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    Gp Olanda, incidente shock per Sargeant: Williams in fiamme, cosa è sucesso

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    F1, Wolff incassa il no di Verstappen. E Horner lo pizzica anche su Antonelli

    In Olanda è andato in scena l’ennesimo botta e risposta tra Toto Wolff e Chris Horner sul caso Max Verstappen. Il team principal Mercedes ha dichiarato di aver fatto un ultimo tentativo, durante l’estate, per portare via Max alla Red Bull. La replica di Horner: “Verstappen non è mai stato disponibile per Mercedes”.ZANDVOORT, NETHERLANDS – AUGUST 23: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Netherlands at Circuit Zandvoort on August 23, 2024 in Zandvoort, Netherlands. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202408230388 // Usage for editorial use only //

    Al rientro dalla pausa estiva, i rumors del Circus della Formula 1, sono ripresi esattamente da dove si erano “chiusi” a fine luglio. Ci riferiamo in particolare al tentativo, forse un po’ maldestro – e poi vi spiegheremo meglio perché – di Toto Wolff di portare Max Verstappen in Mercedes, strappandolo ai rivali di Red Bull.
    E’ da inizio stagione che, il numero uno del team delle Frecce d’Argento, parla della possibilità di ingaggiare il pilota olandese, al posto di Lewis Hamilton. Praticamente dal giorno dopo l’annuncio del passaggio del pilota inglese dalla Mercedes alla Ferrari, Wolff ha iniziato un costante e martellante dialogo con Jos Verstappen, papà di Max, per convincerlo che il “matrimonio” con il suo team fosse la scelta più giusta per loro.
    Il Team Principal austriaco ha cavalcato per mesi la vicenda Horner per convincere Max e il suo entourage che la scelta di lasciare Red Bull fosse quella giusta. Horner però, dal canto suo, ha fatto di tutto per esercitare ogni opzione possibile per trattenere il suo pilota e, alla fine, l’ha spuntata proprio lui.
    Il tentativo di Wolff di portare Verstappen in Mercedes, se ci pensiamo bene, è più che logico. Da un lato avrebbe avuto il pilota migliore oggi presente in Formula 1 e dall’altro avrebbe ulteriormente indibolito il team rivale, vincitore degli ultimi mondiali, sia piloti che costruttori. Ed è proprio per questo che il buon Toto non ha mai mollato, fino all’ultimo, la presa su Max e in particolare su Jos che ancora ha voce in capitolo nelle scelte del figlio.
    In tutta questa vicenda, un po’ troppo “sbandierata ai quattro venti” del paddock, c’è un punto critico che ora, che le possibilità di ingaggio per il 2025 sono definitivamente sfumate, diventerà un elemento di debolezza per Mercedes. L’aver tanto voluto Max e soprattutto aver recenetemente ancora dichiarato che restano delle opzioni per averlo nel 2026, non potranno che mettere dubbi sia sulla scelta di portare anzitempo Andrea Kimi Antonelli in Formula 1 nel 2025 sia nella testa di George Russell che si sentirà perennemente in discussione.
    Ci riferiamo al fatto che l’anno prossimo, il pilota inglese, sarà affiancato da un giovanissimo fortemente voluto da Wolff, il quale farà di tutto per metterlo nelle migliori condizioni per fare bene. Inoltre, nel momento in cui ci dovesse essere la possibilità di ingaggiare uno come Verstappen, secondo voi, uno come Toto sceglierà di tenere Russell oppure il suo pupillo Antonelli?

