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Top&Flop: colpaccio di Lube con Trento, mentre Perugia e Modena vincono. Sorprende Padova

Foto LVM

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Il ruggito più forte è ancora di Perugia. La Sir mantiene la prima posizione ad un punto da Modena, ottenendo il quinto successo di fila su una speranzosa Siena, che, dopo aver vinto il primo set a sorpresa, crolla davanti ai colpi proibiti di Leon, anche oggi sopra la media spaventosa di 20 punti e al gioco offerto da Atanasijevic e Lanza, oggi in stato di grazia. Tiene come detto testa anche Modena, che invece a Napoli non trova nessun ostacolo e vince una gara senza storie contro Latina, apparsa decisamente sottotono dopo la bella prova contro Siena in infrasettimanale. La partita di cartello, quella tra Civitanova e Trento è invece uno spettacolo di due ore e mezza, nella quale due eccezionali formazioni si sono date battaglia. La spunta Civitanova, al quinto set, forse per un eccessivo calo di Trento, che a metà partita sembrava avere un clamoroso successo esterno in mano.

Capitola sotto gli occhi della Tonazzo la sorpresa Monza, che oggi appare meno brillante nel gioco d’attacco e concede a Randazzo e Torres la possibilità di disputare la loro miglior partita della stagione. Bene anche Verona, che in tre set batte Sora e si riposiziona al settimo posto facendo ben sperare per il resto della regular season. Torna a ruggire anche Milano, che complice una prova da 10 di Hirsch liquida la pratica Castellana in quattro parziali e ritrova il sorriso dopo due sconfitte consecutive. Risorge infine dalle ceneri anche la Consar Ravenna che davanti al proprio pubblico ha ragione in quattro set della Callipo Vibo Valentia grazie ad una bella prova di Verhees, ex di turno e autore di 12 punti.

Il top: partendo dalla partita più importante della giornata, quella tra Civitanova e Trento, è indubbio citare la prova spettacolare di Leal e Simon. I due cubani sembrano essersi perfettamente integrati nell’organico di Medei ed in generale Civitanova sembra crescere partita dopo partita. Fa ancora fatica in una squadra veramente nuova per il 70%, ma i due nuovi elementi adombrano le prove pur buone di Juantorena, andando ad attaccare e servire palloni di rara bellezza. È così che si aggiudicano un quarto set che è forse la chiave della partita e anche quando Bruno non appare il perno della perfezione e dell’entusiasmo bastano loro per arginare la furia di Trento. La capolista Perugia, ormai completamente in mano all’estro di Leon, gioca tre set da vera leader dopo una falsa partenza del primo parziale e annienta Sora. Il merito non solo del cubano ma di una bellissima prova della diagonale evergreen De Cecco-Atanasijevic, che ritorna agli antichi fasti e nel secondo parziale abbatte il debole muro di Siena sotto i colpi di sempre.

Nota positiva anche il buon gioco di Lanza, che dopo il buio iniziale, inizia a vedere la luce in quel della Sir. Super Zaytsev non perdona a Napoli, e nonostante l’MVP assegnato ad un bravissimo Mazzone, autore di 10 punti, rulla i tamburi e le suona ad una Latina che nei confronti di Christenson-Zar appare attonita e disarmata. Da Padova si segnala invece un prepotente ritorno di Gigi Randazzo, reo confesso di alcune prove sottotono ad inizio stagione ma tornato stasera a giocare con il suo compagno di merende Travica la sua miglior pallavolo padovana. Bastano 35 punti suoi e di Torres per abbattere la muraglia di Monza di Beretta e soci e risalire una classifica apparsa problematica nelle ultime gare. Sempre più Boyer mania in quel di Verona. Il francese è ufficialmente il beniamino di casa e anche stasera sono suoi 25 dei 76 punti che permettono alla Calzedonia di battere Sora. Piace il suo gioco con Spirito, e anche se il palleggiatore savonese non brilla quest’anno per la grande regia, imposta un gioco vincente proprio con Stephen che vince e convince. Una nota di merito particolare infine alla bellissima prova di Hirsch che permette a Milano di vincere contro Castellana. Il tedesco porta a casa la gara dell’anno, annoverata da 25 punti e da un cablaggio del muro perfetto. Dopo una ormai dimenticata parentesi coreana, Simon è tornato ad essere il forte pallavolista che tutti si aspettavano di ritrovare nel nostro paese. Ormai la presenza di Abdel Aziz non sembra più obbligatoria per ottenere qualche punto prezioso.

Il flop: la pallavolo da dimenticare oggi va in scena al Palabarbuto di Napoli. Latina gioca nel complesso una gara poco convincente, nonostante dall’altra parte ci sia la seconda della classe. Tutto ciò non deve rappresentare un alibi soprattutto per la diagonale Sottile-Stern, decisamente non pervenuta. Le alternative in attacco non vengono menzionate, con le bande che attaccano poco e male per tutti e tre i parziali. La squadra di Tubertini non è male nel complesso ma deve girare, così come, ad esempio, Falaschi, pur facendo fatica, sta operando a Castellana. Castellana non vince, ma gioca decisamente in maniera più coraggiosa rispetto a molte sue avversarie. Zanatta e Mojtaba fanno ancora fatica ad inserirsi nel buon gioco di Falaschi ma il tempo è buon consigliere in questi casi e sicuramente la nuova BCC appare migliore della passata stagione nonostante le cinque sconfitte consecutive. Il piatto piange anche a Siena, dove nonostante l’ottimo organico sulla carta, Marouf trova complesso costruire un buon gioco sulle retrovie. Seppur protagonisti di un sorprendente primo set, alla squadra di Cichello manca il coraggio di osare e di non avere niente da perdere, così come una buona matricola dovrebbe fare. Maruotti è poco efficace ed Hernandez e Ishikawa sono troppo poco per poter arginare la forza di certe compagini. Siena sbaglia tanto e sciupa diverse occasioni. Peccato per le premesse.

Monza assente ingiustificata a Padova. Il gioco in attacco appare meno brillante del solito (leggi Dzavoronok) e Vero Volley si salva solo con Beretta che al centro fa tremare spesso la Tonazzo e conclude una partita a tratti giocata male con 11 punti all’attivo. Orduna e soci devono riavvolgere il nastro in settimana perché già tra tre giorni è attesa da uno scontro casalingo contro Civitanova. Qualsiasi parola ulteriore apparirebbe superflua. Poco da rilevare su Sora, in quanto la squadra laziale incassa bene una sconfitta prevedibile contro la Calzedonia. Petkovic fa quello che può ma la regia e il centro appaiono i veri talloni d’Achille di questa formazione. Caneschi non è sufficiente a muro e in attacco e Nielsen ripercorre gli errori della passata stagione. Non costituisce flop la prova di Trento. Da 150 minuti di spettacolo puro, l’unico errore è stato quello di sciupare i vantaggi. La squadra di Lorenzetti nonostante la sconfitta appare nel gioco forse la formazione più convincente della Superlega. È bella da vedere e da seguire e nonostante le due sconfitte all’attivo ha i migliori margini di miglioramento, che potrebbero portarla ad essere nel lungo periodo una clamorosa protagonista delle prime posizioni. Provare per credere.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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