Conosco il protagonista dell’intervista da dieci anni. Tra di noi abbiamo condiviso moltissimo delle rispettive carriere in ambiti diversi. Scrivo con cognizione di causa che questo è l’anno migliore di Andrea Mattei dell’ultimo decennio passato a dimostrare di essere il forte giocatore che è sempre stato.
Sono trascorse così tante stagioni da quando questo armadio con gli occhi azzurri, a cui già a vent’anni stava stretto tutto, compresa la maglia dell’allora Kioene, urlando e combattendo con il coltello tra i denti, si conquistava due promozioni in due anni diversi. L’epilogo, dopo anni spesso in cui ha fatto fatica ad esprimere ciò che aveva dentro e fuori dal suo gioco sicuro e costante in posto tre, non è un caso sia arrivato in un’altra bella favola della pallavolo italiana, cioè alla Yuasa Battery Grottazzolina, compagine che quest’anno ha dominato la serie A2 e si appresta con l’entusiasmo di ogni debuttante al gran ballo, a disputare il suo primo campionato di Superlega, sempre con l’apporto dello stesso Mattei.
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Ha vinto il campionato, senza alcuna illusione iniziale.
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Per lei la Superlega arriva dopo la vittoria in finalissima contro Siena. Segno del destino?
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Si era un po’ smarrito quel ragazzo che ho conosciuto dieci anni fa?
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Sono seguiti giorni di capelli rosa, festeggiamenti e celebrazioni.
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La Superlega ora con quale obiettivo?
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Il momento che tutti aspettano? L’esordio?
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Il suo?
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So che ha un sogno, ora che tornerà in A1.
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Intervista di