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    La Ducati dei desideri: Martin più rosso, Marquez più viola

    Tanti ragionamenti e pressione alla stelle per il tormentone stagionale a due ruote, poi arriva Pedro Acosta, più che potenzialmente il vero candidato a stoppare lo strapotere della Ducati (poker anche a Le Mans, 6 Desmosedici nelle prime sette, 7 in top10) anche se per la prima volta va giù e non finisce a punti, e con candida e un po’ perfida (e interessata) freddezza chiude i discorsi di mercato: «Il team ufficiale lo merita Martin che vince ed è nettamente in testa nel Mondiale. Marquez in Ktm? Non credo, Binder ha già il contratto per il prossimo anno e io sono sereno per il mio futuro». Ovvero sa di andarci, forse pure prima. E in effetti, a parte quello che ha (ri)detto la pista, anche le parole dei diretti interessati portano a queste conclusioni nonostante Enea Bastianini dimostri senza concretizzare quando sia forte e la scelta definitiva di Borgo Panigale sia confermata per il Mugello, fra tre settimane, passando prima per Barcellona. Ed è un bene, perché finalmente ci potremo concentrare tutti solo sulle gare, che in questo avvio di campionato (forse proprio per la spinta data dal ballottaggio triangolare in Ducati) sono meravigliose, combattute. E stanno disegnando sempre più una grandissima rivalità a tre per il ruolo di numero 1 delle due ruote, con il nuovo padrone Pecco Bagnaia sempre più assediato e in difficoltà, il vecchio re Marc Marquez sempre più bramoso di riprendersi il trono e il pretendente sempre respinto (e su più fronti) Jorge Martin sempre più lanciato in un’avanzata inarrestabile. LEGGI TUTTO

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    Cassidy show all’ePrix Berlino, vince e va in testa al Mondiale di Formula !

    Sono due e raggruppano i piloti al giro 11 (stop di Eriksson su Envision) e al giro 30 (stop di Guenther). È un ePrix di Berlino deciso dalle strategie di gestione dell’energia, così diventa fondamentale e premiante correre nel gruppo, esporsi il meno possibile in testa alla gara e provare a giocare la sorpresa nel finale.

    UNBELIEVABLE SCENES @NickCassidy_ comes from NINTH on the grid to win the Round 9 @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix! pic.twitter.com/TOIaYRJmCy
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    Cassidy presente quando conta
    Cassidy, nono in griglia, si eclissa nel corso dell’ePrix, fino ad arretrare in 18° posizione dopo la seconda Safety Car. Poi, d’un colpo, il recupero che lo porta in seconda posizione. È il giro 43 quando spunta là davanti, secondo e in scia a Vergne, che ha corso, invece, un ePrix sempre tra le prime 5 macchine. Il risultato? Cassidy rimonta e allunga con margine su tutto il gruppo, grazie al 2% di energia residua extra.
    “Spero vi sia piaciuta la gara, è stata davvero difficile. Il team ha corso senza errori, la strategia è stata perfetta anche se non avevamo la macchina per vincere oggi”, racconta Cassidy, che va in testa al mondiale, davanti a Wehrlein. “Abbiamo un gruppo straordinario di persone, mi sto divertendo quest’anno e giornate come questa sono decisamente speciali”.

    FOUR WIDE FOR THE LEAD IN BERLIN @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/Rz1XkD2rNP
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    Vergne soddisfatto del piazzamento
    Per una Jaguar che ha giocato una carta molto diversa nella gestione dell’ePrix, c’è una DS Penske velocissima in qualifica e ancora sul podio in gara.
    “Gara molto intensa, sono felicissimo della seconda posizione”, dice Vergne. “Non abbiamo visto Nick arrivare su una strategia diversa, io ho corso con una tattica per fare corsa davanti e in gestione dell’energia, ma non ho nulla da recriminare. Sono molto contento del secondo posto, è  un altro podio e domani ci sarà un’altra gara”.
    Cassidy ha preso facilmente la testa della corsa al giro 43, allungando come nessun altro era riuscito (né vi aveva tentato) nei 42 giri precedenti. Uno sviluppo dell’ePrix tutto sul tema di un gruppo di monoposto molto vicine e in costante lotta per la posizione.
    Un altro pilota che ha rimontato da una posizione arretrata in griglia è stato Oliver Rowland. Dal 15° posto è arrivato a lottare con Vergne per la seconda piazza. Alla fine, chiude terzo: “E’ stata una gara intensa, ho provato a battagliare con piloti che avevano 1-2% di energia in più. Davvero una corsa intensa, non potevi sbagliare, né essere troppo aggressivo”.

