Scenari da favola, con il rettilineo che punta in discesa verso l’oceano, un layout spettacolare con curvoni veloci e cambi di pendenza e persino la fauna locale che sembra guardare ammirata (anche se qualche esemplare talvolta invade la pista creando un’insidia). Phillip Island è sempre uno degli appuntamenti più suggestivi e amati dai piloti, ma tra le costanti ci sono anche un asfalto mangiagomme e un meteo problematico. Due anni fa, per esempio,
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Bezzecchi fa paura anche più del vento
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