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    F1, Cardile in Aston Martin e Newey sempre più vicino alla Ferrari

    credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    L’Aston Martin ha annunciato oggi la nomina di Enrico Cardile come Chief Technical Officer del Team di Formula 1.
    Cardile entrerà a far parte della squadra inglese nel 2025 e ricoprirà un nuovo ruolo che rafforzerà ulteriormente il gruppo tecnico del team con base a Silverstone.
    Nel comunicato stampa diramato oggi dall’Aston Martin, si legge che l’ex Direttore Tecnico Area Chassis di Ferrari porterà in Aston Martin la sua grande esperienza in Formula 1.
    Le prime parole di Cardile sono state: “Non vedo l’ora di entrare in Aston Martin. L’ambizione e il desiderio sono chiari e l’opportunità di far parte di questo viaggio è unica. Si tratta di una sfida personale e professionale e non vedo l’ora di lavorare con il team per portare al successo questo marchio iconico”.
    La notizia, anticipata qualche settimana fa da formu1a.uno ha trovato una prima conferma ieri con il comunicato Ferrari che ha anticipato di un olo giorno quello di Aston Martin.

    La conferma di Cardile nella squadra di Lawrence Stroll, allontana le voci di un possibile ingaggio di Adrian Newey e, secondo noi, conferma ancora una volta quanto pensiamo dal momento in cui venne annunciato ufficialmente il divorzio tra il genio inglese dell’aerodinamica e la Red Bull; ovvere che Newey si trasferirà a Maranello per lavorare al progetto 2026.
    Avrebbe poco senso per il team inglese ingaggiare un tecnico come Cardile per poi “relegarlo” ad un ruolo “secondario” al servizio di Newey. LEGGI TUTTO

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    La Ferrari implode: è in piena crisi tecnica, Maranello perde altri pezzi

    Questa non è neanche più la caotica sala da concerto del capolavoro felliniano “Prova d’orchestra”, qui siamo proprio alla palla da demolizione che s’abbatte sul muro, sbriciolandolo. La crisi della Ferrari tra sviluppi che non funzionano, vana ricerca di una via d’uscita, un pilota in fase involutiva (Charles Leclerc) che sbaglia in gara e poi s’abbandona a sfoghi rabbiosi («abbiamo buttato la gara nel cesso») e quello più lucido, Carlos Sainz, che a fine anno verrà messo alla porta, ecco, tutto questo disastro si sublima nell’improvviso abbandono della nave da parte di Enrico Cardile, il direttore tecnico. Della sua partenza con destinazione Aston Martin s’era parlato ma la cosa era stata smentita recisamente da persone a lui vicinissime. L’ultima decisione sarebbe stata presa, con tanto di firma, la scorsa settimana e la stessa Ferrari – che pochi mesi fa gli aveva rinnovato il contratto per altri due anni — ne è rimasta spiazzata.  LEGGI TUTTO

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    F1, McLaren e Mercedes alleate in pista contro Red Bull

    I team McLaren e Mercedes con i loro quattro piloti saranno alleati in pista, nelle ultime 12 gara del mondiale F1 2024. Obiettivo? Recuperare punti sulla Red Bull che ha un’unica punta, Max Verstappen.2024 British Grand Prix, Sunday – LAT Images – credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone ha rappresentato il giro di boa del Campionato 2024 di Formula 1. Da marzo ad oggi si sono infatti disputate 12 gare e altrettante ne mancano per completare il mondiale più lungo della storia del Circus.
    La prima parte della stagione aveva visto il dominio incontrastato del team Red Bull, con tre doppiette nelle prime 4 gare. Per contro, negli ultimi 4 Gp, il team campione del mondo in carica, ha raccolto “solo” 97 punti, quasi tutti grazie a Verstappen. Meglio degli austriaci hanno fatto sia McLaren (111 punti) che Mercedes (125). Per la cronaca, la Ferrari, che attualmente occupa la seconda posizione nella classifica mondiale costruttori, ha totalizzato solo 50 punti.
    Guardando ai punti in classifica, Red Bull è davanti a tutti con 373 punti. Di questi, ben 255 sono stati conquistati da Verstappen. Dietro al team austriaco, troviamo nell’ordine Ferrari (-71), McLaren (-78) e Mercedes (-152).
    Stando a quanto abbiamo raccolto da Silverstone, tra Toto Wolff e Andrea Stella ci sarebbe un tentativo di ralizzare una sorta di “alleanza” in pista per provare a recuperare sempre più punti al team rivale nei prossimi 6/8 Gran Premi per poi sferrare l’attacco finale al mondiale costruttori nell’ultima parte del campionato 4/6.
    McLaren e Mercedes, come abbiamo visto nelle ultime gare, hanno un gran vantaggio, potendo giocare con due punte (piloti), a differenza di Red Bull che pare essere rimasta con una sola punta, anche se fortissima!