    More bad news for @abtmotorsport! @KelvinvdLinde has sustained damage to his front wing and is forced to return to the pits.@SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/jjLYSypzlr
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    I delusi dell’ePrix di Berlino
    Ha sprecato un’opportunità di ottenere punti importanti è stato Jake Dennis. Dalla penultima fila in griglia, il campione del mondo in carica era risalito fino alla top 5 ma una foratura e un errore in frenata, al giro 40, lo hanno costretto al pit-stop e all’abbandono dei sogni di gloria.
    Giù dal podio terminano Evans, Wehrlein e Da Costa, poi Vandoorne, Mortara – poleman di giornata -, Fenestraz e Barnard (in McLaren ancora a sostituire l’infortunato Bird). Occasione sprecata di andare a punti per le due Maserati, protagoniste di battaglie in pista e con danni che hanno costretto Guenther al ritiro e Daruvala al 17° posto. Il pilota indiano, fino allebattute conclusive, era in lizza per un piazzamento tra i primi 6.

    CONTACT for @DaruvalaJehan The @maseratimsg loses any chance of points as rejoins the running at the back of the grid. @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/25GXXqj3xT
    — Formula E (@FIAFormulaE) May 11, 2024

    Domenica si replica, gara-2 dell’ePrix a Berlino su una tracciatura di Tempelhof molto più scorrevole e veloce rispetto al passato ma con il tema dell’estrema gestione energetica sempre presente. LEGGI TUTTO

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    F1, Gran Premio a Imola: l’albo d’oro dal 1980 ad oggi

    Imola ospita i Gran Premi di Formula 1 dal 1980, quando il Gran Premio d’Italia si disputò sul tracciato emiliano. Dall’anno successivo la denominazione divenne Gran Premi di San Marino e si disputò fino al 2006. Occorrerà poi attendere il 2020 per riavere Imola in calendario, come Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna.

    Qui sotto abbiamo raccolto le principali statistiche dei Gran Premi di Formula 1 che si sono disputati a Imola: l’albo d’oro con anno, pilota e team vincitore, le vittorie per pilota, team, motore e le pole position per pilota, team e motore.
    Gp Imola F1, albo d’oro: anno, pilota e team
    Anno Pilota Scuderia
    – Gp d’Italia —————————-
    1980 Nelson Piquet Brabham
    – Gp San Marino ————————–
    1981 Nelson Piquet Brabham
    1982 Didier Pironi Ferrari
    1983 Patrick Tambay Ferrari
    1984 Alain Prost McLaren
    1985 Elio De Angelis Lotus
    1986 Alain Prost McLaren
    1987 Nigel Mansell Williams
    1988 Ayrton Senna McLaren
    1989 Ayrton Senna McLaren
    1990 Riccardo Patrese Williams
    1991 Ayrton Senna McLaren
    1992 Nigel Mansell Williams
    1993 Alain Prost Williams
    1994 Michael Schumacher Benetton
    1995 Damon Hill Williams
    1996 Damon Hill Williams
    1997 Heinz-Harald Frentzen Williams
    1998 David Coulthard McLaren
    1999 Michael Schumacher Ferrari
    2000 Michael Schumacher Ferrari
    2001 Ralf Schumacher Williams
    2002 Michael Schumacher Ferrari
    2003 Michael Schumacher Ferrari
    2004 Michael Schumacher Ferrari
    2005 Fernando Alonso Renault
    2006 Michael Schumacher Ferrari
    -Gp Emilia Romagna ———————–
    2020 Lewis Hamilton Mercedes
    2021 Max Verstappen Red Bull
    2022 Max Verstappen Red Bull
    2023 Non disputato per alluvione