    Insomma, il grande Toto, secondo chi vi scrive, questa volta non ha brillato in stategia. Sarebbe stato forse meglio mantenere le trattative con Max un po’ più “segrete”, anziché parlarne continuamente per poi incassare una “sonora sconfitta”.
    WOLFF, VERSTAPPAN E LE ULTIME DICHIARAZIONI DEL TEAM PRINCIPAL MERCEDES
    Stando a quanto riportato dall’edizione italiana di Motorspost.com, in Olanda, Wolff ha dichiarato: “Per tutto l’arco dell’anno ho pensato che ci fosse la finestra per prendere Max, che potesse esserci la possibilità. Insomma, che non fosse impossibile”.
    Il team principal della Mercedes ha poi anche aggiunto: “In estate ho provato a portare Max in Mercedes ma siamo giunti insieme alla conclusione che non dovevamo aspettare che succedesse qualcosa prima di impegnarci per il 2025, ma continuare il nostro lavoro”.
    Chiusa ogni possibilità per il 2025, Wolff non molla l’osso e guarda già al 2026, sempre per la gioia dei piloti che correranno con lui il prossimo anno: “In qualche modo ho la sensazione che le strade di Mercedes e Verstappen si incroceranno. Ma non so quando questo possa accadere. Che sia il 2026? Non lo so ancora”.
    Tra qualche giorno, come già anticipato, è atteso l’annuncio di Antonelli in Mercedes per il prossimo anno. Ma dopo le ennesime parole di Wolff, la scelta fin troppo anticipata di portare il giovanissimo pilota italiano in Formula 1 ad appena 18 anni compiuti, suona un po’ come un’opzione B.
    WOLFF, VERSTAPPAN E LA REPLICA DI HORNER
    Su tutto questo, ovvero sia su Max che su Kimi, è intervenuto anche Horner che, come al solito, non disdegna di rispondere per le rime agli altri team principal. Intervistato dagli inglese di Sky Sports, il numero uno di casa Red Bull Racing ha dichiarato fermamente di non temere in alcun modo di poter perdere Verstappen: “La situazione è chiara: abbiamo ripetuto per tutto l’anno che sappiamo bene la tipologia di accordo che abbiamo con Max. E Max sa anche che tipo di contratto ha con noi. Quel che posso dire è che non è disponibile per Mercedes e non lo è mai stato. Sono sicuro che Mercedes abbia valutato le opzioni piloti a sua disposizione. E se sceglieranno Antonelli, bisognerà elogiarli per il rischio che si prendono con un pilota così giovane”. LEGGI TUTTO

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    F1, La Ferrari a Zandvoort senza aggiornamenti ma con fiducia

    “Ogni piccolo dettaglio sarà cruciale, soprattutto in qualifica. Come al solito ci concentreremo su noi stessi cercando di estrarre il massimo del potenziale dal nostro pacchetto, che in altre parole significa essere in grado di trovare la miglior messa a punto ma anche identificare le scelte giuste nei momenti decisivi, in qualifica come in gara, sia da parte del muretto che dei piloti”.
    credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Queste le parole del team principal della Ferrari Frederic Vasseur alla vigilia delle prime prove libere del Gran Premio d’Olanda, al ritorno dalla pausa estiva. Ma dove eravamo rimasti? A Spa-Francorschamps la Rossa aveva confermato una crisi di prestazione in gara che l’ha relegata ormai al ruolo di quarta forza, anche dietro ad una ritrovata Mercedes, forse il team più in forma del momento.
    Su una pista lenta come quella di Zandvoort, però, la SF-24 può trovarsi a suo agio: d’altronde il ricordo di Montecarlo, circuito simile a quello olandese, è ben presente nella memoria. Ma erano altri tempi, quelli in cui la Ferrari sembrava poter lottare per il titolo. Poi la McLaren e la Mercedes sono tornate ai vertici, superando una Rossa in crisi di aggiornamenti.
    Ancora una volta, anche nel 2024, le novità tecniche portate dalle squadre durante la stagione, hanno fatto e stanno facendo la differenza. Su questo tema, la squadra è ancora debole, considerando la velocità alla quale i team inglesi stanno viaggiando.

