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    F1, Alonso potrebbe ancora lasciare Aston Martin

    Parlando con DAZN, Giancarlo Fisichella ha detto che Fernando Alonso potrebbe ancora lasciare l’Aston Martin nonostante il prolungamento del contratto: “E’ difficile per lui fare punti lì”.Portrait, podium, Autodromo Jose Carlos Pace, GP2320a, F1, GP, BrazilFernando Alonso, Aston Martin F1 Team, 3rd position, celebrates on the podium – credits: Aston Martin F1 Team

    “Fernando ha dimostrato l’esperienza che ha ed è ancora in gran forma sia mentalmente che fisicamente. Considerando che ha 42 anni, è così competitivo ed è difficile vedere un pilota correre in F1 a 39 anni”, ha detto Fisichella a DAZN.
    L’ex pilota di Formula 1 ha anche poi aggiunto: “Fernando sta ancora correndo e vuole ancora correre per i prossimi anni, il che è incredibile. Ha solo bisogno di una macchina competitiva per lottare per il campionato e per il podio. Al momento, l’Aston Martin non è competitiva. L’anno scorso hanno iniziato la stagione molto bene, ma poi lo sviluppo della vettura non è stato sufficiente rispetto a Red Bull, Ferrari e Mercedes.
    Parlando del futuro, Fisichella ha poi concluso dicendo: “Ha appena firmato il nuovo contratto con l’Aston Martin ma in Formula 1 tutto è possibile. L’Aston Martin sta investendo molto per costruire una vettura competitiva per Fernando. Quest’anno sarà difficile, ma nel 2025 forse andrà meglio. Non sono sicuro che l’Aston Martin sia una squadra in grado di competere con Ferrari, Mercedes e Red Bull”. LEGGI TUTTO

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    GP Monaco: Leclerc, una vittoria che cambia la storia

    L’esito più emozionate nella gara più noiosa, un paradosso, un controsenso. Come quello che ha separato in questo anni Charles dal gradino più alto del podio di casa sua. Proprio lì, a Monaco, dove il suo terreno di caccia prediletto, la qualifica, conta più di ogni altra cosa. Una maledizione, l’ha spezzata Charles.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Grand Prix de Monaco 2024, 8th round of the 2024 Formula One World Championship from May 23 to 26, 2024 on the Circuit de Monaco, in Monaco – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Eppure ci aveva provato nel 2021, quando però un problema al semiasse l’aveva obbligato al ritiro nel giro di formazione, mentre la pioggia e una strategia suicida avevano infranto l’illusione di piazzare il colpo anche l’anno seguente. Per questo sabato sera, dopo una pole straordinaria, la terza a Montecarlo, il sorriso di Charles appariva appena accennato, forzato, molto sfuggente. Gli sguardi nei box erano tesi, nei volti le espressioni di chi teme che la sfortuna o qualcosa si possa mettere di nuovo di traverso, rovinando la festa. Invece no, questa volta no.
    “Abbiamo vinto… finalmente!“, così Bryan Bozzi dal muretto, a sottolineare il senso di liberazione collettivo, Charles Leclerc profeta in patria per la prima volta, un risultato storico anche per Monaco, che di profeti in patria non ne vedeva dai tempi di Louis Chiron, storia di 93 anni fa.
    Piange il Principe Alberto, ma piange anche Charles. Non era successo a Spa, alla sua prima vittoria, non si era sciolto neanche a Monza, una settimana dopo, di fronte alla Marea Rossa, è successo qui, tra le sue strade, a Monaco. Terra di Yacht e soldi, ma anche di sentimenti, quelli che legano Charles alle sue gioie infantili e a quei dolori che hanno stroncato improvvisamente la sua spensieratezza giovanile, obbligandolo a crescere prima del tempo. La perdita del suo amico Jules Bianchi, poi quella di papà Hervé. Se corre è grazie a loro, se vince è per loro.