    Gp Imola F1, albo d’oro: vittorie per Pilota
    Vittorie Pilota Anno (Team)
    7 Michael Schumacher 1994 (Benetton), 1999-2000 (Ferrari), 2002-2003-2024 (Ferrari), 2006 (Ferrari)
    3 Alain Prost 1984 (McLaren), 1986 (McLaren), 1993 (Williams)
    3 Ayrton Senna 1988 (McLaren), 1989 (McLaren), 1991 (McLaren)
    2 Max Verstappen 2021 (Red Bull), 2022 (Red Bull)
    2 Nigel Mansell 1987 (Williams), 1992 (Williams)
    2 Damon Hill 1995 (Williams), 1996 (Williams)
    2 Nelson Piquet 1980 (Brabham), 1981 (Brabham)
    1 Lewis Hamilton 2020 (Mercedes)
    1 Didier Pironi 1982 (Ferrari)
    1 Patrick Tambay 1983 (Ferrari)
    1 Elio De Angelis 1985 (Lotus)
    1 Riccardo Patrese 1990 (Williams)
    1 Heinz Harald Frentzen 1997 (Williams)
    1 David Coulthard 1998 (McLaren)
    1 Ralf Schumacher 2001 (Williams)
    1 Fernando Alonso 2005 (Renault)
    Gp Imola F1, albo d’oro: vittorie Costruttori
    Vittorie Scuderia Anno
    8 Ferrari 1982 1983 1999 2000 2002 2003 2004 2006
    8 Williams 1987 1990 1992 1993 1995 1996 1997 2001
    6 McLaren 1984 1986 1988 1989 1991 1998
    2 Red Bull 2021, 2022
    2 Brabham 1980, 1981
    1 Mercedes 2020
    1 Lotus 1985
    1 Benetton 1994
    1 Renault 2005
    Gp Imola F1, albo d’oro: vittorie per Motore
    Vittorie Motore
    8 Renault
    8 Ferrari
    5 Honda
    3 Ford Cosworth
    2 TAG Porsche
    2 Mercedes
    1 BMW
    1 RBPT
    Gp Imola F1, albo d’oro: Pole Position per pilota
    Pole Pilota
    8 Senna
    5 M. Schumacher
    3 Arnoux
    2 Hakkinen
    2 Coulthard
    1 G. Villeneuve
    1 J. Villeneuve
    1 Piquet
    1 Mansell
    1 Prost
    1 Button
    1 Raikkonen
    1 Bottas
    1 Hamilton
    1 Verstappen
    Gp Imola F1, albo d’oro: Pole Position per Costruttore
    Pole Team
    9 McLaren
    6 Ferrari
    4 Williams
    3 Lotus
    2 Renault
    2 Mercedes
    1 Brabham
    1 Benetton
    1 BAR
    1 Red Bull
    Gp Imola F1, albo d’oro: Pole Position per Motore
    Pole Motore
    9 Renault
    7 Mercedes
    6 Ferrari
    6 Honda
    1 BMW
    1 RBPT LEGGI TUTTO

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    MotoGp Le Mans, Bagnaia cade ma è 2°! Martin in pole, Marquez chiude 13°

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    Bagnaia irritato con un giornalista: “È un ca…ta, io penso a vincere”

    “Martin o Marquez futuro compagno? Non ho preferenze, ho letto che un giornalista spagnolo ha detto che io non voglio Marc come compagno ma è una ca…ta”. Così Francesco ‘Pecco’ Bagnaia nel corso della conferenza stampa piloti in vista del Gran Premio di Le Mans della MotoGp. “A me non interessa, voglio vincere ed essere più veloce. Sto lavorando bene con LEGGI TUTTO

