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    Rivivi la diretta MotoGp Mugello: la Sprint Race con Bagnaia e gli altri

    16:30

    Alex Marquez: “Domani voglio fare ancora meglio”

    “Ci ho provato sin dall’inizio a lottare con Marc, ma ho avuto un po’ di problemi al posteriore. Comunque è andata bene”. Così Alex Marquez dopo la Sprint Race del Gran premio del Mugello, dove è arrivato secondo dietro il fratello Marc e davanti a Francesco Bagnaia. “In curva forse ho spinto un po’ troppo – ha aggiunto – ma ci ho provato. Sono molto contento della Sprint, domani c’è la lunga e cercheremo di fare meglio”.

    16:16

    Brignone al Mugello: le sue parole

    “Sto sempre meglio. Le mie condizioni stanno migliorando in fretta. Il nostro motore sono le gambe e sto scoprendo un nuovo mondo in questi mesi. Da quanto mi sono fatta male ho cercato di vivere bene la mia vita e di apprezzare tutti i miglioramenti che faccio ogni giorno”. Queste le parole, ai microfoni di Sky, di Federica Brignone, campionessa in carica nella Coppa del Mondo generale di sci alpino, direttamente dal circuito del Mugello. Qui tutta l’intervista.

    15:58

    La delusione di Bagnaia

    “Onestamente mi sento amareggiato, avrei voluto lottare per la vittoria. Ma in questa stagione non riesco a fare quello che vorrei”. Così Francesco Bagnaia dopo la Sprint del Gran premio del Mugello vinta da Marc Marquez. “Cercherò di lavorare duramente per progredire e migliorare”, ha aggiunto il pilota italiano, arrivato terzo. 

    15:45

    MotoGp Sprint, il resoconto

    Sul circuito del Mugello Marc Marquez, nonostante un problema in partenza, risale dalla quinta alla prima posizione in due giri e batte il fratello Alex (Ducati Gresini). Completa il podio al terzo posto Pecco Bagnaia (Ducati), appena davanti a Maverick Vinales (Ktm Tech3). A seguire tris di italiani con Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46) quinto, Marco Bezzecchi (Aprilia) sesto e Franco Morbidelli (Ducati VR46) settimo. Cadute per le Ktm di Pedro Acosta e Brad Binder.

    15:34

    Marquez re delle Sprint

    Nona vittoria Sprint (ottava quest’anno). Dalla sua prima vittoria Sprint ad Aragon l’anno scorso, ne ha vinte la metà: 9 su 18. Non vinceva al Mugello dal 1° giugno 2014 (vinse il GP top-class davanti a Lorenzo e Rossi: 11 anni e 20 giorni). Lo riporta Sky Sport.

    15:22

    Sprint Mugello, vince Marc Marquez

    Marc Marquez vince la Sprint al Mugello. Alex Marquez secondo, terzo Bagnaia. 4° Vinales, poi Di Giannantonio, Bezzecchi e Morbidelli

    15:22

    Sprint verso la fine

    Bagnaia ha mollato, impossibile recuperare Alex. E attenzione a Vinales, che prova ad avvicinarsi a Pecco in questo finale.

    15:15

    Marquez sempre in testa, Bagnaia insegue

    Marc Marquez sempre in testa, Alex dietro. Pecco terzo e vicino alla coppia di testa. Dietro Vinales è sempre quarto, poi Di Giannantonio e Morbidelli. Giro 5, occhio alla pioggia.

    15:09

    Marquez di nuovo in testa

    Sorpasso perfetto di Marc su Alex ad inizio giro 4. Il numero 93, dopo una partenza sbagliata, è di nuovo in testa.

    15:08

    Comandano i Marquez

    Giro 3: Alex Marquez e Marc Marquez tentano la fuga. Bagnaia insegue, poi Quartararo, Vinales, Di Giannantonio, Morbidelli e Bezzecchi.

    15:06

    Duello a tre: Bagnaia-Alex Marquez-Marc Marquez

    Che duello Bagnaia-Alex Marquez: i due si toccano alla staccata di inizio giro. Caduto Acosta. Intanto Bagnaia ora è terzo.

    15:04

    Scatta la Sprint del Mugello

    Partiti! Bagnaia subito in testa, Marquez parte malissimo. Subito caduta per Zarco e Binder. Bandiera gialla nel primo settore. Alex Marquez secondo, il fratello è terzo.

    14:56

    Pochi minuti al via, fa caldissimo

    Temperature molto alte al Mugello e piloti continuamente “rinfrescati” con acqua fresca. Ci saranno da compiere 11 giri in questa sprint. Tanta gente sugli spalti.