    Una vittoria dal valore enorme, in un weekend dominato, gestito a sangue freddo, in fuga da un’angoscia che ha tallonato Charles più degli avversari. Ora la Ferrari ha ritrovato il suo cavallino prediletto, costante ma opaco in questo inizio di mondiale, eppure lì, secondo in classifica, ad una manciata di punti da Verstappen.
    Charles Leclerc ha scritto una bella pagina di storia della Formula Uno e forse ne ha cancellata momentaneamente un’altra, quella che vedeva un mondiale già scritto. Vero, troppo presto per riaprire il libro, ma altrettanto presto anche per chiuderlo definitivamente. Per il prossimo capitolo destinazione Montréal, GP del Canada. LEGGI TUTTO

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    Gp Monaco F1 2024, le pagelle: Leclerc spezza la maledizione, grinta Albon, Magnussen incosciente

    16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 Grand Prix de Monaco 2024, 8th round of the 2024 Formula One World Championship from May 23 to 26, 2024 on the Circuit de Monaco, in Monaco – Photo Eric Alonso / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeL’appuntamento più glamour del mondiale di Formula 1 regala una gioia incontenibile a Charles Leclerc e alla Ferrari, che spezzano la maledizione di Montecarlo e riportano la Rossa sul tetto del Principato. Un week-end perfetto del monegasco, lucido nel tener dietro Oscar Piastri, aiutato anche da un ottimo Carlos Sainz, che completa il fine settimana da sogno per il team di Maranello. In ripresa la Mercedes, deludente la Red Bull, sugli scudi Albon e Gasly, mentre Magnussen ha ormai oltrepassato ogni limite. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Monaco.
    VOTO 10 A LECLERC, PRINCIPE CHE DIVENTA RE DI MONACO
    Una maledizione infinita, contraddistinta da sfortuna, errori e tanti dolori. Che, finalmente, Charles Leclerc ha spezzato oggi. Sin dal venerdì sulle stradine del Principato si vede un pilota appartenente a una dimensione diversa: cattivo, estremamente aggressivo in ogni curva, sin da subito capace di raggiungere il limite. Il giro da capolavoro in qualifica, che gli vale la pole position, rende la sua gara molto più “semplice”, sebbene l’attenzione (e la tensione) siano a livelli estremi. Un fine settimana perfetto, da consegnare alla storia, come l’urlo liberatorio nel team radio finale. Sorridi Charles, nuovo Re di Monaco.
    VOTO 9 A ALBON E GASLY, PIU’ FORTI DI OGNI LIMITE
    La Williams e l’Alpine sono macchine decisamente mediocri in questa stagione, ma in un circuito come quello di Montecarlo, dove conta il manico, ecco che vengono fuori le qualità dei piloti. E le qualità di Alexander Albon e di Pierre Gasly sono enormi. Entrambi si conquistano una top-10 insperata alla vigilia grazie a una qualifica eccezionale, portando poi a termine una corsa non priva di insidie. In particolare per il pilota francese, sotto attacco dal “fuoco amico” di Esteban Ocon nel primo giro. Primi, importantissimi punti stagionali per il thailandese, fresco di rinnovo del contratto. Un viatico incoraggiante, per cambiare le sorti di questa stagione.
    VOTO 8 A PIASTRI, FINALMENTE DAVANTI A NORRIS
    Spesso criticato per i distacchi incassati da Lando Norris, stavolta Oscar Piastri rovescia le gerarchie e si guadagna un prestigioso podio sulle stradine del Principato. L’australiano della McLaren insidia da vicinissimo Charles Leclerc in qualifica, rischia poi alla partenza nel corpo a corpo con Carlos Sainz ma, alla fine, riesce a conquistare un meritato secondo posto. Al culmine di un fine settimana da veterano, in cui, per una volta, ha chiuso sempre davanti al compagno di squadra. A Woking possono contare su un altro elemento di assoluta qualità.
