More stories

  • in

    Leclerc, la frase urlata al team radio dopo la pole Ferrari in Azerbaijan

    Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itLoginregistratiabbonatiLeggi il giornaleCorriere dello Sport.itABBONATI LiveABBONATI Leggi il giornaleCercaAccedi LEGGI TUTTO

  • in

    F1, GP Azerbaijan (FP3): Russell davanti a tutti ma sono in 8 per la pole

    2023 Singapore Grand Prix, Friday – Jiri Krenek – credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport mediaChe qualifica ci apprestiamo a vedere: anche in queste terze e ultime prove libere, l’equilibrio ha regnato sovrano, dimostrando che tutti e 4 i top team possono giocarsi la pole position con entrambi i piloti. Analizziamo la situazione di ognuno di essi: al primo posto c’è George Russell con 1:42.514, discreto nei primi due settori e sempre il più veloce nell’ultimo, quello dove la velocità di punta conta maggiormente. Modalità di motore già alta per lui?
    In seconda posizione Charles Leclerc che a Baku è nel salotto di casa sua; 13 millesimi lo distanziano da Russell, con un primo settore nettamente più veloce di tutti gli altri e qualcosa ancora da mettere apposto nel secondo settore guidato anche per via di un assetto più scarico. Terzo e quarto posto per le McLaren rispettivamente di Lando Norris e Oscar Piastri, a due decimi dalla vetta: la macchina di Woking è sembrata a suo agio praticamente in tutti i segmenti di pista, senza però brillare particolarmente in alcuno di essi. Ma sarà della partita.
    Quinto Max Verstappen a tre decimi e settimo Sergio Perez a mezzo secondo, con una Red Bull più carica delle altre macchine: il secondo settore, infatti, è quello dove la macchina campione del mondo in carica brilla, ma sarà abbastanza per la pole position? Difficile, ma attenzione alle mappature motore. Sesto Carlos Sainz a 4 decimi, con maggiori difficoltà rispetto al compagno di squadra mentre il pilota più deludente dei top team è sicuramente Lewis Hamilton che non riesce ad andare oltre la decima posizione, a 7 decimi dal compagno.
    Sorprendono le due Williams di Alex Albon e Franco Colapinto all’ottavo e nono posto, con un ottimo equilibrio generale sulla loro macchina. Da registrare in questa sessione, due interruzioni: la prima per un guasto sulla Alpine di Esteban Ocon e l’altra per un incidente, senza conseguenze per il pilota, alla prima curva del giovane Oliver Bearman sulla Haas. Appuntamento alle ore 14 per una qualifica che da tantissimo tempo non viveva un’incertezza tale. Non esistono favoriti, o per meglio dire, ne esistono ben 8. Preparate i pop corn.

    GP Azerbaijan (Baku) F1 2024: PROVE LIBERE III (FP3)

    # Pilota Team Tempo / Gap
    1 George Russell Mercedes 1:42.514
    2 Charles Leclerc Ferrari +0.013
    3 Lando Norris McLaren +0.223
    4 Oscar Piastri McLaren +0.235
    5 Max Verstappen Red Bull +0.348
    6 Carlos Sainz Ferrari +0.454
    7 Sergio Perez Red Bull +0.510
    8 Alexander Albon Williams +0.680
    9 Franco Colapinto Williams +0.724
    10 Lewis Hamilton Mercedes +0.787
    11 Fernando Alonso Aston M. +0.960
    12 Yuki Tsunoda RB +0.989
    13 Lance Stroll Aston M. +1.057
    14 Daniel Ricciardo RB +1.356
    15 Pierre Gasly Alpine +1.636
    16 Nico Hulkenberg Haas +1.650
    17 Valtteri Bottas Sauber +1.673
    18 Zhou Guanyu Sauber +2.355
    19 Esteban Ocon Alpine – –
    20 Oliver Bearman Haas – – LEGGI TUTTO

  • in

    SBK, a Cremona sarà spettacolo per il mondiale delle derivate

    Dopo aver corso a Misano nel mese di giugno, il mondiale Superbike tornerà ad ospitare un round in Italia nel fine settimana del 20-22 settembre in quella che sarà una novità assoluta per il campionato: il circuito di Cremona. Le derivate di serie torneranno così in Lombardia ad undici anni di distanza dall’ultima gara andata in scena a Monza, per quella che sarà la prima di cinque edizioni su uno dei tracciati più moderni dell’intero calendario. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Sainz: “A Baku speriamo di toglierci delle soddisfazioni”

    SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Qatar Airways British Grand Prix 2024, 12th round of the 2024 Formula One World Championship from July 5 to 7, 2024 on the Silverstone Circuit, in Silverstone, United Kingdom – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Cielo sereno, vento inusualmente assente e tasso di umidità molto alto. Così Baku ha accolto i piloti di Formula 1, tra cui anche Carlos Sainz: “Stiamo trovando temperature cui non siamo abituati da queste parti ma sono condizioni che possono contribuire a prepararci bene per la prossima gara a Singapore. Prima però speriamo di toglierci delle soddisfazioni”, ha detto lo spagnolo ai giornalisti nel paddock del Gran Premio dell’Azerbaijan.
    Il realismo del pilota spagnolo della Ferrari
    Sainz non si è sbilanciato sul weekend che attende la Scuderia Ferrari a Baku anche se la SF-24 non dovrebbe trovarsi male sugli oltre seimila metri del circuito azero: “Sulla carta mi aspetto che il nostro pacchetto sia competitivo, ma attendiamo di vedere come andremo nelle libere. A Monza abbiamo fatto un buon lavoro come squadra e sarà importante cercare di ripeterci anche qui dove con i muretti ogni errore rischia di essere pagato ancora più caro. La motivazione è alta e anche se realisticamente non credo che siamo i più veloci, sono convinto che la prestazione del team può sovvertire i valori definiti dalla performance pura delle varie vetture. Sono fiducioso che possiamo fare bene”.

    Baku, Sainz lancia uno sguardo al resto della stagione
    Sainz si è detto soddisfatto di come la SF-24 si sia comportata a Monza, ma lo spagnolo ha preferito non sbilanciarsi pensando all’ultima parte della stagione: “Bisogna affrontare una gara alla volta e per verificare pienamente l’efficacia delle nuove parti che abbiamo introdotto sulla nostra monoposto bisognerà aspettare la gara di Austin. Intanto noi continueremo a spingere al massimo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Rossi attacca Marquez: “Il pilota più sporco di sempre, lottò per farmi perdere”

    “Marc Marquez? Un pilota cattivo sportivamente, al limite dello sporco perché vuole vincere, di esempi di piloti così ce n’è tanti. Ma mai nessun fuoriclasse del Motorsport ha lottato per fare perdere un altro pilota”. Sono le parole durissime di Valentino Rossi. L’ex campione di MotoGp si è raccontato in una lunghissima intervista al podcast Mig Babol di Andrea Migno e Filippo Carlonie. Tra i tanti argomenti non è mancata la dolorosa stagione 2015, ovvero quella del ‘biscotto’ tra Marquez e il vincitore del mondiale di quell’anno, Jorge Lorenzo. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Vasseur: “A Baku voglio la perfezione. Morale alto, dopo la vittoria a Monza”

    Le parole del Team Principal della Ferrari, alla vigilia del Gran Premio dell’Azerbaijan a Baku e dopo la recente vittoria a Monza che ha dato morale a tutta la Scuderia di Maranello.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Vasseur: Morale alto ma sarà lotta a quattro
    “La pista cittadina di Baku – ha detto oggi Vasseur – unisce tratti molto veloci a sezioni particolarmente tortuose ed è unica nel suo genere. Storicamente siamo sempre stati piuttosto competitivi su quel tracciato, il morale dopo la vittoria di Monza è alto e siamo determinati a mantenere l’attuale stato di forma anche se, ancora una volta, ci aspettiamo una lotta molto serrata tra le prime quattro squadre”.
    Vasseur: A Baku voglio la perfezione
    “Dico spesso che è importante che ci concentriamo su noi stessi e sono convinto che questo sia l’approccio giusto, perché abbiamo assistito a cambiamenti enormi nelle gerarchie tra le squadre rispetto alla prima parte della stagione. La nostra vittoria in Italia dimostra che il modo in cui si affronta il fine settimana da venerdì a domenica può giocare un ruolo tanto importante quanto il livello di prestazione della vettura, quindi con Charles e Carlos punteremo ancora una volta a eseguire tutto alla perfezione a Baku, per provare e portare a casa un altro risultato importante per la squadra”.

    La Scuderia Ferrari è dunque pronta per l’ultima gara in territorio europeo del Mondiale di Formula 1. Si corre sul ciruito di Baku, in Azerbaijan, una pista unica per tante caratteristiche. Le vetture passeranno sotto l’iconica rocca nella città vecchia e sfrecceranno sui lunghissimi rettilinei che hanno reso questo tracciato cittadino uno dei più amati dagli appassionati, che si aspettano i consueti esaltanti duelli.
    Gp Azergaijan F1 2024: il programma
    Il Gran Premio dell’Azerbaijan adotta il formato di weekend tradizionale, con tre sessioni di prove libere: FP1 ed FP2 il venerdì alle 11.30 e 15.00 ora italiana, FP3 il sabato alle 10.30. Sempre sabato sono in programma le qualifiche alle 14.00, mentre la gara si disputerà domenica alle 13.00. LEGGI TUTTO

