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    Prezzi benzina: la verde si abbassa, ma in autostrada la situazione è preoccupante

    Il prezzo medio nazionale della benzina è al livello più basso dal 5 febbraio, quello del gasolio dal 18 giugno.Secondo Staffetta quotidiana, i prezzi nelle aree di servizio autostradali sono però oggi mediamente più alti rispetto alla rete ordinaria, di circa nove centesimi al litro sulla benzina self service e di quasi undici sul gasolio. Un diffrenziale doppio rispetto al servito: il gasolio costa 23,7 centesimi in più, mentre la benzina si “ferma” a 21,4 centesimi in più rispetto alla rete ordinaria. Tradotto: per un pieno di 80 litri di gasolio si spendono in media quasi 19 euro in più in autostrada.
    Nello specifico
    Se facciamo un confronto tra due estremi, tra prezzo in modalità servito in autostrada e il self service sulla rete ordinaria, la differenza sulla benzina è addirittura di 36 centesimi al litro. Quindi per un pieno di 80 litri il sovrapprezzo in autostrada sale a quasi 29 euro. Secondo i dati elaborati da Staffetta Quotidiana comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy la benzina in modalità self service a 1,832 euro/litro (-2 millesimi, compagnie 1,836, pompe bianche 1,824), mentre al servito è a 1,976 euro/litro (-2, compagnie 2,017, pompe bianche 1,895). Il diesel, invece, al fai da te è a 1,711 euro/litro (-3, compagnie 1,716, pompe bianche 1,702), al servito a 1,856 euro/litro (-3, compagnie 1,898, pompe bianche 1,772). Il Gpl servito si attesta a 0,714 euro/litro (invariato, compagnie 0,723, pompe bianche 0,703), il metano servito a 1,331 euro/kg (+1, compagnie 1,343, pompe bianche 1,321), e il Gnl 1,228 euro/kg (-1, compagnie 1,231 euro/kg, pompe bianche 1,226 euro/kg).
    I prezzi sulle autostrade sono invece: la verde al self service 1,925 euro/litro (servito 2,192), il gasolio self service a 1,819 euro/litro (servito 2,092), il Gpl a 0,856 euro/litro, il metano a 1,453 euro/kg, e il Gnl a 1,284 euro/kg.
    In auto con gli amici a quattro zampe: ecco a cosa stare attenti LEGGI TUTTO

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    F1, Pierre Waché (Red Bull) spiega i problemi della RB20

    BUDAPEST, HUNGARY – JULY 19: Pierre Wache, Chief Engineer of Performance Engineering at Oracle Red Bull Racing attends the Team Principals Press Conference during practice ahead of the F1 Grand Prix of Hungary at Hungaroring on July 19, 2024 in Budapest, Hungary. (Photo by Bryn Lennon/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202407190893 // Usage for editorial use only //

