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    Bagnaia, che spavento in Qatar! “L’incrocio con Di Giannantonio? Orribile”

    LOSAIL – La gara del Gran Premio del Qatar ha sorriso a Francesco Bagnaia, che con il suo secondo posto ha allungato notevolmente in classifica su Jorge Martin (decimo), ma è stata segnata anche da un grande spavento: nel finale, infatti, il torinese che insegue il suo secondo titolo in MotoGP è stato protagonista di un incrocio pericolosissimo con Fabio Di Giannantonio, fortunatamente risoltosi senza conseguenze. Ai microfoni di Sky Sport, Bagnaia ha commentato: “Quell’incrocio negli ultimi due giri è stato traumatico. Non mi aspettavo di essere risucchiato così tanto dalla scia. Quando succede, perdi carico sulle ali e, invece di frenare, acceleri: è stato orribile, mi sono spaventato. Sono riuscito a mettere un po’ la moto di traverso e il carico non era tutto sul davanti, e quello mi ha salvato, siamo stati fortunati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, sorpresa Di Giannantonio in Qatar. Bagnaia 2°, disastro Martin

    LOSAIL – È Fabio Di Giannantonio a conquistare la vittoria nella gara del Gran Premio del Qatar, valido come diciannovesimo e penultimo round del mondiale di MotoGP. Colpaccio del pilota romano della Ducati del team Gresini, che sul tracciato di Losail disegna una gara perfetta e beffa nel finale Francesco Bagnaia: gara sempre al comando per Pecco, scattato dalla seconda fila, che però nulla ha potuto sull’attacco di “Diggia”. Bagnaia è anche stato protagonista di un errore potenzialmente molto grave, per un tentativo decisamente forzato di sorpasso sul connazionale che lo ha costretto a rialzare la moto finendo sull’asfalto a bordo pista. Poco male, per il torinese, che comunque guadagna ben 14 punti su Jorge Martin, decimo dopo una gara disastrosa, segnata in maniera evidente da un problema con la propria Ducati Pramac. A completare il podio è Luca Marini per un tris tutto italiano, con Maverick Vinales subito dietro in quarta posizione con un’Aprilia ispirata. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: la classifica aggiornata dopo la gara in Qatar

    LOSAIL – Ecco la classifica piloti aggiornata di MotoGP dopo il round del Gran Premio del Qatar. Una tappa che potrebbe risultare decisiva, con un solo weekend rimasto. Infatti, Francesco Bagnaia si presenterà a Valencia con ben 21 punti di vantaggio su Jorge Martin, grazie al secondo posto a Losail e il decimo dello spagnolo. Un vantaggio che avrebbe potuto essere ancora più ampio per il torinese, che però nel finale viene superato da uno strepitoso Fabio Di Giannantonio, capace di agguantare la sua prima vittoria nel motomondiale. Ecco quindi, nel dettaglio, la classifica piloti prima del round finale della stagione. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bagnaia e l’errore in Qatar: “Ecco perché ho sbagliato”

    LOSAIL – Pecco Bagnaia chiude al secondo posto il Gran Premio del Qatar di MotoGP. Nel penultimo appuntamento stagionale, il ducatista consegna la vittoria a Di Giannantonio anche con un’errore che lo ha costretto a rallentare e uscire momentaneamente di pista, dopo un tentativo di sorpasso. Nel post gara, il campione in carica commenta quanto appena successo: “Sono molto contento. Ho fatto una partenza perfetta, sono stato davanti per tanto ma Di Giannantonio è stato incredibile. Poi ho cercato di gestire il setting delle gomme ma ho sbagliato e sono andato fuori. Sono contento perché siamo riusciti a creare un gap in classifica che sarà importante contro Martin a Valencia”.
    Le parole di Di Giannantonio
    Anche Fabio Di Giannantonio, vincitore a Losail, commenta il primo successo in MotoGP: “E’ stato un weekend davvero incredibile. La gara è stata fantastica. Sapevo che potevo avere un buon passo. Quando ho visto che anche Bagnaia sbagliava qualcosa ho capito che avevo un’opportunità da cogliere. Ce l’ho fatta, ho vinto in MotoGP”. LEGGI TUTTO

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    Classifica MotoGP dopo il Qatar: Bagnaia allunga su Martin

