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    F1, Toto Wolff al lavoro per assicurare un futuro ai suoi piloti

    La copertura del sedile lasciato libero da Hamilton è solo uno dei “problemi di Toto” che è al lavoro anche per assicurare un futuro in Formula 1 ai piloti che assiste.credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Il mercato piloti F1 non è mai stato in fermento come quest’anno, dopo che i 20 piloti al via nel 2024 sono esattamente gli stessi che hanno corso le ultime gare del 2023.
    Dopo la notizia bomba che ha ufficializzato il passaggio di Lewis Hamilton dalla Mercedes alla Ferrari, tutte le attenzioni si sono rivolte su Carlos Sainz. Il pilota spagnolo è stato avvicinato a Red Bull, Mercedes e Sauber (leggi Audi).
    C’è però un “personaggio” che muove i fili di diversi piloti, tutti in scadenza di contratto oppure pronti a fare il loro esordio in Formula 1. Ci riferiamo a Toto Wolff che, dopo essersi ripreso dal divorzio da Hamilton, si è messo al lavoro su diversi fronti.
    Il primo obiettivo è quello di trovare un pilota da affiancare a George Russell. Il secondo è quello di garantire ai suoi piloti assistiti (Valtteri Bottas ed Esteban Ocon) un sedile per il prossimo anno mentre il terzo è di programmare la carriera di Andrea Kimi Antonelli, attualmente impegnato in F2 con Prema e in pista in alcuni test F1 con le Mercedes degli anni passati.
    Il Team Principal del team anglo-tedesco, per il sedile in Mercedes, ha avviato contatti con diversi piloti: tra i top ci sono Carlos Sainz e Max Verstappen. Qualora non dovesse andare in porto l’ingaggio dello spagnolo o dell’olandese, Wolff avrebbe una lunga lista da cui attingere a cominciare da un clamoroso ritorno di Bottas, per passare ad Ocon, fino ad arrivare ad Antonelli.

    Al di là dell’importante sedile in Mercedes, Wolff avrebbe un accordo con il team Williams per piazzare un suo assistito in squadra il prossimo anno. I nomi sono sempre quelli di prima, ovvero i tre piloti assistiti dal numero uno di Mercedes.
    Il team Sauber, dopo l’ufficializzazione dell’ingaggio di Nico Hulkenberg per i prossimi due anni, è alla ricerca di un secondo pilota d’esperienza. La prima scelta è sempre Sainz ma, qualora il pilota spagnolo non dovesse cedere alle lusinghe di Audi, il finlandese potrebbe essere un’alternativa, almeno per il 2025.
    Il rapporto tra Alpine e Ocon è ormai logoro. Le aspettative del pilota francese erano alte ma i risultati e le prospettive che il team transalpino può garantire sono tra le più basse del Circus. Ocon quindi, con l’aiuto di Wolff è alla ricerca di un nuovo sedile per il prossimo anno. I posti però non sono molti e tra questi ci sarebbe anche quello in Williams.
    Insomma, la copertura del sedile lasciato libero da Hamilton è solo uno dei “problemi di Toto” che è al lavoro anche per assicurare un futuro in Formula 1 ai suoi piloti. LEGGI TUTTO

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    Evans principe di Monaco, doppietta Jaguar nell’ePrix a Montecarlo

    Se la qualifica ha esaltato la velocità Porsche, in gara lo sviluppo dei 29 giri (più 2 di recupero per altrettante fasi di Safety Car, sebbene con 5 giri passati in neutralizzazione) ha visto Evans e Cassidy fare gara di testa dal giro 12 in avanti. Prima, un breve alternarsi tra Wehrlein e Vandoorne, con la Safety Car entrata al giro 5 per un incidente importante di Mortara, finito contro le barriere alla prima variante della Piscina.

    Another look at the incident that brought out the @PorscheRaces Safety Car.#MonacoEPrix pic.twitter.com/Q3PrF8jYa8
    — Formula E (@FIAFormulaE) April 27, 2024

    Safety Car e ripartenza a Monaco
    Gruppo compattato e 4 giri dietro Safety Car, poi la ripartenza con Evans, Cassidy, Vandoorne, Wehrlein, Guenther nell’ordine. I sorpassi più interessanti sono nelle retrovie, con il recupero di Dennis partito 18° e risalito fino alla top ten. Montecarlo da dimenticare per il campione del mondo, finito con la monoposto danneggiata (e addio alle speranze di zona punti), a causa di una toccata causata da Sette Camara nel tunnel.

    More front wing drama for @AndrettiFE! This time it’s @JakeDennis19 with damage, forcing him to return to the pits.#MonacoEPrix pic.twitter.com/3h6Lx6btWu
    — Formula E (@FIAFormulaE) April 27, 2024

    I contatti, i danni alle ali anteriori, hanno accompagnato uno sviluppo dell’ePrix con poche emozioni in testa. È al giro 22 che si delinea il gruppetto di quattro macchine apparentemente in grado di giocarsi la vittoria: Evans-Cassidy su Jaguar, Vandoorne-Vergne su DS Penske.
    Ma dura poco il quartetto, il tempo di ricompattare il gruppo, fase seguita da una seconda Safety Car entrata al giro 22 per rimuovere la macchina di Mueller finita contro le barriere alla Rascasse, per un incidente innescato dalla McLaren di Hughes. Tutto azzerato e volata finale che si decide su 5 giri nei quali Evans allunga su Cassidy, a sua volta ad aprire un margine sulle DS Penske.

    SAFETY CAR The @abtmotorsport of @nico_mueller is in the wall after making contact with Hughes! #MonacoEPrix @PorscheRaces pic.twitter.com/3hPOxyravT
    — Formula E (@FIAFormulaE) April 27, 2024

    Mitch Evans principe di Monaco
    Arriva finalmente la vittoria per Evans a Montecarlo, oltre al rilancio delle proprie chance nel mondiale Piloti: “Ho provato a vincere qui anche quando ero in GP2, poi in Formula E: è davvero speciale riuscirci finalmente oggi, dopo un avvio di stagione relativamente un difficile”. 
    Chi raccoglie poco, dopo la pole in qualifica, è Porsche. Wehrlein chiude quinto, in difesa da un Rowland che con Nissan ha saputo risollevare una qualifica disastrosa (15°) e colleziona punti importanti in ottica iridata. Chiudono la top ten Da Costa settimo, Fenestraz ottavo, Guenther e Nato.
    Il prossimo appuntamento del mondiale di Formula E sarà a Berlino, due ePrix nel week end dell’11 e 12 maggio dove Wehrlein si presenterà da leader con 102 punti, Cassidy primo inseguitore a 95, poi Dennis a 89, Rowland a 88 ed Evans a 77 punti.
    Formula E, il calendario delle gare LEGGI TUTTO

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    A Jerez cadono tutti: Martin vince una Sprint Race a ‘eliminazione’

    JEREZ DE LA FRONTRA (SPAGNA) – “Nessuno è profeta in patria” è una locuzione che non si adatta a Jorge Martin, che si conferma re della Sprint Race vincendo la gara veloce del gp di Spagna. Sulla pista di Jerez de la Frontera il pilota iberico del team Pramac ha preceduto Pedro Acosta (Ktm GasGas) e Fabio Quartararo (Yamaha) al termine di una gara folle. LEGGI TUTTO