    Pierre Waché ha recentemente rilasciato una lunga ed interessante intervista all’edizione olandese di Motorspost.com. Il Direttore Tecnico del Team Red Bull Racing ha parlato dei “problemi” della RB20, indicando, tra le cause le minori ore a disposizione in galleria del vento, il fatto che comunque quest’ultima sia un po’ datata e la stabilità del regolamente che ha permesso alla concorrenza di recuperare terreno.
    “Credo che alcuni aspetti possano essere collegati alla correlazione”, ha detto Waché, rispondendo ad una domanda sulla maggior difficoltà nel trovare “l’assetto” giusto, sin dall’inizio del fine settimana. Il Direttore Tecnico ha poi aggiunto: “Utilizziamo una galleria del vento relativamente vecchia e, inoltre, abbiamo meno tempo in galleria del vento a causa della nostra posizione nel campionato”. Il minor tempo in galleria del vento è dovuto ad un aspetto regolamentare che prevede un “handicap aerodinamico”, grazie al quale le squadre meglio posizionate nella classifica costruttori hanno a disposizione meno ore per le prove in galleria del vento.
    Inoltre Waché ha aggiunto anche un altro aspetto, legato all’attuale regolamento, in vigore da ormai tre anni: “E questo anche perché siamo al terzo anno dell’attuale regolamento”.
    Parlando della RB20, il Direttore Tecnico ha toccato il tema dei miglioramenti rispetto alla RB19, sottolineando però un aspetto importante legato alle curve veloci: ” Abbiamo indubbiamente migliorato la vettura rispetto all’anno scorso, anche se in alcune aree non abbiamo ottenuto i risultati che ci aspettavamo. Soprattutto nelle curve veloci, ci aspettavamo qualcosa di più di quello che abbiamo ora. Senza guardare alla concorrenza, quindi basandoci esclusivamente sui nostri strumenti, ci aspettavamo qualcosa di più”.
    Parlando invece dei più diretti avversari, in particolare Ferrari, Mercedes e McLaren, Waché ha detto: “Ad essere onesti, ci aspettavamo che gli avversari arrivassero prima. Quando abbiamo iniziato la stagione 2022, non avevamo la monoposto più veloce. Era la Ferrari ad avere la vettura più veloce. Ci aspettavamo poi una grande competizione nel 2023, ma non è stato così. Anche per il 2024 ci aspettavamo che la concorrenza ci fosse più o meno fin dall’inizio, perché le prestazioni che si possono ottenere con la macchina sono limitate, perché i regolamenti non sono cambiati. Dopo le prime quattro o cinque gare gli altri sono arrivati, magari con un po’ di ritardo, ma ce lo aspettavamo fin dall’inizio”.

    Proseguendo a parlare di regolamenti, il Direttore Tecnico del Team Red Bull ha poi concluso dicendo: “Il limite di questo attuale regolamento è piuttosto evidente e se si mantengono regole stabili, è quasi garantito che il resto del gruppo si avvicini”.
    Waché si è quindi “limitato” dunque ad indicare i macro aspetti che hanno condizionato la performance della Red Bull in questa prima parte di stagione: da un lato il wind tunnel un po’ vecchiotto che avrebbe portato a problemi di correlazione tra i dati della galleria del vento con quelli della pista, dall’altro la stabilità del regolamento che ha portato gli avversari a trovare soluzioni più efficaci, avendo anche più ore a disposizione di Red Bull in galleria del vento. Infine un “piccolo” mea culpa sul fatto di non aver raggiunto i risultati attesi in alcune aree, come per esempio la performance della monoposto 2024 nelle curve veloci.
    Il Direttore Tecnico della Red Bull non ha minimamente citato i problemi interni alla squadra che hanno caratterizzato la prima parte di stagione e nessun cenno anche al passo indietro di Adrian Newey che, da qualche mese ormani, non si può più occupare dello sviluppo della RB20, progetto sul quale il genio inglese aveva data il suo importante contributo.
    Leggi l’intervista completa (in olandese) su Motorspost.com LEGGI TUTTO

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    Minardi Day (24-25 agosto): tante F1 in pista e maxischermi per il Gp d’Olanda

    Fondmetal, Minardi, Ferrari, McLaren, Williams, March, Tyrrell, Arrows e molte altre marche prestigiose che hanno fatto la storia della Formula 1 saranno protagoniste in pista a Imola dove, sabato 24 e domenica 25 agosto, è in programma l’ottava edizione dell’Historic Minardi Day.