    Sia in qualifica che in gara, Verstappen si troverebbe “accerchiato” da Lando Norris, Oscar Piastri, Lewis Hamilton e George Russell che sarebbero pronti a rispettarsi tra loro un po’ di più per pensare al mondiale costruttori dei loro team.
    Come tutte le “strategie“, anche questa non sarà facilmente attuabile e, al primo screzio, potrebbe anche far saltare il banco. Vedremo, i buoni propositi di Toto e Andrea ci sono. Stiamo a vedere le prossime gare, Ungheria e Belgio, i due Gp prima della pausa estiva e, a valle di questi, tireremo le prime somme di questa “alleanza” anglo-tedesca. LEGGI TUTTO

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    Gp Gran Bretagna F1 2024, le pagelle: Hamilton torna re, Hulkenberg da applausi, Ferrari nel baratro

    LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Qatar Airways British Grand Prix 2024, 12th round of the 2024 Formula One World Championship from July 5 to 7, 2024 on the Silverstone Circuit, in Silverstone, United Kingdom – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La gara di Silverstone si è rivelata la più spettacolare di questa stagione, tra continui ribaltoni in virtù delle condizioni climatiche e colpi di scena uno dietro l’altro. Come quello più importante: il ritorno alla vittoria di Sir Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo interrompe un digiuno di due anni e mezzo e conquista la sua nona vittoria in patria. Gara solida per Max Verstappen, secondo al traguardo e capace di sfruttare nuovamente le debolezze di Lando Norris, che sciupa l’ennesima chance di vincere (anche per colpa del muretto). Grandioso fine settimana per Nico Hulkenberg, sesto al traguardo e capace, in qualifica, di stare davanti alla derelitta Ferrari. Il team di Maranello ha ormai perso la bussola, riaprendo una crisi nerissima che ha trovato, come capro espiatorio, Enrico Cardile. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna.
    VOTO 10 A HAMILTON, CHE TORNA RE IN PATRIA
    Arabia Saudita 2021: una recita lontanissima, che a lungo ha dato la sensazione di essere l’ultimo ballo della carriera di Sir Lewis Hamilton. E invece, nella sua Silverstone, il sette volte campione del mondo riassapora il gusto del successo, probabilmente il più importante di sempre. Sin dal venerdì si intuisce che le carte in regola per l’impresa ci sono, e dopo una qualifica solida ecco la gara delle meraviglie: sfrutta a dovere ogni situazione, scegliendo le gomme migliori per tutte le condizioni. Al resto ci ha pensato la sua incommensurata qualità, che l’ha portato fino al traguardo. Dove ha lasciato andare tutte le sue emozioni, segnando un’altra pagina della sua incredibile carriera. Forse l’ultima in Mercedes, prima di vestirsi di rosso. Ma per questo c’è ancora tempo…
    VOTO 9 A HULKENBERG, NON CHIAMATELO VECCHIO
    Già in Austria si era comportato alla grande, ma a Silverstone Nico Hulkenberg tira fuori il week-end delle meraviglie. Velocissimo dal venerdì, grazie agli aggiornamenti della Haas, il pilota tedesco si concede il lusso di chiudere davanti alla Ferrari in qualifica. E nonostante una partenza zoppicante, riesce poi a concretizzare il risultato in gara, confermando la sesta posizione di partenza e regalandosi un risultato prestigioso. A conferma delle sue qualità, spesso sottovalutate, ma mai tramontate.
    VOTO 8 A VERSTAPPEN, CAMPIONE NON PER CASO
    La sua Red Bull è ormai lontana parente della monoposto dominante degli ultimi due anni, ma dove non arriva la macchina ci pensa Max Verstappen a colmare ogni lacuna. Il campione del mondo deve lottare (spesso ad armi impari) con McLaren e Mercedes, ma quando si tratta di cogliere l’occasione non si fa pregare: frega nuovamente Lando Norris, prima in partenza e poi nel finale di gara, assestando un altro doppio colpo da K.O., a ribadire chi è il campione in carica e, soprattutto, perché lo è. Spietato e cinico: semplicemente, invincibile.
    VOTO 7 A STROLL, QUALCOSA SI MUOVE
    Vero, l’Aston Martin è parsa in netta crescita rispetto alle ultime gare, concludendo con entrambi i piloti in zona punti. Eppure, ad avere la meglio nel confronto interno è, ancora una volta, l’insospettabile Lance Stroll. Il canadese, così come in Austria, batte Fernando Alonso dal venerdì alla domenica, concedendosi il lusso di lottare anche con la Ferrari in gara. Sfruttando le condizioni, per lui, ideali: un mix di asciutto e pioggia. E così, il figlio di Lawrence, per una volta, dimostra che, in fondo, qualcosa nel suo piede c’è. Solo, se ci fosse ogni domenica non sarebbe male…
    VOTO 6 A SAINZ, L’UNICO FERRARISTA A CAPIRE QUALCOSA
    Anche in Gran Bretagna la Ferrari torna a casa con una sonora bocciatura, stavolta ancor più rumorosa. E nella confusione generale che regna nel box rosso, l’unico a capirci davvero qualcosa è, di nuovo, colui che nel 2025 sarà in altri lidi: Carlos Sainz. Lo spagnolo fa quel che può, si destreggia bene nelle condizioni miste di una gara alla lotteria, si gioca bene le chiamate su soste e scelta delle gomme e, nonostante un muretto nuovamente non irreprensibile, riesce comunque a portare a casa un quinto posto. Quanto basta per avvicinarsi a Leclerc nella classifica piloti, e mantenere il secondo posto in quella costruttori.
    VOTO 5 A NORRIS, IMMATURO E INADEGUATO
    Se cercate materia prima per il campione del mondo del futuro, non guardate Lando Norris. Per l’ennesima volta, il pilota della McLaren non sfrutta la superiorità della sua macchina, buttando via vittoria e secondo posto. Prima una partenza sonnecchiante, di cui ne approfitta (manco a dirlo) Max Verstappen. Poi la scelta (condivisa) di mettere le gomme soft a pista asciutta, senza coprire la strategia Mercedes con Hamilton; infine, l’ennesimo sorpasso subito sempre dall’olandese, che lo priva anche del secondo posto. C’è poco da fare: manca la testa per diventare grande.

