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    F1, Gp USA (Miami): numeri e curiosità della gara a stelle e strisce

    Va in scena il terzo Gran Premio di Miami della storia della Formula 1, sesta corsa del 2024 nonché secondo weekend Sprint della stagione. Vediamo insieme alcuni numeri e curiosità della gara a stelle e strisce.credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    GRAN PREMIO DI MIAMI: NUMERI E CURIOSITÀ (BY FERRARI)
    13. Le Sprint Race corse fino ad ora nel Mondiale di Formula 1. L’esordio di questo formato di weekend risale al 2021 e in questa stagione ne sono previste sei al pari dell’anno scorso. Per la prima volta si corre una Sprint Race a Miami. Il bilancio Ferrari fino a questo punto racconta di una pole position, un giro più veloce, otto podi, 88 punti e 26 giri in testa pari a 135 km.
    48. Il numero medio di sorpassi nelle due edizioni del Gran Premio di Miami fin qui disputate. In quella d’esordio, nel 2022, ci furono 45 cambi di posizione e le Ferrari si classificarono al secondo e al terzo posto con Charles e Carlos rispettivamente. Nel 2023 i sorpassi sono saliti a 51, mentre in pista il weekend per la Scuderia è stato più in salita: Carlos fu quinto, Charles settimo.
    60. I mercati sui quali Ferrari è presente nel mondo. Uno dei principali è proprio quello statunitense dove quest’anno si celebrano i 70 di presenza ufficiale. Il primo importatore fu l’ex pilota e amico di Enzo Ferrari, Luigi Chinetti.
    70. Gli equipaggi iscritti alla International Cavalcade di Ferrari negli Stati Uniti. Questa attività permette ad alcuni dei migliori clienti di essere protagonisti con le loro vetture su alcune delle strade più belle di Tennessee e Florida con arrivo a Miami in occasione della World Premiere che porterà allo svelamento di un nuovo modello Ferrari.
    318. Le Ferrari realizzate fino ad ora: 148 sono le auto stradali, 92 le vetture da pista a ruote coperte, comprese le Sport e i Prototipi, 80 le monoposto, settanta delle quali costruite per competere in Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “A Miami abbiamo il potenziale per fare meglio di due settimane fa”

    VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Eric Alonso / DPPI

    Nel prossimo fine settimana andrà in scena il terzo Gran Premio di Miami della storia della Formula 1, sesta appuntamento del calendario F1 2024 nonché secondo weekend Sprint della stagione. Le monoposto della Scuderia Ferrari HP, forti del supporto del nuovo title partner, saranno in pista con una livrea speciale, unica e dedicata a questa gara.
    “Torniamo a confrontarci con il format della Sprint che abbiamo un po’ patito in Cina. Lo facciamo su un circuito molto diverso, sul quale stavolta abbiamo a disposizione i dati delle ultime due stagioni”, ha detto oggi Fred Vasseur. Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha poi però anche aggiunto: “Ci aspettiamo di fare meglio rispetto a due settimane fa e sono convinto che ne abbiamo il potenziale, specie considerato quanto sono vicini i valori in campo alle spalle di chi comanda il campionato. Di nuovo sarà importante sfruttare al meglio l’unica sessione di prove libere che avremo a disposizione, soprattutto per lavorare sulla qualifica, che ultimamente ci ha visto faticare più del dovuto”.

    Anche Vasseur ha voluto sottolineare come questo weekend sia speciale per Ferrari: “Sì, è speciale dal momento che esordisce con noi il nuovo title partner HP. Come team faremo il massimo per inaugurare la nostra collaborazione con un risultato importante”. LEGGI TUTTO

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    Quelli contro la MotoCorrida: c’è l’esigenza di un’Associazione Piloti