    Sabato 24 e domenica 25 agosto, all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, torna la èassione in pista in occasione dell’ottava edizione dell’Historic Minardi Day che si preannuncia da record sia qualitativamente che quantitativamente.
    La kermesse ideata dalla famiglia Minardi, in collaborazione con Formula Imola, è pronta a riaccendere la passione delle migliaia di appassionati. L’edizione 2023 vide oltre 14.000 motorsport lovers accedere alle aree più esclusive dell’impianto imolese vivendo da protagonisti la manifestazione.
    LE FORMULA 1 ALL’HISTORIC MINARDI DAY
    Ad oggi sono oltre 430 le vetture iscritte ma la entry-list è in continuo aggiornamento. Nelle numerose sessioni in programma (quindici turni per ciascuna giornata), si alterneranno in pista oltre 20 monoposto di Formula 1. Tra queste le Tyrrell P34 a sei ruote, la Surtees TS8 F5000 ex Sam Posey del 1971, March Beta 761 del 1976, Theodore TR1 del 1978, Merzario A3 del 1979, Shadow, Ensign, Arrows, Wolf, Monteverdi, Fondmetal, Minardi, Ferrari, McLaren Mp4-14 (replica), due Williams FW33 solo per citarne alcune.
    Sarà presente anche la Embassy Hill GH2 del 1975, pezzo unico al mondo costruito da Graham Hill nel 1975 per la stagione di Formula 1 1976. Avrebbe dovuto sostituire il modello precedente, la Hill GH1, nata come Lola T371. I test a Silverstone e Paul Richard avevano dato riscontro positivi. Purtroppo, l’incidente aereo in cui persero la vita lo stesso Hill, insieme a Tony Brise, Andy Smallman e Ray Brimble, portò all’interruzione del progetto.

    NON SOLO F1 AL MINARDI DAY 2024
    Non mancheranno le vetture di Formula 3 come la March 743 1974 con la sua livrea verde-oro, la Lola T 620, Auto GP Lola B02/52, le Formula Junior, Formula Italia, Formula Abarth, Formula Ford, GP2, F. 3000, Prototipi tipo Lucchini Alfa Romeo, SR2, P392 dall’iconica livrea Martini Racing, Champan TR36, Chevron, McLaren, Radical, Osella e vetture sport e GT storiche che nella storia hanno contribuito in modo determinante a formare grandi campioni, anche grazie all’importante e determinante contributo della Scuderia Tazio Nuvolari. La Scuderia del Portello Alfa Romeo sarà protagonista con otto gioielli del suo Museo Dinamico Alfa Romeo storiche da competizione tra cui monoposto Formula Alfa, Giulia TZ, 75 Superturismo, GT2000 e le esclusive Belinetta Effeffe Cars e Prototipo barchetta Effeeffe Cars. La presenza del marchio del Biscione è arricchita dalla partecipazione del R.I.A.R (Registro Italiano Alfa Romeo). In pista anche le straordinarie supercar e hypercar Porsche, Pagani, Dallara, Lamborghini e PJ01. Sono solamente alcune delle vetture protagoniste all’Historic Minardi Day 2024.
    Con la concomitanza col Gran Premio d’Olanda di Formula 1, saranno allestiti maxischermi per seguire tutte le fasi del 15° appuntamento del mondiale F1 2024.
    Tutte le info su logistica, programma completo e biglietti, su minardiday.it LEGGI TUTTO

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    F1, 2024 vs 2023: il confronto tra team, mostra una Red Bull in palese crisi di risultati

    La conquista del titolo mondiale 2023 era stata un’impresa semplice per il Team Red Bull. Così non è nel 2024 dove, dopo i primi 14 Gran Premi, il team austriaco ha lasciato agli avversari la metà delle vittorie (7) mentre nel 2023 tutti gli altri team erano fermi al palo. E se le pole position (8) segnano solo un -2 rispetto allo scorso anno, il numero di podi è passato da 22 a 13, segno evidente della crescita degli altri team avversari, con McLaren e Ferrari che sono rispettivamente a quota 12 e 11.SPA, BELGIUM – JULY 26: Max Verstappen of the Netherlands driving the (1) Oracle Red Bull Racing RB20 on track during practice ahead of the F1 Grand Prix of Belgium at Circuit de Spa-Francorchamps on July 26, 2024 in Spa, Belgium. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202407260832 // Usage for editorial use only //

