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    Disastro Leclerc: sbaglia in qualifica, poi la frase di sconforto al team radio

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    F1, 2024 vs 2023. Ecco chi ha migliorato e quanto [ ANALISI ]

    16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 MSC Cruises Japanese Grand Prix 2024, 4th round of the 2024 Formula One World Championship from April 5 to 7, 2024 on the Suzuka International Racing Course, in Suzuka, Japan – Photo Antonin Vincent / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Le qualifiche del Gran Premio del Giappone sono state un ottimo banco di prova per aiutarci a comprendere meglio i valori in pista in questa prima fase del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1. Sono state però anche l’occasione per avere un quadro molto ben definito del miglioramento che i 10 team hanno avuto da un anno all’altro.
    La sessione valida per lo schieramento di partenza della gara giapponese del 2023, si disputò lo scorso 23 settembre. A quella data, le monoposto 2023 erano praticamente arrivate alla fine del loro ciclo di sviluppo e quindi possiamo considerare molto significativi i delta di miglioramento che vediamo da un anno all’altro, visto che poi sono passati “solo” 196 giorni.
    A differenza quindi dei primi tre Gran Premi dell’anno, questo di Suzuka si può considerare come il vero banco di prova per capire chi ha migliorato e quanto, rispetto all’ultimo periodo dello scorso anno.
    Per prima cosa, vediamo il confronto tra i sei piloti che, sia quest’anno che nel 2023 hanno conquistato un posto in griglia nei primi dieci. Abbiamo dato priorità al primo pilota che, a parità di macchina, quest’anno ha fatto meglio del compagno di squadra e andando a confrontare il suo tempo con quanto fatto nel 2023.
    F1 2024 vs 2023
    Pilota (Team) Tempo 2024 Tempo 2023 | Delta
    VER (Red Bull) 1’28″197 (P1) vs 1’28″877 (P1) | -0″680
    NOR (McLaren) 1’28″489 (P3) vs 1’29″493 (P3) | -1″004
    SAI (Ferrari) 1’28″682 (P4) vs 1’29″850 (P6) | -1″168
    ALO (Aston M.) 1’28″686 (P5) vs 1’30″465 (P10) | -1″779
    HAM (Mercedes) 1’28″766 (P7) vs 1’29″908 (P7) | -1″142
    TSU (RB) 1’29″413 (P10) vs 1’30″303 (P9) | -0″890
    RED BULL | -0″680
    Dalla tabella qui sopra si può evincere come la Red Bull, pur mantenendo la pole position e un buon vantaggio sui suoi più diretti avversari, è il team che ha migliorato meno rispetto a McLaren, Ferrari, Aston Martin, Mercedes e Racing Bulls. Il tempo che ha permesso a Verstappen di centrare la quarta pole position di quest’anno, è di “soli” 680 millesimi più rapido di quello dello scorso anno. Guardano i tempi di Perez, secondo oggi e solamente quinto nel 2023, il miglioramento salirebbe a 1″387. Una media tra i due porterebbe a un miglioramento di 1″033 ma riteniamo che il confronto più corretto possa essere fatto considerando i tempi dell’olandese.
    MCLAREN | -1″004
    Dietro alle due Red Bull troviamo oggi la McLaren di Lando Norris. L’inglese partiva dalla stessa posizione anche nel 2023 e il suo miglioramento risulta di poco superiore al secondo (1″004). Lo scorso anno, il suo compagno di squadra riuscì a fare meglio di lui in qualifica (-0″035): il miglioramento di Piastri è stato di 0″698 e questo porterebbe ad un miglioramento medio del team inglese di 0″851.
    FERRARI | -1″168
    Proseguendo nella griglia di partenza, troviamo al quarto posto Sainz e la Ferrari. Lo spagnolo, sesto nel 2023, ha migliorato il suo miglior crono di 1″168, riducendo il distacco dal pole man da 973 a 485 millesimi di secondo. Un po’ meno marcato il miglioramento Ferrari, guardando alla prestazione di Leclerc: il monegasco ha chiuso quest’anno con un pessimo ottavo tempo, inferiore di 0″756 al tempo che nel 2023 gli valse la partenza dalla seconda fila (P4). Anche qui, calcolando un delta medio di miglioramento, il risultato sarebbe -0″962.
    ASTON MARTIN | -1″3
    L’ottimo quinto tempo di oggi di Alonso equivale ad un miglioramento di 1″779 rispetto al tempo dello spagnolo dello scorso anno. Vero è che nel 2023, Alonso ottenne il suo tempo migliore in Q2, non migliorando poi in Q3. Un miglioramento più realistico potrebbe quindi attestarsi intorno al 1″3 / 1″4.
    MERCEDES | -1″142
    Il team anglo tedesco ha conquistato, sia quest’anno che nel 2023, la settima posizione con Hamilton. Il distacco dal pole man si è però ridotto da +1″031 a +0″569, il che equivale ad un miglioramento in termini cronometrici sul giro di 1″142.
    RACING BULLS | -0″890
    Grazie all’ottima prestazione del pilota di casa, sia nel 2024 che lo scorso anno, siamo stati in grado di calcolare anche il miglioramento della Racing Bulls (ex Alpha Tauri). 890 millesimi di secondo il delta tempo di Tsunoda da un anno all’altro.
    Per gli altri quattro team, i miglioramenti, confrontando i tempi di Q2, sono stati i seguenti: Sauber (ex Alfa Romeo) -1″5, Haas -1″2, Williams -0″8 e Alpine -0″8.