    Torino – Chiamatela MotoCorrida. Vi piace? Dalla televisione forse sì, dalla pista alla maggior parte dei piloti no. Alle Case neppure. Anche perché si corre con bolidi sempre più costosi ma pure performanti, pensanti e ingombranti, con ali e appendici di carbonio tagliente. E ovviamente senza cellule di sopravvivenza come in Formula 1. Per questo sta per partire la rivolta. Anzi, è già iniziata. Il capolavoro di Pecco Bagnaia a Jerez, infatti, è stato talmente accecante da coprire una situazione ormai arrivata al limite, se non oltre. Mentre Marc Marquez mostrava alle telecamere goduto i segni neri della ruotata del torinese sulla sua tuta e Valentino Rossi esaltava il nuovo atteggiamento cattivo del suo pupillo («è molto importante che cerchi sempre di rispondergli, perché uno come Marc tende a mangiarti sopra la testa se vede che sei un po’ meno forte: se sanguini ti morde più forte, come gli squali»), in pista e in Direzione Gara si consumavano liti e quasi risse.  LEGGI TUTTO

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    Senna, 30 anni dopo sull’asse Torino-Imola

    Chiudi menuTuttosport.comTuttosport.comNaviga le sezioniabbonatiLeggi il giornaleSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyNote legaliCondizioni generaliPubblicitàChiudi menuTuttosport.comTuttosport.com LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur ai suoi piloti: “Non saranno più ammessi comportamenti come quelli in Cina”

    Fred Vasseur, dopo il fine settimana a Shanghai e prima di quello di Miami, ha voluto chiarire e ribadire a Leclerc e Sainz che non saranno più ammessi comportamenti come quelli del Gran Premio della Cina.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Fred Vasseur, nelle dichiarazioni TV al termine del Gran Premio della Cina, aveva minimizzato il comportamento dei due piloti al via, in particolare quello di Charles Leclerc che aveva fatto perdere due posizioni alle due Ferrari: “Al via è una giungla, nessun dramma per il duello tra Sainz e Leclerc“. Ovviamente il Team Principal, già nel meeting post gara, aveva invece usato altri termini e ribadito che un comportamento del genere non sarebbe più stato tollerato.
    Parole forti quelle usate da Vasseur che, non facendo nomi e cognomi e non citando episodi specifici, aveva voluto chiarire fermamente che i piloti Ferrari corrono per la Ferrari e non per un loro tornaconto personale. Il Team Principal ha anche voluto chiarire che non dovrà essere necessario ripetere raccomandazioni analoghe in occasione dei restanti Gran Premi in calendario ma che ogni comportamento non consono a quanto ribadito potrà essere oggetto di provvedimenti disciplinari, soprattutto se ciò comporterà una perdita di punti per la Scuderia Ferrari.
    La lotta per il secondo posto nel mondiale costruttori è molto aperta e occorre massimizzare ogni evento con punti a disposizione, siano essere la gare Sprint del sabato oppure quelle tradizionale che si corrono domenica. LEGGI TUTTO

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    I raggi del sole rovinano l’auto: come tutelarla in vista dell’estate

    Per quanto l’alzarsi delle temperature sia piacevole, il troppo calore non fa mai bene. Né a noi né alla nostra auto. Anche lei soffre il caldo, il quale se non si presta la giusta attenzione, può provocare dei danni all’utilitaria. Questo perché gli effetti dei raggi solari possono rovinare sia la carrozzeria che  gli interni.
    È perciò importante sapere come essi possono influire sul veicolo e imparare a proteggerlo adeguatamente. In aiuto arrivano gli esperti di Parclick, app di prenotazione di parcheggi, che oltre a darci alcuni suggerimenti mostra anche gli effetti più evidenti, da tenere sott’occhio.
    I danni delle alte temperature
    Uno dei primi elementi a patire i raggi UV è la vernice della vettura. Questi infatti possono causare la decolorazione, la desquamazione e la perdita di brillantezza della vernice, in particolare nei colori più scuri che tendono ad assorbire più calore. Inoltre, il calore estremo può far seccare e crepare le parti in plastica e gomma della carrozzeria, facendole perdere le loro proprietà protettive e, a volte, staccarsi dal veicolo. Una cosa che colpisce più di tutte sia le guarnizioni delle porte che i tergicristallo. Il gran calore può anche intaccare i liquidi del motore e alcune parti flessibili dell’auto, come le cinghie e i tubi, con la conseguenza di ottenere un’usura precoce del propulsore o una riduzione delle sue prestazioni.
    Passando all’interno dell’abitacolo, la temperatura aumenta di 1 grado al minuto fino a stabilizzarsi intorno ai 70°C nell’aria, e 80°C sul cruscotto, il volante e i sedili. Questo forte calore, oltre a far anche qui seccare o crepare i materiali dell’interno, come la pelle o la plastica,  può anche danneggiare componenti elettronici e ridurre l’efficienza della batteria. Ad essere componenti vulnerabili sono anche i pneumatici, che a causa della luce solare possono essere vittime di un’usura preoce.
    Consigli per tutelare l’auto
    Una delle prime attenzioni da avere – se si può – è tenere l’auto in un luogo dove la luce solare non possa arrivare, quindi in un garage coperto, specie nelle giornate più afose. La temperatura rimarrà così più bassa. Oppure, in mancanza di un box per la propria utilitaria, si può optare per una sosta all’ombra, calcolando però il il movimento del sole se la lasciamo per diverse ore.
    Altrimenti, si può considerare l’uso di una copertura per l’auto. Queste coperture sono progettate per bloccare i raggi UV e ridurre il calore all’interno del veicolo. O anora installare un parasole sul parabrezza principale, che ridurrà la temperatura di 10°C all’interno dell’auto e di 40°C sul cruscotto. Infine, si può optare per una tecnica di cristallizzazione, applicando una resina protettiva sulla vernice, che garantirà una maggiore durata della vernice e preverrà che piccole aggressioni danneggino la vernice originale dell’auto, oppure usare pellicole solari che possano bloccare fino al 99% dei raggi UV, che andranno dunque sia a ridurre il calore, che aumentare la privacy e migliorare la sicurezza dei vetri della vettura.
    Auto è anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella LEGGI TUTTO