    Approfittando della pausa estiva, vi abbiamo mostrato le statistiche dei team di Formula 1 in questi primi 14 Gran Premi della stagione 2024 [ LEGGI QUI ]. La nostra analisi ci ha portato a dividire il mondiale in due metà: le prime sette gare avevano visto una Red Bull davanti a tutti; una fotografia diversa quella delle ultime sette gare. In questo articolo invece, andremo a confrontare la classifica costruttori F1 2024 con quella della passata stagione, sempre dopo 14 gare, compresi anche tre fine settimana con il format Sprint.
    La tabella qui sotto riportata, mostra tutti i punti conquistati da tutti i 10 Team in classifica, permettendo poi di confrontare i totali del 2024 con quelli dello scorso anno. La prima cosa che salta all’occhio è che quattro squadre hanno fatto più punti del 2023 e ben sei invece mono punti dello scorso anno. In valore assoluto, McLaren e Ferrari hanno rispettivamente 251 e 117 punti in più, dopo 14 gare, rispetto al 2023. Anche RB e Haas hanno fatto decisamente: il team con base a Faenza è passato da 3 a 34 punti mentre la squadra americana da 11 a 27. Segno meno per tutti gli altri team, a partire da Red Bull con un bel -175, ovvero il 30% di punti in meno dello scorso anno. In negativo anche Aston Martin (-144 punti | -66%), Alpine (-62 punti | -85%), Williams (-17 punti | -81%). Chiude questa classifica con i segni meno Mercedes che però ha solo 7 punti in meno del 2023.
    Il dato davvero impressionante è quello riportato sulla colonna 2023: dopo 14 gare, Red Bull dominava la classifica con ben 583 punti. La seconda forza di allora, ovvero la Mercedes ne aveva solamente 273, ovvero meno della metà!
    F1, 2024 vs 2023: la classifica Team 2024 e il confronto con il 2023, dopo 14 gare
    La classifica Team 2024 e il confronto con il 2023, dopo 14 Gp

    Al di là dei punti in classifica, siamo andati poi ad analizzare anche pole position, vittorie e podi. La tabella qui sotto mette a confronto i dati del 2024 e quelli del 2023, sempre dopo 14 gare e per i primi cinque Team della classifica 2024. Partendo da Red Bull, i numeri parlano chiaro: due pole position in meno, la metà delle vittorie e 13 podi nel 2024 contro i 22 del 2023. Aston Martin a parte, McLaren, Ferrari e Mercedes hanno fatto decisamente meglio quest’anno: il team guidato da Andrea Stella ha conquistato due pole, due vittorie e ha fatto segnare un +10 per quanto riguarda i podi. I piloti della Scuderia del Cavallino Rampante sono saliti 11 volte sul podio, contro le 4 del 2023 e le vittorie sono 2 vs 0. Anche Mercedes ha fatto meglio quest’anno: +1 sul tabellino delle pole e dei podi ma +3 su quello delle vittorie.
    Pole position, vittorie e podi, dopo 14 Gran Premi: 2024 vs 2023
    Pole position, vittorie e podi, dopo 14 Gran Premi: 2024 vs 2023
    Se il mondiale piloti è ancora aperto ma ha un leader fortissimo come Verstappen, la lotta per la conquista del titolo mondiale riservato ai costruttori è quanto mai aperta: Red Bull è sempre la fovorita ma McLaren, Ferrari e forse anche Mercedes possono ancora fare un serio pensiero all’alloro mondiale F1 2024. LEGGI TUTTO

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    John Elkann: “Juve, reset e niente alibi”

