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    F1, Lewis Hamilton lascia la Ferrari e torna in Mercedes

    Lewis Hamilton lascia la Ferrari e torna in Mercedes, con effetto immediato. Dopo sole due gare, il pilota inglese ha deciso lasciare la Scuderia di Maranello per fare ritorno nel team con il cui ha vinto sei titoli mondiali piloti.

    Il matrimonio tra Sir. Lewis Hamilton e la Ferrari è giunto alla fine. Dopo solamente i primi due Gran Premi della stagione, la Scuderia di Maranello e il sette volte campione del mondo hanno, di comune accordo, deciso di interrompere la loro collabozione tecnica.
    Era il 1° febbraio 2024 quando fu annunciato il “matrimonio del secolo” ma, a distanza di 14 mesi esatti – oggi infatti è il 1° di aprile – tutto termina!
    E’ atteso a breve un comunicato congiunto della Ferrari e del pilota inglese per annunciare quanto vi stiamo anticipando in esclusiva in questo nostro articolo.
    Mentre fervono i preparativi per il 3° round del Calendario F1 2025 in Giappone, arriva la notizia che nessuno si sarebbe mai aspettato.

    Ancora non è chiaro chi possa sostituire Hamilton sulla Ferrari a Suzuka e soprattutto attendiamo di capire anche chi, tra George Russell e Kimi Antonelli dovrà cedere il sedile per il ritorno di Lewis alla corte di Toto Wolff.
    Scritto da: Andrew Fish LEGGI TUTTO

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    F1, A Suzuka una pista riasfaltata e pneumatici sotto stress

    Il tracciato di Suzuka, teatro del prossimo Gran Premio di Formula 1, è uno dei circuiti più severi per i pneumatici. Inoltre, il tratto di pista più impegnativo ha anche un nuovo asfalto.

    La terza gara del campionato F1 2025 vedrà il debutto stagionale della C1, la mescola più dura della gamma 2025, che sarà accompagnata dalla C2 e dalla C3. Del resto, il tracciato di Suzuka è uno dei più severi per i pneumatici nel calendario iridato ed è tradizione che Pirelli selezioni per questo appuntamento il tris di mescole più duro.
    Una novità rispetto all’edizione dello scorso anno
    Innanzitutto, l’asfalto, rifatto per una parte significativa del tracciato: dall’uscita dell’ultima chicane fino alla fine del primo settore. Si tratta di un tratto importante perché comprende curve a media e alta velocità, anche a lunga percorrenza, come le prime due in fondo al rettilineo di partenza, e sulle quali le gomme vengono stressate in maniera significativa.

    Le F1 2025 più veloci di 1″5
    Le simulazioni della vigilia – realizzate sulla base dei dati forniti dalle squadre – indicano un miglioramento dei tempi sul giro, dovuto alla combinazione fra l’effetto del nuovo asfalto in termini di grip e il progresso prestazionale delle vetture 2025, valutabile attorno al secondo e mezzo, un dato che sarà verificato già il venerdì nelle prime due ore di attività di pista.
    Il tracciato di Suzuka
    La pista di Suzuka è una delle più affascinanti ed impegnative di tutto il calendario iridato, nonché l’unica ad avere la forma di un otto. Di proprietà della Honda – che nella città della prefettura di Mie costruì nel 1960 una delle sue principali fabbriche sul territorio giapponese – è ritenuto una sfida sia in termini di guida che di rendimento delle monoposto. Il tracciato, lungo 5,807 chilometri, comprende 18 curve – alcune sono entrate nella storia di questo sport come le Esse del primo settore o la mitica 130R – ed è rimasto sostanzialmente inalterato nel corso dei decenni.
    Oltre alla già citata novità relativa al manto stradale, altri piccoli ritocchi sono stati apportati rispetto allo scorso anno, con alcuni cordoli e aree erbose che sono stati modificati. I cambiamenti più significativi hanno interessato la curva 9, dove il cordolo singolo è stato sostituito con un cordolo doppio più alto, e le curve 2, 7, 9, 14 e 17, dove le aree esterne in erba sintetica sono state sostituite con della ghiaia. LEGGI TUTTO