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    Motogp, dottor Pecco e mister Vale

    La regia che stacca sui box quando in pista fanno a sportellate è simpatica quanto la sabbia negli occhi, ma per una volta vedere i volti trasfigurati di Carola Bagnaia e Domizia, sorella e promessa sposa di Pecco, ha reso l’idea. Hai voglia a mettere titoli mondiali in bacheca, quelli sono numeri. Quella che resta è l’emozione, fotografare il momento in cui il talento supera la ragione. Valentino Rossi, maestro dell’irrazionale, dell’impossibile che diventa possibile, in quei tre quarti d’ora di gara ha capito cosa stava succedendo, incoronando subito il suo allievo: «Non so se riuscirò a fare qualcosa di bello come hai fatto te, ti sarò debitore per tutta la vita». Normale che dentro ci sia un po’ di sadica soddisfazione per la sconfitta di Marquez davanti a 150.000 tifosi spagnoli ma è bello pensare che mai come ieri, Valentino si sia rivisto in Bagnaia. Pecco non è l’ultimo venuto e lo sappiamo: due mondiali e 20 successi in MotoGP. Veloce, talentuoso, preciso. Gli mancava solo una cosa e non per colpa sua: il confronto a viso aperto. Il primo titolo vinto contro Quartararo su una simil-Yamaha e il secondo contro Martin, per niente pronto a differenza di quest’anno, gli hanno lasciato sì il posto nella storia del motociclismo ma – per gli innamorati orfani di Valentino – sembrava sempre un’incompiuta. Mancava il colpo di fantasia, la lucida follia sempre distante dall’immagine dei ragazzi seri come Bagnaia. Che errore madornale scambiare l’educazione per debolezza. Ieri se ne sono accorti tutti, compreso Marquez: la sicurezza nel primo giro (da settimo a secondo in poche curve), la forza mentale, fisica e tecnica per respingere l’assalto finale di Marc, raccontano che sotto la visiera c’è un altro Bagnaia. Dottor Pecco e Mister Vale. Non solo un campione del mondo ma un talento che nel momento chiave della stagione, giocando fuori casa, sul terreno preferito del suo rivale otto volte campione del mondo, con il pubblico che di sicuro non tifava per lui, ha fatto qualcosa che non aveva mai fatto. E’ argomento per puristi il fatto che Marquez abbia poca conoscenza della Ducati al contrario di Bagnaia, in rosso ormai da anni. Gli ultimi giri di ieri sono invece uno spartiacque: c’è un Bagnaia pre Jerez e uno post Jerez. Il problema sarà di chi (Marquez, Martin, il baby fenomeno Acosta) vuole vincere il Mondiale.  LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi incorona Bagnaia: “Vorrei conoscere chi lo discute”

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