    Quando nasce il legame con il mondo olimpico?«Nel 2006, portiamo avanti progetti con il Coni ormai da tanti anni, vogliamo cercare di contribuire ancora».
    In che modo?«Coinvolgendo campioni olimpici e paralimpici, attraverso le loro testimonianze. E poi, ancora più attivamente, sostenendo atleti che lavorano e devono contestualmente preparare le Olimpiadi. Ora il trofeo Coni ci permette di mettere insieme istruzione e sport, valori in cui crediamo molto. Lo sport è un “abilitatore”. Chi lo fa, affronta la vita in modo diverso e avrà una maggiore capacità organizzativa».
    Cosa insegna un’Olimpiade vista dal vivo?«Che si può convivere in modo armonico, nel rispetto di tutte le diversità. Con l’obiettivo comunque di primeggiare e tornando alla condivisione subito dopo la fine della gara. È quello che avviene in queste due settimane al villaggio olimpico. Volendo, si può fare in tutti gli ambiti. L’Olimpiade è un modello di civiltà».
    Lo sport italiano a che punto è?«Siamo all’avanguardia: oltre alla passione, abbiamo competenze e preparazione».
    Oggi Thiago Motta entrerà nello Stadium per la prima volta. Sarà un festa. «Una bellissima atmosfera. Vogliamo creare un clima di condivisione. Il legame tra la nostra famiglia e la Juventus è fortissimo, con queste iniziative vogliamo portare la Juve nelle famiglie. Al tempo stesso, lavoriamo per coinvolgere con una grande attività social chi non può essere fisicamente vicino a noi».
    Motta è l’uomo giusto?«Con Thiago ci avviciniamo a una nuova generazione, la nostra squadra è molto giovane e lui ha l’esperienza necessaria per lavorare con il nostro gruppo. È la persona di cui abbiamo bisogno».
    La Juve è all’anno zero? E la Juve può permettersi un anno zero?«Dipende da cosa vuol dire».
    Che si può anche non vincere.«Questo è come lei lo interpreta. Io parto dalla frase che ho letto in questi giorni al Roland Garros: “la vittoria appartiene a chi ha tenacia”».
    Cos’è la tenacia?«La voglia di rimetterti in gioco dopo i momenti di avversità. L’anno zero è lasciarsi dietro quello che è accaduto, premere il tasto “reset” e guardare avanti. Gli atleti, le squadre forti sono quelle che hanno queste capacità, senza entrare in situazioni di alibi. D’altra parte è normale che siano tutti contro di te: se competi, lo fai con i più forti al mondo che vogliono batterti. Ed è normale che se i risultati non arrivano, i tifosi non siano contenti».
    Calandosi nella realtà del nostro campionato.«Il nostro calcio non è più il punto di arrivo dei grandi campioni ma un trampolino per andare in Premier nel pieno della carriera. In Italia giocano giovani alle prime armi che si devono formare».
    È un peccato.«No, è un peccato non affrontare la realtà. Questa è la situazione che stiamo vivendo, l’errore sarebbe negare questa evidenza».
    È stato difficile arrivare a Hamilton?«Certe cose accadono molto rapidamente. Questo è stato il momento in cui lui e la Ferrari si sono trovati. Lui vuole vincere l’ottavo titolo, la Ferrari vuole vincere e con Lewis è più forte. Non viene alla Ferrari per godersi la pensione ed è importante avere intorno persone motivate, che vogliono vincere».
    Cosa porta un pilota di 40 anni?«In Formula 1 ora c’è vera competizione, con 4 scuderie molto vicine: Red Bull, Ferrari, McLaren, Mercedes. È importante andare sempre al massimo del potenziale: chi ha più esperienza ha più regolarità come dimostra Hamilton e anche lo stesso Alonso. E la regolarità conta».
    Hamilton come Djokovic e gli altri campioni senza età?«Loro due, Federer, Biles, Ronaldo, Messi e lo stesso Paltrinieri. Con dedizione e sacrifici stanno superando i limiti fisici dovuti all’età. È anche vero che siamo in una fase storica in cui si vive più a lungo e si allungano anche le carriere degli sportivi».
    Lo sport è?…«L’emozione che vivi con le persone che ti sono vicine. Il senso della partita di domani (oggi, ndr) è anche questo».
    I giovani stanno mandando un messaggio diverso rispetto al passato di fronte a una mancata vittoria?«L’obiettivo deve essere raggiungere il massimo del tuo potenziale. Prima partecipa, poi prova a vincere. Oggi i ragazzi si stanno focalizzando molto sulla felicità di vincere e non sul dispiacere di perdere. Sono entrambi grandi stimoli, io vedo che cominciamo a guardare al positivo, con un approccio molto più sano».
    Sport praticati?«Quelli che posso fare con i figli, in questo momento calcio e tennis. Una condivisione che mi piace molto. In maniera più seria direi la vela: puoi permetterti esperienze di alto livello anche se non sei propriamente un atleta. Con Soldini abbiamo fatto più di 10 anni di sfide su Maserati 1 e Maserati 2, nel 2026 vareremo una barca Ferrari. Anche la vela è una grande scuola di vita: dipendi da elementi esterni e in certe situazioni puoi solo aspettare. Anche qui ho cercato di coinvolgere i ragazzi che in realtà preferiscono le barche piccole, dove c’è grande partecipazione e controllo». LEGGI TUTTO