    Nei giorni scorsi si era parlato di un nuovo fondo da portare in casa di Max Verstappen, ma così non sarà. Vasseur e i suoi punteranno su quella tanto agognata ottimizzazione del pacchetto a disposizione che spesso non è andata a buon fine. Ma magari la pausa estiva è servita a schiarirsi le idee. E a capire quello che doveva essere capito, per poi indirizzare nel modo corretto lo sviluppo di questa macchina e di quella del 2025. La prima Ferrari di Lewis Hamilton.

    Gli appuntamenti di oggi in pista, prevedono quanto qui sotto riportato. Tutti questi eventi sono riferiti alla programmazione TV di Sky Sport F1.
    Venerdì 23 agostoOre 10.05: F1 Academy – Prove libere 1Ore 12.15: Paddock LiveOre 12.30: F1 – Prove libere 1Ore 13.30: Paddock LiveOre 13.55: Porsche Supercup – Prove libereOre 15.45: Paddock LiveOre 16.00: F1 – Prove libere 2Ore 17.00: Paddock LiveOre 17.25: F1 Academy – Prove libere 2Ore 18.15: Paddock LiveOre 18.45: conferenza stampa Team Principal (differita) LEGGI TUTTO

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    Freni asimmetrici in F1: cosa sono e perché se ne parla

    Fretanta e freni asimmetrici in Formula 1: che cosa sono e perché se ne parla, alla vigilia del Gp d’Olanda F1 2024. La nostra analisi.SPA, BELGIUM – JULY 26: Max Verstappen of the Netherlands driving the (1) Oracle Red Bull Racing RB20 on track during practice ahead of the F1 Grand Prix of Belgium at Circuit de Spa-Francorchamps on July 26, 2024 in Spa, Belgium. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202407260832 // Usage for editorial use only //

    Durante la pausa estiva, su diversi siti che trattano di Formula 1, si è cominciato a parlare di freni asimmetrici, di frenata asimmetrica e di presunte irregolarità del team Red Bull. Alcuni hanno anche attribuito ai “chiarimenti” in materia da parte della FIA, il calo di competitività del team austriaco.
    Proviamo a fare chiarezza, spiegando prima di tutto cosa si intende per freni asimmetrici, come può essere sviluppata una frenata asimettrica su una monoposto di Formula 1 e perché se ne parla così tanto. Tutto questo alla vigilia del Gran Premio d’Olanda a Zandvoort.
    Uno dei primi a darne “notizia” è stato Peter Windsor, noto giornalista britannico del Circus della Formula 1. Sul suo profilo ‘X’, il 15 agosto scorso, ha riportato quanto qui sotto, ovvero la possibilità che Red Bull utilizzasse un sistema di frenata asimmetrica.
    Freni asimmetrici: il tweet di Windsor

    Looks as though RBR might have been running a clever rear cross-brake inertia valve before they were obliged to remove it before Miami. This could explain Max’s RR brake drama in MEL and his turn-in grief since China. @mollym_o @Racingnews365c @CameronF1TV @mrabdullahcelik pic.twitter.com/C1aa21NFHR
    — Peter Windsor (@PeterDWindsor) August 15, 2024

