Finalmente si alza il sipario sul nuovo mondiale di Formula 1, che apre le danze sul circuito di Melbourne. In condizioni estremamente variabili, a fare la voce grossa è la McLaren con Lando Norris, autentico mattatore della prima gara stagionale. L’inglese si mette alle spalle un monumentale Max Verstappen, onnipresente contro ogni debolezza della sua Red Bull. Completa il podio un ottimo George Russell, davanti alla nuova stella del motorsport italiano, Andrea Kimi Antonelli, che dal 16° posto in griglia piazza la rimonta da urlo fino al 4° posto. La vera delusione del weekend è la Ferrari, relegata ai margini della zona punti al culmine di una gara (e una qualifica) semplicemente da dimenticare. Ottimo weekend anche per Albon e Tsunoda, mentre deludono tutti i rookie. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio d’Australia.
VOTO 10 A NORRIS, ATTO DI MATURITA’
Si era presentato ai nastri di partenza come un pilota più maturo. E al primo appuntamento stagionale, Lando Norris ha dato seguito alle sue parole con i fatti. La sua McLaren è un’astronave, e lui ne sfrutta appieno il potenziale: cinico sul giro secco, preciso in partenza, devastante sul passo gara, lucido anche nei momenti più delicati, soprattutto al ritorno della pioggia nella parte finale della corsa. Resiste anche alla pressione finale del solito Verstappen, con cui finalmente riesce a prevalere in un confronto ravvicinato. Sa di avere i gradi di grande favorito al mondiale, e il primo colpo se lo gioca bene. Se il buongiorno si vede dal mattino…
VOTO 9 A VERSTAPPEN, CAMPIONE ONNIPRESENTE
La Red Bull sembra ormai impantanata in una crisi tecnica senza fine, ma questo Max Verstappen non lo sa e continua a giocarsi le posizioni che contano. Il campione del mondo si dimostra l’unico in grado di provare a impensierire lo strapotere McLaren, sia in qualifica che in gara, nonostante una macchina palesemente inferiore. Il ritorno nella pioggia nelle fasi finali di gara mandano in confusione quasi tutti in pista, tranne lui: con lucidità estrema ritarda la sosta di un giro, garantendosi almeno la seconda piazza (complice l’uscita di Piastri). Nel finale prova anche a mettere pressione a Norris, ma più di così oggi non poteva fare. Lui c’è sempre, nonostante tutto.
VOTO 8 A ANTONELLI, MOLTO PIU’ DI UN ROOKIE
In una gara costellata da errori di tutti i rookie, l’unico a tenere botta contro le complicate condizioni di Melbourne è Andrea Kimi Antonelli. Il pilota bolognese rimedia a una qualifica difficile (16° posto) con una gara di rara intelligenza e lucidità, recuperando posizioni su posizioni fino a rientrare in zona punti. Poi, la pioggia nel finale spariglia le carte, e il classe 2006 si gioca alla grande le sue chances, ben coadiuvato dal muretto Mercedes, al punto da ritrovarsi quinto. Vince poi il duello con Albon, chiudendo al 4° posto. Debutto da sogno, da predestinato.
VOTO 7 A ALBON, HULKENBERG E TSUNODA, IRRIDUCIBILI
In una gara molto confusa, alla fine conta cogliere l’occasione. Il discorso vale in pieno per Alex Albon e Nico Hulkenberg: il primo confeziona la prima parte del capolavoro in qualifica, artigliando il 6° posto, completando l’opera con una gara solidissima e lucida, chiudendo con uno straordinario 5° posto (mentre il nuovo compagno Sainz la metteva in barriera al primo giro); il secondo, con la sua sconfinata esperienza, coglie perfettamente l’occasione con la pioggia finale e porta a casa un 7° posto che rappresenta già un bottino di punti per la Sauber maggiore di tutti quelli raccolti nel 2024. Menzione, però, necessaria anche per Yuki Tsunoda: il giapponese naviga nelle zone altissime della classifica per tutto il weekend, ma alla fine paga una strategia poco ottimale del suo muretto e, da un possibile posto in top-5, chiude fuori dalla zona punti. Ma la prestazione di tutto rispetto resta.
VOTO 6 A PIASTRI, IL RITMO C’È MA QUELL’ERRORE…
Nel suo giardino di casa Oscar Piastri avrebbe l’occasione anche di vincere la gara, ma alla fine chiude con un misero 9° posto. L’australiano della McLaren ha lo stesso ritmo di Norris (forse anche qualcosa in più), ma non riesce a sferrare l’attacco decisivo (complice anche lo stop del muretto a qualsiasi lotta pericolosa). Il possibile sogno si trasforma in vero incubo quando l’arrivo della pioggia lo manda per le terre di Melbourne, costringendolo a ripartire dal fondo. Alla fine, anche grazie alla safety-car, riesce comunque a recuperare e a piazzarsi in zona punti, davanti anche a una delle due (derelitte) Ferrari. Con questa McLaren, però, l’appuntamento col successo è solo rimandato.
VOTO 5 A ALONSO E SAINZ, ERRORI CHE PESANO
Nella fiera degli errori dei rookie spiccano anche i due incidenti piuttosto banali di Carlos Sainz e Fernando Alonso. Per gravità è più rilevante quello del neo-pilota della Williams, che la mette nel muro nel primo giro in regime di safety-car. Un errore grave, che fa il palio con quello in qualifica che gli impedisce, al secondo tentativo, di arpionare almeno una terza fila. Ma anche il suo connazionale, due volte campione del mondo, non è da meno, e per una volta fa una magra figura rispetto al tanto bistrattato Stroll. Da due con la loro esperienza non si possono accettare sbagli così.
VOTO 4 AI ROOKIE, DEVONO ANCORA MANGIARNE DI PASTA
Sia chiaro: esordire (o quasi per alcuni) in Formula 1 con queste condizioni, è già una mazzata tremenda. Ma da Melbourne tutti i rookie (tranne Antonelli) tornano a casa con le ossa rotte. Chi esce peggio è indubbiamente Hadjar, che va a sbattere alla prima curva durante il giro di formazione. Malissimo anche Bearman, a cui scapito vanno i due incidenti tra FP1 e FP3, ma che riesce comunque a tagliare il traguardo. Non escono indenni neanche Doohan, Bortoleto e Lawson, anch’essi a muro e respinti dalle stradine di Melbourne. Insomma, devono ancora mangiarne di pastasciutta…
VOTO 3 ALLA FERRARI, DAL SOGNO ALL’INCUBO
I proclami, gli eventi e le feste invernali in casa Ferrari sembrano già un ricordo sbiadito. Dall’Australia il team di Maranello esce con le ossa disintegrate, complice un weekend incomprensibile. Le attese speranzose del venerdì, con una SF-25 altamente performante, lasciano spazio a un lento e inesorabile de profundis a partire dal Q3 del sabato, fino ad arrivare allo scempio della gara. A metà corsa il distacco dalle McLaren è di quasi 40 secondi; l’arrivo della pioggia può riaprire insperati orizzonti di podio, ma l’ennesima strategia da dilettanti allo sbaraglio consegna al traguardo un misero 8° e 10° posto. Per le sentenze è (forse) ancora presto, ma la Cina sarà già un esame decisivo per capire il ruolo che la Rossa potrà recitare nel 2025.
Fonte: https://www.circusf1.com/2025/03/gp-australia-f1-pagelle-norris-mattatore-antonelli-predestinato-ferrari-horror.php