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    F1 a Londra per uno show in passerella: auto e piloti sfilano all’O2 arena

    La prima uscita pubblica di Lewis Hamilton in ottica Ferrari 2025, ma anche la prima di Andrea Kimi Antonelli in qualità di pilota titolare in Formula 1. Il Circus che festeggia i 75 anni con l’evento planetario di Londra, alla O2 Arena, esibisce la sua storia ma anche il futuro, alle porte di una stagione destinata a essere ricordata. Soprattutto per l’Italia, che torna a schierare un pilota in un to LEGGI TUTTO

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    SBK: Bulega è il più veloce nei test di Phillip Island

    Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.it LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi compie 46 anni, gli auguri dell’Inter con Ronaldo

    Quarantasei anni non sono una ricorrenza particolare, ma lo diventa se sei Valentino Rossi, il più famoso n.46 della storia dello sport. Una carriera nel motociclismo leggendaria la sua, con nove titoli mondiali conquistati in carriera, di cui sei in MotoGp. Tra i tanti omaggi al Dottore sui social c’è anche quello della sua squadra del cuore: l’Inter. Sul profilo X ufficiale del club è stata pubblicata una foto del 1999 in cui il pluricampione del mondo, allora 20enne e in visita ad Appiano Gentile, compare al fianco di Ronaldo il Fenomeno mentre mostra una maglia nerazzurra donatagli dal fuoriclasse brasiliano, il tutto accompagnato da un messaggio di auguri per il compleanno: “Tanti auguri Valentino Rossi” con un cuore nero e uno azzurro. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi, 46 oggi e per sempre  

    Quel numero presente su tutto ciò che lo ricorda e persino sul cartello del limite di velocità nella sua Tavullia, da oggi compare anche sulla carta d’identità: il 46 infatti fa… 46. Valentino Rossi taglia il fatidico traguardo, con il 46° compleanno che rappresenta lo zenit del numero che ha accompagnato la leggenda di uno dei più grandi campioni nella storia dello sport. ” LEGGI TUTTO

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    F1, Volwes conferma: “Ali flessibili bandite dal GP di Spagna”

    James Vowles – Williams F1Il team principal della Williams ha rivelato come i team di Formula 1 siano riusciti a convincere la FIA a ritardare i test sulle nuove ali flessibili fino al nono Gran Premio della stagione 2025.
    Le ali flessibili sono state oggetto di controversia per tutto il mondiale 2024, con la Red Bull in particolare che ha espresso preoccupazione per le ali anteriori di vetture rivali, come McLaren e Ferrari.
    La FIA aveva condotto un’indagine ma non ha mai riscontrato alcuna violazione dei regolamenti da parte dei team.
    Tuttavia, durante la pausa invernale, è emerso che la FIA avrebbe imposto test più severi sulle ali nel corso della stagione 2025.

    Le nuove regole entreranno in vigore a partire dal Gran Premio di Spagna, ma il team principal della Williams, Vowles, ha rivelato che la FIA avrebbe voluto applicarle anche prima.
    Ma poiché la gara nel Principato di Monaco presenta rischi propri a causa del suo tracciato stretto, la FIA ha permesso che la nuova direttiva arrivasse dopo la trasferta di Montecarlo.
    “In origine – ha detto oggi Volwes – credo che avessero intenzione di introdurre la nuova direttiva al settimo Gp”.
    Il team principale della Williams ha poi aggiunto: “Abbiamo sottolineato (alla FIA, ndr) che c’era Monaco in mezzo, ed è davvero difficile per i team avere il giusto stock di ali anteriori per Monaco. Quindi abbiamo rinviato la gara dopo Monaco”.
    Nonostante le modifiche tardive che le squadre dovranno apportare, Vowles non pensa che la Williams ne risentirà come altre squadre: “La nostra ala era già in fase di produzione quando sono cambiate le regole”, ha ammesso Vowles.
    In termini di sfruttamento di quell’area, credo che tutte le squadre stiano facendo il possibile, ma ci saranno squadre più avanti di altre.
    Volwes ha chiuso dicendo: “Il cambiamento delle regole non ci preoccupa particolarmente. Probabilmente avrà un effetto più marcato su altri team”. LEGGI TUTTO