    VOTO 7 A SAINZ, CHE SI COMPORTA DA OTTIMO SCUDIERO
    Al termine delle qualifiche, il primo pensiero di Carlos Sainz è il seguente: “Aiuteremo Charles a vincere la gara”. Detto, fatto: lo spagnolo si comporta da perfetto uomo-squadra, conducendo una corsa in controllo sulle due McLaren, evitando grossi patemi al compagno di box. Certo, la buona sorte ha messo una grossa mano: il contatto nel caotico primo giro con Oscar Piastri aveva compromesso la sua gara, in virtù di una foratura. Ma, dopo la bandiera rossa, la direzione gara lo riporta al terzo posto in vista della ripartenza, e da lì non corre più alcun rischio. Un perfetto team player, fondamentale nella lotta con la Red Bull per il titolo costruttori.
    VOTO 6 ALLA MERCEDES, SEGNALI DI RIPRESA
    A Brakley sembrano aver trovato una minima direzione incoraggiante da seguire. Dopo le buone sensazioni di Imola, anche a Montecarlo la Mercedes si conferma in crescita, riuscendo persino a chiudere davanti a Max Verstappen con uno dei due piloti (George Russell, 5°). Entrambe le Frecce d’Argento hanno corso con solidità e grinta, utilizzando bene le gomme nonostante una strategia “handicappata” dalla bandiera rossa del primo giro. Timidi segnali di ripresa, a cui ora il team dovrà necessariamente dar seguito.
    VOTO 5 ALLA RED BULL, SEMPRE PIU’ UMANA
    “Da Imola è iniziato un nuovo mondiale”. Frase che sembra perfettamente azzeccata: la Red Bull si è riscoperta più umana che mai. A Monaco l’andazzo del week-end si intuisce sin dal venerdì: la RB20 fatica enormemente ad adattarsi alle strettoie del Principato, denotando nervosismo e problemi di saltellamento. Due grossi elementi di disturbo mascherati parzialmente da Max Verstappen, che porta la macchina al traguardo con un anonimo (ma meglio di niente) 6° posto finale. Ma la vera livella la fornisce Sergio Perez: 18° in qualifica, poi 16° in griglia, ma costretto al ritiro dopo pochi metri per un terribile incidente con le Haas. Una cartina di tornasole che rischia di mettere in pericolo almeno uno dei due campionati: la Ferrari inizia a mettere il fiato sul collo.
    VOTO 4 A OCON, FOLLIA A TINTE ALPINE
    Ha francamente del folle ciò che ha commesso Esteban Ocon nel primo giro del Gran Premio di Monaco. Un vero e proprio “attentato” alla gara del compagno di squadra Pierre Gasly, con un tentativo di sorpasso al limite tra il folle e l’incomprensibile. E dal risultato disastroso per la sua corsa: contatto irrimediabile, che provoca danni al fondo della sua monoposto, impedendogli di ripartire dopo la bandiera rossa. Per sua fortuna, ciò non ha compromesso la corsa del compagno, giunto al traguardo in zona punti. Però, potrebbe aver compromesso il suo futuro nel team: in Canada possibile clamorosa esclusione a favore di Jack Doohan. Fine della corsa?
    VOTO 3 A MAGNUSSEN, QUANDO VERRA’ FERMATO?
    Vero, tendenzialmente la direzione gara difficilmente sanziona gli incidenti del primo giro, o comunque figli della partenza. Ma stavolta bisognava fare un’eccezione. La carambola provocata da Kevin Magnussen contro Sergio Perez e, indirettamente, contro il suo compagno Nico Hulkenberg poteva avere conseguenze molto più drammatiche. A molti piace il carattere grintoso e coriaceo del danese, ma da qualche gara a questa parte la sensazione è che abbia abbondantemente oltrepassato i limiti. Quando verrà fermato? LEGGI TUTTO

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    “Alla fine pensavo a mio padre”: Leclerc in lacrime tra gioia e dolore

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    La vittoria di Leclerc paga 1,45

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