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Marc Rosset: “Non è la fine del mondo se Federer necessita di più tempo per rientrare. Il mio sogno? Rivedere Del Potro”

L’ex top 10 svizzero Marc Rosset ha rilasciato un’interessante intervista al media svizzero RTS Sport (con il collega Arnaud Cerutti) in cui ha parlato della situazione dell’amico Roger Federer, spaziando poi su vari temi dell’attualità tennistica e della stagione da poco conclusa. Secondo Rosset, Roger tornerà ma è giusto che si prenda tutto il tempo necessario, eventualmente saltando la trasferta in Australia qualora non si senta del tutto pronto dopo le due operazioni subite al ginocchio.

“Federer ha spaventato tutti con le sue parole alla cerimonia dell’altro giorno? No, il contrario, continuo a pensare che Roger giocherà di nuovo, su questo non ho dubbi. Solo credo che in questo momento viva intensamente il suo presente e volesse semplicemente esprimere la sua felicità per aver vinto questo premio (miglior atleta svizzero degli ultimi 70 anni, ndr). È come quando un ragazzo vince un titolo del Grande Slam e dice che è il suo torneo preferito. Lo avrebbero detto tutti … ovunque. Sono quelle classiche frasi che dice nel momento, per accontentare le persone in quel contesto… “.

Rosset pensa che Federer possa tornare competitivo nel 2021 ma non esclude la possibilità che possa alla fine saltare gli Australian Open: “Francamente, quando vedi i vincoli imposti ai giocatori, il fatto che non dovrebbero esserci molti spettatori, e le tue condizioni non sono ancora ottimali, ti chiedi se vale la pena correre dei rischi andando lì. Dovrebbe giocare un torneo molto duro, con una forma incerta, senza il brivido di quelle emozioni che solo il pubblico può dare, e il tutto senza la famiglia al suo fianco. Roger non divide mai volentieri la vita familiare e il tennis, negli anni è stato bravo a costruire la sua carriera da adulto riuscendo a combinare viaggi e tornei con la famiglia. A 39 anni, potrebbe avere qualcos’altro da fare che andare a Melbourne in tali condizioni tra due mesi, magari restare a casa e prepararsi ancora meglio”.

Se ci vuole più tempo per rivedere Federer in campo, non poi è la fine del mondo. Tutti sanno che con quello che ha vissuto quest’anno, tornare al top sarà molto complicato per lui. Con questo contesto, niente è semplice ma si potrà fare affidamento sull’esperienza acquisita questa primavera e quindi con la ripresa dalla scorsa estate. Il tennis rispetto ad altre discipline ha il vantaggio di poter esser disputato anche in momenti diversi da quelli classici senza che stravolgere i valori tecnici. Come sempre saranno le decisioni degli Slam a trainare l’intera stagione 2021″.

Quindi Rosset segna un bilancio del 2020 e si focalizza sul 2021. “Il 2020? La prima cosa che mi viene in mente come spettatore è che guardare il tennis senza un pubblico è difficile. Anche per i giocatori è molto complicato. Ed è questo che mi fa dire che quello che sono riusciti a fare quest’anno è davvero notevole, perché nonostante il contesto c’è stato un livello di gioco molto interessante e alcune partite epiche. Il titolo di Nadal al Roland è stato notevole, per il modo in cui ha vinto, ma ancor più importanti sono state le prime incoronazioni nel Grande Slam di Thiem e Swiatek, grande giocatrice la polacca, davvero impressionante“.

“Gli svizzeri? Beh, annata difficile, era prevedibile. È stato un anno speciale per Stan Wawrinka, ma spero davvero che abbia ancora il desiderio, la fiamma, perché credo che ci sia ancora del “tennis” in lui. Sono convinto che abbia i mezzi per fare un’altra grande impresa. Dipende quasi solo da lui. Sarebbe molto bello se potessimo rivedere donne svizzere protagoniste, in particolare Belinda Bencic, e seguiamo la crescita dei giovani, abbiamo qualche talento interessante”.

“I prossimi campioni? Dominic Thiem ha finalmente infranto la barriera dei Majors agli US Open. Se nel 2021 ci sarà un altro nuovo vincitore Slam? Sono sicuro nel 2021 i più giovani potranno battere Djokovic e Nadal in tornei di una settimana, giocando su tre set. Ma riuscirci in quindici giorni, nel Grande Slam, dove non ti è permesso di sbagliare troppo e devi avere un rendimento altissimo per lunghe partite sarà ancora complicato per loro. In definitiva, Stefanos Tsitsipas mi sembra il più attrezzato, ma credo uno di loro potrà vincere uno Slam solo se Rafa e Novak concedono qualcosa”.

Cosa vorrei nel 2021? Vedere andar bene gli svizzeri, ovvio, ma sogno di rivedere Juan Martin Del Potro! È un ragazzo che, dopo tutto quello che ha passato, merita di finire la sua carriera in modo diverso. Vorrei avere una bacchetta magica e potergli dire ‘hey, hai ancora una grande stagione, buon divertimento!’ Sarebbe bello per Serena Williams vincere il 24esimo titolo Slam, ma sembra molto complicato… Non è una questione fisica, non sembra più in grado di controllare le emozioni e la mente come un tempo, ma mai scommettere contro una tale campionessa”.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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