    Qualifiche Gp Giappone F1 2024 | 06/04/24
    Nr Pilota Team –Q1– –Q2– –Q3– Gap
    1 M. Verstappen Red Bull 1’28″866 1’28″740 1’28″197
    2 S. Perez Red Bull 1’29″303 1’28″752 1’28″263 +0″066
    3 L. Norris McLaren 1’29″536 1’28″940 1’28″489 +0″292
    4 C. Sainz Ferrari 1’29″513 1’29″099 1’28″682 +0″485
    5 F. Alonso Aston Martin 1’29″254 1’29″082 1’28″686 +0″489
    6 O. Piastri McLaren 1’29″425 1’29″148 1’28″760 +0″563
    7 L. Hamilton Mercedes 1’29″661 1’28″887 1’28″766 +0″569
    8 C. Leclerc Ferrari 1’29″338 1’29″196 1’28″786 +0″589
    9 G. Russell Mercedes 1’29″799 1’29″140 1’29″008 +0″811
    10 Y. Tsunoda RB 1’29″775 1’29″417 1’29″413 +1″216
    ——————————————————————–
    11 D. Ricciardo RB 1’29″727 1’29″472
    12 N. Hulkenberg Haas 1’29″821 1’29″494
    13 V. Bottas Kick Sauber 1’29″602 1’29″593
    14 A. Albon Williams 1’29″963 1’29″714
    15 E. Ocon Alpine 1’29″811 1’29″816
    ————————————————————-
    16 L. Stroll Aston Martin 1’30″024
    17 P. Gasly Alpine 1’30″119
    18 K. Magnussen Haas 1’30″131
    19 A. Albon Williams 1’30″139
    20 G. Zhou Kick Sauber 1’30″143
    Qualifiche Gp Giappone F1 2023 | 23/09/23
    Nr Pilota Team –Q1– –Q2– –Q3– Gap
    1 M. Verstappen Red Bull 1’29″878 1’29″964 1’28″877
    2 O. Piastri McLaren 1’30″439 1’30″122 1’29″458 +0″581
    3 L. Norris McLaren 1’30″063 1’30″296 1’29″493 +0″616
    4 C. Leclerc Ferrari 1’30″393 1’29″940 1’29″542 +0″665
    5 S. Perez Red Bull 1’30″652 1’30″965 1’29″650 +0″773
    6 C. Sainz Ferrari 1’30″651 1’30″067 1’29″850 +0″973
    7 L. Hamilton Mercedes 1’30″811 1’30″040 1’29″908 +1″031
    8 G. Russell Mercedes 1’30″811 1’30″268 1’30″219 +1″342
    9 Y. Tsunoda AlphaTauri 1’30″733 1’30″204 1’30″303 +1″426
    10 F. Alonso Aston Martin 1’30″971 1’30″465 1’30″560 +1″683
    ——————————————————————–
    11 L. Lawson AlphaTauri 1’32″425 1’30″508
    12 P. Gasly Alpine 1’30″843 1’30″509
    13 A. Albon Williams 1’30″941 1’30″537
    14 E. Ocon Alpine 1’30″960 1’30″586
    15 K. Magnussen Haas 1’30″976 1’30″665
    ————————————————————-
    16 V. Bottas Alfa Romeo 1’31″049
    17 L. Stroll Aston Martin 1’31″181
    18 N. Hulkenberg Haas 1’31″299
    19 G. Zhou Alfa Romeo 1’31″398
    20 L. Sargeant Williams – — — LEGGI TUTTO

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    F1, Il nervosismo di Leclerc nel team radio delle libere [ AUDIO ]

    Nella terza sessione di prove libere del Gran Premio del Giappone, Charles Leclerc si è aperto in radio con il suo muretto box per chiedere come mai si sia perso troppo tempo ai box, impedendo di fare qualche giro in più in pista per preparare al meglio le qualifiche.