  • in

    La preparazione dei piloti F1, aspetto chiave del successo in pista

    Charles Leclerc – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La preparazione dei piloti F1 è uno degli aspetti chiave del loro successo in pista. La massima categoria dell’automobilismo sportivo richiede non solo un altissimo livello di abilità tecnica, ma anche una resistenza fisica e mentale straordinaria.
    A fianco dei piloti, lavora dunque un team di esperti che li guida attraverso intense sessioni di allenamento, terapie di recupero e una costante gestione della salute in generale, a cominciare dall’alimentazione.
    Andrea Ferrari con Charles Leclerc e Pierluigi Della Bona con Carlos Sainz, lavorano a stretto contatto con i due piloti della Scuderia Ferrari, per aiutarli a mantenere il massimo livello di prestazione per tutta la stagione.
    Qui sotto alcune domande poste ai due preparatori che seguono da vicino Leclerc e Sainz.
    Quali sono le aree di focus su cui strutturi la preparazione del tuo pilota?
    Andrea Ferrari: “Come in ogni sport, la preparazione atletica di un pilota si basa su due aree principali: capacità condizionali e coordinative. Particolare attenzione viene inoltre rivolta agli aspetti più rilevanti per l’automobilismo e alle specifiche esigenze del pilota. Non va trascurato il lavoro cognitivo, come ad esempio il miglioramento dei tempi di reazione e la gestione dell’ansia da prestazione”.
    Pierluigi Della Bona: “Lavoriamo sulle aree di condizione e le aree cognitive. Quelle di condizione sono quelle che noi esprimiamo attraverso la forza, la resistenza e la mobilità articolare, chiamata flessibilità. Le aree di capacità cognitiva sono un po’ più difficili da allenare e da migliorare, ma devono essere preparate costantemente nel corso del processo di preparazione di un pilota. Sono i riflessi, la rapidità di esecuzione e l’adattamento ad un qualsiasi stimolo esterno. A quelle velocità i riflessi, la rapidità di esecuzione e l’adattamento a un qualsiasi stimolo esterno possono fare la differenza ed è essere in grado di rispondere più velocemente di altri. La concentrazione viene allenata abbinando i due tipi di capacità. Si cerca di stressare il pilota facendolo correre, abbinando allo stesso tempo degli esercizi che sollecitano i riflessi che vanno a stimolare la rapidità di pensiero e concentrazione”.

    Preparazione piloti F1: Come si allena un pilota off-track e on-track?
    AF: La maggior parte del lavoro di preparazione si svolge off-track, quando c’è più tempo per dedicarsi a un allenamento approfondito e mirato. Questo approccio permette di lavorare in modo più dettagliato su tutti gli aspetti della performance del pilota. On-track, invece, l’attività è incentrata sulla “rifinitura”, un lavoro di precisione che punta a eliminare ogni possibile distrazione, consentendo al pilota di focalizzarsi completamente sulla guida. Oltre a questo, in pista si eseguono anche sessioni specifiche in funzione del pilotaggio, come esercizi di attivazione fisica e cognitiva, e sessioni di recupero, come massaggi, sedute di pre-cooling e recovery”.
    PDB: “On-track, la mattina viene solitamente effettuata una sessione di 30 minuti di stretching, mobilità e leggera attivazione del corsetto addominale, per poi avere 10-12 minuti di attivazione vera e propria prima di ogni sessione in cui si abbina un lavoro globale: muscolare, mentale e sulla prontezza dei riflessi. Off-track viene svolto un tipo di allenamento più robusto, che prevede tanta palestra, tanta bici, attività di resistenza alla forza, di resistenza cardiovascolare e allenamenti specifici per collo e addome. Ad esempio, per Carlos, il lavoro che era stato svolto sul core è stato di vitale importanza per l’operazione di appendicite che ha subito quest’anno. Sempre off-track, oltre al simulatore, non devono mai mancare anche lavori più light sulla mobilità, allungamento muscolare, allenamenti volti a riguardare i riflessi, rapidità e le varie capacità cognitive”.
    Preparazione piloti F1: quali sono le gare più delicate e perché?
    AF: “Tra tutte, sicuramente le gare più delicate e difficili sono quelle in cui le condizioni atmosferiche estreme incidono significativamente sulla performance del pilota. Parlo quindi di gare molto calde ed estremamente umide, come ad esempio Singapore o Qatar lo scorso anno. Un altro gruppo di gare che secondo me sono difficili da gestire sono quelle in cui il fuso orario è importante e ci sono molte ore di differenza con l’Italia. Qui, la gestione del sonno diventa cruciale perché la privazione di sonno può avere un impatto rilevante sulla prestazione del pilota e quindi si cerca il più possibile di adeguare maggiormente la preparazione per affrontare anche queste sfide”.
    PDB: “Sono convinto che ogni gara abbia un proprio coefficiente di e una sua delicatezza: noi dobbiamo essere pronti alle richieste di ogni pista. Il pilota è abituato a guidare per un massimo di due ore, dopodiché ci sono piste più lunghe e piste più corte, gare più calde e umide di altre. Nelle piste molto lunghe dove non ci sono troppi carichi gravitazionali, non è tanto la fisicità intesa come forza fisica che la fa da padrona, lo è molto di più la concentrazione. In piste più corte dove i carichi gravitazionali a livello del core e dell’addome sono altissimi, oltre alla concentrazione, da un punto di vista fisico la forza muscolare è quella che guida”. LEGGI TUTTO