    VOTO 4 A PEREZ, COME SPARARE SULLA CROCE ROSSA
    Sembra fare quasi tenerezza nella sua totale caduta libera. Per l’ennesima volta, Sergio Perez dimostra di che pasta non è fatto, alimentando tutti i dubbi della Red Bull nei suoi confronti. Ancora una volta, compromette la sua corsa già al sabato, con un errore da principiante a Copse che lo porta in ghiaia, provocando un’altra esclusione in Q1. La gara, poi, è una via Crucis notevolmente indirizzata dalla scelta folle di anticipare la sosta per montare le intermedie, quando la pioggia non è ancora così intensa. Così è difficile pensare di mantenere il sedile.
    VOTO 3 ALLA FERRARI, CHE NON SA CHE PESCI PRENDERE
    Eccola qui, come di consueto, da 17 anni a questa parte: la crisi Ferrari. Gli sviluppi post-Barcellona hanno fatto cilecca, inducendo gli uomini di Maranello a tornare alla versione post-Imola. Il bouncing così accentuato nelle curve veloci ha reso impossibile andare avanti sulla versione Evo-2, riproponendo la vettura vista fino al Canada. Una dichiarazione di resa, che ha già fatto la sua vittima: Enrico Cardile. L’ormai ex dt ferrarista ha rassegnato le dimissioni, nonostante comunque fosse ormai definito il passaggio in Aston Martin. La rivoluzione di Fred Vasseur è tutt’altro che finita, nonché tutt’altro che vicina a finire. E non è detto che sia possibile portarla a termine. LEGGI TUTTO

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    F1, UFFICIALE: Enrico Cardile lascia la Ferrari, con effetto immediato

    credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La Scuderia Ferrari ha comunica oggi che Enrico Cardile ha lasciato l’azienda e con essa la posizione di Direttore Tecnico Area Chassis.
    L’ingegnere – si legge nel breve comunicato stampa Ferrari – in Ferrari da quasi due decenni, ha presentato le sue dimissioni e pertanto, con effetto immediato, l’Area Chassis viene affidata ad interim al Team Principal, Frederic Vasseur.
    La nota della Scuderia di Maranello si conclude con il ringraziamento da parte di tutto il Team a Enrico Cardile per i tanti anni di costante impegno.

    Cardile paga forse la scarsa competitività della SF-24, soprattutto a valle degli aggiornamenti introdotti nel corso dell’anno e che, di fatto, non hanno permesso alla Ferrari di restare nel gruppo dei migliori. La destinazione più probabile per Cardile è l’Aston Martin e la sua uscita è un’ulteriore conferma dell’arrivo di Adrian Newey a Maranello. LEGGI TUTTO

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    Colpo di scena, Cardile lascia Ferrari

    Corriere dello Sport.itABBONATI LiveABBONATI Leggi il giornaleCercaAccediCorriere dello Sport.it LiveABBONATILeggi il giornaleCercaAccediFormula 1Ribaltone dopo le voci smentite e ora confermate: il d.t. ha firmato con Aston Martin. Lascia una Ferrari all’anno zero. Interim a Vasseur© LEGGI TUTTO

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    Il durissimo sfogo di Leclerc: “Ferrari, un incubo: gara buttata nel c…o”

    “È un incubo da tre o quattro gare ormai. Dobbiamo uscire da questa situazione”. Al termine del Gran Premio della Gran Bretagna, che ha chiuso in 14esima posizione, Charles Leclerc è durissimo con il Team Ferrari. “Con la squadra non ci siamo trovati sul tirming del pit stop, la strategia aggressiva non ha funzionato e sono dovuto rientrare. Abbiamo buttato la gara nel cesso. Forse avremmo potuto prendere decisioni migliori”, ha dichiarato al termine del Gran Premio di Silverstone. LEGGI TUTTO