    Il pilota monegasco della Ferrari, nelle fasi finali delle prove libere III (FP3) del Gp del Giappone, aveva chiesto una modifica all’ala anteriore della sua SF-24. Leclerc sperava poi di poterla provare in pista al termine della sessione. Purtroppo non è stato così e da lì il nervosismo del ferrarista nel team radio che puoi ascoltare qui sotto.
    “Perché tanto tempo nel box?”, il team radio di Leclerc LEGGI TUTTO

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    F1, Tutte le novità tecniche ed aerodinamiche viste a Suzuka [ FOTO ]

    Dopo le prime tre gare dell’anno dove le monoposto sono rimaste sostanzialmente invariate, la trasferta giapponese vede le prime novità tecniche ed aerodinamiche esordire sulle vetture 2024. Vediamole nel dettaglio, grazie alle foto pubblicate da @AlbertFabrega su ‘X‘.

    RED BULL
    Le nuove aperture, ai lati dell’abitacolo, appena sotto l’halo.

    Red Bull añade entradas de refrigeración en los pontones del RB20.
    Red Bull added cooling scoops on the RB20 sidepods. #f1 pic.twitter.com/wwrHxX4mK7
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    Altre foto della RB20 vista nella pit lane di Suzuka.

    Red Bull ja añadido dos entradas pero ha tapado las salidas en lateral tapa motor. De todas maneras, las entradas en zona reposacabezas siguen.
    Red Bull added 2 inlets but removed the engine cover side outlets. Anyway, the headrest inlets still there. https://t.co/bW5mJvLzCa pic.twitter.com/PLCxbPIgfj
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    Novità anche per il supporto degli specchietti, ora con funzione aerodinamica più marcata.

    Más cosas que voy encontrando en el Red Bull. Han añadido un deflector en el soporte del espejo. #f1 https://t.co/AlUpYQ7gGO pic.twitter.com/PEY8TRegKM
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    ASTON MARTIN
    Il team inglese è quello che ha portato a Suzuka le novità più consistenti a fondo e pance, sempre più in stile Red Bull.

    Nuevos pontones para Aston Martin en Suzuka. Añaden una rampa más al exterior del pontón y se reduce la dimensión de la interior.
    New sidepods for Aston Martin on Suzuka #f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/1GU83Yap1D
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    FERRARI
    Non ci sono evoluzioni sulla SF-24, se non qualche piccolo affinamento alla carrozzeria.

    El Ferrari en Suzuka #f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/M12aGbGeRf
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024

    MCLAREN
    Alcuni particolari della nuova veste grafica della McLaren.

    El McLaren en Suzuka#f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/VnXtPnP52z
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024

    El McLaren en Suzuka#f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/VnXtPnP52z
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    MERCEDES

    El Mercedes en Suzuka#f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/QIKpK4I4Yb
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    Infine una comparazione tre gli alettoni posteriori di Red Bull, Ferrari, Mercedes e McLaren.

    La configuración de alas traseras para Suzuka
    Suzuka rear wing configuration #f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/EytLgHbRXR
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024 LEGGI TUTTO

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    Verstappen spaventa la Red Bull: “Corro fino al 2028, dove importa meno”

    SUZUKA (Giappone) – Max Verstappen si prepara al weekend di Suzuka per tornare alla vittoria dopo la debacle australiana. Oltre alla gara a tener banco è anche il futuro del campione in carica associato recentemente al nuovo progetto Aston Martin, le sue parole: “Sono molto felice dove sono e voglio restarci. Ho un contratto con la Red Bull fino al 2028, poi vedrò se voglio continuare. È questa per me la cosa più importante: non è tanto questione di dove. Ma sono cose a cui non penso davvero in questo momento”. LEGGI TUTTO

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    Motogp, Uncini: “Riduzione dei motori? Giusto, ecco perché”

    I giorni successivi ad annunci come quello di Liberty Media, nuova padrona della MotoGP, sono sempre fitti di riflessioni e suggestioni. Sognare una MotoGP popolare quanto la F.1, possibilmente senza perdere la propria identità, è possibile, come lo è avere dubbi circa le reali intenzioni del colosso americano. In casi come questi è meglio affidarsi ai pensieri di chi il paddock della classe regina lo ha calcato a più riprese, magari anche in più di una veste. Franco Uncini dal canto suo in top class ha prima vinto – nel 1982 nell’allora 500 – e poi lavorato, nella fattispecie come responsabile della sicurezza, dunque conosce come pochi le dinamiche che governano il grande microcosmo chiamato MotoGP, destinato ora – forse – a cambiare in maniera drastica.  

