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    Mickey è già diventato il numero 1

    BOLOGNA – La solidità del professionista, abituato a qualunque sfida, gli si legge in faccia. Jordan Mickey è un totem imperturbabile. Nemmeno un sopracciglio fuori posto mentre trascinava la Virtus a una rimonta straordinaria su Napoli, prendendosi l’area ma anche portando a spasso con la sua agilità Jacorey Williams. Tra campionato e Supercoppa, dove è stato il migliore anche nella finale contro Napoli, l’ex Zenith San Pietroburgo viaggia a 16,3 punti di media, il 66,7% da due e 2/3 dall’arco, avendo tiro da media/lunga distanza per aprire le difese avversarie. L’impressione di questo avvio di stagione è che ingaggi come il suo, e come quello di Semi Ojeleye, duo in grado di spostare fisicamente e atleticamente il livello della squadra di Sergio Scariolo sotto canestro, non ce ne siano stati tanti nell’estate del basket italiano. I due non si sono incrociati a Boston, uno arrivava ai Celtics quando l’altro andava via.l’ala-pivot di Dallas era stata scelta a fine 2015, al numero 33 del draft, dopo essere stato il miglior stoppatore del college nel suo ultimo anno NCAA con Louisiana State: 15,4 punti 9,9 rimbalzi di media in uscita da scuola. Al primo anno di college invece faceva contare oltre 100 stoppate, come era riuscito a Shaquille o’Neal. «Se stoppi un avversario, la volta dopo non vorrà più tornare in area. È quello che provo sempre a fare» spiegò. Il suo mancato utilizzo ai Celtics è stato più volte materia di discussione tra addetti ai lavori e tifosi, che avevano coniato l’hastag #freemickey, chiedendo giocasse di più.
    Dalla Nba all’Europa
    Ceduto a Miami, e free agent dopo poco (9 punti contro i Clippers il suo high) scelse la strada europea, lasciando il segno a Mosca, sponda Chimki. Dove fu richiamato dopo la mancata esplosione al Real, dove comunque con poco spazio e 16’ di impiego, in Eurolega aveva 9 punti e 4,2 rimbalzi di media. In totale nelle sue stagioni al massimo livello europeo 12,5 punti e 4,8 rimbalzi. Nell’ultima stagione a San Pietroburgo, con lo Zenith è stato eletto miglior difensore della Vtb League e anche Mvp delle finali. Chris Bosh e Taj Gibson, il loro gioco dentro-fuori, e il modo di prendere i rimbalzi di Dennis Rodman, «l’ho studiato attentamente», come modelli prediletti. Ha dato ragione a Doncic sul fatto che segnare in NBA sia più facile che in Europa e nella prima intervista bolognese, ha appena mutato espressione in un sorrisetto quando gli hanno fatto notare il pedigree difensivo: «Ma io voglio essere un giocatore importante anche in attacco quando serve». Come a Napoli: 23 punti, oltre a 5 rimbalzi e 3 assist.
    Marchio
    La difesa resta comunque un marchio di fabbrica. Papà James, pivot ed MVP negli anni 80 della Lone Star Conference, lega affiliata alla NCAA, gli ha insegnato che «se vuoi restare in campo devi curare tre aspetti: difesa, energia e rimbalzi». Domenica, dopo avere dominato a Napoli, ha sottolineato che «le partite si vincono in difesa, non in attacco».
    Fondazione
    Fuori dal campo invece lo hanno abituato ad aiutare gli altri. Ha fondato la WrightWay Builds A Future Foundation, dedicata a bambini in difficoltà e donato fondi per un progetto nelle scuole di prevenzione del crimine a Dallas, dove vivono ancora i genitori, mentre moglie e figlia l’hanno seguito a Bologna. «Le persone ci guardano e cercano una guida, in particolare i bambini. Ci vedono fare sport, quell’esempio può portarli lontano dai guai. Mostriamo ai piccoli che il crimine non è il modo di vivere». LEGGI TUTTO

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    Nba, Banchero ko all'esordio in pre-season: 8 punti con Orlando