    LOSAIL – La classifica piloti della MotoGP 2023 torna a sorridere a Pecco Bagnaia dopo il Gran Premio del Qatar, penultimo appuntamento stagionale. Il campione in carica della Ducati, secondo a Losail dietro a Fabio Di Giannantonio, allunga su Jorge Martin soltanto decimo nella gara domenicale. Al momento il torinese è avanti di 21 punti rispetto allo spagnolo, quando mancano soltanto la Sprint e la gara di Valencia prima della conclusione del Mondiale. Si deciderà tutto nel weekend in Spagna.
    La classifica MotoGP aggiornata
    1 Francesco Bagnaia (Ducati) 4372 Jorge Martin (Ducati) 4163 Marco Bezzecchi (Ducati) 3264 Brad Binder (KTM) 2675 Johann Zarco (Ducati Pramac) 2056 Aleix Espargarò (Aprilia) 1987 Luca Marini (Ducati Mooney VR46) 1948 Maverick Vinales (Aprilia) 1929 Fabio Quartararo (Yamaha) 16710 Alex Marquez (Ducati Gresini) 16511 Jack Miller (KTM) 16312 Fabio Di Giannantonio (Ducati Gresini) 13413 Franco Morbidelli (Yamaha) 9314 Marc Marquez (Honda) 8915 Enea Bastianini (Ducati) 8416 Miguel Oliveira (Aprilia RNF) 7617 Augusto Fernandez (GasGas) 7018 Alex Rins (Honda) 5419 Takaaki Nakagami (Honda LCR) 5220 Raul Fernandez (Aprilia) 4021 Dani Pedrosa (KTM) 3222 Joan Mir (Honda) 2623 Pol Espargaro (GasGas) 1324 Lorenzo Savadori (Aprilia) 925 Jonas Folger (KTM) 926 Stefan Bradl (Honda) 827 Michele Pirro (Ducati) 528 Danilo Petrucci (Ducati) 529 Cal Crutchlow (Yamaha) 330 Iker Lecuona (Honda) 0 LEGGI TUTTO

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    Dal dissenso all’entusiasmo, il weekend di Max Verstappen a Las Vegas

    LAS VEGAS, NEVADA – NOVEMBER 17: Max Verstappen of the Netherlands driving the (1) Oracle Red Bull Racing RB19 on track during final practice ahead of the F1 Grand Prix of Las Vegas at Las Vegas Strip Circuit on November 17, 2023 in Las Vegas, Nevada. (Photo by Jared C. Tilton/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202311180041 // Usage for editorial use only //Con il diciottesimo successo stagionale di Max Verstappen va in archivio la prima edizione dell’era moderna del GP di Las Vegas. Un weekend diverso dal solito per il tre volte campione del mondo, che ha vissuto una montagna russa di emozioni sia in pista ma anche e soprattutto a livello mentale. L’olandese, che alla vigilia non aveva nascosto i suoi dissapori nei confronti della terza tappa statunitense, è tornato a sorridere dopo aver disputato la gara più combattuta della sua stagione.
    “Viva Las Vegas!” Un’esclamazione che ci saremmo aspettati da tutti fuorché da Verstappen. Eppure nel team radio post vittoria abbiamo osservato un Verstappen diverso da quello che si era visto nella tre giorni a Las Vegas. Un mood inedito rispetto al modo in cui aveva approcciato il fine settimana, che valorizza quanto siano stati combattuti e tirati i 50 giri di gara. Verstappen è tornato in toni rilassati al termine di quello che per lui è stato forse il weekend più complicato della stagione, escludendo il fine settimana negativo a Singapore.