    «Ero a conoscenza dell’affare già da qualche tempo – apre Uncini – anche se non ero sicuro che andasse in porto. Ho visto che Carmelo Ezpeleta dovrebbe rimanere al comando della nave, e questo mi rincuora: non voglio mettere in dubbio i valori di Liberty Media, ma Carmelo ha svolto un ottimo lavoro e sapere che continuerà a seguire le vicende del campionato mi rende tranquillo».   Liberty Media però lasciò al comando anche Ecclestone quando nel 2016 comprò la F.1, salvo poi esautorarlo rapidamente. Succederà lo stesso con Ezpeleta? «Carmelo ha seguito in prima persona l’operazione, ma credo che forse anche lui si senta un po’ stanco. Potrebbe andare avanti altri vent’anni grazie alla sua forza, ma ha già dato tanto al motociclismo. Egoisticamente vorrei che continuasse a seguire la MotoGP, ma non so cosa desideri davvero: se ha accettato questa operazione posso immaginare che avesse l’intenzionzione di fermarsi».   Cosa potrebbe cambiare con Liberty Media? «Non saprei. Ora al comando della Formula 1 c’è una persona di valore come Domenicali, che sin dal suo insediamento ha sicuramente aiutato il campionato a crescere passo dopo passo. Conosco Stefano da quando era direttore del Mugello, avendoci molto a che fare, e lo ritengo formidabile. Qualcuno pensa che il suo arrivo al vertice della F1 e la contestuale crescita del campionato siano stati solo una coincidenza, io invece gli attribuisco parecchi meriti. Ha una bacchetta magica, quindi se dedicherà del tempo anche alla MotoGP, con al suo fianco Carmelo almeno all’inizio, la MotoGP non potrà che crescere».   La F.1 negli anni ha privilegiato tanti aspetti esterni alle gare, gli appassionati di moto temono che la MotoGP possa perdere autenticità in favore dell’apparenza. Che ne pensa? «La reale intenzione di Liberty Media è difficile da capire al momento. Da appassionato, ex addetto ai lavori e amico di Ezpeleta e Domenicali mi aspetto un passo in avanti della MotoGP, anche se non so esattamente cosa potrà succedere».   Cosa serve alla MotoGP per aumentare il proprio status? «I numeri e lo spettacolo ci sono, il vero problema è che la moto in realtà non è un veicolo di trasporto, bensì da appassionato. La Formula 1 ha dietro di sé l’industria automobilistica, che fa numeri pazzeschi, e quella motociclistica non è certamente allo stesso livello. Di conseguenza il peso specifico è diverso, e non si può pretendere di essere forti come o più delle auto. I numeri della MotoGP ci sono, ed il paragone con la Formula 1 sarebbe improprio. Non credo ci sia tantissimo da fare relativamente alla MotoGP».   Il processo di evoluzione della MotoGP passerà anche per la rivoluzione regolamentare del 2027, che dovrebbe limitare lo sviluppo aerodinamico e ridurre la cilindrata da 1000 a 850. Può essere una fonte di crescita? «Se questo farà bene alla MotoGP lo capiremo più avanti. Attualmente la MotoGP è molto interessante, e lo stesso sviluppo dell’aerodinamica ha portato dei miglioramenti anche per quanto concerne l’uso delle moto in strada. Sono molto d’accordo sulla riduzione della cilindrata. Siamo arrivati a potenze indomabili, gestite solo grazie all’elettronica, quindi serve ridurrle drasticamente. In certi aspetti lo sviluppo tecnologico è un vantaggio per tutti, ma in altri si è andati un po’ troppo oltre. A mio parere il motociclismo non è solo uno sport, ma anche un mezzo per verificare delle scelte tecnologiche per l’utente che va in strada» LEGGI TUTTO

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    F1, Aston Martin scatenata: vuole Verstappen!

