possono studiare a fare sport. Abbiamo portato dei doni e regalato un sorriso a tutti: alcuni di loro domenica erano al PalaBarbuto, felici. Ecco, per noi far sorridere un giovane è molto più importante che vincere una partita».
    Ci siamo un po’ persi tra stranieri che vanno e quelli che vengono alla Gevi. Qual è la situazione oggi? CI saranno altre novità? «Abbiamo ingaggiato Young, di cui mi parlano bene. Adesso stiamo alla finestra per capire se basterà, oppure se servirà un altro innesto, magari un comunitario».
    Che ne pensa delle frizioni tra il presidente della Fip Gianni Petrucci e la Legabasket, riguardanti la comunicazione nella pallacanestro? «Petrucci vuole il bene del basket e prova a spronare tutti. D’altro canto in Lega Gandini sta lavorando bene. Però si deve fare qualcosa in più sicuramente: chi investe nella pallacanestro non ha ritorni, i diritti televisivi sono limitati e si deve pagare delle tasse. Ci vorrebbe una svolta per trasformare il basket in appetibile. Quest’anno c’è stato un bel ritocco per i diritti tv, però non basta». LEGGI TUTTO