    Il giornalista inglese è stato molto chiaro e diretto. “Sembra che la RBR (Red Bull Racing, ndr) abbia utilizzato una valvola inerziale intelligente per i freni posteriori (rear cross-brake inertia valve) prima di essere obbligata a rimuoverla prima di Miami”.
    Windsor ha poi anche aggiunto: “Questo potrebbe spiegare i problemi ai freni di Max a MEL (Melbourne, ndr) e le difficoltà in curva dopo la Cina”.
    Tutto questo 15 giorni dopo le precisazioni della Federazione, risalenti al 31 luglio. La FIA aveva infatti diramato una modifica al regolamento tecnico, in particolare proprio all’articolo 11.1.2 sugli impianti frenanti. All’articolo originario “Il sistema frenante deve essere progettato in modo che, all’interno di ciascun circuito, le forze applicate alle pastiglie dei freni siano della stessa entità e agiscano come coppie opposte su un determinato disco del freno“, è stata aggiunta un’importante precisazione. “È vietato qualsiasi sistema o meccanismo che possa produrre sistematicamente o intenzionalmente coppie frenanti asimmetriche per un dato asse“.
    Per fare forse ulteriore chiarezza, la FIA avrebbe recentemente fatto sapere che nessuna squadra avrebbe utilizzato i freni asimmetrici e che il cambio di regolamento tecnico sia dovuto ad un riordinando delle regole, in vista del mondiale F1 2026.
    Un portavoce della FIA, stando a quanto raccolto da Motorsport.com, avrebbe confermato quanto sopra riportato: “Non è vero che un team possa aver utilizzato un sistema del genere”.
    Cosa si intende esattamente per freni asimmetrici
    Al di là di tutto quanto successo, la FIA ha comunque espressamente messo al bando l’installazione sulle monoposto di sistemi che siano in grado di realizzare una coppia frenante asimmetrica. Ma cosa si intende esattamente per freni asimmetrici?
    Per frenata asimettrica si intende una soluzione tecnica per permettere alla ruota di un asse (anteriore o posteriore) di frenare di più rispetto all’altra ruota dello stesso asse. In particolare, se pensiamo alle due ruote dell’asse posteriore, in una curva verso destra, poter disporre di un sistema del genere, può voler dire avere un vantaggio in inserimento e poi conseguentemente in percorrenza. In questo specifico esempio, la ruota di destra risulterebbe più frenata rispetto a quella di sinistra, consentendo un approccio alla curva ottimale. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc a Beyond The Grid parla del suo futuro e di Hamilton [ PODCAST ]

    Alla vigilia del Gran Premio d’Olanda, Charles Leclerc, intervistato da Tom Clarkson a ‘Beyond The Grid’, il podcast di F1.com, ha parla dell’arrivo di Lewis Hamilton, del suo futuro in Ferrari e di molto altro ancora.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Qatar Airways Austrian Grand Prix 2024, 11th round of the 2024 Formula One World Championship from June 28 to 30, 2024 on the Red Bull Ring, in Spielberg, Austria – Photo Antonin Vincent / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Charles Leclerc ha goduto di molti successi con la Ferrari e, nonostante il recente calo di prestazioni della squadra dopo un promettente inizio del 2024, crede di poter ancora diventare un campione del mondo con l’iconica Scuderia di Maranello.
    Nell’ultimo episodio di Beyond The Grid, il monegasco ha affrontato i risultati deludenti della Ferrari nelle ultime gare e ha provato a spiegare la difficoltà nel trovare consistenza con l’attuale generazione di vetture.
    CHARLES LECLERC E LA VITTORIA A MONACO
    Leclerc ha racconta al conduttore Tom Clarkson come riesce a mantenere l’ottimismo in una stagione di gare particolarmente combattute, soffermandosi sull’emozione della sua vittoria rivoluzionaria al Gran Premio di Monaco, dove è diventato il primo pilota monegasco a vincere la gara di casa.
    CHARLES LECLERC SU LEWIS HAMILTON
    Leclerc ha inoltre spiegato anche la sua natura autocritica, i rapporti positivi con i compagni di squadra dentro e fuori la pista e come trascorre il tempo lontano dai weekend di gara. Anche l’arrivo di Lewis Hamilton alla Ferrari è all’ordine del giorno: Leclerc spiega come può imparare dal sette volte campione del mondo e come è entusiasta di sviluppare un’amicizia più stretta con lui.
    Inoltre, ilmonegasco ha parlato del marchio di gelati LEC, di Leo, il bassotto che gli ha cambiato la vita, e delle sue aspirazioni per il futuro campionato.