    MEMPHIS (Stati Uniti) – Dopo gli assaggi in Summer League, è la pre-season Nba a chiamare Paolo Banchero a fare sul serio. Per l’azzurro esordio con sconfitta contro Memphis e primi 8 punti a referto conditi anche da 2 rimbalzi ed 1 assist in quasi 24 minuti di impiego. La 19enne ala grande-centro nata a Seattle ma con cittadinanza italiana fa il suo, nonostante qualche difficoltà contro i Grizzlies che escono vittoriosi per 109-97 trascinati dai 22 punti di Morant e dai 21 di Aldama. Una notte che non ha visto solo sventolare il tricolore tra le buone notizie di questa nuova stagione Nba. Successo anche per Philadelphia 76ers su Brooklyn per 127-108 con 20 punti di Maxey e 15 di Champagnie e Korkmaz; osservato speciale Simmons al suo ritorno sul parquet ma con la casacca dei Nets. Vittorie anche di Oklahoma City Thunder sui Denver Nuggets (112-101) nonostante i 17 punti di Mann e il ritorno di Murray a 539 giorni dall’infortunio, dei Los Angeles Clippers sui Portland Trail Blazers (102-97, Lillard top-scorer con 16 punti) che ritrovano Kawhi Leonard dopo un lungo stop e dei Sacramento Kings sui Los Angeles Lakers (105-75, Murray arriva a quota 16).Guarda la galleryDraft Nba 2022: Banchero prima scelta, e che look! LEGGI TUTTO

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    Nba, Fontecchio battuto all'esordio con gli Utah Jazz

    Simone Fontecchio comincia con una sconfitta la sua avventura con la maglia di Utah Jazz, che in una gara della pre-season di Nba perde per 114-82 contro i Toronto Raptors. Sul parquet della Rogers Place di Edmonton, non bastano i 20 punti del finlandese Markkanen, top-scorer dell’incontro, mentre l’ala piccola azzurra, ex Virtus e Olimpia, mette a segno 5 punti e 2 assist in nove minuti di impiego. Netta affermazione di Houston Rockets, che travolge i San Antonio Spurs per 134-96 con 21 punti a testa di Eason e Smith Jr. Nel frattempo, Tyler Herro, miglior sesto uomo della passata stagione, ha rinnovato con Miami Heat per quattro anni per 130 milioni di dollari. LEGGI TUTTO

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    Pre-season Nba: gli Utah di Fontecchio subito ko, bene Houston

    Comincia non proprio nel migliore dei modi l’avventura di Simone Fontecchio a Utah. I Jazz, infatti, perdono 114-82 il match di pre-season Nba contro i Toronto Raptors. Non bastano i 20 punti del finlandese Markkanen, top-scorer dell’incontro, mentre l’azzurro, ala piccola protagonista con la Nazionale di Gianmarco Pozzecco ai recenti Europei, mette a referto 5 punti e 2 assist in nove minuti di impiego.
    Pre-season Nba: gli Houston Rockets strapazzano i San Antonio Spurs 134-96
    Molto bene, invece, gli Houston Rockets che travolgono i San Antonio Spurs con un netto 134-96. 21 punti a testa per Eason e Smith Jr. Intanto, Tyler Herro, miglior sesto uomo della passata stagione, ha rinnovato con Miami Heat per quattro anni per 130 milioni di dollari. LEGGI TUTTO

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    Basket, Milano piega Brescia in volata. La Virtus Bologna vince di rimonta

    Dopo il netto successo di Reggio Emilia su Treviso nel primo match della nuova stagione, emozioni e sorprese al debutto della Lega A di Basket. L’Olimpia Milano risolve solamente nel finale il tiratissimo derby con Brescia, imponendosi 78-77, trascinata dalle decisive triple e dalle stoppate finali di un gigantesco Melli. Grande rimonta della Virtus Bologna di Scariolo, che sbanca Napoli risalendo dal -20 del primo quarto e vincendo 89-77 . Ok anche Venezia, che però ha la meglio solamente alla distanza su una coriacea Scafati, piegata 80-69 nonostante i 14 punti a testa di Rossato e Thompson. Vincono a 100 sia Verona, che piega ai supplementari Brindisi, che Pesaro, che passa nettamente a Trieste 100-87. Bel debutto per Varese, che doma Sassari 87-81. LEGGI TUTTO

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    Basket, Olimpia di misura su Brescia. Rimonta Virtus a Napoli