    Da un media day dai toni scocciati, si è passati poi ad un venerdì in cui lo scetticismo dell’olandese aveva continuato a permanere. Senza troppi giri di parole come siamo abituati ad ascoltare al ring delle interviste, Max aveva espresso dissenso nei confronti della pista dopo averla assaggiata nelle libere. Una frustrazione che nel corso del weekend ha man mano lasciato spazio alle performance, ma che si è dileguata completamente soltanto agli sgoccioli del GP.
    Le prime fasi di gara ci hanno infatti riportato quel retrogusto da “Mad Max” del passato, con un Verstappen oltre i limiti alla partenza. L’esuberanza in curva 1 nei confronti della SF-23 di Charles Leclerc, gli è costata una penalità di 5 secondi che lo ha messo nelle condizioni di una gara all’attacco. A questo si è aggiunta una Ferrari all’altezza della Red Bull sul fronte del ritmo gara, come ha affermato anche Frédéric Vasseur al termine del GP.
    Nel primo stint su gomma media la rossa infatti ha espresso un passo migliore di quello della vettura di Milton Keynes, culminato con il sorpasso di Leclerc ai danni di Verstappen nel corso del sedicesimo giro. Un momento inedito per un 2023 monocolore da questo punto di vista, che ha restituito a Verstappen il sapore di una vittoria conseguita dopo una gara non dominata. Anche nel secondo stint con gomma hard, dopo una prima fase di superiorità, il ritmo della top 3 era pressoché simile.
    Una serenità ritrovata che ha messo Verstappen nelle condizioni di giocare anche da team player sul finale, rallentando per provare a fornire la scia al compagno sotto attacco nei giri finali. Un qualcosa di cui non siamo abituati ad assistere, così come alla gioia esplosiva che invece abbiamo ascoltato in radio dopo la bandiera a scacchi. Un GP dal fil rouge diverso rispetto al solito, apprezzato anche dallo stesso Verstappen che al microfono di David Coulthard ha persino affermato “sono entusiasta di tornare qui l’anno prossimo…”
    Non sappiamo se in queste parole ci fosse ancora un pizzico di sarcasmo oppure se l’olandese sia davvero tornato sui propri passi, ma l’entusiasmo per aver disputato un GP combattuto non è di certo mancato. “E’ stato bello perché riuscivamo a stare nel DRS piuttosto bene. Cambiato idea su Las Vegas? Ho sempre pensato che sarebbe stata una bella gara per via dei rettilinei. Non è stata la più semplice ma per fortuna siamo tornati davanti.” LEGGI TUTTO

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    Gp Las Vegas F1 2023, le pagelle: Leclerc commovente, Ocon e Stroll d’assalto, FIA da censura

    2 – GP LAS VEGAS F1/2023 – GIOVEDI’ 16/11/2023 – credit: @ Ferrari SpaVa in archivio la terza edizione del Gran Premio di Las Vegas, la prima sul nuovissimo circuito sulla Strip. Per l’ennesima volta, l’epilogo non cambia: vince sempre Max Verstappen. Ma mai come stavolta il suo successo è più dovuto a fattori esterni che alla superiorità in pista. Perché il vero uomo da battere oggi era Charles Leclerc, per distacco il migliore di questo week-end. In una gara da roulette, spiccano le prestazioni e le rimonte da urlo di Esteban Ocon e Lance Stroll, così come il solido ritorno sul podio di Sergio Perez. Brutto fine settimana per Lando Norris, ma la palma di peggiore in assoluto va (che novità…) alla FIA: nonostante la gara bella e spettacolare, la gestione dell’incidente di Sainz nelle prove libere è stata ignobile. Questo e molto altro nelle pagelle del Gp di Las Vegas.
    VOTO 9 A LECLERC, COMMOVENTE SULLA STRIP
    Che fosse particolarmente ispirato lo si era intuito sin dal venerdì, quando ha iniziato a rifilare distacchi abissali sul giro secco. Ma stavolta, Charles Leclerc è andato vicino anche a concretizzare l’ennesima pole position. Passo costante, reazione straordinaria al sorpasso di Verstappen in partenza, gestione ottimale delle gomme nonostante le circostanze. Solo l’amica di sempre, ovvero la sfortuna, gli ha tolto una vittoria che sembrava certa. A ripagare tutto, però, arriva il sorpasso commovente su Perez nel finale, che gli vale un meritatissimo 2° posto. Cosa sarebbe questo ragazzo con una buona macchina…
    VOTO 8 A OCON E STROLL, CAVALLI DI RIMONTA
    Ciò che succede a Las Vegas, resta sempre a Las Vegas. Nella città dell’imponderabile, il jackpot lo portano a casa Esteban Ocon e Lance Stroll. Il primo 17°, l’altro 19° in griglia di partenza: chiudono rispettivamente 4° e 5°. Complici le safety car, leggono alla perfezione il momento insieme ai loro team, cogliendo l’attimo per recuperare numerose posizioni. E grazie a una gestione accorta e a una difesa d’orgoglio contro le macchine più veloci, raccolgono con pienissimo merito un piazzamento di tutto rispetto. All-in al punto giusto.
    VOTO 7 A PEREZ, BRAVO E FORTUNATO
    L’ennesima qualifica disastrosa della stagione, stavolta, non compromette la gara di Sergio Perez. Il messicano, 11° in griglia e in fondo al gruppo dopo gli incidenti del primo giro, riesce a sfruttare alla perfezione le due safety car della corsa, che lo riportano fino alla seconda posizione a metà gara. Da lì, grazie alle gomme più fresche, ingaggia un duello mozzafiato con Leclerc per la piazza d’onore: tra sorpassi e controsorpassi, però, alla fine non riesce a spuntarla lui. Nonostante la dominante Red Bull. Ma per una volta, è giusto premiare la perseveranza e la grinta di Checo. Aiutato, comunque, dalla buona luna del Nevada.
    VOTO 6 A PIASTRI, CHE SALVA L’ONORE DELLA MCLAREN
    Che Las Vegas non fosse un circuito favorevole alla McLaren si sapeva. Ma forse nessuno poteva immaginare difficoltà così enormi. A mettere una toppa ci pensa Oscar Piastri: battagliero sin dalla partenza (dal 18° posto), mette in pista tutto il carattere e la qualità possibile, per sopperire alle carenze della sua vettura. Anche in virtù delle circostanze favorevoli, nonostante una foratura per un incidente con Hamilton, dopo la seconda safety car si ritrova addirittura al 3° posto. Alla fine il muretto lo richiama al box per la seconda sosta, facendolo scivolare al 10° posto: scelta un po’ incomprensibile, ma alla fine non toglie la zona punti all’australiano.
    VOTO 5 A HAMILTON E RUSSELL, ANCORA PASTICCIONI
    Ancora una volta, la Mercedes paga diversi errori dei suoi due piloti. Nonostante una strana competitività sui rettilinei di Las Vegas, sia Russell che Hamilton ne combinano un po’ di ogni. Il primo compromette la sua gara da podio con uno sciocco incidente con Verstappen, mentre il secondo si ritrova due volte nei bassifondi della classifica per dei contatti, in particolare uno con Piastri. Punti sanguinosi lasciati sul piatto della Strip, che azzera quasi il distacco con la Ferrari nel mondiale costruttori, ormai lontana soli 4 punti. Abu Dhabi deciderà tutto.