    Per ascoltare l’episodio di questa settimana di Beyond The Grid, è sufficiente premere il tasto play del lettore audio qui sotto o cliccare qui per ascoltare tramite la vostra piattaforma podcast preferita.
    F1, Leclerc a Beyond The Grid [ PODCAST ] LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur a piloti e muretto: “Fate le scelte giuste nei momenti decisivi”

    E’ un Fred Vasseur molto chiaro e diretto, quello che si appresta al ritorno in pista, dopo la pausa estiva. Per il Gp d’Olanda il messaggio è ai suoi piloti e al muretto box. Le parole di oggi del Team Principal Ferrari.Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La pausa estiva del Circus della Formula 1 è finita. Anche se è tempo di chiudere gli ombrelloni, la Scuderia Ferrari e tutti gli altri 9 team F1 sono nuovamente a bordo spiaggia, ma per scendere in pista, sulla pista olandese di Zandvoort, letteralmente a due passi del Mare del Nord.
    Si tratta della gara numero 15 della stagione, la 33esima edizione del Gran Premio d’Olanda, tutti andati in scena su questo piccolo circuito.
    E, proprio alla vigilia del Gp d’Olanda, Fred Vasseur ha rilasciato le prime dichiarazioni per la Ferrari, dopo la lunga sosta di agosto: “Siamo arrivati alla pausa estiva con il Gran Premio del Belgio nel quale come squadra abbiamo complessivamente mostrato una buona prestazione, conquistando la pole position e un piazzamento da podio con Charles, risultati che ci hanno dato fiducia. Ripartiamo da Zandvoort, un circuito completamente diverso da Spa-Francorchamps, corto, stretto e tortuoso nel quale sarà fondamentale ogni piccolo dettaglio, soprattutto in qualifica visto che superare è veramente difficile”.
    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ripete quanto abbiamo già sentito più volte, nel corso di questa stagione: “Come al solito ci concentreremo su noi stessi cercando di estrarre il massimo del potenziale dal nostro pacchetto, che in altre parole significa essere in grado di trovare la miglior messa a punto ma anche identificare le scelte giuste nei momenti decisivi – in qualifica come in gara – sia da parte del muretto che dei piloti”.

    Vasseur: Mi aspetto una lotta sul filo dei centisimi
    Vasseur, riprendendo anche quanto detto qualche giorno fa a formula1.com, ha voluto ricordare come i distacchi con i rivali siano davvero ridotti, soprattutto su un circuito corto come Zandvoort: “Conoscendo i valori in campo questa stagione, e considerate le caratteristiche della pista è lecito attendersi una lotta sul filo dei centesimi”. LEGGI TUTTO

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    Historic Minardi Day: i nomi dei protagonisti del Motorsport

    Foto Gruppo 2023: Historic Minardi Day

    Saranno oltre trenta tra campioni e protagonisti del Motorsport che nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 agosto arriveranno all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, in occasione dell’ottava edizione dell’Historic Minardi Day.
    Sarà un’occasione per incontrare personaggi che hanno scritto pagine importanti del motorsport mondiale e che da sempre sono legati al mondo Minardi, non facendo mancare la loro presenza all’Historic Minardi Day: gli Ingegneri Aldo Costa, Gabriele Tredozi, l’AD Aprilia Massimo Rivola, Alessandro Nannini, Andrea Levy, Arturio Merzario, Benito Battilani, Beppe Gabbiani, Carlo Facetti, Fabio Babini, Francesco Bergami, Frits Vaan Eerd, Fulvio Maria Ballabio, Gabriele Lancieri, Gianni Giudici, Giorgio Francia, Giovanni Lavaggi, Lamberto Leoni, Luca Badoer, Marco Antonelli, Marco Apicella, Massimo Ciccozzi, Miguel Angel Guerra, Pietro Corredig e Sonia Borghese, Nicolò Piancastelli, Pierluigi Martini, Paolo Delle Piane, Raffaele Giammaria, Riccardo Patrese, Roberto Farneti, Roberto Ravaglia, Sergio Campana, Siegfried Stohr, Thierry Boutsen e Thomas Biagi.
    Tra i protagonisti anche il noto disegnatore e vignettista “Matitaccia” Giorgio Serra e i giovani Andrea Kimi Antonelli e Brando Badoer.