    14:35

    Sarri al Mugello: “Acosta mi dà gusto”

    C’è anche Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ospite al Mugello. A Sky Sport le sue parole: “Abito qui vicino, gioco in casa. La MotoGp l’ho sempre seguita. Acosta è un pilota che mi dà gusto. Mi sembra uno da un futuro importante. Ma tifo comunque i piloti italiani. Il derby? Roba grossa, pesante per la settimana prima e per quella dopo. Qui c’è un’atmosfera bellissima, si percepisce e si respira”. Qui tutte le sue parole.

    14:21

    Bagnaia c’è e sogna una vittoria

    Marc Marquez si porta a casa la pole con il nuovo record della pista in 1:44.169 a precedere di 0.059 Francesco Bagnaia. Il torinese è vicinissimo alla prestazione dell’altro pilota Ducati. Sarà battaglia vera.

    14:02

    I numeri di Marquez

    Come detto, quella di oggi è la pole numero 100 per Marc Marquez in tutte le classi. La 72esima in MotoGp e la sesta da inizio stagione. Numeri incredibili.

    13:47

    La griglia di partenza della Sprint

    Marc Marquez ha centrato la 100esima pole position in carriera. Bagnaia c’è: secondo. Terzo Alex Marquez. Dalla seconda fila partono Quartararo, Vinales e Morobidelli.

    13:45

    MotoGp, al Mugello in scena la Sprint

    Si parte alle 15 sul bellissimo circuito italiano. Marc Marquez in pole, Bagnaia subito dietro.

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    Gp del Mugello, pole position e record della pista per Marc Marquez: Bagnaia secondo

    Marc Marquez ha portato a casa la pole position nel Gran Premio d’Italia. Al Mugello, il pilota della Ducati ha chiuso con il tempo di 1’44”169, facendo registrare il record della pista e battendo il precedente primato che Jorge Martin aveva ottenuto lo scorso anno. Lo spagnolo ha preceduto Pecco Bagnaia (distante 59 millesimi) e il fratello Alex, a 83 millesimi. Per l’otto volte campione del mondo si tratta della centesima pole position ottenuta in carriera. Fabio Quartararo ((che ieri è stato protagonista di una rovinosa caduta alla curva Materassi), ha chiuso quarto, davanti a Vinales, Franco Morbidelli e Fabio Di Giannantonio. LEGGI TUTTO

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    “Effetto Mugello”: Pecco Bagnaia adesso c’è

    TORINO – “Effetto Mugello, chiamiamolo così”. Pecco Bagnaia sorride. Finalmente. Anche se soltanto quattro ore prima imprecava contro la moto e discuteva animatamente nel box. Roba da Dottor Jekyll e Mr. Hyde. Che poi è quello che prova quando pensa all’amata GP24 e quando sale sulla mai gradita GP25. The Dark Side del Pianeta Rosso, con il leader di questi anni in grande difficoltà (-93 nella classifi ca mondiale) e LEGGI TUTTO

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    Romana Auto: Pionieri della Mobilità Green con il Progetto Incentivi

    Da sempre Romana Auto si propone come un partner affidabile per guidare gli automobilisti verso scelte consapevoli e vantaggioseIn questo scenario complesso, Romana Auto si propone come un partner affidabile per guidare gli automobilisti verso scelte consapevoli e vantaggiose. Attiva dal 1962, questa concessionaria rappresenta una delle realtà più consolidate nel panorama automobilistico romano, con una presenza capillare sul territorio grazie alle sue quattro sedi: a Roma in Piazza della Radio 35, ad Albano Laziale in Via Quarto Negroni 13, a Viterbo in Via dell’Industria 46 e l’ultima aperta in Via della Magliana 309. Romana Auto ha costruito nel tempo una solida reputazione, distinguendosi per la professionalità del servizio e per l’ampiezza dell’offerta. Specializzata nella vendita di auto dei marchi del Gruppo Stellantis, come FIAT, Lancia, Citroën, Alfa Romeo, Jeep e Abarth, la concessionaria propone anche modelli di altri importanti brand come Toyota, Volkswagen, Renault, Smart, Ford MG, DR e Hyundai. Un punto di forza particolare è rappresentato dal più grande stock di auto usate e a KM 0 disponibile nella Capitale, che permette di soddisfare le esigenze di una clientela variegata, con diverse possibilità di budget e preferenze. Ma ciò che veramente distingue Romana Auto è la capacità di offrire non solo veicoli, ma soluzioni complete di mobilità, comprensive di finanziamenti personalizzati, servizi post-vendita e coperture assicurative. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, il dopo-Vasseur potrebbe essere affidato a Coletta, secondo La Gazzetta dello Sport

