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    Test invernali F1: aumentano i giorni delle prove pre-season

    Per la stagione 2026 di Formula 1 è previsto un grande cambiamento per quanto riguarda i test pre-stagionali. Tutte le novità saranno presentate al World Motor Sport Council di giovedì 17 ottobre.
    La FIA ha confermato che potenzierà in modo significativo i classici test invernali, che precederanno l’inizio della stagione F1 2026.
    Nelle ultime stagioni, i test pre-stagionali consistevano in soli tre giorni, in programma poco prima del primo weekend ufficiale di gara.
    Tuttavia, tra poco più di un anno entreranno in vigore nuove norme su aerodinamica e sulle Power Unit. Tutto questo rappresenterà uno dei più importanti cambiamenti della storia recente del Circus della Formula 1.
    Test invernali F1: tre sessioni e nove giorni in totale
    Di conseguenza, la FIA ha confermato che “il programma dei test pre-stagionali 2026 comprenderà tre sessioni di test, ciascuna di tre giorni”.

    La sede dei test non è ancora stata confermata. Ricordiamo che, nelle ultime due stagioni, la Formula 1 ha effettuato test esclusivamente in Bahrain, mentre Barcellona ha ospitato la sessione di test nel 2022, quando è entrata in vigore l’ultima importante modifica regolamentare. LEGGI TUTTO

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    Hill: “L’insoddisfazione di Norris? Un ingrediente chiave per vincere il titolo F1” [ PODCAST ]

    L’insoddisfazione di Lando Norris può essere un ingrediente chiave per vincere il titolo mondiale piloti di Formula 1, stando a Damon Hill. Ascolta il podcast.Lando Norris, McLaren F1 Team, in the garage – credit: McLaren Racing Media Centre
    Damon Hill ha espresso la sua opinione sui piloti che ritiene possano diventare campioni del mondo di Formula 1 in un prossimo futuro. Il campione del mondo del 1996 ha indicato in particolare Lando Norris come colui che vede come prossimo vincitore del titolo.
    Parlando al podcast F1 Explains, Hill ha citato alcune caratteristiche di Norris che ritiene indicative del desiderio di spingersi sempre oltre.
    DAMON HILL SU LANDO NORRIS [ PODCAST ]

    “Penso che abbia gli ingredienti giusti”, ha commentato Hill che poi ha anche aggiunto: “Penso che abbia le qualità. Penso che abbia quell’insoddisfazione per il secondo posto. Ho visto alcuni commenti che ha fatto durante la pausa estiva, in cui diceva di non essere abbastanza bravo nella prima parte della stagione”

    Il Campione del Mondo 1996 con la Williams ha poi concluso su Norris, dicendo: “È il segno di una persona che ha intenzione di mettersi alla prova. Non si accontenterà di essere abbastanza bravo. Vuole essere il migliore”.
    Per quanto riguarda gli altri piloti che ritiene abbiano il potenziale per aggiudicarsi un campionato, Hill ha citato poi anche Oscar Piastri e George Russell. LEGGI TUTTO

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    F1, Renault abbandona dal 2026. Stop alla produzione di motori

    F1 Renault. Uno dei connubi più iconici e vincenti nella storia della categoria regina del motorsport internazionale si rompe nuovamente. La celebre casa francese ha annunciato, infatti, che continuerà a produrre motori per la F1 fino alla fine del 2025. E poi stop. Si tratta di una separazione definitiva da quello che per la Régie è stato un grande amore lasciato e ripreso più volte oppure ci sarà un giorno un altro nuovo ritorno in grande stile? Chissà. Sicuramente, al momento attuale è impossibile fare la benché minima previsione su questo punto e ci si può solamente basare sul dato concreto e ufficiale.
    E cioè che la Renault dice addio alla massima formula a partire dal 2026 interrompendo l’attuale produzione delle power unit per l’Alpine nella storica struttura di Viry-Châtillon. Superata tale fase, quest’ultima verrà riconvertita in un polo tecnologico ingegneristico che aspira a diventare punto di riferimento nel settore. Come accennato, il disimpegno della Renault dalla F1 non è nuovo ai libri di storia di questo sport. Nel 1985 abbandonò l’avventura da costruttore con la propria scuderia e l’anno dopo anche come fornitrice di propulsori per poi ritornarci nel 1989 per la nuova era dei motori aspirati.