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    5 motivi (+1) per non perdere il prossimo Gp del Giappone di Formula 1

    Il prossimo fine settimana, il Circus della Formula 1 farà tappa a Suzuka per il Gran Premio del Giappone. Il terzo round del mondiale F1 2025 sarà un apputamento da non perdere: vediamo insieme i 5 motivi (+1) per cui varrà la pena mettere la sveglia qualche minuto prima delle 7:00, domenica 6 aprile.credit @Scuderia Ferrari Press Office

    1. FERRARI, COSA ASPETTARSI DA TEAM E PILOTI
    Dopo l’ottimo mondiale 2024, tutti si aspettavano una Ferrari in lotta per il titolo anche quest’anno. Le prime due gare invece hanno riportato la Scuderia di Maranello con i piedi per terra. La pole position e la vittoria di Lewis Hamilton nella Sprint di Shanghai non bastano poter per arrivare alla sufficienza, dopo i primi due round del calendario F1 2025.
    La squadra di Fred Vasseur è chiamata ad un pronto riscatto in Giappone, per cominciare a risalire dalla quarta posizione in classifica, a pari merito con la Williams e con un pesantissimo ritardo di 61 punti dalla McLaren.
    Oltre a questo, ci sarà da tenere d’occhio anche la battaglia interna tra i due piloti: in Cina, un contatto al via, avrebbe potuto mettere fuori gara sia Leclerc che Hamilton.
    2. YUKI TSUNODA DEBUTTA IN RED BULL
    L’unico pilota giapponese in Formula 1 arriva al Gran Premio di casa subito dopo una promozione dalla Racing Bulls alla Red Bull. Le motivazioni di Tsunoda potrebbero fare la differenza anche se il circuito di Suzuka è una pista che non perdona e, sia il cambio di monoposto che il confronto con lo scomodo compagno di squadra potrebbero giocare a sfavore di Yuki.
    3. NORRIS vs PIASTRI, PER LA LEADERSHIP NEL TEAM
    Dopo due gare e una Sprint, sono solamente dieci i punti che separano in classifica i due piloti McLaren. La battaglia per la leadership all’interno del team papaya è appena iniziata e vivrà in Giappone una tappa fondamentale in quanto il vincitore metterebbe un +1 sull’avversario al capitolo vittorie.

    5. I ROOKIE SU UNA PISTA “VERA”
    Suzuki non perdona e in particolare i tanti giovani piloti di questa stagione dovranno prestare parecchia attenzione per non rischiare incidenti e “brutte figure”. Per contro dovranno riuscire a contenere il distacco dai più esperti compagni di squadra. Sfida non facile in particolare per Antonelli, Bortoleto, Hadjar e Bearman.
    +1. LAWSON, SAINZ E ALPINE
    Tra i motivi per non perdere il Gran Premio del Giappone troviamo: Lawson, chiamato ad un pronto riscatto, dopo la bocciatura in Red Bull e il ritorno in Racing Bulls; Sainz che dovrà mettere in pista una prestazione più convicente di quanto mostrato a Melbourne e Shanghai; Alpine, chiamata a muovere una classifica che recita ancora un bello “zero”! LEGGI TUTTO

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    Bagnaia risponde alle critiche: il gesto dopo il trionfo ad Austin

    Pecco Bagnaia trova finalmente la sua prima vittoria stagionale. Dopo due Gran Premi chiusi alle spalle dei fratelli Marquez, Bagnaia vince ad Austin approfittando anche della caduta del compagno di squadra. Un’importante iniezione di fiducia per il pilota italiano, che ha colto l’occasione per rispondere alle critiche arrivate dopo le prime gare. LEGGI TUTTO

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    Marquez, il boomerang della strategia diabolica e il regolamento forzato

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    Formula 1, HALO: come funziona e com’è fatto

    Grazie a un bellissimo post su instagram realizzato da Geopop, canale di riferimento nel mondo della divulgazione scientifica sui social, vi spieghiamo com’è fatto e come funziona l’halo, il dispositivo di protezione per la testa dei piloti che è stato reso obbligatorio in Formula 1 nel 2018.Uno dei primi esemplari di Halo – Test Barcellona 2016 – foto: CircusF1.com