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    Intelligenza artificiale, il segreto della Ferrari

    Più che il tappo saltato all’effervescenza di Lando Norris, più che la prima vera sconfitta dell’anno di Max Verstappen (a Melbourne l’aveva tradito un freno), più che le promesse di felicità della Ferrari – buona competitività in pista e sviluppi in arrivo per Imola –, a impressionarci nel GP di Miami è stato un quarto elemento, ancorché meno vistoso perché superato dagli eventi di gara. Vi pare normale che Charles Leclerc sia stato incollato alla Red Bull di Verstappen dopo aver saltato di netto le prove libere? Perché se la risposta è “sì”, allora dobbiamo dirci con franchezza che le libere siano roba inutile, tempo perso. E chiaramente così non è. Cosa ha dunque permesso a Charles e alla Ferrari di superare l’enorme problema? La risposta è in una sigla di cui si parla più di quanto si sappia: AI, o in italiano IA. L’intelligenza artificiale. Usata per inventare foto inesistenti o diffondere fake news, l’IA in Formula 1 è una cosa terribilmente seria, presente ormai da sei anni. Non uno strumento accessorio ma strategico e cruciale, in rapidissima evoluzione da cinque anni e giunto a maturazione da due o tre, almeno a Maranello. Nel caso della Ferrari è alla base degli ultimi, decisi progressi della Rossa. Seguiteci.

    Chi fornisce in Formula 1 l’intelligenza artificiale? Non esistono fornitori o consulenti esterni: tutto è prodotto in casa, dunque nella massima segretezza. In mancanza di vincoli regolamentari, questa è l’ultima vera frontiera su cui le squadre si muovono (ancora) in totale libertà.

    Quante persone si occupano di IA all’interno della Ferrari, e chi guida il gruppo di lavoro? L’IA all’interno di Maranello ha un nome e un cognome – Marco Adurno – e a occuparsene sono in tre o quattro. Le conclusioni vengono poi allargate all’intero Gruppo di Performance, una ventina di ingegneri, per essere applicate.

    Quando si è cominciato? Nel 2020 con l’assunzione dalla Red Bull di Adurno, milanese, a breve quarantacinque anni. Una figura preziosissima. Agganciato nel 2019, Adurno è riuscito a trasferirsi in settembre e il progetto è stato avviato all’inizio del 2020.

    Quali sono stati i progressi? Due anni sono andati via in sperimentazioni e affinamenti, sicché il piano ha cominciato a funzionare nel 2022, con un grande salto di qualità nella correlazione e nelle relative metodologie di lavoro da metà 2023. I risultati sono apprezzabili da un paio di anni, ma il primo sensibile progresso nelle prestazioni ascrivibile all’IA è stato ottenuto con la SF-24. La vettura di quest’anno è la prima Ferrari competitiva (anche) grazie all’IA.

    Quale applicazione trova l’IA? Serve per azzerare ogni disallineamento tra galleria del vento e pista. Parliamo della famosa correlazione, tanto difficile da trovare: con l’IA si inseriscono i dati più recenti di tutte le simulazioni e della pista, e usando quelli l’intelligenza artificiale individua le starature e indica come intervenire per correggerle. I tecnici adeguano i valori in modo che l’IA – detta in parole grossolane – ne sappia più di prima, e così si riparte verso un nuovo miglioramento. Ciò permette alla Rossa di andare subito forte in pista come se ci avesse già girato fisicamente, e non solo virtualmente. Leclerc lo ha dimostrato in modo preclaro a Miami. Una circostanza mai vista prima. 

    Come si potrebbe spiegare in estrema sintesi l’uso dell’IA? L’IA scopre come far funzionare meglio il simulatore, anche se in quel modo non lo ha mai visto funzionare.

    Ha mai sbagliato? No, da quando l’intelligenza artificiale è stata messa a punto non ha mai indicato strade sbagliate nel perfezionamento della correlazione.