    Come team indipendente, invece, rientrò in F1 nel 2002 acquistando la Benetton e vincendo con Fernando Alonso i Mondiali del 2005 e 2006. Poi il nuovo abbandono a fine 2011 e il ritorno sulla scena nel 2016. Se i francesi decideranno un giorno di ripensarci ancora non potrà che essere sempre una grande notizia per il mondo della F1 a cui la Renault ha apposto il proprio glorioso marchio da protagonista di grande livello qualitativo e tecnologico. LEGGI TUTTO

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    Dai vaffa ai rutti in diretta. La MotoGP va fuori pista

    «Poi c’era Silvano Ciriello, detto Wyoming, per una sua particolare abilità…». E giù un rutto potente e finanché geografico. Il problema è che domenica alla tv non davano una replica di Ovosodo, il film di Paolo Virzì che ha sdoganato la fantasmagorica capacità di pronunciare il nome del 44° Stato stelle&strisce in burp gutturali, bensì una staccata all’ultimo fiato di Pedro Abbonati per continuare a leggere LEGGI TUTTO

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    F1 | Alpine (Renault), niente più motori dal 2026. Vendita più vicina?

    credit: Alpine F1 Team

    Il Team Alpine (ex Renault) ha ufficializzato che, a partire dalla stagione 2026, non svilupperà più una Power Unit di Formula 1. La notizia, già circolata nei mesi scorsi, potrebbe essere il primo passo verso la vendita del team. Francamente non vediamo come un brand come Alpine o Renault possa stare in F1 montando sulle sue monoposto un motore di un’altra casa costruttrice.
    Alpine-Mercedes, non suona affatto bene. Sì, perché Alpine ha fatto sapere che il prossimo anno sarà l’ultimo per la produzione e sviluppo dei motori turbo-ibridi che equipaggiano le loro monoposto, impegnate nel mondiale F1.
    Apartire dal 2026, anno in cui anche il regolamento delle Power Unit cambierà, la fabbrica di Viry-Chatillon, località della Francia alle porte di Parigi, vedrà interrompersi il programma F1. I lavoratori saranno dedicati alla progettazione e produzione di nuove tecnologie per la mobilità e ad altri programmi legati al motorsport del gruppo.
    E’ questo quanto si legge in una breve nota diffusa dal team francese. Tutto questo però lascierebbe presagire che quanto deciso ora sia solo il primo passo verso una possibile vendita dell’intera squadra con base a Enstone.
    Il recente arrivo di Oliver Oakes, nel ruolo di Team Principal, è un altro indizio molto forte che il futuro del team possa essere molto diverso dall’attuale. Oakes infatti ha già esperienza di “proprietario” di una squadra corse e, nel paddock, si vocifera che potrebbe avere l’appoggio di importanti investitori, pronti a rilevare il team.
    Ovviamente una pre-condizione per poter aprire seriamente e formalmente una trattativa, era quella di snellire la compagine, risultando un team “clienti” con una fornitura cioè di motori da parte di una terza parte.

    La cordata è pronta a mettere sul piatto una buona quantità di dollari per rilevare la squadra con base a Enstone e mai avrebbe potuto fare l’operazione se fosse stata presente anche la struttura che relizza i motori e che ha base in Francia.
    Quanto vi abbiamo prospettato è una nostra ipotesi ma, secondo noi, potrebbe rappresentare uno scenario possibile. Quale Consiglio di Amministrazione potrebbe confermare un impegno in Formula 1 con un team Alpine-Mercedes? Unica possibilità sarebbe quella di “negoziare” una fornitura di propulsori tedeschi in white labbel in modo da poter poi utilizzare un altro brand che non sia Mercedes! LEGGI TUTTO

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    Reazione Jorge, difesa Pecco. Ma esplode il caso pressione

    Il cupolino frantumato con un pugno e lo stoppie al rientro, marchi di fabbrica di Martinator. Ma il nuovo Jorge Martin lo vedi quando nel giro di celebrazione per l’8ª vittoria in MotoGP, la 3ª della stagione, si ferma alla curva 16 per baciare l’asfalto proprio sulla striscia lasciata sabato dalla sua Desmosedici GP24 viola nella caduta (la terza in tre anni a Mandalika) nella Sprint che gli è costata metà (da 24 a 12) del suo vantaggio in classifica su Bagnaia. «La mia rivincita su quella curva, come ha fatto Pecco a Barcellona, scegliendo di attaccarmi alla 5 dopo il suo errore del giorno prima» racconta il torello spagnolo dopo essere tornato ad allungare: +21 sul torinese, terzo in una gara sofferta. LEGGI TUTTO

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    Podio Bagnaia, trionfo Martin in Indonesia: Marquez-Bastianini out!

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