    L’Halo è una struttura in titanio che circonda la parte superiore dell’abitacolo, progettata per proteggere la testa del pilota da impatti laterali o frontali durante un incidente.
    Formula 1, HALO: come funziona e com’è fatto (by Geopop)

    Formula 1, HALO: come funziona
    È una struttura che circonda la parte superiore dell’abitacolo di una monoposto. Si collega alla scocca della vettura in tre punti, una davanti al pilota e due ai lati dell’abitacolo. È progettato per proteggere la testa del pilota da impatti laterali o frontali con oggetti, parti di altre monoposto oppure durante un incidente.
    Formula 1, HALO: come è fatto
    È costituito da una struttura che circonda la testa del pilota ed è collegato in tre punti al telaio del veicolo. La FIA ha imposto una forma e delle dimensioni prestabilite. Il raggio dell’aureola è di 58 cm. La struttura totale si estende su una superficie di 84×58 cm vista dall’alto e per circa 19 cm in altezza. Viene prodotto e realizzato da produttori esterni ai team, scelti e certificati dalla FIA.

    Formula 1, HALO: quanto pesa
    Il peso dell’Halo è di soli 7kg e può sopportare una forza di schiacciamento di 120kN, ovvero 12 tonnellate di peso.
    Incidenti in cui l’Halo ha salvato la vita a un pilota di Formula 1
    Dalla sua introduzione, l’Halo ha letteralmente salvato la vita a diversi piloti di Formula 1. Tra gli incidenti più “significativi” ricordiamo:– Gp del Belgio 2018: l’Halo riuscì a deviare l’impatto della ruota di Fernando Alonso con la Ferrari di Charles Leclerc;– Gp del Bahrain 2020: l’Halo ha protetto la testa di Romain Grosjean dopo il violentissimo impatto contro le barriere del circuiti di Sakhir che provocarono anche il rogo della sua monoposto. Fortunatamente poi il pilota francese risuc+ ad uscire dalla Haas in fiamme;– Gp d’Italia 2021: alla prima variante, Lewis Hmailton e Max Verstappen entrarono in contatto. La Red Bull dell’olandese finì sopra la Mercedes dell’inglese e la ruota posteriore fu “bloccata” dall’Halo, impedendo di finire sulla testa del pilota;

    “Halo isn’t necessary””Halo removes the risk””Halo doesn’t look nice”
    Halo saved Lewis today 🙏 pic.twitter.com/8cCoWCtHC0
    — ESPN F1 (@ESPNF1) September 12, 2021

    – Gp di Gran Bretagna 2022: l’Alfa Romeo del pilota cinese Guanyu Zhou, dopo un contatto, si ribaltò e scivolò per diverse centinaia di metri, prima di finire contro le barriere del tracciato. Anche in questo caso, l’Halo fu fondamentale per evitare drammatiche conseguenze al pilota. LEGGI TUTTO

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    Austin, paura prima del Gran Premio: la Safety Car slitta e sbatte sulle barriere

    Un episodio insolito e imbarazzante ha segnato il Gran Premio delle Americhe ad Austin. La BMW Safety Car ha perso il controllo e si è schiantata poco prima dell’inizio della gara. La pista era leggermente bagnata dopo qualche goccia di pioggia, e proprio mentre la vettura stava raggiungendo la sua posizione in vista della partenza, il pilota ha perso aderenza. La BMW, destinata a guidare il gruppo in caso di necessità, ha improvvisamente sbandato, finendo fuori controllo e andando a sbattere contro le barriere. LEGGI TUTTO

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    Diretta MotoGP Austin, Marquez e Bagnaia per la vittoria Ducati: gara e reazioni LIVE

    Tutti a caccia di Marc Marquez. Il GP delle Americhe si apre così: alle 21 il semaforo verde di una gara che si preannuncia emozionante. Lo spagnolo sulla Ducati ufficiale parte in pole, poi Di Giannantonio su VR46 Ducati e Alex Marquez. Solo sesto Bagnaia, che è costretto ancora ad inseguire. Pecco viene comunque da un buon terzo posto nella sprint. Tutti gli aggiornamenti in diretta. LEGGI TUTTO