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    Eni torna in Formula 1 con il Team Alpine

    Il Team Alpine F1 ed Eni hanno annunciato oggi una storica collaborazione che segna il ritorno di Eni nel Circus della Formula 1 per la prima volta in oltre due decenni e il ricongiungimento con il Team Enstone.
    La partnership è più ampia in quanto il Renault, Eni e il Team Alpine F1 lavoreranno insieme per testare nuovi prodotti a base di bio-carburanti per le corse.
    Infine il Gruppo Renault ed Eni esploreranno le potenziali sinergie nel campo della mobilità e delle soluzioni energetiche, con l’obiettivo di fornire soluzioni di trasporto sostenibili e migliorare l’esperienza dei clienti.
    Luca de Meo, CEO di Renault, ha così commentato sul suo profili LinkedIn: “L’Italia è sempre stata uno dei mercati più importanti per Renault Group, e credetemi, sono assolutamente obiettivo 😉. Per Renault, collaborare con partner italiani è quindi una scelta naturale, ma questa volta c’è qualcosa di davvero speciale. Sono entusiasta di annunciare la nostra partnership con Eni per affrontare la sostenibilità su più fronti: dall’espansione della rete per la mobilità elettrica alla sperimentazione di biocarburanti all’avanguardia nell’ambiente più sfidante al mondo: la Formula 1!
    Con Eni che si unisce ad Alpine come sponsor, trasformiamo la F1 in un laboratorio ad alte prestazioni per il futuro dei carburanti sostenibili.
    Ma non è tutto. La nostra partnership si estende anche alle soluzioni di mobilità intelligente, con Renault che fornisce veicoli e servizi per il programma di car-sharing ‘Enjoy’ di Eni—perché la sostenibilità inizia nelle nostre città.
    E per alimentare questa trasformazione, stiamo anche accelerando lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici in tutta Europa! Unendo la nostra esperienza, puntiamo a costruire una rete di ricarica competitiva e innovativa, rendendo la mobilità elettrica più accessibile ed efficiente.
    Le grandi sfide richiedono alleanze ambiziose. Oggi possiamo dire che stiamo passando dalle parole ai fatti!
    Stay tuned, la Champions League dell’industria europea diventa sempre più competitiva!”.

    Flavio Briatore, Executive Advisor del Team Alpine F1, ha così commentato: “È con immenso orgoglio che diamo il benvenuto al ritorno di Eni in Formula Uno con il BWT Alpine Formula One Team. Eni ha costituito una grande parte della nostra storia in questa squadra e, in passato, è stata anche un importante partner in Formula Uno. Condividiamo obiettivi e finalità comuni, soprattutto per quanto riguarda l’efficienza energetica, la sostenibilità e i futuri prodotti a base di bio-benzina. Averli di nuovo a bordo del BWT Alpine Formula One Team è fantastico e non vediamo l’ora di fare molte cose interessanti insieme in futuro, sia in pista che fuori”. LEGGI TUTTO

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    Ilmor 265E, il motore V8 che ha rivoluzionato le 500 Miglia di Indianapolis