    VOTO 4 A NORRIS, QUALIFICA HORROR E GARA A MURO
    Probabilmente il peggior week-end della stagione di Lando Norris. Già in qualifica, con lo stupefacente (in negativo) 16° posto, si era intuito che sarebbe stato molto difficile portare a casa un buon risultato. Ma il peggio arriva in gara: un errore (o un problema tecnico?) lo mandano a muro dopo pochi giri, costringendolo al ritiro. Un epilogo ultra-negativo, di un fine settimana da accantonare all’istante. Menomale che Abu Dhabi arriva subito…
    VOTO 3 ALLA FIA, UN VENERDI’ DA CENSURA
    Tombini che sbucano dal nulla, tifosi costretti ad abbandonare l’impianto, la penalizzazione indecente di Sainz: per l’ennesima volta, la FIA si fa un autogol che non fa bene alla Formula 1. La gestione del problema occorso allo spagnolo della Ferrari, vittima della negligenza della Federazione (e degli organizzatori), fa storcere una volta di più il naso per la deriva intrapresa da quest’organismo sempre più distante dalla realtà odierna. Non basta lo spettacolo offerto dalla corsa sulla Strip: serve un cambio di passo definitivo, per non far affondare la barca. Che, a dire il vero, imbarca acqua da ormai diverso tempo. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz sfida la Mercedes ad Abu Dhabi: “Ho voglia di batterli”

    LAS VEGAS – Il Gran Premio di Las Vegas di Formula 1 ha visto Carlos Sainz concludere in sesta posizione. Il pilota spagnolo era scattato dalla dodicesima, a causa della squalifica per l’incidente nelle FP1. Un risultato che lascia l’amaro in bocca ma che il pilota spagnolo, ai microfoni di Sky Sport, ha definito in parte positivo perché “abbiamo guadagnato punti importanti per la squadra”. Infatti al momento la Ferrari è in lotta con la Mercedes per il secondo posto del Mondiale Costruttori. A tal proposito Sainz ha spiegato che: “Quattro punti non sono niente: andremo ad Abu Dhabi per lottare, ho voglia di batterli, dopo quello che è successo in questo weekend”. 
    GP Las Vegas, la delusione di Sainz: “Potevamo lottare per la vittoria”
    Aldilà del risultato di squadra, Sainz ha analizzato anche la sua prestazione: “È stato un weekend da dimenticare – ha dichiarato il pilota Ferrari – È stato molto difficile, partendo da metà gruppo, con pochissimo grip, le gomme fredde, tanta aria sporca e tanti bloccaggi”. Il pilota spagnolo ha poi sottolineato di non essere soddisfatto “perché la macchina aveva il passo per lottare per il podio e la vittoria”.  LEGGI TUTTO