    Historic Minardi Day: curiosità
    Sono stati diversi gli ex-piloti che sono tornati ad indossare tuta e casco in occasione dell’Historic Minardi Day. Tra gli altri, nel 2017 Emanuele Pirro si era messo al volante, per la priva volta, della Minardi M189, Gaston Mazzacane è tornato al volante della “sua” Minardi M02 con Gian Carlo Minardi impegnato a sua volta a guidare la M192-Lamborghini.
    Nell’edizione del 2018 l’allora direttore tecnico della Mercedes AMG F1, Aldo Costa, aveva portato in pista la Mercedes W04. Nel 2020 Riccardo Patrese aveva scaldato i cuori dei tantissimi appassionati presenti tornando al volante della “sua” Williams FW14 del 1991.
    Nel 2023 Thierry Boutsen ha emozionato il pubblico scendendo in pista a bordo della Ferrari 312 T5 #2 ex-Gilles Villeneuve, l’Ingegnere Gabriele Tredozi era alla guida della Minardi PS04B, l’Ing. Aldo Costa si è calato nell’abitacolo della Dallara Stradale EXP così come il campione del mondo di rally Miki Biasion, Gianni Morbidelli al volante della Minardi M189 di Pierluigi Martini, Miguel Angel Guerra al volante della March 761 ex-Vittorio Brambilla alternandosi con Roberto Farneti, Arturio Merzario è tornato al volante della Lucchini Alfa Romeo (Scuderia del Portello). Immancabile la presenza in pista di Pierluigi Martini, accompagnato dalla sua Minardi M189, dalle Tyrrell P3402 e P34/05 perfettamente restaurate, dalla Ralt RT30 Ford-Cosworth e dalla Ferrari 126 C4 ex-Michele Alboreto del 1986.
    Info Historic Minardi Day
    I biglietti sono acquistabili su ticketone.it, nei punti vendita autorizzati ticketone oppure presso le biglietterie dell’Autodromo. LEGGI TUTTO

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    F1 | Cosa attendersi dalla seconda parte di stagione?

    SPA, BELGIUM – JULY 26: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing laughs in the garage with Oracle Red Bull Racing Team Principal Christian Horner and Oracle Red Bull Racing Team Consultant Dr Helmut Marko during practice ahead of the F1 Grand Prix of Belgium at Circuit de Spa-Francorchamps on July 26, 2024 in Spa, Belgium. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202407260838 // Usage for editorial use only //Ci siamo: la pausa estiva è quasi finita, e tutti i team di F1 sono pronti a scendere in pista di nuovo a Zandvoort, per dare il via alla seconda parte di stagione. Il tracciato olandese farà da apripista ad una serie di Gran Premi fondamentali per la definizione di entrambe le classifiche. Cosa ci dobbiamo aspettare, dunque, da questo rientro, in particolare per quanto riguarda i quattro top team? Andiamo a vederlo insieme.
    Red Bull: urge ritrovare la rotta
    Guardando le graduatorie, verrebbe da dire che gli uomini di Christian Horner possano dormire sonni tranquilli, come avviene ormai da due anni a questa parte in F1. Bene, la realtà delle cose è però un tantino diversa, soprattutto dopo quanto visto nelle ultime uscite. Il team di Milton Keynes, infatti, oltre a fare i conti con il Sergio Perez di gran lunga peggiore mai visto all’azione, sembra aver perso quel vantaggio tecnico e prestazionale che aveva caratterizzato gli ultimi due campionati, e anche la parte iniziale della stagione 2024.
    La vittoria manca a Verstappen ormai da quattro gare, dal GP di Spagna di Barcellona; una pausa dalla conquista del primo gradino del podio che da tempo non vedevamo per il talento olandese. E proprio la gara di Zandvoort potrebbe rappresentare l’occasione più ghiotta per invertire la rotta e tornare alla vittoria. Da quando si è tornati tra le dune olandesi, il padrone di casa ha sempre dominato, e ora deve in qualche modo tentare di riportare in carreggiata un team che forse non ha più la solidità di un tempo, ma che ha comunque capacità, mezzi e tempo dalla sua parte.
    McLaren: limare le sbavature per essere al top
    Inutile girarci intorno più di tanto: la vettura al momento più performante in pista, su tutte le tipologie di tracciato, è la McLaren. Il team di Zak Brown capitanato da Andrea Stella ha fatto certamente un ottimo lavoro, mostrando in pista di avere un passo spesso inarrivabile anche da parte della Red Bull. La seconda parte di stagione deve per forza essere quella della consacrazione, della dimostrazione di poter lottare per il titolo F1 già a partire dal 2025.
    Per farlo, però, sono necessarie alcune migliorie da parte di Norris e Piastri, ma soprattutto da parte del team. Errori, sbavature, strategie non ideali non potranno più essere ammesse da Zandvoort in avanti. Solo due vittorie ottenute fino ad oggi, infatti, rappresentano un bottino troppo magro, e già dall’Olanda gli inglesi sono chiamati a rispondere presente. Anche perché dietro stanno arrivando di gran carriera le Frecce d’Argento.

