ROMA – Un tempo insaccava tiri ignoranti. Poi, una volta smesso di giocare, ha dedicato le sue energie all’Associazione Musetti Randagi cercando di dare un futuro migliore a tanti pelosetti a quattro zampe. E oggi? Oggi Gianluca Basile si appresta a esordire come conduttore del format televisivo prodotto dalla LBA Basketball & Conversation.
Basile, come nasce questa opportunità?
«Non so veramente perché abbiano scelto me. La scorsa edizione era condotta da Andrea Trinchieri, ma oggi il suo impegno allo Zalgiris glielo impedisce. Alessandro Mamoli, che coordina Basketball & Conversation, cercava un tipo diverso dal Trinca e ha pensato al sottoscritto. Ma come gli sarà venuto in mente… Io uscito dal basket ho deciso di godermi la vita al di fuori di quello era stato il mio mondo. Ma questa opportunità è troppo ghiotta».
Come si immagina in tv?
«Invecchiato. Per questo penso che mi porterò dietro Denis (Marconato ndc) almeno accanto a lui sembrerò un po’ più giovane. E poi devo far meglio di Soragna. Teo parlava male quando eravamo giovani, oggi quando va in televisione, sembra nato per fare quello».
Un antipasto della prima trasmissione?
«Sarà resa pubblica nei primi giorni dicembre. Prima sarà in esclusiva per la LBA quindi il broadcaster ufficiale Dazn la distribuirà. Ci sarà un passaggio di consegne tra il vecchio conduttore, Trinchieri appunto, e il sottoscritto. Andrea è un fiume in piena, uno che quando gli metti sotto il naso un microfono non smette mai di parlare».
Insomma torna a essere protagonista nel suo mondo.
«Sono contento ed emozionato. Come l’altro giorno, quando ha giocato la Nazionale e sono arrivato in treno a Reggio Emilia. È la città dove sono diventato uomo e giocatore, e mi provoca sempre un brivido entrare in quella stazione. Era il luogo delle mie partenze e dei miei arrivi quotidiani visto che facevo il militare a Firenze».
Farà concorrenza a Bruno Vespa?
«Ma non scherziamo per favore. Anche se mi sento a mio agio nel condurre, non preparo una vera e propria scaletta di domande. Piuttosto è una lunga conversazione con il giocatore o coach che ho davanti. Mi hanno detto: “Con te i tuoi colleghi non potranno mentire”. Intanto, visto che abbiamo già iniziato a registrare, posso dire che a me questo nuova avventura serve per capire anche come è cambiato il basket. Ad esempio parlando con Repesa ho potuto percepire il suo essere sempre al passo con i tempi».
L’ha sorpresa la scelta del suo ex coach di accettare l’offerta di Trapani?
«No, perché la Sicilia è il posto giusto per Jasko, dove potersi esprimere al massimo. Il clima, il mare, la gente, la voglia di vincere di Antonini sono tutti ingredienti che gli hanno fatto venire l’acquolina in bocca. Questa terra, perché ci vivo anche io, è a misura d’uomo come piace a lui».
Cosa ne pensa del possibile approdo in Europa della Nba?
«Ho sentito dire da Andrea Bargnani, che la Nba la conosce bene, che tutto ciò che fa la lega americana è vincente. Ha ragione, lo dimostrano i fatti. E allora, forse, un approdo in Europa per cambiare le regole d’ingaggio e provare a fare in modo che i club producano utili e non siano in mano a degli appassionati che ci rimettono solo soldi forse sarà un cammino percorribile».
Basile, i suoi cani di Musetti Randagi le hanno dato il permesso di andare in tv?
«Confesso, non glielo ho chiesto… Ma spero che quando apparirò scodinzolino e quando tornerò non siano arrabbiati con me. A parte gli scherzi. Un altro motivo per cui ho accettato questa nuova sfida è che potrò destinare il mio compenso a loro. Aiutarli è un impegno che ho preso e manterrò per sempre».