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    F1 2024 vs 2023: il confronto tra piloti, mostra un Verstappen in difficoltà

    La conquista del titolo mondiale 2023 era stata un’impresa semplice per Max Verstappen. Così non è nel 2024 dove, dopo i primi 14 Gran Premi, l’olandese ha lasciato agli avversari la metà delle vittorie (erano state 2, nel 2023). E se le pole position (8) sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno, il numero di podi è passato da 14 a 9, segno evidente della crescita dei suoi avversari e dello “smarrimento” del suo compagno di squadra.SPA, BELGIUM – JULY 26: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing laughs in the garage with Oracle Red Bull Racing Team Principal Christian Horner and Oracle Red Bull Racing Team Consultant Dr Helmut Marko during practice ahead of the F1 Grand Prix of Belgium at Circuit de Spa-Francorchamps on July 26, 2024 in Spa, Belgium. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202407260838 // Usage for editorial use only //

    Approfittando della pausa estiva, vi abbiamo mostrato le statistiche dei piloti di Formula 1 in questi primi 14 Gran Premi della stagione 2024 [ LEGGI QUI ]. La nostra analisi ci ha portato a dividire il mondiale in due metà: le prime sette gare avevano visto una Red Bull e un Max Verstappen davanti a tutti; una fotografia diversa quella delle ultime sette gare. In questo articolo invece, andremo a confrontare la classifica piloti F1 2024 con quella della passata stagione, sempre dopo 14 gare, compresi anche tre fine settimana con il format Sprint.
    La tabella qui sotto riportata, mostra tutti i punti conquistati dai primi 10 piloti in classifica, permettendo poi di confrontare i totali del 2024 con quelli dello scorso anno. La prima cosa che salta all’occhio è che cinque piloti hanno fatto meno punti del 2023 e cinque più punti dello scorso anno. Al di là di Fernando Alonso che registra un -121 punti (-71%) e Lance Stroll con poco più della merà dei punti del 2023 (-23 | -49%), la tabella mostra come i due piloti Red Bull siano quelli con i passivi più altri: -88 punti per il messicano (-40%) e -87 punti per l’olandese (-24%). Altro pilota in negativo è Lewis Hamilton (-14 | -8,5%).