    1994 Penske PC-23 – Illustrations by Tony Matthews

    L’Ilmor 265E, noto anche come Mercedes-Benz 500I Pushrod V8, è una pietra miliare nell’ingegneria motoristica che ha lasciato un segno indelebile nel mondo delle corse automobilistiche. Questo motore a combustione interna, alternativo a ciclo Otto, a quattro tempi e sovralimentato, ha giocato un ruolo fondamentale nel trionfo del Team Penske durante la leggendaria 78a edizione delle 500 Miglia di Indianapolis, il 29 maggio 1994. La sua progettazione avanzata, la potenza straordinaria e l’affidabilità lo rendono un esempio senza pari di ingegneria ad alte prestazioni, capace di riscrivere la storia delle competizioni automobilistiche.
    Caratteristiche Tecniche
    Al cuore dell’Ilmor 265E troviamo un motore V8 a disposizione pushrod, che abbinava un sistema di sovralimentazione progettato per massimizzare la potenza e l’efficienza. Il design pushrod, sebbene tradizionale in alcuni ambiti, consentiva una gestione della combustione particolarmente precisa, ottimizzando la risposta all’acceleratore e garantendo una potenza costante in condizioni di gara estreme. Questa configurazione rappresentava una combinazione di semplicità e performance, elementi chiave per affrontare la lunga e impegnativa distesa del circuito di Indianapolis.
    La sovralimentazione, attraverso un turbocompressore, consentiva al motore di sprigionare una potenza impressionante, aumentando notevolmente la velocità e la capacità di accelerazione della vettura. Questa caratteristica era essenziale in una competizione come le 500 Miglia, dove ogni frazione di secondo può fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Inoltre, la costruzione del motore si distingueva per l’uso di materiali di alta qualità e una precisione di assemblaggio che garantiscono un’eccezionale durata e affidabilità sotto condizioni di stress massimo. La capacità di mantenere performance elevate anche sotto temperature e sollecitazioni estreme era un altro dei punti di forza che ha reso l’Ilmor 265E un’arma vincente nelle mani dei piloti.
    Vittoria Storica
    Il 29 maggio 1994, il Team Penske, uno dei più titolati nel panorama delle corse automobilistiche, ha dominato la 78a edizione delle 500 Miglia di Indianapolis, grazie all’utilizzo dell’Ilmor 265E. La vittoria di Al Unser Jr. ha rappresentato una delle più grandi imprese nella storia recente di questa competizione. Il motore, con il suo straordinario potenziale, ha permesso al team di essere competitivo su ogni tipo di superficie del circuito, adattandosi perfettamente alle necessità di potenza e affidabilità durante le 200 giri di gara. Questa vittoria ha avuto un valore simbolico, non solo per il successo immediato, ma anche per il consolidamento della reputazione di Ilmor come leader nel settore dei motori da competizione. La capacità di adattarsi alle sfide tecniche di una gara così prestigiosa ha posizionato il motore 265E come uno dei più importanti sviluppi tecnologici nella storia dellecorse automobilistiche.

    Non solo il team Penske ha conquistato la vittoria in questa edizione delle 500 Miglia, ma ha anche consolidato il proprio status nel motorsport grazie all’affidabilità e alle performance senza pari dell’Ilmor 265E. Questo motore, con la sua combinazione di innovazione e prestazioni estreme, ha saputo esprimere al meglio le ambizioni e le capacità di uno dei team più vincenti nella storia delle corse.
    L’Ilmor 265E non è semplicemente un motore ma un’icona di innovazione, performance e successi sportivi. La sua progettazione avanzata e le incredibili prestazioni che ha garantito, soprattutto in occasione della 78a edizione delle 500 Miglia di Indianapolis, lo rendono uno dei motori più significativi nella storia delle competizioni automobilistiche. Un esempio perfetto di come la tecnologia possa cambiare il destino di una gara e, più in generale, della storia del motorsport.
    Ogni dettaglio, dalla sua progettazione all’applicazione in gara, evidenzia la passione e la maestria con cui è stato realizzato, dimostrando che, nell’alta competizione, ogni millisecondo conta e ogni scelta ingegneristica fa la differenza. L’Ilmor 265E è un simbolo di eccellenza, capace di ispirare le future generazioni di ingegneri e appassionati del mondo delle corse.
    Scritto da: Alessandro De Paola LEGGI TUTTO