    Mercedes: missione costanza di rendimento
    La squadra di Brackley è tornata al top. Chi pensava che la vittoria di Russell a Spielberg fosse un caso isolato da collegare al contatto Norris-Verstappen ha dovuto ricredersi in fretta. Toto Wolff e i suoi uomini hanno trovato il bandolo della matassa, e si stanno preparando nel migliore dei modi per il dopo-Hamilton. La doppietta negata a Spa ha comunque mostrato che le qualità per fare bene ci sono tutte, e che le sorprese con una coppia di piloti come il sette volte Campione del Mondo e George Russell sono sempre dietro l’angolo.
    Ora occorre capire se la Mercedes riuscirà ad essere competitiva su ogni tipo di pista, o se su layout particolari possa arrivare a soffrire in maniera pesante. Le sensazioni sono sicuramente positive al momento, ora per gli uomini in grigio si tratta più che altro di lavorare nella direzione prefissata, anche in ottica futura. L’annuncio di Antonelli è atteso per il weekend di Monza; una scommessa importante, che potrebbe avere l’effetto di un’ulteriore spinta anche per la seconda metà del 2024.
    Ferrari: dieci weekend per ribaltare la situazione
    Alzi la mano chi, dopo il weekend di Monte Carlo, si sarebbe aspettato una rossa quarta tra i top team e costantemente lontana dalle posizioni del podio. E invece è proprio così che è andata: dal trionfo casalingo di Charles Leclerc in poi tutto è andato completamente storto. Gli aggiornamenti portati a Barcellona hanno avuto effetti disastrosi, e il porpoising è tornato a fare capolino quando doveva ormai essere soltanto un vago ricordo.
    Che dire della Ferrari? Poco, se non che è giunto il momento di mettere un punto ad una situazione che rischia di diventare tragicomica, tra addii e arrivi mancati. Vasseur ha avuto la pausa estiva per riordinare un po’ le idee e un reparto tecnico quantomai in subbuglio, ma che ora deve trovare la soluzione per tornare ad essere una vettura almeno da podio. “Abbiamo capito cosa non ha funzionato”, ha detto Sainz dopo Spa. Sarà anche vero, ma l’ottimismo da un po’ è uno stato d’animo che fatica a circolare tra tifosi e uomini della Rossa. Zandvoort e Monza daranno già le risposte cercate: in Italia dovrebbero arrivare ulteriori aggiornamenti. Occorrono dieci weekend puliti per raddrizzare una stagione iniziata col piede giusto e poi inspiegabilmente disputata a passo di gambero. Più facile a dirsi che a farsi, guardando la situazione. LEGGI TUTTO