    Cosa ci sarà mai dopo il 2004? All’alba del terzo millennio ce lo chiedevamo tutti, cercando di immaginare gli effetti del nuovo regolamento tecnico finalizzato a ridurre le prestazioni. Ogni contratto cessava a fine 2004, addirittura quelli di Michael Schumacher e Jean Todt. Cosa ci attende dietro il confine del mondo? È passato un ventennio e siamo da capo: cosa ci sarà mai dopo il 2025? I regolamenti per il 2026 non sono ancora definiti, il Patto della Concordia va concordato (of course), pochissimi contratti si spingono oltre il 2025 e uno di questi è l’accordo che lega Max Verstappen alla Red Bull. Vale fino al 2028, ma dopo il caso che sta squassando Milton Keynes – anche se tutti lì hanno preso a far finta di nulla – è probabile che proprio a fine 2025 verrà stracciato. 
    Il realizzatore in Aston Martin
    La rivoluzione dei nuovi motori aprirà un nuovo ciclo tecnico e tutti cercheranno di approfittare per sovvertire i valori in loro favore. Viene da pensare a Ferrari, Mercedes, McLaren. Ma occhio all’Aston Martin! Lawrence Stroll detesta svegliarsi e non realizzare ciò che ha sognato. Sta investendo grandi capitali per costruire la nuova dominatrice della Formula 1, e guardate a che punto è arrivato: nel suo album delle figurine ci sono pentavalide come Fernando Alonso, il d.t. Dan Fallows (fino al 2021 aiuto di Adrian Newey), dal 2022 Luca Furbatto direttore dell’ingegneria, Bob Bell appena intercettato nella diaspora dell’Alpine. E ancora: c’è Martin Whitmarsh, ex McLaren, invisibile ma potentissimo. Decide tutto lui e solo la presenza del patron Lawrence gli impedisce di immaginare una squadra che si chiami Aston Martin Whitmarsh. 
    Honda in esclusiva e il piano per i prossimo anni
    E di più ancora: c’è la Honda in esclusiva! Lascerà la Red Bull a fine 2025 e lavorerà unicamente con Aston, per rimanere al vertice del Mondiale. I giapponesi sono strampalati come strateghi, ma quando cominciano a vincere è dura tirarli giù. Strano a dirsi, ma è possibile che per la verdona il bello debba ancora venire. Il superboss Lawrence impone strategie aggressive, e qui parliamo di tecnica come di mercato. Un anno fa in avvio di Mondiale ci lasciò tutti a bocca aperta con podi in serie, secondo posto tra i costruttori dopo Monaco e poi terzo a contatto con Mercedes per diversi GP, prima di calare nella seconda parte del Mondiale. Il primo sviluppo tecnico arrivò in Canada ma poi dal mese successivo, da Silverstone, tutto si complicò. L’Aston chiuse la stagione al quinto posto. Ora il percorso è stato tracciato all’inverso: partenza tranquilla e sviluppo determinante. «Quest’anno ci siamo focalizzati su una buona piattaforma che abbia ampie possibilità di sviluppo», ha spiegato Fallows. E mentre la maggior parte dei team hanno evitato complessità logistiche prevedendo i primi pacchetti evolutivi per Imola, Aston gioca d’anticipo a Suzuka. Secondo indiscrezioni riportate da Motorsport, avrà un nuovo fondo e una nuova carrozzeria: un grande sforzo, non casualmente prodotto per ben figurare in casa dei futuri partner. Intanto, sotto il pelo dell’acqua, Lawrence lavora per sprigionare il potenziale della sua squadra. Una delle mosse che ha in serbo per il 2026 è far scendere il figlio Lance dall’auto e affidarla a un top-driver. 
    Aston Martin e il sogno Verstappen
    E siamo a Verstappen. Stroll senior non si pone limiti e assieme a una super-offerta a Newey (secondo Motorsport cento milioni per quattro anni) ne ha una anche per Max. Questi, se Horner non si dimetterà a fine anno, volentieri punterebbe su un’Aston Martin che gli permetta di continuare a contare sulle power unit Honda e su Newey, fermo per gardening nel 2025 e nuovamente attivo dal fatidico 2026 (se non anche su una presenza dell’ultraottuagenario Helmut Marko). E chi accanto a Max? Forse Carlos Sainz? Possibile, ma oggi è prematuro dirlo. Si delineerebbe così il cuore dell’attuale Red Bull ricostituito all’interno dell’Aston, un po’ ciò che avvenne alla Ferrari nel 1996 con l’espianto dalla Benetton del blocco Schumacher-Brawn-Byrne. Perché se sognare non costa nulla, svegliarsi e realizzare quel che si è sognato costa tantissimo, però poi paga.  LEGGI TUTTO