    Quante squadre la usano? Tutti i top-team ci provano da anni ma il risultato varia moltissimo tra le diverse squadre, essendo l’IA una tecnologia acerba e sofisticata, nonché in assenza di fornitori esterni.

    Chi è più avanti? Ferrari e Red Bull, difficile dire in quale ordine. Mercedes è ancora indietro: lo conferma la grave mancanza di correlazione tra simulatore e pista, certificata dall’inguidabilità della W15. Inoltre i sistemi di simulazione di Brackley sono meno evoluti rispetto a quelli di Maranello e Milton Keynes, ciò che non aiuta la Stella tedesca.

    Esistono altre applicazioni dell’IA in Formula 1? Sono allo studio. Il prossimo passo consiste in calcoli di simulazione artificiale, tali da indicare gli sviluppi aerodinamici, prim’ancora che questi vadano in galleria del vento. In pratica, sarà possibile mandare in galleria pezzi non solo progettati come avviene adesso, ma anche già sviluppati grazie all’IA. Si tratta però di uno studio estremamente complesso: nelle previsioni attuali, difficilmente si avranno risultati apprezzabili prima di quattro-cinque anni.   LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari in pista a Fiorano: il programma dei due giorni di Test

    Come anticipato martedì, la Ferrari scenderà in pista oggi e domani sul circuito di Fiorano per una due giorni di test. Vediamo insieme il programma dettagliato di quali monoposto scenderanno in pista, di chi sarà alla guida e soprattutto di cosa si proverà.credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Oggi e domani, sul circuito di Fiorano, sono in programma due intense giornate di Test per la Scuderia Ferrari. Il principale motivo di queste prove è da ricondurre agli aggiornamenti che vedremo sulla SF-24 e che faranno il loro debutto al Gran Premio di Imola, in programma per il prossimo fine settimana.
    Questi sviluppi, di cui vi abbiamo parlato in maniera approfondita in questo nostro articolo, riguarderanno principalmente l’apertura delle bocche e il profilo delle pance, il fondo vettura e il cofano motore. Un pacchetto davvero consistente che porterà ad una evoluzione profonda della monoposto che ha debuttato in Bahrain e che ha disputato le prime sei gare del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1.
    Per prepararsi al meglio in vista del Gran Premio di casa, la Scuderia di Maranello ha pensato di provare la versione EVO della Ferrari SF-24 a Fiorano, sfruttando i 200km, concessi dalla FIA, per il filming day. I giri a Fiorano permetteranno agli ingegneri Ferrari di raccogliere i primi dati per correlare ciò che hanno sviluppato al CFD e testato in galleria del vento. Il filming day, utile anche per avere immagini con il nuovo sponsor, sarà svolto nella giornata di venerdì 10 maggio. Alla guida ci saranno i piloti titolari, sia per ragioni di riprese, che per ragioni tecniche legate alla raccolta delle prime sensazioni sugli sviluppi.
    Oggi invece, giovedì 9 maggio, è prevista una prima giornata di prove dove, molto probabilmente, non vedremo ancora la Ferrari SF-24 EVO. I test verteranno su due aspetti: il primo è quello di permettere a Oliver Bearman di fare qualche utile chilometro in vista dei test con il team Haas, mentre il secondo riguarda le prove di “paraspruzzi” sulle ruote posteriori che la FIA vorrebbe testare per un debutto forse già il prossimo anno. Le prove di Arthur Leclerc e Oliver Bearman potrebbero anche proseguire nella giornata di venerdì, in funzione del programma svolto giovedì o ancora da svolgere.

    Il programma dei test Ferrari a Fiorano
    – Giovedì 9 Maggio: Test FIA con i paraspruzzi al posteriore e Test per Oliver Bearman e Arthur Leclerc. Le prove potrebbero avvenire con due vetture: la F1-75 del 2022 e la SF-24 del 2024;– Venerdì 10 Maggio: filming day di 200km per raccogliere prime immagini con la livrea con il logo del nuovo HP e raccogliere i primi dati della SF-24 EVO con Carlos Sainz e Charles Leclerc. LEGGI TUTTO