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    Tour de France, si ritira van der Poel: ha la polmonite

    La terza e ultima settimana del Tour de France inizia con un ritiro importante: Mathieu van der Poel è costretto ad abbandonare la 112^ edizione della Grande Boucle a causa di una polmonite. Un brutto colpo per l’Alpecin-Deceunink, che aveva subito perso Philipsen e sperava di conquistare la maglia verde della classifica a punti con l’olandese. Invece resterà un affare tra l’azzurro Jonathan Milan, attuale detentore, e il solito Tadej Pogacar, al secondo posto ma avvantaggiato dai tanti arrivi in salita ancora previsti, compreso quello odierno sul Mont Ventoux.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Pogacar: “Il Ventoux? Pronto a combattere con Vingegaard”

    “Al Tour ho imparato che ogni settimana, ogni giorno devi rimanere concentrato. Questo è il mio sesto Tour. Mi manca la maglia bianca (per il miglior corridore under 26 ndr), ma sì, sono cresciuto e sono diventato più maturo”. Così Tadej Pogacar in conferenza stampa nel giorno di riposo del Tour de France. “Ora mi sto davvero godendo il Tour – dice ancora la maglia gialla alla vigilia della tappa che prevede la scalata del Ventoux – e sono pronto a combattere. Sarà dura, a siamo pronti a lottare con tutti ma soprattutto con Jonas (Vingegaard ndr), perché abbiamo visto quanto è forte. Ci sono tre montagne in cui in passato è stato più veloce di me”. “Ho fiducia in me stesso, ma so che anche Jonas può averla – continua -. Devo continuare a mangiare e dormire bene, e spero che il buon umore persista. Il gruppo che abbiamo quest’anno, a colazione, sull’autobus, è buono e sono felice di farne parte. Verrei qui solo per stare con loro, a prescindere dalla gara”.

    “Vuelta? Non ho ancora deciso”
    Alla domanda se abbia intenzione di partecipare alla Vuelta, che comincia il 23 agosto, o se preferisce prendersi una pausa dopo le fatiche del Tour, Pogacar risponde così: “Alcuni corridori stanno programmando le vacanze. Io no. Sto pensando ai sei giorni che restano qui. Non ho ancora deciso se correre la Vuelta. Non pianificherò nulla fino a dopo questo Tour”. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 16^ tappa da Montpellier a Mont Ventoux: percorso e altimetria

    Semplicemente il Ventoux. Uno dei luoghi più leggendari dello sport (e non solo del ciclismo) sarà il teatro della 16^ tappa del Tour de France, con partenza da Montpellier e arrivo sul Géant de Provence, decantato anche da Petrarca, luogo di tragedie (la morte di Tom Simpson), battaglie (Armstrong vs Pantani) e scene grottesche (ricordate la corsa di Froome?). Un’occasione per gli scalatori puri e per gli uomini di classifica: impossibile non pensare che questo sarà uno dei traguardi che deciderà chi arriverà in maglia gialla a Parigi. 

    Le caratteristiche della 16^ tappa
    Partenza prevista da Montpellier, nella regione dell’Hérault e arrivo nella regione della Vaucluse. I primi 150 km sono sostanzialmente pianeggianti, senza GPM e con un solo traguardo intermedio posto dopo 112 km a Chateauneuf-du-Pape. Al km 133 si comincia a salire leggermente, prima di iniziare la scalata al Mont Ventoux. La salita al ‘gigante di Provenza’ sarà di 15,7km con una pendenza media dell’8,8%. Si passerà dai 51 m sul livello del mare fino a raggiungere i 1.910 m di altitudine del traguardo.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Wellens vince la tappa di Carcassonne, Pogacar in maglia gialla

    Tim Wellens ha conquistato la 15^ tappa del Tour de France, con arrivo a Carcassonne: il belga della UAE Emirates, scattato a una quarantina di chilometri dal traguardo, ha vinto in solitaria davanti a Campenaerts e Alaphilippe. Giornata tranquilla per Tadej Pogacar, arrivato con 6′ di ritardo: lo sloveno resta saldamente in maglia gialla. Lunedì secondo e ultimo giorno di riposo
    CLASSIFICHE – PARTECIPANTI- PERCORSO LEGGI TUTTO

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    Tour de France, 15^ tappa da Muret a Carcassonne: percorso e altimetria

    Hautacam, cronoscalata, Tourmalet, Superbagneres. La Grande Boucle si lascia alle spalle le prime grandi fatiche di questa edizione. Tappa di 169,3 km da Muret a Carcassonne, capoluogo del dipartimento dell’Aude in Occitania. Un’occasione per gli specialisti della fuga. Le vette non sono così complesse da richiedere l’impegno in prima linea dei big della classifica generale e al tempo stesso nemmeno troppo agevoli per chi vuole giocarsi l’arrivo in una volata di gruppo. 

    Le caratteristiche della 14^ tappa

    Si parte con 70 km molto tranquilli, con il traguardo intermedio di Saint-Felix-Luragais ambito da chi vuole conquistare punti utili per la maglia verde. Subito dopo il primo GPM di giornata, la Cote de Saint-Ferreol, un 3^ categoria di appena 1,7 km per una pendenza media del 7%. Successivamente la questione diventa più seria con la Cote de Soreze (3^categoria di 6,2 km al 5,5%) e il più temibile Pas du Sant (2^ categoria, 2,9 km al 20,2%). Su queste ultime due ascese potrebbe partire l’attacco decisivo per il successo di tappa. Gli ultimi 40 km in discesa e pianeggianti non devono indurre alla tranquillità eventuali battistrada.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 14^ tappa da Pau a Luchon-Superbagneres: percorso e altimetria

    Pirenei ancora protagonisti al Tour de France. Dopo il traguardo sull’Hautacam e la dura cronoscalata alla stazione sciistica di Peyraguedes, sabato 19 luglio è tempo del classico “tappone”, con vette sparse per oltre metà del percorso, duri dislivelli, salite micidiali e discese in picchiata. 

    Le caratteristiche della 14^ tappa

    Partenza da Pau, 187 metri sul livello del mare, e arrivo a Luchon-Superbagneres a quota 1.804. L’ultima salita, quella che conduce al traguardo, è una Hors Categorie da 12,4 km di lunghezza e 7,3% di pendenza media. Hors Categorie è anche la prima ascesa di giornata, il mitico Tourmalet, una delle vette più famose e iconiche della storia della Grande Boucle. Per raggiungere i suoi 2115 metri di altitudine si dovranno percorrere 19 km al 7,4% di pendenza. Un’agonia che creerà subito selezione, ma difficilmente farà la differenza in ottica vittoria e classifica generale per il suo collocamento a metà percorso. Tra il Tourmalet e Superbagneres, per non farsi mancare nulla, anche i GPM del Col d’Aspin (2^ categoria da 5 km al 7,6%) e il Col de Peyresourde (7,1 km al 7,8%). LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Pogacar vince la tappa di Peyragudes e resta in maglia gialla

    Ingiocabile Tadej Pogacar: vince anche la dura cronoscalata con arrivo a Peyraguedes con un tempo di 23 minuti netti. Alle sue spalle Vingegaard, a 36 secondi, e il connazionale Roglic a 1’20”. Crollo di Evenepoel, addirittura sorpassato poco prima del traguardo dal danese della Visma. Lo sloveno festeggia la 4^ tappa in questa Grande Boucle e rafforza il primo posto in classifica generale. 100 successi UAE Emirates nei grandi giri
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