    Archiviato il prologo della nuova stagione con il netto successo di Reggio Emilia su Treviso, emozioni e sorprese nel primo turno della Lega A di Basket. L’Olimpia Milano risolve solamente nel finale il tiratissimo derby con Brescia, imponendosi 78-77, trascinata dalle decisive triple e dalle stoppate finali di un gigantesco Melli. Grande rimonta della Virtus Bologna di Scariolo, che sbanca Napoli risalendo dal -20 del primo quarto e vincendo 89-77. Bene anche Venezia, che ha la meglio solamente alla distanza su una coriacea Scafati, piegata 80-69 nonostante i 14 punti a testa di Rossato e Thompson. Vincono a 100 sia Verona, che piega ai supplementari Brindisi, che Pesaro, che passa nettamente a Trieste 100-87. Bel debutto per Varese, che doma Sassari 87-81. LEGGI TUTTO

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    Gevi, Buscaglia: “Napoli ha dato un taglio al passato”

    NAPOLI – È una GeVi Napoli completamente rinnovata quella che affronterà questa sera (ore 20,30 al PalaBarbuto) la Virtus Bologna, fresca di vittoria in SuperCoppa e vicecampione d’Italia. Del vecchio roster sono stati confermati solo capitan Uglietti ed Andrea Zerini. Avranno il compito importante di agevolare i “nuovi” ad entrare nel contesto partenopeo. Per i sei nuovi stranieri (Michineau, Howard, Johnson, Stewart, Williams, Agravanis) e i due italiani (Dallosto e Zanotti) c’è subito una prova di altissimo livello tecnico e agonistico.
    Mickey e Pangos, storie da romanzo
    Livello
    «Non mi sento di dire che il confronto con Bologna arrivi troppo presto – afferma il confermato coach Buscaglia-. Giocando con squadre di spessore la soglia di attenzione e di impegno è più alta. Certo che è presto, in quanto la nostra squadra si deve amalgamare, ma dico che anche loro devono completarsi, sebbene costituiscano un team solido». Una partita che riveste comunque un importante significato: «Ti dà l’idea del livello di campionato che puoi affrontare. Si può capire la mentalità che stai acquisendo per difesa, possesso ed intensità» sottolinea il tecnico.
    Taglio
    L’esame Virtus costituisce per Napoli un netto taglio con il passato. Ottenuta la salvezza, non senza qualche tribolazione, la dirigenza ha deciso di recidere il cordone ombelicale che la legava alla promozione in serie A. L’ultimo tassello reciso Parks, che dopo il rinnovo è stato poi rapito dalle sirene di Venezia. «Questo è un nuovo inizio – sentenzia Buscaglia -. La ricostruzione, dopo la promozione e la salvezza conquistata, è stato un passo inevitabile. Il nuovo inizio serve per consolidarsi e l’avvio con avversari forti non dispiace». L’obiettivo è la salvezza, cercando di evitare le problematiche della stagione trascorsa. Per questo la scelta dei componenti il roster è stata fatta scegliendo giocatori di livello etico alto. «Si è puntato su elementi in possesso dell’etica del lavoro. Giocatori che hanno accettato la sfida di contribuire alla svolta. Certo, ci serviranno cinque-sei partite per vedere cosa siamo capaci di fare. Il primo obiettivo è fare squadra. Nel girone di ritorno dovremo sapere chi siamo e fissare un traguardo importante». Si lavorerà sul gruppo. La strategia seguita è stata quella di scegliere tanti buoni giocatori per esaltare proprio il concetto del team. «Ho notato in questo periodo di preparazione che ciascun giocatore ha la predisposizione a lavorare per migliorarsi. Ad individuare l’errore e correggersi insieme». Il desiderio coltivato dal coach: «Non un protagonista assoluto, ma che ogni giocatore sappia diventare protagonista di una partita». Una filosofia che non potrà non appassionare il pubblico di Napoli che si è riavvicinato al basket con interesse. «Lo scorso anno ha sofferto ma mostrato tanto affetto. Ho ancora vivo l’incitamento e la grande presenza offerti nelle ultime giornate della stagione. Sta a noi ravvivare il feeling con i tifosi alzando il livello di gioco e mostrando attaccamento alla maglia. Sono convinto che a Napoli c’è spazio accanto al calcio anche per una squadra importante di basket». LEGGI TUTTO