Non esistono partite decisive dopo appena un mese di campionato. Eppure Elite Basket Roma è attesa domenica contro le toscane del Nico Basket da una partita importante, molto importante, che potrà dire molto sul prosieguo della stagione di serie A2 femminile. Ne parliamo con coach Massimo Prosperi, un’occasione propizia anche per fare il punto su questa prima fase della stagione.
Dopo cinque partite, vale a dire solo un sesto del campionato, forse è presto per un primo bilancio. Ma le sensazioni fin qui quali sono? Che approccio è stato quello di Élite con la serie A?
L’approccio è stato quello che ci aspettavamo. L’A2 è un campionato molto impegnativo, praticamente spaccato in due tronconi, con 5-6 squadre di livello superiore a tutte le altre. Sapevamo che il nostro inizio sarebbe stato molto difficile perché nelle prime cinque giornate il calendario ci ha messo davanti quattro delle pretendenti alla promozione, non a caso Palermo, Campobasso e Bologna mi hanno fatto davvero un’ottima impressione e Umbertide stessa mi è sembrata una ottima squadra.
Quanto pesa in tutto questo l’infortunio di Emanuela Moretti?
L’infortunio di Emanuela è stato una tegola abbastanza importante. Abbiamo cercato insieme alle ragazze soluzioni nuove e diverse aspettando che recuperi. La aspettiamo con tranquillitá, senza ansia, ma certo quando la avremo a disposizione sará una bella arma in piú.
Da cosa dipende secondo te il divario che si è visto in campo con le squadre più forti?
Dagli investimenti fatti dalle società e dalle diverse aspettative. È chiaro che il nostro è un obiettivo diverso dal voler salire in A1, noi siamo impegnati nella costruzione non solo di una squadra ma di un intero settore tecnico a partire dal minibasket. Siamo all’inizio di un percorso che magari tra qualche anno porterà anche noi ad avere interesse a salire di categoria. È chiaro poi che la nostra è una politica abbastanza diversa dalla loro: noi vogliamo cercare di valorizzare il più possibile le ragazze giovani lavorando tanto con loro. Nel breve periodo è ovvio che questo risulti penalizzante rispetto a chi utilizza giocatrici più esperte, anche perché ciò rende più difficile la ricerca dei giusti equilibri.
Finora abbiamo visto una squadra con due volti: bene in casa e male fuori. Da cosa dipende secondo te?
C’entra molto l’esperienza. Non a caso in tutte le partite c’è stato un calo appena siamo andati sotto nel punteggio: ci è appunto mancata quell’esperienza che ti permette di capire il momento, di renderti conto che in certi frangenti bisogna reggere botta aspettando poi di risalire nel momento in cui in campo si ripropone una situazione più stabile. Ci siamo fatti trascinare dalla frenesia, abbiamo accelerato situazioni durante le quali sarebbe stato invece più opportuno tenere il ritmo sotto controllo. Se poi ci sono fasi della partita in cui vai in attacco e regali costantemente palla ad avversari di questo calibro senza avere un potenziale offensivo che ti permetta il recupero non puoi pensare di cavartela.
Nelle prime cinque partite abbiamo giocato contro tre delle squadre più quotate per il salto in A1. Ora il calendario, sulla carta, sembra più accessibile. Ovvero, arrivano le partite che contano davvero. Con che spirito vi preparate ad affrontarle?
Abbiamo grande voglia. Dico sinceramente che alla fine noi abbiamo centrato il nostro obiettivo per le prime partite: volevamo almeno una vittoria nelle prime cinque giornate e la vittoria è arrivata subito. Anzi,con un po’ più di fortuna e di attenzione avremmo addirittura potuto battere Campobasso malgrado la grande differenza tecnica. Ora ci troveremo davanti squadre sicuramente di un altro calibro: avremo la possibilità non solo di rimpolpare la classifica, ma anche e soprattutto di capire veramente chi siamo.
Domenica c’è Nico Basket, squadra a pari punti in classifica. Che formazione è, che difficoltà ci metteranno davanti le toscane?
Sicuramente è una buona squadra, che in più arriverà sull’abbrivio della prima vittoria ottenuta nell’ultimo turno. In più hanno due recuperi importanti: la Tomasovic e probabilmente la Luciani. Poi hanno altri punti di riferimento importanti come la Sorrentino, guardia con diversi punti nelle mani, e un buon pivot come Bona. Dobbiamo fare sicuramente molta attenzione, anche se come nel nostro caso è una squadra che in casa ha fatto una faccia e fuori casa ne ha fatta un’altra. Sarà una partita della verità per entrambe le squadre, insomma.