    Vasseur – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il condizionale è d’obbligo e lo usa anche Luigi Perna, giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport‘ quando, in un articolo su Gazzetta.it ha parlato del dopo-Vasseur, facendo il nome del suo possibile successore. Si tratterebbe di Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance e Corse Clienti, alla guida del programma WEC che ha recentemente visto la Ferrari trionfare alla 24 Ore di Le Mans per la terza volta consecutiva.
    Perna ha sottolineato come a Maranello siano arrivati o passati grandi talenti, come Aldo Costa, poi passato in Mercedes oppure Andrea Stella, ora Team Principal in McLaren. Oltre a questi si fanno altri nomi come quelli di James Allison e Simone Resta, anch’essi passati da Maranello alla corte di Toto Wolff.
    Un primo interrogativo che però il giornalista di Gazzetta si pone è il seguente: “Sarà in grado (Coletta, ndr) di sbrogliare la matassa rossa?”. Già perchè Perna pone l’accento su un groviglio di cose che a Maranello sono il vero problema, al di là dell’uomo che giuda il Reparto Corse.
    Secondo quanto riportato da Perna, Coletta avrebbe già ricevuto una proposta dal presidente John Elkann e sarebbe anche in procinto di accettare. Raccogliere il testimone di Vasseur non sarà facile ma forse potrebbe essere solo questione di tempo.

    Leggi l’articolo completo di Luigi Perna su Gazzetta.it.
    Se invece vuoi approfondire la Crisi Ferrari e comprendere i preoccupanti segnali che arrivano da Maranello e cosa potrebbe servire invece alla Ferrari per tornare a vincere, ti invitiamo a leggere questo nostro articolo di approfondimento. LEGGI TUTTO

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    F1, Crisi Ferrari: dai preoccupanti segnali a cosa potrebbe servire per tornare a vincere

    Dopo dieci Gran Premio disputati, la crisi della Ferrari è sempre più evidente. La monoposto non è performante, i piloti sono delusi, il team principal comunica in maniera sempre uguale e ultimamente anche un po’ “scomposta”. La direzione tecnica sembra smarrita, i risultati non arrivano e come uscire dal tunnell sembra sia un qualcosa di ancora non noto! Il problema non è e non può essere solo Fred Vasseur. Analizziamo allora cosa potrebbe servire davvero a Maranello per tornare alla vittoria, prima in pista e poi nei mondiali piloti e costruttori.Leclerc, Vasseur e Hamilton – Credits: Ferrari

    Crisi Ferrari: i 5 segnali preoccupanti che arrivano da Maranello
    Proviamo a pensare e ad elencare almeno cinque segnali della crisi della Scuderia del Cavallino Rampante.
    1. Nessun vero sviluppo in 10 gare sulla SF-25, se non il lavoro sull’ala anteriore per il rispetto della direttiva tecnica sulla flassibilità dei profili alari.
    2. Hamilton che dichiara di non sapere se e quando ci saranno sviluppi e si chiede anche, davanti a microfoni e telecamere, perché non ci siano ancora stati degli aggiornamenti sulla monoposto!
    3. Leclerc continua a giurare amore eterno alla Ferrari ma il suo volto e i suoi occhi non sono certo quelli del giovane innamorato che ha le farfalle nello stomaco e non vede l’ora di abbracciare la sua rossa dolce metà! Al contrario, il monegasco non riesce più a nascondere tutta la sua frustrazione per l’ennesimo anno, il settimo da quando è arrivato in Ferrari, senza alcun titolo.
    4. Il Vasseur pensiero è stato chiaro sin dai test in Bahrain a inizio anno: prima di portare sviluppi alla monoposto, occorreva estrarre tutto il potenziale della SF-25. Ora, le tre giornate di test e ben 10 fine settimana di gara, dovrebbero essere serviti per questo e invece no! La SF-25 continua ad essere una monoposto lenta, critica da mettere a punto, difficile da guidare e ha dimostrato anche di non reggere, né in qualifica, né in gara il ritmo degli avversari, siano essi McLaren, Mercedes o Verstappen.
    5. Altro segnale preoccupante è la via smarrita, alla fine di un ciclo tecnico e in pochissimi mesi. Solamente a dicembre 2024 la Ferrari SF-24 era la seconda forza in pista, con prestazioni molto vicine alla McLaren. A fine mondiale, i 14 punti di ritardo dal team inglese campione del mondo erano un ottimo auspicio per il 2025. I cambiamenti radicali ad un ottimo progetto, unito a un salto in avanti di McLaren – diciamolo – hanno fatto il resto. La nuova sospensione anteriore, unita ad un progetto un po’ troppo conservativo e privo di una programmazione degli sviluppi, hanno fatto in modo che che la Ferrari sia passata da seconda a quarta forza, nel giro di pochi mesi. Hai voglia quindi a voler estrarre potenziale e ricercare weekend perfetti quando poi gli altri top team fanno altrettanto e, a questo, aggiungono anche gli sviluppi, come fatto da McLaren, Mercedes e, in minima parte, anche da Red Bull.