    Verstappen guida ancora la classifica piloti con 277 punti e un “solido” vantaggio (78 punti) sul suo più diretto inseguitore, Lando Norris, ma tutti gli avversari alle sue spalle hanno un bottino di punti molto più ricco che non lo scorso anno. In particolare i due piloti McLaren presentano delle crescite percentuali davvero importanti: Piastri +364% e Norris +152%. L’australiano, sempre dopo 14 gare, ha infatti ben 131 punti in più del 2023 mentre l’inglese ha fatto registrare un +120. Crescite anche in casa Ferrari sia con Charles Leclerc (+66 punti | +59%) che con Carlos Sainz (+45 punti | +38%).
    F1 2024 vs 2023: la classifica Piloti 2024 e il confronto con il 2023, dopo 14 gare
    La classifica Piloti 2024 e il confronto con il 2023, dopo 14 Gp
    Al di là dei punti in classifica, siamo andati poi ad analizzare anche pole position, vittorie e podi. La tabella qui sotto mette a confronto i dati del 2024 e quelli del 2023, sempre dopo 14 gare e sempre per i primi dieci piloti della classifica 2024. Partendo da Verstappen, i numeri raccontano di come il pilota olandese abbia conquistato lo stesso numero di pole position (8) anche se poi le vittorie di quest’anno sono solo 7, rispetto alle 12 del 2023. Anche i podi sono passati da 14 a 9. Tornando alle vittorie, si può notare come Perez sia passato da due successi a zero e che le sette vittorie lasciate sul campo dai Red Bull siano state ripartite abbastanza equamente tra tutti gli altri: Norris, Leclerc, Piastri, Sainz e Russell hanno un successo a testa, mentre Hamilton è riuscito a salire due volte sul gradino più alto del podio. Anche guardando ai podi, quasi tutti gli altri piloti non Red Bull, hanno fatto meglio del 2023: Norris +6, Piastri e Sainz +4, Leclerc +3 e Russell +1. Un po’ a sorpresa troviamo Hamilton con lo stesso numero di podi (4), mentre Alonso è passato da 7 a 0!
    Pole position, vittorie e podi, dopo 14 Gran Premi: 2024 vs 2023
    Pole position, vittorie e podi, dopo 14 Gran Premi: 2024 vs 2023
    Come sarà la seconda parte della stagione F1, dopo la pausa estiva? Lo scopriremo presto, a partire dal Gran Premio d’Olanda in programma il 25 agosto e poi Monza che si correrà domenica 1° settembre. E dopo queste due gare europee, la Formula 1 affronterà le ultime 8 gare in calendario tra Asia e America. LEGGI TUTTO

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    Benzina, prosegue il calo: è ai minimi da 6 mesi

    I costi
    Cominciamo proprio dalla verde che, in modalità self service, si attesta a 1,841 euro/litro (-3 millesimi, compagnie 1,845, pompe bianche 1,833), mentre al servito è a 1,985 euro/litro (-4, compagnie 2,026, pompe bianche 1,904). Passiamo al diesel, che al fai da te è a 1,721 euro/litro (-4, compagnie 1,726, pompe bianche 1,711), al servito a 1,865 euro/litro (-5, compagnie 1,907, pompe bianche 1,781). Il Gpl al servito è invece a 0,714 euro/litro (+1, compagnie 0,723, pompe bianche 0,703), il metano servito a 1,330 euro/kg (+3, compagnie 1,343, pompe bianche 1,319), e il Gnl 1,232 euro/kg (-4, compagnie 1,232 euro/kg, pompe bianche 1,233 euro/kg). Infine, i prezzi sulle autostrade segnano la benzina al self e al servito rispettivamente a 1,934 e 2,199 euro/litro, il gasolio a 1,830 e 2,103 euro/litro(servito 2,103), il Gpl a 0,857 euro/litro, il metano 1,455 a euro/kg e in ultimo il Gnl a 1,294 euro/kg.
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    F1 2024, Statistiche Team: Mercedes meglio di McLaren, Red Bull peggio di Ferrari