    Crisi Ferrari: il problema è Fred Vasseur?
    La risposta potrebbe essere sì, ma può essere solamente il Team Principal in carica da tre anni, l’unico problema di un team che non vince un mondiale piloti di Formula 1 dal 2007 e Costruttori dal 2008. Va rivoluzionato il modo di lavorare, per poter restare al passo con un Circus della Formula 1 che, in questi anni, è cambiato profondamente. Negli ultimi gioni, dopo l’articolo di Corriere e Gazzetta e le repliche di Vasseur, si è tornati a parlare di un polo Ferrari in Inghilterra, dove c’è un “distretto” molto specializzato e concentrato di scuderie che hanno fatto la storia di questo sport. Ma, è la sostituzione dell’attuale team principal oppure la via inglese la strada per la risoluzione dell’attuale crisi Ferrari? Sicuramente no ma può essere un tassello del mosaico della “Nuova era Rossa”.
    Cosa potrebbe servire per tornare a vincere?
    Proviamo allora ad elencare cinque punti che potrebbero servire alla Ferrari per tornare alla vittoria, prima in pista e poi nel mondiale piloti e costruttori.
    1. Occorre una condivisione chiara degli obiettivi, tra la proprietà e il Team (Principal)
    2. Occorre che il Team Principal abbia piena fiducia e un mandato completo ad agire, con poteri chiari e definiti. Non è un caso che questa figura apicale delle squadre, negli ultimi anni, si sia trasformata, andando in un ottica direttiva con poteri più allargati. Sia Toto Wolff che Chris Horner sono sia Team Principal che CEO del loro “Team”. Non è così per Vasseur che, oltre al ruolo di Team Principal, ricopre quello di Direttore Generale, con molte meno deleghe quindi dei suoi diretti “avversari”.
    3. Occorre un piano a medio-lungo termine che definisca obiettivi chiari e con la “libertà” di poter intervenire per rispettare tali target, nel momento in cui qualcosa non dovesse andare come previsto. La lentezza nel arrivare a prendere certe decisioni a Maranello, oggi è chiaramente un limite forte.
    4. Occorre un’organizzazione chiara e un organigramma altrettanto chiaro e semplice con i ruoli chiave impegnati internamente per il rispetto degli obiettivi.
    5. Occorre tornare a lavorare come un “Costruttore di Formula 1”, come una Scuderia Corse e non come un’Azienda dove le sovrastrutture e le troppe procedure possono solo portare allo stallo. Serve “inseguire” un modello di lavoro “agile” dove le decisioni possano essere prese rapidamente in modo che, altrettanto rapidamente, si possano mettere in lavorazione e in macchina dei correttivi. LEGGI TUTTO

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    Bagnaia, ultima chiamata al Mugello: punta il poker per cancellare il “doppio” 93

    Se non è l’ultima spiaggia, poco ci manca. Dopo qualche segnale positivo due settimane fa ad Aragon, il Mugello corre in soccorso di Francesco Bagnaia per provare a dare un senso a una stagione fin qui a dir poco negativa. Pecco conosce alla perfezione ed è a suo agio tra le curve e i saliscendi del circuito toscano, e il tifo della Tribuna Ducati crea l’atmosfera giusta per tentare l’impresa. Che si tratta di ultima chiamata lo ha ammesso lo stesso Bagnaia in LEGGI TUTTO

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    L’Italia dietro Bagnaia: “Il Mugello ci esalta”

    Livree speciali, caschi dedicati, attesa che si amplifica anche per la presenza degli amici e del proprio fans club. Ciò che vale per Pecco Bagnaia, vincitore delle ultime tre edizioni del Mugello e primo sfidante dei fratelli Marquez fin qui padroni del Mondiale, descrive la vigilia anche degli altri italiani che vedono nella tappa di casa una grande occasione. È il caso di Fabio Di Giannantonio e LEGGI TUTTO