    Dopo i primi 14 Gran Premi del mondiale 2024 di Formula 1, andiamo ad analizzare qualche dato dei 10 team. La stagione si presenta divisa in due, con una prima parte (7 Gp) dominata da Red Bull e con una Ferrari seconda forza. Nelle ultime sette gare però McLaren e Mercedes sono migliorate, con la prima che ha raccolto più punti di tutti ma con la squadra “tedesca” che, percentualmente, ha fatto anche meglio dei rivali inglesi.credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo 14 appuntamenti, compresi anche tre fine settimana con il format ‘Sprint’, proviamo a fare qualche bilancio, guardando alla classifica costruttori. Al di là della leadership della Red Bull (408 punti) che ha accumulato un vantaggio di 42 lunghezze sulla McLaren (366), 63 sulla Ferrari e 142 sulla Mercedes quello che abbiamo fatto è stato dividere la stagione in due metà, ognuna di 7 Gp, per poi mettere a confronto i punti conquistati da ciascun team nelle due “fasi”.
    I dati, riportati nella tabella qui sotto, ci mostrano come 5 dei 10 team, abbiamo fatto più punti negli ultimi 7 Gran Premi, rispetto ai primi 7. Tra questi troviamo McLaren, Mercedes, Haas, Alpine e Williams. Quattro squadre hanno invece fatto peggio: Red Bull, Ferrari, Aston Martin e RB. Sauber completa i 10 team ma non ha collezionato punti, durante tutto l’arco dei primi 14 Gp.
    In valore assoluto, Mercedes ha totalizzato ben 108 punti in più nelle ultime sette gare (187 punti), rispetto alle prime sette (79). Segue la McLaren (+58), Haas (+13). Alpine (+9) e Williams (+4). Tra i peggiori, troviamo Red Bull (-128), Ferrari (-79), Aston Martin (-15) e RB (-6).
    Guardando le percentuali (ultima colonna della tabella qui sotto), si può evincere come il team leder della classifica costruttori, abbia totalizzato il 48% di punti in meno, Ferrari il 37, Aston Martin 34 e RB -30% in meno.
    Questi numeri sono perfettamente in linea con quanto si è visto in pista in termini di sviluppo e strategia. Molto bene Mercedes e Haas, bene McLaren che ha però lasciato agli avversari qualche punto di troppo; male invece Ferrari e Red Bull (anche per un Perez molto sotto tono).
    F1 2024, Statistiche Team: i punti conquistati dai 10 Team nei primi 7 e negli ultimi 7 Gp
    I punti conquistati dai 10 Team nei primi 7 e negli ultimi 7 Gp del mondiale F1 2024
    Sempre guardando alla tabella qui sopra, c’è da sottolineare come McLaren (212) abbia comunque fatto meglio di tutti, negli ultimi 7 Gp, davanti a Mercedes (187), Red Bull (140) e Ferrari (133).

    Qui sotto, gli stessi numeri della tabella, in un grafico, per una più immediata comparazione che mette in evidenza il maggior equilibrio tra i Top Team, nella seconda parte della steagione.
    F1 2024, Statistiche Team: i punti conquistati dai 10 Team nei primi 7 e negli ultimi 7 Gp
    I punti conquistati dai 10 Team nei primi 7 e negli ultimi 7 Gp del mondiale F1 2024
    Sempre guardando i 4 Top Team, il trend qui sotto, mette in evidenza il sorpasso di McLaren ai danni di Ferrari e la maggior pendenza delle curve di Mercedes e McLaren, nella seconda parte della stagione, ovvero gli ultimi 7 Gran Premi.
    F1 2024, Statistiche Team: il trend dei punti conquistati dai 4 Top Team
    Il trend dei punti conquistati dai 4 Top Team nel corso del mondiale F1 2024
    Infine qui sotto, abbiamo isolato le ultime quattro gare, ovvero Austria, Gran Bretagna, Ungheria e Belgio. Anche qui McLaren e Mercedes sono i migliori ed occupano la prima e la seconda posizione, rispettivamente con 129 e 115 punti. Dietro di loro, anche se un po’ staccati, Red Bull (78) e Ferrari (75). L’ultima colonna (+/-) della tabellina qui sotto, mostra le posizioni guadagnate / perse in classifica costruttori, rispetto alla situaizione completa con 14 gare.
    F1 2024, Statistiche Team: i punti conquistati dai 5 Top Team negli ultimi 4 Gp
    I punti conquistati dai 5 Top Team negli ultimi 4 Gp del mondiale F1 2024 LEGGI TUTTO